1. Newsletter di Dubbi(e)verità Numero 3 del mese di Aprile 2009
Che genere di Cultura genera la cultura di Genere?
Ma cos’è per maschi, cos’è per femmine? (in memoria di G. Gaber)
Ma cos’è per maschi, Ma cos’è per maschi,
cos’è per femmine? (Rit.) cos’è per femmine? (Rit.)
Fare la spesa è maschio Annaffiare, il nonno e l’animale
le pulizie è femmina. o sono unisex o solo non so.
Rifarsi il letto è femmina Ma cos’è per maschi,
ma la spazzatura è maschio. cos’è per femmine? (Rit.)
Ma cos’è per maschi, Ma cos’è per maschi,
cos’è per femmine? (Rit.) cos’è per femmine? (Rit.)
Qualche lavoretto è maschio Maschi-Femmine
ma se in cucina è femmina. Maschi-Femmine
La tavola non è maschio Maschi-Femmine
e neppure la lavastoviglie. Basta!
Dal 1970 ad oggi è cambiato qualcosa?
Andiamolo a vedere per esempio analizzando i dati Istat del 2008 sulle attività svolte abitualmente
in famiglia dai bambini di 6-17 anni, suddivisi per sesso.
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2. Newsletter di Dubbi(e)verità Numero 3 del mese di Aprile 2009
Care amiche e cari amici, care madri e cari padri, care donne e cari uomini,
per cambiare la società si dice debba cambiare la famiglia, il suo nucleo fondante. Un nucleo dove
voi fate tanto e tanto potreste fare.
Sicuramente voi siete tra quelle attente madri e padri di quel 13,07% di maschi che nel 2008 aiuta
nelle pulizie domestiche contro il 35,50% delle femmine, così come sono certa che le vostre
bambine sono in parte in quel 64,50% che invece non lo fa, ma altrettanto sono certa che conosciate
almeno una donna, una madre, o un uomo, un padre, che si comporta diversamente e perpetua,
nell’educazione impartita in casa e con l’esempio, un mondo di dispari opportunità e di impari
diritti. Aiutateli!
Se veramente credete che le donne, le vostre come le loro figlie, si debbano riconquistare tutti i
diritti e le opportunità loro negate invitateli a riflettere sulle conseguenze di lungo periodo e sulle
discriminazioni indirette che il loro comportamento attua.
I bambini e le bambine di oggi saranno gli uomini e le donne di domani, nella carriera, nella vita
familiare, nella sfera affettiva, non dimentichiamolo quando educhiamo i nostri figli.
Le immagini sono tratte dall’opuscolo Gioco di squadra, allegato per chi volesse approfondire.
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3. Newsletter di Dubbi(e)verità Numero 3 del mese di Aprile 2009
Restando in argomento propongo alla vostra attenzione il testo di una catena di mail che
ironizzando trasmette i contenuti degli ultimi dati ISTAT sulla ripartizione del lavoro tra maschi e
femmine. Secondo voi questo genere di comunicazione aiuta a risolvere il problema e a
sensibilizzare oppure, al contrario, inserendolo la problematica in un contesto discutile (Oh
no, ancora una catena di S. Antonio!!) ne diminuisce l’importanza e lo sminuisce
ridicolizzandolo?
Marito e moglie stanno guardando la tv quando lei dice “Sono stanca, è tardi, penso che andrò a letto”. Va in cucina a
preparare i panini per l'indomani. Sistema le tazza per la colazione, estrae la carne dal freezer per la cena del giorno
dopo, controlla la scatola dei cereali, riempie la zuccheriera, mette cucchiai e piattini sulla tavola per la mattina
successiva. Poi mette i vestiti bagnati nell'asciugatore, i panni nella lavatrice, stira una maglia e sistema un bottone,
prende i giochi lasciati sul tavolo, mette in carica il telefono, ripone l'elenco telefonico e da l'acqua alle piantine.
Sbadiglia, si stira e mentre va verso la camera da letto, si ferma allo scrittoio per una nota alla maestra, conta i soldi per
la gita, tira fuori un libro da sotto la sedia e aggiunge tre cose alle lista delle cose urgenti da fare. Firma un biglietto
d'auguri per un'amica, ci scrive l'indirizzo e scrive una nota per il salumiere e mette tutto vicino alla propria roba. Va in
bagno, lava la faccia, i denti, mette la crema antirughe, lava le mani, controlla le unghie e mette a posto
l'asciugamano.“Pensavo stessi andando a letto”... commenta il marito!!! “Ci sto andando”, dice lei. Mette un po'
d'acqua nella ciotola del cane, mette fuori il gatto, chiude a chiave le porte e accende la luce fuori. Da' un'occhiata ai
bimbi, raccoglie una maglia, butta i calzini nella cesta e parla con uno di loro che sta ancora facendo i compiti.
Finalmente nella sua stanza. Tira fuori i vestiti e scarpe per l'indomani, mette la vestaglia, programma la sveglia e
finalmente è seduta sul letto. In quel momento, il marito spegne la tv e annuncia: “Vado a letto”.Va in bagno, fa la pipì,
si gratta il sedere mentre da un'occhiata allo specchio e pensa: “che PALLE domani devo fare la barba”... e senza altri
pensieri va a dormire. Niente di strano non vi pare????
Ora chiedetevi perché le donne vivono più a lungo!!!
Perché sono fatte per i percorsi lunghi (e non possono morire perchè prima hanno molte cose da fare). Manda questa e-
mail a cinque donne fenomenali, apprezzeranno sicuramente, proprio come ho fatto io!! E poi???????????????????
PUOI ANDARE A LETTO!!!
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