2. Un totale di 1700 Travel Manager provenienti
da 20 mercati mondiali per i viaggi d’affari
ha partecipato al sesto AirPlus International
Travel Management Study.
Cina
Singapore
Brasile
Repubblica
Sudafricana
Messico
Norvegia
Svezia Australia
Finlandia
USA Regno Unito
Danimarca
Paesi Bassi
Belgio
Germania
Austria
Svizzera
Francia
Spagna
Italia
3. 3 AIRPLUS INTERNATIONAL TRAVEL MANAGEMENT STUDY 2010
I Travel Manager oggi sono consapevoli
della ritrovata valorizzazione del loro ruolo
tale, si prevede che il ritmo di crescita sarà più lento
rispetto al culmine raggiunto cinque anni fa. Nei nuovi
mercati come la Cina, da cui proviene un gruppo
di Travel Manager intervistati per il presente studio,
il numero di viaggi effettuati dalle aziende è destinato
a salire rapidamente.
Poiché alcuni Paesi come la Cina spendono di più per
i viaggi d’affari, in futuro investiranno anche maggiore
tempo e risorse per gestirne i costi. Tuttavia lo studio
di quest’anno evidenzia il notevole margine per le
aziende di migliorare la loro struttura di travel manage-
ment, a prescindere dal Paese in cui hanno la loro sede
o dal loro volume di spesa. A titolo di esempio, il 61%
Cari lettori, di tutti gli intervistati pensa di poter risparmiare ancora
qualcosa nelle spese per i viaggi aerei, ma la percen-
Abbiamo il piacere di presentarvi la sesta edizione tuale di aziende che dispone di direttive relative a tutti
dell’AirPlus International Travel Management Study. gli aspetti del loro programma viaggi è scesa dal 70%
Nello studio di quest’anno sono stati inseriti il Belgio al 64%.
e quattro Paesi nordici: Danimarca, Finlandia, Norvegia
e Svezia, per un totale di 1700 Travel Manager intervi- Se qualcosa di positivo è scaturito dalla recessione,
stati, rendendolo quindi lo studio più ampio e completo questo è stato sicuramente lo stimolo ai Travel Mana-
nella storia del corporate travel a livello mondiale. ger a controllare meglio i loro programmi di viaggio.
Addirittura il 77% degli intervistati intende mantenere
Lo studio dell’anno scorso vedeva la luce al culmine le politiche di riduzione delle spese introdotte negli
del periodo di recessione. Quest’anno ci sono chiari ultimi due anni. C’è il pericolo che, con la fine della
segnali di ripresa, anche se si tratta pur sempre recessione, le aziende che non hanno avviato politiche
di una ripresa parziale. Appena poco più di un terzo di controllo strategico e mirato dei loro programmi
degli intervistati (35%) prevede un aumento del volume si vedano precluse di nuovo molte opportunità. Sarà
dei viaggi nei prossimi 12 mesi. È anche vero che solo interessante vedere, l’anno prossimo, quante aziende
il 14% degli intervistati prevede di viaggiare meno, ma avranno intrapreso e mantenuto la strada del cambia-
rimane pur sempre per differenza un 51% di intervistati mento.
che prevedono una situazione invariata nell’anno che
verrà.
Confido nel fatto che i segnali di crescita saranno più
numerosi al momento di pubblicare la settima edizione
del nostro studio nel 2011. Tuttavia ci sono veramente Diane Laschet
segnali di cambiamenti a lungo termine già in atto. Amministratore Delegato Italia
Nei mercati altamente sviluppati dal punto di vista dei AirPlus International
viaggi d’affari, primi tra tutti gli USA e l’Europa occiden- Settembre 2010
4.
5. 5 AIRPLUS INTERNATIONAL TRAVEL MANAGEMENT STUDY 2010
Lo studio I partner intervistati
L’indagine è stata condotta nel 2010 dall’Istituto Nello studio gli intervistati sono sempre denominati
internazionale di ricerche di mercato 2hm, su inca- “Travel Manager”, anche se spesso, ufficialmente,
rico di AirPlus International. In totale sono stati ricoprono un ruolo diverso nelle attività dell’azienda.
intervistati 1705 Travel Manager nei seguenti Paesi: La maggioranza degli intervistati (59%) lavora come
Australia, Austria, Belgio, Brasile, Cina, Danimarca, segretario/a o assistente di direzione, anche se que-
Finlandia, Francia, Germania, Italia, Messico, Norve- sta percentuale scende al 32% per gli intervistati
gia, Paesi Bassi, Regno Unito, Repubblica sudafri- operanti in aziende con elevati volumi di spesa.
