1. Parte I. L'italiano tra leggi sistemiche e norme testuali Dinamiche del sistema linguistico italiano Alcune riflessioni sul ‘sistema normativo’ Il fare e il conoscere linguistico e sociolinguistico Parte II. La norma nel tempo: tre storie del processo di italianizzazione Le grammatiche postunitarie La grammatica dell'invenzione: dal brevetto al catalogo Parte III Ricerche di semiologia italiana: la norma attualizzata oggi Tra i gustemi e i lessemi: la lingua della cucina Dall'italiano bisbligliato a quello urlato: fumetti, adolescenti, canzoni Dalla stampa socialista delle origini al linguaggio della telepolitica e ritorno Indice del libro Forme, parole e norme
2. LA QUESTIONE SOCIOLINGUISTI-CA DI OGGI: dove si collocano oggi tanti usi all’interno del repertorio italiano? scritto parlato cl.basse formale informale cl. alte form..aulico neostandard regionalepopolare parlato scritto burocratico tecnico-scient. standard lett. informale trascurato italianogergale parlato colloquaile
3. La comunità come insieme di parlanti che condividono uno stesso sistema normativo. Norma statistica Norma sociolinguistica Norma sistemica Norma prescrittiva
4. NORMA SISTEMICA o formale tra langue e parole : Hjelmslev e Coseriu “ insieme di regole che dipendono dal sistema e fissano il necessario limite di variabilità di ogni elemento”. Marcoleggeilgiornale /Marco/legge/il/giornale/ /Marc/o/legg/e/il/giornal/e/ /M/a/r/k/o/l/è/dd /e/i/l/d /o/r/n/a/l/e/ 7 vocali: /i/, /e/, /ε/, /a/, / /, /o/, /u/ 2 semiconsonanti: /j/, /w/; 21 consonanti: /p/, /b/, /t/, /d/, /k/, /g/, /m/, /n/, / /, /f/, /v/, /s/, /z/, / /, /r/, /l/, /λ/, /ts/, /t /, /dz/, /d / Alpha Bravo Charlie Delta Echo Foxtrot Golf Hotel India Juliet Kilo Lima Mike November Oscar Papa Quebec Romeo Sierra Tango Uniform Victor Whiskey X-Ray Yankee Zulu), mentre per l'italiano quello dell'aeronautica (Ancona, Bologna, Como, Domodossola, Empoli, Firenze, Genova, Hotel, Imola, I_lunga, Kursaal, Livorno, Milano, Napoli, Otranto, Padova, Quarto, Roma, Savona, Torino, Udine, Venezia, Washington, Ics, York, Zara: E’ una lingua flessiva VS le lingue agglutinanti , le polisintetiche e le isolanti
5. Sceodno una rcrecia sovtla in una uviniserta' iatilan a, non ha ipmotrzana in qalue odrnie le ltetree snoo dsioptse in una proala l'ucina csoa ipmotratne e' che la pmira e l'utlmia ltereta sanio al psoto gustio. Il rseto puo' esrese una talote cnfosounie ed esrese acnroa cmpolteanemte cmprosneilibe. Qeutso prehce' non lgegamio ongi sniolga ltertea ma la praloa nlela sua itnezreza :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: Insomma la norma formale o sistemica è una norma a posteriori, un’astrazione, un metodo cognitivo, stabilisce le condizioni di vero/falso. LA /B/ secondo questo tipo di norma non è definita come occlusiva, labiale, sonora, ma : Il suo essere consonante occlusiva è definito a livello di schema: -dal suo non appartenere alla categoria delle vocali ( entità negativa); -dal trovarsi solo in alcune posizioni (può essere iniziale o intervocalica, non può assumere la seconda posizione in un gruppo iniziale, come fanno le liquide, tra , clima , a meno che la prima non sia una sibilante sbarra , né il posto finale come le nasali, non , in , ecc.), (entità relativa); -dal suo entrare in commutazione con altri tratti, cioè non si confonde con / m / ( buco/muco ), con / g / ( branchi/granchi ), con / p / ( oberato/operato ), ecc. (entità oppositiva
