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Lucidi di
        Strategia e Politica Aziendale




                      Autore: Profman
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Missione
                      Strategia del Valore




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Modelli di direzione



                      Processi decisionali



                                    Scelte di valore


                                                       4
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Valore         Valore sociale


Nuova ricchezza




                       Stakeholders


                                        5
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Impresa



                      Valore




 Scopo dell’impresa            Profitto o profittabilità


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Scopo dell’impresa                        Oggetto dell’attività
                                                    dell’impresa




Carattere ideologico e sostanzialmente     Articolato e modificato nel tempo in
             immutabile                             base alle esigenze




Produrre e scambiare beni e servizi con        Identifica gli obiettivi aziendali
  il mercato per ottenere un profitto      strategici ed operativi, trasformando lo
                                          scopo in termini di tempo, di quantità, di
                                                       qualità e di luogo

                                                                              7
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Proposito strategico non
                           sempre esplicitato




   “Faro” per le                                           Consapevolezza su
decisioni aziendali     Missione dell’impresa               capacità e valori
                                                                guida




                      Obiettivi aziendali strategici ed
                      operativi, in termini di tempo, di
                       quantità, di qualità e di luogo


                                                                                8
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Impresa individuale

 • Imprenditore come dominus
 • Perfetta simbiosi tra impresa e imprenditore
 • Profitto come premio dell’opera imprenditoriale
   piuttosto che remunerazione del capitale
 • Soggetto economico = imprenditore




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Società di persone


 • Comunione di volontà
 • Soggetto economico coincide formalmente con la
   compagine sociale
 • Vincoli personali e ruolo carismatico dell’imprenditore
   portano al riconoscimento di un unico soggetto volitivo




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Società di capitali

 • Separazione tra socio e società
 • Soggetto economico coincide formalmente con il corpo
   sociale in funzione delle quote di proprietà
 • Espressione massima = public companies
 • Possibilità di avere un soggetto economico non
   definito
 • Soggetto economico = dominus fintanto che permane il
   controllo nell’assemblea

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Soggetto
                             economico


 Imprese individuali =     Società di persone =     Società di capitali =
    imprenditore           socio amministratore   maggioranza capitalistica




               Potere di gestione e potere volitivo


                                                                     16
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Potere di gestione o volitivo




            Imprenditorialità         Managerialità




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Funzione imprenditoriale            Funzione manageriale


    natura volitiva   (potere
           decisionale)               ruolo complementare



natura strategica          (scelte
     di base e di indirizzo)           ruolo professionale


natura implementativa                    ruolo esecutivo
(organizza e sviluppa le decisioni)


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Modelli di direzione aziendale
                  IMPRENDITORIALE ASSOLUTO
Imprenditore      • in imprese individuali e societarie, dove l’imprenditore impersona il soggetto economico-volitivo
                  • assume tutte le responsabilità di governo dell’impresa
                  • attribuisce solo deleghe meramente esecutive


                  IMPRENDITORIALE RELATIVO
                  • si ritrova nelle imprese societarie dove l’imprenditore impersona il soggetto economico-volitivo
                  • assume la responsabilità di governo dell’impresa condividendole in parte; il management ha un ruolo
                  collaborativo e propositivo


                  IMPRENDITORIALE / MANAGERIALE
                  • l’imprenditore impersona il soggetto economico-volitivo
                  • condivide con il management le decisioni strategiche e le responsabilità di governo dell’impresa


                  MANAGERAIALE RELATIVO
                  • non esiste la figura dell’imprenditore
                  • il soggetto economico-volitivo si riserva le decisioni e le responsabilità, ma il potere di governo
                  dell’impresa è interamente delegato al management


                  MANAGERIALE ASSOLUTO
                  • non esiste un soggetto economico-volitivo di riferimento
                  • il management assume e perpetua il potere attribuendosi le decisioni strategiche e la funzione di governo
Management        dell’impresa
                  • tipico delle public company
                                                                                                                                19
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Processo del valore
        STADIO PRIMARIO                                     STADIO SECONDARIO
    (valore di ricavo dei prodotti)                        (valore di costo dei fattori)

                                                   valore di              variazione +/-
         valore di mercato                        mercato dei
            dei prodotti                             fattori
              venduti                              acquistati                     valore di
                                             determinanti:                        stima dei
                                             – prezzi e volumi di                fattori non
   determinanti:
   – prezzi e volumi di scambio          -   scambio
                                             – differenziali di
                                                                                  utilizzati
   – differenziali di negoziazione           negoziazione
       ●   prezzi                                                              determinanti:
                                                 ●   prezzi
       ●   volumi                                ●   quantità                  – stime quantitative
       ●   mix prodotti                          ●   mix prodotti                 e qualitative
   – (condizioni esclusive di vendita)       – (condizioni esclusive           – criteri di
                                                di acquisto)                      valutazione

                                                                                                             valore
                                                                                                      =     aggiunto
                                                                  quantità e qualità dei                  dall’impresa
                                                                    prodotti ottenuti                     al costo dei
                                                           determinanti:                                     fattori
                                                           – efficienza operativa
                                                           – formule di prodotto
                                                           – (condizioni esclusive di produzione)
                                                                                                                  20
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Scelte di valore


                        Preordinare e coordinare le risorse
                      economiche e le afferenti proposizioni
                          organizzative in modo tale da
                         massimizzare, in una prospettiva
Mercato                                                         Risorse
                          temporale di ampio respiro, la
                       funzione obiettivo dell’impresa e, in
                        ultima analisi, la sua profittabilità




                                    Produzione

                                                                     21
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Decisioni strategiche e scelte di valore

                                      Posizionamento rispetto ai concorrenti
  Mercato                              Politiche distributive e di marketing




                                   Massimizzazione della produttività industriale
 Produzione                             Qualità dei prodotti e dei processi
                                     Innovazione dei prodotti e dei processi



                                                       Capitale
   Risorse                                              Lavoro
                                       Fattori specifici (es. disponibilità esclusiva)

                                                                                         22
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Determinanti strategiche del valore aggiunto

                                                  • ambientali
      Originarie         • Naturali               • agricole
                                                  • estrattive
                         • Umane                  • lavoro materiale
                                                  • lavoro intellettuale

                         • Finanziarie            • capitali di rischio
                                                  • finanziamenti
                                                  • profitti reinvestiti


                         • Materiali              • materie prime e sussidiare
      Specifiche                                  • semilavorati, prodotti e merci
                                                  • materie di consumo
                                                  • beni strumentali mobili
                                                  • beni strumentali immobili
                         • Immateriali            • servizi
                                                  • know-how e R&S
                                                  • diritti, brevetti, marchi e avviamento
                                                  • nome ecc.



      Derivate e         • Sistemi produttivi     • funzionali
                                                  • strategiche
    caratterizzanti      • Sistemi distributivi
                         • Sistemi informativi


                                                                                             23
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Limiti della
               Contabilità Tradizionale




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Limiti della contabilità tradizionale (I)

                Azienda = coordinazione economica in atto


                          Sistema del reddito


        •   Ordine quantitativo
        •   Omogeneità dei valori contabili
        •   Disaggregazioni scarsamente significative
        •   Combina valori certi con valori di stima
        •   Valori immateriali
                                                            25
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Limiti della contabilità tradizionale (II)

                                     Viene rilevato solo il valore
   Ordine quantitativo                degli scambi monetari, o
                                   numerari, riclassificati per valori
                                        di reddito e capitale


                                     Prezzi–costo e prezzi-ricavo
  Omogeneità dei valori                  (valori di scambio)
                                   Non coglie la dinamica interna del
                                                 valore


                                  Al più “funzionale”, scarsamente
       Disaggregazione              significativa per l’analisi del
                                                valore

                                                                   26
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Limiti della contabilità tradizionale (III)

                                     Indeterminismo della misura del
                                    reddito d’esercizio tanto maggiore
     Valori di stima                  quanto maggiori sono i valori
                                                  stimati



                                 Non sono passibili di misurazione
                                 quantitativa e numeraria, e spesso
                               originano non da valori di scambio ma
 Risorse immateriali             sono il risultato di processi interni.
                                Trovano spazio solo limitatamente al
                               fenomeno della “capitalizzazione” dei
                                    costi sostenuti e suscettibili di
                                utilizzazione economica prospettiva.

