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Consigli e spunti di grafica 
Progettazione 
editoriale 
Ci vuole attenzione, 
precisione e molta sensibilità 
per mettere in pagina dei testi 
in modo funzionale ed 
equilibrato.
Spunti di grafica 
Progettazione 
grafica di una rivista 
Carattere, interlinea, capolettera, 
fotografie, grafici, didascalie, titoli 
sono gli elementi per costruire le 
pagine di una qualsiasi pubblicazione. 
Ogni collana di libri, ogni periodico, 
ogni documento (progetto, 
presentazione, relazione, ecc.) ha la 
sua ricetta GRAFICA.
Spunti di grafica 
Progettazione 
grafica di una rivista 
Carattere, interlinea, capolettera, 
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Ogni collana di libri, ogni periodico, 
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Carattere, interlinea, capolettera, 
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Ogni collana di libri, ogni periodico, 
ogni documento (progetto, 
presentazione, relazione, ecc.) ha la 
sua ricetta GRAFICA.
Spunti di grafica 
Progettazione 
Copertina 
grafica ❖ Ha una grammatura di una (peso rivista 
e spessore 
del foglio) maggiore. 
E’ dedicata all'argomento 
principale e può lanciare una selezione 
di altri titoli secondari (strilli).! 
Carattere, interlinea, capolettera, 
fotografie, Contiene:! 
grafici, didascalie, titoli 
sono gli elementi per costruire le 
pagine ❖ logo di della una testata qualsiasi + pay pubblicazione. 
off (se c’è)! 
❖ foto (una o più)! 
Ogni collana di libri, ogni periodico, 
ogni ❖ strillidocumento ! 
(progetto, 
presentazione, relazione, ❖ pubblicità (a volte) 
ecc.) ha la 
sua ricetta GRAFICA.
Immagine coordinata 
❖ Ogni documento editoriale (rivista, 
giornale, collana di libri) ha una sua 
identità di stile che gli viene dalla 
coerenza grafica e visiva della sua 
comunicazione. ! 
❖ Ogni comunicazione di aziende, 
società, enti, associazioni e qualsiasi 
altra entità commerciale, sociale o 
concettuale che abbia tra i suoi 
bisogni quello di essere conosciuta 
da un determinato pubblico dà di sé 
una IMMAGINE COORDINATA.
Immagine coordinata 
❖ Ogni documento editoriale (rivista, 
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identità di stile che gli viene dalla 
coerenza grafica e visiva della sua 
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❖ Ogni comunicazione di aziende, 
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altra entità commerciale, sociale o 
concettuale che abbia tra i suoi 
bisogni quello di essere conosciuta 
da un determinato pubblico dà di sé 
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❖ Ogni documento editoriale (rivista, 
giornale, collana di libri) ha una sua 
identità di stile che gli viene dalla 
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comunicazione. ! 
❖ Ogni comunicazione di aziende, 
società, enti, associazioni e qualsiasi 
altra entità commerciale, sociale o 
concettuale che abbia tra i suoi 
bisogni quello di essere conosciuta 
da un determinato pubblico dà di sé 
una IMMAGINE COORDINATA.
La struttura 
Un progetto editoriale parte naturalmente 
dal contenuto e dal TARGET. Che si tratti 
di un libro, di una rivista o di qualsiasi 
altro prodotto di comunicazione è bene 
sapere di cosa parliamo e a chi. ! 
In una rivista/libro/sito organizzare prima 
il numero delle pagine e le sezioni interne - 
la disposizione dei contenuti segue delle 
gerarchie ferree che diventano parte attiva 
del progetto grafico.! 
Solo a questo punto è possibili iniziare a 
ragionare sull'importanza di ciascun testo 
all'interno dell'impaginato. !
La struttura 
Un progetto editoriale parte naturalmente 
dal contenuto e dal TARGET. Che si tratti 
di un libro, di una rivista o di qualsiasi 
altro prodotto di comunicazione è bene 
sapere di cosa parliamo e a chi. ! 
In una rivista/libro/sito organizzare prima 
il numero delle pagine e le sezioni interne - 
la disposizione dei contenuti segue delle 
gerarchie ferree che diventano parte attiva 
del progetto grafico.! 
Solo a questo punto è possibili iniziare a 
ragionare sull'importanza di ciascun testo 
all'interno dell'impaginato. !
