Le linee guida del discorso tenuto dalla dottoressa Marcella Marletta in occasione del Congresso Nazionale della Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute.
Marcella Marletta - Programma XXXVI Congresso Nazionale SIFO
Marcella Marletta - Congresso Nazionale della Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute
1. Congresso Nazionale della Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute
Assemblea Nazionale della federazione
Linee guida del discorso tenuto dalla Dott.ssa Marcella Marletta
Direttore Generale della Direzione Generale
dei Dispositivi Medici e del Servizio Farmaceutico
Alla metà di questo secolo il nostro Paese conterà un ultraottantenne ogni sette abitanti. Registreranno più
anziani di noi solo il Giappone, la Germania e la Corea del Sud. Un trend di invecchiamento cui farà riscontro
un aumento delle persone non autosufficienti bisognose di assistenza continuata. Tali dati sanciscono in
maniera equivocabile il lento ma progressivo invecchiamento della popolazione mondiale caratterizzata da
una speranza di vita alla nascita che, nel recente passato, è aumentata di 5 anni fino a superare i 76 anni per
l’insieme dei due sessi.
La speranza di vita alla nascita cresce, ma la spesa pubblica nella salute diminuisce con l’aggiunta che la
distribuzione del carico di malattia sta cambiando. In sostanza i miglioramenti, e le condizioni che li
favoriscono, non hanno avuto una distribuzione equa all’interno dei paesi e tra paesi diversi; persistono, e in
molti casi sono in aumento, differenze sostanziali.
Basti pensare alla forte disparità tra "ricchi" e "poveri" nell'accesso e nelle modalità di cura. Discrepanze che
si stanno accentuando negli ultimi anni anche a seguito di pesanti tagli ai budget della sanità pubblica in
diverse realtà internazionali.
Bastano questi dati per far comprendere come il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione sia
percepito a livello planetario come un problema di natura strategica che impatta direttamente sui sistemi
sanitari dei rispettivi Paesi minandone alla base la sostenibilità nel lungo periodo.
Da qui l’esigenza di ricercare e trovare soluzioni in grado di alleviare questo peso migliorando, al contempo,
le condizioni di salute della popolazione più fragile, anziani e disabili prima di tutto.
In questo scenario il ruolo che la tecnologia gioca è fondamentale per dare risposte efficaci ad una società in
continua trasformazione. Infatti, soltanto attraverso un accesso consapevole e strutturato alle tecnologie
potremmo consentire alle fasce deboli di vivere al proprio domicilio mantenendo quindi le proprie abitudini
di vita, le proprie relazioni sociali, la propria libertà personale.
Ciò spiega come mai la richiesta di tecnologie e di apparecchiature per l'assistenza sanitaria domiciliare è in
continua crescita.
L'Italia ed il Ministero della Salute, in particolare, sono impegnati ad investire in programmi che abbiano
come interesse:
il miglioramento delle condizioni di vita degli anziani, la loro autonomia, l’indipendenza delle
persone;
la promozione di stili di vita migliori per tutti e, in particolare, per le persone a rischio;
l’aumento del senso di sicurezza e l’inclusione sociale della persona anziana;
il sostegno alle famiglie ed a tutte le organizzazioni che si prendono cura della persona anziana;
la promozione di un uso migliore e più soddisfacente delle risorse da parte dell’insieme di soggetti
che si occupano della terza età.
2. Preso atto che l’effetto combinato dato dall’aumento dell’invecchiamento e dalla diminuzione delle risorse
spinge a ricercare delle soluzioni innovative in grado di garantire un buon livello di salute della popolazione
e della qualità della vita evitando di creare situazioni di non sostenibilità con grave danno delle fasce di utenza
debole, è comunemente rilevato che tale crescita, se si escludono i farmaci, non è legata tanto ai costi inerenti
gli interventi più impegnativi in fase acuta, ricchi di impegno medico e tecnologico, quanto alle risorse
richieste per la gestione delle cronicità e delle relative disabilità.
Per molti studiosi ed osservatori migliorare i sistemi di sanità elettronica sarà uno dei modi migliori per
affrontare questa sfida, proprio per la gestione delle malattie croniche, cui – nei prossimi anni - sono destinati
7 euro ogni 10 spesi per l’assistenza sanitaria.
Questa situazione si è andata sviluppando negli ultimi anni per il concorso di alcuni fattori:
i progressi stessi della medicina che consentono la sopravvivenza anche a valle di lesioni o malattie
un tempo letali,
l’aumento delle aspettative in un quadro di solidarietà sociale.
Mentre nell’acuzia l’obiettivo dell’intervento è la guarigione, definito nel tempo e nelle risorse, nella cronicità
l’obiettivo stesso è di difficile definizione coincidendo genericamente con la conservazione o il recupero di
un accettabile equilibrio esistenziale da parte dell’ammalato o del disabile che si identifica prioritariamente
con autonomia, integrazione sociale, mantenimento dei rapporti interpersonali e nel mondo del lavoro o
della scuola etc.
La sanità elettronica, quindi, può essere lo strumento per esplorare nuove strade: prima tra queste,
permettere ai pazienti di avere un maggiore controllo sulla propria salute. Già oggi, spesso, si ricorre alla
consultazione delle informazioni sanitarie via web prima di consultare il proprio medico oppure pensiamo ai
dispositivi che utilizzano tecnologie assistive d’avanguardia nei settori della telemedicina.
L'Italia potrebbe sfruttare al massimo le opportunità di questo mercato e ambire a diventare uno dei Paesi
leader dell'assistenza sanitaria attraverso l'uso di tecnologie informatiche e telematiche.
Ma questo lo si potrà perseguire solo attraverso un’azione coordinata e sinergica promossa tra Enti pubblici,
Istituti di Ricerca e soggetti privati disposti ad investire con sufficienti garanzie di successo.
L'evoluzione demografica in atto e la conseguente modifica dei bisogni di salute della popolazione, con una
quota crescente di anziani e di malati cronici rendono sempre più necessario un ridisegno strutturale e
organizzativo della rete dei servizi sanitari, soprattutto nell'ottica di rafforzare l'ambito territoriale di
assistenza.
Come evidenzia il "Patto per la Sanità digitale", nel nostro Paese il ruolo delle tecnologie digitali è sempre più
cruciale per la realizzazione di modelli assistenziali e organizzativi rispondenti alle nuove necessità di salute,
grazie a una diversa interazione tra gli operatori del sistema socio-sanitario e tra questi e i cittadini.
Dobbiamo continuare a perseguire un progetto di assistenza sempre più incentrato sul territorio e
caratterizzato da un approccio pro-attivo sulla gestione delle patologie croniche. E’ necessario continuare ad
investire sull’innovazione che dovrà coinvolgere anche quegli aspetti legati alla tecno assistenza e alla
telemedicina in grado di garantire un’assistenza degli anziani sostenibile ma anche equa, continua, capillare
e tempestiva.
Solo così potremmo affrontare in modo adeguato il fenomeno dell’invecchiamento della nostra società.