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L’Ufficio Stampa nell’era
          digitale
91%
la percentuale di giornalisti che usano
      la rete per ricercare notizie
Usodellaricercasu internet
da parte deigiornalisti:

• 82% per cercareidee per
  articoli

• 59% per
  verificarecomunicatista
  mpa

• 91% per
  cercarenuovefontidiinfo
  rmazione
       Fonte: TopRank Online Marketing Survey on
                  Journalistsuseof internet search
Le nuove tecnologie offrono
nuove opportunità
d’informazione in gradi di
raggiungere il pubblico come
          THE DAILY
il primo giornale
online, pensato per
iPad, totalmente
interattivo, con notizie che si
aggiornano automaticamente
e ampio uso di multimedia a
meno di $0.19 al giorno
L’Ufficio Stampa dell’era digitale deve quindi aggiornare i
servizi offerti aggiungendo strumenti compatibili con i
cambiamenti del mercato, ad esempio includendo i social
media, per instaurare un dialogo basato sull’interazione, la
condivisione di contenuti.
E’ tuttavia essenziale continuare
ad operare anche
offline, costruendo relazioni
stabili, credibili e consistenti con
i giornalisti fornendo loro notizie
e spunti interessanti per la
pubblicazione di articoli e
coinvolgendoli eventualmente
nello sviluppo della discussione
online.

Questo non solo fornirà
credibilità al dialogo, ma
posizionerà l’ufficio stampa
come fonte d’informazione
attendibile.
Credibilità
     +
Coerenza
      +
Consistenza
“La notizia è un’informazione su di un
 fatto o un avvenimento, concluso, in
     corso o futuro, data a mezzo
          stampa, trasmissione
 televisiva, radio, blog, social media o
  altri mezzi di comunicazione con il
                pubblico”
Un fatto diventa notizia quando rispetta una serie di
   criteri relativi alla sua rilevanza:

•   Novità: Un fatto deve indicare uno scostamento dalla normalità ("un cane
    che morde un uomo non è una notizia, ma un uomo che morde un cane sì”).

•   Tempistica: Più recente è un fatto, maggiore è la possibilità che sia una
    notizia.

•   Localizzazione: Un avvenimento di rilevanza locale può essere una
    notizia per un quotidiano locale, ma difficilmente può esserlo per uno di
    importanza nazionale.

•   Numero di persone coinvolte: Maggiore è il numero di persone
    coinvolte in un fatto, maggiore è la sua rilevanza.

•   Tipo di persone coinvolte: Un incidente stradale è una notizia
    tragica, ma rilevante solo a livello locale, a meno che non sia coinvolto qualche
    personaggio celebre.

•   Presenza di un conflitto: Il conflitto può essere tanto fisico, quanto
    semplicemente verbale.

•   Effetto immediato: Una notizia è tanto più importante, quanto
    maggiore è il suo effetto sull’opinione pubblica

•   Effetto futuro: una notizia spesso non si esaurisce nell’immediato, ma nei
    suoi effetti futuri può racchiudere nuove notizie.
Il comunicato stampa è uno strumento
di diffusione quantitativa della
notizia, che deve:
  •     essere distribuito in
        contemporanea ai media per
        garantire pari opportunità d’accesso
        alle informazioni
  •     dichiarare esplicitamente la fonte
        della notizia attraverso l’esposizione
        grafica di logo e dati di chi lo
        distribuisce.

La sua struttura è stata studiata per
favorire l’attenzione dei media e
facilitare la pubblicazione dei
contenuti.
La scrittura deve essere diretta e
puntuale, fornendo dati ed
informazioni sulla notizia, senza
enfasi, riportando eventuali
commenti, se autorevoli e pertinenti
con la notizia, specificando sempre la
fonte.
Per riportare correttamente una
notizia è necessario rispondere alle
seguenti domande:

•   Chi: indicare l’attore o gli attori dei fatti.
•   Cosa: fornire una descrizione dei fatti.
•   Quando:posizionare i fatti nel tempo.
•   Dove: localizzare dove si sono svolti i fatti.
•   Come: spiegare come si sono svolti i fatti
•   Perché: fornire una o più motivazioni plausibili
•   Quanto: indicare valori e dati correlati ai fatti
•   In che contesto: illustrare il contesto in cui
    si sono svolti i fatti
La struttura del comunicato stampa è la
seguente:

•   Titolo: riportare la notizia in maniera efficace e
    riassuntiva, eventualmente completata da dettagli
    essenziali, forniti in un sottotitolo. Una facile
    comprensione della notizia di cui tratta il comunicato
    stampa è essenziale per attirare l’attenzione degli attori
    della comunicazione
•   Primo Paragrafo: Dopo aver identificato la data
    ed il luogo di emissione del comunicato
    stampa, riportare la notizia del titolo con un maggior
    grado di dettaglio ma attenendosi alla descrizione dei
    fatti.
•   Secondo Paragrafo:riportare dati e dettagli
    aggiuntivi direttamente inerenti alla notizia.
•   Terzo Paragrafo: commento autorevole sulle
    motivazioni o fornendo interpretazioni della
    notizia, identificando chiaramente la fonte.
•   Quarto Paragrafo: dati e/o informazioni
    necessarie per contestualizzare la notizia
•   Chiusura: dati e/o informazioni di chi rilascia il
    comunicato stampa, inclusi i dati di contatto per i
    media che volessero ulteriori informazioni
Nell’era digitale il comunicato
stampadeve necessariamente
riflettere le nuove esigenze dei
media e le opportunità di
approfondimento legate alle nuove
tecnologie e quindi:

•   Sarà incentrato su 1-2 parole
    chiave, usate nel titolo e nel testo per
    facilitare l’indicizzazione sui motori di
    ricerca del web

