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LA GESTIONE DEI RIFIUTI E DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO
Affidamento del servizo, tariffazione e avvio a riciclo dei rifiuti da raccolta differenziata
MODULO 5
A cura di
Ing. Paolo Azzurro - Consulente rifiuti
Email: p.azzurro@gmail.com
Da TARI a TARIP
Inquadramento e problematiche applicative
Il principio fondamentale è il principio «chi inquina paga» (art.
174, comma 2, Trattato istitutivo e art. 14 Direttiva 2008/98/CE):
il costo del servizio rifiuti deve essere ripartito tra i cittadini in
maniera tale per cui chi maggiormente contribuisce alla
produzione dei rifiuti è chiamato a contribuire maggiormente in
termini economici al costo del loro smaltimento.
Il principio «chi inquina paga»
Il principio «chi inquina paga» presuppone la responsabilità
finanziaria del produttore di rifiuti sancendo la regola per cui chi
produce rifiuti deve farsi carico dei costi necessari alla loro gestione.
Il principio «chi inquina paga»
La direttiva UE/851/2018 ha modificato l’art. 14 della direttiva rifiuti
2008/98/CE inserendo la precisazione espressa che il principio vale
non solo per i costi di gestione dei rifiuti in senso stretto ma anche
per «i costi della necessaria infrastruttura e del suo funzionamento»
(art. 1, n. 15).
Nell’attuale pacchetto europeo per l’economia circolare a questo
principio si affianca il concetto della
tariffazione puntuale (pay as you throw)
così declinato: «regimi di tariffe puntuali che gravano sui
produttori di rifiuti sulla base della quantità effettiva di rifiuti
prodotti e forniscono incentivi alla separazione alla fonte dei rifiuti
riciclabili e alla riduzione dei rifiuti indifferenziati» (cfr. Allegato IV-
bis Dir. UE/851/2018, recante «Strumenti economici e altre misure
per incentivare l’applicazione della gerarchia dei rifiuti»).
Il concetto di tariffazione puntuale nella Direttiva 851/2018
Assoluta indifferenza per il diritto europeo della natura
giuridica di tale prelievo
• Come confermato da diverse sentenze della Corte di Giustizia
Europea non vi è nessuna norma che imponga agli Stati
membri un metodo preciso di finanziamento del costo dello
smaltimento dei rifiuti urbani.
• Tale finanziamento, fermo restando il principio «chi inquina
paga» può, a scelta dello Stato membro essere
indifferentemente assicurato mediante una tassa, un canone o
qualsiasi altra modalità
La natura giuridica del prelievo
La normativa italiana sul finanziamento del servizio rifiuti
Ta.R.S.U.
(D.lgs 507/1993)
TIA1
(D.lgs 22/97)
TIA2
(D.lgs 152/2006)
Ta.R.E.S.
(Dl 201/2011)
TARI
(Legge 147/2013)
Presupposti per l’applicazione della tariffa puntuale
Legge 27 dicembre 2013, n. 147 (cd. Legge Stabilità 2014), art. 1, commi 641-691:
Comma 668, art. 1
• I comuni che hanno realizzato sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti
conferiti al servizio pubblico possono, con regolamento di cui all'articolo 52 del decreto
legislativo n. 446 del 1997, prevedere l'applicazione di una tariffa avente natura
corrispettiva, in luogo della TARI.
• Il comune nella commisurazione della tariffa può tenere conto dei criteri determinati con
il regolamento di cui al DPR 158 del 1999.
• La tariffa corrispettiva è applicata e riscossa dal soggetto affidatario del servizio di
gestione dei rifiuti urbani.
Presupposti
• Presupposto materiale: realizzazione sistemi di misurazione puntuale della quantità rifiuti
conferiti
• Presupposto giuridico: espressa opzione per la tariffa corrispettiva nel regolamento
comunale
La natura giuridica del prelievo
Sono previste due tipologie di prelievo (tributaria e non tributaria)
ma tre modalità di tariffazione
Regime Ta.Ri (legge 147/2013)
DUPLICE CONFORMAZIONE.
