Recently modeFinance has conducted a sector analysis of the District of Digital Technologies,a company based in Udine province (Italy) gathering more than 800 companies involved in Information and communications technology (ICT) and NewTech sectors.
According to the studies, the following conclusions can be reached:
1.Sectors with high degree of technological innovation have been considerably less affected by the economic crisis.
2.Sectors with high degree of technological innovation lead to profitability levels which are generally higher than those of other sectors.
3.The profitability achieved has a strong correlation with the company size: larger companies tend to reach higher profitability.
4.If any, a positive outcome of the economic crisis has been the fact that the average indebtedness of the companies is reducing.
2012_Media: Indagine A Livello Europeo Sul Valore Creato E Sulle Aspettative ...
A sector analysis sample: Information and communications technology (ICT) and NewTech sectors
1. TECNOLOGIE
DIGITALI
ANALISI DELL’EVOLUZIONE ECONOMICA E
FINANZIARIA DEL DISTRETTO DELLE TECNOLOGIE
DIGITALI E CONFRONTO CON L’OMOLOGO
REGIONALE ED ITALIANO
Confronto dell’andamento dei principali indicatori economico-finanziari tra il 2009 ed il 2012.
2. L’ANALISI
OBIETTIVI
Obiettivi dell’analisi sono:
1.
La comprensione:
• delle performance assolute del settore;
• dell’evoluzione nel quadriennio 2009-2012.
2.
Il confronto:
• con l’omologo settore a livello regionale (FVG);
• con l’omologo settore a livello nazionale.
3. L’ANALISI
DESCRIZIONE
METODOLOGICA
L’analisi prevede il calcolo, per ciascuno degli anni considerati (2009-2012), dei valori mediani
dei principali indicatori economico – finanziari opportunamente selezionati da modeFinance per
l’analisi, nonché la suddivisione delle aziende in classi di valori per ciascuno degli indicatori.
Il calcolo dei valori mediani consente di cogliere in maniera inequivocabile, sia la performance
assoluta del settore con riferimento a ciascun indicatore, sia il trend nel corso degli anni.
La suddivisione in classi di valori consente di cogliere come si distribuiscano le società in
termini relativi. Si evincono in tal modo le percentuali relative di imprese in salute, o in
sofferenza, per ciascuna area economico-finanziaria.
4. L’ANALISI
DESCRIZIONE
METODOLOGICA
Gli indicatori considerati per l’analisi sono descritti nella tabella sottostante:
Indici di solvibilità
Leverage
Rapporto Debt/Equity: (Passività Totali – Patrimonio
Netto)/Patrimonio Netto
Rapporto Debiti Finanziari Totali/Patrimonio Netto
Leverage finanziario
Indici di liquidità
Current ratio
Rapporto Attività Correnti/Passività Correnti
Indici di redditività
ROE
Return On Equity: Utile netto/Patrimonio Netto
Indici di incidenza di Costi e Margini
Materiale
Indice dell’incidenza percentuale del costo dei materiali sul
fatturato
Personale
Indice dell’incidenza percentuale del costo del personale sul
fatturato
Servizi
Indice dell’incidenza percentuale del costo relativo ai servizi
sul fatturato
MOL
Indice dell’incidenza percentuale del Margine Operativo
Lordo sul fatturato
5. IL DISTRETTO DELLE TECNOLOGIE
DIGITALI
IL DISTRETTO
L’elenco dei 92 affiliati fornito a modeFinance da Ditedi è così composto:
- 70 società di capitali;
- 22 società di persone/ ditte individuali.
La disponibilità di dati di bilancio, nel quadriennio 2012-2009 è riassunta nella seguente tabella:
Anno
Disponibilità dati
2012
2011
2010
2009
67
63
62
57
6. DEFINIZIONE DEL SETTORE PER
IL CONFRONTO
SETTORE
LOCALE
Al fine di definire in maniera coerente un opportuno settore di confronto, si sono identificati i settori Ateco
prevalenti per le imprese appartenenti al Distretto.
Ateco
2007
Descrizione
Peso
percentuale
62.01
Produzione di software non connesso all'edizione
49%
62.02
Consulenza nel settore delle tecnologie dell'informatica
6%
63.11
Elaborazione dei dati, hosting e attività connesse
9%
74.10
Attività di design specializzate
9%
*il restante 27% di imprese è distribuito in classi Ateco di numerosità relativa non superiore al 3%.
7. IL SETTORE ITALIANO
SETTORE
ITALIANO
Per quanto riguarda il settore di confronto a livello nazionale, sono state selezionate le imprese operanti nei
settori Ateco, precedentemente individuati.
