CARATTERISTICHE DESCRITTIVE
-TIPOLOGIE DI PROCESSI PRODUTTIVI
-TIPOLOGIE DI LAYOUT
-CARATTERI PRESTAZIONALI
-QUALITÀ DEI PRODOTTI, PROCESSI E DELLE ORGANIZZAZIONI
SISTEMI E STRUMENTI DI CERTIFICAZIONE IN UN’OTTICA DI MIGLIORAMENTO CONTINUO DEI SERVIZI INFORMATICI.
CARATTERISTICHE PROGETTUALI
-DIMENSIONAMENTO
-ANALISI TECNICO-ECONOMICA
CARATTERISTICHE FUNZIONALI
-ANALISI DI PROCESSO
-GESTIONE DELLE SCORTE
-PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DELLE OPERATIONS
APPROFONDIMENTI:
LOGISTICA E TRASPORTI
OPERATIONS STRATEGY
2. SOSTENIBILITÀ DELLO SVILUPPO CAMBIAMENTO DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE
Strumenti di ecogestione
• Principio di condivisione di responsabilità
• Partecipazione attiva di differenti attori
SOSTENIBILITA’ =
Soddisfazione di esigenze di natura etica e sociale
3. Applicazione standard
ambientali (EMS) in GBT
•Requisiti industriali e servizi
per ottenere certificazione
•Basate su principi di gestione
della qualità delle ISO9000
Emanazione norme
ISO14000
(principale ISO14001)
•Gestione aspetti ambientali
di processo e di prodotto
Prima revisione
norma ISO14001
•Maggiore attenzione
al Cliente
Seconda revisione
Norma ISO14001
• Periodo di transizione
fino al 2018
SCOPO di tali norme :
4. SGA
Miglioramento
continuo
Benefici per l’ambiente
•minori emissioni in atmosfera
•minori impatti su corpi ittici
•minore impatto sul suolo
Benefici per le aziende
• risparmi, energie e materie prime
• riduzione rischio incidenti
• vantaggi competitivi e
d’immagine
• Impegno costante e continuativo
per il rispetto delle normative da
parte delle aziende
• Sviluppo sistemi di autocontrollo
per la prevenzione di inquinamenti
5. Organizzazioni
• SGA
• Indicatori prestazioni
• Controllo (Audit)
• Comunicazione
• Gas serra
Prodotti
• Valutazione ciclo vita
(Life-Cycle-Assestment)
• Etichettatura
• Design
comprende norme
Norma Principale famiglia ISO14000 :
6. fornisce i requisiti che il SGA deve avere al fine di formulare
una politica ambientale e stabilire obiettivi coerenti con essa
Adesione volontaria
Deve tener conto
delle necessità
di :
azionisticlienti
9. Per la versione del , l’ottenimento dello sviluppo sostenibile
poteva essere ottenuto attraverso una sequenza logica
costituita da
1. Definizione della POLITICA AMBIENTALE e la sua diffusione all’interno e
all’esterno.
Essa fissa i principi e gli obiettivi generali in campo ambientale.
2. (PLAN) Pianificazione di obiettivi e traguardi coerenti con:
- la suddetta politica ambientale,
- i programmi necessari per il loro conseguimento,
- le responsabilità,
- i tempi necessari,
- i sistemi di valutazione.
Si stabilisce cosa e come fare, cosa e come controllare,
quali standard avere per riferimento.
3. (DO) Attuazione e funzionamento attraverso:
- la definizione della struttura operativa,
- la formalizzazione di ruoli e responsabilità,
- il controllo,
- la documentazione,
- la prevenzione per situazioni di emergenza.
4. (CHECK) Controlli ed azioni correttive attraverso:
- un audit strutturato e sistematico dell’SGA.
5. (ACT) Riesame della direzione, della politica, degli obiettivi
in modo da valutare adeguatezza ed efficacia.
10. High
Level
Structure
Analisi
del
contesto
Leadership
Life-Cycle
Thinking
Valutare
rischi
•Fronteggiare il cambiamento climatico
•Problema sfruttamento delle risorse
•Crescente consapevolezza da parte delle
aziende di considerare fattori interni ed esterni
che influenzano sul loro impatto ambientale (es.
volatilità del clima)
•Coinvolgimento della Leadership
•Attenzione verso iniziative proattive
•Coordinamento direzione strategica aziendale
•Comunicazione più efficace
•Approccio al ciclo di vita del prodotto-servizio
dallo sviluppo alla fine
•contesto dell’organizzazione e delle azioni per
affrontare i rischi e le opportunità.