TRIBUTO CORRISPETTIVO
Ta.Ri.
presuntiva
Ta.Ri tributo
puntuale
Tariffa
corrispettiva
puntuale
Il DM 20 Aprile 2017
Legge 27 dicembre 2013, n. 147 (cd. Legge Stabilità 2014), art. 1, commi 641-691:
Comma 667, art. 1
• Con regolamento da emanare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente
legge, ai sensi dell'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive
modificazioni, su proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del
mare, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Conferenza
Stato-città ed autonomie locali, sono stabiliti criteri per la realizzazione da parte dei
comuni di sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio
pubblico o di sistemi di gestione caratterizzati dall'utilizzo di correttivi ai criteri di
ripartizione del costo del servizio, finalizzati ad attuare un effettivo modello di tariffa
commisurata al servizio reso a copertura integrale dei costi relativi al servizio di gestione
dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati, svolto nelle forme ammesse dal diritto dell'Unione
europea.
DM 20 Aprile 2017: Criteri per la realizzazione da parte dei comuni
di sistemi di misurazione puntuale della quantita' di rifiuti conferiti
al servizio pubblico [...]
Tributo Corrispettivo
• Regime entrate tributarie
• Giurisdizione tributaria
• Fuori campo IVA (però l’Iva
si applica sul corrispettivo
che il comune paga al
gestore...quindi la Ta.Ri ha
dentro l’Iva già versata al
gestore)
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• La Tariffa è applicata riscossa dal gestore
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Dubbi (es...)
• Quanto deve essere «corrispettivo» il prelievo rispetto al servizio reso per essere considerato un
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• Quali costi rientrano nella tariffa ?
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• Come ripartire equamente i costi delle RD non misurate tra UD e UND e tra i singoli utenti ?
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• Gli inesigibili TARI possono andare in TARIP ?  Risposta del MEF su telefisco 2019
• Si applica la TEFA (tributo provinciale di cui all’art. 19 del d.lgs 30 dicembre 1992, n. 504) alla tariffa
corrispettiva ?  Risposta del MEF su telefisco 2019
• Le regole in materia di agevolazioni e riduzioni in regime TARI valgono anche per la TARIP ? Come e
dove vanno applicate ? (Parte fissa, variabile, entrambe)
Tariffa corrispettiva: ancora poche certezze e molti dubbi (1)
 Il più grande difetto del comma 668 è quello di autorizzare ognuno a fare
quello che vuole, perché non v’è alcun obbligo di seguire i criteri dettati dal
Dpr 158/1999;
 Ognuno si può inventare il sistema tariffario che vuole, ognuno può
determinare la parte variabile della tariffa come vuole, salvo il rispetto delle
blande indicazioni provenienti dal Dm 20/04/2017, e soprattutto ognuno
può calcolarsi la quota fissa come vuole, visto che l’adozione dei criteri di cui
al DPR n. 158/99 è meramente facoltativa……
 Questa libertà è da molti ritenuta un grave errore perché ha autorizzato ogni
gestore ed ogni Comune ad inventarsi un sistema di tariffazione individuale.
 Viene meno quell’auspicata omogeneità (che poi comporta una parità di
trattamento degli utenti/contribuenti) tra i vari sistemi di tariffazione
puntuale.