cana, Singapore, Spagna, Stati Uniti, Svezia e Sviz-
zera. La suddivisione in aziende con basso, medio
o elevato volume di viaggi era sempre relativa al
Paese specifico di provenienza. Ad esempio, in Italia Qual è la sua funzione all’interno dell’azienda?
per aziende con un limitato volume di viaggi si inten-
dono quelle aziende il cui volume di spesa annuale 13 % Altro
è compreso tra 25.000 e 100.000 Euro, quelle
medie hanno un volume compreso tra 0,1 e 0,5 9 % Responsabile
Ufficio
milioni di Euro, le aziende con elevati volumi di
viaggi spendono annualmente oltre 0,5 milioni di 59 % Assistente
9 % Direzione/ di direzione/
Euro. Negli Stati Uniti, invece, le aziende con volumi Amministra- Segretario-a
limitati si collocano in un range compreso tra 0,25 tore Delegato
e 1 milione di dollari, i volumi medi si intendono 10 % Consulente
compresi tra 1 e 10 milioni di dollari, i volumi elevati
superano i 10 milioni di dollari.
6.
7. 7 AIRPLUS INTERNATIONAL TRAVEL MANAGEMENT STUDY 2010
Indice
8 Riepilogo dei risultati 04 Il ruolo del Travel Manager
e la situazione del travel
01 Numero di viaggi e relative management
spese 23 La recessione alimenta il risparmio
24 Le aziende con elevati volumo di spesa
raccolgono i frutti della pressione sui costi
11 La ripresa – il bicchiere è mezzo pieno 24 Più poteri, meno lamentele
o mezzo vuoto? 27 Alla ricerca di maggiore supporto
12 La scelta dell’aereo
13 Tariffe negoziate in primis con gli hotel
05 Nuove sfide
02 Le direttive per i viaggi 29 Donazioni a compensazione delle emissioni
di CO2: il treno perde velocità...
16 Lo sviluppo delle direttive subisce 29 ...ma riprendono slancio le politiche verdi
una battuta d’arresto nel travel management
17 I duri giocano ancora più duro 30 La sicurezza dei pagamenti con carta rimane
17 I Travel Manager fanno tesoro in cima alle priorità
dei vantaggi acquisiti con le direttive 30 Anche la sicurezza dei viaggiatori è importante
03 Soluzioni e processi del travel 33 Conclusioni
management
19 Un’attenzione maggiore alla riduzione
delle spese
19 Una maggiore gestione centralizzata
dei programmi di viaggio
20 Ai Travel Manager piace analizzare i dati...
20 La fatturazione elettronica guadagna terreno
8. 8 AIRPLUS INTERNATIONAL TRAVEL MANAGEMENT STUDY 2010
Riepilogo dei risultati
Come evolverà in futuro la quantità di viaggi d’affari?
Totale: 100 %
8 35 14 Non so/
34 Nessuna risposta
51 Diminuirà
Rimarrà allo stesso livello
40 Aumenterà
57
35
23
2008 2009 2010
La ripresa: buone e cattive notizie è in aumento (+ 6 punti percentuali rispetto a due
Appena poco più di un terzo dei Travel Manager di tutto anni fa), ma sempre indietro rispetto alla voce hotel,
il mondo prevede un aumento dei viaggi che i loro con i quali il 69% degli intervistati dichiara di avere
dipendenti effettueranno nei prossimi 12 mesi. Benché tariffe speciali negoziate. Oltre la metà delle aziende
questa percentuale superi di gran lunga il numero di (52%) hanno inoltre tariffe speciali con le compagnie
Travel Manager che prevede una diminuzione del di noleggio auto.
volume di viaggi (14%), rimane pur tuttavia un 51% di
intervistati che non prevede cambiamenti dopo un Nessun miglioramento per quanto riguarda
anno di drastici tagli ai viaggi in un numero considere- gli sconti praticati dai fornitori
vole di aziende. Esistono variazioni notevoli da un mer- Nonostante la recessione abbia creato condizioni di
cato all’altro: in Europa solo il 27% prevede un aumento mercato favorevoli per chi acquista, nel corso dell’ul-
dei viaggi, ma negli Stati Uniti ben il 49% dei Travel timo anno i Travel Manager non sono riusciti ad otte-
Manager crede in questa evoluzione positiva. nere percentuali di sconto migliori sulle tariffe corpo-
rate. Lo sconto medio ottenuto per tariffe negoziate
I viaggi aerei sono la voce più importante con le compagnie aeree e gli hotel è del 18%, per il
nei budget di spesa per i viaggi… noleggio auto è del 15% e raggiunge il 14% nel settore
Il settore viaggi aerei rappresenta il 47% del budget meeting e convention.