•   Utilizzerà nel testo linka pagine di
    contenuti di approfondimento

•   Verrà pubblicato su uno o più blog e social
    media

•   Offrirà la possibilità di iscrizione via RSS a
    futuri comunicati stampa

•   Offrirà link per scaricare contenuti
    multimediali
La natura diversificata dei
media, richiede anche una
diversificazione di approccio per
rendere fruibili i contenuti del
comunicato stampa.
Ad esempio, per avere la possibilità
di fornire notizie interessanti e
tecnicamente compatibili con il
mondo della televisione, i
comunicati stampa dovranno
fornire una versione filmata della
notizia, con:
•   una versione completa del
    comunicato stampa con
    montaggio, grafica e mix audio
•   riprese di copertura senza grafica
•   video dichiarazioni
•   eventuali ulteriori file audio e di
    testo
La distribuzione del comunicato
stampa, sia che avvenga via email o
attraverso materiale stampato
durante una conferenza
stampa, deve essere fatta in
simultanea a tutti i media in
maniera tempestiva e mirata, in
maniera da informare tutti gli attori
potenzialmente interessati allo
stesso tempo.

E’ essenziale accertarsi della
ricezione mettendosi in contatto
diretto con i media che si ritengono
possano essere maggiormente
interessati alla notizia per fornire
ulteriori informazioni, se
richieste, ed agevolare il lavoro
necessario per la pubblicazione.
E’ inoltre molto importante:

•   pianificare adeguatamente la
    distribuzione di un comunicato
    stampa, tenendo nella dovuta
    considerazione i tempi di
    pubblicazione dei vari media (uno
    a pochi giorni per i quotidiani e le
    agenzie di stampa, fino ad un
    mese per i settimanali ed almeno
    tre mesi i mensili.
•   mirare bene i destinatari in
    maniera da fornire notizie a chi le
    può trovare utili,
•   non eccedere nella distribuzione
    di comunicati stampa per non
    usare metodi da “spammer”.
I blog, ovvero siti di discussione approfondita su uno o più temi
condivisi tra una comunità di utenti, sono oramai una realtà
consolidata libera da controlli editoriali o di censura, in grado di
fornire informazioni la cui credibilità è in continua crescita , grazie
all’autocontrollo della comunità online.
La distribuzione di un comunicato stampa nei blog segue le stesse regole
utilizzate per gli altri media, è necessario trasformare il comunicato stampa
in un articolo vero e proprio quando lo si può pubblicare direttamente.

L’Ufficio Stampa deve trasformarsi in Redazione quando la comunicazione
può avvenire direttamente con il pubblico, agendo con le leve del “citizen
journalism” piuttosto che fornire informazioni.
I social network, ovvero siti di dialogo e discussione su uno o più
temi condivisi tra una comunità di utenti iscritti che condividono in
maniera dichiarata un determinato interesse.

Dopo il successo esplosivo dei siti generalisti
(Facebook, MySpace, ecc.) oggi si assiste alla crescita di piattaforme
specialistiche che formano comunità professionali
E’ estremamente efficace promuovere sui social network una
notizia pubblicata su un blog, perché i due strumenti agiscono in
perfetta sinergia tuttavia il successo della pubblicazione di una
notizia risiede:
•    nella capacità del titolo di attrarre l’attenzione
•    nella qualità della fase di dialogo con gli utenti interessati, per il tempo
     necessario (e questo necessita di risorse e capacità specifiche, non richieste
     nella comunicazione con i media tradizionali).
Gli aggregatori di notizie, sono strumenti che consentono
(gratuitamente) la pubblicazione di notizie, raggruppandole
per argomento e facilitando la ricerca, anche storica, di
quanto pubblicato.
L’ RSS (RealSimpleSyndacation) è uno strumento che consente la
ricerca, selezione, collezione e trasmissione di informazioni e
documentazione secondo specifici parametri di ricerca
prestabiliti dagli utenti.
Gli obiettivi della
comunicazione nei social
media devono essere
chiaramente espressi per
dare spazio ad un’ efficace
interazione con il
pubblico, accettando in ogni
caso un dialogo
schietto, senza mai
scendere in argomentazioni
difensive ad oltranza o, al
contrario, di
autoesaltazione.
Il monitoraggio e la gestione
della reputazione sulla rete è
infatti una delle possibili
applicazioni dei social media.

Solo attraverso un dialogo
schietto si riescono ad
intercettare le opinioni non
filtrate del pubblico e
ridirigere le strategie di
comunicazione
Leintervistesono uno strumento
strategico spesso usato in
combinazione con altri strumenti
dell’ufficio stampa
(comunicato, conferenza, ecc.).

Con l’intervista, i media
sostanziano delle notizie
raccogliendo dichiarazioni rilevanti
di persone connesse con i fatti e/o
considerate esperte, in grado di
esprimere un’opinione autorevole
o anche un semplice commento.

L’intervista è quindi uno strumento
in grado di accrescere la credibilità
delle informazioni e dei contenuti.
Esistono varie tipologie di
intervista:

•    Informativa, organizzata per
     rilasciare una notizia
•    Collaterale, per esprimere un
     commento, un’opinione o
     partecipare ad un dibattito
•    Investigativa, organizzata dai
     media per verificare ed indagare
•    Informale, per approfondire un
     tema, il profilo di un
     personaggio, ecc.
Tutte le interviste comportano
un’esposizione diretta con i media
a cui è concessa l’interazione con
una persona autorevolmente
collegata ai fatti. La predisposizione
e la preparazione della persona che
rilascia l’intervista è quindi un
fattore di primaria importanza.