6. La norma statistica: Σ x1f1 M=--------- N N=valori x1 F=frequenze La norma statistica (nst) si definisce come tendenza centrale di una distribuzione, indicata di solito dalla moda (il caso più frequente), dalla mediana (il caso equidistante dagli estremi) e dalla media (il caso che si avrebbe se tutti i casi fossero resi uguali). Descrive sul piano quantitativo quanti italiani pronunciano la V-/B/-V>/BB/
7. NORMA SOCIOLINGUISTICA V-/B/-V>BB/Z La caratteristica fondamentale della norma sociale (ns) rispetto alle precedenti è che essa si correla esclusivamente a fattori extralinguistici e non dipende da fattori interni al sistema. Si ritaglia il suo spazio, infatti, all’interno della norma statistica, ma la sua selezione tra le potenzialità del sistema è determinata da criteri del tutto eteronimi
8. NORMA PRESCRITTIVA Quando, tra la pluralità dei comportamenti linguistici socialmente connotati, una delle norme sociali viene privilegiata come unica forma ed elevata a modello, codificata, istituzionalizzata e diffusa per canali predeterminati, indirizzata ad un destinatario ben preciso con lo scopo di omologarlo a quel modello e la consapevolezza di imporgli delle sanzioni positive in caso di adesione e negative in caso di dissenso, diventa norma prescrittiva (np) o sistema di realizzazioni obbligate . CRITERI FONDANTI UNA NORMA DI PRESTIGIO: Auctoritates Estetico Ratio
9. La norma sedimentata nel tempo.Tre storie della italianizzazione postunitaria: Grammatiche postunitarie Macrofenomeno : Impennata produzione editoriale (1860-1900: 411 titoli grammatiche) Dati: - Commissione centrale per i libri di testo, 1894 si depositano 5000 opere; -cataloghi cinquantennio 1847-99 oltre mille manuali furono destinati al solo insegnamento dell'aritmetica e della geografia; -700 le grammatiche scolastiche edite o riedite nel sessantennio che va dal 1860 al 1918; -1847-1859, si registrino solo 36 titoli all'Unità, il loro numero risulti addirittura triplicato (ammonta precisamente a 102 titoli) dal 1860 al 1873.; -Cambiano gli autori:un agronomo lombardo dedito alla coltivazione delle api come Flaminio Barbieri, un gesuita ricchissimo, come Giovan Battista Centurione e alcuni ex-sacerdoti, come Cristoforo Bonavino o Giovanni Castrogiovanni; i più sconosciuti autori di versi e commedie, come Celestino Calleri o Raffaello Mariani, e scrittori di grande levatura, come Collodi e De Amicis, maestri delle scuole di campagna, come Raimondi, e professori universitari, come Luigi Morandi; e ancora medici (Pietro Cogo, Giuseppe Gallo ed altri), veterinari (Vincenzo Santoro), politici (Antonio Frigieri e Apollo Sanguinetti); donne (Ida Baccini) -Cambiano gli editori: libri fatti a vapore; collezioni (manuali Hoepli); -Cambiano i destinatari: popolo; per la mamma, la famiglia, sordomuti, ecc.:3mil.st.)
10. La norma sedimentata nel tempo Tre storie della italianizzazione postunitaria: Grammatiche postunitarie Microfenomeni: Dati: -Nuovi titoli, formati, prezzi, ecc.: breve, brevissima, piccola ed una serie di parole-segnale come appunti, rudimenti, nozioni, noticine, noterelle, elementi, lezioncine, abecedario e sunti grammaticali; grammatichetta; grammatichina ; Grammatichetta tascabile dell'italiano (scritta da Ersilio Bicci e edita da Bemporad nel 1891 in 60 pagine di formato 2 ) e quella minuscola; Enrichetta e Lina; Giannettino;La disperazione di Gino; Felicino; Impariamo; Studiamo la nostra lingua; -Nuovi metodi:sperimentali: "pratiche" ed "oggettive", ora "logiche" e "razionali", "educative" ed "oggettive“; “ Illustrata” (Orsat Ponard) - Nuove regole e nuova realtà linguistica :"pura", a quella "parlata", dalla "toscana" a quella "dell'uso", "dei buoni autori" e "dei Promessi Sposi".
