This presentation focues on three branded promotion sites as gucci.com, fendi.com and moschino.com. Ours analysis want to investigate which are graphic solutions and design patterns chosen by each one.
Il sito aziendale (parte 1): pianificazione, struttura, design, funzionalità
fashion on-line
1. 7 aprile 2010
Comunicazione Digitale e Multimediale:
Nicola Bertolazzo e Giulia Cajani
2. Introduzione
Grazie alle straordinarie possibilità del World Wide Web ogni utente di
Internet ha la possibilità di entrare in contatto con contenuti multimediali tra i
più disparati. In particolar modo i siti Internet accessibili con un browser
tramite WWW nascono dalle più eterogenee culture e possiedono infinite e
diverse possibilità comunicative.
Siti Web correlati al mondo della moda, appartenenti a categorie quali e-
commerce o siti aziendali, hanno spesso caratteristiche che li accomunano.
Aspetto peculiare di tale ambito è l'eterogeneità delle culture contrapposta ad
una continua ricerca di un modello di bellezza unico e universalmente
apprezzato.
In questa trattazione si è in particolar modo voluto concentrare l'attenzione
sul rapportarsi di aziende di moda italiane, quali Fendi Gucci e Moschino,
alle possibilità di internazionalizzazione offerte da Internet; verranno così
discussi gli aspetti comuni e le strategie, grafiche e di marketing, adottate
dalle famose case di moda attraverso i rispettivi siti che possono così esser
definiti branded promotion sites.
3. La scelta della lingua
La prima scelta che un sito di moda si trova ad affrontare è quella
della lingua.
La soluzione maggiormente gettonata prevede l'utilizzo di default
dell'inglese; ciò nonostante è spesso indispensabile permettere
all'utente la selezione di una lingua differente. Inoltre le disponibili
opzioni di lingua testimoniano una filosofia di marketing mirata ad
una particolare area geografica.
4. La scelta della lingua: Fendi.com
La homepage di Fendi richiede subito di selezionare una tra le tre
seguenti lingue, nell'ordine: italiano, inglese oppure giapponese.
La prima alternativa è volta a testimoniare orgogliosamente le
origini del marchio; di seguito non poteva naturalmente mancare
l'opzione dell'inglese obbligatorio in un contesto globalizzato; la terza
lingua è il giapponese. In tal caso è necessario un riferimento alla
strategia di vendita del marchio. Fendi, ma più in generale molte tra
le grandi firme italiane, da parecchi anni intrattengono rapporti
privilegiati con i paesi asiatici sia dal punto di vista delle
collaborazioni che delle vendite. A riprova di tale fatto è la sfilata
tenutasi sulla Muraglia Cinese tenuta nel 2007, di cui si parlerà
approfonditamente più avanti.
6. La scelta della lingua: Gucci.com
Discorso alquanto differente riguarda la scelta fatta da Gucci: la
hompage richiede al visitatore di selezionare il proprio paese.
L'elenco degli stati è articolato su tre colonne: la prima colonna
include Canada e Stati Uniti; la seconda Cina, Giappone e Korea; la
terza alcuni tra i maggiori stati europei. Una tale organizzazione è
sintomo del principale obiettivo del marchio: la vendita on-line dei
propri prodotti.
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8. La scelta della lingua:Moschino.com
Graficamente degna di nota è la pagina web di Moschino dove
compaiono due papere, vestite rispettivamente una con una bandiera
italiana e l'altra inglese, in modo da permettere la selezione della
lingua.
selezione lingua
9. La scelta della lingua
Nessuno dei siti citati offre differenti contenuti per ogni diverso
paese, così che non è possibile parlare di siti localizzati.
Proprietà che accomunano i tre siti web è la scelta di non utilizzare
alcun label per il language selector, offrendo unicamente una lista
ordinata delle opzioni disponibili, e di scrivire ogni lingua nello
spelling nativo.
Infine sia Fendi che Gucci rendono possibile cambiare la lingua da
qualsiasi pagina in modo tale che gli utenti che non avessero acceduto
al sito attraverso l'homepage siano comunque in grado di navigare
secondo le rispettive necessità.
10. L'homepage
Ogni website ha una propria homepage la quale funge da punto di
partenza per la navigazione attraverso il sito; per tale ragione
accade spesso che sia la pagina più richiesta. Il suo compito è di
guidare la navigazione differenziando i diversi prodotti e mettendo a
fuoco il contenuto; a livello concettuale, essa ha dunque due funzioni:
introduzione: il sito va presentato sia nel fine che nei possibili
contenuti;
accesso: elementi come il main navigation, la search box, il
login, il language selector o il country selector permettono un
accesso al sito immediato.