Tariffa corrispettiva: ancora poche certezze e molti dubbi (2)
In realtà il legislatore si è posto il problema dell’omogeneità dei sistemi di
tariffazione con la Legge di bilancio 2018. (Legge 205/2017 - Bilancio di
previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il
triennio 2018-2020). A mettere ordine nella materia dovrà essere ARERA alla
quale sono attribuite varie competenze in materia di regolazione tariffaria e in
particolare:
• predisposizione ed aggiornamento del metodo tariffario per la
determinazione dei corrispettivi del servizio integrato dei rifiuti e dei singoli
servizi che costituiscono attivita' di gestione, a copertura dei costi di esercizio
e di investimento, compresa la remunerazione dei capitali, sulla base della
valutazione dei costi efficienti e del principio « chi inquina paga »;
• fissazione dei criteri per la definizione delle tariffe di accesso agli impianti di
trattamento;
• approvazione delle tariffe definite, ai sensi della legislazione vigente, dall'ente
di governo dell‘ATO per il servizio integrato e dai gestori degli impianti di
trattamento;
Il ruolo di ARERA (1)
ARERA ha chiuso il 2018 con la pubblicazione di tre importanti atti in materia di rifiuti:
1. Delibera 714/2018: sistema monitoraggio tariffe trattamento
AVVIA IL PROCEDIMENTO PER LA RICHIESTA DI INFORMAZIONI IN TEMA DI SERVIZI DI
TRATTAMENTO DEI RIFIUTI URBANI E ASSIMILATI
2. Delibera 715/2018: sistema di monitoraggio tariffe del SGRU anni 2018 e 2019
AVVIA ILPROCEDIMENTO PER L’ISTITUZIONE DI UN SISTEMA DI MONITORAGGIO DELLE
TARIFFE PER IL SERVIZIO INTEGRATO DI GESTIONE DEI RIFIUTI, ANCHE DIFFERENZIATI,
URBANI E ASSIMILATI E DEI SINGOLI SERVIZI CHE COSTITUISCONO ATTIVITÀ DI GESTIONE PER
GLI ANNI 2018 E 2019
3. Documento di consultazione n. 713/2018 (deadline 15 febbraio 2019)
CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DEI CORRISPETTIVI DEL SERVIZIO INTEGRATO DI GESTIONE
DEI RIFIUTI URBANI E ASSIMILATI E DEI SINGOLI SERVIZI CHE COSTITUISCONO ATTIVITA’ DI
GESTIONE: Orientamenti preliminari
Il ruolo di ARERA (2)
Con Deliberazione n. 715/2018, l’Autorità ha avviato un procedimento per
istituire un sistema di monitoraggio delle tariffe per il servizio integrato di
gestione dei rifiuti urbani e assimilati, e dei singoli servizi che costituiscono
attività di gestione, per gli anni 2018 e 2019.
• Finalità: acquisire elementi utili a verificare l’efficienza dei costi sostenuti
dai gestori del servizio.
• Obblighi: fissa obblighi informativi per tutti i soggetti che gestiscono a
qualsiasi titolo uno o più segmenti di servizio, inclusi i comuni che li
svolgono in economia.
Il ruolo di ARERA (3)
Deliberazione n. 715/2018
• Sanzioni: I gestori (o comuni, nel caso delle gestioni in economia) che non
risponderanno a tale obbligo informativo o lo faranno in forma incompleta
o senza allegare le necessarie fonti, saranno passibili di sanzioni ai termini di
legge irrogate dall’Autorità stessa, che potrà, altresì, svolgere verifiche
ispettive.
• Deadline procedimento: Il procedimento si concluderà entro il 30 giugno
2019 (termine ordinatorio)
• Output del procedimento: individuazione dei criteri di monitoraggio e dei
criteri per il riconoscimento dei costi efficienti.
Nel frattempo, la stessa delibera, fissa l’obbligo per gli EGATO (enti di governo
d’ambito territoriale ottimale), oltre che oltre per i gestori, di accreditarsi
presso l’anagrafica operatori di ARERA.
Il ruolo di ARERA (4)
Deliberazione n. 715/2018
Il documento di consultazione n. 713/2018 si inserisce, invece, nell’ambito del
procedimento per la formazione di provvedimenti di regolazione tariffaria in materia di
ciclo dei rifiuti, avviato da ARERA con deliberazione 225/2018/R/Rif del 5 aprile 2018. In
particolare, il documento definisce:
• le tempistiche relative all’avvio della regolazione tariffaria;
• il perimetro della regolazione ARERA;
• orientamenti preliminari sulla metodologia tariffaria.
Al documento di consultazione faranno seguito una o più consultazioni di maggior
dettaglio e approfondimento in relazione alle diverse tematiche regolatorie in
questione. In particolare dovrà essere pubblicato un documento di consultazione sulla
determinazione del tasso di remunerazione del capitale (WACC) per i diversi servizi, oltre
ad un documento che dovrebbe analizzare il ruolo della pianificazione dei flussi agli
impianti nelle diverse Regioni.