11. La norma sedimentata nel tempo Tre storie postunitarie: I brevetti Macrofenomeno : 50.000 brevetti registrati dal 1860 al 1900 Dati: -Nuova legislazione (MAIC; Archivio Brevetti Torino poi Roma);Titolo, descrizione e disegni); -Nuovi strumenti circolazione:”Bollettino delle privative industriali”; Rubriche sui giornali; Microfenomeni: Caratteristiche linguistiche :LESSICO - brevità: neocomposti endocentrici con funzione di suffisso(meccanismo-guida; rotella-supporto : da retrodatare di 50-60 anni); composti esocentirici : pettineparrucchiere; ) - polifunzionalità :c. copulativi (per accumulo: aratro-vanga, stufa-fornello; bastone-sedile; - animatezza: neosuffissati (maciullatrici, spruzzatrici, ecc.) e com. V+N sing. (netta-cotone, (gratta-cacio, netta-cotone, porta-torpedine, reggifiasco, riempi-bottiglia, spingistoffa, taglia-salame, ecc.), sia del tipo V+N plurale (annoda-bave, cacciachiodi, contafogli, ferma-rotaie, portapanni, salva-tubi, taglia-cenci ) - dinamema: carro-gabbia, carro-cucina; forno locomobile; siderotermoforo portatile
12. La norma sedimentata nel tempo Tre storie postunitarie Il discorso catalogico Macrofenomeno : Nascita di nuovi centri di distribuzione della merce (Magazzini Bocconi), di nuovi strumenti e canali di diffusione delle informazioni , di nuove modalità di trasporto (ferrovie) e di vendita : VENDITA PER CORRISPONDENZA USA: Montgomery Ward, 1872 Richard Warren Sears, 1887 - 1893. ( Wish Book ) FRANCIA: Loira nel 1885, quando la "Manufacture Fran aise d'Armes et de Tir "di Martinier-Collin viene acquistata da due abilissimi uomini d'affari, tienne Mimard e Pierre Blanchon, i quali la ribattezzano subito "Manufactures Fran aise d'Armes de Saint- tienne" ITALIA: Lucchini (n. 1912 n. 89; n1, 1868)
13. La norma sedimentata nel tempo Tre storie postunitarie Il discorso catalogico Microfenomeni : Didascalie/Immagini: PRECISIONE TERMINOLOGICA è evidentemente importante cercare in tutti modi di far intendere molto bene quale sia il materiale, il peso, la dimensione, il colore, di ogni singolo articolo e consentire al lettore-acquirente, attraverso una serie di particolari, di pesare, misurare, odorare, insomma toccare, muovere ed usare, in qualche modo, ciò che può solo vedere attraverso il disegno. Non è un caso, quindi, che nella sola prima parte di Omnia siano fornite ben 898 cifre relative alle dimensioni , oltre 1500 riguardanti i prezzi e 552 in relazione al peso dei differenti oggetti e strumenti. MATERIALI : tela Olona o il peluche e di metalli, come l' acciaio dolce o nichelato e il bronzo , l' ottone , ecc. e specifici termini relativi alle vernici impiegate e ai colori disponibili ( Copertura in grigio e rosso , in nero, blu, in gomma rossa ; con molle nere ; marron lucido/opaco, color marmo, ecc.) e al tipo di lavorazione dei materiali ( fusione, zigrinatura, vulcanizzazione, ecc. ), fino alla dettagliata elencazione delle singole sostanze chimiche adottate, come, per esempio nel caso del sapone medicinale che poteva essere: all'acido fenico, all'acido borico, al sublimato corrosivo, allo zolfo, al catrame e saliceo al creoformolo ;
14. La norma sedimentata nel tempo Tre storie postunitarie Il discorso catalogico Microfenomeni :Microtesti Didascalie/Immagine: brevità La prima ragione della necessità di essere sintetici risiede, ovviamente, nella esigenza di sfruttare al massimo lo spazio della pagina, ma a riguardo - come si specificava in uno dei primi manuali sulla pubblicità commerciale degli anni '20 - si deve aggiungere pure che "i cataloghi servono a dimostrare brevemente la convenienza d'acquistare l'articolo, tenendo presente che i migliori risultati si ottengono quando l'impressione generata dalla lettura rimane per lungo tempo ferma nella mente". Così ad esempio, in Omnia si aboliscono quasi completamente le preposizioni , specie quelle di legamento per la specificazione delle materie e sono numerosissime le forme ellittiche del tipo anello cordone, vernici smalto , cerchi legno , centro sughero , portasciabola metallo , ecc. Rimane invece per evidenti esigenze comunicative e informative il per , anzi lo si esplicita con enfasi o per focalizzare l'attenzione del lettore-acquirente oppure per spiegargli bene l'impiego specifico di molti articoli non ancora diffusi, come nel caso dello " Stocollin" preparato per attaccare istantaneamente o il " Glide" pasta per ingrassare , o il " Radium" pasta per lucidare , ecc