La struttura 
Un progetto editoriale parte naturalmente 
dal contenuto e dal TARGET. Che si tratti 
di un libro, di una rivista o di qualsiasi 
altro prodotto di comunicazione è bene 
sapere di cosa parliamo e a chi. ! 
In una rivista/libro/sito organizzare prima 
il numero delle pagine e le sezioni interne - 
la disposizione dei contenuti segue delle 
gerarchie ferree che diventano parte attiva 
del progetto grafico.! 
Solo a questo punto è possibili iniziare a 
ragionare sull'importanza di ciascun testo 
all'interno dell'impaginato. !
Il timone 
2 
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TIMONE 
Schema delle 
pagine che 
compongono lo 
stampato, dove, in 
modo sintetico, si 
vanno a stabilire gli 
ingombri delle 
varie sezioni, dei 
vari servizi e 
rubriche, la 
posizione di pagine 
pubblicitarie.
Il timone 
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48 
TIMONE 
Schema delle 
pagine che 
compongono lo 
stampato, dove, in 
modo sintetico, si 
vanno a stabilire gli 
ingombri delle 
varie sezioni, dei 
vari servizi e 
rubriche, la 
posizione di pagine 
pubblicitarie. 
Il timone è una prima 
visualizzazione della struttura 
che assumerà la rivista o 
qualsiasi altra cosa stiamo 
progettando. ! 
E’ fondamentale per definire il 
conteggio delle pagine; queste 
dovranno rientrare in multipli 
di otto, sedici o trentadue.
Il formato 
❖ Il formato A è stato definito partendo dal 
foglio A0 (841x1189 mm arrotondati), di 
superficie di circa 1 m2 e di proporzioni 
tali da ricavare per dimezzamento gli 
altri formati mantenendo le stesse 
proporzioni.! 
❖ Il passaggio da un formato ad un altro 
immediatamente superiore (per esempio 
da A4 a A5) si ottiene quindi 
dimezzando il lato maggiore. 
Viceversa il passaggio verso 
numerazioni inferiori (p.es. da A4 a A3) 
si ottiene raddoppiando il lato minore. 
Il formato più diffuso è il formato A4 
pari a 210x297 millimetri.
Foglio di stampa 
❖ 8, 16 o 32 (anche 64) è il 
numero di pagine che forma 
una segnatura. Il numero di 
segnature influenza i costi di 
stampa.! 
❖ Le pagine vengono organizzate 
in fogli di stampa. Il foglio, 
dopo essere stato stampato, 
viene piegato e rifilato 
ottenendo così una segnatura. ! 
❖ A seconda del formato del 
prodotto, e a seconda della 
dimensione del foglio di 
stampa utilizzato (70x100 cm o 
il 64x88 cm) otteniamo:! 
❖ ottavi (8 pagine, 2 pieghe);! 
❖ sedicesimi (16 pagine, 3 
pieghe); ! 
❖ trentaduesimi (32 pagine, 4 
pieghe).
Foglio di stampa 
❖ 8, 16 o 32 (anche 64) è il 
numero di pagine che forma 
una segnatura. Il numero di 
segnature influenza i costi di 
stampa.! 
❖ Le pagine vengono organizzate 
in fogli di stampa. Il foglio, 
dopo essere stato stampato, 
viene piegato e rifilato 
ottenendo così una segnatura. ! 
❖ A seconda del formato del 
prodotto, e a seconda della 
dimensione del foglio di 
stampa utilizzato (70x100 cm o 
il 64x88 cm) otteniamo:! 
❖ ottavi (8 pagine, 2 pieghe);! 
❖ sedicesimi (16 pagine, 3 
pieghe); ! 
❖ trentaduesimi (32 pagine, 4 
pieghe).
Foglio di stampa 
❖ 8, 16 o 32 (anche 64) è il 
numero di pagine che forma 
una segnatura. Il numero di 
segnature influenza i costi di 
stampa.! 
Ecco il 
posizionamento 
delle pagine 
sul foglio di 
stampa per far sì 
che, una volta 
piegato e rifilato, 
venga 
mantenuta la 
corretta 
sequenza. 
❖ Le pagine vengono organizzate 
in fogli di stampa. Il foglio, 
dopo essere stato stampato, 
viene piegato e rifilato 
ottenendo così una segnatura. ! 