11. L'homepage: Fendi.com
L'interattività e la dinamicità della homepage sono caratteristiche
che attirano l'attenzione dell'utente. La parte centrale della pagina
web è infatti caratterizzata da logo e menù di navigazione creato
secondo i dettami del design pattern vertical menu. Le diverse
voci sono organizzate su una colonna verticale e sono caratterizzate
da un'ulteriore distinzione: i nomi scritti con un carattere più
marcato rimandano a landing pages che permettono a loro volta la
scelta di quelle sottovoci già presenti nell'hompage. Una tale
organizzazione grafica si può definire ad albero e crea una
distizione tra pagine "genitori" e pagine "figlie", contraddistinte non
da diversi gradi di importanza ma da un maggior dettaglio.
Per conludere lo stesso menù di navigazione è ripetuto ai piedi della
homepage per quei visitatori che preferissero uno schema più sobrio e
statico.
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13. L'homepage: Gucci.com
Altra sobrietà ha la homepage di gucci ordinata secondo precisi
schemi grafici: a sinistra si trova la sezione riservata al main
navigation mentre il resto della schermata è riservato alle immagini.
Cliccando sulle diverse voci del menu si va verso una selezione dei
contenuti sempre più dettagliata. Di particolare rilevanza sono
l'ordine e le spaziature presenti nella sezione di sinistra: i primi due
elementi, distinti dai successivi, testimoniano la finalità alla vendità
così come l'ultima voce, la quale permette di ordinare ed acquistare il
prodotto a seconda del prorpio paese.
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15. L'homepage: Moschino.com
La scelta estetica alla base della visualizzazione della hompage è
chiaramente tesa a testimoniare giocosità e creatività del marchio.
Nonostante le diverse voci siano visualizzate in caselle appartenenti
ad una tavola raffigurante il gioco dell'oca, il menù di navigazione
viene ripetuto in tutte le pagine del website secondo il design pattern
dell'horizontal menu , grazie al quale l'oggetto correntemente
selezionato viene marcato.
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17. Presentazione dei prodotti
La visualizzazione dei prodotti e una relativa descrizione di ciascuno
sono aspetti fondamentali per un sito di moda. Le basilari
informazioni contenute in una product page sono le seguenti: nome,
manifattura, opzioni (tagli, colore, ecc...), immagine ed
eventualmente prezzo del prodotto.
L'accuratezza nella descrizione di un singolo elemento è chiaramente
legata ai fini di vendita; nel caso un sito offra la possibilità di
acquistare direttamente on-line l'oggetto desiderato si rendono
necessarie un maggior numero di informazioni, quanto più accurate
possibile. Si passa così dall'usare nomi comuni, per esempio
"borsa", a nomi propri, come "new bamboo", fino a veri e propri
codici che identificano esemplari unici.
18. Presentezione dei prodotti
Sempre legata ad una tale
filosofia è la visualizzazione del
prodotto: per una visione di
insieme, indicata nel caso il
marchio voglia pubblicizzare
una propria linea, ci si può
servire di un modello 2D; nel
caso sia il singolo elemento a
dover risaltare, in siti per cui è
possibile comperare on-line, la
scelta maggiormente d'effetto
rimane la virtual product
display. Un esempio di tale
singoli visione descrizione
tecnica è il modello 3D: l'utente
è infatti in grado di ruotare prodotti d'insieme singoli
l'oggetto, ingrandirlo oppure 3D 2D prodotti
rimpicciolirlo.
19. Presentazione dei prodotti: Fendi.com
Caratteristica principale di Fendi nella visualizzazione dell'oggetto è
una progressiva visione del particolare a seguito di una richiesta
dell'utente. La visione dell'elemento si sviluppa dunque su tre gradi:
insieme di più prodotti, prodotto con relativa e breve descrizione,
vista del particolare.
Una simile organizzazione delle immagini è volta a far sì che si abbia
una visione del tutto immediata, senza che il visitatore impieghi
troppo tempo a visionare ogni elemento dell'insieme; a seguito di un
semplice "clic" si visualizza l'oggetto d'interesse o addirittura i suoi
diversi particolari.
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21. Presentazione dei prodotti: Gucci.com
La casa di moda Gucci fa una netta distinzione tra cataloghi e
collezioni; infatti i primi sono unicamente dedicati alla vendita
mentre gli altri sono atti a mostrare le foto delle sfilate. Nel primo
caso i prodotti sono visualizzati con grafica 3D, nel secondo
un'immagine in due dimensioni è sufficiente a presentare i capi
indossati. Di particolare rilevanza è appunto questo passaggio da
una visione in due dimensioni ad una in tre a seguito di una diversa
attenzione per il particolare.
visualizzazione in due
dimensioni delle collezioni
23. Presentazione dei prodotti: Moschino.
com
Le collezioni di moschino sono divise in tre linee (Moschino, Moschino
Cheap and Chic, Love Moschino) e, a differenza di Fendi, le foto delle
sfilate sono mostrate una ad una in successione. Tale aspetto può
causare una brave attesa per l'utente e non gli permette di selezionere
immediatamente l'immagine di interesse. Una tale presentazione è
però giustificata dal voler ricreare, attraverso il continuo scorrere
delle fotografie, una "sfilata virtuale".
