Le tecniche di brainstorming più note ed efficaci per:
- produrre idee, affrontare creativamente le criticità e creare soluzioni
- aumentare l'efficacia delle riunioni e delle sessioni creative
- aiutare il team ad affrontare le sfide dell'innovazione
- creare cruscotti snelli per misurare le performance e i processi
- migliorare i processi organizzativi
- sviluppare nuove idee di business.
3. Come
funziona
Le
fasi
del
brainstorming
sono
due
e
si
basano
su
un
processo
ad
“imbuto”
in
cui
alla
fase
iniziale
di
pensiero
divergente,
dove
si
invitano
i
partecipan2
a
lasciare
andare
la
mente
“a
ruota
libera”,
ne
segue
una
seconda,
in
cui
le
idee
sono
messe
insieme
e
valutate.
Fase
Divergente:
dopo
aver
iden2ficato
la
ques2one
da
affrontare,
i
partecipan2
producono
le
idee
senza
alcun
limite
e
vincolo,
associando
le
proprie
intuizioni
a
quelle
degli
altri,
con
la
massima
libertà
di
pensiero
.
E’
metodologia
per
la
produzione
di
idee
che
si
realizza
in
gruppo
–
le[eralmente
“tempesta
di
cervelli”
È
u0le
predisporre
una
lavagna
magne0ca
per
il
moderatore
e
tan0
fogli
per
i
partecipan0
Fase
Convergente:
si
selezionano
e
si
valutano
le
idee
per
scegliere
quelle
più
vantaggiose
e
realizzabili;
è
un
momento
in
cui
predomina
la
prospe`va
anali2ca
e
cri2ca;
l’esperienza
e
le
conoscenze
tecniche
assumono
il
ruolo
principale.
I
passi
da
seguire.
Si
fissa
con
precisione
l’argomento
della
discussione
perché
è
fondamentale
che
tu`
i
partecipan2
partano
da
una
prospe`va
comune
e
abbiano
il
medesimo
obie`vo.
Il
facilitatore,
nel
caso
di
una
versione
guidata
del
brainstorming,
invita
i
partecipan2
a
lasciare
da
parte
ogni
cri2ca
e
giudizio
nei
confron2
delle
idee
altrui
e
di
accoglierle
con
la
massima
apertura.
L’ordine
degli
interven2
non
è
fisso
e
non
viene
determinato
a
priori;
ogni
partecipante
espone
le
sue
idee
liberamente
e
propone
le
sue
associazioni
con
quelle
degli
altri.
4. !
pensiero divergente
!
emozioni
! metafore
!
quadro complessivo
!
analogie
!
immaginazione
orientamento alle possibilita’
Le caratteristiche dell’emisfero
sinistro:
- orientamento agli obiettivi
- logico
- letterale
- lineare
- relazioni di causa-‐effetto
- categorie e definizione dei
problemi
- pensiero convergente
- descrittivo e analitico
h[p://www.dsart.com
Le caratteristiche
dell’emisfero destro
Le
a9vità
degli
emisferi
cerebrali
5. Alcune
regole
u>li
-‐
Stabilire
la
presenza
di
un
facilitatore
-‐ Definire
il
problema/obie9vo:
individuare
l’ogge[o
del
lavoro,
l’argomento,
l’area
in
cui
trovare
l’idea
o
la
soluzione
-‐ Stabilire
i
tempi
per
la
fase
divergente
e
per
quella
convergente
-‐ Mappare
le
idee
u2lizzando
pennarelli,
fogli
grandi,
post
it,
lavagne
a
fogli
mobili
-‐
Niente
cri2che:
ogni
pensiero
va
verbalizzato
e
scri[o
senza
censure
-‐
Movimento
con2nuo:
si
punta
alla
quan>tà
delle
idee,
senza
soffermarsi
sui
de[agli,
si
passa
da
un
idea
all’altra
velocemente
-‐
Portarsi
dietro
tu[o:
accogliere
le
idee
degli
altri,
aggiungendone
di
nuove
o
nuove
versioni
-‐ Diversificazione:
bisogna
cimentarsi
con
idee
di
vario
2po
appartenen2
a
categorie
diverse
o
pun2
di
vista
oppos2
6. Il
Coaching
Crea>vo:
la
metodologia
per
liberare
soluzioni
Il
Coaching
Crea2vo
è
una
metodologia
di
lavoro
che
mira
a
incrementare
le
performance
aziendali,
a
sviluppare
e
potenziare
team
di
valore
per
affrontare
le
sfide
del
cambiamento.