❖ A seconda del formato del 
prodotto, e a seconda della 
dimensione del foglio di 
stampa utilizzato (70x100 cm o 
il 64x88 cm) otteniamo:! 
❖ ottavi (8 pagine, 2 pieghe);! 
❖ sedicesimi (16 pagine, 3 
pieghe); ! 
❖ trentaduesimi (32 pagine, 4 
pieghe).
La Gabbia o Menabò 
❖ La gabbia grafica non è altro che un insieme 
di GRIGLIE entro le quali muovere e gestire 
gli elementi (immagini e testi) di un 
documento sia cartaceo che elettronico.! 
❖ Decidere una gabbia grafica significa però 
non solo immaginare come disporre nella 
pagina testi, immagini, elementi grafici, ma 
decidere quale stile e quale identità il nostro 
progetto comunicherà di sé.! 
❖ Un progetto di impaginazione per una rivista 
di architettura sarà differente dal progetto di 
un sito web di motociclismo o di un blog 
personale.! 
❖ Esistono quindi gabbie di impaginazione più 
adatte di altre a certi tipi di contenuti o ai 
diversi media usati.
La Gabbia o Menabò 
❖ La gabbia grafica non è altro che un insieme 
di GRIGLIE entro le quali muovere e gestire 
gli elementi (immagini e testi) di un 
documento sia cartaceo che elettronico.! 
❖ Decidere una gabbia grafica significa però 
non solo immaginare come disporre nella 
pagina testi, immagini, elementi grafici, ma 
decidere quale stile e quale identità il nostro 
progetto comunicherà di sé.! 
❖ Un progetto di impaginazione per una rivista 
di architettura sarà differente dal progetto di 
un sito web di motociclismo o di un blog 
personale.! 
❖ Esistono quindi gabbie di impaginazione più 
adatte di altre a certi tipi di contenuti o ai 
diversi media usati.
La Gabbia o Menabò 
❖ La gabbia grafica non è altro che un insieme 
di GRIGLIE entro le quali muovere e gestire 
gli elementi (immagini e testi) di un 
documento sia cartaceo che elettronico.! 
❖ Decidere una gabbia grafica significa però 
non solo immaginare come disporre nella 
pagina testi, immagini, elementi grafici, ma 
decidere quale stile e quale identità il nostro 
progetto comunicherà di sé.! 
❖ Un progetto di impaginazione per una rivista 
di architettura sarà differente dal progetto di 
un sito web di motociclismo o di un blog 
personale.! 
❖ Esistono quindi gabbie di impaginazione più 
adatte di altre a certi tipi di contenuti o ai 
diversi media usati.
La Gabbia o Menabò 
❖ La gabbia grafica non è altro che un insieme 
di GRIGLIE entro le quali muovere e gestire 
gli elementi (immagini e testi) di un 
documento sia cartaceo che elettronico.! 
❖ Decidere una gabbia grafica significa però 
non solo immaginare come disporre nella 
pagina testi, immagini, elementi grafici, ma 
decidere quale stile e quale identità il nostro 
progetto comunicherà di sé.! 
❖ Un progetto di impaginazione per una rivista 
di architettura sarà differente dal progetto di 
un sito web di motociclismo o di un blog 
personale.! 
❖ Esistono quindi gabbie di impaginazione più 
adatte di altre a certi tipi di contenuti o ai 
diversi media usati.
❖ In generale le griglie di impaginazione più versatili sono quelle modulari, basate sull’intersezione 
ortogonale fra righe e colonne. Il numero di righe e colonne rende più o meno versatile il progetto. ! 
❖ Nelle riviste le griglie sono impostate sui rapporti 5 col:7righe, 8:10, 9:13, ! 
❖ Le pagine di una stessa rivista o sito possono in questo modo presentare differenze nel 
posizionamento di testi e immagini, pur mantenendo inalterato l’ordine e gli allineamenti 
principali e quindi la propria identità e identificabilità da parte del lettore.
