I dati governativi in formato aperto hanno un valore di riuso intrinseco inestimabile. Eppure, talvolta capita di avere a che fare con dati parziali, non aggiornati, e che mal interpretati possono comunicare un’informazione opposta rispetto alla realtà. In questo contesto, soprattutto l’utilizzo dei dati messi a disposizione dalle pubbliche amministrazioni deve risultare contestualizzato e certificato. Quali sono, quindi, i limiti dell’interpretazione del dato, e quali invece le opportunità? Quali sono le metodologie e gli strumenti per interpretare correttamente un dato?