Presentazione a supporto dell'intervento di Mauro Meda (Componente del Gruppo di Lavoro Certificazione e Qualificazione Professionale di Confcommercio Professioni) al convegno "Qualità della formazione: l’evoluzione delle norme" tenutosi a Milano il 25 giugno 2016
Qualità della formazione: l’evoluzione delle norme
1. «Qualità della formazione: l’evoluzione delle norme»
Mauro Meda,
Componente del Gruppo di Lavoro Certificazione e Qualificazione Professionale di Confcommercio
Professioni
UNI
Milano, 25 giugno 2019
2. Confcommercio Professioni fondata 14/09/2018
ORGANIZZAZIONI COMPONENTI
ABI-CONF Amministratori Beni Immobili Confcommercio-Imprese per l'Italia
ADI Associazione per il Disegno Industriale
AIAP Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva
AIAS Associazione Professionale Italiana Ambiente Sicurezza
AIFOS Associazione Italiana Formatori della Sicurezza sul lavoro
ALOeO Associazione Laureati in Ottica e Optometria
ANTLO Associazione Nazionale Titolari di Laboratorio Odontotecnico
APAFORM Associazione Professionale ASFOR dei Formatori di Management
APCO Associazione Professionale Italiana Consulenti di Management
CONFGUIDE Federazione Nazionale Guide Turistiche
CONPEF Coordinamento Nazionale Periti ed Esperti Forensi
FEDEROTTICA Federazione nazionale Ottici Optometristi
FEI Federazione Erboristi Italiani
ITALIAPROFESSIONI Associazione dei Professionisti
PASBeM Professionisti Associati Sport Benessere e Movimento
PRO4ICT Associazione Nazionale Professionisti ICT
SIPAP Società Italiana Psicologi Area Professionale
3. ORGANIZZAZIONI TERRITORIALI DI
CONFCOMMERCIO PROFESSIONI
ALBA
ALESSANDRIA
AREZZO
BARI - BAT
BOLOGNA
CAMPANIA
CREMONA
GENOVA
IMPERIA
LAZIO SUD
MESSINA
MILANO
PALERMO
PERUGIA (UMBRIA)
PISA
PORDENONE
RAVENNA
ROMA
SARDEGNA NORD
SIRACUSA
TORINO
TRENTO
TREVISO
TRIESTE
UDINE
VERONA
VICENZA
6. LA LEGGE 4/2013
DISCIPLINA
ORGANICA DELLE
PROFESSIONI NON
ORGANIZZATE IN
ORDINI O COLLEGI
INTRODUCE
ATTIVITÀ RISERVATE
PER LEGGE A
SOGGETTI ISCRITTI
IN ALBI O ELENCHI
ATTIVITÀ E MESTIERI
ARTIGIANALI
COMMERCIALI E DI
PUBBLICO
ESERCIZIO
PROFESSIONI
SANITARIE
ESCLUDE
7. UNA SCELTA DI MODERNITÀ
La professione non organizzata in ordini o collegi, a cui si applica la legge, può essere
esercitata in forma individuale, in forma associata, societaria, cooperativa o nella
forma del lavoro dipendente CONTA LA DIGNITÀ DELLA PROFESSIONE PER SE
STESSA E NON LO STRUMENTO GIURIDICO CON CUI VIENE ESERCITATA.
OBIETTIVO LEGGE 4/2013:
costituire un sistema trasparente e concorrenziale puntando sulle
competenze e su chi può validarle, aggregarle e certificarle
9. Promuovono la formazione
permanente per gli iscritti Promuovono la costituzione di
organismi di certificazione delle
competenze
Possono rilasciare attestazioni
relative agli standard qualitativi
e di qualificazione professionale
Possono partecipare alla redazione
della normativa tecnica UNI
I PROFESSIONISTI NON ORGANIZZATI IN ORDINI O COLLEGI
POSSONO COSTITUIRE ASSOCIAZIONI CHE:
10. Le associazioni sono
libere, hanno natura
privatistica, sono
fondate su base
volontaria e non
hanno vincolo alcuno
di rappresentanza
esclusiva
Operano nella
concorrenza e non
sulla concorrenza,
diversamente da
ordini e collegi
Possono riunirsi in FORME AGGREGATIVE, ai sensi
dell’art. 3 della l. n. 4/2013:
anche le forme aggregative verificano la congruità
degli standard professionali e qualitativi dell'esercizio
dell'attività, possono partecipare alla redazione della
normativa UNI e costituire organismi di certificazione
delle competenze
11. RAPPRESENTANZA E CERTIFICAZIONE DELLE
COMPETENZE
Quale ruolo per le associazioni costituite ai
sensi della legge n. 4/2013, per le norme UNI e
per il sistema nazionale di certificazione delle
competenze (d.lgs. 13/2013)?