Altro discorso riguarda l'acquisto via
Internet dei prodotti di Moschino grazie
alla virtual boutique dove le informazioni
relative al prodotto sono affiancate al
capo del quale è disponibile la visione
attraverso una lente di ingrandimento.
25. Store locator
Capita spesso che l'utente del sito web voglia vedere fisicamente una
collezione o più semplicemente provare un capo. In questo caso il
mondo virtuale non è esaustivo e si rende necessario un rimando a
veri e propri store locator. In particolar modo è indispensabile
poter sapere dove si trovi realmente il negozio più vicino ad una
particolare località. Per facilitare tale ricerca può essere messa a
disposizione una vera e propria mappa oppure, più semplicemente,
un indirizzo.
La store locator è un tipo particolare di ricerca avanzata si ricercano
specialmente dei punti vendita e presumibilmente in una determinata
area.
26. Store locator: Fendi.com
Alla voce boutique si può trovare ciò che Fendi considera in fatto di
architettura il proprio fiore all'occhiello: i flagship stores. Queste
costruzioni testimoniano la diffusione world wide del marchio
italiano; la loro locazione spazia dalle città europee (Roma e Parigi),
al Giappone (Tokio e Osaka) e all'America (Beverly Hills e New York)
passando per località come il Bahrain, Hong Kong e Honolulu.
Non manca comunque la ricerca dettagliata attraverso lo store
locator, la quale parte dalla selezione del continente per arrivare alle
singole città, con relativo indirizzo e recapito telefonico del negozio,
dopo aver cliccato su una delle diverse nazioni.
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28. Store locator: Gucci.com
Lo store locator di gucci è
semplice e minimale.
Dal menù di navigazione
sulla sinistra si accede alla
voce "le boutique" dove si
trovano, selezionabili ed
espandibili, prima i
continenti quindi i paesi e
le città nelle quali sono
ubicati i numerosi negozi.
Cliccando sulla singola
città si accede ad una
descrizione più ampia e
dettagliata di ogni negozio
con relativi nome, via e
recapito telefonico.
29. Store locator: Moschino.com
Molto originale la scelta di Moschino: lo store locator è rappresentato
attraverso una mucca "macchiata" da un mappamondo grazie al
quale si esegue la selezione preliminare del continente.
Di seguito prende posto un più tradizionale vertical menù con
l'elenco degli stati; da quest'ultimo infine si arriva all'elencazione
vera e propria delle boutique, accompagnato con eleganza dalle foto
di ciascuna.
La voce "Art" permete inoltre di scorrere le foto delle vetrine più belle
create nei negozi di Moschino; questo è un esempio di pubblicità
collaterale la quale mette in relazione l'utente con alcuni degli store
più importanti.
32. Moschino e il social network
Con 400 milioni di utenti attivi in tutto il mondo e un valore stimato
di 10 miliardi di dollari, facebook è il più grande e famoso social
network nel mondo. La casa di moda romagnola si dimostra quindi
al passo con i tempi mettendo a disposizione di ogni utente una
landingpage nella quale si trova un link diretto alla pagina del
marchio sul social network.
Ovvie sono le ragioni di una tal scelta: grazie alla propria creatività
Moschino vanta una
clientela giovane, un notevole
ampliamento del numero
dei propri utenti, pubblicità
alternativa e gratuita.
33. Fendi on the Wall
Il 19 ottobre 2007, al tramonto, Fendi si è resa protagonista di un
evento unico al mondo: è stata la prima casa di moda a sfilare sulla
Muraglia Cinese. 88 modelle, 44 dalla Cina e 44 dal resto del
mondo, per 88 metri di passerella, una delle più lunghe mai esistite (8
è il numero magico in Cina).
Per la prima volta il simbolo della divisione e dell’isolamento si è
trasformato in emblema di unione tra popoli e cultura. In vista dei
Giochi Olimpici che si sono tenuti a Pechino nel 2008, la Cina ha
deciso di aprirsi a visitatori e nuove idee: ed è in questo spirito che
Fendi è stata orgogliosa di essersi avvicinata alla Repubblica
Popolare Cinese, generando una sinergia tra Oriente ed Occidente,
tra tradizione e modernità, nella più incredibile delle Sette Meraviglie
del Mondo.
Hanno sfilato inoltre modelli creati per l’evento ed ispirati ai costumi
tradizionali cinesi.