L’obiettivo di chi rilascia l’intervista
deve essere di mantenere il
controllo (per quanto possibile) e
dare credibilità alle proprie
argomentazioni.
Ci sono corsi (Media Training) che preparano a gestire la
comunicazione durante le interviste, con tecniche come:
•   ABC (Answer, Block & Comunicate che molti chiamano Block &
    Bridge): individuare pochi e semplici messaggi primari che si
    intendono far emergere dall’intervista e bloccare le domande per
    portare l’attenzione sui messaggi preparati: “.. ha ragione, ma quello
    che penso…”, “…capisco, ma quello che è importante è…” sono
    migliaia le possibili risposte per bloccare una domanda e consentire la
    transizione desiderata dei contenuti.

•   Headlining: sintetizzare il messaggio, in un titolo, lo rende
    comprensibile e quindi efficace oltre ad aiutare i media a produrre i
    contenuti.




Domanda = Risposta + Messaggio
Le interviste si svolgono in maniera
diversa a seconda del media con cui si
effettuano. Ad esempio:

•    un intervista televisiva ha delle
     complessità maggiori perché coinvolge
     la gestione della comunicazione verbale
     e non verbale
•    un intervista radiofonica o telefonica
     sarà possibile usare delle note come
     riferimento, se necessario
•    durante un incontro con un giornalista
     della carta stampata sarà importante
     saper gestire l’interazione con il
     giornalista, anche nei momenti
     precedenti e susseguenti l’incontro.

La preparazione all’intervista deve
tenere in considerazione la natura dei
media e le metodologie di rilascio
dell’intervista stessa.
Alcuni punti chiave da considerare sono i seguenti:

•   Non rilasciare dati errati o informazioni non rispondenti alla
    verità, perché oltre a minare l’attendibilità della fonte, può esporre a
    correzioni, smentite ed altre occasioni di pubblico imbarazzo.
•   Dare disponibilità ad un’intervista significa cercare di rispondere alle
    domande parlando in termini chiari, usando le proprie doti di sintesi
    e di elaborazione se e quando richieste.
•   Nelle interviste televisive, è importante fare attenzione
    all’interazione con l’intervistatore oltre che con il pubblico; dirigere
    lo sguardo all’intervistatore salvo spostarlo alla telecamera nel
    momento cruciale per parlare direttamente al pubblico, è
    sicuramente una maniera.
•   Evitare ogni commento “fuori onda” (un’intervista, specialmente
    quella televisiva, non è finita fino a che si interagisce con il
    giornalista).
•   L’uso di esempi ed aneddoti è una maniera molto incisiva per
    sottolineare un commento, un opinione perché le storie vengono
    ricordate dal pubblico più di un messaggio astratto.
•   Evitare le trappole, come fare commenti su cose o notizie di cui non
    si è a conoscenza, essere portati su scenari ipotetici o messi di fronte
    a scelte dalle risposte obbligate.
Nelle grandi campagne, la scelta
dei contenuti di un’intervista
come di altre occasione di
comunicazione con i media, è fatta
dalloSpinDoctor, un consulente
strategico, esperto di
comunicazioni, in grado di
valutare e consigliare l’approccio
alle risposte in maniera coordinata
con un Piano di Comunicazione di
respiro più ampio.

Lo SpinDoctor può scrivere
discorsi, gestire eventi, fare da
portavoce, capo ufficio
stampa, campaign manager e
commentatore di notizie.
Un esempio di applicazione
delle tecniche di
SpinDoctoring è stata la
campagna che ha portato
al’elezione di BarackObama
alla Casa Bianca.

Il dialogo tra il pubblico (gli
elettori) ed il futuro
presidente degli USA è iniziato
attraverso i social media, sotto
la guida attenta della squadra
degli SpinDoctors del suo staff.
La Conferenza Stampa è uno
strumento strategico, che offre ai
media l’opportunità di ottenere
informazioni attraverso la cartella
stampa, il comunicato stampa, un
briefing e la possibilità di
effettuare eventuali
approfondimenti attraverso
domande ed eventualmente
interviste.

Di conseguenza, essendo il
successo della conferenza stampa
dipendente dall’interesse dei
media ad un tale livello di accesso
all’informazione è essenziale
organizzare una conferenza
stampa solo in occasione di notizie
di rilevanza eccezionale.
La preparazione della conferenza stampa ha
un ruolo essenziale nella sua riuscita.

•     La selezione e l’invito ai media deve essere
      fatto non prima di una settimana o non
      oltre le 24 ore prima della data di
      svolgimento ed essere seguito da un
      contatto telefonico per registrare l’interesse
      ed eventuali specifiche richieste
      d’informazione dei singoli invitati.
•     L’invito conterrà un estratto del comunicato
      stampa con la notizia ed informazioni sui
      relatori partecipanti, oltre alle coordinate
      logistiche necessarie.
•     L’orario di svolgimento della conferenza
      stampa dipende dai cicli di lavoro dei media
      che si vuole coinvolgere: ad esempio, per
      poter avere dei quotidiani in sala è
      importante far svolgere la conferenza
      stampa dopo le riunioni di redazione del
      mattino e considerando il tempo necessario
      per la redazione dell’articolo, restringendo
      quindi il periodo ideale alla fascia oraria che
      va dalle 11:00 alle 16:00.
•   Sarà preparato un documento sulle possibili domande dei media e delle relative
    risposte, per individuare gli argomenti ed organizzare la raccolta preventiva di dati ed
    informazioni
•   Il comunicato stampa sarà offerto ai giornalisti all’arrivo, al momento
    dell’accredito, assieme alla cartella stampa,
•   Il protocollo ed il programma degli interventi sarà concordato e prevederà un
    moderatore in maniera da condurre lo svolgimento della conferenza stampa in tutte le
    sue fasi.
•   La durata complessiva di una conferenza stampa è dipendente dalla rilevanza della
    notizia, ma è buona regola prevedere un programma che non inferiore ai 15
    minuti, che non superi i 45 minuti ed includa una sessione di domande e risposte
    dopo le relazioni previste.
•   Il moderatore, aprirà la conferenza stampa spiegandone le motivazioni e l’agenda, con
    le relative regole di svolgimento, prima di dare la parola al primo relatore.
•   L’utilizzo di materiali multimediali per illustrare gli interventi è fortemente consigliato.
•   La sessione di domande e risposte sarà gestita dal moderatore che ordinerà gli
    interventi, garantendo equità e rispetto dei tempi e gestendo il processo di risposta
    (ad esempio rispondendo ad ogni domanda o per gruppi).
•   Eventuali interviste, saranno concordate a seguito della sessione di domande e
    risposte e si potranno svolgere anche in maniera estemporanea.
Organizzare una conferenza stampa è
possibile anche in video conferenza, con
un’importante riduzione dei costi
organizzativi, una possibilità allargata di
coinvolgimento dei media ed una maggiore
efficienza dell’accesso alle informazioni, che
sono scaricabili direttamente in alta
definizione

