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Novembre 2012

                             RASSEGNA
                             STAMPA III




Si parla di Massimo Caputi
Prelios accelera verso la Feidos di Massimo Caputi
di Paola Dezza, 13 novembre 2012

Le attese non sono state deluse ed è arrivato oggi puntuale l'ok del cda di
Prelios al memorandum concordato con Feidos per un'operazione straordinaria che
porterà la società nelle mani di Massimo Caputi, ex a.d di Fimit (oggi Idea
Fimit). Un'operazione che nasce da trattative iniziate prima dell'estate e che
oggi sfociano in un'operazione straordinaria finalizzata al rafforzamento
patrimoniale, al riequilibrio finanziario e al rilancio industriale di Prelios,
come recita il comunicato stampa. Da subito spicca l'uscita di scena dell'a.d.
Paolo Bottelli, mentre decadono i rumors che davano in arrivo sulla poltrona di
amministratore delegato Giancarlo Scotti dal gruppo Generali. Le ultime
indiscrezioni vogliono che in pole position sia Sergio Iasi, che al momento
entra come consigliere.
L'operazione prevede un aumento di capitale da 185 milioni di euro, di cui 100
milioni almeno per cassa, e una rimodulazione dell'indebitamento, stimabile in
circa 561 milioni di euro. Feidos parteciperà con 20 milioni di euro. Comunque
l'operazione e relativo aumento di capitale – i cui dettagli sono da definire –
devono ancora essere presentate agli organi deliberanti dei soggetti del patto,
anche se Camfin già ieri ha dato la sua approvazione.
Dopo la firma dell'accordo preliminare, Feidos ha presentato le linee guida del
rilancio che potrà essere raggiunto in 4 anni con il mantenimento dei livelli
occupazionali e la valorizzazione delle risorse umane esistenti. L'obiettivo è
focalizzarsi sui servizi per patrimoni italiani ed esteri, anche mediante joint
venture europee. Il veicolo che investirà in Prelios è Feidos 11, di cui fanno
parte oltre alla Feidos di Massimo Caputi anche Luca Rovati di RottaPharmMadaus,
la famiglia nobile romana Diaz Della Vittoria Pallavicini – da anni attiva nel
real estate - e altri investitori.
Tornando a Prelios, il cda ha anche approvato i conti al 30 settembre 2012
(giovedì su Casa24 Plus l'analisi a cinque anni dei principali titoli
immobiliari quotati), certificando una perdita dei ricavi consolidati che sono
scesi a 95,8 milioni di euro dai 121,6 milioni di euro dei primi nove mesi 2011.
In particolare, i ricavi della piattaforma di gestione, italiana ed estera,
ammontano a 91,6 milioni di euro (113,6 milioni di euro al 30 settembre dello
scorso anno).
Il consiglio di Prelios approva il riassetto: ok
all'arrivo di Feidos
Real estate. Via alla nuova governance, Iasi verso la guida
Aumento di capitale da 185 milioni

di Laura Galvagni, 14/11/2012 pg. 37

Prelios è pronta al riassetto. Il cda del gruppo immobiliare ha messo ieri il
sigillo al memorandum d'intesa siglato con Feidos per il rilancio della
compagnia del mattone. In quest'ottica è stato deciso un prosieguo delle
trattative in esclusiva fino al 21 dicembre per permettere la messa a punto dei
dettagli e per ottenere il consenso formale delle parti coinvolte, dagli
azionisti del patto Prelios alle banche creditrici.
Il piano
Il progetto prevede un aumento di capitale da 185 milioni, di cui 100 milioni da
sottoscrivere per cassa e la fetta restante tramite potenziale conversione di
parte dei debiti in equity. Allo stato attuale è stato stimato un indebitamento
complessivo di 561 milioni che dovrà essere ridotto nell'intorno dei 250 milioni
(la parte eccedente non rimborsata sarà trasformata in strumenti partecipativi o
quasi-equity). Quanto all'aumento, Feidos si è impegnata a sottoscrivere fino a
20 milioni mentre il patto Prelios parteciperà per 25 milioni: Camfin, Generali,
Intesa Sanpaolo e Massimo Moratti hanno già confermato il proprio supporto. La
ricapitalizzazione, salvo aggiustamenti, potrebbe passare al vaglio del
consiglio di Prelios il 18 dicembre. A cavallo di quella data dovrebbe peraltro
registrarsi il primo cambio nella governance della società. In quanto socio
industriale, infatti, Feidos avrà alcune prerogative a livello gestionale che
prevedono tra l'altro la nomina di una figura condivisa alla guida. Il manager è
già stato scelto e, salvo sorprese, sarà Sergio Iasi che giusto ieri ha fatto
ingresso nel cda Prelios. Massimo Caputi, primo socio di Feidos, sembrerebbe
invece essere destinato alla vice presidenza. L'attuale assetto partecipativo
rappresentato nel patto Prelios non dovrebbe poi essere sostanzialmente
modificato per effetto delle nuove sottoscrizioni.
Il ruolo di F11
Feidos parteciperà all'operazione attraverso un veicolo appositamente costituito
e partecipato al 51%: Feidos 11. La quota di capitale restante è suddivisa tra
Luca Rovati di RottaPharmMadaus, la famiglia Diaz Della Vittoria Pallavicini,
Cornetto Bourlot e altri investitori. Il veicolo è stato al momento dotato delle
risorse necessarie a far fronte al prossimo aumento di capitale di Prelios, che
verrà fatto a condizioni di mercato. F11 sarà il socio industriale che dovrà
contribuire alla riorganizzazione del gruppo immobiliare. In quest'ottica,
l'idea è un forte alleggerimento della holding centrale abbinato a un
contemporaneo sviluppo delle singole aree di business, in particolare dei
servizi di gestione specialistici, e alla valorizzazione dei co-investimenti
ancora in essere. È poi probabile che si considererà di concedere al braccio
operativo in Germania totale autonomia, anche sul fronte manageriale. F11, come
dichiarato dall'ad, Alessandra Patera, punta a raggiungere i propri obiettivi
«entro i prossimi quattro anni».
Feidos nuovo socio, aumento da 185 milioni
14/11/2012 pg. 25   ed. Nazionale

Prelios ha siglato l'intesa preliminare con Feidos di Massimo Caputi. L'accordo,
che estende l'esclusiva al 21 dicembre, prevede un aumento di capitale da 185
milioni da realizzarsi sia per cassa (100 milioni) sia attraverso la conversione
di debito in equity (85 milioni). Gli aderenti al patto (Camfin, Generali,
Intesa Sanpaolo e Massimo Moratti) contribuiranno per 25 milioni e Feidos per 20
milioni. Prevista, inoltre, la rimodulazione del debito da 561 milioni a un
livello sostenibile (250 milioni) anche attraverso la sua conversione. Dopo la
firma dell'intesa l'ad di Prelios, Paolo Bottelli, si è dimesso e gli è
subentrati Sergio Iasi in quota Feidos. Nei primi nove mesi del 2012 la società
ha registrato una perdita di 171 milioni (-152,9 milioni nel 2011) anche per
effetto di svalutazioni immobiliari e di prestiti in sofferenza per 117,3
milioni.