                                                                    27
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Come superare tali limiti?
• Recuperare le manifestazioni di valore che sfuggono alla dimensione
reddituale ricorrendo alla rettifica del capitale

• Sviluppare l’informazione integrativa di bilancio per giustificare, fuori
conto, le correzioni di valore che si rendessero necessarie soprattutto in
termini patrimoniali

• Cogliere, attraverso un pragmatico compromesso tra sistema del reddito e
sistema patrimoniale, tutte le dimensioni del valore, in particolare quelle che
trovano espressione nel “capitale economico”

• Sviluppare una più avanzata contabilità del valore per cogliere e
rappresentare soprattutto quei valori immateriali che rappresentano sempre
più fattori chiave per lo sviluppo e la redditività



                                                                              28
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Valore Aggiunto




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Equilibrio economico

            tz        n                            tz       m

          ∑∑
          t = t 0 i=1
                          fip + α =
                                t
                                i                 ∑∑
                                                  t = t 0 k =1
                                                                  qkp       t
                                                                            k


                                       profitto
   Quantità dei fattori                               Quantità
      produttivi                                     dei prodotti
            x                                              x
      Prezzi di acquisto dei                            Prezzi di vendita
        fattori produttivi                                dei prodotti
                =                                             =
       Costo di acquisto dei fattori              Ricavi di vendita dei prodotti


                                                                                   30
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Conto economico a sezioni contrapposte
            Componenti negativi            Componenti positivi
 Costi provenienti dal passato:    Ricavi provenienti dal passato
 fattori a fecondità semplice      (ricavi anticipati)
 fattori a fecondità ripetuta      Ricavi conseguiti nel periodo
 prodotti e semilavorati           Costi da rinviare al futuro:
 Costi sostenuti nel periodo       fattori a fecondità semplice
 Ricavi da rinviare al futuro      fattori a fecondità ripetuta
 (ricavi anticipati)               prodotti e semilavorati
 Quote di costi o perdite future   Ricavi di integrazione
 presunte
 Costi di integrazione

 Utile                             (Perdita)
                                                                    31
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costi e ricavi
                                  della produzione
                                       venduta

         Conto
      economico a       Conto
                                   costi e ricavi della
        sezioni       economico   produzione ottenuta
      contrapposte      scalare       e realizzata



                                   costi e ricavi
                                   marginalisti




                                                      32
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Conto economico scalare
                 a costi e ricavi della produzione
                             Ricavi netti
                             - consumi di materie
                             - costi dei servizi esterni
            Costo            - consumo fattori a fecondità
        complessivo dei      ripetuta (ammortamento)
           prodotti          - remunerazione del lavoro
           venduti           - variazione scorte prodotti
                             - variazione scorte semilavorati
                             - incrementi per lavori interni

                             Reddito operativo
                             - remunerazione del capitale di terzi
                             - imposte
Remunerazione del
                             Reddito d’esercizio
 capitale proprio
                                                                     33
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Incremento magazzino prodotti (I ipotesi)

               Rimanenze finali di           Valore della
                    prodotti                 produzione
                       -                      realizzata
               Rimanenze iniziali di         non venduta
                    prodotti                      +
                       +                     Valore della
                      Vendite                produzione
                                             realizzata e
                                               venduta




                                       Valore della produzione
                                              realizzata
                                                                 34
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Decremento magazzino prodotti (II ipotesi)

                      Vendite                 Valore della
                                               produzione
                         -                       venduta
                                                    +
               Rimanenze finali di            Valore della
                    prodotti               produzione venduta
                       -                      ma realizzata
               Rimanenze iniziali di            in periodi
                    prodotti                   precedenti




                                       Valore della produzione
                                              realizzata
                                                                 35
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Consumi di materie prime


               Rimanenze iniziali di
                    prodotti              Valore delle
                                             materie
                        +                  disponibili
                    Acquisti                    -
                       -                  Valore delle
                Rimanenze finali di          materie
                    prodotti              non utilizzate




                                       Consumi di materie

                                                            36
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Conto economico scalare
                         a valore aggiunto
       Ricavi netti
       + variazione scorte prodotti
       + variazione sorte semilavorati
       + incrementi per lavori interni
       Valore della produzione realizzata
       - consumi di materie
       - costi dei servizi esterni
       Valore aggiunto lordo
       - consumi fattori a fecondità ripetuta (ammortamento)
       Valore aggiunto netto
       - remunerazione del lavoro
       Reddito operativo
       - remunerazione del capitale di terzi                   Remunerazione del
       - imposte                                                capitale proprio
       Reddito d’esercizio
                                                                                   37
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Schema del valore aggiunto




                                               38
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Misura il
                        consenso sociale

                                         È indicatore del grado di
                                        soddisfazione dei soggetti
                                           che partecipano alla
                                          creazione di ricchezza
       Valore
      aggiunto                             Risulta più utile del reddito
                                               netto per valutare la
                                              dimensione aziendale

                      È un indicatore fondamentale per
                        valutare l’economicità delle
                       aziende che non sono imprese

                                                                           39
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Contabilità del valore




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Contabilità del valore
                                    Finalità
      misurare e rappresentare le categorie del profitto e del capitale
   economico dell’impresa, individuare le condizioni di variabilità e i
    termini di comparabilità per le scelte strategiche e per i calcoli di
                               convenienza

                              Metodologie

Contabilità analitica industriale              Impiego dei dati di
                                               contabilità generale e di
Activity based costing (ABC)
                                               bilancio
Activity base accounting (ABA)
                                                                           41
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La formula del valore
   Valore dei
    prodotti
                           Valore
        -             =   aggiunto
   Valore dei                             Valore contabile
    fattori
                             -        =     del profitto            Valore
                           Valore
                                                 -           =   economico del
                          ripartito                                 profitto
                                              Interesse
                                             figurativo
                                                                  Rischio di
                                                                   valore


                                                                    Valore
                                                                 incrementale
                                                                    capitale
                                                                  economico

                                                                                 42
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Conto economico scalare
  VALORE PRODUZIONE
       ricavi vendite
     economie interne
     var. rim. prodotti

               -          =   VALORE AGGIUNTO
   COSTO DEI FATTORI                 -           =   REDDITO OPERATIVO
          materie             COSTO DEL LAVORO
           servizi             AMMORTAMENTI
                                                             -
     var. rim. materie                                ONERI/PROVENTI
                                                            diversi
                                                          finanziari
                                                         straordinari
                                                           tributari

                                                            =
                                                      REDDITO NETTO


                                                                        43
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Profitto puro o profitto economico
                       surplus di valore economico generato dall’impresa dopo
Profitto puro          aver reintegrato il costo, effettivo e figurativo, di tutti i
                       fattori, generici e specifici, che concorrono al processo
                       produttivo.



                         Reddito netto              (net income)      –
Modalità                 Onere finanziario virtuale (capitale charge) =
di calcolo               Profitto puro              (economic profit)


                         Costo del capitale operativo impiegato: costo
Capital charge           opportunità, uguale alla media ponderata tra il costo
                         virtuale del capitale proprio e quello effettivamente
                         sostenuto per il capitale di debito
                                                                              44
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Contabilità industriale

                            diretta determinazione del profitto puro
                            senza necessità di procedere a
                            successive aggregazioni/riaggregazioni
    Vantaggi
                            diretta determinazione di risultati
                            economici per le combinazioni
                            prodotto/mercato aziendali




     Svantaggi              incapacità di cogliere e riflettere i
                            meccanismi della genesi del valore

                                                                    45
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ABC e ABA
                      non si limita a registrare gli effetti
                      economici particolari delle
                      combinazioni produttive in atto
    Vantaggi
                      individua e riconosce, attraverso le
                      “attività”, le determinanti causali
                      critiche del valore e gli eventuali
                      differenziali rispetto a standard
                      aziendali o a benchmark di mercato

                      costo e difficoltà organizzative
   Svantaggi
                      strumento di analisi più utile per il
                      controllo operativo che per quello
                      strategico
                                                               46
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Impiego contabilità generale
                             mezzo più diretto per determinare le
  Vantaggi                   categorie del valore del profitto e del
                             capitale economico


                               principi e criteri non sempre coerenti con il
                               fine della determinazione del profitto
                               economico, da cui deriva la necessità di
                               operare idonee rettifiche di valore
   Svantaggi



                               estrema sintesi dei valori di bilancio
                                                                        47
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Contabilità del valore dai dati di bilancio (1)
                        Normalizzazione del reddito
 Ridefinire selettivamente il risultato economico sulla base dei costi e dei
  ricavi dell’esercizio commisurati a prezzi di mercato, escludendo ogni
   elemento di straordinarietà o, comunque, di abnormità rispetto alla
              gestione ordinaria e caratteristica dell’impresa.



Eliminazione di sovra o                        Eliminazione di
sottostime reddituali                          componenti improprie

  ammortamenti                                       interessi agevolati
  accantonamenti                                     esenzioni
  rimanenze                                          tributi
  costi capitalizzati                                contributi previdenziali


                                                                            48
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Contabilità del valore dai dati di bilancio (2)
                        Normalizzazione del capitale
   Ridefinire selettivamente il capitale investito escludendo ogni elemento,
       attivo e passivo, che risulti estraneo alla gestione ordinaria e
                          caratteristica dell’impresa.