15. La norma attualizzata oggi: Ai limiti del sistema Ricettario per il lessico di cucina Una buona dose di francese ( omelette , frincandò e charlotte , crêpe , soufflé e vol-au-vent , ...), Inglese ( cracker , roast-beef , toast , ketchup , speck , ...) Tedesco ( hamburger , strudel , würstel , ...). Si aggiunge a volte pure qualche spruzzo di esotico : una salsa piccante come il tabasco (dall’omonimo stato messicano), il gulash di origine ungherese; frutti come il kiwi (dall’omonimo uccello, simbolo del paese da cui proviene, cioè la Nuova Zelanda), l’ avocado (nome di origine caraibica) e il kaki di origine giapponese. Arabismi : carciofo , albicocca , arancia , limone , marzapane , melanzana , ribes , sciroppo , spinaci , zibibbo e zucchero Come è noto, inoltre, il lessico gastronomico ha attinto via via dai vari dialetti ; per esempio, dall’Italia meridionale: siciliano cannolo e cassata , pugliese orecchiette , napoletano sfogliatella e panzarotto , ecc.; dall’Italia centrale: romanesco maritozzo e spaghetti all’amatriciana , senese panforte , livornese caciucco , ecc.; dall’Italia settentrionale: emiliano-romagnolo cappelletti , zampone e cotechino , veneto tiramisù , lombardo mascarpone e risotto , piemontese gianduiotti , ligure pesto , ecc.
16. La norma attualizzata oggi: Ai limiti del sistema Cucina Aspetti dei linguaggi tecnici: Suffissi alterativi con funzione derivativa: vermicelli , mezzatelli , maccheroncelli , ...; zitoni , rigatoni , cannelloni , ...; anellini , bucatini , tortellini , ...; penne , pennine , pennette , pennoni , ecc. Forme composte: strangolaprete , ammazzacaffé , saltimbocca ; mangiabevi ; maltagliati , pancotto , panpepato , ecc.) o con base nominale ( millefoglie , belpaese ; capicollo ; pandoro , baci di cuba , diverso è il tipo bruttibuoni) . Prefissati : controfiletto , sottoaceto , precotto , stracotto , decotto , biscotto , ecc. Aspetti letterari e poetici: Onomatopeica, come frittelle , bomboloni , fru-fru , croccante , buffetto Metonimie: ginestrata e mimosa; Metafore :ecc.stellette, lumachelle; Iperboli: pan di stelle, mont-blanc, fior di latte, giardiniera; Antonomasia: minestra dorata o del re , salsa suprema , del papa o dell’imperatore mentre in dialetto pugliese il pesce dolce di marzapane è detto tuce de lu signure; frutta di martorana; brigidini ; Saint-honoré; GUSTEMI (vs Palatogrammi) Romanico vs Gotico : Jakobson (luccio) Salato vs dolce: Cardona Statema vs Dinamema :Pane raffermo vs Vino Crisp vs Non crisp
17. 290 gusti :periferia (in particolare i quartieri: Tuscolana, Cinecittà:90), alcune zone residenziali (Parioli, Prati: 39) e il centro storico (Largo Argentina, Fontana di Trevi: 161). Microsistema lessicale si riesca ad esaltare il fascino del -latino ( Magnum ) -insieme a quello dell'anglicismo ( Hallowin, Krazy roll, Music, Smarties pop-up, ecc. ) -dell'ispanismo ( Bonitas, Pezitos, ecc.); le onomatopee ( Gulp, Tam Tam ) -prefissati ( Maxicono, Megapiù, Superconcertino, ecc.) -con i composti ( Carotarancia, Cioccoriso, Elettrociock ) -con forme neologiche tronche ( Liquì, Sorbì ); -le sagome dei protagonisti di tante storie fantastiche ( Mosters, Orso pino Pantera Rosa, Startrek, Topolino , ecc. ) vengono ad animare i quotidiani peccati di gola dei nostri bimbi e così quelli di altri prodotti alimentari di grande successo ( Baci , Fruttolo, Kinder, Ringo, Roches , ecc.). -( Amaretto, Arancello, Lemonissimo, Torroncino, ecc.), - l'aggettivazione ampollosa ( Coppa Prestige, Coppa Royal, Gran Moro, Magnifico, ecc.), -gli eponimi e le antonomasie ( Raffaello, Tiziano, Mousse Saint'Honorè , ecc.) -le metonimie cromatiche ( Giardiniera, Coppa Diamante, Smeralda ) - le metafore ( Bomboniera, Fiocco di neve ) -locuzioni iperboliche ( Fior di latte, Fior di limone, Fior di soia ). La norma attualizzata oggi. Ai limiti del sistema: I Gelati
