Anno pastorale 2011-12
Parrocchia Sant' Antonino Martire di Castelbuono (PA)
Parroco Don Mimmo Sideli
Ciclo di conferenze "I mendicanti dell'Assoluto" tenuto da P. Filippo S. Cucinotta, OFM; docente di Teologia orientale della Pontificia Facoltà Teologica "San Giovanni Evangelista" di Palermo
Incontro su Hans Kung
2. IV Convegno Ecclesiale Nazionale
«… La società in cui viviamo va compresa
nei suoi dinamismi e nei suoi meccanismi,
così come la cultura va compresa nei suoi
modelli di pensiero e di comportamento,
prestando anche attenzione al modo in cui
vengono prodotti e modificati. Se ciò
venisse sottovalutato o perfino ignorato, la
testimonianza cristiana correrebbe il rischio
di condannarsi a un’inefficacia pratica».
4. 22 Ottobre: F. Nietzsche
19 Novembre: E. Severino
10 Dicembre: E. Scalfari
14 Gennaio: H. Küng
25 Febbraio: C.M. Martini
24 Marzo: E. Bianchi
21 Aprile: E. De Luca
19 Maggio: E. Hillesum
8. Martini: Lei mi domandò nel nostro
precedente incontro che cosa io pensassi
dell'affermazione del teologo Hans
Küngche sostiene la fede verso la vita
come la condizione preliminare e
necessaria per arrivare alla fede in Dio.
Lo ricorda?
Scalfari: Sì, ricordo anche che lei era
d'accordo con quell'affermazione.
10. SACRA CONGREGAZIONE
PER LA DOTTRINA DELLA FEDE
Dichiarazione circa alcuni punti della
dottrina teologica del professore Hans
Küng
Roma, 15 dicembre 1979
11. ... questa Sacra Congregazione, in ragione
del suo compito, si sente obbligata a
dichiarare che il Professore Hans Küngè
venuto meno, nei suoi scritti, all'integrità
della verità della fede cattolica, e pertanto
nonpuò più essere considerato teologo
cattoliconépuò, come tale, esercitare il
compito di insegnare.
15. 1. La fiducia nella vita
2. La gioia di vivere
3. Il cammino della vita
4. Il senso della vita
5. Il fondamento della vita
6. La potenza della vita
7. Il modello di vita
8. La sofferenza della vita
9. L'arte della vita
l0. Una visione di vita
16. 1. La fiducia nella vita
2. La gioia di vivere
3. Il cammino della vita
4. Il senso della vita
5. Il fondamento della vita
6. La potenza della vita
7. Il modello di vita
8. La sofferenza della vita
9. L'arte della vita
l0. Una visione di vita
17. Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del
cielo e della terra.
e in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro
Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il
terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede
alla destra di Dio, Padre onnipotente: di là verrà a
giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito
Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei
santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne
la vita eterna
18. Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del
cielo e della terra.
e in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro
Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il
terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede
alla destra di Dio, Padre onnipotente: di là verrà a
giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito
Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei
santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne
la vita eterna
20. Quando studiavo teologia a Roma mi
preoccupavo già della questione di arrivare
a un punto fermo, di conquistare una
prospettiva sicura e una solida base di
conoscenze: una base naturale di evidenti
principi dell'essere e di deduzioni derivate
con rigore sistematico.
21. Su questa base naturale fatta di ragione e
filosofia dovevamo costruire la
sovrastruttura della fede e della teologia.
Ma proprio questo schema verticale di
ragione e fede si dimostrò errato.
22. La risposta: si doveva credere! Credere?
Ma non era una risposta. Io volevo
sapere!
Come posso arrivare a un punto fermo,
conquistare una prospettiva certa?
23. Ero affascinato dai grandi filosofi atei:
- Ludwig Feuerbach;
- Karl Marx;
- Friedrich Nietzsche;
- Sigmund Freud.
24. Chi oggi vuole sostenere su basi
ragionevoli che la fede in Dio ha un futuro,
deve conoscere e prendere sul serio gli
argomenti contro la fede.
È incontestabile: spesso chi era contro la
religione era contro la religione
istituzionalizzata, era contro Dio perché
era contro la Chiesa.
25. Dopo lo scontro con Roma del 1979-80
sono riuscito a elaborare l'idea
di un dialogo tra le religioni
e di un progetto per un'etica mondiale
basato sulla fiducia di fondo, un'idea di cui
avevo posto le basi già in precedenza.