Lo
scopo,
la
natura
e
la
funzione
degli
strumen2
u2lizza2,
(metodologie,
procedure,
tecniche)
consentono
di
valorizzare
le
persone,
ria`vare
le
“risorse
crea>ve”
per
trovare
nuove
opzioni,
alimentare
gli
scambi
e
facilitare
i
flussi
di
comunicazione.
A
tale
fine
si
ripercorrono
le
cinque
fasi
del
processo
crea>vo
per
coordinare
al
meglio
le
funzioni
u2lizzate
dal
nostro
cervello:
la
ricerca,
la
decodifica,
l’elaborazione,
la
produzione
e
il
feedback.
La
stru[ura
delle
cinque
fasi
è
un
macro-‐processo
che
organizza
le
operazioni
complesse
della
mente.
La
funzione
di
questa
metodologia
e
delle
sue
a`vità
è
facilitare
la
disposizione
di
tali
operazioni
secondo
la
loro
sequenza
naturale
e
sviluppare
una
visione
mul>dimensionale.
Ciò
significa
aprire
diverse
finestre
sulle
molteplici
dimensioni
entro
cui
si
colloca
qualsiasi
elemento
della
realtà:
lungo
la
linea
del
tempo
e
tra
i
diversi
sistemi
di
riferimento.
7. Il
macro-‐processo
che
organizza
le
funzioni
complesse
della
mente
1
2
34
5
RICERCARE
Ricercare gli scopi e
creare le mappe
DECODIFICARE
Scegliere i criteri e
organizzare i dati
ELABORARE
Dare vita a nuove
possibilità e
combinazioni
PRODURRE
Pianificare
e agire
VERIFICARE
Valutare per
apportare
cambiamenti
8. Valutare
il
proge[o
nel
suo
insieme
Le
5
fasi
applicate
al
brainstorming
Stabilire
l’obie`vo
Scegliere
la
tecnica
Produrre
le
idee
Elaborare
le
idee
con
associazioni
e
combinazioni
Scegliere
le
più
prome[en2
Fare
un
piano
d’azione
Stabilire
i
criteri
per
organizzare
le
idee
Creare
nuove
categorie
di
idee
1
2
34
5
9. Brainwri>ng
I
passi
da
seguire:
v Iden2ficare
il
problema
o
l’obie`vo
che
si
vuole
raggiungere
v Fornire
ogni
partecipante
di
un
foglio
di
carta
di
una
penna
v I
partecipan2
scrivono
o
rappresentano
in
modo
grafico
la
prima
idea
che
gli
passa
per
la
mente
rispe[o
al
problema
da
risolvere:
l’idea
può
essere
comunicata
con
una
frase,
ma
anche
con
un
disegno
o
dei
simboli
v Ogni
partecipante
passa
il
foglie[o
al
compagno
di
destra,
che
leggerà
l’idea
e
trarrà
da
questa
lo
spunto
per
una
nuova
idea
v Dopo
un
certo
numero
di
passaggi,
che
può
corrispondere
ad
un
giro
completo
tra
i
partecipan2
o
a
un
certo
periodo
di
tempo
deciso
all’inizio,
il
moderatore
raccoglie
tu`
i
fogli
e
li
me[e
al
centro
del
tavolo
per
dare
inizio
alla
valutazione
di
gruppo
E’
la
versione
grafica
su
carta
del
brainstorming
ed
è
u>lizzato
per
sviluppare
nuovi
prodo9
o
per
generare
idee
e
proge9
in
sePori
dove
la
crea>vità
è
molto
importante
Le
idee
di
ognuno
rimangono
“anonime”
e
la
compe0zione
all’interno
del
gruppo
è
molto
rido;a
10. Crawford
Slip
Wri>ng
I
passi
da
seguire:
Ogni
partecipante
viene
fornito
di
un
block-‐
notes
di
circa
25
foglie`
prepara2
precedentemente
dal
moderatore
con
dei
simboli,
dei
disegni
o
frasi
che
servono
come
ispirazione
per
trovare
nuove
idee.
Il
moderatore
definisce
di
fronte
al
gruppo
il
problema
da
risolvere
nella
sessione.
