IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
L'Officina dello storico 27-09-12 cocilovo
1. La proposta didattica dell’Officina e le
Nuove Indicazioni per il Curricolo della
Scuola del primo ciclo di Istruzione
Cristina Cocilovo 27 - 09 - 2012
2. Il 4 settembre 2012, pubblicazione delle Indicazioni
nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia
e del primo ciclo di istruzione prot5559_12_all1_indicazioni_nazionali.pdf
Continuità e innovazioni nelle Indicazioni dopo 5 anni
di sperimentazione
Rileggiamole nell’ottica delle proposte dell’Officina
dello storico, che ha ormai 8 anni di esperienza
centrando l’attenzione sui principali aspetti delle
Indicazioni
Verificando l’adeguatezza delle attività dell’Officina
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3. Cristina Cocilovo 27 - 09 - 2012 3
confronto fra
INDICAZIONI
e offerta di
OFFICINA DELLO
STORICO
COMPETENZE
EDUCAZIONE ALLA
CITTADINANZA ATTIVA
E ALLA LEGALITA’
EDUCAZIONE AL PATRIMONIO
STORIA E
INTRECCI
DISCIPLINARI
STAR BENE A SCUOLA:
L’AMBIENTE DI
APPRENDIMENTO –
IL LABORATORIO
EDUCAZIONE
INTERCULTURALE
4. Il primo riferimento delle Indicazioni è alla
COSTITUZIONE per un’educazione alla
cittadinanza attiva e consapevole.
La scuola, nel rispetto delle differenze di tutti e
dell’identità di ciascuno si impegna a far sì che
ognuno possa “svolgere, secondo la propria
possibilità e la propria scelta, un’attività o una
funzione che concorra al progresso materiale e
spirituale della società” (l’Art 4).
Un vero cittadino non si adegua passivamente, ma
sceglie in modo consapevole ciò che gli è più
congeniale per contribuire alla crescita comune.
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LO STUDENTE PERSONA E CITTADINO
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5. L’indagine archivistica di Officina dello Storico offre
esperienze significative per la responsabilità e le
potenzialità di ognuno, in quanto favorisce
Spunti conoscitivi adeguati alle caratteristiche
individuali di ogni allievo, presentando e facendo
analizzare documenti scritti e visuali, oggetti e
materiali conservati in archivio: visita
Spunti creativi per la realizzazione condivisa di
prodotti originali a partire dai documenti utilizzati,
operazione in cui ogni ragazzo contribuisce
secondo le sue capacità: produzione
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6. la curiosità spontanea
per l’oggetto, bene
culturale, che il ragazzo
può visionare e toccare ,
confrontando impressioni
con i compagni della
classe
La curiosità di conoscere
come e perché viene
conservato,
trasformandolo in oggetto
di proprietà collettiva, da
rispettare e conservare
Il confronto con la
memoria personale
dell’allievo, che può non
essere italiano,
permettendogli il
paragone con la sua
cultura d’origine e
favorendo il rinforzo della
sua identità di cittadino di
due mondi che si
incontrano anche
attraverso il patrimonio
culturale
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7. La scuola deve promuovere la condivisione di quei
valori che fanno sentire … parte di una comunità
vera e propria
La scuola … oggi ha il compito di educare alla
convivenza attraverso la valorizzazione culturale
delle diverse identità
Si educa alla cittadinanza unitaria e plurale con
la conoscenza e la trasmissione delle nostre
tradizioni e memorie nazionali: non si possono
realizzare le possibilità del presente senza una
condivisione delle radici storiche … Sarà
indispensabile con piena valorizzazione dei
beni culturali presenti sul territorio nazionale …
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8. Con la visita all’Archivio, il patrimonio viene percepito
dagli alunni come bene comune e non personale, come
globale e non solo nazionale
Come possono appropriarsene?
Osservandolo, scoprendolo nelle sue pieghe, studiandolo,
riproducendolo, personalizzandolo, rielaborandolo in
modo originale ,
confrontandolo con quello di altri mondi nel tempo e
nello spazio,
vivendo queste esperienze insieme agli altri, in modo
collettivo e non solo individuale
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9. Officina dello storico guida alla visita di un Archivio, istituzione
poco familiare e che va oltre il Museo: non si tratta solo di
un’esposizione intelligente, ma è un repository pubblica per la
ricerca. Promuove negli allievi la valorizzazione e la cura di tutte
le tracce del passato
Sarebbe poco sensata la visita spontanea di un archivio. Sono
necessarie guide esperte come le archiviste che affianchino gli
insegnanti esperti in didattica. Entrambi debbono operare in
modo non direttivo, ma coinvolgente e propositivo.
Si crea così una equipe collaborativa fra esperti e allievi, in cui i
ruoli tradizionali si mettono in discussione, fatto che stimola
l’adesione alla solidarietà ed anche ai valori del patrimonio
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10. STAR BENE A SCUOLA:
COME?