medio di spesa per i viaggi; il 39% degli intervistati pre-
vede un aumento delle spese aeree nel prossimo anno, L’adozione di direttive per i viaggi non
l’aumento maggiore rispetto a qualsiasi altra voce di segna altri punti di vantaggio…
spesa per i viaggi. Le spese alberghiere rappresentano La recessione non ha comunque impedito alla percen-
il 20% del budget, seguite dalle spese per il noleggio tuale di aziende sprovviste di direttive per i viaggi di
auto (10%), dalle spese ferroviarie (9%) e dalle spese salire leggermente dal 21% al 23% rilevato quest’anno.
per meeting e convention (8%). Dalle risposte fornite in altre parti dello studio si evince
che la maggior parte dei Travel Manager sta control-
… ma le aziende ottengono un numero mag- lando i programmi di viaggio. La somma dei dati otte-
giore di tariffe negoziate con gli hotel nuti evidenzia ancora un divario tra i Travel Manager
Anche se i viaggi aerei sono considerati la spesa mag- che controllano efficacemente i programmi di viaggio
giore, solamente il 59% dei Travel Manager dispone di all’interno della loro organizzazione aziendale e quelli
tariffe negoziate con le compagnie aeree. Questo dato il cui potere di controllo è ancora debole.
9. 9 AIRPLUS INTERNATIONAL TRAVEL MANAGEMENT STUDY 2010
Com’è ripartito il budget per le spese di viaggio
nella sua azienda?
Totale: 100 %
6 % Altre spese
8 % Meeting e
Convention
9 % Treno
47 % Voli
10 % Noleggio auto
20 % Hotel
... ma il gioco si fa più duro per chi è già in partita nell’identikit del Travel Manager individuato nella cate-
Tra le aziende che dispongono di direttive, l’88% goria del “dipendente con potere” rientra oggi una per-
afferma di controllarne anche l’ottemperanza da parte centuale maggiore di intervistati rispetto a due anni fa
dei dipendenti in viaggio. Anche se la fase peggiore (con un aumento dal 33% al 45%), mentre i cosiddetti
della recessione mondiale sembra ormai finita, il 45% “superlavoratori stressati” sono scesi dal 26% al 18% .
dei Travel Manager prevede un ulteriore inasprimento
delle direttive per i viaggi, un dato comunque in dimi- Tiene la compensazione delle emissioni
nuzione rispetto al 58% dell’anno scorso. Solo il 4% di CO2 e aumentano le politiche verdi
dei Travel Manager prevede un allentamento delle Dopo una crescita ininterrotta per due anni, la percen-
direttive. tuale di aziende che compensa le proprie emissioni
prodotte dai viaggi è rimasta sostanzialmente stabile
La gestione centralizzata dei programmi di viaggio (17% contro il 19% dell’anno scorso). Inoltre il 21%
La percentuale di aziende che dispone di una gestione delle aziende prende in considerazione la protezione
centralizzata dei programmi di viaggio è balzata dal del clima nelle proprie direttive per i viaggi e il 16%
63% al 70%. Tale crescita è particolarmente accentuata dichiara di volerlo fare nei prossimi 12 mesi. I dati
nelle aziende con volumi medi di spesa per i viaggi. numerici relativi a direttive rispettose dell’ambiente
sono molto più elevati in Scandinavia, in Brasile
I Travel Manager continueranno ad attuare la loro e nel Regno Unito rispetto agli altri Paesi.
politica di controlli anche dopo la recessione
Per i Travel Manager la recessione ha avuto alcuni La sicurezza dei pagamenti con carta,
effetti positivi, in quanto li ha aiutati a trovare nuove un tema di grande attualità
strategie di risparmio sui costi (77% degli intervistati) La sicurezza dei pagamenti effettuati con carta
che continueranno ad essere messe in atto anche interessa molto i Travel Manager; il 73% ritiene
con la ripresa economica. Inoltre il 69% degli intervi- che il potenziamento della sicurezza delle transazioni
stati ritiene che l’importanza del suo ruolo sia stata con carta di credito sia una questione di particolare
valorizzata. importanza nei viaggi d’affari.
I Travel Manager diventano dei dipendenti con potere
Sulla base di alcuni quesiti relativi alle necessità di
tempo e di potere decisionale in seno all’azienda,
10.
