2. Grande novità del basso medioevo fu loGrande novità del basso medioevo fu lo
sviluppo delle città fino a avere unasviluppo delle città fino a avere una
nuova forma di organizzazione: Inuova forma di organizzazione: I
COMUNI.COMUNI.
Questo sviluppo è dovuto alQuesto sviluppo è dovuto al
rifiorimento dei commerci e dellarifiorimento dei commerci e della
società.società.
3. ORIGINE DEI COMUNIORIGINE DEI COMUNI
Intorno al 1100(in pieno
sviluppo feudale)nell’area
centro-settentrionale di Italia.
Tale organizzazione giuridica
e politica di autogoverno
4. “ MOVIMENTO COMUNALE”.
Il nuovo governo fu affidato a
“uomini buoni” e “consoli”, che si
riunivano nel parlamento o
“arengo”.
5. I Ghibellini (dalla famiglia dei
Waibling), i maggiori promotori
dell’autorità imperiale
I Guelfi (dal capostipite Welf), che
volevano più autonomia dall’impero e
perciò si appoggiarono alla chiesa
6. Il contrasto rischiò di degenerare
quando fu designato imperatore
Federico di Hohenstaufen, detto anche
Barbarossa.
Tutto cominciò nel 1558 a Roncaglia.
Qui l’Imperatore riunì i rappresentanti
dei comuni italiani in una grande
assemblea (Dieta)
7. Col nome di Dieta di Roncaglia
si denominano i due convegni
che Federico I Barbarossa
convocò.
8. Lo scopo di Barbarossa comunque non era annientare
i comuni, ma costringerli a pagare pesanti tributi e a
ricomprarsi le autonomie.
Il comune più ricco e potente, Milano, non si piegò.
Federico, allora, nel 1162 aiutato da alcune città
Ghibelline costrinse Milano alla resa randendo al suolo
centinaia di edifici, obbligando anche il Papa a fuggire
da Roma.
Milano tuttavia non rinunciò alla lotta e costituì
un’alleanza con altre città e con la Lega di Verona: la
Lega Lombarda.
9. Rivalità all’interno del comune.
Una caratteristica furono proprio gli
scontri tra i cittadini appartenenti a
diverse fazioni o consorterie.
In risposta alle discordie fu introdotta
una nuova figura: il PODESTA’.
10. • La nascita dei mercati
• Con la nascita dei comuni nascono
anche nuove forme di commercio
• attraverso il diffondersi delle fiere che
variavano di comune in comune.