La video conferenza limita tuttavia le capacità
d’interazione tra gli organizzatori ed i
partecipanti e necessita di una specifica
preparazione per rispondere alle domande in
maniera diretta, sintetica ed allo steso tempo
efficace.

La sessione di domande e risposte sarà
inoltre condizionata dal numero di
partecipanti, spesso molto superiore rispetto
alle conferenze stampa tradizionali. Un
gruppo di lavoro è spesso necessario per
elaborare dietro le quinte le risposte alle
domande che vengono “postate” dai
partecipanti, prima che queste vengano
ufficialmente fornite.
Altre forme di mutazione della
conferenza stampa sono i Media
Briefing o Media Events, dove la
diffusione della notizia avviene in
un contesto meno formale e spesso
accompagnato da diverse forme di
spettacolo o intrattenimento.

La scelta tra una conferenza
stampa o una delle sue forme
derivate è di importanza strategica
per conferire il giusto peso alla
notizia da diffondere.
Nel filone “Infotainment” uno
degli strumenti di maggior
impatto (e per questo spesso
abusato) sono le
partecipazioni nei TV show.

Qui l’obiettivo è riportare la
notizia in un contesto
discorsivo, spesso mettendo in
risalto aspetti culturalmente
interessanti, umoristici o
spettacolari a seconda della
natura dello show a cui si
partecipa.
Il rischio dell’Infotainment è
tuttavia molto elevato se la
notizia non è adeguatamente
rapportabile alla tipologia di
intrattenimento a cui si partecipa
e quindi fuori dal contesto che il
pubblico si aspetta.

La selezione del giusto TV show e
la combinazione con le attività di
SpinDoctoring risultano quindi
oltremodo consigliabili per
evitare un possibile ”effetto
boomerang” sul pubblico.
I Viaggi Stampa è uno strumento
strategico da utilizzare in
occasione di
campagne, aperture, lanci per
focalizzare l’attenzione di media
“mirati” per una copertura
editoriale più estesa del semplice
annuncio.

Le Visite Stampa sono invece uno
strumento tattico (non sempre
applicabile) che consente
l’estensione della copertura
editoriale su una base temporale
medio/lunga.
La Cartella Stampa è uno
strumento di lavoro essenziale per
sostanziare ogni altra attività
dell’ufficio stampa con informazioni
relative alla notizia, all’azienda, allo
scenario in cui si colloca la
notizia, ed ogni altra informazione
potenzialmente utile a fornire dati
al giornalista per scrivere l’articolo
o condurre l’intervista.

La cartella stampa conterrà le
seguenti informazioni:
•     profilo dell’attore (o degli attori)
      della notizia
•     informazioni e dati sul contesto in
      cui si volgono i fatti
•     eventuali schede tecniche e
      comparative
•     materiale multimediale
Nell’era della comunicazione
digitale la cartella stampa può (e
deve) essere strutturata con
supporti che facilitino la
consultazione
(CD, memorysticks), utilizzando
link a siti web, fornendo accesso
a database o banche multimediali
da cui attingere
illustrazioni, facilitando sia la
fruizione delle informazioni che il
lavoro di composizione
dell’articolo.
Un capitolo a parte merita la Crisis Communication, ovvero la gestione della
comunicazione in situazioni di emergenza o di vere e proprie crisi, quando l’ufficio
stampa deve lavorare sotto pressione per fornire informazioni ai media, liberando
dall’incombenza gli incaricati della risoluzione della crisi stessa e salvaguardare allo
stesso tempo l’immagine dell’azienda.

L’ufficio stampa deve operare con una squadra esperta, utilizzando ogni tecnologia, per
evitare speculazioni e fornire dati ed informazioni in tempo reale ai media in strettissima
collaborazione con i vertici aziendali.
In ogni caso e qualunque siano gli
strumenti utilizzati è fondamentale
la misurazionedei risultati ottenuti
attraverso:

• la raccolta della copertura
  editoriale ottenuta

• Il calcolo del valore della stessa
  in termini di esposizione
  raggiunta

• la verifica della qualità
  dell’esposizione raggiunta
  rispetto al “media target”
Il calcolo del valore dell’esposizione ottenuta è soggetto ad annose discussioni sulla
validità delle metodologie possibili per la misurazione.

Un metodo spesso usato è quello delle “impressions” (quantità di spettatori raggiunti
da ogni medium) che moltiplicato per il fattore di conversione dello spazio (0,05)
usato in pubblicità per dare un valore alle inserzioni fornisce il valore economico
dell’articolo.