Tu`
i
partecipan2
scrivono
un’idea
su
ogni
foglie[o,
lavorando
da
soli
o
in
piccoli
gruppi
forma2
al
massimo
da
tre
persone,
per
circa
10
minu2.
E’
una
delle
prime
tecniche
del
Brainwri2ng,
una
delle
più
note
ed
u2lizzate.
Serve
per
trovare
un
gran
numero
di
idee
in
gruppi
molto
numerosi
e
per
coinvolgere
pienamente
tu`
i
partecipan2
nella
sessione.
Al
termine
della
tecnica
è
importante
fornire
un
feedback
immediato
ai
partecipan2,
e
per
far
questo
è
u2le
raccogliere
le
idee
in
varie
categorie
per
dare
un’idea
delle
soluzioni
individuate
e
renderle
immediatamente
u2lizzabili.
A
questo
punto
è
possibile
realizzare
un’analisi
delle
idee,
trasformandole
in
proposte
pra2che
e
realizzabili.
È
necessaria
una
sede
ampia
e
comoda
11. Brainwri>ng
6-‐3-‐5
I
passi
da
seguire:
v Far
sedere
sei
persone
intorno
ad
un
tavolo
circolare
e
fornire
ad
ognuno
un
foglio
di
carta
diviso
in
tre
colonne
e
sei
righe.
Una
colonna
per
ognuna
delle
tre
idee
che
produrrà
e
una
riga
per
ognuno
dei
sei
partecipan2
al
Brainwri2ng
6-‐3-‐5.
v Discutere
il
problema
e
definirlo
in
modo
che
sia
condiviso
e
compreso
da
tu`
i
partecipan2.
In
cinque
minu2
di
tempo
i
partecipan2
scrivono
le
tre
idee
sul
foglio
di
carta
e
lo
passano
al
compagno
di
destra,
che
provvede
a
riempire
la
riga
successiva.
6
partecipan>
generano
3
idee
in
5
minu>
di
tempo
Il
rispe;o
del
limite
temporale
è
importante
perché
le
idee
devono
essere
spontanee,
nate
dalle
prime
immagini
che
vengono
alla
mente
durante
la
sessione.
v Dopo
avere
completato
il
giro
e
raccolto
le
108
idee,
si
procede
a
valutarle
ed
analizzarle
nelle
modalità
previste
dal
Brainstorming
e
dal
Brainwri2ng
classico.
12. Brainwri>ng
Game
I
passi
da
seguire:
v Il
moderatore
“vende”
ad
ogni
gruppo
un
numero
di
foglie`
ad
un
prezzo
uguale
per
tu`.
v In
circa
15
minu2
i
partecipan2
trovano
le
idee
più
irrealizzabili,
insolite,
astra[e,
con
l’obie`vo
di
ideare
qualcosa
che
sia
quasi
impossibile
da
a[uare.
E’
una
variante
del
Brainwr>ng
basata
sulla
compe>zione,
che
punta
a
premiare
l’idea
più
improbabile
da
realizzare,
quella
meno
concreta
I
partecipan0
sono
divisi
in
gruppi
e
cercano
di
“vendere”
le
proprie
idee
per
convincere
gli
altri
ad
ado;arle
e
a
vincere
una
posta
che
viene
messa
in
gioco,
come
per
la
tombola.
Ogni
foglie;o
sul
quale
viene
scri;a
l’idea,
infaD,
ha
un
piccolo
costo
e
per
potere
esprimere
le
proprie
proposte,
i
gruppi
acquistano
i
foglieD,
fino
ad
un
limite
massimo
fissato
all’inizio.
v Dopo
aver
completato
i
foglie`
tu`
i
gruppi
li
posizionano
al
centro
del
tavolo.
I
partecipan2
hanno
a
disposizione
circa
15
minu2
per
leggere
tu[e
le
idee
degli
altri
e
trovare
il
modo
per
a[uarle
v Ognuno
può
dare
due
vo2
per
premiare
le
idee
rimaste
più
improbabili,
nonostante
tu`
i
tenta2vi
di
renderle
realizzabili
v Le
idee
scri[e
sui
foglie`
con2nuano
ad
essere
u2lizzate
dai
partecipan2,
con
il
compito
di
trovare
sei
possibili
soluzioni
sulla
base
delle
idee
a
disposizione.
v Ogni
gruppo
tenta
di
“vendere”
le
proprie
soluzioni
all’altro
gruppo
e
insieme
arrivano
ad
iden2ficare
una
strategia
comune
e
condivisa
per
raggiungere
l’obie`vo
e
risolvere
il
problema.