11. 11 AIRPLUS INTERNATIONAL TRAVEL MANAGEMENT STUDY 2010
01 Numero di viaggi e relative spese
Le previsioni di crescita dei viaggi
sono molto più moderate in Europa rispetto
agli altri Paesi del mondo.
Considerazioni generali nella loro azienda nei prossimi 12 mesi, percentuale
Poco più di un terzo dei Travel Manager (35%) prevede in netto aumento rispetto al 23% dell’anno scorso,
un aumento del numero di viaggi della propria azienda anche se non al livello del 57% rilevato prima dell’ini-
nei prossimi 12 mesi, mentre il 14% si aspetta una zio della recessione due anni fa.
riduzione e il 51% non prevede alcun cambiamento.
Le previsioni di crescita dei viaggi sono molto più Previsioni di “ calma piatta”
ridotte in Europa rispetto al resto del mondo. Le per il mercato a lungo termine
maggiori perplessità sulla possibilità di crescita nel D’altro canto, i pessimisti insisteranno su quel 51%
numero di viaggi e nelle relative spese riguardano il di Travel Manager che non prevede un aumento del
settore aereo, ma le aziende hanno maggiori possibi- volume di viaggi e che, sommato al 14% di coloro che
lità di ottenere tariffe negoziate con gli hotel piuttosto prevedono una diminuzione ulteriore, porta a conclu-
che con le compagnie aeree. La percentuale di sconto dere che i due terzi delle aziende non prevedono
concessa ai clienti aziendali dai fornitori di servizi di alcun miglioramento. Alcuni indizi evidenziano sicura-
viaggi non è aumentata negli ultimi due anni di con- mente il fatto che la crescita nei viaggi d’affari non
giuntura economica negativa. sarà così sostenuta come prima della recessione.
L’anno scorso il 40% dei Travel Manager dichiarava
La ripresa: il bicchiere è mezzo di prevedere stabilità nei loro volumi di viaggi, mentre
pieno o mezzo vuoto? l’anno prima questa percentuale si assestava al 34%.
Se l’aumento del numero di viaggi d’affari è conside-
rato il sintomo di un’economia in ripresa, allora sia gli Questa tendenza suggerisce il fatto che il mercato
ottimisti che i pessimisti troveranno riscontri validi a si stia appiattendo a lungo termine, il che potrebbe
supportare le loro tesi nei risultati dell’AirPlus Interna- essere motivo di preoccupazione per i fornitori,
tional Travel Management Study di quest’anno. Gli otti- anche se questi saranno lieti di apprendere che
misti punteranno sulla percentuale confortante di Tra- la percentuale di coloro che prevedono una riduzione
vel Manager (35%) che prevede un aumento dei viaggi del volume dei viaggi (14%) è di molto inferiore
a quella dell’anno scorso (35%).
Come evolverà la spesa per i viaggi d’affari Una lenta ripresa in Europa
all’interno della sua azienda? L’Europa è molto meno ottimista rispetto agli altri
Totale: 100 % continenti. Solo il 27% degli intervistati europei pre-
vede un aumento dei viaggi, un dato che deve raffron-
Non so/
Nessuna risposta tarsi con il 49% dei Travel Manager statunitensi. Que-
10 15
33 Diminuirà sta tendenza non fa altro che confermare i riscontri
30 Rimarrà allo stesso livello
48
Aumenterà
oggettivi ottenuti da altre fonti, secondo cui il mer-
cato dei viaggi d’affari negli USA sta uscendo dalla
39
58 recessione molto più in fretta dei Paesi che si affac-
ciano sull’altra sponda dell’Atlantico. Al momento
35 della stesura del presente studio, l’Europa risulta
25
essere l’unica area dove compagnie aeree subiranno
perdite collettive nel 2010 secondo le previsioni
2008 2009 2010 dell’International Air Transport Association.