                                impressionsx 0,05
                                            =
              valore economico della copertura editoriale
Latariffa oraria di tutti i
componenti della squadra che ha
lavorato in tutte le fasi di
ideazione, applicazione e
misurazione delle attività
dell’ufficio stampa, moltiplicato
per il numero di ore lavorate da
ognuno fornirà il dato economico
relativo all’onorario dell’agenzia.

Per un budget completo vanno
poi aggiunti costi vivi (servizi
esterni, affitti, ecc.) e la
commissione d’agenzia sui servizi
offerti
onorari + costi vivi + commissione d’agenzia
                     =
           budget ufficio stampa
Ufficio stampa

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Ufficio stampa

  • 2. 91% la percentuale di giornalisti che usano la rete per ricercare notizie
  • 3. Usodellaricercasu internet da parte deigiornalisti: • 82% per cercareidee per articoli • 59% per verificarecomunicatista mpa • 91% per cercarenuovefontidiinfo rmazione Fonte: TopRank Online Marketing Survey on Journalistsuseof internet search
  • 4. Le nuove tecnologie offrono nuove opportunità d’informazione in gradi di raggiungere il pubblico come THE DAILY il primo giornale online, pensato per iPad, totalmente interattivo, con notizie che si aggiornano automaticamente e ampio uso di multimedia a meno di $0.19 al giorno
  • 5. L’Ufficio Stampa dell’era digitale deve quindi aggiornare i servizi offerti aggiungendo strumenti compatibili con i cambiamenti del mercato, ad esempio includendo i social media, per instaurare un dialogo basato sull’interazione, la condivisione di contenuti.
  • 6. E’ tuttavia essenziale continuare ad operare anche offline, costruendo relazioni stabili, credibili e consistenti con i giornalisti fornendo loro notizie e spunti interessanti per la pubblicazione di articoli e coinvolgendoli eventualmente nello sviluppo della discussione online. Questo non solo fornirà credibilità al dialogo, ma posizionerà l’ufficio stampa come fonte d’informazione attendibile.
  • 7. Credibilità + Coerenza + Consistenza
  • 8. “La notizia è un’informazione su di un fatto o un avvenimento, concluso, in corso o futuro, data a mezzo stampa, trasmissione televisiva, radio, blog, social media o altri mezzi di comunicazione con il pubblico”
  • 9. Un fatto diventa notizia quando rispetta una serie di criteri relativi alla sua rilevanza: • Novità: Un fatto deve indicare uno scostamento dalla normalità ("un cane che morde un uomo non è una notizia, ma un uomo che morde un cane sì”). • Tempistica: Più recente è un fatto, maggiore è la possibilità che sia una notizia. • Localizzazione: Un avvenimento di rilevanza locale può essere una notizia per un quotidiano locale, ma difficilmente può esserlo per uno di importanza nazionale. • Numero di persone coinvolte: Maggiore è il numero di persone coinvolte in un fatto, maggiore è la sua rilevanza. • Tipo di persone coinvolte: Un incidente stradale è una notizia tragica, ma rilevante solo a livello locale, a meno che non sia coinvolto qualche personaggio celebre. • Presenza di un conflitto: Il conflitto può essere tanto fisico, quanto semplicemente verbale. • Effetto immediato: Una notizia è tanto più importante, quanto maggiore è il suo effetto sull’opinione pubblica • Effetto futuro: una notizia spesso non si esaurisce nell’immediato, ma nei suoi effetti futuri può racchiudere nuove notizie.
  • 10. Il comunicato stampa è uno strumento di diffusione quantitativa della notizia, che deve: • essere distribuito in contemporanea ai media per garantire pari opportunità d’accesso alle informazioni • dichiarare esplicitamente la fonte della notizia attraverso l’esposizione grafica di logo e dati di chi lo distribuisce. La sua struttura è stata studiata per favorire l’attenzione dei media e facilitare la pubblicazione dei contenuti. La scrittura deve essere diretta e puntuale, fornendo dati ed informazioni sulla notizia, senza enfasi, riportando eventuali commenti, se autorevoli e pertinenti con la notizia, specificando sempre la fonte.
  • 11. Per riportare correttamente una notizia è necessario rispondere alle seguenti domande: • Chi: indicare l’attore o gli attori dei fatti. • Cosa: fornire una descrizione dei fatti. • Quando:posizionare i fatti nel tempo. • Dove: localizzare dove si sono svolti i fatti. • Come: spiegare come si sono svolti i fatti • Perché: fornire una o più motivazioni plausibili • Quanto: indicare valori e dati correlati ai fatti • In che contesto: illustrare il contesto in cui si sono svolti i fatti
  • 12. La struttura del comunicato stampa è la seguente: • Titolo: riportare la notizia in maniera efficace e riassuntiva, eventualmente completata da dettagli essenziali, forniti in un sottotitolo. Una facile comprensione della notizia di cui tratta il comunicato stampa è essenziale per attirare l’attenzione degli attori della comunicazione • Primo Paragrafo: Dopo aver identificato la data ed il luogo di emissione del comunicato stampa, riportare la notizia del titolo con un maggior grado di dettaglio ma attenendosi alla descrizione dei fatti. • Secondo Paragrafo:riportare dati e dettagli aggiuntivi direttamente inerenti alla notizia. • Terzo Paragrafo: commento autorevole sulle motivazioni o fornendo interpretazioni della notizia, identificando chiaramente la fonte. • Quarto Paragrafo: dati e/o informazioni necessarie per contestualizzare la notizia • Chiusura: dati e/o informazioni di chi rilascia il comunicato stampa, inclusi i dati di contatto per i media che volessero ulteriori informazioni