QN - Il Resto del Carlino 14/11/2012 pg. 26   ed. Nazionale

Prelios, semaforo verde alla cura di Feidos
MILANO L'EX PIRELLI Real Estate chiude i nove mesi con una perdita di 171
milioni, contro il rosso di 152,9 del 2011. Un risultato «su cui pesano
svalutazioni immobiliari e del portafoglio di 'non performing loan' per oltre
100 milioni». I ricavi sono in calo a 95,8 milioni di euro (-21,21%). Dopo
l'approvazione dei conti, il cda di Prelios ha poi preso atto delle dimissioni
dell'ad Paolo Massimiliano Bottelli, cooptando Sergio Iasi, destinato a breve a
prenderne il posto. E ha approvato l'accordo con Feidos, che vede tra i soci
Camfin, Generali, Intesa, Massimo Moratti, per un aumento di capitale da 185
milioni, di cui 100 da sottoscrivere per cassa, e la rimodulazione di circa metà
dei debiti (561 milioni). La restante quota sarà convertita in strumenti
partecipativi.




Avvenire 14/11/2012 pg. 21   ed. Nazionale

Prelios, il Cda dà l'ok: accordo con Feidos e aumento di
capitale
MILANO . Il cda di Prelios ha approvato la sottoscrizione di un accordo con
Feidos per il riequilibrio finanziario e il rilancio industriale. L'operazione
prevede un aumento di capitale per 185 milioni di euro, di cui 100 da
sottoscrivere per cassa e la restante quota con eventuale conversione di parte
dei debiti. Inoltre l'indebitamento, pari a 561 milioni, verrà rimodulato per
250 milioni di euro, e per la restante quota sarà convertito in strumenti
partecipativi o "quasi-equity". L'accordo prevede che gli aderenti al patto
Prelios contribuiscano all'aumento per una quota di 25 milioni di euro, mentre
Feidos parteciperà per 20 milioni.
Finanza e Mercati 14/11/2012 pg. 4
Prelios, via all'accordo con Feidos
Via libera dal cda di Prelios, l'ex Pirelli Re, all'accordo con Feidos per la
realizzazione di un'operazione straordinaria «finalizzata al rafforzamento
patrimoniale, al riequilibrio finanziario e al rilancio industriale».
L'operazione prevede un aumento di capitale per 185 milioni, di cui 100 da
sottoscrivere per cassa e la restante quota con eventuale conversione di parte
dei debiti. Inoltre l'indebitamento, pari a 561 milioni, verrà rimodulato per
250 milioni di euro, e per la restante quota sarà convertito in strumenti
partecipativi o «quasi-equity». In ogni caso la ristrutturazione è condizionata
all'approvazione degli aderenti al patto Prelios e dei finanziatori.
L'operazione si rende necessaria visti i conti del gruppo immobiliare che ha
chiuso il periodo con un risultato operativo in rosso per 41,9 milioni (positivo
per 6,1 mln un anno fa) e con perdite nette per 171 milioni (dai 152,9 milioni
del settembre 2011). Il risultato operativo è stato penalizzato da circa 36
milioni di svalutazioni.




QN - Il Giorno 14/11/2012 pg. 26   ed. Nazionale

Prelios, semaforo verde alla cura di Feidos
MILANO L'EX PIRELLI Real Estate chiude i nove mesi con una perdita di 171
milioni, contro il rosso di 152,9 del 2011. Un risultato «su cui pesano
svalutazioni immobiliari e del portafoglio di 'non performing loan' per oltre
100 milioni». I ricavi sono in calo a 95,8 milioni di euro (-21,21%). Dopo
l'approvazione dei conti, il cda di Prelios ha poi preso atto delle dimissioni
dell'ad Paolo Massimiliano Bottelli, cooptando Sergio Iasi, destinato a breve a
prenderne il posto. E ha approvato l'accordo con Feidos, che vede tra i soci
Camfin, Generali, Intesa, Massimo Moratti, per un aumento di capitale da 185
milioni, di cui 100 da sottoscrivere per cassa, e la rimodulazione di circa metà
dei debiti (561 milioni). La restante quota sarà convertita in strumenti
partecipativi.




ItaliaOggi 14/11/2012 pg. 42

Feidos in aiuto a Prelios Aumento da 185 milioni
Il cda di Prelios ha approvato un memorandum of understanding con la Feidos di
Massimo Caputi, per un'operazione straordinaria volta a rafforzare la struttura
patrimoniale, il riequilibrio finanziario e il rilancio industriale della
società immobiliare. L'operazione prevede una revisione della struttura
patrimoniale e finanziaria complessiva della società basata su due componenti.
Un aumento di capitale per 185 milioni, di cui una quota di almeno 100 da
sottoscrivere per cassa e la restante quota sottoscritta attraverso eventuale
conversione di parte dei debiti. Una rimodulazione dell'indebitamento, stimabile
in 561 milioni a livelli sostenibili, ipotizzati fino a 250 milioni e, per la
restante quota, mediante conversione in strumenti partecipativi o quasi-equity.
L'aumento di capitale dovrebbe partire nel primo trimestre 2013.Prelios ha anche
approvato i conti dei primi nove mesi con una perdita di 171 milioni (-152,9 a
fine settembre 2011. Le attività della piattaforma di gestione (servizi), core
business del gruppo, hanno registrato invece un ebit positivo per 10,1 milioni
(15,4). I ricavi sono scesi a 91,6 milioni (113,6). Il risultato operativo è
stato negativo per 41,9 milioni. Il cda ha infine preso atto delle dimissioni
dell'a.d., Paolo Bottelli e ha cooptato Sergio Iasi quale nuovo consigliere.




QN - La Nazione 14/11/2012 pg. 26     ed. Nazionale

Prelios, semaforo verde alla cura di Feidos
MILANO L'EX PIRELLI Real Estate chiude i nove mesi con una perdita di 171
milioni, contro il rosso di 152,9 del 2011. Un risultato «su cui pesano
svalutazioni immobiliari e del portafoglio di 'non performing loan' per oltre
100 milioni». I ricavi sono in calo a 95,8 milioni di euro (-21,21%). Dopo
l'approvazione dei conti, il cda di Prelios ha poi preso atto delle dimissioni
dell'ad Paolo Massimiliano Bottelli, cooptando Sergio Iasi, destinato a breve a
prenderne il posto. E ha approvato l'accordo con Feidos, che vede tra i soci
Camfin, Generali, Intesa, Massimo Moratti, per un aumento di capitale da 185
milioni, di cui 100 da sottoscrivere per cassa, e la rimodulazione di circa metà
dei debiti (561 milioni). La restante quota sarà convertita in strumenti
partecipativi.