Fatto 100 l'universo dei comparables italiano (inteso costituito da questi 4 Ateco), si sono ricalcolate le
proporzioni relative:
Ateco 2007
Percentuale
relativa
62.01
67%
62.02
8%
63.11
12%
74.10
12%
8. IL SETTORE ITALIANO
SETTORE
ITALIANO
Sono stati scaricati i bilanci di tutte le società italiane operanti in tali settori.
E’ stato ricostruito un campione di società comparabili che rispettasse le percentuali sopra descritte.
Sono stati pertanto elaborati bilanci nelle numerosità riassunte dalla seguente tabella.
Anno
Disponibilità dati
2012
2011
2010
2009
12.433
14.027
13.623
12.747
9. IL SETTORE REGIONALE
FVG
I medesimi criteri di selezione sono stati applicati nella definizione di un campione di comparables regionale.
Sono stati pertanto elaborati bilanci nelle numerosità riassunte dalla seguente tabella.
Anno
Disponibilità dati
2012
2011
2010
2009
288
317
313
296
19. LA
SOLVIBILITA’
IL LEVERAGE FINANZIARIO
Debiti Finanziari/Patrimonio Netto: andamento valori mediani
Leverage finanziario mediano
1,20
1,00
0,80
0,60
0,40
0,20
0,00
2009
2010
ITA
2011
FVG
DITEDI
2012
20. IL CURRENT RATIO
Attività correnti/Passività correnti: andamento valori mediani
Current ratio mediano
2
1,5
1
0,5
0
2009
2010
ITA
2011
FVG
DITEDI
2012
LA
LIQUIDITA’
21. LA
LIQUIDITA’
IL CURRENT RATIO
Attività correnti/Passività correnti: distribuzione in classi di liquidità
Distribuzione Current ratio
Distribuzione Current ratio 2012
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
2009
2010
0-0,5
0,5-1
2011
1-2
>2
2012
DITEDI
ITA
0-0,5
0,5-1
1-2
FVG
>2
22. STRUTTURA
DEI COSTI
MARGINI E COSTI
Incidenza delle diverse voci di costo e dell’EBITDA sul fatturato: andamento valori mediani
Margini vs Costi 2012
Margini vs Costi (DITEDI)
100%
100%
90%
90%
80%
80%
70%
70%
60%
60%
50%
50%
40%
40%
30%
30%
20%
20%
10%
10%
0%
0%
2009
2010
MOL
Materiali
2011
Personale
2012
Servizi
FVG
MOL
ITA
Materiali
Personale
DITEDI
Servizi
23. IL RATING MORE
Il rating, calcolato secondo la metodologia proprietaria MORE, prende in considerazione tutte le principali
voci di bilancio e i relativi indici dell’azienda, oltre che le caratteristiche del settore e del paese in cui questa
opera, per esprimere, in maniera sintetica ma esaustiva, lo “stato di salute” globale di un’azienda.
Tale Rating è espresso e strutturato secondo quanto riassunto nella tabella sottostante:
Classe
MORE
AAA
AA
Rating Macro-Classe
Sana
A
BBB
Equilibrata
BB
B
Vulnerabile
CCC
CC
C
D
Rischiosa
Significato
La solvibilità dell’impresa è ritenuta massima. L’impresa mostra un eccellente
equilibrio patrimoniale, finanziario ed economico, e la sua capacità di gestire il
rischio è elevata.
L’impresa ha una solvibilità molto alta. Presenta una elevata solidità patrimoniale
e finanziaria e capacità di reddito. La differenza rispetto al rating AAA è molto
contenuta.
L’impresa ha una solvibilità alta. Presenta un’alta solidità patrimoniale e finanziaria
e capacità di reddito. L’impresa è più sensibile ai mutamenti del quadro economicofinanziario rispetto alle imprese con rating superiore.
L’equilibrio patrimoniale, finanziario ed economico dell’impresa è considerato
adeguato. Lo stato di salute dell’impresa può essere pregiudicato da gravi eventi
economici sfavorevoli.
L’impresa presenta una sufficiente solidità patrimoniale e finanziaria: la capacità di
gestire il rischio di impresa è maggiormente influenzato negativamente da condizioni
economiche avverse.
L’impresa manifesta segnali di vulnerabilità. La debolezza della struttura
patrimoniale, economica e finanziaria potrebbe essere accentuata da un
peggioramento dello scenario economico.
L’impresa mostra squilibri nella sua struttura patrimoniale, finanziaria ed economica.