NB. Il termine per l’invio delle osservazioni è scaduto il 15 febbraio 2019
Il ruolo di ARERA (5)
Consultazione n. 713/2018
Aspetti di maggiore rilevo per l’Accordo ANCI-CONAI
Par. 8.3 [...] l’Autorità intende:
[…] valutare l’introduzione di ulteriori meccanismi di promozione di una raccolta
differenziata di quantità e qualità compatibili con il successivo avvio a riciclo a
condizioni economicamente sostenibili; al fine di garantire la necessaria coerenza del
quadro di riferimento, il contenuto dell’Accordo ANCI-CONAI dovrà essere coordinato con
tali meccanismi;”
Par. 10.33 […] l’Autorità intende avviare approfondimenti in merito all’Accordo quadro
ANCI-CONAI con particolare riferimento ai corrispettivi da riconoscere ai Comuni per i
maggiori costi della raccolta differenziata dei rifiuti da imballaggio.
Par. 10.35 […] l’Autorità ritiene opportuno definire specifici criteri per l’individuazione dei
maggiori costi sostenuti dai Comuni per la raccolta differenziata dei rifiuti da
imballaggio, con i quali coordinare, al fine di garantire la necessaria coerenza del quadro
di riferimento, il contenuto dell’Accordo ANCI-CONAI.
.
Il ruolo di ARERA (6)
Consultazione n. 713/2018
Aspetti di maggiore rilevo per l’Accordo ANCI-CONAI
Par. 23.1 Applicabilità delle disposizioni tariffarie ai contratti in essere
In merito all’applicabilità delle disposizioni tariffarie oggetto della
consultazione, l’Autorità ritiene, in analogia con quanto avvenuto nel settore
idrico, che i criteri tariffari di cui al presente procedimento vengano recepiti sia
nelle convenzioni d’affidamento che verranno stipulate in data successiva
all’emanazione dei criteri tariffari, sia nelle convenzioni vigenti, tramite
revisione straordinaria dei piani tariffari e dei piani economico-finanziari della
pianificazione d’ambito. Ciò in linea con le competenze assegnate all’Autorità
dall’articolo 1, comma 527, della legge n. 205/17 in materia di definizione dello
schema tipo di convenzione, cui devono conformarsi tutte le singole
convenzioni di affidamento.
Il ruolo di ARERA (7)
Consultazione n. 713/2018
Al fine di acquisire fin da subito dati e informazioni funzionali alla concreta
definizione della regolazione in tema di tariffe e condizioni contrattuali di
accesso agli impianti di trattamento, la delibera 714/2018/R/Rif fissa obblighi
informativi nei confronti dei gestori di impianti di trattamento meccanico-
biologico, impianti di incenerimento e discariche, indipendentemente dalla loro
forma giuridica o dal titolo in base al quale svolgono la relativa attività.
Con la determina n° 1/2019 - DRIF del 28 febbraio 2019 ARERA ha approvato la
modulistica da utilizzare ai fini dell’ottemperanza agli obblighi di trasmissione
dati di cui al punto 2 della deliberazione 714/2018/R/rif e il relativo manuale di
istruzioni per la compilazione dei prospetti per la trasmissione dei dati. Il
termine fissato per l’adempimento degli obblighi informativi è il 5 aprile 2019
L’ eventuale inottemperanza agli obblighi informativi costituisce presupposto
per l’irrogazione di sanzioni ai termini di legge.