26. Mi sono impegnato in quello che
consideravo e continuo a considerare un
grande compito:
il rinnovamento della Chiesa cattolica,
la riunificazione delle Chiese cristiane
divise
e infine il dialogointerreligioso e
interculturale sulla base di un'eticacomune
dell’umanità.
27. In quanto teologo cristiano, mi sono
adoperato sempre di più per cambiare
l'atteggiamento delle Chiese cristiane nei
confronti delle religioni non cristiane.
Io non spero in un'unità delle religioni.
Spero in una pace ecumenica fra le
religioni mondiali.
28. Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del
cielo e della terra.
e in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro
Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il
terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede
alla destra di Dio, Padre onnipotente: di là verrà a
giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito
Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei
santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne
la vita eterna
30. Resto convinto che non esista argomento
razionale in grado di costringere a
cambiare modo di pensare chi crede che
questa vita sia senza senso, che il mondo
sarebbe governato dal caso, da un destino
cieco, dal caos, dall'assurdità e
dall'illusione, in breve che tutto sia, in
fondo, privo di valore.
Uno così non si può confutare con la
teoria.La scelta spetta all'individuo.
31. Una cosa è la “religione ufficiale” di una
persona, che la lega alla sua comunità
religiosa.
Un'altra è la religione del cuore, che
ognuno porta dentro di sé, nel suo cuore
appunto: quest'ultima è individuale e
combacia solo in parte con quella
“ufficiale”.
32. Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del
cielo e della terra.
e in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro
Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il
terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede
alla destra di Dio, Padre onnipotente: di là verrà a
giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito
Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei
santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne
la vita eterna
34. Esistono diverse vie d'accesso
alla «trascendenza»,
alla realtà sovrannaturale, metaempirica,
al suo grande mistero,
che noi chiamiamo Dio.
35. - la biologia: la realtà del mondo e
dell'uomo presenta diversi aspetti, strati,
dimensioni. E chi assolutizza una singola
dimensione non riesce più a vedere le
altre;
36. - la matematica: il numero infinito può
essere l'occasione per riflettere sulla
possibilità di un superamento qualitativo
dell'esperienza, del passaggio in una
dimensione totalmente altra, un infinito
reale, un'autentica trascendenza;
37. - la musica: mi invita sì all'ascolto, ma non
costringe ad ascoltare. Ascoltarla è un atto
di libertà. E vale lo stesso, anche se in un
modo completamente diverso, quando si
deve decidere se accettare una realtà
metaempirica: anche qui si tratta di
un'adesione libera.
38. Quello in cui credo?
Credo in Dio: causa prima e senso primo
di tutte le cose.
E intendo la fede in senso pieno e radicale.
Ripongo in Dio tutta la mia
incondizionata e irrevocabile fiducia.
39. Nel Medioevo, interrogarsi sul senso della
vita era irrilevante. Perché questa
domanda aveva già una risposta: era Dio e
l'osservanza dei suoi comandamenti.
40. Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del
cielo e della terra.
e in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro
Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il
terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede
alla destra di Dio, Padre onnipotente: di là verrà a
giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito
Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei
santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne
la vita eterna
42. Il dogma della Trinità, formulato con
categorie ellenistiche e idee a noi
estranee, posso comprenderlo alla luce
della Bibbia: fede nell'unico Dio e Padre
- tramite Gesù Cristo, il Figlio che Lui ha
inviato
- nello Spirito Santo, Spirito di Dio e
Spirito di Cristo.
43. Mi sembra incontestabile che Dio non è
persona come lo è l'uomo;
Dio non è meno che persona: invece di
«personale» e «apersonale» si può usare il
concetto teologico di «transpersonale»,
«sovrapersonale».
44. Il polo opposto di questa idea
antropomorfa di Dio è la comprensione
biblica di Dio come spirito, che si
inserisce bene soprattutto nel contesto di
una visione evoluzionistica del mondo.
45. Mi rifiuto categoricamente di sostenere,
sulla base di una comprensione maschile
di Dio tipicamente romana, l'impossibilità e
l'inadeguatezza dell'ordinazione delle
donne, che ritengo conforme alle scritture e
ai tempi.
46. Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del
cielo e della terra.
e in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro
Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il
terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede
alla destra di Dio, Padre onnipotente: di là verrà a
giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito
Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei
santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne
la vita eterna
48. L'idea di Dio come
«Signore onnipotente»
e «dominatore»
che «controlla»
o «guida»
tutti gli avvenimenti del cosmo è per me un
concetto troppo antropomorfo.
49. Non voglio dover decidere tra mondo o
Dio: non è un'alternativa.