Utilizzando in modo
flessibile gli spazi,
valorizzando l’esperienza
e le conoscenze,
favorendo l’esplorazione
e la scoperta,
sollecitando la
problematizzazione,
incoraggiando la
dimensione sociale
dell’apprendimento,
Promuovendo la
consapevolezza del
proprio modo di
apprendere al fine di
imparare ad apprendere
favorendo l’operatività, il
dialogo e la riflessione
in attività di laboratorio
perché incoraggia la
ricerca e la progettualità
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11. L’Officina dello storico è di fatto un LABORATORIO dove
Le archiviste guidano il gruppo, sollecitano dubbi e domande,
indirizzano alle risposte, fanno impersonare il lavoro
dell’archivista e dello storico
Gli insegnanti in archivio sono collaterali, ma a scuola
propongono attività di gruppo collaborativo in fase di analisi dei
documenti; e in gruppi cooperativi, con suddivisione dei compiti
e dei ruoli, nella fase di produzione . Inoltre
• sollecitano l’osservazione e le domande da porre ai
documenti per farli parlare e non lasciarli inerti,
• Sollecitano l’individuazione di inferenze
• Abbandonano il ruolo di docente in cattedra e assumono
quello di guida al gruppo (tutoring - coaching)
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12. Gli studenti si interrogano sulle modalità di lavoro e acquisiscono
un metodo da utilizzare in parallelo a quello “tradizionale”. Infatti
Non dipendono dal manuale e dalla Storia Generale “data”,
Ricercano i collegamenti fra le due “Storie”: quella generale e la
microstoria raccontata dai documenti
Notano la differenza rispetto al lavoro scolastico di routine, in quanto
imparano a fare, utilizzando il sapere, quindi le conoscenze non
restano sterili, ma inevitabilmente si riversano nelle competenze
Colgono lo scopo del lavoro: riutilizzano concetti, mettono in
pratica abilità tecniche, elaborano un progetto contribuendo
ognuno con le proprie capacità specifiche
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13. La diffusione delle tecnologie di informazione e di
comunicazione rende complesso il ruolo della
scuola, che deve mettere in relazione modi
radicalmente nuovi di apprendimento e al contempo
curare e consolidare le competenze e i saperi di base,
facendo sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti
di pensiero necessari per apprendere e selezionare
informazioni, favorendo la capacità di elaborare
metodi in grado di fare da bussola negli itinerari
personali e l’autonomia di pensiero.
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Officina dello Storico si mette in concorrenza con il
digitale e i media, perché offre la possibilità non
virtuale di cambiare ruolo, permettendo all’allievo
di calarsi nelle vesti dello storico, di simularne il
metodo di ricerca, consultando documenti originali,
analizzandoli e ricavandone inferenze, puntando
alla costruzione di scenari generali.
In questo consiste l’acquisizione di un metodo
autonomo di indagine ed elaborazione.
15. È metodo di tipo induttivo che rafforza quelle competenze
non perseguibili attraverso lo studio di testi (anche digitali)
E ALLORA IL DIGITALE QUANDO?
In fase di approfondimento e di ricerca nella costruzione di
contesti storici
Nella fase di elaborazione e costruzione di prodotti originali
IL DIGITALE DIVENTA STRUMENTO
COMPLEMENTARE, NON UTILIZZATO IN
MODO PASSIVO, MA NELL’OTTICA DI
COSTRUIRNE LA COMPETENZA D’USO
CONSAPEVOLE E ATTIVO
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16. Nel profilo delle competenze
al termine del primo ciclo di
istruzione, le Indicazioni :
Assumono il Quadro delle
competenze chiave per
l’apprendimento permanente del
Parlamento europeo (18-12-2006)
Attribuiscono grande importanza
alla relazione educativa e ai
metodi didattici capaci di attivare
… le potenzialità di ogni
bambino/ragazzo
Elencano le competenze da
acquisire sia generali che
disciplinari, soffermandosi
sull’educazione alla convivenza
civile, al senso di responsabilità e
allo spirito di iniziativa
Sottolineano il compito di
promuovere l’alfabetizzazione
culturale di base e il ruolo delle
discipline come punti di vista
interpretativi della realtà
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17. Il senso dell’insegnamento della storia sta nel
conoscere e tutelare il patrimonio (art. 9 della
Costituzione)
I metodi didattici prevedono un ampio uso del
laboratorio dentro la scuola e nel territorio
La storia fa conoscere ed interpretare fatti, eventi
e processi del passato. Le conoscenze del passato
offrono metodi e saperi utili per conoscere ed
interpretare il presente
La storia permette il confronto fra passato e
presente e fra le diverse componenti di una
società multiculturale e multietnica
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18. La storia contribuisce all’educazione al
patrimonio e alla cittadinanza attiva
La storia si apre all’utilizzo di metodi,
conoscenze, visioni concettualizzazioni di
altre discipline
La storia sollecita l’uso di fonti diverse( da
quelle d’archivio alle digitali) e le procedure
di lavoro dei siti archeologici delle
biblioteche degli archivi per produrre
conoscenze
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Ha per finalità principale l’educazione al patrimonio e alla
cittadinanza
Con attività di laboratorio, guida a scoprire come nasce e si
articola la storiografia come ricerca e quindi la Storia come
disciplina
Fa emergere il rapporto fra storia generale e microstoria
indagata sui documenti, nobilitandole a vicenda
Mette a confronto continuo il passato e il presente
Affina il linguaggio specifico facendo acquisire concetti
Favorisce il contagio con altre discipline con percorsi
interdisciplinari (arte, musica, tecnica, italiano …)
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Analizzare fonti originali (scritte, orali, iconografiche, …) per
trarre informazioni e inferenze , per formulare ipotesi e
problematizzare
Conoscere le procedure di lavoro di uno storico e a simularle
Saper ricostruire un percorso in modo ben tematizzato
Saper elaborare un prodotto originale utilizzando
conoscenze acquisite anche in altri ambiti disciplinari
Sapersi organizzare e distribuire il lavoro nel gruppo, in
base alle competenze
Assumere le necessarie responsabilità e gestire i tempi
Risolvere (anche piccoli) problemi
21. La scuola è luogo in cui il presente è elaborato
nell’intreccio fra passato e futuro, fra
memoria e progetto
E UNA RIFLESSIONE SULL’OFFICINA
I ragazzi si appassionano alla storia ed al
patrimonio, imparando e divertendosi
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