12. 12 AIRPLUS INTERNATIONAL TRAVEL MANAGEMENT STUDY 2010
Focus Italia Paese, e quasi sicuramente scaturisce dalla recente
Con il 18% dei Travel Manager che si aspettano una apertura di un collegamento ferroviario ad alta velo-
crescita della spesa per viaggi d’affari nei prossimi cità tra Bruxelles e Amsterdam. Questo è un dato
mesi l’Italia appare meno ottimista dell’Europa particolarmente rilevante perché per in Belgio le pre-
(25%). Meno Travel Manager italiani si aspettano visioni di crescita del volume di viaggi aerei sono
un aumento della spesa per i pernottamenti in ben al di sotto della media.
hotel (13%), viaggi in treno (11%) e Meeting &
Conventions (10%) rispetto alla media dei Travel Spesa e volume perfettamente allineati
Manager europei (rispettivamente 23%, 21% e La percentuale di Travel Manager che prevedono
18%). Aspettative simili invece per quanto riguarda un aumento delle spese per i viaggi aerei è del 35%,
l’aumento della spesa per voli e autonoleggio. in crescita rispetto al 25% dell’anno scorso, ma ben
al di sotto del 58% di due anni fa. Questa percentuale
La scelta dell’aereo rispecchia perfettamente le aspettative relative
Il 38% dei Travel Manager prevede l’acquisto di un all’aumento del volume delle transazioni.
maggior numero di biglietti aerei da parte della loro
azienda nei prossimi 12 mesi. Si tratta di un aumento I viaggi aerei sono la maggiore fonte
più consistente rispetto alle altre sottocategorie, di preoccupazione
anche se la percentuale di intervistati che prevedono Come per il volume dei viaggi, le preoccupazioni
un numero maggiore di prenotazioni alberghiere principali relative all’aumento delle spese riguardano
segue a stretto giro (32%). Ancora una volta sono ancora una volta i viaggi aerei. Il 39% degli intervi-
gli Stati Uniti a guidare la classifica (52%) dei Paesi stati prevede un aumento delle spese aeree. Segue
che prevedono un aumento dei viaggi aerei, distac- distaccato di poco il comparto alberghiero (32%),
cando di molto l’Europa (32%). Nella previsione di quindi il settore meeting e convention con il 23%.
un aumento dei viaggi aerei, alcuni Paesi europei
evidenziano percentuali molto basse, ad esempio I motivi per cui il settore aereo è in vetta alla classi-
la Francia (20%) e il Belgio (26%). Ciò lascia intendere fica potrebbero essere in parte le preoccupazioni
che il clima di austerità rimarrà costante in quei risentite dalle compagnie aeree per le politiche di
Paesi almeno per un altro anno. consolidamento, a seguito dell’annuncio di impor-
tanti fusioni su entrambe le sponde dell’Atlantico.
A livello globale, rimane la tendenza per un numero È inoltre diffusa l’opinione che le compagnie aeree
maggiore di Travel Manager di non prevedere cam- non intendano sicuramente mettere a repentaglio i
biamenti nel loro volume di viaggi aerei per l’anno progressi compiuti quest’anno sul fronte dei prezzi,
a venire (48%), rispetto a coloro che ne prevedono mettendo in gioco nuove consistenti potenzialità
l’aumento (38%) o la diminuzione (12%). Ancora una con la ripresa del settore viaggi dopo la recessione.
volta gli ottimisti potranno intravedere segnali inco-
raggianti in tali dati numerici, e cioè che la propor- Tuttavia il motivo principale delle preoccupazioni
zione tra coloro che prevedono un aumento dei puntate sul settore aereo potrebbe essere ben più
viaggi aerei e coloro che prevedono una diminuzione semplice, e cioè che le aziende spendano di più per
è di 3 a 1. i voli rispetto a qualsiasi altra componente del viag-
gio. I viaggi aerei coprono il 47% del budget medio
La tendenza di massima è analoga anche per i settori di spesa per i viaggi dichiarato dai partecipanti allo
noleggio auto, treno e meeting e convention. Un dato studio, valore che sale al 53% per l’Italia, una percen-
notevole per il settore ferroviario è rilevabile in Bel- tuale di gran lunga superiore alle spese per hotel
gio, Paese “new entry” nello studio di quest’anno, (20%), noleggio auto (10%), treno (9%) o meeting e
dove il 31% dei Travel Manager prevede un aumento convention (8%). Queste percentuali sono quasi iden-
del numero dei viaggi in treno. Questo dato è la per- tiche anche scorrendo i vari livelli di spesa per viaggi.
centuale massima rilevata rispetto a qualsiasi altro
13. 13 AIRPLUS INTERNATIONAL TRAVEL MANAGEMENT STUDY 2010
Negozia con i fornitori per ottenere tariffe speciali Quali percentuali di sconto ha ottenuto l’anno scorso
per la sua azienda? nelle tariffe negoziate con i fornitori?