Creare una gabbia
Creare una gabbia
Creare una gabbia
Creare una gabbia
Creare una gabbia
Creare una gabbia
Creare una gabbia
Elementi della impaginazione 
Titolo 
Foto d’apertura ! 
o portante 
Box 
Sommario 
Capolettera 
Testo e titolini 
Didascalia 
Foto secondaria
Corpi e caratteri 
http://www.deagostinipassion.com/ecm/web/deapassion/online/home/prodotti/categorie/ 
creativita-arte/graficamente/content/luso-dei-caratteri-nella-grafica.0000.DEAGO-479#fan 
! 
! 
❖ La parola font indica il disegno del carattere. ! 
❖ Le dimensioni del font sono descritte come “punti tipografici” o “corpo”.! 
❖ Le dimensioni di una lettera sono legate sia al corpo sia al disegno del font.! 
❖ A parità di corpo vi sono caratteri più o meno leggibili. ! 
❖ Scegliete il font in base alla sua leggibilità, al media, alla gabbia e… al target ! 
❖ Un font con grazie è molto leggibile (Times) 
❖ Per titoli e brevi testi è spesso usato un font senza grazie o bastone 
più duro e un po’ più “gridato”. I bastoni sono più leggibili su schermo. ! 
❖ Usare font strani e di fantasia può dare un’impressione di dilettantismo. 
Lo stesso se si mescolano troppi font in un documento (di solito si scelgono 
due o tre famiglie di caratteri con il più grande range di possibilità). ! 
❖ Le dimensioni contano (= ovvero i numerini che corrispondono al corpo) 
nella stampa di norma il testo portante è 9-12 punti. 
Palatino 36 ! 
Helvetica 36 ! 
Futura 36 
Times 
! 
Rosewood 36
Un esempio 
Titoli e didascalie usano due font a bastone! 
il testo usa un font graziato.! 
In tutto il magazine non ci sono altri font ! 
ma solo variazioni di questi 
(corsivi, grassetti, sottolineati, ecc. ) 
Nella rivista Focus ! 
❖ Il titolo è definito dal carattere: 
Trebuchet.! 
❖ Il sommario è il Palatino, lo stesso 
del testo, ma corsivo.! 
❖ L’inizio ha un capolettera in 
carattere Trebuchet alto 4 righe di 
testo .! 
❖ l testo è giustificato in Palatino 
10/10 intervallato da titolini in 
font Trebuchet 14! 
❖ Le didascalie, invece, sono scritte 
a bandiera in Franklin Gothic 9/10
Immagini 
La forza delle 
immagini 
❖ Tutte le immagini, in una pubblicazione 
cartacea, devono avere una buona 
risoluzione: 300 dpi (dots per inch pixel per 
pollice). ! 
❖ Su Internet la risoluzione è più bassa, 
spesso di 72 o 96 dpi. Immagini leggere 
consentono una navigazione veloce e sullo 
schermo le immagini “si vedono meglio”: 
una fotografia che a monitor è larga 20 cm 
può essere pubblicata su carta con una 
larghezza massima di 5 cm.
Diritto d’autore 
Non rubate immagini altrui. 
L’ uso improprio (soprattutto a 
scopi commerciali) di immagini 
coperte da diritti d’autore, non 
è legale.! 
Fate attenzione che le immagini 
siano libere da diritti 
soprattutto quando sono 
pubblicate su cartaceo. Il web è 
ancora una selva oscura, ma è 
comunque soggetto a 
copyright.
Foto 
❖ Le immagini possono essere acquistate 
da agenzie specializzate o fotografi 
oppure acquisite tramite fotocamere 
digitali o scanner; ! 
❖ La dimensione massima che la 
macchina riesce a riprodurre è espressa 
in megapixel, ovvero in milioni di pixel.! 
❖ Sul web occorre ridimensionare il file a 
piena risoluzione da 12/15/20 
megapixel al "formato web". In genere 
bastano 1200 pixel sul lato più lungo: 
questo formato è una buona 
combinazione tra qualità e dimensioni 
del file.
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Siti web con immagini, alta risoluzione, 
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http://www.freeimages.com 
http://www.freefoto.com! 
❖ Le immagini possono essere acquistate 
da agenzie specializzate o fotografi 
oppure acquisite tramite fotocamere 
digitali o scanner; ! 
❖ La dimensione massima che la 
macchina riesce a riprodurre è espressa 
in megapixel, ovvero in milioni di pixel.! 