13. Force
Fit
Game
I
passi
da
seguire:
• Il
moderatore
compone
due
gruppi
di
2-‐10
persone,
prima
di
definire
il
problema
da
affrontare
e
stabilisce
un
tempo
massimo
che
i
due
gruppi
avranno
a
disposizione.
E’
una
delle
varian>
de
Brainwri>ng,
basata
su
una
componente
di
compe>zione
che
può,
in
questo
caso,
giovare
al
processo
crea>vo.
• Il
moderatore
segna
tu[e
le
idee
e
le
soluzioni
su
una
lavagna
in
modo
che
siano
sempre
consultabili.
• Al
termine
del
tempo
stabilito,
le
idee
vengono
valutate
e
combinate
per
individuare
la
soluzione
più
efficace
e
pra2cabile.
Dovrà
ideare
una
soluzione
plausibile
all’idea
del
gruppo
1.
Se
la
soluzione
sarà
giudicata
pra2cabile,
il
gruppo
2
guadagnerà
un
punto,
altrimen2,
la
vi[oria
andrà
al
gruppo
1.
Propone
un’idea,
la
più
inconsueta
e
distante
dal
problema:
la
compe2zione
si
basa
proprio
sul
fa[o
che
un
gruppo
fornisce
un’idea
molto
difficile
da
me[ere
in
pra2ca
e
l’altro
ha
il
compito
di
trovare
delle
misure
concrete
per
realizzarla.
GRUPPO
2
GRUPPO
1
14. Rawlinson
Brainstorming
I
passi
da
seguire:
§ Il
moderatore
introduce
la
ques2one
da
analizzare,
informando
il
gruppo
di
lavoro
su
ciò
che
è
stato
già
realizzato
per
risolverla.
Il
moderatore,
in
questo
caso,
dispone
di
maggiori
informazioni
rispe[o
al
gruppo
e
gode
di
carisma
e
leadership
rispe[o
agli
altri.
§ I
partecipan2
espongono
le
loro
idee,
crea2vamente,
ma
senza
interagire
dire[amente
con
quelle
degli
altri;
al
contrario
di
un
brainstorming
classico,
in
questa
variante
del
Branstorming,
si
punta
di
più
sull'apporto
individuale
e
meno
sul
lavoro
di
gruppo.
E’
u2lizzato
per
gruppi
ai
quali
non
è
richiesto
di
interagire
o
per
quelli
che
non
hanno
cara[eris2che
tali
da
perme[ere
una
comunicazione
aperta,
senza
filtri
e
giudizi.
Questa
tecnica
presuppone
una
stru[ura
gerarchica
del
gruppo:
spesso
sono
il
proprietario
di
un’azienda,
un
manager
o
il
dire[ore
di
un
reparto
a
impostare
questo
2po
di
brainstorming.
Questa
tecnica
può
essere
u0le
quando
occorre
instaurare
un
clima
compe00vo
o
sapere
chi
può
essere
maggiormente
u0le
al
proge;o
che
si
intende
sviluppare.
15. Imaginary
Brainstorming
I
passi
da
seguire:
• Definire
gli
elemen2
essenziali
del
problema
e
iden2ficare
quale
elemento
tra
il
sogge[o,
l’azione
e
l’ogge[o
del
problema
siano
più
lega2
alla
soluzione
e
vincolan2
per
la
soluzione
del
problema.
Per
gli
altri
elemen2
si
provvede
a
sos2tuirli
con
alterna2ve
di
fantasia
• Ridefinire
il
problema
sulla
base
delle
modifiche
realizzate
e
alle
alterna2ve
di
fantasia
che
sono
state
inserite
• Realizzare
un
brainstorming
classico
per
risolvere
il
“nuovo”
problema
• Applicare
le
idee
individuate
per
il
“nuovo”
problema
a
quello
“reale”
e
quindi
analizzare
tu[e
le
idee
nate
in
questo
processo,
sia
in
riferimento
agli
elemen2
di
fantasia,
sia
a
quelli
reali.
Consiste
nel
riformulare
il
problema
che
si
sta
tentando
di
risolvere
u2lizzando
l’immaginazione
e
la
fantasia
per
creare
un
contesto
diverso,
sos2tuendo,
i
protagonis2
del
problema,
l’azione
o
l’ogge[o
con
personaggi
o
a`vità
alterna2ve.