Il ruolo di ARERA (8)
Deliberazione n. 714/2018
1° periodo regolatorio: 2020-2024
Sottoperiodo 2020-2021 Sottoperiodo 2022-2023
NB. Avranno validità per l’intero periodo di regolazione, i criteri di eleggibilità e di
riconoscimento dei costi, gli schemi di regolazione tariffaria, i parametri di settore per
la determinazione del tasso di remunerazione del capitale e i meccanismi di
incentivazione finalizzati ad incrementare il riciclaggio e il recupero dei rifiuti urbani
Le tempistiche della regolazione ARERA (1)
Le tempistiche della regolazione ARERA (2)
Grazie per l’attenzione
Paolo Azzurro
p.azzurro@gmail.com

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Da tari a tarip

  • 1. LA GESTIONE DEI RIFIUTI E DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO Affidamento del servizo, tariffazione e avvio a riciclo dei rifiuti da raccolta differenziata MODULO 5 A cura di Ing. Paolo Azzurro - Consulente rifiuti Email: p.azzurro@gmail.com Da TARI a TARIP Inquadramento e problematiche applicative
  • 2. Il principio fondamentale è il principio «chi inquina paga» (art. 174, comma 2, Trattato istitutivo e art. 14 Direttiva 2008/98/CE): il costo del servizio rifiuti deve essere ripartito tra i cittadini in maniera tale per cui chi maggiormente contribuisce alla produzione dei rifiuti è chiamato a contribuire maggiormente in termini economici al costo del loro smaltimento. Il principio «chi inquina paga»
  • 3. Il principio «chi inquina paga» presuppone la responsabilità finanziaria del produttore di rifiuti sancendo la regola per cui chi produce rifiuti deve farsi carico dei costi necessari alla loro gestione. Il principio «chi inquina paga» La direttiva UE/851/2018 ha modificato l’art. 14 della direttiva rifiuti 2008/98/CE inserendo la precisazione espressa che il principio vale non solo per i costi di gestione dei rifiuti in senso stretto ma anche per «i costi della necessaria infrastruttura e del suo funzionamento» (art. 1, n. 15).
  • 4. Nell’attuale pacchetto europeo per l’economia circolare a questo principio si affianca il concetto della tariffazione puntuale (pay as you throw) così declinato: «regimi di tariffe puntuali che gravano sui produttori di rifiuti sulla base della quantità effettiva di rifiuti prodotti e forniscono incentivi alla separazione alla fonte dei rifiuti riciclabili e alla riduzione dei rifiuti indifferenziati» (cfr. Allegato IV- bis Dir. UE/851/2018, recante «Strumenti economici e altre misure per incentivare l’applicazione della gerarchia dei rifiuti»). Il concetto di tariffazione puntuale nella Direttiva 851/2018
  • 5. Assoluta indifferenza per il diritto europeo della natura giuridica di tale prelievo • Come confermato da diverse sentenze della Corte di Giustizia Europea non vi è nessuna norma che imponga agli Stati membri un metodo preciso di finanziamento del costo dello smaltimento dei rifiuti urbani. • Tale finanziamento, fermo restando il principio «chi inquina paga» può, a scelta dello Stato membro essere indifferentemente assicurato mediante una tassa, un canone o qualsiasi altra modalità La natura giuridica del prelievo
  • 6. La normativa italiana sul finanziamento del servizio rifiuti Ta.R.S.U. (D.lgs 507/1993) TIA1 (D.lgs 22/97) TIA2 (D.lgs 152/2006) Ta.R.E.S. (Dl 201/2011) TARI (Legge 147/2013)
  • 7. Presupposti per l’applicazione della tariffa puntuale Legge 27 dicembre 2013, n. 147 (cd. Legge Stabilità 2014), art. 1, commi 641-691: Comma 668, art. 1 • I comuni che hanno realizzato sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico possono, con regolamento di cui all'articolo 52 del decreto legislativo n. 446 del 1997, prevedere l'applicazione di una tariffa avente natura corrispettiva, in luogo della TARI. • Il comune nella commisurazione della tariffa può tenere conto dei criteri determinati con il regolamento di cui al DPR 158 del 1999. • La tariffa corrispettiva è applicata e riscossa dal soggetto affidatario del servizio di gestione dei rifiuti urbani. Presupposti • Presupposto materiale: realizzazione sistemi di misurazione puntuale della quantità rifiuti conferiti • Presupposto giuridico: espressa opzione per la tariffa corrispettiva nel regolamento comunale
  • 8. La natura giuridica del prelievo Sono previste due tipologie di prelievo (tributaria e non tributaria) ma tre modalità di tariffazione Regime Ta.Ri (legge 147/2013) DUPLICE CONFORMAZIONE. TRIBUTO CORRISPETTIVO Ta.Ri. presuntiva Ta.Ri tributo puntuale Tariffa corrispettiva puntuale
  • 9. Il DM 20 Aprile 2017 Legge 27 dicembre 2013, n. 147 (cd. Legge Stabilità 2014), art. 1, commi 641-691: Comma 667, art. 1 • Con regolamento da emanare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, ai sensi dell'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni, su proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, sono stabiliti criteri per la realizzazione da parte dei comuni di sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico o di sistemi di gestione caratterizzati dall'utilizzo di correttivi ai criteri di ripartizione del costo del servizio, finalizzati ad attuare un effettivo modello di tariffa commisurata al servizio reso a copertura integrale dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati, svolto nelle forme ammesse dal diritto dell'Unione europea. DM 20 Aprile 2017: Criteri per la realizzazione da parte dei comuni di sistemi di misurazione puntuale della quantita' di rifiuti conferiti al servizio pubblico [...]