Individuazione ed                                Revisione dei criteri di
eliminazione delle voci non                      valutazione adottati
strumentali all’attività
economica dell’impresa

                                                      sovrastime di valore
     immobilizzazioni materiali
                                                      sottostime di valore
     immobilizzazioni finanziarie
     rimanenze
     costi capitalizzati

                                                                             49
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Contabilità del valore dai dati di bilancio (3)
     Determinazione e rappresentazione del profitto (puro o economico)

                          grandezza residuale che, dopo la reintegrazione del
Profitto puro             costo, reale e virtuale, di ogni fattore produttivo,
                          esprime le capacità economiche dell’impresa



Modalità                     PE = RN – CN x i
di calcolo

                interesse pari alla remunerazione virtuale del capitale di
 i              rischio, determinato sulla base di un saggio unitario desunto
                dall’andamento del mercato finanziario, considerando le
                specificità del settore di appartenenza.

                                                                                50
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Contabilità del valore dai dati di bilancio (4)
          Determinazione e rappresentazione del valore economico

- il valore economico dipende dal profitto, ma anche da altri fattori causali,
economici e non economici;

- il valore economico trova un suo fondamento razionale nel profitto economico
storico, ma tale valore è tanto meno significativo quanto più variano le condizioni
previste di svolgimento dell’attività economica dell’impresa;

- la determinazione del valore economico non può, quindi, basarsi solo sulla lettura
e riclassificazione dei dati di bilancio;

- la determinazione del valore economico, gli strumenti e i metodi impiegati sono
sempre in funzione del fine della valutazione.


                                                                                 51
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Determinazione del valore economico

ESEMPI:

-       Creare valore per gli azionisti: i sistemi di monitoraggio e valutazione devono
        essere coerenti con tale fine: sistemi continui di monitoraggio e controllo del
        processo del valore, di impostazione empirica.
-       Operazioni straordinarie: in caso di fusioni, scissioni, scorpori incidono
        largamente su motivazioni soggettive, potere contrattuale, asimmetria
        informativa.
-       Giudizio espresso dai mercati finanziari per le società quotate: il giudizio di
        valore economico è un prezzo di equilibrio tra domanda ed offerta.




                                                                                    52
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Il rischio di profitto o rischio di valore
    Il rischio (alea, imponderabilità) è una componente ineludibile.
                                r=a+i
    (saggio di rischio = saggio di ammortamento valori immateriali + saggio di interesse figurativo)



Cosa influisce sul rischio?
-    Capacità intuitive e professionali dell’imprenditore e del management
-    La qualità delle risorse umane
-    L’entità delle risorse finanziarie
-    La compatibilità ambientale
-    La “forza” competitiva
-    La fortuna




                                                                                                       53
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Matrice di rischio di profitto
                      ovvero di valore dell’impresa
 AREA DI RISCHIO                  PESO     INTENSITA’   BASE

 Governabilità
 Competitivo
 Prodotto
 Industriale
 Commerciale
 Organizzativo
 Gestionale
 Informativo
 Approvvigionamento
 Ambientale
 Totali
                                                               54
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Contabilità Separata




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La contabilità separata offre          Limite della contabilità separata



      Un indispensabile                     L’arbitrio insito nella
   supporto complementare                 determinazione di risultati
       di conoscenze                               parziali


  Per chi              Per tutti gli
 governa                                   Cresce al ridursi della
                       stakeholder          superficie del settore
l’impresa
                                           investito dall’indagine



                                                                        56
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Reporting by segment
  Può riferirsi a:
  • segmenti di business
  • segmenti geografici


   Direttive internazionali

SFAS 131 (USA e Canada)       IAS 14 (internazionale)         SSAP (UK)

      società quotate             società quotate       anche società non quotate
                                                        (ma di grandi dimensioni)


                                  Accounting
                                    policy
                                                                            57
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Standard internazionali
Informazioni di base per tutti gli standard: per ogni segmento devono indicarsi:
    ●   i ricavi corrisposti al giro di affari attribuito
    ●   il risultato economico (reddito operativo)
    ●   l’attivo patrimoniale netto (il capitale finanziario investito nel segmento)
Questioni contabili:
•       allocazione dei costi comuni: individuazione di basi di riparto (drivers)
•       definizione dei prezzi di trasferimento: trasparenza verso gli stakeholders
Differenze:
•       SFAS 131 e SSAP 25: management approach
•       IAS 14: stakeholders approach

Uniformità:
•       SFAS 131 e SSAP 25: accrescimento della qualità dell’informazione (maggiore
        chiarezza, trasparenza e consapevolezza su condotte e performance aziendali)
•    IAS 14: ruolo primario della contabilità per l’Alta Direzione ed in ricaduta
                                                                                       58
     nell’informazione complementare di bilancio
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La disaggregazione contabile e del bilancio per
             segmenti e per ASA

   Contabilità generale            Va                                                        i     Contabilità per
  dell’impresa (gruppo)
                                      lo   ri r                                          uit     segmenti e per aree
                                                  i pr                            tt rib
                                                         esi
                                                                            lori a
                                                                         Va
          Valori complementari                                                                        Valori parziali e
          (consolidati):                                                                              particolari:
          – economici                                      Conti di ripresa e                         – fatturato
          – finanziari                                       attribuzione                             – valore aggiunto
          – patrimoniali                                                                              – redito operativo
                                                                                                      – capitale investito


                                                                                                    ASA




                                                                                                                         seg. di prodotto
       Prospetti
                                                                  Conti                                    ASA
           di
                                                               compensativi
        bilancio                                                                                                   ASA

                                                                                                    ASA ASA
                                                                                                 seg. di mercato

                      Informazioni complementari e/o rapporti alla Direzione aziendale                                   59
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Le procedure della separazione contabile
  RIPRESA DEI                ATTRIBUZIONE                         SVILUPPO DELLA               SELEZIONE
    VALORI                   AI SEGMENTI DI                          MATRICE                  DELLE AREE
 CONTABILI E DI              PRODOTTO E DI                        OPERATIVA PER              STRATEGICHE
   BILANCIO                     MERCATO                            AREE DI AFFARI

  Ricavi e costi operativi   valori ripartibili:                 attribuiti i valori ai     tra le aree d’affari
                             sono allocati                       segmenti si procede allo   operative individuate
                             direttamente e                      sviluppo della matrice     vengono selezionate, in
                             indirettamente (su basi di          prodotto/mercato           base ad opportuni
                             riparto-drivers)                                               parametri, quelle
                                                                                            rilevanti sotto il profilo
                                                                                            strategico
   Risultato operativo       valori non ripartibili:
                             sono assegnati,
                             indistintamente, al risultato
                             operativo o al capitale
                             investito

    Capitale investito       valori attribuiti alla direzione:
                             sono riallocati,
                             indirettamente, ai segmenti



                                                                                                                     60
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Il reporting del valore per aree strategiche d’affari

 1)    La performance dello sviluppo
       viene commisurata attraverso gli indicatori che seguono la progressione, nel tempo, dei ricavi e
       del capitale investito di area, anche comparativamente allo sviluppo delle altre aree strategiche
       d’affari ed a quello complessivo del sistema aziendale.
 2)    La performance sul mercato
       corrisponde al conseguimento della progressione nelle quote di vendita (in quantità e valore),
       nel rispettivo segmento (fascia o nicchia) di mercato.
 3)    Il differenziale (vantaggio o svantaggio) competitivo
       è percepito attraverso l’analisi della concorrenza e del benchamarking.
 4)    La performance del valore
       è commisurata ala creazione del valore nei termini relativi della produttività (valore
       aggiunto/valore dei ricavi) del ritorno sul capitale investito (ROI) e sui ricavi (ROS), nonché del
       tasso annuale di crescita del profitto economico.
 5)    Il posizionamento strategico
       viene individuato e qualificato dal contesto dei suddetti elementi ai quali si integrano le
       valutazioni sui fattori critici di successo, dei punti di forza e di debolezza relativi, nonché dei
       rischi specifici di area.

                                                                                                             61
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EVA™
                   ECONOMIC VALUE ADDED
                             (valore economico aggiunto)
 Marchio registrato ™ (allucinante!!!)
 di proprietà della società di consulenza
 finanziaria di G. Bennet Steward




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I METODI PER LA VALUTAZIONE DELLE AZIENDE

 1. METODO PATRIMONIALE
 2. METODO REDDITUALE
 3. METODO MISTO
                                                        DCF
 4. METODO FINANZIARIO
                                                        EVA
    L’EVA è usato per:
  valutazione di aziende
  acquisto/vendita di un ramo d’azienda
  verifica dell’efficienza di un’ASA
  capacità dell’impresa di creare valore

 Tale metodo si è diffuso molto in USA, Regno Unito e Giappone, dove, nelle imprese,
 è molto forte la cultura della comunicazione finanziaria al mercato.
 In questi paesi cioè si valorizza l’azionista e la creazione del valore da distribuire poi
 agli azionisti stessi, sotto forma di dividendi.