Soltanto
una
parte
del
problema,
quella
più
rilevante
e
cri2ca,
rimane
la
stessa,
per
mantenere
concretezza
ed
aderenza
alla
realtà.
16. Questa
tecnica
aiuta
chi
è
coinvolto
nel
proge[o
ad
essere
preparato
ai
possibili
insuccessi
e
a
sapere
cosa
fare
per
rimediare:
-‐
me[e
in
luce
gli
aspe`
nega2vi
prima
di
ado[are
un’idea;
-‐
aiuta
ad
evitare
bru[e
sorprese,
e
ad
essere
pron2
ad
affrontarle
sia
concretamente
che
emo2vamente.
Nega>ve
Brainstorming
I
passi
da
seguire:
• Realizzare
una
sessione
di
brainstorming
classico,
capovolgendo
però
la
normale
riflessione
per
concentrarsi
sulle
implicazioni
nega2ve
o
sulla
domanda
“cosa
potremmo
fare
per
evitare
di
risolvere
il
problema?”;
Si
svolge
come
un
brainstorming
classico,
con
la
differenza
che
il
processo
di
produzione
delle
idee
ruota
a[orno
alle
domande:
“cosa
potrebbe
andare
storto?”,
“quali
problemi
potrebbero
sorgere?”,
“come
faremmo
per
non
risolvere
il
problema?”
• raccogliere
le
idee
in
categorie
collegate
tra
loro
che
esprimano
soluzioni
simili
o
si
basino
su
medesimi
principi,
in
modo
da
creare
gruppi
di
idee
omogenee
tra
loro
e
dare
un
2tolo
che
le
esemplifichi
e
le
sinte2zzi;
• u2lizzare
tu[e
le
idee
e
le
informazioni
raccolte
in
categorie
per
predisporre
eventuali
misure
alterna2ve
e
le
risorse
necessarie
per
ovviare
ai
problemi
che
potrebbero
sorgere.
17. Pin
Cards
I
passi
da
seguire:
§ si
definisce
il
problema
in
gruppo,
con
la
supervisione
del
moderatore
§ i
partecipan2
scrivono
le
loro
idee
sui
post-‐it,
quante
riescono,
e
li
passano
al
loro
vicino
di
destra
§ I
post-‐it
che
provengono
dal
vicino
cos2tuiscono
una
fonte
di
ispirazione
per
trovare
nuove
idee
e
condividerle
con
il
gruppo,
dando
vita
ad
un
processo
crea2vo
e
di
collaborazione
§ I
foglie`
compiono
un
giro
completo
del
tavolo
e
in
questo
modo
contribuiscono
a
stuzzicare
la
fantasia
di
tu`
i
partecipan2
e
a
creare
un
gran
numero
di
idee
E’
una
variante
del
Brainwri>ng
che
si
basa
sull’u>lizzo
si
foglie9
o
post-‐it
di
diverso
colore,
uno
diverso
per
ogni
partecipante.
Ulteriori
varian0:
BrainSketching
=
per
rappresentare
le
idee
vengono
u0lizzate
immagini
e
simboli.
Idea
Card
Method
=
ogni
partecipante
scrive
la
propria
idea
su
un
foglie[o
che
me[e
accanto
al
proprio
vicino,
accumulando
così
un
mazze[o
di
fogli
che
il
compagno
può
u2lizzare
come
fonte
di
espirazione
e
poi
trasferire
ad
un
altro
partecipante
vicino.
18. TRIGGER
METHOD
Obie;vi
v Lasciare
libera
l’immaginazione,
pur
mantenendo
la
concentrazione
sul
problema;
v Sospendere
il
giudizio
sulle
idee
e
lasciare
al
caso
la
scelta
di
ogni
“trigger”;
v Dare
un
ordine
ed
un’organizzazione
precisa
al
processo
crea2vo;
v Facilitare
il
processo
crea2vo
e
lasciarsi
ispirare
dalle
idee
fornite
dagli
altri.