12. OBIETTIVO CONFCOMMERCIO PROFESSIONI: DIVENTARE GARANTE DEL SISTEMA DELLE PROFESSIONI
ex L.4/2013
RAPPRESENTANZA QUALIFICAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI DOVRANNO ESSERE GARANTI DELLA COERENZA DEI PROCESSI DI
QUALIFICAZIONE E CERTIFICAZIONE CON LE CARATTERISTICHE E STANDARDS QUALITATIVI
DELLA PROFESSIONE
NORME TECNICHE UNI PREVEDONO REQUISITI LEGATI A CREDENZIALI FORMATIVE CHE SARA’
INTERESSE DELLE ASSOCIAZIONI CONTROLLARE IN QUANTO CHIAMATE A CURARE LE COMPETENZE E
LA FORMAZIONE PERMANENTE DEGLI ASSOCIATI
13. OBIETTIVO CONFCOMMERCIO PROFESSIONI: DIVENTARE GARANTE DEL SISTEMA DELLE PROFESSIONI
Passaggio da UNI ISO 29990 alla UNI ISO 21001:2019 (entro 2020)
• Le organizzazioni che oggi sono in possesso della certificazione UNI ISO 29990 hanno necessità, entro il 2020, di effettuare
l’aggiornamento alla UNI ISO 21001:2019.
Pertanto oggi ci si trova in un momento di coesistenza tra le due norme.
• Le agenzie formative che scelgono di certificarsi secondo la ISO 21001:2019 hanno vantaggi legati alla specificità della stessa
e quindi al fatto che la norma rappresenta una guida operativa e un metodo di lavoro, vantaggi che in particolare possono
essere:
di tipo organizzativo, in quanto la norma è uno strumento specifico per la qualificazione delle attività formative svolte in
azienda;
di tipo competitivo, in quanto da un lato la norma fornisce strumenti di analisi dei bisogni del contesto formativo e
lavorativo e di individuazione e valutazione della soddisfazione delle parti interessate, dall’altro è elemento distintivo per i
committenti della formazione, per la partecipazione ai bandi e nei confronti degli organismi di accreditamento;
di immagine in quanto l’ utilizzo di logo e certificato specifici per il settore attestano l’impegno nell’erogazione di servizi di
apprendimento qualificanti.
14. OBIETTIVO CONFCOMMERCIO PROFESSIONI: DIVENTARE GARANTE DEL SISTEMA DELLE PROFESSIONI
Passaggio da UNI ISO 29990 alla UNI ISO 21001:2019 (entro 2020)
• Riflessioni finali:
- si guarda con favore alla norma UNI ISO 21001:2019 come modello utile per certificare la qualità e prestazione
delle proprie attività professionali nel settore della formazione
- si rileva la necessità di prestare attenzione a che l’introduzione di nuovi requisiti e criteri tramite la stessa
norma - e la sua coesistenza con la UNI ISO 29990 - non renda più complicato per le associazioni promuovere
la qualificazione e poi la certificazione delle competenze dei propri iscritti.
- Implementare un nuovo standard comporta modificare e migliorare alcune delle proprie attività. Spesso
processi che si stanno utilizzando non rispondono a quanto richiesto dal nuovo standard e ci vuole del tempo,
a seconda del numero di processi e della loro complessità, per mettere in atto i miglioramenti necessari e per
adattarli ai nuovi requisiti.
Si sottolinea il ruolo attivo delle Confederazioni e delle Associazioni professionali che rappresentano il
Sistema della Formazione (in Italia quelle inserite nell’elenco del MISE ex L.4/2013)
quali interlocutori diretti di UNI e di Accredia per la definizione di specifiche norme
(ad. APAFORM, AIAS nella costruzione della nuova norma UNI del Formatore di Management)
e per un’efficace applicazione dei processi di certificazione che devono essere gestiti attraverso
professionisti capaci di valutare le specificità delle organizzazioni formative