  • 13. Nell’era digitale il comunicato stampadeve necessariamente riflettere le nuove esigenze dei media e le opportunità di approfondimento legate alle nuove tecnologie e quindi: • Sarà incentrato su 1-2 parole chiave, usate nel titolo e nel testo per facilitare l’indicizzazione sui motori di ricerca del web • Utilizzerà nel testo linka pagine di contenuti di approfondimento • Verrà pubblicato su uno o più blog e social media • Offrirà la possibilità di iscrizione via RSS a futuri comunicati stampa • Offrirà link per scaricare contenuti multimediali
  • 14. La natura diversificata dei media, richiede anche una diversificazione di approccio per rendere fruibili i contenuti del comunicato stampa. Ad esempio, per avere la possibilità di fornire notizie interessanti e tecnicamente compatibili con il mondo della televisione, i comunicati stampa dovranno fornire una versione filmata della notizia, con: • una versione completa del comunicato stampa con montaggio, grafica e mix audio • riprese di copertura senza grafica • video dichiarazioni • eventuali ulteriori file audio e di testo
  • 15. La distribuzione del comunicato stampa, sia che avvenga via email o attraverso materiale stampato durante una conferenza stampa, deve essere fatta in simultanea a tutti i media in maniera tempestiva e mirata, in maniera da informare tutti gli attori potenzialmente interessati allo stesso tempo. E’ essenziale accertarsi della ricezione mettendosi in contatto diretto con i media che si ritengono possano essere maggiormente interessati alla notizia per fornire ulteriori informazioni, se richieste, ed agevolare il lavoro necessario per la pubblicazione.
  • 16. E’ inoltre molto importante: • pianificare adeguatamente la distribuzione di un comunicato stampa, tenendo nella dovuta considerazione i tempi di pubblicazione dei vari media (uno a pochi giorni per i quotidiani e le agenzie di stampa, fino ad un mese per i settimanali ed almeno tre mesi i mensili. • mirare bene i destinatari in maniera da fornire notizie a chi le può trovare utili, • non eccedere nella distribuzione di comunicati stampa per non usare metodi da “spammer”.
  • 17. I blog, ovvero siti di discussione approfondita su uno o più temi condivisi tra una comunità di utenti, sono oramai una realtà consolidata libera da controlli editoriali o di censura, in grado di fornire informazioni la cui credibilità è in continua crescita , grazie all’autocontrollo della comunità online.
  • 18.
  • 19.
  • 20. La distribuzione di un comunicato stampa nei blog segue le stesse regole utilizzate per gli altri media, è necessario trasformare il comunicato stampa in un articolo vero e proprio quando lo si può pubblicare direttamente. L’Ufficio Stampa deve trasformarsi in Redazione quando la comunicazione può avvenire direttamente con il pubblico, agendo con le leve del “citizen journalism” piuttosto che fornire informazioni.
  • 21. I social network, ovvero siti di dialogo e discussione su uno o più temi condivisi tra una comunità di utenti iscritti che condividono in maniera dichiarata un determinato interesse. Dopo il successo esplosivo dei siti generalisti (Facebook, MySpace, ecc.) oggi si assiste alla crescita di piattaforme specialistiche che formano comunità professionali
  • 22.
  • 23.
  • 24. E’ estremamente efficace promuovere sui social network una notizia pubblicata su un blog, perché i due strumenti agiscono in perfetta sinergia tuttavia il successo della pubblicazione di una notizia risiede: • nella capacità del titolo di attrarre l’attenzione • nella qualità della fase di dialogo con gli utenti interessati, per il tempo necessario (e questo necessita di risorse e capacità specifiche, non richieste nella comunicazione con i media tradizionali).
  • 25. Gli aggregatori di notizie, sono strumenti che consentono (gratuitamente) la pubblicazione di notizie, raggruppandole per argomento e facilitando la ricerca, anche storica, di quanto pubblicato.
  • 26.
  • 27. L’ RSS (RealSimpleSyndacation) è uno strumento che consente la ricerca, selezione, collezione e trasmissione di informazioni e documentazione secondo specifici parametri di ricerca prestabiliti dagli utenti.
  • 28.
  • 29. Gli obiettivi della comunicazione nei social media devono essere chiaramente espressi per dare spazio ad un’ efficace interazione con il pubblico, accettando in ogni caso un dialogo schietto, senza mai scendere in argomentazioni difensive ad oltranza o, al contrario, di autoesaltazione.
  • 30. Il monitoraggio e la gestione della reputazione sulla rete è infatti una delle possibili applicazioni dei social media. Solo attraverso un dialogo schietto si riescono ad intercettare le opinioni non filtrate del pubblico e ridirigere le strategie di comunicazione
  • 31. Leintervistesono uno strumento strategico spesso usato in combinazione con altri strumenti dell’ufficio stampa (comunicato, conferenza, ecc.). Con l’intervista, i media sostanziano delle notizie raccogliendo dichiarazioni rilevanti di persone connesse con i fatti e/o considerate esperte, in grado di esprimere un’opinione autorevole o anche un semplice commento. L’intervista è quindi uno strumento in grado di accrescere la credibilità delle informazioni e dei contenuti.
  • 32. Esistono varie tipologie di intervista: • Informativa, organizzata per rilasciare una notizia • Collaterale, per esprimere un commento, un’opinione o partecipare ad un dibattito • Investigativa, organizzata dai media per verificare ed indagare • Informale, per approfondire un tema, il profilo di un personaggio, ecc.
  • 33. Tutte le interviste comportano un’esposizione diretta con i media a cui è concessa l’interazione con una persona autorevolmente collegata ai fatti. La predisposizione e la preparazione della persona che rilascia l’intervista è quindi un fattore di primaria importanza. L’obiettivo di chi rilascia l’intervista deve essere di mantenere il controllo (per quanto possibile) e dare credibilità alle proprie argomentazioni.