MF 14/11/2012 pg. 1   ed. Nazionale

Prelios dà il via libera a Caputi
SOTTOSCRITTO MEMORANDUM D'INTESA CON FEIDOS, SUBORDINATO ALL'OK DEGLI ISTITUTI
DI CREDITO

Aumento di capitale da 185 milioni di cui 100 in contanti. Il veicolo che
entrerà si chiamerà Feidos 11, partecipato anche da Rovati di Rottapharm. Iasi
nuovo ad. Nei nove mesi il gruppo perde 170 milioni
di Manuel Follis Con il passo indietro dell'ormai ex amministratore delegato,
Paolo Bottelli, e la sottoscrizione da parte del cda di Prelios del memorandum
d'intesa con la Feidos di Massimo Caputi, è partita ufficialmente la nuova era
della ex Pirelli Real Estate. L'operazione straordinaria «finalizzata al
rafforzamento patrimoniale, al riequilibrio finanziario e al rilancio
industriale di Prelios» è ora subordinata all'approvazione degli aderenti al
patto della società e dei finanziatori. Gli accordi vincolanti saranno infatti
sottoscritti una volta terminate le negoziazioni e ottenuto il definitivo
consenso delle diverse parti coinvolte. Anche se, una vota arrivati a questo
punto, è difficile pensare che l'operazione sfumi. L'accordo prevede un aumento
di capitale da 185 milioni, di cui circa 100 milioni da sottoscrivere per cassa
e il resto tramite eventuale conversione di parte dei debiti. L'indebitamento,
che oggi è pari a 561 milioni (inclusi gli oneri finanziari) dovrebbe essere
rimodulato fino a 250 milioni e la restante parte dovrebbe essere convertita in
strumenti partecipativi o di quasi-equity. Feidos parteciperà per una quota
complessivamente pari a 20 milioni mentre gli aderenti al patto Prelios dovranno
contribuire all'aumento per 25 milioni, ed è per questo che l'accordo è
subordinato al loro via libera, che Camfin ha già sostanzialmente accordato. Nel
dettaglio, il veicolo che investirà in Prelios è Feidos 11, di cui fanno parte
oltre alla società di Caputi anche Luca Rovati di Rottapharm Madaus, la famiglia
Diaz Della Vittoria Pallavicini, Giuseppe Cornetto Bourlot e altri investitori.
La strategia che verrà perseguita per il rilancio del gruppo, come ha spiegato
l'ad di Feidos, Alessandra Patera, mira alla «focalizzazione sul mercato
dell'erogazione dei servizi evoluti». Gli elementi chiave saranno il
mantenimento dei livelli occupazionali e la valorizzazione delle risorse umane
esistenti, la forte focalizzazione sul rilancio dei servizi per patrimoni
italiani ed esteri, anche mediante joint venture europee, la fidelizzazione
degli oltre 100 investitori istituzionali presenti nei veicoli gestiti, e infine
l'attrazione di investitori esteri in Italia». Secondo Patera il rilancio
completo potrà essere raggiunto nell'arco di 4 anni. Al posto del dimissionario
Bottelli è stato cooptato in consiglio Sergio Iasi che assumerà la guida
operativa della società immobiliare. Ieri Prelios ha anche reso noti i conti del
terzo trimestre e dei nove mesi, chiusi con una perdita di 171 milioni, in
crescita rispetto al rosso di 152 milioni dello stesso periodo 2011, ma su cui
hanno pesato svalutazioni immobiliari e del portafoglio dei crediti non
performing per più di 100 milioni. I ricavi sono passati da 121 a 95 milioni e
il risultato operativo si è attestato a -42 milioni mentre la posizione
finanziaria netta, già negativa per 497, è passata a -523 milioni. Il cda ha
anche approvato le linee guida del piano 2013-2016, la cui approvazione sarà
effettuata dal prossimo consiglio d'amministrazione alla luce dell'ingresso di
Feidos 11.




AGI 13/11/2012

PRELIOS: NEI NOVE MESI RISULTATO NETTO NEGATIVO PER 171
MILIONI
Ultime notizie
15:35 13 NOV 2012 Il Consiglio di Amministrazione di Prelios, riunitosi oggi, ha
esaminato e approvato il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012.
Andamento della gestione del Gruppo nei primi nove mesi del 2012Nel terzo
trimestre il mercato immobiliare europeo ha confermato il trend di rallentamento
della prima parte dell'anno, con sensibili differenze tra Paese e Paese: se il
mercato tedesco e' risultato ancora il piu' liquido e dinamico, quello italiano
ha toccato nuovi minimi, con stime per fine anno di ulteriore rallentamento. Il
2012 si avvia a chiudere in calo per il quinto anno consecutivo, con volumi
ormai tornati ai livelli piu' bassi dal 2000. In virtu' di questi dati migliora
il sentiment generale che stima come piu' prossima una possibile inversione di
tendenza, e va sottolineato comunque come tale scenario abbia un impatto piu'
significativo sull'attivita' di investimento di Prelios, mentre i servizi
(piattaforma di gestione), con la sola eccezione dell'attivita' di brokeraggio,
connessa a tale andamento, non ne risultano influenzati, continuando ad
evidenziare performance positive.
http://www.agi.it/repository/struttura-sito/subhp-borsa/flusso-
italia/notizie/201211131535-fta-rt10245-
prelios_nei_nove_mesi_risultato_netto_negativo_per_171_milioni
Affari Italiani 13/11/2012

Borse Ue, torna l'avversione al rischio
Seduta debole per le borse europee dove, secodno alcuni operatori, torna ancora
un po' di avversione al rischio e l'attenzione resta concentrata, nel breve
termine, sulla questioni macroeconomiche ed in particolare sulla Grecia. Pesano
anche le incertezze legate al fiscal cliff Usa. Il Dax di Francoforte perde lo
0,68% a 7.120,07 punti, il Cac 40 di Parigi cede lo 0,58% a 3.391,91 punti,
l'Ftse 100 di Londra arretra dello 0,47% a 5.740,35 punti, l'Ftse Mib di Piazza
Affari segna -0,69% a 15.016,32 punti, l'Ibex di Madrid lascia sul terreno lo
0,54% a 7.526,6 punti. I ministri delle Finanze nella riunione dell'Eurogruppo
si sono trovati d'accordo sull'opportunità di concedere due anni supplementari
al paese ellenico per la riduzione del deficit. Disaccordo pero' tra Fmi ed
Eurogruppo sull'analisi di sostenibilita' del debito pubblico. E' stato
convocato un meeting straordinario dell'Eurogruppo il 20 novembre per il via
libera agli aiuti. A Piazza Affari, oggi è il banking day: Unicredit, Intesa
Sanpaolo, Bpm, Banco Popolare, Mps e Ubi Banca riuniranno i rispettivi Cda per
l'approvazione dei conti (i numeri di Ubi e Montepaschi dovrebbero arrivare
domani mattina).   Focus, su Telecom Italia dopo il rally di ieri di riflesso
all'offerta di Sawiris. I soci di Telco sarebbero però divisi sulla proposta. E
attenzione pure a Campari in scia ai deludenti conti. Nomura oggi ha tagliato il
target price a 6,5 euro da 7 euro. Deutsche Bank, invece, ha ridotto il prezzo
obiettivo da 6,2 euro a 6 euro. Da seguire pure Prelios il cui consiglio oggi
dovrebbe anche discutere della proposta di Feidos e Camfin in virtù delle voci
sull'asse Bonomi-Clessidra per il riassetto e Rcs.