18. La norma attualizzata oggi:Ai limiti del sistema Il testo agito: Fumetti da ascoltare . Vedere voci Linguaggio verbo-iconico - Le onomatopee : bam, bang, blomp, bonk, boom, bop, ciack, ciuff, clank, clap, click, crack, crash, drinn, gnam, knock, morsh, ops, ploff, pfui, pss, puff, raf, ringg, sbam, sbrush, screech, sgrat, slam, smack, spac, spif, splash, spof, strap, swiss, tuff, uack, wroom, whap, zip, zomp . - I suoni emessi dagli animali-animali, cioè da quelli non antropomorfizzati ( miao, bau, beeh, cip, ecc .) o dalle differenti forme di risata ( ahah, eheh, ihih, ohoh, uhuh ) o dalle diverse tonalità del parlato ( bla, bzz, ecc. ), del cantato (lala) o del russare ( z, zzz ), che fanno con loro da colonna sonora alla maggior parte delle vignette. -Gli ideofoni: cioè con quelle onomatopee che rinviano ad uno stato d'animo, come per esempio aaugh 'sono disperato', mumble 'sto pensando', sigh e sob 'mi spiace', gulp 'sono costernato', snort 'sono arrabbiato', uack e ugh 'sono sorpreso' e tanto meno con le interiezioni e gli intercalari tipici anche del nostro parlato ( hai, hoi , beh ,ecc.). Ideofono è un termine coniato da un linguista sudafricano, Clement Doke, nel 1935 (Cardona 1988; Mioni 1990) per indicare "parti del discorso che: indicano rumore, movimento, odore, sapore; sono usate come olofrasi; sono reduplicate; e non hanno la struttura sillabica (CV) tipica dell'italiano. Qui il termine viene utilizzato per indicare solo quei suoni a metà fra la metafora visualizzata e l'onomatopea e che servono a indicare stati d'animo.
19. La norma attualizzata oggi: Ai limiti del sistema L’italiano cantato : grande sperimentalismo Gli incantautori : Saltimbanchi dell’anima Anni ’30-’60 da sentimentale-amoroso ( Balocchi e profumi a Parlami d'amore Mariù ), quella comico-realistica (da Pippo non lo sa a Maramao perché sei morto ) quella di propaganda (da Faccetta nera a Vincere! ). A Gaber ’61: " il mio destino è di morire bruciato. Le mia ragazza deve averlo proprio giurato...mi cosparge di benzina e mi dà fuoco e io brucio, brucio d'amor ". Dalla donna-mamma ( Tutte le mamme 1954) e della donna-bambina propinata dalla Cinguetti (N on ho l'età 1964), il modello della donna-amica di Battisti e persino figure femminili molto aggressive ed "eccessive"come quella di Joe Squillo, che esigeva addirittura di essere " violentata sul metro ". Dal patriottismo di Vola, colomba! (testo scritto da Concina e Cherubini nel 1952 per la restituzione di Trieste) avrebbe dovuto cedere il passo al pacifismo più convinto (cfr. Generale di De Gregori); dai successi di tanti inni romantici, depositari di paesaggi e gestualità del tutto scomparsi, si sarebbe dovuti giungere alla fortuna di Masini e del suo gusto per il turpiloquio ( Bella Stronza ) .
20. Si dà maggiore indice di stress: -sul piano testuale, ad un dibattito molto vivace rispetto agli spot studiati per fornire le istruzioni sulle schede; -su quello lessicale, a una serie di termini collegati al "nuovo" rispetto a tante parole-testimoni di continuità; -sul piano sintattico, alle strutture ipotattiche rispetto a quelle paratattiche; - su quello retorico, infine, a tutte le figure "animate" e "dinamiche" rispetto a metafore e a spazi simbolici di tipo statico. La norma attualizzata oggi: Linguaggio politico e gradatum di stress