Trigger
=
grille[o,
innesco
un’idea
cos2tuisce
l’innesco
per
le
atre
a
prescindere
da
ogni
ordine
gerarchico
Passi
da
seguire
v Definire
accuratamente
il
problema
ed
elencare
gli
elemen2
di
cui
si
compone;
v Ogni
partecipante
scrive
le
proprie
idee
sinte2camente
elencandole
in
due
minu2
di
tempo;
v Scegliere
casualmente
alcune
idee,
scriverle
su
un
foglio
e
me[erlo
di
fronte
ai
partecipan2;
v Ognuno
legge
la
propria
lista
delle
idee
ed
elabora
una
seconda
lista
ispirata
dalle
idee
degli
altri;
v Quando
l’ul2mo
legge
le
proprie
idee,
esporrà
anche
la
seconda
lista
e
così
gli
altri
in
ordine
inverso;
per
esempio,
con
6
partecipan2
l’ordine
sarà:
1,
2,
3,
4,
5,
6,
5,
4,
3,
2,
1,
2,
3,
4,
5,
6…);
v Infine,
tu[e
le
idee
esposte
vengono
unite
in
un’unica
lista.
20. FORMAZIONE
CONSULENZA
Utilizziamo un
approccio
Integrato
La metodologia del Coaching Creativo si
avvale di procedure e tecniche per
facilitare le fasi fondamentali del processo
di innovazione, per produrre idee, creare
soluzioni e catalizzare i cambiamenti in
azienda
COACHING
Gli interventi di Kairos Solutions con le tecniche di Brainstorming
21. IN CHE MODO REALIZZIAMO
L’INTERVENTO
Il percorso prevede sessioni integrate di coaching e
formazione che aiutano i partecipanti a coordinare
gli stili di pensiero individuali, potenziare lo spirito
creativo e lavorare efficacemente come team. La
connessione delle procedure e delle tecniche creative
più aggiornate, attraverso le cinque fasi del processo
creativo, permette di utilizzare pienamente le
funzioni dell’emisfero destro e di quello sinistro, così
da incoraggiarne l’integrazione.
TEAM INNOVATIVO
Preparare il team ad affrontare le sfide
dell’innovazione
1) Formare un team specializzato ad affrontare i
processi d’innovazione.
2) Sviluppare specifiche competenze creative
3) Aumentare l’efficacia delle sessioni creative
con nuove procedure e tecniche
4) Identificare, coordinare ed integrare i diversi
stili di pensiero e di innovazione
5) Stimolare e gestire il ciclo creativo di un
gruppo
6) Giungere ad un processo di innovazione
sistematica di gruppo
Sosteniamo il team attraverso le cinque fasi del
processo creativo:
1) La creazione del team innovativo
2) L’organizzazione dei ruoli e dei processi per
l’innovazione
3) Il potenziamento delle risorse
4) La realizzazione dell’innovazione
5) Il monitoraggio e la valutazione della qualità
del team
OBIETTIVI
IL NOSTRO METODO
Gli interventi di Kairos Solutions con le tecniche di Brainstorming
22. SVILUPPO CREATIVO DI IDEE
DI BUSINESS
STORYBOARD CREATIVI
REENGINEERING DEI PROCESSI
AZIENDALI
CRUSCOTTI SNELLI PER
MISURARE I PROCESSI E
LE PERFORMANCE
AUMENTO DELL’EFFICIA DELLE
SESSIONI CREATIVE CON UNA
METODOLOGIA ORIGINALE
COACHING PER LO SVILUPPO
DELLA CARRIERA
SVILUPPO DELLA NUOVA
FUNZIONE DEL
CREATIVE MANAGER
PREPARAZIONE
DELL’EXECUTIVE MANAGER
ALLO SVILUPPO E GESTIONE
DELLE RISORSE
SVILUPPO DEL RUOLO DEL
COACH INTERNO
CREAZIONE DI TEAM
SPECIALIZZATI AD
AFFRONTARE I PROCESSI
D’INNOVAZIONE
RISTRUTTURAZIONE DI
ORGANIGRAMMI E JOB
DESCRIPTION
ALLINEAMENTO TRA OBIETTIVI
AZIENDALI DEI TEAM E DELLE
PERSONE
SUPPORTO DEI MANAGER AL
RAGGIUNGIMENTO DEGLI MBO
FLUSSI DI COMUNICAZIONE
SEMPLICI E COSTRUTTIVI TRA
LE AREE AZIENDALI
Con
il
Coaching
Crea2vo
abbiamo
accompagnato
le
aziende
a
realizzare:
23. KAIROS
SOLUTIONS
Srl
Via
A.
Morelli
10
00197
Roma
info@kairossolu2ons.it
tel.
0692957552
P.IVA
12226691009