Corriere.it 13/11/2012

Prelios: perdite nette 9 mesi per 171 mln, esce Bottelli
cooptato Iasi
13 nov - Prelios chiude i primi nove mesi del 2012 con un risultato operativo
negativo per 41,9 milioni (positivo per 6,1 mln un anno fa) e con perdite nette
per 171 milioni in crescita dai 152,9 milioni del settembre 2011. Sul risultato
operativo pesano circa 36 milioni di svalutazioni nel settore dei Non Performing
Loan relativi all'attivita' di investimento, mentre sul risultato netto pesano
svalutazioni su partecipazioni e investimenti immobiliari per 68 milioni, oneri
finanziari per 36,8 milioni e oneri di ristrutturazione per 12,5 milioni.
Restano in utile le attivita' della piattaforma di gestione con un ebit di 10,1
milioni dai 15,4 milioni di un anno fa. A fine settembre la posizione
finanziaria netta e' negativa per 523,6 milioni (dai 497,5 milioni di giugno).
Nella riunione del cda che ha approvato i conti, e che ha dato il via libera
all'intesa preliminare con Feidos per il rafforzamento patrimoniale, il cda ha
preso atto delle dimissioni dell'amministratore delegato Massimiliano Bottelli e
ha cooptato Sergio Iasi come nuovo consigliere.
Il Sole 24 Ore - Casa Plus 24 15/11/2012 pg. 23

Cinque anni da dimenticare per il real estate in Borsa
Dopo le pesanti perdite si delinea il nuovo scenario: tra chi ristruttura, chi
cede e chi guarda al delisting

di Evelina Marchesini

C'è poco da scherzare. Con il real estate italiano quotato in Borsa si sono
bruciati 4.126 miloni di euro in cinque anni, con una capitalizzazione del
settore che è passata dai 5.556 milioni di allora agli attuali 1.430 milioni,
lasciando per strada il 74% del valore borsistico. E l'ipotetico sfortunato
investitore che avesse puntato su determinati titoli esattamente un quinquennio
fa si troverebbe oggi con il classico pugno di mosche in mano. Il che, valutato
da un altro punto di vista, significa che oggi si possono fare buoni affari,
tanto che le pedine delle poche società di real estate quotate si stanno
ultimamente muovendo come in una partita di backgammon.
Restando sul fronte delle performance borsistiche il peggiore a Piazza Affari,
nonostante il rally degli ultimi giorni tutto corso sull'onda del passaggio di
mano, è Prelios (ex Pirelli real estate): a cinque anni lascia sul terreno il
98%, che diventa il -54% rispetto a un anno fa; sul massimo 2012 (che risale al
20 marzo) è in negativo per il 55 per cento. Segue Risanamento, il cui rientro
dai sogni di grandezza del cavaliere Luigi Zunino sta costando alla società il
96% sul quinquennio, ma con una notevole differenza rispetto a Prelios: l'opera
di "risanamento" portata avanti dall'a.d. Claudio Calabi ha reso possibile uno
spunto positivo del 45% rispetto a 12 mesi fa e il raggiungimento del picco
proprio lo scorso 12 ottobre. Segue a ruota, nella non invidiabile classifica a
passo di gambero, Aedes con il -95% sui cinque anni e un -16% a un anno e
un'elevata volatilità, se si pensa che il massimo 2012 è stato raggiunto il 27
marzo e da allora la performance borsistica è al -53 per cento. Igd arretra di
circa il 70% sul quienquennio e del 26% a 12 mesi e il ridimensionamento dei
ricavi dovuto principalmente alle svalutazioni immobiliari causa un arretramento
del 21% rispetto ai massimi del 21 marzo scorso. Beni Stabili è invece in
territorio positivo sui 12 mesi con un +12,22%, mentre a cinque anni la
performance è del -49 per cento.
In questo scenario si stanno delineando equilibri totalmente nuovi che andranno
poi a condizionare le strategie complessive del real estate italiano nella
futura e attesa ripresa (che comunque dovrà attendere il 2014). Con due grandi
driver. Da un lato c'è chi comunque crede nella ripresa del settore e, su questa
convinzione, sta comprando oggi a poco con l'idea di poter profittevolmente
utilizzare, nel giro di un anno, un veicolo quotato. E questo è il lato positivo
del mercato: le società non vanno in fallimento, ma vengono recuperate, come nel
caso di Prelios. Dopo le prime voci circolate già prima dell'estate e dopo gli
ultimi tre mesi di trattative serrate con le banche per trovare un accordo sui
pesanti 500 milioni di debito e scongiurare così un fallimento, si va definendo
in questi giorni la struttura del "salvataggio" da parte della Feidos di Massimo
Caputi, ex a.d. di Fimit (oggi Idea Fimit) che, amato od odiato dai vari
operatori del real estate italiani, è comunque riconosciuto come uno dei pochi
"deal man" del nostro mercato: solidi agganci con i fondi pensionistici e con le
casse di previdenza, rapporti consolidati con il sistema bancario italiano e la
conoscenza approfondita dell'immobiliare nostrano sono tutte carte riconosciute
a Caputi. Anche perchè a livello strategico gran parte dell'operazione di
"ripulitura" della società è già stata fatta dall'a.d. Paolo Bottelli. «Prelios,
per dirla in gergo calcistico, ce la rivediamo in campo preparata e robusta»,
commenta un importante protagonista del mercato immobiliare italiano.
Poi c'è il secondo driver: non ci sono scommesse sulla ripresa, bensì il
tentativo di non restare coinvolti in pasticci economici. «Come nel caso di
Gabetti, una sfortunata storia di non riuscita ristrutturazione plurima pur
spendendo una montagna di denaro, con aumenti di capitale continui: ma la
società non ha mai recuperato redditività nel suo insieme, nonostante alcune
componenti in utile - continua il nostro osservatore -. Così la famiglia
Marcegaglia ha preferito prendere in mano le redini della situazione ed evitare
di trovarsi coinvolta in una storia fallimentare, cambiando in parte il team e
mettendo a punto un altro piano di ristrutturazione». Adesso il primo socio di
Gabetti è infatti la famiglia Marcegaglia con circa il 60% delle quote, seguito
dalla famiglia Giordano con il 16,4% mentre la famiglia Gabetti (nella persona
di Elio Gabetti, figlio del fondatore della società) è ormai fuori dal Cda e
presente con solo il 2 per cento.
Un altro esempio del secondo driver che sta cambiando gli assetti del real
estate quotato è Aedes, dove - dopo l'uscita della famiglia Castelli - il socio
di riferimento è la famiglia Amenduni (acciaierie). «Per non rovinarsi la faccia
- continua l'osservatore - tutta la ristrutturazione è fatta in un'ottica di
congelamento dei problemi». Il dossier Aedes per la cessione della quota di
controllo è passato quest'estate sulle scrivanie di tutti i principali player
del settore, ma al momento non c'è alcun interesse nei confronti di una società
che viene definita dai più «troppo complicata».
Risanamento sta invece via via cedendo tutto: prima l'area di Sesto San
Giovanni, ora quella di Santa Giulia (le trattative con il gruppo Hines Italia
guidato da Manfredi Catelli sono in corso). «Uno spezzatino», così viene
definita la società. E una volta rimasti praticamente solo gli immobili di
Parigi è quantomai probabile che si andrà verso un delisting.




QN - Il Resto del Carlino 14/11/2012 pg. 26   ed. Nazionale

Prelios, semaforo verde alla cura di Feidos
MILANO L'EX PIRELLI Real Estate chiude i nove mesi con una perdita di 171
milioni, contro il rosso di 152,9 del 2011. Un risultato «su cui pesano
svalutazioni immobiliari e del portafoglio di 'non performing loan' per oltre
100 milioni». I ricavi sono in calo a 95,8 milioni di euro (-21,21%). Dopo
l'approvazione dei conti, il cda di Prelios ha poi preso atto delle dimissioni
dell'ad Paolo Massimiliano Bottelli, cooptando Sergio Iasi, destinato a breve a
prenderne il posto. E ha approvato l'accordo con Feidos, che vede tra i soci
Camfin, Generali, Intesa, Massimo Moratti, per un aumento di capitale da 185
milioni, di cui 100 da sottoscrivere per cassa, e la rimodulazione di circa metà
dei debiti (561 milioni). La restante quota sarà convertita in strumenti
partecipativi.