Totale: 100 % in %
2010
39 10 7 Non so/ 18 18
27 43 55
72 Nessuna
risposta 15
No 14
69 13
Sì
59
52
38
18
Voli Hotel Noleggio Treno Meeting e Voli Hotel Noleggio Treno Meeting e
auto Convention auto Convention
Basta tagli al budget per il settore ricettivo, in un numero ristretto di mer-
A livello globale, solo il 15% degli intervistati prevede cati, ad esempio nella zona in cui hanno la loro sede
una diminuzione delle spese nei prossimi 12 mesi, e principale. Ne consegue che tali aziende sono “cor-
questo dato varia di poco da una subcategoria all’al- teggiate” dagli hotel, anche se non effettuano abba-
tra. Ad esempio, il 15% prevede una diminuzione delle stanza voli per poter ottenere tariffe aeree agevolate.
spese per i viaggi aerei e il 14% prevede una riduzione Dall’ulteriore analisi dei dati si rileva che il 65% delle
delle spese per gli hotel. Risulta evidente che le aziende con bassi volumi di spesa dispone di tariffe
aziende non prevedono di tagliare le spese per i alberghiere privilegiate, ma solo il 49% ottiene tariffe
viaggi il prossimo anno, e ciò non sorprende visto negoziate per i viaggi aerei. Tale divario è minore per
che sono in pochi a prevedere di viaggiare meno. le aziende con elevati volumi di spesa: l’81% dispone
di tariffe alberghiere speciali e il 79% ha tariffe nego-
Tariffe negoziate in primis con gli hotel ziate con le compagnie aeree.
Molte aziende intervistate ai fini dello studio nego-
ziano accordi con i fornitori di servizi di viaggio. Decollano le tariffe negoziate per i viaggi aerei…
Ben il 69% dichiara di avere tariffe speciali con gli È comunque interessante notare che, a prescindere
hotel, seguiti dalle compagnie aeree (59%) e dalle dal loro volume di spesa, il numero di aziende che
compagnie di noleggio auto (52%). È sorprendente dispone di tariffe negoziate per i viaggi aerei è
notare che sono più numerosi gli accordi con gli hotel aumentato negli ultimi due anni (2008: 53%), mentre
piuttosto che con le compagnie aeree, anche se la per gli hotel quest’anno c’è stata una diminuzione del
spesa per i viaggi aerei è più del doppio rispetto a 4%. Tra le possibili spiegazioni potrebbe esserci la
quella per le prenotazioni alberghiere. Esistono molte maggiore propensione delle compagnie aeree a con-
ragioni per spiegare questo fenomeno, prima fra tutte cedere tariffe speciali ai clienti minori durante un
probabilmente il fatto che gli hotel risentono di più periodo di crisi economica, oppure il numero mag-
della concorrenza dei singoli mercati, mentre molte giore di Travel Manager che sceglie le migliori offerte
rotte aeree sono servite da una sola o da due compa- scontate disponibili per gli hotel.
gnie aeree, che sono quindi meno motivate a conce-
dere sconti a i clienti corporate. … mentre rimangono in stallo quelle per i meeting
Un settore di spesa in cui le aziende sembrano aver
Un’altra valida spiegazione è che anche le aziende subito una battuta d’arresto è quello dei meeting e
con un basso volume di spesa per i viaggi possono convention. Solo il 38% degli intervistati dichiara di
disporre di un potenziale di spesa piuttosto elevato avere tariffe speciali negoziate; questa percentuale
14. 14 AIRPLUS INTERNATIONAL TRAVEL MANAGEMENT STUDY 2010
Negozia con le compagnie aeree per ottenere Negozia con gli hotel per ottenere tariffe speciali
tariffe speciali per la sua azienda? per la sua azienda?
Totale: 100 % Totale: 100 %
39 49 37 20 Non so/ 33 17 Non so/
27 26
Nessuna Nessuna
79 risposta 81 risposta
No No
69 70
Sì 65 Sì
59 61
49
Tutte le Tutte le
categorie Basso Medio Elevato categorie Basso Medio Elevato
è rimasta quasi invariata negli ultimi tre anni. Chiara- È difficile trovare una risposta a questa domanda, ma
mente le aziende con bassi e medi volumi di spesa è sicuramente vero che i Travel Manager riconoscono
arrancano di fronte a quelle con volumi più elevati di la possibilità di risparmi più consistenti. Il 61% ritiene
spesa; il 51% di queste ultime dispone di tariffe nego- di poter risparmiare di più nei viaggi aerei, il 65%
ziate. Tuttavia, il fatto che l’81% delle aziende con ele- sugli hotel, il 48% sui meeting e convention e il 46%
vati volumi di spesa disponga anche di tariffe nego- sul noleggio auto.