                                                                                              63
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FORMULA DELL’EVA

                      EVA = NOPAT – WACC x Ki
Net Operating Profit After Taxes: utile operativo netto dopo le tasse

Weighted Average Cost of Capital: costo medio ponderato del capitale investito

Ki: capitale investito nella gestione caratteristica

Il NOPAT è un reddito normalizzato generato solo dalla gestione caratteristica

Il WACC (o capital charge) deve essere calcolato come media ponderata tra il
costo del capitale oneroso concesso da terzi (fornitori, banche, obbligazionisti,
ecc.), che è sempre certamente definibile in quanto formalizzato in appositi
contratti, ed il costo del capitale proprio o degli azionisti che è stabilito in base
alle loro aspettative di remunerazione.


                                                                                        64
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CALCOLO DELL’EVA

Per calcolare l’EVA si deve preventivamente procedere all’individuazione
precisa del NOPAT e del WACC, attraverso gli adjustement, cioè correzioni,
rettifiche e storni dei valori iscritti in bilancio, che risentono dell’influsso delle
politiche fiscali delle imprese, che abusano della normale applicazione dei
principi contabili e non considerano la creazione del valore.

Queste poste sono tipicamente rappresentate da:
 ammortamenti
 accantonamenti
 svalutazioni e rivalutazioni
 costituzione di riserve straordinarie

L’obiettivo è quindi quello di individuare il capitale investito nella gestione
caratteristica ed il reddito normale generato da quella gestione.



                                                                                         65
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FUNZIONAMENTO DELL’EVA

L’EVA cresce se:
 si incrementa l’utile operativo senza investire ulteriore capitale;
 si investe nuovo capitale in un progetto per il quale il rendimento atteso è
superiore al costo del capitale;
 si disinveste da attività che generano un reddito insoddisfacente, minore del
costo del capitale.

L’EVA presenta valori accettabili quando un’azienda, dotata di un capitale
operativo non sovradimensionato ed un indebitamento a tassi favorevoli, consegue
risultati operativi particolarmente elevati.

Solo in questo caso, quindi, verranno distribuiti maggiori risultati agli azionisti ed
al management, nelle altre ipotesi i risultati saranno avari.




                                                                                    66
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EVA: VANTAGGI E SVANTAGGI

Svantaggi:
 non è applicabile in tutte le aziende
 non è facile avere le informazioni necessarie per il suo calcolo
 contiene comunque elementi di soggettività
 funziona principalmente nelle pubblic companies


Vantaggi:
 dà un’indicazione più oggettiva del valore dell’impresa
 non subisce l’influsso delle politiche aziendali di bilancio
 rileva l’effettiva creazione di valore da parte dell’impresa
 è una misura di performance del management




                                                                     67
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Esempio SOCIETA’ X spa: bilancio 2001
 STATO PATRIMONIALE                      CONTO ECONOMICO
ATTIVO                                  Ricavi di vendita                  8.000
Immobilizzazioni materiali     6.775    Altri ricavi (contributo legge…)   1.000
Immobilizzazioni immateriali   2.725    Variazione rimanenze               1.000
Immobilizzazioni finanziarie   1.500    VALORE DELLA PRODUZIONE            10.000
Crediti                        4.500
Rimanenze prodotti finiti      1.000    Materie prime                      1.250
Partecipazioni finanziarie              Costi per il personale             1.750
500                                     Costi per servizi                  500
Cassa                          160      Ammortamenti                       2.300
TOTALE                         17.160   Accantonamenti                     200
                                        TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE      6.000
PASSIVO
Capitale sociale               800      REDDITO OPERATIVO                  4.000
Riserva x amm.to anticipato    10.000   PROVENTI FINANZIARI                0
Riserva imposte differite      200
Altre riserve                  450      ONERI FINANZIARI                   140
Utile                          1.680    PROVENTI STRAORDINARI              500
TFR                            800
F.do rischi ed oneri           100      ONERI STRAORDINARI                 1.000
f.do di garanzia su merce      100
                                        UTILE ANTE-IMPOSTE                 3.360
Debiti v/banche                2.330
Debiti v/fornitori             700      IMPOSTE                            1.680
TOTALE                         17.160   UTILE                              1.680

                                                                                    68
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Esempio SOCIETA’ X: l’EVA

Considerando inoltre che:
• l’imposizione fiscale è pari al 50%
• il valore corrente delle immobilizzazioni materiali è 5.000
• il valore corrente delle immobilizzazioni immateriali è 1.150
• il valore corrente dei crediti è 3.000

Ai fini del calcolo dell’EVA è necessario precisare che l’esempio proposto è a carattere
didattico e pertanto notevolmente semplificato.
Non si tiene in alcun conto l’effetto del cosiddetto “scudo fiscale” sulle rettifiche di valore
operate ed inoltre, pur essendo calcolato su un solo bilancio, si assume che l’impresa sia
già da tempo in attività. Ciò risulta per altro evidente considerando le politiche di
ammortamento ed accantonamento che sono il frutto di scelte soggettive operate dal
management in passato e non di competenza dell’esercizio analizzato.
Tutte le altre aliquote o valori rettificati sono stati liberamente stimati.




                                                                                             69
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Esempio SOCIETA’ X: calcolo dell’EVA
ADJUSTEMENT:
                              Ki= Indebitamento finanziario + capitale proprio
Indebitamento finanziario =
2.330 debiti v/banche
-160 cassa

capitale proprio =
+ 800 capitale sociale
+ 200 riserva imposte differite
+ 1.680 utile operativo rettificato
+ 200 altre riserve
+ 5.000 riserva ammortamento anticipato (50%)
+ 50 f.do rischi ed oneri (50%)
+ 50 f.do garanzia su merce (50%)
tot. Passivo rettificato, Ki = 10.150
tot. Attivo rettificato = capitale investito nella gestione operativa al netto degli adjustement = Ki

+ 6.150 immobilizzazioni
+ 3.000 crediti
+ 1.000 rimanenze
tot. Attivo rettificato, Ki = 10.150

                                                                                                        70
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Esempio SOCIETA’ X: calcolo dell’EVA

NOPAT =
Utile netto 1.680
+ 140 oneri finanziari
- 500 partite straordinarie
+/- adjustement =
- 1.000 ricavi extra-operativi
+ 1.150 (50%) ammortamenti
+ 100 (50%) accantonamenti
- 1.035 tasse operative
tot. NOPAT = 535
WACC = 1/5 (capitali di terzi) 6% + 4/5 (capitale proprio) 7.5% = 7.2 %

                              EVA = 535 – (7.2% x 10.150) = 535 – 730= - 195




                                                                               71
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Esempio AZIENDA X: principali indicatori

  ROI = 23.3 %
  ROS = 40 %
  ROE = 14.6 %
  MS = margine di struttura (capitale netto/immobilizzazioni) 1.2
  CI = coefficiente di indebitamento (totale fonti/mezzi di terzi) 4.3
  CR = current ratio (attività a breve/passività a breve) 2.2
  AT = acid test (attività a breve – rimanenze/passività a breve) 1.7




                                                                         72
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Metodo ABC
       (ACTIVITY BASED COSTING)




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ACTIVITY BASED COSTING


Imputare i costi alle attività lungo la catena del valore sviluppata
dall’azienda

                      DIRECT COSTING O FULL COSTING

Imputare al prodotto solo i costi diretti (cioè quelli produttivi, es.
manodopera, macchinari, materie prime, ecc.) e non quelli indiretti
(es. costi per servizi, costi di impianto o struttura, costi del personale
impegnato in altre funzioni, ecc.), che sono invece attributi in base
al volume produttivo



                                                                        74
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FASI PER L’IMPLEMENTAZIONE DELL’ ABC
1.   individuazione dell’oggetto di cui vogliamo stabilire il costo (cost object)
2.   individuazione delle attività che contribuiscono alla realizzazione del cost
     object
3.   individuazione dei cost driver delle attività di cui sopra
4.   imputazione dei costi alle attività
5.   individuazione del consumo dei cost driver
6.   individuazione dell’intensità di consumo delle attività
7.   individuazione del costo finale del cost object


Il cost object può essere un singolo prodotto, una linea di prodotti, ma anche un
servizio (es. i costi della distribuzione commerciale), o un processo aziendale (es.
il costo del processo di evasione di un ordine).