  • 34. Ci sono corsi (Media Training) che preparano a gestire la comunicazione durante le interviste, con tecniche come: • ABC (Answer, Block & Comunicate che molti chiamano Block & Bridge): individuare pochi e semplici messaggi primari che si intendono far emergere dall’intervista e bloccare le domande per portare l’attenzione sui messaggi preparati: “.. ha ragione, ma quello che penso…”, “…capisco, ma quello che è importante è…” sono migliaia le possibili risposte per bloccare una domanda e consentire la transizione desiderata dei contenuti. • Headlining: sintetizzare il messaggio, in un titolo, lo rende comprensibile e quindi efficace oltre ad aiutare i media a produrre i contenuti. Domanda = Risposta + Messaggio
  • 35. Le interviste si svolgono in maniera diversa a seconda del media con cui si effettuano. Ad esempio: • un intervista televisiva ha delle complessità maggiori perché coinvolge la gestione della comunicazione verbale e non verbale • un intervista radiofonica o telefonica sarà possibile usare delle note come riferimento, se necessario • durante un incontro con un giornalista della carta stampata sarà importante saper gestire l’interazione con il giornalista, anche nei momenti precedenti e susseguenti l’incontro. La preparazione all’intervista deve tenere in considerazione la natura dei media e le metodologie di rilascio dell’intervista stessa.
  • 36. Alcuni punti chiave da considerare sono i seguenti: • Non rilasciare dati errati o informazioni non rispondenti alla verità, perché oltre a minare l’attendibilità della fonte, può esporre a correzioni, smentite ed altre occasioni di pubblico imbarazzo. • Dare disponibilità ad un’intervista significa cercare di rispondere alle domande parlando in termini chiari, usando le proprie doti di sintesi e di elaborazione se e quando richieste. • Nelle interviste televisive, è importante fare attenzione all’interazione con l’intervistatore oltre che con il pubblico; dirigere lo sguardo all’intervistatore salvo spostarlo alla telecamera nel momento cruciale per parlare direttamente al pubblico, è sicuramente una maniera. • Evitare ogni commento “fuori onda” (un’intervista, specialmente quella televisiva, non è finita fino a che si interagisce con il giornalista). • L’uso di esempi ed aneddoti è una maniera molto incisiva per sottolineare un commento, un opinione perché le storie vengono ricordate dal pubblico più di un messaggio astratto. • Evitare le trappole, come fare commenti su cose o notizie di cui non si è a conoscenza, essere portati su scenari ipotetici o messi di fronte a scelte dalle risposte obbligate.
  • 37. Nelle grandi campagne, la scelta dei contenuti di un’intervista come di altre occasione di comunicazione con i media, è fatta dalloSpinDoctor, un consulente strategico, esperto di comunicazioni, in grado di valutare e consigliare l’approccio alle risposte in maniera coordinata con un Piano di Comunicazione di respiro più ampio. Lo SpinDoctor può scrivere discorsi, gestire eventi, fare da portavoce, capo ufficio stampa, campaign manager e commentatore di notizie.
  • 38. Un esempio di applicazione delle tecniche di SpinDoctoring è stata la campagna che ha portato al’elezione di BarackObama alla Casa Bianca. Il dialogo tra il pubblico (gli elettori) ed il futuro presidente degli USA è iniziato attraverso i social media, sotto la guida attenta della squadra degli SpinDoctors del suo staff.
  • 39. La Conferenza Stampa è uno strumento strategico, che offre ai media l’opportunità di ottenere informazioni attraverso la cartella stampa, il comunicato stampa, un briefing e la possibilità di effettuare eventuali approfondimenti attraverso domande ed eventualmente interviste. Di conseguenza, essendo il successo della conferenza stampa dipendente dall’interesse dei media ad un tale livello di accesso all’informazione è essenziale organizzare una conferenza stampa solo in occasione di notizie di rilevanza eccezionale.
  • 40. La preparazione della conferenza stampa ha un ruolo essenziale nella sua riuscita. • La selezione e l’invito ai media deve essere fatto non prima di una settimana o non oltre le 24 ore prima della data di svolgimento ed essere seguito da un contatto telefonico per registrare l’interesse ed eventuali specifiche richieste d’informazione dei singoli invitati. • L’invito conterrà un estratto del comunicato stampa con la notizia ed informazioni sui relatori partecipanti, oltre alle coordinate logistiche necessarie. • L’orario di svolgimento della conferenza stampa dipende dai cicli di lavoro dei media che si vuole coinvolgere: ad esempio, per poter avere dei quotidiani in sala è importante far svolgere la conferenza stampa dopo le riunioni di redazione del mattino e considerando il tempo necessario per la redazione dell’articolo, restringendo quindi il periodo ideale alla fascia oraria che va dalle 11:00 alle 16:00.
  • 41. Sarà preparato un documento sulle possibili domande dei media e delle relative risposte, per individuare gli argomenti ed organizzare la raccolta preventiva di dati ed informazioni • Il comunicato stampa sarà offerto ai giornalisti all’arrivo, al momento dell’accredito, assieme alla cartella stampa, • Il protocollo ed il programma degli interventi sarà concordato e prevederà un moderatore in maniera da condurre lo svolgimento della conferenza stampa in tutte le sue fasi. • La durata complessiva di una conferenza stampa è dipendente dalla rilevanza della notizia, ma è buona regola prevedere un programma che non inferiore ai 15 minuti, che non superi i 45 minuti ed includa una sessione di domande e risposte dopo le relazioni previste. • Il moderatore, aprirà la conferenza stampa spiegandone le motivazioni e l’agenda, con le relative regole di svolgimento, prima di dare la parola al primo relatore. • L’utilizzo di materiali multimediali per illustrare gli interventi è fortemente consigliato. • La sessione di domande e risposte sarà gestita dal moderatore che ordinerà gli interventi, garantendo equità e rispetto dei tempi e gestendo il processo di risposta (ad esempio rispondendo ad ogni domanda o per gruppi). • Eventuali interviste, saranno concordate a seguito della sessione di domande e risposte e si potranno svolgere anche in maniera estemporanea.