ziate per gli hotel, spesso nella stessa sede che
ospita i meeting, porta a pensare che ci sia ancora Il dato relativo al settore aereo è praticamente inva-
margine per migliorare il potenziale di negoziazione riato rispetto all’anno scorso, e ciò suggerisce che
delle tariffe per meeting e convention, e questo per i Travel Manager ritengono di poter fare di più per
le aziende di qualsiasi livello di spesa. ottenere risparmi, a dispetto del fatto che il mercato
si orienti di più in favore dei fornitori con la fine della
Le percentuali di sconto rimangono invariate recessione. Se i buyer ritengono di poter migliorare
Un dato sorprendente che emerge dallo studio di le tariffe anche in periodi in cui la legge della
quest’anno è la percentuale stabile di sconto ottenuto domanda e dell’offerta non è dalla loro parte, ciò
dai Travel Manager nella negoziazione di tariffe spe- significa che lo ritengono potenzialmente possibile
ciali, a dispetto della recessione. Lo sconto medio per migliorando il travel management, ad esempio utiliz-
le tariffe aeree e alberghiere è del 18%, mentre è del zando dati più accurati per rafforzare la loro posi-
15% per il noleggio auto, del 14% per meeting e con- zione al tavolo dei negoziati.
vention e del 13% per il numero esiguo di aziende
che ottiene tariffe negoziate per i viaggi in treno. Guardando all’Italia, i Travel Manager italiani nego-
ziano di più con le compagnie aeree (83%) rispetto
Un’opportunità mancata? alla media dei Travel Manager europei (54%) mentre
A livello aneddotico esistono molte storie di aziende negoziano meno (64%) con gli hotel rispetto ai colle-
che, a quanto pare, hanno ottenuto sconti molto più ghi europei (71%). La più alta percentuale di rispar-
alti. Ciò porta a pensare che forse alcune aziende non mio con la negoziazione è relativa ai voli (32%), viaggi
si adoperano in modo attivo e strategico per ottenere in treno (26%) e hotel (24%). L’85% dei Travel Mana-
tariffe agevolate dai fornitori dei servizi di viaggi, ma ger italiani si aspetta ulteriori risparmi sui voli e il
accettano invece gli sconti corporate minimi e non 70% sugli hotel. Per tutti i servizi di business travel
negoziati che i fornitori offrono comunque a tutte le in Italia le aspettative di risparmio sono superiori a
aziende. Si tratta forse di un’occasione persa? Le quelle europee.
aziende non riescono a far meglio perché non dispon-
gono degli strumenti indispensabili per gestire la
situazione, ad esempio di dati strutturati e accurati?
15. 15 AIRPLUS INTERNATIONAL TRAVEL MANAGEMENT STUDY 2010
Più del 60% ritiene di poter ottenere
ulteriori risparmi nei viaggi aerei.
16. 16 AIRPLUS INTERNATIONAL TRAVEL MANAGEMENT STUDY 2010
02 Le direttive per i viaggi
È finita l’epoca in cui si doveva stringere
la cinghia, ma il 45% degli intervistati
ritiene tuttora che le direttive per i viaggi
si inaspriranno ulteriormente.
Considerazioni generali Le percentuali sono diminuite a dispetto del fatto
Dopo il grande balzo in avanti dell’anno scorso, la che i Paesi scandinavi, nuovo mercato nello studio
percentuale di aziende che attua direttive per tutti di quest’anno, hanno la massima percentuale di
gli aspetti relativi al viaggio è diminuita quest’anno aziende che attuano direttive per alcuni o per tutti
dal 70% al 64%. La percentuale di aziende con bassi gli aspetti del viaggio (89%). Ciò lascia pensare che
volumi di spesa e sprovvisti di direttive (32%) è molto una piccola percentuale di aziende potrebbe aver già
più alta delle aziende con elevati volumi di spesa ridimensionato i costi per i controlli nella linea delle
(14%). Tuttavia, le aziende che attuano direttive, priorità per il comparto viaggi, in conseguenza della
a prescindere dal loro volume di spesa, ne verificano recessione. Il dato suggerisce inoltre che molte
anche sicuramente l’ottemperanza (88%), mentre aziende dispongono ancora di un margine di
solo il 4% sta prendendo in considerazione l’ipotesi potenziamento dei controlli sui loro viaggi rispetto
di allentare le direttive nei prossimi 12 mesi. alla loro situazione attuale.
