2. GEO-DATI
SUPERFICIE 196722 KM
POPOLAZIONE 10.564.303 ab
DENSITA’ 54 ab/km
CAPITALE DAKAR
ORDINAMENTO REPUBBLICA
LINGUA FRANCESE
MONETA FRANCO CFA
RELIGIONE MUSSULMANA
PIL/AB 715 $ USA
ISU 0.458 (157°)
3. IL TERRITORIO
Il Senegal è uno stato dell’Africa-
occidentale con capitale Dakar.
Le sue principali città sono Kolda, Touba,
Kaolack, Tambacounda, Matam, Thies,
Nayè, Kèdougou, Saint-Louis.
Il suo territorio si estende dalle aride
terre sahariane ( il famoso Sahel) alle
umide zone equatorali , a ovest si
affaccia sull’oceano Atlantico , e
circonda completamente il piccolo
stato del Gambia , da cui prende il
nome il suo fiume principale.
E’ quasi completamente
pianeggiante , ad esclusione delle
montagne di origine vulcanica che
generano le Isole di Capo Verde .
I fiumi più importanti del Senegal
sono il Gambia e lo Casamance .
Le sue coste a nord sono basse a sud
costellate di lagune.
4. FLORA –CLIMA – FAUNA
Il clima è caldo tropicale , con una stagione secca e
una umida. La zona nordoccidentale confinante con
il Sahel rischia la desertificazione.
Nel Nord prevalgono le aree desertiche e le steppe
proprie del sahel, mentre più a sud si estende la
savana; nella sezione meridionale invece compare la
foresta tropicale sempreverde .
L'albero nazionale del Senegal è il gigantesco
Baobab, diffuso non solo a sud ma anche nelle
savane ; Tra le altre piante del Senegal sono da
ricordare l’Acacia, il gonakié, che fornisce una
resina preziosa, il bambù, le palme di varie specie e
grandezze , nelle zone meridionali infine larghe
aree sono state diboscate per far posto alle
coltivazioni dell’arachide.
La fauna senegalese è molto impoverita rispetto
alle altre regioni africane. Nelle zone interne
tuttavia si trovano ancora leoni, leopardi, antilopi, e
così pure iene e sciacalli.
5. LA POPOLAZIONE
Il Senegal ha una popolazione di
13,711,597 abitanti (luglio 2009). La
mortalità infantile, è piuttosto diffusa, ma
inferiore a molti altri stati africani.
l gruppo etnico dominante è quello dei
Wolof (43% della popolazione), insediati
soprattutto al centro del paese, a Nord-
Est di Dakar e sulla costa.
Altre due etnie dominanti sono i Sérèr
(15%) e i Fula (23%). Questi popoli, e
varie minoranze, non sono in guerra tra
loro, anche grazie al rapporto di
“cousinage” (cioè: “cugini per scherzo”) che
esiste tra loro, che consente di tenere
conversazioni confidenziali e scherzose
anche fra estranei.
6. LINGUA E RELIGIONE
La popolazione
senegalese è composta da
musulmani sunniti per il
92%, da cristiani per il
6% e da animisti per il
restante 2%. Molti
senegalesi si dichiarano
musulmani o cristiani
ma sono in realtà legati
anche a forme di
religione tradizionale
La lingua ufficiale è il
francese
7. ECONOMIA
Il Senegal è un paese in via di sviluppo, ma data
anche la maggior stabilità politica e sociale, la
sua economia è più sviluppata rispetto a quella
dei paesi vicini. Numerosi sono gli investimenti di
capitali stranieri, soprattutto francesi.
La coltura principale è quella delle arachidi ,
esistono impianti per la lavorazione del pesce,
dello zucchero e della birra. Particolarmente
importanti sono le piantagioni di cotone e di
canna da zucchero .L’agricoltura fornisce
miglio,mais e manioca ma non è sufficiente a
sfamare una popolazione in rapida crescita.
Consistente è l'allevamento di bovini, caprini e
ovini.
