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1. Yom Kippur
Yom Kippur è una festività ebraica, inizia al crepuscolo del decimo giorno del mese ebraico Tishri e continua
fino alle prime stelle della notte successiva. Nel nostro calendario cade tra settembre e ottobre (4-5 ottobre
del 2022; 24-25 settembre 2023), ha una durata di circa 25-26 ore.
Yom Kippur significa “giorno dell’espiazione”: espiazione dei peccati e riconciliazione. È il giorno della
penitenza e viene considerato il giorno ebraico più sacro e solenne dell’anno. È un giorno di totale digiuno:
ci si astiene dal mangiare, dal bere, da qualsiasi lavoro o divertimento per dedicarsi totalmente alla
preghiera e alla penitenza, gli ebrei devono essere consapevoli dei loro peccati e chiedere perdono a Dio.
Questa festa è nata quando Mosè scese dal monte Sinai con le tavole della Legge e venne accettato da Dio
il pentimento del popolo ebraico.
Non ci sono dei veri e propri festeggiamenti, ma è un giorno dedicato alla preghiera a casa o nella sinagoga.
Curiosità:
Alla vigilia la tradizione prevede che al mattino presto si faccia roteare per tre volte un gallo sopra la
propria testa, per gli uomini, e una gallina per le donne. Poi il gallo viene abbattuto e donato ai poveri
prima dell’inizio del digiuno.
Bisogna poi immergersi in una piscina particolare per purificarsi.
La giornata dello Yom Kippur va avanti con una serie di preghiere e letture di testi religiosi. Al termine si
suona il corno di un montone.
Alcuni si vestono di bianco, colore che indica la purezza della loro anima.
Il Giorno del Pentimento assolve dalle colpe di fronte a Dio, ma non di fronte alla persona offesa fin quando
non si ottiene il perdono esplicito dalla stessa. È quindi usanza di terminare ogni disputa o litigio alla veglia
del giorno di digiuno, chiedendo perdono alla persona offesa.