Lo sviluppo delle direttive Mancanza di direttive anche per alcune
subisce una battuta d’arresto aziende con elevati volumi di spesa
In generale, lo sviluppo di direttive per i viaggi è uno Le direttive evidenziano quanto il volume di spesa
strumento indispensabile per qualsiasi azienda che faccia la differenza. L’80% delle aziende con elevati
intenda gestire efficacemente le spese per i viaggi. volumi di spesa dispone di direttive per tutti gli aspetti
Tuttavia, anche se la maggioranza delle aziende relativi al viaggio, rispetto al 57% delle aziende con
intervistate attua effettivamente delle direttive, bassi volumi. Viceversa, il 14% delle aziende con
non esistono segnali di diffusione generalizzata elevati volumi di spesa non attua direttive, rispetto
di tale politica. Se mai, la tendenza è contraria. al 32% delle aziende con bassi volumi. Ovviamente il
dato relativo alle aziende con elevati volumi di spesa
L’anno scorso la percentuale di aziende sprovviste negligenti in fatto di direttive è il più sorprendente,
di direttive era scesa dal 28% al 21%. Quest’anno è se si considera quanto le spese per i viaggi abbiano
leggermente risalita al 23%. In particolare è diminuita un impatto notevole sui loro bilanci.
la percentuale di intervistati che dichiarano di attuare
direttive per tutti gli aspetti del viaggio (dal 70% al
64%), a seguito di un grande aumento due anni fa
dal 57% al 70%, anche se coloro che attuano direttive
solo per alcuni aspetti relativi al viaggio sono
leggermente aumentati dall’8% all’11%.
17. 17 AIRPLUS INTERNATIONAL TRAVEL MANAGEMENT STUDY 2010
La sua azienda dispone di direttive specifiche Secondo lei, come evolveranno in futuro le direttive
nella gestione dei viaggi? per i viaggi attuate dalla sua azienda?
Totale: 100 % Totale: 100 %
23 32 19 14 Non so / 38 49 Non so /
Nessuna Nessuna risposta
6 risposta Rimarranno invariate
13 80
11 No Saranno più rigide
65 10 67 Sì, ma non per Saranno meno rigide
tutti gli ambiti 58
57
Sì, per tutti gli 45
ambiti
3 4
2009 2010
Tutte le
categorie Basso Medio Alto
I duri giocano ancora più duro I Travel Manager fanno tesoro
Conforta di più sapere che le aziende che dispongono dei vantaggi acquisiti con le direttive
di direttive si adoperano per gestirle seriamente: A livello generale, comunque, i Travel Manager delle
l’88% degli intervistati dichiara di controllarne aziende che dispongono di direttive non mostrano
l’ottemperanza da parte dei viaggiatori. Fa eccezione alcuna intenzione di allentarle. Solo il 4% afferma
la Cina, un mercato ancora giovane per i viaggi di non escludere anche un ammorbidimento delle
d’affari: solo il 62% delle aziende cinesi effettua direttive, una percentuale praticamente invariata
controlli. rispetto all’anno scorso (3%). Coloro che non
prevedono cambiamenti sono balzati dal 38% al 49%.
Il 45% dei Travel Manager prevede un inasprimento Sembrerebbe che quasi tutti i Travel Manager che
delle direttive attuate dalla propria azienda, nei 12 sono riusciti ad effettuare migliori controlli durante
mesi che verranno. Tale percentuale è in ribasso la recessione intendano mantenere tale nuovo potere,
rispetto all’anno scorso (58%), periodo in cui le come si deduce anche da altre risposte fornite nella
aziende, in fatto di stringere la cinghia, erano al sezione 4 (Ruolo del Travel Manager e situazione
culmine dei sacrifici. Il dato più sorprendente che del travel management).
emerge è che poco meno della metà ritiene di poter
ancora trovare strategie per usare la mano pesante Guardando alle aziende italiane, complessivamente
in fatto di direttive. Questa tendenza è particolar- il 78% ha una travel policy (almeno in una se non
mente accentuata tra le aziende con elevati volumi in tutte le aree). In Europa il livello è appena inferiore,
di spesa (57%) rispetto al 45% delle aziende con al 73%, anche se sono di più le aziende europee
volumi medi e al 40% di quelle con bassi volumi che prevedono una travel policy in tutte le aree (62%)
di spesa. Poiché le prime di solito dispongono cosa che in Italia avviene solo per il 43% delle
di programmi e processi con una gestione più effi- aziende. Per quanto riguarda i controlli, in Italia il 95%
cace, hanno anche gli strumenti per individuare e delle aziende che hanno una travel policy ne verifica
attuare più facilmente le direttive. il rispetto.