  • 10. Tributo Corrispettivo • Regime entrate tributarie • Giurisdizione tributaria • Fuori campo IVA (però l’Iva si applica sul corrispettivo che il comune paga al gestore...quindi la Ta.Ri ha dentro l’Iva già versata al gestore) • Regime entrate patrimoniali • Giurisdizione ordinaria • In campo IVA La natura giuridica del prelievo
  • 11. Certezze • La Tariffa è applicata riscossa dal gestore • La misurazione puntuale deve essere conforme ai criteri del DM 20 aprile 2017 Dubbi (es...) • Quanto deve essere «corrispettivo» il prelievo rispetto al servizio reso per essere considerato un «vero corrispettivo» ?  problema dell’applicabilità dell’IVA • Quali costi rientrano nella tariffa ? • Quali costi vanno nella parte variabile della tariffa ? • Quali costi vanno nella parte fissa della tariffa ? • Come ripartire equamente i costi delle RD non misurate tra UD e UND e tra i singoli utenti ? • Come ripartire i costi fissi tra UD e UND e tra i singoli utenti ? • Come determinare i conferimenti minimi per le UD e le UND ? • Gli inesigibili TARI possono andare in TARIP ?  Risposta del MEF su telefisco 2019 • Si applica la TEFA (tributo provinciale di cui all’art. 19 del d.lgs 30 dicembre 1992, n. 504) alla tariffa corrispettiva ?  Risposta del MEF su telefisco 2019 • Le regole in materia di agevolazioni e riduzioni in regime TARI valgono anche per la TARIP ? Come e dove vanno applicate ? (Parte fissa, variabile, entrambe) Tariffa corrispettiva: ancora poche certezze e molti dubbi (1)
  • 12.  Il più grande difetto del comma 668 è quello di autorizzare ognuno a fare quello che vuole, perché non v’è alcun obbligo di seguire i criteri dettati dal Dpr 158/1999;  Ognuno si può inventare il sistema tariffario che vuole, ognuno può determinare la parte variabile della tariffa come vuole, salvo il rispetto delle blande indicazioni provenienti dal Dm 20/04/2017, e soprattutto ognuno può calcolarsi la quota fissa come vuole, visto che l’adozione dei criteri di cui al DPR n. 158/99 è meramente facoltativa……  Questa libertà è da molti ritenuta un grave errore perché ha autorizzato ogni gestore ed ogni Comune ad inventarsi un sistema di tariffazione individuale.  Viene meno quell’auspicata omogeneità (che poi comporta una parità di trattamento degli utenti/contribuenti) tra i vari sistemi di tariffazione puntuale. Tariffa corrispettiva: ancora poche certezze e molti dubbi (2)
  • 13. In realtà il legislatore si è posto il problema dell’omogeneità dei sistemi di tariffazione con la Legge di bilancio 2018. (Legge 205/2017 - Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020). A mettere ordine nella materia dovrà essere ARERA alla quale sono attribuite varie competenze in materia di regolazione tariffaria e in particolare: • predisposizione ed aggiornamento del metodo tariffario per la determinazione dei corrispettivi del servizio integrato dei rifiuti e dei singoli servizi che costituiscono attivita' di gestione, a copertura dei costi di esercizio e di investimento, compresa la remunerazione dei capitali, sulla base della valutazione dei costi efficienti e del principio « chi inquina paga »; • fissazione dei criteri per la definizione delle tariffe di accesso agli impianti di trattamento; • approvazione delle tariffe definite, ai sensi della legislazione vigente, dall'ente di governo dell‘ATO per il servizio integrato e dai gestori degli impianti di trattamento; Il ruolo di ARERA (1)