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Note stampa riassetto Prelios - Massimo Caputi Feidos

  • 1. Novembre 2012 RASSEGNA STAMPA III Si parla di Massimo Caputi
  • 2. Prelios accelera verso la Feidos di Massimo Caputi di Paola Dezza, 13 novembre 2012 Le attese non sono state deluse ed è arrivato oggi puntuale l'ok del cda di Prelios al memorandum concordato con Feidos per un'operazione straordinaria che porterà la società nelle mani di Massimo Caputi, ex a.d di Fimit (oggi Idea Fimit). Un'operazione che nasce da trattative iniziate prima dell'estate e che oggi sfociano in un'operazione straordinaria finalizzata al rafforzamento patrimoniale, al riequilibrio finanziario e al rilancio industriale di Prelios, come recita il comunicato stampa. Da subito spicca l'uscita di scena dell'a.d. Paolo Bottelli, mentre decadono i rumors che davano in arrivo sulla poltrona di amministratore delegato Giancarlo Scotti dal gruppo Generali. Le ultime indiscrezioni vogliono che in pole position sia Sergio Iasi, che al momento entra come consigliere. L'operazione prevede un aumento di capitale da 185 milioni di euro, di cui 100 milioni almeno per cassa, e una rimodulazione dell'indebitamento, stimabile in circa 561 milioni di euro. Feidos parteciperà con 20 milioni di euro. Comunque l'operazione e relativo aumento di capitale – i cui dettagli sono da definire – devono ancora essere presentate agli organi deliberanti dei soggetti del patto, anche se Camfin già ieri ha dato la sua approvazione. Dopo la firma dell'accordo preliminare, Feidos ha presentato le linee guida del rilancio che potrà essere raggiunto in 4 anni con il mantenimento dei livelli occupazionali e la valorizzazione delle risorse umane esistenti. L'obiettivo è focalizzarsi sui servizi per patrimoni italiani ed esteri, anche mediante joint venture europee. Il veicolo che investirà in Prelios è Feidos 11, di cui fanno parte oltre alla Feidos di Massimo Caputi anche Luca Rovati di RottaPharmMadaus, la famiglia nobile romana Diaz Della Vittoria Pallavicini – da anni attiva nel real estate - e altri investitori. Tornando a Prelios, il cda ha anche approvato i conti al 30 settembre 2012 (giovedì su Casa24 Plus l'analisi a cinque anni dei principali titoli immobiliari quotati), certificando una perdita dei ricavi consolidati che sono scesi a 95,8 milioni di euro dai 121,6 milioni di euro dei primi nove mesi 2011. In particolare, i ricavi della piattaforma di gestione, italiana ed estera, ammontano a 91,6 milioni di euro (113,6 milioni di euro al 30 settembre dello scorso anno).
  • 3. Il consiglio di Prelios approva il riassetto: ok all'arrivo di Feidos Real estate. Via alla nuova governance, Iasi verso la guida Aumento di capitale da 185 milioni di Laura Galvagni, 14/11/2012 pg. 37 Prelios è pronta al riassetto. Il cda del gruppo immobiliare ha messo ieri il sigillo al memorandum d'intesa siglato con Feidos per il rilancio della compagnia del mattone. In quest'ottica è stato deciso un prosieguo delle trattative in esclusiva fino al 21 dicembre per permettere la messa a punto dei dettagli e per ottenere il consenso formale delle parti coinvolte, dagli azionisti del patto Prelios alle banche creditrici. Il piano Il progetto prevede un aumento di capitale da 185 milioni, di cui 100 milioni da sottoscrivere per cassa e la fetta restante tramite potenziale conversione di parte dei debiti in equity. Allo stato attuale è stato stimato un indebitamento complessivo di 561 milioni che dovrà essere ridotto nell'intorno dei 250 milioni (la parte eccedente non rimborsata sarà trasformata in strumenti partecipativi o quasi-equity). Quanto all'aumento, Feidos si è impegnata a sottoscrivere fino a 20 milioni mentre il patto Prelios parteciperà per 25 milioni: Camfin, Generali, Intesa Sanpaolo e Massimo Moratti hanno già confermato il proprio supporto. La ricapitalizzazione, salvo aggiustamenti, potrebbe passare al vaglio del consiglio di Prelios il 18 dicembre. A cavallo di quella data dovrebbe peraltro registrarsi il primo cambio nella governance della società. In quanto socio industriale, infatti, Feidos avrà alcune prerogative a livello gestionale che prevedono tra l'altro la nomina di una figura condivisa alla guida. Il manager è già stato scelto e, salvo sorprese, sarà Sergio Iasi che giusto ieri ha fatto ingresso nel cda Prelios. Massimo Caputi, primo socio di Feidos, sembrerebbe invece essere destinato alla vice presidenza. L'attuale assetto partecipativo rappresentato nel patto Prelios non dovrebbe poi essere sostanzialmente modificato per effetto delle nuove sottoscrizioni. Il ruolo di F11 Feidos parteciperà all'operazione attraverso un veicolo appositamente costituito e partecipato al 51%: Feidos 11. La quota di capitale restante è suddivisa tra Luca Rovati di RottaPharmMadaus, la famiglia Diaz Della Vittoria Pallavicini, Cornetto Bourlot e altri investitori. Il veicolo è stato al momento dotato delle risorse necessarie a far fronte al prossimo aumento di capitale di Prelios, che verrà fatto a condizioni di mercato. F11 sarà il socio industriale che dovrà contribuire alla riorganizzazione del gruppo immobiliare. In quest'ottica, l'idea è un forte alleggerimento della holding centrale abbinato a un contemporaneo sviluppo delle singole aree di business, in particolare dei servizi di gestione specialistici, e alla valorizzazione dei co-investimenti ancora in essere. È poi probabile che si considererà di concedere al braccio operativo in Germania totale autonomia, anche sul fronte manageriale. F11, come dichiarato dall'ad, Alessandra Patera, punta a raggiungere i propri obiettivi «entro i prossimi quattro anni».
  • 4. Feidos nuovo socio, aumento da 185 milioni 14/11/2012 pg. 25 ed. Nazionale Prelios ha siglato l'intesa preliminare con Feidos di Massimo Caputi. L'accordo, che estende l'esclusiva al 21 dicembre, prevede un aumento di capitale da 185 milioni da realizzarsi sia per cassa (100 milioni) sia attraverso la conversione di debito in equity (85 milioni). Gli aderenti al patto (Camfin, Generali, Intesa Sanpaolo e Massimo Moratti) contribuiranno per 25 milioni e Feidos per 20 milioni. Prevista, inoltre, la rimodulazione del debito da 561 milioni a un livello sostenibile (250 milioni) anche attraverso la sua conversione. Dopo la firma dell'intesa l'ad di Prelios, Paolo Bottelli, si è dimesso e gli è subentrati Sergio Iasi in quota Feidos. Nei primi nove mesi del 2012 la società ha registrato una perdita di 171 milioni (-152,9 milioni nel 2011) anche per effetto di svalutazioni immobiliari e di prestiti in sofferenza per 117,3 milioni. QN - Il Resto del Carlino 14/11/2012 pg. 26 ed. Nazionale Prelios, semaforo verde alla cura di Feidos MILANO L'EX PIRELLI