Il sottosuolo fornisce fosfati minerali di titanio e
recentemente sono stati trovati importanti
giacimenti petroliferi
8. LA POLITICA
Il Senegal è una Repubblica
semipresidenziale, laica e multipartitica.
Il Governo coordina la politica dello Stato
sotto la guida del Primo Ministro che è
responsabile nei confronti del Presidente
della Repubblica e dell'Assemblea
nazionale secondo quanto espresso nella
Costituzione.
Il potere esecutivo è esercitato dal
Presidente della Repubblica; egli viene
eletto a suffragio diretto per un mandato
di cinque anni.
La nuova costituzione è stata approvata
mediante referendum popolare il 7
gennaio 2001 e sostituisce la precedente
del 1963.
9. LA STORIA
l primo insediamento stabile di europei, in specie portoghesi, fu sull'isola di
Gorée di fronte a Dakar, nel 1500: qui i portoghesi potevano comprare dal
popolo dei Wolof, l'etnia attualmente dominante in Senegal, gli schiavi che gli
stessi Wolof avevano rapito o comprato più all'interno. Nel 1677 i francesi
occuparono anche l'isola di Gorée, e fecero del Senegal uno dei principali centri
africani della tratta degli schiavi.
Nel 1904 la capitale dell'Africa Occidentale Francese, eretta colonia autonoma,
divenne Dakar.
Nel 1946 il Senegal entrò a far parte del territorio francese, e la cittadinanza fu
estesa a tutti i senegalesi.
Nel 1958 il Senegal ottiene lo statuto di repubblica autonoma, e nel 1960,
ottenuta l'indipendenza piena.
Léopold Sédar Senghor venne eletto primo presidente del Senegal, nel
settembre 1960, restando al potere per i successivi 20 anni.
Nel 1981 Senghor si ritirò dalla vita politica del paese e la presidenza passò al
suo successore Abdou Diouf.
nelle elezioni presidenziali del 2000 il leader dell'opposizione Abdoulaye Wade
riuscì a sconfiggere Diouf; nel 2007 Wade fu riconfermato dal popolo senegalese
alla presidenza.
il 25 marzo 2012, grazie anche all'appoggio degli altri dodici candidati, di
Youssou N'Dour e della società civile, Macky Sall sconfisse il presidente
uscente e divenne il quarto presidente del Senegal.
10. IL LAGO ROSA
Si chiama lago Rebta ma meglio
conosciuto coma lago rosa . per la
sua caratteristica colorazione, che
appare davvero incantevole a chi
visita il posto. Questa magnifica
distesa d'acqua si trova in
Senegal, precisamente lungo la
costa settentrionale, a circa 30km
da Dakar, ed è circondata da
grandi dune di sabbia. Il lago,
grande circa 10km, ha una
elevata concentrazione salina,
addirittura più elevata di quella
del Mar Morto. Ciò fa sì che
l'unico organismo che vi possa
vivere è un batterio
particolarmente amante del sale,
il Desulfohalobium retbaense,
le cui membrane cellulari
producono pigmenti che sono
responsabili della tipica
colorazione del lago.
11. l lago rosa non è solo una meta turistica
per gli amanti della natura, ma anche
una fonte di guadagno e perciò di vita
per gli abitanti del luogo. Proprio la sua
elevata percentuale di salgemma
permette non solo che il lago non si
prosciughi, attenuando l'effetto
dell'evaporazione, ma soprattutto che
quotidianamente possa essere effettuata
la raccolta del sale; un'attività
economica di tipo familiare iniziata a
partire dagli anni '80. A praticare questa
raccolta sono gli uomini, i quali si
cospargono il corpo intero con il burro di
karitè, prima di immergersi in acqua,
per prevenire la disidratazione. Una
volta immersi, essi con un bastone
staccano pezzi di sale dal fondo, che poi
verranno portati a riva e trasportati in
secchi dalle donne sulla spiaggia. I
blocchi di sale grezzo, di colore grigio,
verranno lasciati al sole per qualche
giorno, affinché diventino bianchi.