Né un mondo senza Dio,
né un Dio identico al mondo.
Concepisco Dio come realtà infinita
e il mondo come realtà finita,
l'uno nell'altra.
50. Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del
cielo e della terra.
e in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro
Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il
terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede
alla destra di Dio, Padre onnipotente: di là verrà a
giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito
Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei
santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne
la vita eterna
52. La mia religiosità è profondamente
radicata nella tradizione profetica, come
quella ebraica e musulmana in generale:
- non esiste alcuna unità tra Dio, il
creatore, e la sua creatura imperfetta e
macchiata dal peccato, bensì una
differenza ineliminabile;
- non credo né a una totale equiparazione
né a una separazione tra Dio e il mondo.
53. La fede nell'unico Dio
vieta la divinizzazione
delle forze naturali
delle potenze politiche e dei potenti;
detronizza le potenze divinizzate del
mondo in favore dell'unico vero Dio.
54. Sulla base dei risultati biologicomolecolaril'esistenza di Dio non si può né
postulare né escludere.
Il processo evolutivo in quanto tale non
rivela alcun senso.
55. La Bibbia non parla la lingua scientifica
dei dati, ma adopera la lingua delle
metafore, che non si devono prendere alla
lettera, bensì interpretare nel contesto del
tempo.
56. Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del
cielo e della terra.
e in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro
Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il
terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede
alla destra di Dio, Padre onnipotente: di là verrà a
giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito
Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei
santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne
la vita eterna
58. Avrei delle obiezioni, come ogni
musulmano e ogni ebreo, contro
l'elevazione di Gesù a Dio, che fa
semplicemente diventare Dio,
lui che è in realtà figlio di Dio, quel Dio
che egli stesso ha chiamato suo e nostro
padre.
59. Il criterio per orientarsi deve essere il
Gesù vero, quello della storia, che
possiamo conoscere, nonostante alcune
leggende e inesattezze storiche, leggendo
il Nuovo Testamento.
60. In amore, desiderio, servizio, gioco e
fedeltà non si escludono a vicenda.
Per Gesù l'amore è soprattutto agire.
Gesù lega l'amore per Dio e l'amore per gli
uomini in un'unità indissolubile.
Così inteso, l'amore sembra non conoscere
confini.
Gesù predica un'apertura senza confini e il
superamento delle delimitazioni deleterie,
ovunque s'instaurino.
61. La resurrezione di Gesù, che ben presto fu
circondata da parecchie leggende, quindi
non è una continuazione di questa vita
spazio-temporale o un ritorno a essa, bensì
piuttosto l'assunzione nella vita eterna di
Dio, confermata da testimoni impavidi di
fronte alla morte, che trascende ogni
immaginazione umana.
62. Il modello originario giudaico-cristiano
è un correttivo al paradigma della
dogmatizzazione ellenistica di Cristo.
63. Il compito dell'annuncio della Chiesa
sarebbe quello di tradurre i concetti
fondamentali della fede cristiana, che
furono espressi con il vocabolario del greco
tardo antico e poi con quello latino, nel
mondo del pensiero e del linguaggio
contemporanei.
64. Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del
cielo e della terra.
e in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro
Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il
terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede
alla destra di Dio, Padre onnipotente: di là verrà a
giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito
Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei
santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne
la vita eterna
66. Questo spirito cambia la mia vita?
Sì, nella misura in cui mi faccio ispirare da
esso:
- mi trasmette nuove motivazioni;
- mi consente nuove disposizioni;
- ispira ovunque nuove azioni;
67. Questa forza dello spirito in ogni periodo
della vita non finisce mai di dare senso,
energia e gioia all'esistenza.
Nella storia delle religioni il modello
cristiano non è l'ultimo a essere
comparso.
68. Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del
cielo e della terra.
e in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro
Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il
terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede
alla destra di Dio, Padre onnipotente: di là verrà a
giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito
Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei
santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne
la vita eterna
70. Il 2 dicembre 1965, Paolo VImi disse:
“Deve avere fiducia in me”.
“Io ho fiducia in lei, Santità”,ª risposi “ma
non in tutti quelli che sono intorno a lei”.
71. La mia critica alla Chiesa nasce dalla
discrepanza esistente tra
quello che fu il Gesù storico
e quello che rappresenta oggi la gerarchia
della Chiesa.
Questa discrepanza è aumentata in modo
spesso insopportabile.