Real Estate chiude i nove mesi con una perdita di 171 milioni, contro il rosso di 152,9 del 2011. Un risultato «su cui pesano svalutazioni immobiliari e del portafoglio di 'non performing loan' per oltre 100 milioni». I ricavi sono in calo a 95,8 milioni di euro (-21,21%). Dopo l'approvazione dei conti, il cda di Prelios ha poi preso atto delle dimissioni dell'ad Paolo Massimiliano Bottelli, cooptando Sergio Iasi, destinato a breve a prenderne il posto. E ha approvato l'accordo con Feidos, che vede tra i soci Camfin, Generali, Intesa, Massimo Moratti, per un aumento di capitale da 185 milioni, di cui 100 da sottoscrivere per cassa, e la rimodulazione di circa metà dei debiti (561 milioni). La restante quota sarà convertita in strumenti partecipativi. Avvenire 14/11/2012 pg. 21 ed. Nazionale Prelios, il Cda dà l'ok: accordo con Feidos e aumento di capitale MILANO . Il cda di Prelios ha approvato la sottoscrizione di un accordo con Feidos per il riequilibrio finanziario e il rilancio industriale. L'operazione prevede un aumento di capitale per 185 milioni di euro, di cui 100 da sottoscrivere per cassa e la restante quota con eventuale conversione di parte dei debiti. Inoltre l'indebitamento, pari a 561 milioni, verrà rimodulato per 250 milioni di euro, e per la restante quota sarà convertito in strumenti partecipativi o "quasi-equity". L'accordo prevede che gli aderenti al patto Prelios contribuiscano all'aumento per una quota di 25 milioni di euro, mentre Feidos parteciperà per 20 milioni.
  • 5. Finanza e Mercati 14/11/2012 pg. 4 Prelios, via all'accordo con Feidos Via libera dal cda di Prelios, l'ex Pirelli Re, all'accordo con Feidos per la realizzazione di un'operazione straordinaria «finalizzata al rafforzamento patrimoniale, al riequilibrio finanziario e al rilancio industriale». L'operazione prevede un aumento di capitale per 185 milioni, di cui 100 da sottoscrivere per cassa e la restante quota con eventuale conversione di parte dei debiti. Inoltre l'indebitamento, pari a 561 milioni, verrà rimodulato per 250 milioni di euro, e per la restante quota sarà convertito in strumenti partecipativi o «quasi-equity». In ogni caso la ristrutturazione è condizionata all'approvazione degli aderenti al patto Prelios e dei finanziatori. L'operazione si rende necessaria visti i conti del gruppo immobiliare che ha chiuso il periodo con un risultato operativo in rosso per 41,9 milioni (positivo per 6,1 mln un anno fa) e con perdite nette per 171 milioni (dai 152,9 milioni del settembre 2011). Il risultato operativo è stato penalizzato da circa 36 milioni di svalutazioni. QN - Il Giorno 14/11/2012 pg. 26 ed. Nazionale Prelios, semaforo verde alla cura di Feidos MILANO L'EX PIRELLI Real Estate chiude i nove mesi con una perdita di 171 milioni, contro il rosso di 152,9 del 2011. Un risultato «su cui pesano svalutazioni immobiliari e del portafoglio di 'non performing loan' per oltre 100 milioni». I ricavi sono in calo a 95,8 milioni di euro (-21,21%). Dopo l'approvazione dei conti, il cda di Prelios ha poi preso atto delle dimissioni dell'ad Paolo Massimiliano Bottelli, cooptando Sergio Iasi, destinato a breve a prenderne il posto. E ha approvato l'accordo con Feidos, che vede tra i soci Camfin, Generali, Intesa, Massimo Moratti, per un aumento di capitale da 185 milioni, di cui 100 da sottoscrivere per cassa, e la rimodulazione di circa metà dei debiti (561 milioni). La restante quota sarà convertita in strumenti partecipativi. ItaliaOggi 14/11/2012 pg. 42 Feidos in aiuto a Prelios Aumento da 185 milioni Il cda di Prelios ha approvato un memorandum of understanding con la Feidos di Massimo Caputi, per un'operazione straordinaria volta a rafforzare la struttura patrimoniale, il riequilibrio finanziario e il rilancio industriale della società immobiliare. L'operazione prevede una revisione della struttura patrimoniale e finanziaria complessiva della società basata su due componenti. Un aumento di capitale per 185 milioni, di cui una quota di almeno 100 da sottoscrivere per cassa e la restante quota sottoscritta attraverso eventuale
  • 6. conversione di parte dei debiti. Una rimodulazione dell'indebitamento, stimabile in 561 milioni a livelli sostenibili, ipotizzati fino a 250 milioni e, per la restante quota, mediante conversione in strumenti partecipativi o quasi-equity. L'aumento di capitale dovrebbe partire nel primo trimestre 2013.Prelios ha anche approvato i conti dei primi nove mesi con una perdita di 171 milioni (-152,9 a fine settembre 2011. Le attività della piattaforma di gestione (servizi), core business del gruppo, hanno registrato invece un ebit positivo per 10,1 milioni (15,4). I ricavi sono scesi a 91,6 milioni (113,6). Il risultato operativo è stato negativo per 41,9 milioni. Il cda ha infine preso atto delle dimissioni dell'a.d., Paolo Bottelli e ha cooptato Sergio Iasi quale nuovo consigliere. QN - La Nazione 14/11/2012 pg. 26 ed. Nazionale Prelios, semaforo verde alla cura di Feidos MILANO L'EX PIRELLI Real Estate chiude i nove mesi con una perdita di 171 milioni, contro il rosso di 152,9 del 2011. Un risultato «su cui pesano svalutazioni immobiliari e del portafoglio di 'non performing loan' per oltre 100 milioni». I ricavi sono in calo a 95,8 milioni di euro (-21,21%). Dopo l'approvazione dei conti, il cda di Prelios ha poi preso atto delle dimissioni dell'ad Paolo Massimiliano Bottelli, cooptando Sergio Iasi, destinato a breve a prenderne il posto. E ha approvato l'accordo con Feidos, che vede tra i soci Camfin, Generali, Intesa, Massimo Moratti, per un aumento di capitale da 185 milioni, di cui 100 da sottoscrivere per cassa, e la rimodulazione di circa metà dei debiti (561 milioni). La restante quota sarà convertita in strumenti partecipativi. MF 14/11/2012 pg. 1 ed. Nazionale Prelios dà il via libera a Caputi SOTTOSCRITTO MEMORANDUM D'INTESA CON FEIDOS, SUBORDINATO ALL'OK DEGLI ISTITUTI DI CREDITO Aumento di capitale da 185 milioni di cui 100 in contanti. Il veicolo che entrerà si chiamerà Feidos 11, partecipato anche da Rovati di Rottapharm. Iasi nuovo ad. Nei nove mesi il gruppo perde 170 milioni di Manuel Follis Con il passo indietro dell'ormai ex amministratore delegato, Paolo Bottelli, e la sottoscrizione da parte del cda di Prelios del memorandum d'intesa con la Feidos di Massimo Caputi, è partita ufficialmente la nuova era della ex Pirelli Real Estate. L'operazione straordinaria «finalizzata al rafforzamento patrimoniale, al riequilibrio finanziario e al rilancio industriale di Prelios» è ora subordinata all'approvazione degli aderenti al patto della società e dei finanziatori. Gli accordi vincolanti saranno infatti sottoscritti una volta terminate le negoziazioni e ottenuto il definitivo consenso delle diverse parti coinvolte. Anche se, una vota arrivati a questo punto, è difficile pensare che l'operazione sfumi. L'accordo prevede un aumento di capitale da 185 milioni, di cui circa 100 milioni da sottoscrivere per cassa e il resto tramite eventuale conversione di parte dei debiti. L'indebitamento, che oggi è pari a 561 milioni (inclusi gli oneri finanziari) dovrebbe essere rimodulato fino a 250 milioni e la restante parte dovrebbe essere convertita in