❖ Sul web occorre ridimensionare il file a 
piena risoluzione da 12/15/20 
megapixel al "formato web". In genere 
bastano 1200 pixel sul lato più lungo: 
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Progettazione grafica

  • 1. Consigli e spunti di grafica Progettazione editoriale Ci vuole attenzione, precisione e molta sensibilità per mettere in pagina dei testi in modo funzionale ed equilibrato.
  • 2. Spunti di grafica Progettazione grafica di una rivista Carattere, interlinea, capolettera, fotografie, grafici, didascalie, titoli sono gli elementi per costruire le pagine di una qualsiasi pubblicazione. Ogni collana di libri, ogni periodico, ogni documento (progetto, presentazione, relazione, ecc.) ha la sua ricetta GRAFICA.
  • 3. Spunti di grafica Progettazione grafica di una rivista Carattere, interlinea, capolettera, fotografie, grafici, didascalie, titoli sono gli elementi per costruire le pagine di una qualsiasi pubblicazione. Ogni collana di libri, ogni periodico, ogni documento (progetto, presentazione, relazione, ecc.) ha la sua ricetta GRAFICA.
  • 4. Spunti di grafica Progettazione grafica di una rivista Carattere, interlinea, capolettera, fotografie, grafici, didascalie, titoli sono gli elementi per costruire le pagine di una qualsiasi pubblicazione. Ogni collana di libri, ogni periodico, ogni documento (progetto, presentazione, relazione, ecc.) ha la sua ricetta GRAFICA.
  • 5. Spunti di grafica Progettazione Copertina grafica ❖ Ha una grammatura di una (peso rivista e spessore del foglio) maggiore. E’ dedicata all'argomento principale e può lanciare una selezione di altri titoli secondari (strilli).! Carattere, interlinea, capolettera, fotografie, Contiene:! grafici, didascalie, titoli sono gli elementi per costruire le pagine ❖ logo di della una testata qualsiasi + pay pubblicazione. off (se c’è)! ❖ foto (una o più)! Ogni collana di libri, ogni periodico, ogni ❖ strillidocumento ! (progetto, presentazione, relazione, ❖ pubblicità (a volte) ecc.) ha la sua ricetta GRAFICA.
  • 6. Immagine coordinata ❖ Ogni documento editoriale (rivista, giornale, collana di libri) ha una sua identità di stile che gli viene dalla coerenza grafica e visiva della sua comunicazione. ! ❖ Ogni comunicazione di aziende, società, enti, associazioni e qualsiasi altra entità commerciale, sociale o concettuale che abbia tra i suoi bisogni quello di essere conosciuta da un determinato pubblico dà di sé una IMMAGINE COORDINATA.
  • 7. Immagine coordinata ❖ Ogni documento editoriale (rivista, giornale, collana di libri) ha una sua identità di stile che gli viene dalla coerenza grafica e visiva della sua comunicazione. ! ❖ Ogni comunicazione di aziende, società, enti, associazioni e qualsiasi altra entità commerciale, sociale o concettuale che abbia tra i suoi bisogni quello di essere conosciuta da un determinato pubblico dà di sé una IMMAGINE COORDINATA.
  • 8. Immagine coordinata ❖ Ogni documento editoriale (rivista, giornale, collana di libri) ha una sua identità di stile che gli viene dalla coerenza grafica e visiva della sua comunicazione. ! ❖ Ogni comunicazione di aziende, società, enti, associazioni e qualsiasi altra entità commerciale, sociale o concettuale che abbia tra i suoi bisogni quello di essere conosciuta da un determinato pubblico dà di sé una IMMAGINE COORDINATA.
  • 9. La struttura Un progetto editoriale parte naturalmente dal contenuto e dal TARGET. Che si tratti di un libro, di una rivista o di qualsiasi altro prodotto di comunicazione è bene sapere di cosa parliamo e a chi. ! In una rivista/libro/sito organizzare prima il numero delle pagine e le sezioni interne - la disposizione dei contenuti segue delle gerarchie ferree che diventano parte attiva del progetto grafico.! Solo a questo punto è possibili iniziare a ragionare sull'importanza di ciascun testo all'interno dell'impaginato. !