72. La Chiesa cattolica, con il concilio
Vaticano II (1962-65) e il suo
riconoscimento
della libertà religiosa
e dei diritti dell'uomo,
aveva raggiunto un grado elevato di
credibilità, e io potevo richiamarmi a lei
come istanza a cui orientarmi.
73. Ma durante la restaurazione
postconciliare ebbe inizio una fatale
perdita di credibilità per la Chiesa.
Lo spartiacque, per milioni di cattolici, fu
l'enciclica Humanae vitaedi Paolo VI
(1968), che condannava come peccato ogni
forma di contraccezione.
74. L'autorità papale, l'infallibilità e
l'incontestabilità del papa erano ormai
scosse per sempre, come confermato dagli
incomprensibili errori nel comportamento
di papa Benedetto XVInei confronti
delle Chiese evangeliche,
di musulmani ed ebrei,
degli indios
e anche dei milioni di persone infette dal
virus dell'HIV in Africa,
e infine dei reazionari lefebvriani.
75. «ciò che credo» e «ciò che la Chiesa
prescrive di credere» divergono
ampiamente, nelle questioni morali come
in quelle dogmatiche.
76. Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del
cielo e della terra.
e in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro
Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il
terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede
alla destra di Dio, Padre onnipotente:
di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello
Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la
comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne
la vita eterna
77. ... di là verrà a giudicare i vivi e i morti ...
78. Spesso non ci rendiamo abbastanza conto
di quante volte gli uomini sono la causa
della loro sofferenza.
L’elemento decisivo è una fiducia
incrollabile, incondizionata, una fiducia
nutrita dalla fede o una fede fiduciosa
nella grazia di Dio.
79. Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del
cielo e della terra.
e in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro
Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il
terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede
alla destra di Dio, Padre onnipotente: di là verrà a
giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito
Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei
santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne
la vita eterna
81. Nella mia vita non c'è un metodo
particolare di pregare o meditare che sia
diventato decisivo.
Di principio non uso nessuna formula in
cui non credo.
Il mio criterio: i testi devono coincidere
con l'annuncio cristiano e risultare
comprensibili per gli uomini d'oggi.
82. La spiritualità cristiana si fonda su
argomenti plausibili.
Non posso pretendere che gli altri accettino
affermazioni di fede non provate.
83. Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del
cielo e della terra.
e in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro
Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il
terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede
alla destra di Dio, Padre onnipotente: di là verrà a
giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito
Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei
santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne
la vita eterna
85. L'avversione alla corporeità e la
repressione della sessualità fu enormemente
facilitata nell'Occidente latino attraverso
l'invenzione di un peccato originale
trasmesso con l'atto sessuale, un concetto
che non si trova né nei racconti dei
paradiso terrestre della Genesi né negli
scritti di Paolo né nella teologia greca.
86. Fu il geniale Padre della Chiesa Agostino a
trasferirlo all'intera teologia occidentale, a
quella medioevale e, attraverso Lutero,
anche a quella riformata.
Agostino collega il peccato originale
all'atto sessuale e al desiderio «carnale»,
egoistico, la concupiscenza.
87. Molti cattolici si aspettano che la loro
Chiesa guardi in modo nuovo alla
sessualità,
in modo non angosciato,
più favorevole all'uomo,
e la interpreti come la forza dell'uomo,
creato e accettato da Dio, che dona la vita.
88. Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del
cielo e della terra.
e in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro
Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il
terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede
alla destra di Dio, Padre onnipotente: di là verrà a
giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito
Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei
santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne
la vita eterna
90. E che cosa ne sarà di me?
Io spero che anche per me ci sarà una
dissoluzione dei contrasti e un'esistenza
in armonia e felicità,
e che mi verrà concesso quella che in
tutta la tradizione cristiana è chiamata la
visio beatifica, la visione beatificante.
91. Ho compreso che non devo assolutamente
perdere il momento di decidere
personalmente come e quando morire.
Come desidero morire, dunque?
Chi tiene presente la morte ogni giorno ha
meno paura di morire.
92. Sono convintissimo di essere
responsabile fino all'ultimo respiro della
vita che Dio mi ha donato.
È rimessa alla mia responsabilità e non a
quella di un medico, di un prete o un
giudice.
Io, che credo nella vita eterna, non ho
bisogno di trascinare all'infinito la mia
vita su questa terra.
93. Anche questo per me fa parte dell'arte del
morire.
Quando sarà l'ora, è lecito che io, se ne sarò
in grado, decida da me il momento e il
modo di morire, e del resto si dovrà tener
conto del mio testamento biologico.
