di Dario Chilovi

1. PROPOSTE CONCRETE
La seconda delle proposte concrete che vogliamo illustrare riguarda
la rimodulazione dei fondi destinati al welfare.
Crediamo che oggi le decine e decine di milioni di euro che le leggi
provinciali stanziano per aiutare le famiglie in difficoltà, gli
extracomunitari in situazioni di bisogno, i comunitari senza lavoro in
Trentino vadano in larga misura a non italiani. I dati in nostro
possesso, infatti, ci fanno ritenere che siano marginali gli aiuti che
arrivano a famiglie trentine o italiane in difficoltà. Vuoi perché i
nostri padri di famiglia sono troppo orgogliosi per chiedere aiuto,
vuoi perché le nostre madri separate non conoscono a fondo i
meccanismi per richiedere aiuto, vuoi perché alla fine chi possiede
un qualche immobile risulta essere “ricco”.
La proposta che facciamo è molto semplice : ipotizzato un ingombro
di bilancio di 100 milioni di euro dedicati a questi aiuti a vario titolo
corrisposti, chiediamo che vengano creati due fondi distinti di pari
importo. Il primo continui ad essere erogato con le regole attuali,
basate sui carichi familiari, sul reddito, sul patrimonio, sull’ICEF;
per il secondo invece chiediamo che siano ammessi ad accedervi
soltanto i lavoratori che abbiano perso il lavoro negli ultimi 36 mesi.
Dovrebbero cioè essere avvantaggiati con questa soluzione tutti
quei contribuenti che hanno perso il lavoro in Trentino negli ultimi 3
anni : in questo modo potremmo da un lato essere certi che si aiuta
chi in qualche modo ha contribuito nel passato alla crescita della
nostra terra (trentini, italiani, comunitari, extra comunitari),
dall’altro saremmo in grado di dare una risposta concreta e
immediata a chi è momentaneamente uscito dal mondo del lavoro.
Inutile aggiungere che anche le graduatorie di questo fondo
dovranno essere basate sui carichi familiari e sull’ICEF, ma la platea
di persone che ne potrà usufruire sarà certamente composta da
persone che hanno vissuto e lavorato in Trentino.
Dovremo poi migliorare l’incisività dell’ICEF ma di questo parleremo
nei prossimi appuntamenti.