#Sod15 opendata nella PA di piccole dimensioni: processo sartoriale o scalabile?
1. 27 Marzo 2015 at Sod15 Bologna
OpenData nella PA di piccole dimensioni:
metodi scalabili o sartoria del processo?
Francesco Piero Paolicelli aka @piersoft
Logo by Luca Corsato
Lic. CC-BY Spaghetti open data
2. Coinvolgere community consolidate e intraprendere
un percorso comune sia di trasferimento di
competenze che di relazioni #DigitalChampions,
Wikitalia, Spaghetti OpenData, OpenStreeMap
Italia. Organizzare workshop introduttivi per esterni
e interni alla PA per diffondere la cultura del dato
comunità locali e nazionali.
3. OpenData è anche un processo culturale e Politico.
Fatto di tecnica, processi ma tante relazioni (sociali, formative).
Lavorare su 2 fronti: PA e Comunità.
4. ✤ Individuare politici, tecnici/
funzionari apri pista (metodo
Bologna)
✤ Ispirarsi ai casi virtuosi di altre
PA (elenco portali od)
✤ Studiare le persone con cui
avremo a che fare
✤ Coinvolgere sia Tecnici che
Evangelist
Strategia?
5. Logica?
✤ Analisi costi (calcolo opendata)
ma anche costi in termini di
relazioni finali: quanto tempo
ho a disposizione? strumenti
di reportistica ed analisi
risultati.
✤ Coinvolgere il personale della PA
locale nel processo “politico”
degli od e fare tavolo
opendata per contaminazione
cultura dall’esterno (ordini
professionali, tecnici,
animatori, dirigenti,
funzionari,startup)
http://de.straba.us/2015/02/18/un_calcolo_per_lopendata/
6. Strumenti?
✤ Strumenti: Ckan o
piattaforma web
standard?
✤ Atti normativi: DLC e/o
Linee Guida.(Palermo,
Matera, Lecce)
✤ Partire dai dati primari:
edificato/cartatecnica ,
stradario.
7. Strumenti
facilitanti:
✤ Agevolare i dipendenti negli
inserimenti fornendo strumenti
abilitantie facilitanti: Google
Sheet, script json e geojson,
geocoder openstreetmap.
✤ Puntare alla crescita
alfabetizzazione PA
8. Coinvolgere
Scuole e persone
✤ CoderDojo applicato agli opendata (caso Matera)
✤ A Scuola di openCoesione
✤ Seminari in ore curriculari magari insieme a
Politici.
✤ Far “toccare con mano” strumenti di riuso.
Cercare di fare avvicinare gli studenti a questo
mondo.
✤ Incontri continui informative ma anche formativi
con stake holders. (La presenza del Politico/
Dirigenti/Funzionari è auspicabile..)
9. Fornitori
Coinvolgere i
fornitori per passare
da un’ottica di lock-
in a collaborazione/
crescita
(caso Regione
Basilicata, SUDE
Matera, Protocollo
Lecce ect)
12. Bussola
✤ Cogliere dal territorio i
dataset di più appeal ed
approfittare partendo dai
“bisogni” maggiori: turismo,
eventi, spese, trasporti,
permessi a costruire. ogni
territorio ha diverse
esigenze ma il paniere è
sempre lo stesso. No
coincide con it-census ma è
una bussola da seguire.
✤ Promuovere sondaggi, usare
i socials
17. Esperimento Eventi Condivisi
Lanciato ad Agosto 2014 oggi
è lo “standard” e oggetto di
riuso
Cittadini compilano un form online che genera
un CSV con licenza OD
Mappa filtrabile
WebSite di privati che si collega al CSV
.CSV
opendata come facilitatori di esigenze digitali e sociali
18. Smart Community colma lacuna PA: mappa
dei trasporti emulativa costruita dai cittadini
Rilasciati su GITHUB sia i sorgenti
che i files GTFS.
Il fornitore si è “convinto” e
prenderà la gestione ed
aggiornamento di tali GTFS.opendata come facilitatori di esigenze digitali e sociali
Metodologia
unTransit
ora integrata nel
GitHub di Sod
1°
Premio Contest
Matera
19. Fare Hackathon non solo per spese correnti, ambiente, ma anche per il sociale
20. Conclusioni
(impopolari?)
✤ Metodo usato fino ad ora improntato
quasi esclusivamente su norme, processi
e tecnologia. Va affiancato da persone
evangelizzatrici che lavorano in squadra
sul territorio. Investiamo sui
DigitalChampions insieme a
Spaghettari?
✤ Mai far fare un processo opendata solo
ad un tecnologo o amministrativo.
diventa esercizio di stile non scalabile su
piccole PA (90 comuni ad oggi su 8000).
✤ La Politica e i “BuroSauri” parlano
lingua diversa, partire dalle Persone