  • 42. Organizzare una conferenza stampa è possibile anche in video conferenza, con un’importante riduzione dei costi organizzativi, una possibilità allargata di coinvolgimento dei media ed una maggiore efficienza dell’accesso alle informazioni, che sono scaricabili direttamente in alta definizione La video conferenza limita tuttavia le capacità d’interazione tra gli organizzatori ed i partecipanti e necessita di una specifica preparazione per rispondere alle domande in maniera diretta, sintetica ed allo steso tempo efficace. La sessione di domande e risposte sarà inoltre condizionata dal numero di partecipanti, spesso molto superiore rispetto alle conferenze stampa tradizionali. Un gruppo di lavoro è spesso necessario per elaborare dietro le quinte le risposte alle domande che vengono “postate” dai partecipanti, prima che queste vengano ufficialmente fornite.
  • 43. Altre forme di mutazione della conferenza stampa sono i Media Briefing o Media Events, dove la diffusione della notizia avviene in un contesto meno formale e spesso accompagnato da diverse forme di spettacolo o intrattenimento. La scelta tra una conferenza stampa o una delle sue forme derivate è di importanza strategica per conferire il giusto peso alla notizia da diffondere.
  • 44. Nel filone “Infotainment” uno degli strumenti di maggior impatto (e per questo spesso abusato) sono le partecipazioni nei TV show. Qui l’obiettivo è riportare la notizia in un contesto discorsivo, spesso mettendo in risalto aspetti culturalmente interessanti, umoristici o spettacolari a seconda della natura dello show a cui si partecipa.
  • 45. Il rischio dell’Infotainment è tuttavia molto elevato se la notizia non è adeguatamente rapportabile alla tipologia di intrattenimento a cui si partecipa e quindi fuori dal contesto che il pubblico si aspetta. La selezione del giusto TV show e la combinazione con le attività di SpinDoctoring risultano quindi oltremodo consigliabili per evitare un possibile ”effetto boomerang” sul pubblico.
  • 46. I Viaggi Stampa è uno strumento strategico da utilizzare in occasione di campagne, aperture, lanci per focalizzare l’attenzione di media “mirati” per una copertura editoriale più estesa del semplice annuncio. Le Visite Stampa sono invece uno strumento tattico (non sempre applicabile) che consente l’estensione della copertura editoriale su una base temporale medio/lunga.
  • 47. La Cartella Stampa è uno strumento di lavoro essenziale per sostanziare ogni altra attività dell’ufficio stampa con informazioni relative alla notizia, all’azienda, allo scenario in cui si colloca la notizia, ed ogni altra informazione potenzialmente utile a fornire dati al giornalista per scrivere l’articolo o condurre l’intervista. La cartella stampa conterrà le seguenti informazioni: • profilo dell’attore (o degli attori) della notizia • informazioni e dati sul contesto in cui si volgono i fatti • eventuali schede tecniche e comparative • materiale multimediale
  • 48. Nell’era della comunicazione digitale la cartella stampa può (e deve) essere strutturata con supporti che facilitino la consultazione (CD, memorysticks), utilizzando link a siti web, fornendo accesso a database o banche multimediali da cui attingere illustrazioni, facilitando sia la fruizione delle informazioni che il lavoro di composizione dell’articolo.
  • 49. Un capitolo a parte merita la Crisis Communication, ovvero la gestione della comunicazione in situazioni di emergenza o di vere e proprie crisi, quando l’ufficio stampa deve lavorare sotto pressione per fornire informazioni ai media, liberando dall’incombenza gli incaricati della risoluzione della crisi stessa e salvaguardare allo stesso tempo l’immagine dell’azienda. L’ufficio stampa deve operare con una squadra esperta, utilizzando ogni tecnologia, per evitare speculazioni e fornire dati ed informazioni in tempo reale ai media in strettissima collaborazione con i vertici aziendali.
  • 50. In ogni caso e qualunque siano gli strumenti utilizzati è fondamentale la misurazionedei risultati ottenuti attraverso: • la raccolta della copertura editoriale ottenuta • Il calcolo del valore della stessa in termini di esposizione raggiunta • la verifica della qualità dell’esposizione raggiunta rispetto al “media target”
  • 51. Il calcolo del valore dell’esposizione ottenuta è soggetto ad annose discussioni sulla validità delle metodologie possibili per la misurazione. Un metodo spesso usato è quello delle “impressions” (quantità di spettatori raggiunti da ogni medium) che moltiplicato per il fattore di conversione dello spazio (0,05) usato in pubblicità per dare un valore alle inserzioni fornisce il valore economico dell’articolo. impressionsx 0,05 = valore economico della copertura editoriale
  • 52. Latariffa oraria di tutti i componenti della squadra che ha lavorato in tutte le fasi di ideazione, applicazione e misurazione delle attività dell’ufficio stampa, moltiplicato per il numero di ore lavorate da ognuno fornirà il dato economico relativo all’onorario dell’agenzia. Per un budget completo vanno poi aggiunti costi vivi (servizi esterni, affitti, ecc.) e la commissione d’agenzia sui servizi offerti
  • 53. onorari + costi vivi + commissione d’agenzia = budget ufficio stampa