  • 10. La struttura Un progetto editoriale parte naturalmente dal contenuto e dal TARGET. Che si tratti di un libro, di una rivista o di qualsiasi altro prodotto di comunicazione è bene sapere di cosa parliamo e a chi. ! In una rivista/libro/sito organizzare prima il numero delle pagine e le sezioni interne - la disposizione dei contenuti segue delle gerarchie ferree che diventano parte attiva del progetto grafico.! Solo a questo punto è possibili iniziare a ragionare sull'importanza di ciascun testo all'interno dell'impaginato. !
  • 11. La struttura Un progetto editoriale parte naturalmente dal contenuto e dal TARGET. Che si tratti di un libro, di una rivista o di qualsiasi altro prodotto di comunicazione è bene sapere di cosa parliamo e a chi. ! In una rivista/libro/sito organizzare prima il numero delle pagine e le sezioni interne - la disposizione dei contenuti segue delle gerarchie ferree che diventano parte attiva del progetto grafico.! Solo a questo punto è possibili iniziare a ragionare sull'importanza di ciascun testo all'interno dell'impaginato. !
  • 12. Il timone 2 1 3 14 26 38 15 27 39 9 21 33 45 5 17 29 41 11 23 35 47 7 19 31 43 13 25 37 8 20 32 44 4 16 28 40 10 22 34 46 6 18 30 42 12 24 36 48 TIMONE Schema delle pagine che compongono lo stampato, dove, in modo sintetico, si vanno a stabilire gli ingombri delle varie sezioni, dei vari servizi e rubriche, la posizione di pagine pubblicitarie.
  • 13. Il timone 2 1 3 14 26 38 15 27 39 9 21 33 45 5 17 29 41 11 23 35 47 7 19 31 43 13 25 37 8 20 32 44 4 16 28 40 10 22 34 46 6 18 30 42 12 24 36 48 TIMONE Schema delle pagine che compongono lo stampato, dove, in modo sintetico, si vanno a stabilire gli ingombri delle varie sezioni, dei vari servizi e rubriche, la posizione di pagine pubblicitarie. Il timone è una prima visualizzazione della struttura che assumerà la rivista o qualsiasi altra cosa stiamo progettando. ! E’ fondamentale per definire il conteggio delle pagine; queste dovranno rientrare in multipli di otto, sedici o trentadue.
  • 14. Il formato ❖ Il formato A è stato definito partendo dal foglio A0 (841x1189 mm arrotondati), di superficie di circa 1 m2 e di proporzioni tali da ricavare per dimezzamento gli altri formati mantenendo le stesse proporzioni.! ❖ Il passaggio da un formato ad un altro immediatamente superiore (per esempio da A4 a A5) si ottiene quindi dimezzando il lato maggiore. Viceversa il passaggio verso numerazioni inferiori (p.es. da A4 a A3) si ottiene raddoppiando il lato minore. Il formato più diffuso è il formato A4 pari a 210x297 millimetri.
  • 15.
  • 16. Foglio di stampa ❖ 8, 16 o 32 (anche 64) è il numero di pagine che forma una segnatura. Il numero di segnature influenza i costi di stampa.! ❖ Le pagine vengono organizzate in fogli di stampa. Il foglio, dopo essere stato stampato, viene piegato e rifilato ottenendo così una segnatura. ! ❖ A seconda del formato del prodotto, e a seconda della dimensione del foglio di stampa utilizzato (70x100 cm o il 64x88 cm) otteniamo:! ❖ ottavi (8 pagine, 2 pieghe);! ❖ sedicesimi (16 pagine, 3 pieghe); ! ❖ trentaduesimi (32 pagine, 4 pieghe).
  • 17. Foglio di stampa ❖ 8, 16 o 32 (anche 64) è il numero di pagine che forma una segnatura. Il numero di segnature influenza i costi di stampa.! ❖ Le pagine vengono organizzate in fogli di stampa. Il foglio, dopo essere stato stampato, viene piegato e rifilato ottenendo così una segnatura. ! ❖ A seconda del formato del prodotto, e a seconda della dimensione del foglio di stampa utilizzato (70x100 cm o il 64x88 cm) otteniamo:! ❖ ottavi (8 pagine, 2 pieghe);! ❖ sedicesimi (16 pagine, 3 pieghe); ! ❖ trentaduesimi (32 pagine, 4 pieghe).