Una carente gestione dell’impresa, nonché eventi di mercato contrari sono in grado di
pregiudicare con alta probabilità la solvibilità dell’impresa.
L’impresa mostra dei segnali di elevata vulnerabilità. La presenza di già forti
disequilibri potrebbe accentuarsi in condizioni di mercato ed economiche non
favorevoli.
L’impresa manifesta situazioni patologiche considerevoli: la sua solvibilità è ritenuta
molto scarsa.
L’impresa manifesta situazioni patologiche gravi: la sua solvibilità è nulla.
RATING
MORE
24. IL RATING MORE
Multi Objective Rating Evaluation: andamento valori medi
Rating medio
BBB
7,0
BB
6,0
B
5,0
2009
2010
ITA
2011
FVG
2012
DITEDI
IL RATING
25. IL RATING MORE
Multi Objective Rating Evaluation: distribuzione in classi
IL RATING
Distribuzione in classi di rating 2012 (DITEDI)
30%
25%
20%
15%
10%
5%
0%
D
C
CC
CCC
B
BB
BBB
A
AA
AAA
26. IL RATING MORE
Multi Objective Rating Evaluation: distribuzione in classi aggregate
Distribuzione in classi di rating 2012
Distribuzione in classi di rating aggregate
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
IL RATING
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
2009
Rischiose
2010
Vulnerabili
2011
Equilibrate
DITEDI
2012
Rischiose
Sane
Sane
Equilibrate
AAA, AA, A
BBB, BB
Vulnerabili
Rischiose
B, CCC
CC, C, D
ITA
Vulnerabili
Equilibrate
FVG
Sane
27. L’ITALIA IN GENERALE
LEVERAGE
ITALIA
Per concludere si riportano, a titolo puramente illustrativo, i valori medi (mediani) del rating e degli indici di
indebitamento, per le imprese italiane, senza distinzione settoriale.
Leverage mediano
Levearge mediano Italia
6,00
6,00
5,00
5,00
4,00
4,00
3,00
3,00
2,00
2,00
2009
1,00
2009
2010
2011
2012
2010
ITA
2011
FVG
2012
DITEDI
28. LEVERAGE
ITALIA
IL LEVERAGE FINANZIARIO
Leverage finanziario mediano
LeverageFinanziario mediano Italia
2,00
1,20
1,00
1,50
0,80
0,60
1,00
0,40
0,20
0,50
0,00
2009
0,00
2009
2010
2011
2012
2010
ITA
2011
FVG
DITEDI
2012
30. CONCLUSIONI
CONCLUSIONI
Dall’analisi condotta sull’elenco affiliati DITEDI, risulta che:
•Il fatturato aggregato delle imprese del distretto è in crescita;
•L’indebitamento assoluto delle imprese del settore si sta riducendo;
• L’indebitamento di natura finanziaria si attesta a livelli bassi;
• Positivo l’aumento delle aziende in utile dal 2010 al 2012, trend confermato da un aumento del ROE
mediano;
• La redditività sul capitale proprio, è fortemente legata alla dimensione aziendale ed aumenta al crescere
di questa;
• Adeguati i livelli di liquidità mantenuti;
• Il rating MORE medio si attesta a ridosso della classe BB, in leggera crescita rispetto all’anno precedente,
classe che denota imprese con sufficiente solidità economica e finanziaria.
31. CONCLUSIONI
CONCLUSIONI
Dal confronto tra gli affiliati DITEDI, e l’omologo settore regionale e nazionale risulta:
• La performance assoluta è in linea, o leggermente superiore a quanto riscontrato a livello regionale;
• Dal confronto nazionale, emerge un leggero divario a favore del settore nazionale, tuttavia valori
assoluti e soprattutto gli andamenti rilevati, sono abbastanza allineati;
• Spiccano i livelli di redditività raggiunti dalle aziende del distretto DITEDI che, nel 2012 in particolare,
superano di gran lunga i livelli mediani nazionali e regionali. Ribadiamo la forte correlazione osservata tra
dimensione (in termini di fatturato) e redditività.
• Il rating medio 2012 risulta pressoché identico a quanto rilevato a livello nazionale e leggermente
superiore rispetto a quello delle imprese attive in regione.
32. WHERE
WE ARE
Trieste, Italy
AREA Science and Technology Park
The leading Science and Technology Park in Italy.
Established in 1978.
Key point: only companies with high innovative technologies.
modeFinance Headquarter Building A
AREA Science Park, Padriciano 99
34012 Trieste ITALY
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