  • 7. strumenti partecipativi o di quasi-equity. Feidos parteciperà per una quota complessivamente pari a 20 milioni mentre gli aderenti al patto Prelios dovranno contribuire all'aumento per 25 milioni, ed è per questo che l'accordo è subordinato al loro via libera, che Camfin ha già sostanzialmente accordato. Nel dettaglio, il veicolo che investirà in Prelios è Feidos 11, di cui fanno parte oltre alla società di Caputi anche Luca Rovati di Rottapharm Madaus, la famiglia Diaz Della Vittoria Pallavicini, Giuseppe Cornetto Bourlot e altri investitori. La strategia che verrà perseguita per il rilancio del gruppo, come ha spiegato l'ad di Feidos, Alessandra Patera, mira alla «focalizzazione sul mercato dell'erogazione dei servizi evoluti». Gli elementi chiave saranno il mantenimento dei livelli occupazionali e la valorizzazione delle risorse umane esistenti, la forte focalizzazione sul rilancio dei servizi per patrimoni italiani ed esteri, anche mediante joint venture europee, la fidelizzazione degli oltre 100 investitori istituzionali presenti nei veicoli gestiti, e infine l'attrazione di investitori esteri in Italia». Secondo Patera il rilancio completo potrà essere raggiunto nell'arco di 4 anni. Al posto del dimissionario Bottelli è stato cooptato in consiglio Sergio Iasi che assumerà la guida operativa della società immobiliare. Ieri Prelios ha anche reso noti i conti del terzo trimestre e dei nove mesi, chiusi con una perdita di 171 milioni, in crescita rispetto al rosso di 152 milioni dello stesso periodo 2011, ma su cui hanno pesato svalutazioni immobiliari e del portafoglio dei crediti non performing per più di 100 milioni. I ricavi sono passati da 121 a 95 milioni e il risultato operativo si è attestato a -42 milioni mentre la posizione finanziaria netta, già negativa per 497, è passata a -523 milioni. Il cda ha anche approvato le linee guida del piano 2013-2016, la cui approvazione sarà effettuata dal prossimo consiglio d'amministrazione alla luce dell'ingresso di Feidos 11. AGI 13/11/2012 PRELIOS: NEI NOVE MESI RISULTATO NETTO NEGATIVO PER 171 MILIONI Ultime notizie 15:35 13 NOV 2012 Il Consiglio di Amministrazione di Prelios, riunitosi oggi, ha esaminato e approvato il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012. Andamento della gestione del Gruppo nei primi nove mesi del 2012Nel terzo trimestre il mercato immobiliare europeo ha confermato il trend di rallentamento della prima parte dell'anno, con sensibili differenze tra Paese e Paese: se il mercato tedesco e' risultato ancora il piu' liquido e dinamico, quello italiano ha toccato nuovi minimi, con stime per fine anno di ulteriore rallentamento. Il 2012 si avvia a chiudere in calo per il quinto anno consecutivo, con volumi ormai tornati ai livelli piu' bassi dal 2000. In virtu' di questi dati migliora il sentiment generale che stima come piu' prossima una possibile inversione di tendenza, e va sottolineato comunque come tale scenario abbia un impatto piu' significativo sull'attivita' di investimento di Prelios, mentre i servizi (piattaforma di gestione), con la sola eccezione dell'attivita' di brokeraggio, connessa a tale andamento, non ne risultano influenzati, continuando ad evidenziare performance positive. http://www.agi.it/repository/struttura-sito/subhp-borsa/flusso- italia/notizie/201211131535-fta-rt10245- prelios_nei_nove_mesi_risultato_netto_negativo_per_171_milioni
  • 8. Affari Italiani 13/11/2012 Borse Ue, torna l'avversione al rischio Seduta debole per le borse europee dove, secodno alcuni operatori, torna ancora un po' di avversione al rischio e l'attenzione resta concentrata, nel breve termine, sulla questioni macroeconomiche ed in particolare sulla Grecia. Pesano anche le incertezze legate al fiscal cliff Usa. Il Dax di Francoforte perde lo 0,68% a 7.120,07 punti, il Cac 40 di Parigi cede lo 0,58% a 3.391,91 punti, l'Ftse 100 di Londra arretra dello 0,47% a 5.740,35 punti, l'Ftse Mib di Piazza Affari segna -0,69% a 15.016,32 punti, l'Ibex di Madrid lascia sul terreno lo 0,54% a 7.526,6 punti. I ministri delle Finanze nella riunione dell'Eurogruppo si sono trovati d'accordo sull'opportunità di concedere due anni supplementari al paese ellenico per la riduzione del deficit. Disaccordo pero' tra Fmi ed Eurogruppo sull'analisi di sostenibilita' del debito pubblico. E' stato convocato un meeting straordinario dell'Eurogruppo il 20 novembre per il via libera agli aiuti. A Piazza Affari, oggi è il banking day: Unicredit, Intesa Sanpaolo, Bpm, Banco Popolare, Mps e Ubi Banca riuniranno i rispettivi Cda per l'approvazione dei conti (i numeri di Ubi e Montepaschi dovrebbero arrivare domani mattina). Focus, su Telecom Italia dopo il rally di ieri di riflesso all'offerta di Sawiris. I soci di Telco sarebbero però divisi sulla proposta. E attenzione pure a Campari in scia ai deludenti conti. Nomura oggi ha tagliato il target price a 6,5 euro da 7 euro. Deutsche Bank, invece, ha ridotto il prezzo obiettivo da 6,2 euro a 6 euro. Da seguire pure Prelios il cui consiglio oggi dovrebbe anche discutere della proposta di Feidos e Camfin in virtù delle voci sull'asse Bonomi-Clessidra per il riassetto e Rcs. Corriere.it 13/11/2012 Prelios: perdite nette 9 mesi per 171 mln, esce Bottelli cooptato Iasi 13 nov - Prelios chiude i primi nove mesi del 2012 con un risultato operativo negativo per 41,9 milioni (positivo per 6,1 mln un anno fa) e con perdite nette per 171 milioni in crescita dai 152,9 milioni del settembre 2011. Sul risultato operativo pesano circa 36 milioni di svalutazioni nel settore dei Non Performing Loan relativi all'attivita' di investimento, mentre sul risultato netto pesano svalutazioni su partecipazioni e investimenti immobiliari per 68 milioni, oneri finanziari per 36,8 milioni e oneri di ristrutturazione per 12,5 milioni. Restano in utile le attivita' della piattaforma di gestione con un ebit di 10,1 milioni dai 15,4 milioni di un anno fa. A fine settembre la posizione finanziaria netta e' negativa per 523,6 milioni (dai 497,5 milioni di giugno). Nella riunione del cda che ha approvato i conti, e che ha dato il via libera all'intesa preliminare con Feidos per il rafforzamento patrimoniale, il cda ha preso atto delle dimissioni dell'amministratore delegato Massimiliano Bottelli e ha cooptato Sergio Iasi come nuovo consigliere.