  • 14. ARERA ha chiuso il 2018 con la pubblicazione di tre importanti atti in materia di rifiuti: 1. Delibera 714/2018: sistema monitoraggio tariffe trattamento AVVIA IL PROCEDIMENTO PER LA RICHIESTA DI INFORMAZIONI IN TEMA DI SERVIZI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI URBANI E ASSIMILATI 2. Delibera 715/2018: sistema di monitoraggio tariffe del SGRU anni 2018 e 2019 AVVIA ILPROCEDIMENTO PER L’ISTITUZIONE DI UN SISTEMA DI MONITORAGGIO DELLE TARIFFE PER IL SERVIZIO INTEGRATO DI GESTIONE DEI RIFIUTI, ANCHE DIFFERENZIATI, URBANI E ASSIMILATI E DEI SINGOLI SERVIZI CHE COSTITUISCONO ATTIVITÀ DI GESTIONE PER GLI ANNI 2018 E 2019 3. Documento di consultazione n. 713/2018 (deadline 15 febbraio 2019) CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DEI CORRISPETTIVI DEL SERVIZIO INTEGRATO DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI E ASSIMILATI E DEI SINGOLI SERVIZI CHE COSTITUISCONO ATTIVITA’ DI GESTIONE: Orientamenti preliminari Il ruolo di ARERA (2)
  • 15. Con Deliberazione n. 715/2018, l’Autorità ha avviato un procedimento per istituire un sistema di monitoraggio delle tariffe per il servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani e assimilati, e dei singoli servizi che costituiscono attività di gestione, per gli anni 2018 e 2019. • Finalità: acquisire elementi utili a verificare l’efficienza dei costi sostenuti dai gestori del servizio. • Obblighi: fissa obblighi informativi per tutti i soggetti che gestiscono a qualsiasi titolo uno o più segmenti di servizio, inclusi i comuni che li svolgono in economia. Il ruolo di ARERA (3) Deliberazione n. 715/2018
  • 16. • Sanzioni: I gestori (o comuni, nel caso delle gestioni in economia) che non risponderanno a tale obbligo informativo o lo faranno in forma incompleta o senza allegare le necessarie fonti, saranno passibili di sanzioni ai termini di legge irrogate dall’Autorità stessa, che potrà, altresì, svolgere verifiche ispettive. • Deadline procedimento: Il procedimento si concluderà entro il 30 giugno 2019 (termine ordinatorio) • Output del procedimento: individuazione dei criteri di monitoraggio e dei criteri per il riconoscimento dei costi efficienti. Nel frattempo, la stessa delibera, fissa l’obbligo per gli EGATO (enti di governo d’ambito territoriale ottimale), oltre che oltre per i gestori, di accreditarsi presso l’anagrafica operatori di ARERA. Il ruolo di ARERA (4) Deliberazione n. 715/2018
  • 17. Il documento di consultazione n. 713/2018 si inserisce, invece, nell’ambito del procedimento per la formazione di provvedimenti di regolazione tariffaria in materia di ciclo dei rifiuti, avviato da ARERA con deliberazione 225/2018/R/Rif del 5 aprile 2018. In particolare, il documento definisce: • le tempistiche relative all’avvio della regolazione tariffaria; • il perimetro della regolazione ARERA; • orientamenti preliminari sulla metodologia tariffaria. Al documento di consultazione faranno seguito una o più consultazioni di maggior dettaglio e approfondimento in relazione alle diverse tematiche regolatorie in questione. In particolare dovrà essere pubblicato un documento di consultazione sulla determinazione del tasso di remunerazione del capitale (WACC) per i diversi servizi, oltre ad un documento che dovrebbe analizzare il ruolo della pianificazione dei flussi agli impianti nelle diverse Regioni. NB. Il termine per l’invio delle osservazioni è scaduto il 15 febbraio 2019 Il ruolo di ARERA (5) Consultazione n. 713/2018