  • 18. Foglio di stampa ❖ 8, 16 o 32 (anche 64) è il numero di pagine che forma una segnatura. Il numero di segnature influenza i costi di stampa.! Ecco il posizionamento delle pagine sul foglio di stampa per far sì che, una volta piegato e rifilato, venga mantenuta la corretta sequenza. ❖ Le pagine vengono organizzate in fogli di stampa. Il foglio, dopo essere stato stampato, viene piegato e rifilato ottenendo così una segnatura. ! ❖ A seconda del formato del prodotto, e a seconda della dimensione del foglio di stampa utilizzato (70x100 cm o il 64x88 cm) otteniamo:! ❖ ottavi (8 pagine, 2 pieghe);! ❖ sedicesimi (16 pagine, 3 pieghe); ! ❖ trentaduesimi (32 pagine, 4 pieghe).
  • 19. La Gabbia o Menabò ❖ La gabbia grafica non è altro che un insieme di GRIGLIE entro le quali muovere e gestire gli elementi (immagini e testi) di un documento sia cartaceo che elettronico.! ❖ Decidere una gabbia grafica significa però non solo immaginare come disporre nella pagina testi, immagini, elementi grafici, ma decidere quale stile e quale identità il nostro progetto comunicherà di sé.! ❖ Un progetto di impaginazione per una rivista di architettura sarà differente dal progetto di un sito web di motociclismo o di un blog personale.! ❖ Esistono quindi gabbie di impaginazione più adatte di altre a certi tipi di contenuti o ai diversi media usati.
  • 20. La Gabbia o Menabò ❖ La gabbia grafica non è altro che un insieme di GRIGLIE entro le quali muovere e gestire gli elementi (immagini e testi) di un documento sia cartaceo che elettronico.! ❖ Decidere una gabbia grafica significa però non solo immaginare come disporre nella pagina testi, immagini, elementi grafici, ma decidere quale stile e quale identità il nostro progetto comunicherà di sé.! ❖ Un progetto di impaginazione per una rivista di architettura sarà differente dal progetto di un sito web di motociclismo o di un blog personale.! ❖ Esistono quindi gabbie di impaginazione più adatte di altre a certi tipi di contenuti o ai diversi media usati.
  • 21. La Gabbia o Menabò ❖ La gabbia grafica non è altro che un insieme di GRIGLIE entro le quali muovere e gestire gli elementi (immagini e testi) di un documento sia cartaceo che elettronico.! ❖ Decidere una gabbia grafica significa però non solo immaginare come disporre nella pagina testi, immagini, elementi grafici, ma decidere quale stile e quale identità il nostro progetto comunicherà di sé.! ❖ Un progetto di impaginazione per una rivista di architettura sarà differente dal progetto di un sito web di motociclismo o di un blog personale.! ❖ Esistono quindi gabbie di impaginazione più adatte di altre a certi tipi di contenuti o ai diversi media usati.
  • 22. La Gabbia o Menabò ❖ La gabbia grafica non è altro che un insieme di GRIGLIE entro le quali muovere e gestire gli elementi (immagini e testi) di un documento sia cartaceo che elettronico.! ❖ Decidere una gabbia grafica significa però non solo immaginare come disporre nella pagina testi, immagini, elementi grafici, ma decidere quale stile e quale identità il nostro progetto comunicherà di sé.! ❖ Un progetto di impaginazione per una rivista di architettura sarà differente dal progetto di un sito web di motociclismo o di un blog personale.! ❖ Esistono quindi gabbie di impaginazione più adatte di altre a certi tipi di contenuti o ai diversi media usati.
  • 23. ❖ In generale le griglie di impaginazione più versatili sono quelle modulari, basate sull’intersezione ortogonale fra righe e colonne. Il numero di righe e colonne rende più o meno versatile il progetto. ! ❖ Nelle riviste le griglie sono impostate sui rapporti 5 col:7righe, 8:10, 9:13, ! ❖ Le pagine di una stessa rivista o sito possono in questo modo presentare differenze nel posizionamento di testi e immagini, pur mantenendo inalterato l’ordine e gli allineamenti principali e quindi la propria identità e identificabilità da parte del lettore.