95. E se dovessi essermi sbagliato e non
entrassi nella vita eterna di Dio, ma nel
nulla? Allora avrei comunque condotto una
vita migliore e più sensata che non senza
questa speranza.
Questa è la mia speranza di una vita eterna,
una vita infine compiuta, in pace e
armonia, nell'amore durevole e nella felicità
duratura.
98. Tutte le religioni contengono valori e
norme etiche elementari, che costituiscono
un criterio di riferimento per la società.
99. - Non c'è pace tra le nazioni senza una
pace tra le religioni;
- Non c'è pace tra le religioni senza dialogo
tra le religioni;
- Non c'è dialogo tra le religioni senza un
modello etico globale;
- Non c'è sopravvivenza del nostro pianeta
nella pace e nella giustizia senza un nuovo
paradigma di relazioni internazionali
fondato su modelli etici globali.
100. - Non c'è pace tra le nazioni senza una
pace tra le religioni;
- Non c'è pace tra le religioni senza dialogo
tra le religioni;
- Non c'è dialogo tra le religioni senza un
modello etico globale;
- Non c'è sopravvivenza del nostro pianeta
nella pace e nella giustizia senza un nuovo
paradigma di relazioni internazionali
fondato su modelli etici globali.
101. - Non c'è pace tra le nazioni senza una
pace tra le religioni;
- Non c'è pace tra le religioni senza dialogo
tra le religioni;
- Non c'è dialogo tra le religioni senza un
modello etico globale;
- Non c'è sopravvivenza del nostro pianeta
nella pace e nella giustizia senza un nuovo
paradigma di relazioni internazionali
fondato su modelli etici globali.
102. - Non c'è pace tra le nazioni senza una
pace tra le religioni;
- Non c'è pace tra le religioni senza dialogo
tra le religioni;
- Non c'è dialogo tra le religioni senza un
modello etico globale;
- Non c'è sopravvivenza del nostro pianeta
nella pace e nella giustizia senza un nuovo
paradigma di relazioni internazionali
fondato su modelli etici globali.
103. - Non c'è pace tra le nazioni senza una
pace tra le religioni;
- Non c'è pace tra le religioni senza dialogo
tra le religioni;
- Non c'è dialogo tra le religioni senza un
modello etico globale;
- Non c'è sopravvivenza del nostro pianeta
nella pace e nella giustizia senza un nuovo
paradigma di relazioni internazionali
fondato su modelli etici globali.
105. Ho due certezze:
1. viviamo in un unico mondo con una
moltitudine di religioni e culture;
2. non si può più fare riferimento, anche se
si è credenti, solo alla religione.
106. E’ necessaria un'etica mondiale che possa
essere condivisa
dalle religioni del mondo,
ma anche dai non credenti,
dagli umanisti,
dai laici.
107. Il criterio fondamentale: l'umanità
- per l'uomo è bene ciò che lo aiuta a essere
autenticamente uomo, non importa se
vecchio o nuovo.
- l'uomo, provenendo dal regno animale, ha
dovuto imparare a dominare, con la
ragione, l'istinto a soddisfare i propri
bisogni e a comportarsi umanamente con i
suoi simili.
108. Il criterio fondamentale: l'umanità
- per l'uomo è bene ciò che lo aiuta a essere
autenticamente uomo, non importa se
vecchio o nuovo.
- l'uomo, provenendo dal regno animale, ha
dovuto imparare a dominare, con la
ragione, l'istinto a soddisfare i propri
bisogni e a comportarsi umanamente con i
suoi simili.
109. Il criterio fondamentale: l'umanità
- per l'uomo è bene ciò che lo aiuta a essere
autenticamente uomo, non importa se
vecchio o nuovo.
- l'uomo, provenendo dal regno animale, ha
dovuto imparare a dominare, con la
ragione, l'istinto a soddisfare i propri
bisogni e a comportarsi umanamente con i
suoi simili.
110. È male è tutto ciò che ferisce, danneggia,
ostacola l'uomo.
Male è soprattutto ciò che fa precipitare
l'uomo a un livello inumano,
comportandosi come un animale feroce,
una bestia, in modo bestiale, appunto.
111. L'etica umanista e l'etica delle religioni
del mondo s'incontrano in un punto: proprio
quello di un'umanità elementare.
Quanto a me, mi considero allo stesso
tempo un cristiano e un umanista.
112. Ogni religione può attenersi alla propria
pretesa di verità fin tanto che
rispetta la verità delle altre,
è tollerante nella pratica della propria
ed è pronta a ridestare e mobilitare insieme
alle altre le energie morali dell'umanità.