  • 9. Il Sole 24 Ore - Casa Plus 24 15/11/2012 pg. 23 Cinque anni da dimenticare per il real estate in Borsa Dopo le pesanti perdite si delinea il nuovo scenario: tra chi ristruttura, chi cede e chi guarda al delisting di Evelina Marchesini C'è poco da scherzare. Con il real estate italiano quotato in Borsa si sono bruciati 4.126 miloni di euro in cinque anni, con una capitalizzazione del settore che è passata dai 5.556 milioni di allora agli attuali 1.430 milioni, lasciando per strada il 74% del valore borsistico. E l'ipotetico sfortunato investitore che avesse puntato su determinati titoli esattamente un quinquennio fa si troverebbe oggi con il classico pugno di mosche in mano. Il che, valutato da un altro punto di vista, significa che oggi si possono fare buoni affari, tanto che le pedine delle poche società di real estate quotate si stanno ultimamente muovendo come in una partita di backgammon. Restando sul fronte delle performance borsistiche il peggiore a Piazza Affari, nonostante il rally degli ultimi giorni tutto corso sull'onda del passaggio di mano, è Prelios (ex Pirelli real estate): a cinque anni lascia sul terreno il 98%, che diventa il -54% rispetto a un anno fa; sul massimo 2012 (che risale al 20 marzo) è in negativo per il 55 per cento. Segue Risanamento, il cui rientro dai sogni di grandezza del cavaliere Luigi Zunino sta costando alla società il 96% sul quinquennio, ma con una notevole differenza rispetto a Prelios: l'opera di "risanamento" portata avanti dall'a.d. Claudio Calabi ha reso possibile uno spunto positivo del 45% rispetto a 12 mesi fa e il raggiungimento del picco proprio lo scorso 12 ottobre. Segue a ruota, nella non invidiabile classifica a passo di gambero, Aedes con il -95% sui cinque anni e un -16% a un anno e un'elevata volatilità, se si pensa che il massimo 2012 è stato raggiunto il 27 marzo e da allora la performance borsistica è al -53 per cento. Igd arretra di circa il 70% sul quienquennio e del 26% a 12 mesi e il ridimensionamento dei ricavi dovuto principalmente alle svalutazioni immobiliari causa un arretramento del 21% rispetto ai massimi del 21 marzo scorso. Beni Stabili è invece in territorio positivo sui 12 mesi con un +12,22%, mentre a cinque anni la performance è del -49 per cento. In questo scenario si stanno delineando equilibri totalmente nuovi che andranno poi a condizionare le strategie complessive del real estate italiano nella futura e attesa ripresa (che comunque dovrà attendere il 2014). Con due grandi driver. Da un lato c'è chi comunque crede nella ripresa del settore e, su questa convinzione, sta comprando oggi a poco con l'idea di poter profittevolmente utilizzare, nel giro di un anno, un veicolo quotato. E questo è il lato positivo del mercato: le società non vanno in fallimento, ma vengono recuperate, come nel caso di Prelios. Dopo le prime voci circolate già prima dell'estate e dopo gli ultimi tre mesi di trattative serrate con le banche per trovare un accordo sui pesanti 500 milioni di debito e scongiurare così un fallimento, si va definendo in questi giorni la struttura del "salvataggio" da parte della Feidos di Massimo Caputi, ex a.d. di Fimit (oggi Idea Fimit) che, amato od odiato dai vari operatori del real estate italiani, è comunque riconosciuto come uno dei pochi "deal man" del nostro mercato: solidi agganci con i fondi pensionistici e con le casse di previdenza, rapporti consolidati con il sistema bancario italiano e la conoscenza approfondita dell'immobiliare nostrano sono tutte carte riconosciute a Caputi. Anche perchè a livello strategico gran parte dell'operazione di "ripulitura" della società è già stata fatta dall'a.d. Paolo Bottelli. «Prelios, per dirla in gergo calcistico, ce la rivediamo in campo preparata e robusta», commenta un importante protagonista del mercato immobiliare italiano. Poi c'è il secondo driver: non ci sono scommesse sulla ripresa, bensì il tentativo di non restare coinvolti in pasticci economici. «Come nel caso di
  • 10. Gabetti, una sfortunata storia di non riuscita ristrutturazione plurima pur spendendo una montagna di denaro, con aumenti di capitale continui: ma la società non ha mai recuperato redditività nel suo insieme, nonostante alcune componenti in utile - continua il nostro osservatore -. Così la famiglia Marcegaglia ha preferito prendere in mano le redini della situazione ed evitare di trovarsi coinvolta in una storia fallimentare, cambiando in parte il team e mettendo a punto un altro piano di ristrutturazione». Adesso il primo socio di Gabetti è infatti la famiglia Marcegaglia con circa il 60% delle quote, seguito dalla famiglia Giordano con il 16,4% mentre la famiglia Gabetti (nella persona di Elio Gabetti, figlio del fondatore della società) è ormai fuori dal Cda e presente con solo il 2 per cento. Un altro esempio del secondo driver che sta cambiando gli assetti del real estate quotato è Aedes, dove - dopo l'uscita della famiglia Castelli - il socio di riferimento è la famiglia Amenduni (acciaierie). «Per non rovinarsi la faccia - continua l'osservatore - tutta la ristrutturazione è fatta in un'ottica di congelamento dei problemi». Il dossier Aedes per la cessione della quota di controllo è passato quest'estate sulle scrivanie di tutti i principali player del settore, ma al momento non c'è alcun interesse nei confronti di una società che viene definita dai più «troppo complicata». Risanamento sta invece via via cedendo tutto: prima l'area di Sesto San Giovanni, ora quella di Santa Giulia (le trattative con il gruppo Hines Italia guidato da Manfredi Catelli sono in corso). «Uno spezzatino», così viene definita la società. E una volta rimasti praticamente solo gli immobili di Parigi è quantomai probabile che si andrà verso un delisting. QN - Il Resto del Carlino 14/11/2012 pg. 26 ed. Nazionale Prelios, semaforo verde alla cura di Feidos MILANO L'EX PIRELLI Real Estate chiude i nove mesi con una perdita di 171 milioni, contro il rosso di 152,9 del 2011. Un risultato «su cui pesano svalutazioni immobiliari e del portafoglio di 'non performing loan' per oltre 100 milioni». I ricavi sono in calo a 95,8 milioni di euro (-21,21%). Dopo l'approvazione dei conti, il cda di Prelios ha poi preso atto delle dimissioni dell'ad Paolo Massimiliano Bottelli, cooptando Sergio Iasi, destinato a breve a prenderne il posto. E ha approvato l'accordo con Feidos, che vede tra i soci Camfin, Generali, Intesa, Massimo Moratti, per un aumento di capitale da 185 milioni, di cui 100 da sottoscrivere per cassa, e la rimodulazione di circa metà dei debiti (561 milioni). La restante quota sarà convertita in strumenti partecipativi.