•Rendere il SGA parte delle attività quotidiane
delle aziende, anche attraverso la distribuzione
delle responsabilità in tutta l’organizzazione
11. La struttura : 2004 2015 (HLS)
I principali vantaggi
• maggiore compatibilità con altre norme
• maggiore facilità nell’implementazione di nuovi standard
• maggiore facilità nell’integrare le norme in un sistema di gestione
• aumentare il valore per gli utenti
• maggiore efficacia nello sviluppo di standard per i comitati tecnici
12. << Insieme delle condizioni ambientali
che sono influenzate o in grado di
influenzare l’organizzazione >>
• Fattori interni (processi, vincoli di prodotto,
competenze, politiche, …)
• Fattori esterni (aspetti sociali, tecnologici,
legali, economici,…)
• Parti interessate rilevanti per il suo SGA
• Esigenze ed aspettative
• Obblighi di conformità che DEVE rispettare
o che ha SCELTO di rispettare al fine di
ottenere e mantenere il riconoscimento
13.
14. • Schema più ampio, comprende fattori
esterni ed interni, esigenze ed aspettative
• Al centro appare la Leadership, in evidenza
• Introduzione del concetto di risultato atteso
del SGA (esiti finali a cui essa è finalizzata).
E’ sovraordinato rispetto i singoli obiettivi
aziendali e genera valore non solo per
l’ambiente ma anche per l’organizzazione
e per le parti interessate.
Rafforza, quindi, il legame tra gestione
ambientale e gestione complessiva
dell’organizzazione.
15. Alta direzione
INDIRETTA
garantire un coinvolgimento
attivo nel SGA da parte delle
funzioni, delle figure e dei ruoli
aziendali chiave.
L’alta direzione deve aiutare i
responsabili aziendale ad
esercitare una leadership.
DIRETTA
presenza, impegno,
responsabilità e supporto
attivo al SGA.
Necessità di integrale la
politica ambientale con altri
obiettivi dell’organizzazione.
stabilisce una politica ambientale che nel campo di applicazione
del SGA risulti appropriata al contesto e alle finalità
dell’organizzazione. Tale politica ambientale deve essere disponibile,
documentata e comunicata all’interno dell’organizzazione
16. La nuova logica Risk-based assicura che non solo il sistema raggiunga gli obiettivi
stabiliti ma che si prevengano e si riducano effetti e conseguenze indesiderati
La nuova logica Risk-based assicura che non solo il sistema raggiunga gli obiettivi
stabiliti ma che si prevengano e si riducano effetti e conseguenze indesiderati
17. PIANIFICAZIONE
Life-cycle-analysis
• Bisogna considerare i possibili impatti
ambientali dei prodotti e servizi a partire dalle
fasi di reperimento delle materie prime fino allo
smaltimento finale.
• Bisogna individuare specifici requisiti operativi
inerenti la fase di approvvigionamento
• Bisogna fornire informazioni ai clienti sull’uso e
lo smaltimento dei prodotti e servizi.
Rischi ed opportunità
• la nuova norma chiede espressamente alle
organizzazioni di scegliere il metodo per
identificare e valutare rischi e opportunità, in
relazione al proprio specifico contesto di
operatività, all’interno di una gamma di
possibili opzioni che vanno da un processo di
analisi qualitativa ad un vero e proprio risk
assestment quantitativo.
• ogni opportunità potrebbe trasformarsi, se mal
gestita, in un danno potenziale
PIANIFICAZIONE
Life-cycle-analysis
• Bisogna considerare i possibili impatti
ambientali dei prodotti e servizi a partire dalle
fasi di reperimento delle materie prime fino allo
smaltimento finale.
• Bisogna individuare specifici requisiti operativi
inerenti la fase di approvvigionamento
• Bisogna fornire informazioni ai clienti sull’uso e
lo smaltimento dei prodotti e servizi.
Rischi ed opportunità
• la nuova norma chiede espressamente alle
organizzazioni di scegliere il metodo per
identificare e valutare rischi e opportunità, in
relazione al proprio specifico contesto di
operatività, all’interno di una gamma di
possibili opzioni che vanno da un processo di
analisi qualitativa ad un vero e proprio risk
assestment quantitativo.
• ogni opportunità potrebbe trasformarsi, se mal
gestita, in un danno potenzialePIANIFICAZIONE
Life-cycle-analysis
• Bisogna considerare i possibili impatti
ambientali dei prodotti e servizi a partire dalle
fasi di reperimento delle materie prime fino allo
smaltimento finale.
• Bisogna individuare specifici requisiti operativi
inerenti la fase di approvvigionamento
• Bisogna fornire informazioni ai clienti sull’uso e
lo smaltimento dei prodotti e servizi.
18. DOCUMENTAZIONE
(sotto forma di risposte a comunicazioni, di
rapporti aziendali o di informazioni volontarie)
(attraverso la ricezione di proteste o richieste
di informazioni, ecc)
(per motivare, aggiornare ed informare il
personale)
(segnalazioni, suggerimenti o osservazioni, ecc)
COMUNICAZIONE
(anche in forma DIGITALE)
19. La rivisitazione della norma nel 2015 ha dato
particolare attenzione alle attività di PREVENZIONE e di
FRONTEGGIAMENTO delle EMERGENZE.
Ogni componente dell’organizzazione deve sapere
chiaramente COSA FARE e QUANDO FARLA.