Il cost driver è un fattore (o elemento o parametro) capace di determinare lo
svolgimento e l’intensità di un’attività. La sua determinazione deve essere
coerente e razionale.
                                                                                    75
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Esempio AZIENDA X: la situazione




                                                         76
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Esempio AZIENDA X: costi di produzione




         TOTALE COSTI                               3.232.000.000

         DIRETTI                                    2.190.000.000
         (materie prime, macchinari e manodopera)

         INDIRETTI                                  1.042.000.000


                                                                    77
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Esempio AZIENDA X: attribuzione dei costi con il metodo del
          FULL COSTING o DIRECT COSTING




                                                           78
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Esempio AZIENDA X: metodo ABC

ATTIVITA’ DELLA CATENA DEL VALORE
  ●   Ordinazione dei componenti
  ●   Attrezzaggio macchinari
  ●   Assemblaggio
  ●   Logistica/gestione del magazzino
  ●   Marketing e servizi di vendita
  ●   Ricerca & Sviluppo


INDIVIDUAZIONE DEI COST DRIVER




                                                      79
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Esempio AZIENDA X: imputazione dei costi alle attività




                                                              80
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Esempio AZIENDA X: impiego dei cost driver




                                                           81
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Esempio AZIENDA X:
                      intensità di consumo delle attività definite




                                                                     82
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Esempio AZIENDA X: costo delle attività per prodotto

prodotto                          prodotto
   A                                 B




                                                             83
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Esempio AZIENDA X: costo finale dei prodotti




            Esempio AZIENDA X: ABC e full/direct costing




                                                            84
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Si ricorda che:

               l'uso degli appunti qui presenti è consentito per solo uso personale e di studio;
                   la consultazione è gratuita ed ogni forma atta a ricavarne lucro è vietata!
       gli appunti sono fatti da studenti che non possono assumersi nessuna responsabilità in merito;
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  • 1. Lucidi di Strategia e Politica Aziendale Autore: Profman www.profland.135.it
  • 2. Si ricorda che: l'uso degli appunti qui presenti è consentito per solo uso personale e di studio; la consultazione è gratuita ed ogni forma atta a ricavarne lucro è vietata! gli appunti sono fatti da studenti che non possono assumersi nessuna responsabilità in merito; il materiale qui presente non è sostitutivo ma complementare ai libri di testo: - devi (e ti consiglio) di consultare e comprare i libri di testo; il materiale qui presente è distribuito con licenza Creative Commons Ti ricordo che se vuoi contribuire mandando degli appunti o quant'altro possa essere utile ad altri puoi farlo inviando il materiale tramite: http://profland.altervista.org/mail.htm Profman Il file è stato scaricato/visualizzato in forma gratuita da Profland: http://profland.altervista.org sezione Profstudio http://profland.altervista.org/profstudio/profstudio.htm oppure da qualche mirror, come: www.profland.cjb.net www.profland.135.it o dalla pagina dedicata su slideshare.net: www.slideshare.net/profman www.profland.135.it
  • 3. Missione Strategia del Valore www.profland.135.it
  • 4. Modelli di direzione Processi decisionali Scelte di valore 4 www.profland.135.it
  • 5. Valore Valore sociale Nuova ricchezza Stakeholders 5 www.profland.135.it
  • 6. Impresa Valore Scopo dell’impresa Profitto o profittabilità 6 www.profland.135.it
  • 7. Scopo dell’impresa Oggetto dell’attività dell’impresa Carattere ideologico e sostanzialmente Articolato e modificato nel tempo in immutabile base alle esigenze Produrre e scambiare beni e servizi con Identifica gli obiettivi aziendali il mercato per ottenere un profitto strategici ed operativi, trasformando lo scopo in termini di tempo, di quantità, di qualità e di luogo 7 www.profland.135.it
  • 8. Proposito strategico non sempre esplicitato “Faro” per le Consapevolezza su decisioni aziendali Missione dell’impresa capacità e valori guida Obiettivi aziendali strategici ed operativi, in termini di tempo, di quantità, di qualità e di luogo 8 www.profland.135.it
  • 13. Impresa individuale • Imprenditore come dominus • Perfetta simbiosi tra impresa e imprenditore • Profitto come premio dell’opera imprenditoriale piuttosto che remunerazione del capitale • Soggetto economico = imprenditore 13 www.profland.135.it
  • 14. Società di persone • Comunione di volontà • Soggetto economico coincide formalmente con la compagine sociale • Vincoli personali e ruolo carismatico dell’imprenditore portano al riconoscimento di un unico soggetto volitivo 14 www.profland.135.it
  • 15. Società di capitali • Separazione tra socio e società • Soggetto economico coincide formalmente con il corpo sociale in funzione delle quote di proprietà • Espressione massima = public companies • Possibilità di avere un soggetto economico non definito • Soggetto economico = dominus fintanto che permane il controllo nell’assemblea 15 www.profland.135.it
  • 16. Soggetto economico Imprese individuali = Società di persone = Società di capitali = imprenditore socio amministratore maggioranza capitalistica Potere di gestione e potere volitivo 16 www.profland.135.it
  • 17. Potere di gestione o volitivo Imprenditorialità Managerialità 17 www.profland.135.it
  • 18. Funzione imprenditoriale Funzione manageriale natura volitiva (potere decisionale) ruolo complementare natura strategica (scelte di base e di indirizzo) ruolo professionale natura implementativa ruolo esecutivo (organizza e sviluppa le decisioni) 18 www.profland.135.it
  • 19. Modelli di direzione aziendale IMPRENDITORIALE ASSOLUTO Imprenditore • in imprese individuali e societarie, dove l’imprenditore impersona il soggetto economico-volitivo • assume tutte le responsabilità di governo dell’impresa • attribuisce solo deleghe meramente esecutive IMPRENDITORIALE RELATIVO • si ritrova nelle imprese societarie dove l’imprenditore impersona il soggetto economico-volitivo • assume la responsabilità di governo dell’impresa condividendole in parte; il management ha un ruolo collaborativo e propositivo IMPRENDITORIALE / MANAGERIALE • l’imprenditore impersona il soggetto economico-volitivo • condivide con il management le decisioni strategiche e le responsabilità di governo dell’impresa MANAGERAIALE RELATIVO • non esiste la figura dell’imprenditore • il soggetto economico-volitivo si riserva le decisioni e le responsabilità, ma il potere di governo dell’impresa è interamente delegato al management MANAGERIALE ASSOLUTO • non esiste un soggetto economico-volitivo di riferimento • il management assume e perpetua il potere attribuendosi le decisioni strategiche e la funzione di governo Management dell’impresa • tipico delle public company 19 www.profland.135.it
  • 20. Processo del valore STADIO PRIMARIO STADIO SECONDARIO (valore di ricavo dei prodotti) (valore di costo dei fattori) valore di variazione +/- valore di mercato mercato dei dei prodotti fattori venduti acquistati valore di determinanti: stima dei – prezzi e volumi di fattori non determinanti: – prezzi e volumi di scambio - scambio – differenziali di utilizzati – differenziali di negoziazione negoziazione ● prezzi determinanti: ● prezzi ● volumi ● quantità – stime quantitative ● mix prodotti ● mix prodotti e qualitative – (condizioni esclusive di vendita) – (condizioni esclusive – criteri di di acquisto) valutazione valore = aggiunto quantità e qualità dei dall’impresa prodotti ottenuti al costo dei determinanti: fattori – efficienza operativa – formule di prodotto – (condizioni esclusive di produzione) 20 www.profland.135.it
  • 21. Scelte di valore Preordinare e coordinare le risorse economiche e le afferenti proposizioni organizzative in modo tale da massimizzare, in una prospettiva Mercato Risorse temporale di ampio respiro, la funzione obiettivo dell’impresa e, in ultima analisi, la sua profittabilità Produzione 21 www.profland.135.it
  • 22. Decisioni strategiche e scelte di valore Posizionamento rispetto ai concorrenti Mercato Politiche distributive e di marketing Massimizzazione della produttività industriale Produzione Qualità dei prodotti e dei processi Innovazione dei prodotti e dei processi Capitale Risorse Lavoro Fattori specifici (es. disponibilità esclusiva) 22 www.profland.135.it
  • 23. Determinanti strategiche del valore aggiunto • ambientali Originarie • Naturali • agricole • estrattive • Umane • lavoro materiale • lavoro intellettuale • Finanziarie • capitali di rischio • finanziamenti • profitti reinvestiti • Materiali • materie prime e sussidiare Specifiche • semilavorati, prodotti e merci • materie di consumo • beni strumentali mobili • beni strumentali immobili • Immateriali • servizi • know-how e R&S • diritti, brevetti, marchi e avviamento • nome ecc. Derivate e • Sistemi produttivi • funzionali • strategiche caratterizzanti • Sistemi distributivi • Sistemi informativi 23 www.profland.135.it
  • 24. Limiti della Contabilità Tradizionale www.profland.135.it
  • 25. Limiti della contabilità tradizionale (I) Azienda = coordinazione economica in atto Sistema del reddito • Ordine quantitativo • Omogeneità dei valori contabili • Disaggregazioni scarsamente significative • Combina valori certi con valori di stima • Valori immateriali 25 www.profland.135.it
  • 26. Limiti della contabilità tradizionale (II) Viene rilevato solo il valore Ordine quantitativo degli scambi monetari, o numerari, riclassificati per valori di reddito e capitale Prezzi–costo e prezzi-ricavo Omogeneità dei valori (valori di scambio) Non coglie la dinamica interna del valore Al più “funzionale”, scarsamente Disaggregazione significativa per l’analisi del valore 26 www.profland.135.it
  • 27. Limiti della contabilità tradizionale (III) Indeterminismo della misura del reddito d’esercizio tanto maggiore Valori di stima quanto maggiori sono i valori stimati Non sono passibili di misurazione quantitativa e numeraria, e spesso originano non da valori di scambio ma Risorse immateriali sono il risultato di processi interni. Trovano spazio solo limitatamente al fenomeno della “capitalizzazione” dei costi sostenuti e suscettibili di utilizzazione economica prospettiva. 27 www.profland.135.it
  • 28. Come superare tali limiti? • Recuperare le manifestazioni di valore che sfuggono alla dimensione reddituale ricorrendo alla rettifica del capitale • Sviluppare l’informazione integrativa di bilancio per giustificare, fuori conto, le correzioni di valore che si rendessero necessarie soprattutto in termini patrimoniali • Cogliere, attraverso un pragmatico compromesso tra sistema del reddito e sistema patrimoniale, tutte le dimensioni del valore, in particolare quelle che trovano espressione nel “capitale economico” • Sviluppare una più avanzata contabilità del valore per cogliere e rappresentare soprattutto quei valori immateriali che rappresentano sempre più fattori chiave per lo sviluppo e la redditività 28 www.profland.135.it
  • 30. Equilibrio economico tz n tz m ∑∑ t = t 0 i=1 fip + α = t i ∑∑ t = t 0 k =1 qkp t k profitto Quantità dei fattori Quantità produttivi dei prodotti x x Prezzi di acquisto dei Prezzi di vendita fattori produttivi dei prodotti = = Costo di acquisto dei fattori Ricavi di vendita dei prodotti 30 www.profland.135.it
  • 31. Conto economico a sezioni contrapposte Componenti negativi Componenti positivi Costi provenienti dal passato: Ricavi provenienti dal passato fattori a fecondità semplice (ricavi anticipati) fattori a fecondità ripetuta Ricavi conseguiti nel periodo prodotti e semilavorati Costi da rinviare al futuro: Costi sostenuti nel periodo fattori a fecondità semplice Ricavi da rinviare al futuro fattori a fecondità ripetuta (ricavi anticipati) prodotti e semilavorati Quote di costi o perdite future Ricavi di integrazione presunte Costi di integrazione Utile (Perdita) 31 www.profland.135.it
  • 32. costi e ricavi della produzione venduta Conto economico a Conto costi e ricavi della sezioni economico produzione ottenuta contrapposte scalare e realizzata costi e ricavi marginalisti 32 www.profland.135.it
  • 33. Conto economico scalare a costi e ricavi della produzione Ricavi netti - consumi di materie - costi dei servizi esterni Costo - consumo fattori a fecondità complessivo dei ripetuta (ammortamento) prodotti - remunerazione del lavoro venduti - variazione scorte prodotti - variazione scorte semilavorati - incrementi per lavori interni Reddito operativo - remunerazione del capitale di terzi - imposte Remunerazione del Reddito d’esercizio capitale proprio 33 www.profland.135.it
  • 34. Incremento magazzino prodotti (I ipotesi) Rimanenze finali di Valore della prodotti produzione - realizzata Rimanenze iniziali di non venduta prodotti + + Valore della Vendite produzione realizzata e venduta Valore della produzione realizzata 34 www.profland.135.it