  • 31. Elementi della impaginazione Titolo Foto d’apertura ! o portante Box Sommario Capolettera Testo e titolini Didascalia Foto secondaria
  • 32. Corpi e caratteri http://www.deagostinipassion.com/ecm/web/deapassion/online/home/prodotti/categorie/ creativita-arte/graficamente/content/luso-dei-caratteri-nella-grafica.0000.DEAGO-479#fan ! ! ❖ La parola font indica il disegno del carattere. ! ❖ Le dimensioni del font sono descritte come “punti tipografici” o “corpo”.! ❖ Le dimensioni di una lettera sono legate sia al corpo sia al disegno del font.! ❖ A parità di corpo vi sono caratteri più o meno leggibili. ! ❖ Scegliete il font in base alla sua leggibilità, al media, alla gabbia e… al target ! ❖ Un font con grazie è molto leggibile (Times) ❖ Per titoli e brevi testi è spesso usato un font senza grazie o bastone più duro e un po’ più “gridato”. I bastoni sono più leggibili su schermo. ! ❖ Usare font strani e di fantasia può dare un’impressione di dilettantismo. Lo stesso se si mescolano troppi font in un documento (di solito si scelgono due o tre famiglie di caratteri con il più grande range di possibilità). ! ❖ Le dimensioni contano (= ovvero i numerini che corrispondono al corpo) nella stampa di norma il testo portante è 9-12 punti. Palatino 36 ! Helvetica 36 ! Futura 36 Times ! Rosewood 36
  • 33. Un esempio Titoli e didascalie usano due font a bastone! il testo usa un font graziato.! In tutto il magazine non ci sono altri font ! ma solo variazioni di questi (corsivi, grassetti, sottolineati, ecc. ) Nella rivista Focus ! ❖ Il titolo è definito dal carattere: Trebuchet.! ❖ Il sommario è il Palatino, lo stesso del testo, ma corsivo.! ❖ L’inizio ha un capolettera in carattere Trebuchet alto 4 righe di testo .! ❖ l testo è giustificato in Palatino 10/10 intervallato da titolini in font Trebuchet 14! ❖ Le didascalie, invece, sono scritte a bandiera in Franklin Gothic 9/10
  • 34. Immagini La forza delle immagini ❖ Tutte le immagini, in una pubblicazione cartacea, devono avere una buona risoluzione: 300 dpi (dots per inch pixel per pollice). ! ❖ Su Internet la risoluzione è più bassa, spesso di 72 o 96 dpi. Immagini leggere consentono una navigazione veloce e sullo schermo le immagini “si vedono meglio”: una fotografia che a monitor è larga 20 cm può essere pubblicata su carta con una larghezza massima di 5 cm.
  • 35. Diritto d’autore Non rubate immagini altrui. L’ uso improprio (soprattutto a scopi commerciali) di immagini coperte da diritti d’autore, non è legale.! Fate attenzione che le immagini siano libere da diritti soprattutto quando sono pubblicate su cartaceo. Il web è ancora una selva oscura, ma è comunque soggetto a copyright.
  • 36. Foto ❖ Le immagini possono essere acquistate da agenzie specializzate o fotografi oppure acquisite tramite fotocamere digitali o scanner; ! ❖ La dimensione massima che la macchina riesce a riprodurre è espressa in megapixel, ovvero in milioni di pixel.! ❖ Sul web occorre ridimensionare il file a piena risoluzione da 12/15/20 megapixel al "formato web". In genere bastano 1200 pixel sul lato più lungo: questo formato è una buona combinazione tra qualità e dimensioni del file.
  • 37. Foto ! Siti web con immagini, alta risoluzione, royalty free o da acquistare: ! Shutterstock® Photos - www.shutterstock.com iStock - http://italiano.istockphoto.com Getty Images - http://www.gettyimages.it/ ! http://www.123rf.com http://www.imageafter.com http://www.stockvault.net/gallery http://pixelperfectdigital.com http://openphoto.net http://www.freeimages.com http://www.freefoto.com! ❖ Le immagini possono essere acquistate da agenzie specializzate o fotografi oppure acquisite tramite fotocamere digitali o scanner; ! ❖ La dimensione massima che la macchina riesce a riprodurre è espressa in megapixel, ovvero in milioni di pixel.! ❖ Sul web occorre ridimensionare il file a piena risoluzione da 12/15/20 megapixel al "formato web". In genere bastano 1200 pixel sul lato più lungo: questo formato è una buona combinazione tra qualità e dimensioni del file.