  • 18. Aspetti di maggiore rilevo per l’Accordo ANCI-CONAI Par. 8.3 [...] l’Autorità intende: […] valutare l’introduzione di ulteriori meccanismi di promozione di una raccolta differenziata di quantità e qualità compatibili con il successivo avvio a riciclo a condizioni economicamente sostenibili; al fine di garantire la necessaria coerenza del quadro di riferimento, il contenuto dell’Accordo ANCI-CONAI dovrà essere coordinato con tali meccanismi;” Par. 10.33 […] l’Autorità intende avviare approfondimenti in merito all’Accordo quadro ANCI-CONAI con particolare riferimento ai corrispettivi da riconoscere ai Comuni per i maggiori costi della raccolta differenziata dei rifiuti da imballaggio. Par. 10.35 […] l’Autorità ritiene opportuno definire specifici criteri per l’individuazione dei maggiori costi sostenuti dai Comuni per la raccolta differenziata dei rifiuti da imballaggio, con i quali coordinare, al fine di garantire la necessaria coerenza del quadro di riferimento, il contenuto dell’Accordo ANCI-CONAI. . Il ruolo di ARERA (6) Consultazione n. 713/2018
  • 19. Aspetti di maggiore rilevo per l’Accordo ANCI-CONAI Par. 23.1 Applicabilità delle disposizioni tariffarie ai contratti in essere In merito all’applicabilità delle disposizioni tariffarie oggetto della consultazione, l’Autorità ritiene, in analogia con quanto avvenuto nel settore idrico, che i criteri tariffari di cui al presente procedimento vengano recepiti sia nelle convenzioni d’affidamento che verranno stipulate in data successiva all’emanazione dei criteri tariffari, sia nelle convenzioni vigenti, tramite revisione straordinaria dei piani tariffari e dei piani economico-finanziari della pianificazione d’ambito. Ciò in linea con le competenze assegnate all’Autorità dall’articolo 1, comma 527, della legge n. 205/17 in materia di definizione dello schema tipo di convenzione, cui devono conformarsi tutte le singole convenzioni di affidamento. Il ruolo di ARERA (7) Consultazione n. 713/2018
  • 20. Al fine di acquisire fin da subito dati e informazioni funzionali alla concreta definizione della regolazione in tema di tariffe e condizioni contrattuali di accesso agli impianti di trattamento, la delibera 714/2018/R/Rif fissa obblighi informativi nei confronti dei gestori di impianti di trattamento meccanico- biologico, impianti di incenerimento e discariche, indipendentemente dalla loro forma giuridica o dal titolo in base al quale svolgono la relativa attività. Con la determina n° 1/2019 - DRIF del 28 febbraio 2019 ARERA ha approvato la modulistica da utilizzare ai fini dell’ottemperanza agli obblighi di trasmissione dati di cui al punto 2 della deliberazione 714/2018/R/rif e il relativo manuale di istruzioni per la compilazione dei prospetti per la trasmissione dei dati. Il termine fissato per l’adempimento degli obblighi informativi è il 5 aprile 2019 L’ eventuale inottemperanza agli obblighi informativi costituisce presupposto per l’irrogazione di sanzioni ai termini di legge. Il ruolo di ARERA (8) Deliberazione n. 714/2018
  • 21. 1° periodo regolatorio: 2020-2024 Sottoperiodo 2020-2021 Sottoperiodo 2022-2023 NB. Avranno validità per l’intero periodo di regolazione, i criteri di eleggibilità e di riconoscimento dei costi, gli schemi di regolazione tariffaria, i parametri di settore per la determinazione del tasso di remunerazione del capitale e i meccanismi di incentivazione finalizzati ad incrementare il riciclaggio e il recupero dei rifiuti urbani Le tempistiche della regolazione ARERA (1)
  • 22. Le tempistiche della regolazione ARERA (2)
  • 23. Grazie per l’attenzione Paolo Azzurro p.azzurro@gmail.com