  • 35. Decremento magazzino prodotti (II ipotesi) Vendite Valore della produzione - venduta + Rimanenze finali di Valore della prodotti produzione venduta - ma realizzata Rimanenze iniziali di in periodi prodotti precedenti Valore della produzione realizzata 35 www.profland.135.it
  • 36. Consumi di materie prime Rimanenze iniziali di prodotti Valore delle materie + disponibili Acquisti - - Valore delle Rimanenze finali di materie prodotti non utilizzate Consumi di materie 36 www.profland.135.it
  • 37. Conto economico scalare a valore aggiunto Ricavi netti + variazione scorte prodotti + variazione sorte semilavorati + incrementi per lavori interni Valore della produzione realizzata - consumi di materie - costi dei servizi esterni Valore aggiunto lordo - consumi fattori a fecondità ripetuta (ammortamento) Valore aggiunto netto - remunerazione del lavoro Reddito operativo - remunerazione del capitale di terzi Remunerazione del - imposte capitale proprio Reddito d’esercizio 37 www.profland.135.it
  • 38. Schema del valore aggiunto 38 www.profland.135.it
  • 39. Misura il consenso sociale È indicatore del grado di soddisfazione dei soggetti che partecipano alla creazione di ricchezza Valore aggiunto Risulta più utile del reddito netto per valutare la dimensione aziendale È un indicatore fondamentale per valutare l’economicità delle aziende che non sono imprese 39 www.profland.135.it
  • 41. Contabilità del valore Finalità misurare e rappresentare le categorie del profitto e del capitale economico dell’impresa, individuare le condizioni di variabilità e i termini di comparabilità per le scelte strategiche e per i calcoli di convenienza Metodologie Contabilità analitica industriale Impiego dei dati di contabilità generale e di Activity based costing (ABC) bilancio Activity base accounting (ABA) 41 www.profland.135.it
  • 42. La formula del valore Valore dei prodotti Valore - = aggiunto Valore dei Valore contabile fattori - = del profitto Valore Valore - = economico del ripartito profitto Interesse figurativo Rischio di valore Valore incrementale capitale economico 42 www.profland.135.it
  • 43. Conto economico scalare VALORE PRODUZIONE ricavi vendite economie interne var. rim. prodotti - = VALORE AGGIUNTO COSTO DEI FATTORI - = REDDITO OPERATIVO materie COSTO DEL LAVORO servizi AMMORTAMENTI - var. rim. materie ONERI/PROVENTI diversi finanziari straordinari tributari = REDDITO NETTO 43 www.profland.135.it
  • 44. Profitto puro o profitto economico surplus di valore economico generato dall’impresa dopo Profitto puro aver reintegrato il costo, effettivo e figurativo, di tutti i fattori, generici e specifici, che concorrono al processo produttivo. Reddito netto (net income) – Modalità Onere finanziario virtuale (capitale charge) = di calcolo Profitto puro (economic profit) Costo del capitale operativo impiegato: costo Capital charge opportunità, uguale alla media ponderata tra il costo virtuale del capitale proprio e quello effettivamente sostenuto per il capitale di debito 44 www.profland.135.it
  • 45. Contabilità industriale diretta determinazione del profitto puro senza necessità di procedere a successive aggregazioni/riaggregazioni Vantaggi diretta determinazione di risultati economici per le combinazioni prodotto/mercato aziendali Svantaggi incapacità di cogliere e riflettere i meccanismi della genesi del valore 45 www.profland.135.it
  • 46. ABC e ABA non si limita a registrare gli effetti economici particolari delle combinazioni produttive in atto Vantaggi individua e riconosce, attraverso le “attività”, le determinanti causali critiche del valore e gli eventuali differenziali rispetto a standard aziendali o a benchmark di mercato costo e difficoltà organizzative Svantaggi strumento di analisi più utile per il controllo operativo che per quello strategico 46 www.profland.135.it
  • 47. Impiego contabilità generale mezzo più diretto per determinare le Vantaggi categorie del valore del profitto e del capitale economico principi e criteri non sempre coerenti con il fine della determinazione del profitto economico, da cui deriva la necessità di operare idonee rettifiche di valore Svantaggi estrema sintesi dei valori di bilancio 47 www.profland.135.it
  • 48. Contabilità del valore dai dati di bilancio (1) Normalizzazione del reddito Ridefinire selettivamente il risultato economico sulla base dei costi e dei ricavi dell’esercizio commisurati a prezzi di mercato, escludendo ogni elemento di straordinarietà o, comunque, di abnormità rispetto alla gestione ordinaria e caratteristica dell’impresa. Eliminazione di sovra o Eliminazione di sottostime reddituali componenti improprie ammortamenti interessi agevolati accantonamenti esenzioni rimanenze tributi costi capitalizzati contributi previdenziali 48 www.profland.135.it
  • 49. Contabilità del valore dai dati di bilancio (2) Normalizzazione del capitale Ridefinire selettivamente il capitale investito escludendo ogni elemento, attivo e passivo, che risulti estraneo alla gestione ordinaria e caratteristica dell’impresa. Individuazione ed Revisione dei criteri di eliminazione delle voci non valutazione adottati strumentali all’attività economica dell’impresa sovrastime di valore immobilizzazioni materiali sottostime di valore immobilizzazioni finanziarie rimanenze costi capitalizzati 49 www.profland.135.it
  • 50. Contabilità del valore dai dati di bilancio (3) Determinazione e rappresentazione del profitto (puro o economico) grandezza residuale che, dopo la reintegrazione del Profitto puro costo, reale e virtuale, di ogni fattore produttivo, esprime le capacità economiche dell’impresa Modalità PE = RN – CN x i di calcolo interesse pari alla remunerazione virtuale del capitale di i rischio, determinato sulla base di un saggio unitario desunto dall’andamento del mercato finanziario, considerando le specificità del settore di appartenenza. 50 www.profland.135.it
  • 51. Contabilità del valore dai dati di bilancio (4) Determinazione e rappresentazione del valore economico - il valore economico dipende dal profitto, ma anche da altri fattori causali, economici e non economici; - il valore economico trova un suo fondamento razionale nel profitto economico storico, ma tale valore è tanto meno significativo quanto più variano le condizioni previste di svolgimento dell’attività economica dell’impresa; - la determinazione del valore economico non può, quindi, basarsi solo sulla lettura e riclassificazione dei dati di bilancio; - la determinazione del valore economico, gli strumenti e i metodi impiegati sono sempre in funzione del fine della valutazione. 51 www.profland.135.it
  • 52. Determinazione del valore economico ESEMPI: - Creare valore per gli azionisti: i sistemi di monitoraggio e valutazione devono essere coerenti con tale fine: sistemi continui di monitoraggio e controllo del processo del valore, di impostazione empirica. - Operazioni straordinarie: in caso di fusioni, scissioni, scorpori incidono largamente su motivazioni soggettive, potere contrattuale, asimmetria informativa. - Giudizio espresso dai mercati finanziari per le società quotate: il giudizio di valore economico è un prezzo di equilibrio tra domanda ed offerta. 52 www.profland.135.it
  • 53. Il rischio di profitto o rischio di valore Il rischio (alea, imponderabilità) è una componente ineludibile. r=a+i (saggio di rischio = saggio di ammortamento valori immateriali + saggio di interesse figurativo) Cosa influisce sul rischio? - Capacità intuitive e professionali dell’imprenditore e del management - La qualità delle risorse umane - L’entità delle risorse finanziarie - La compatibilità ambientale - La “forza” competitiva - La fortuna 53 www.profland.135.it
  • 54. Matrice di rischio di profitto ovvero di valore dell’impresa AREA DI RISCHIO PESO INTENSITA’ BASE Governabilità Competitivo Prodotto Industriale Commerciale Organizzativo Gestionale Informativo Approvvigionamento Ambientale Totali 54 www.profland.135.it
  • 56. La contabilità separata offre Limite della contabilità separata Un indispensabile L’arbitrio insito nella supporto complementare determinazione di risultati di conoscenze parziali Per chi Per tutti gli governa Cresce al ridursi della stakeholder superficie del settore l’impresa investito dall’indagine 56 www.profland.135.it
  • 57. Reporting by segment Può riferirsi a: • segmenti di business • segmenti geografici Direttive internazionali SFAS 131 (USA e Canada) IAS 14 (internazionale) SSAP (UK) società quotate società quotate anche società non quotate (ma di grandi dimensioni) Accounting policy 57 www.profland.135.it
  • 58. Standard internazionali Informazioni di base per tutti gli standard: per ogni segmento devono indicarsi: ● i ricavi corrisposti al giro di affari attribuito ● il risultato economico (reddito operativo) ● l’attivo patrimoniale netto (il capitale finanziario investito nel segmento) Questioni contabili: • allocazione dei costi comuni: individuazione di basi di riparto (drivers) • definizione dei prezzi di trasferimento: trasparenza verso gli stakeholders Differenze: • SFAS 131 e SSAP 25: management approach • IAS 14: stakeholders approach Uniformità: • SFAS 131 e SSAP 25: accrescimento della qualità dell’informazione (maggiore chiarezza, trasparenza e consapevolezza su condotte e performance aziendali) • IAS 14: ruolo primario della contabilità per l’Alta Direzione ed in ricaduta 58 nell’informazione complementare di bilancio www.profland.135.it
  • 59. La disaggregazione contabile e del bilancio per segmenti e per ASA Contabilità generale Va i Contabilità per dell’impresa (gruppo) lo ri r uit segmenti e per aree i pr tt rib esi lori a Va Valori complementari Valori parziali e (consolidati): particolari: – economici Conti di ripresa e – fatturato – finanziari attribuzione – valore aggiunto – patrimoniali – redito operativo – capitale investito ASA seg. di prodotto Prospetti Conti ASA di compensativi bilancio ASA ASA ASA seg. di mercato Informazioni complementari e/o rapporti alla Direzione aziendale 59 www.profland.135.it
  • 60. Le procedure della separazione contabile RIPRESA DEI ATTRIBUZIONE SVILUPPO DELLA SELEZIONE VALORI AI SEGMENTI DI MATRICE DELLE AREE CONTABILI E DI PRODOTTO E DI OPERATIVA PER STRATEGICHE BILANCIO MERCATO AREE DI AFFARI Ricavi e costi operativi valori ripartibili: attribuiti i valori ai tra le aree d’affari sono allocati segmenti si procede allo operative individuate direttamente e sviluppo della matrice vengono selezionate, in indirettamente (su basi di prodotto/mercato base ad opportuni riparto-drivers) parametri, quelle rilevanti sotto il profilo strategico Risultato operativo valori non ripartibili: sono assegnati, indistintamente, al risultato operativo o al capitale investito Capitale investito valori attribuiti alla direzione: sono riallocati, indirettamente, ai segmenti 60 www.profland.135.it
  • 61. Il reporting del valore per aree strategiche d’affari 1) La performance dello sviluppo viene commisurata attraverso gli indicatori che seguono la progressione, nel tempo, dei ricavi e del capitale investito di area, anche comparativamente allo sviluppo delle altre aree strategiche d’affari ed a quello complessivo del sistema aziendale. 2) La performance sul mercato corrisponde al conseguimento della progressione nelle quote di vendita (in quantità e valore), nel rispettivo segmento (fascia o nicchia) di mercato. 3) Il differenziale (vantaggio o svantaggio) competitivo è percepito attraverso l’analisi della concorrenza e del benchamarking. 4) La performance del valore è commisurata ala creazione del valore nei termini relativi della produttività (valore aggiunto/valore dei ricavi) del ritorno sul capitale investito (ROI) e sui ricavi (ROS), nonché del tasso annuale di crescita del profitto economico. 5) Il posizionamento strategico viene individuato e qualificato dal contesto dei suddetti elementi ai quali si integrano le valutazioni sui fattori critici di successo, dei punti di forza e di debolezza relativi, nonché dei rischi specifici di area. 61 www.profland.135.it
  • 62. EVA™ ECONOMIC VALUE ADDED (valore economico aggiunto) Marchio registrato ™ (allucinante!!!) di proprietà della società di consulenza finanziaria di G. Bennet Steward www.profland.135.it
  • 63. I METODI PER LA VALUTAZIONE DELLE AZIENDE 1. METODO PATRIMONIALE 2. METODO REDDITUALE 3. METODO MISTO DCF 4. METODO FINANZIARIO EVA L’EVA è usato per:  valutazione di aziende  acquisto/vendita di un ramo d’azienda  verifica dell’efficienza di un’ASA  capacità dell’impresa di creare valore Tale metodo si è diffuso molto in USA, Regno Unito e Giappone, dove, nelle imprese, è molto forte la cultura della comunicazione finanziaria al mercato. In questi paesi cioè si valorizza l’azionista e la creazione del valore da distribuire poi agli azionisti stessi, sotto forma di dividendi. 63 www.profland.135.it
  • 64. FORMULA DELL’EVA EVA = NOPAT – WACC x Ki Net Operating Profit After Taxes: utile operativo netto dopo le tasse Weighted Average Cost of Capital: costo medio ponderato del capitale investito Ki: capitale investito nella gestione caratteristica Il NOPAT è un reddito normalizzato generato solo dalla gestione caratteristica Il WACC (o capital charge) deve essere calcolato come media ponderata tra il costo del capitale oneroso concesso da terzi (fornitori, banche, obbligazionisti, ecc.), che è sempre certamente definibile in quanto formalizzato in appositi contratti, ed il costo del capitale proprio o degli azionisti che è stabilito in base alle loro aspettative di remunerazione. 64 www.profland.135.it
  • 65. CALCOLO DELL’EVA Per calcolare l’EVA si deve preventivamente procedere all’individuazione precisa del NOPAT e del WACC, attraverso gli adjustement, cioè correzioni, rettifiche e storni dei valori iscritti in bilancio, che risentono dell’influsso delle politiche fiscali delle imprese, che abusano della normale applicazione dei principi contabili e non considerano la creazione del valore. Queste poste sono tipicamente rappresentate da:  ammortamenti  accantonamenti  svalutazioni e rivalutazioni  costituzione di riserve straordinarie L’obiettivo è quindi quello di individuare il capitale investito nella gestione caratteristica ed il reddito normale generato da quella gestione. 65 www.profland.135.it
  • 66. FUNZIONAMENTO DELL’EVA L’EVA cresce se:  si incrementa l’utile operativo senza investire ulteriore capitale;  si investe nuovo capitale in un progetto per il quale il rendimento atteso è superiore al costo del capitale;  si disinveste da attività che generano un reddito insoddisfacente, minore del costo del capitale. L’EVA presenta valori accettabili quando un’azienda, dotata di un capitale operativo non sovradimensionato ed un indebitamento a tassi favorevoli, consegue risultati operativi particolarmente elevati. Solo in questo caso, quindi, verranno distribuiti maggiori risultati agli azionisti ed al management, nelle altre ipotesi i risultati saranno avari. 66 www.profland.135.it
  • 67. EVA: VANTAGGI E SVANTAGGI Svantaggi:  non è applicabile in tutte le aziende  non è facile avere le informazioni necessarie per il suo calcolo  contiene comunque elementi di soggettività  funziona principalmente nelle pubblic companies Vantaggi:  dà un’indicazione più oggettiva del valore dell’impresa  non subisce l’influsso delle politiche aziendali di bilancio  rileva l’effettiva creazione di valore da parte dell’impresa  è una misura di performance del management 67 www.profland.135.it
  • 68. Esempio SOCIETA’ X spa: bilancio 2001 STATO PATRIMONIALE CONTO ECONOMICO ATTIVO Ricavi di vendita 8.000 Immobilizzazioni materiali 6.775 Altri ricavi (contributo legge…) 1.000 Immobilizzazioni immateriali 2.725 Variazione rimanenze 1.000 Immobilizzazioni finanziarie 1.500 VALORE DELLA PRODUZIONE 10.000 Crediti 4.500 Rimanenze prodotti finiti 1.000 Materie prime 1.250 Partecipazioni finanziarie Costi per il personale 1.750 500 Costi per servizi 500 Cassa 160 Ammortamenti 2.300 TOTALE 17.160 Accantonamenti 200 TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE 6.000 PASSIVO Capitale sociale 800 REDDITO OPERATIVO 4.000 Riserva x amm.to anticipato 10.000 PROVENTI FINANZIARI 0 Riserva imposte differite 200 Altre riserve 450 ONERI FINANZIARI 140 Utile 1.680 PROVENTI STRAORDINARI 500 TFR 800 F.do rischi ed oneri 100 ONERI STRAORDINARI 1.000 f.do di garanzia su merce 100 UTILE ANTE-IMPOSTE 3.360 Debiti v/banche 2.330 Debiti v/fornitori 700 IMPOSTE 1.680 TOTALE 17.160 UTILE 1.680 68 www.profland.135.it
  • 69. Esempio SOCIETA’ X: l’EVA Considerando inoltre che: • l’imposizione fiscale è pari al 50% • il valore corrente delle immobilizzazioni materiali è 5.000 • il valore corrente delle immobilizzazioni immateriali è 1.150 • il valore corrente dei crediti è 3.000 Ai fini del calcolo dell’EVA è necessario precisare che l’esempio proposto è a carattere didattico e pertanto notevolmente semplificato. Non si tiene in alcun conto l’effetto del cosiddetto “scudo fiscale” sulle rettifiche di valore operate ed inoltre, pur essendo calcolato su un solo bilancio, si assume che l’impresa sia già da tempo in attività. Ciò risulta per altro evidente considerando le politiche di ammortamento ed accantonamento che sono il frutto di scelte soggettive operate dal management in passato e non di competenza dell’esercizio analizzato. Tutte le altre aliquote o valori rettificati sono stati liberamente stimati. 69 www.profland.135.it
  • 70. Esempio SOCIETA’ X: calcolo dell’EVA ADJUSTEMENT: Ki= Indebitamento finanziario + capitale proprio Indebitamento finanziario = 2.330 debiti v/banche -160 cassa capitale proprio = + 800 capitale sociale + 200 riserva imposte differite + 1.680 utile operativo rettificato + 200 altre riserve + 5.000 riserva ammortamento anticipato (50%) + 50 f.do rischi ed oneri (50%) + 50 f.do garanzia su merce (50%) tot. Passivo rettificato, Ki = 10.150 tot. Attivo rettificato = capitale investito nella gestione operativa al netto degli adjustement = Ki + 6.150 immobilizzazioni + 3.000 crediti + 1.000 rimanenze tot. Attivo rettificato, Ki = 10.150 70 www.profland.135.it
  • 71. Esempio SOCIETA’ X: calcolo dell’EVA NOPAT = Utile netto 1.680 + 140 oneri finanziari - 500 partite straordinarie +/- adjustement = - 1.000 ricavi extra-operativi + 1.150 (50%) ammortamenti + 100 (50%) accantonamenti - 1.035 tasse operative tot. NOPAT = 535 WACC = 1/5 (capitali di terzi) 6% + 4/5 (capitale proprio) 7.5% = 7.2 % EVA = 535 – (7.2% x 10.150) = 535 – 730= - 195 71 www.profland.135.it
  • 72. Esempio AZIENDA X: principali indicatori ROI = 23.3 % ROS = 40 % ROE = 14.6 % MS = margine di struttura (capitale netto/immobilizzazioni) 1.2 CI = coefficiente di indebitamento (totale fonti/mezzi di terzi) 4.3 CR = current ratio (attività a breve/passività a breve) 2.2 AT = acid test (attività a breve – rimanenze/passività a breve) 1.7 72 www.profland.135.it
  • 73. Metodo ABC (ACTIVITY BASED COSTING) www.profland.135.it
  • 74. ACTIVITY BASED COSTING Imputare i costi alle attività lungo la catena del valore sviluppata dall’azienda DIRECT COSTING O FULL COSTING Imputare al prodotto solo i costi diretti (cioè quelli produttivi, es. manodopera, macchinari, materie prime, ecc.) e non quelli indiretti (es. costi per servizi, costi di impianto o struttura, costi del personale impegnato in altre funzioni, ecc.), che sono invece attributi in base al volume produttivo 74 www.profland.135.it
  • 75. FASI PER L’IMPLEMENTAZIONE DELL’ ABC 1. individuazione dell’oggetto di cui vogliamo stabilire il costo (cost object) 2. individuazione delle attività che contribuiscono alla realizzazione del cost object 3. individuazione dei cost driver delle attività di cui sopra 4. imputazione dei costi alle attività 5. individuazione del consumo dei cost driver 6. individuazione dell’intensità di consumo delle attività 7. individuazione del costo finale del cost object Il cost object può essere un singolo prodotto, una linea di prodotti, ma anche un servizio (es. i costi della distribuzione commerciale), o un processo aziendale (es. il costo del processo di evasione di un ordine). Il cost driver è un fattore (o elemento o parametro) capace di determinare lo svolgimento e l’intensità di un’attività. La sua determinazione deve essere coerente e razionale. 75 www.profland.135.it
  • 76. Esempio AZIENDA X: la situazione 76 www.profland.135.it
  • 77. Esempio AZIENDA X: costi di produzione TOTALE COSTI 3.232.000.000 DIRETTI 2.190.000.000 (materie prime, macchinari e manodopera) INDIRETTI 1.042.000.000 77 www.profland.135.it
  • 78. Esempio AZIENDA X: attribuzione dei costi con il metodo del FULL COSTING o DIRECT COSTING 78 www.profland.135.it
  • 79. Esempio AZIENDA X: metodo ABC ATTIVITA’ DELLA CATENA DEL VALORE ● Ordinazione dei componenti ● Attrezzaggio macchinari ● Assemblaggio ● Logistica/gestione del magazzino ● Marketing e servizi di vendita ● Ricerca & Sviluppo INDIVIDUAZIONE DEI COST DRIVER 79 www.profland.135.it
  • 80. Esempio AZIENDA X: imputazione dei costi alle attività 80 www.profland.135.it
  • 81. Esempio AZIENDA X: impiego dei cost driver 81 www.profland.135.it
  • 82. Esempio AZIENDA X: intensità di consumo delle attività definite 82 www.profland.135.it
  • 83. Esempio AZIENDA X: costo delle attività per prodotto prodotto prodotto A B 83 www.profland.135.it
  • 84. Esempio AZIENDA X: costo finale dei prodotti Esempio AZIENDA X: ABC e full/direct costing 84 www.profland.135.it
  • 85. Si ricorda che: l'uso degli appunti qui presenti è consentito per solo uso personale e di studio; la consultazione è gratuita ed ogni forma atta a ricavarne lucro è vietata! gli appunti sono fatti da studenti che non possono assumersi nessuna responsabilità in merito; il materiale qui presente non è sostitutivo ma complementare ai libri di testo: - devi (e ti consiglio) di consultare e comprare i libri di testo; il materiale qui presente è distribuito con licenza Creative Commons Ti ricordo che se vuoi contribuire mandando degli appunti o quant'altro possa essere utile ad altri puoi farlo inviando il materiale tramite: http://profland.altervista.org/mail.htm Profman Il file è stato scaricato/visualizzato in forma gratuita da Profland: http://profland.altervista.org sezione Profstudio http://profland.altervista.org/profstudio/profstudio.htm oppure da qualche mirror, come: www.profland.cjb.net www.profland.135.it o dalla pagina dedicata su slideshare.net: www.slideshare.net/profman www.profland.135.it