2. Origini MMPI
L’ MMPI fu elaborato nel 1943 dallo psicologo S.
Hathaway e dal neuropsichiatra J. McKinley.
Obiettivo :costruire uno strumento efficiente per
appropriate definizioni psicodiagnostiche agli individui
Procedura di costruzione: circa 1000 affermazioni
presentate ad alcuni pazienti (ipocondriaci, depressi,
isterici, paranoici, etc.) e a soggetti appartenenti alla
popolazione non-patologica. Delle affermazioni iniziali
sono stati selezionate quelle che erano in grado di
discriminare il gruppo dei "normali" dal gruppo dei
"patologici“.
3. La prima versione del test consta di 566 item in,
forma affermativa, che compongono 4 scale di
validità e 10 scale di base.
Nel 1989 viene presentata la nuova versione del test,
denominata MMPI-2. Tale versione viene
ulteriormente rivista nel 2001.
4. La revisione: l’MMPI 2
Inadeguatezza del campione originario: il
campione “normativo” era un campione di
convenienza e non aveva l’ambizione di essere
rappresentativo della popolazione generale degli
Stati Uniti.
I partecipanti utilizzati per la standardizzazione del
test erano tutti bianchi, provenienti da piccole
cittadine o aree rurali intorno Minneapolis, con un
basso livello di educazione
5. Alcuni item dell’MMPI erano formulati mediante
espressioni desuete, termini caduti in disuso, o
facevano riferimento ad aspetti culturali e sociali
nonpiù attuali.
Inoltre, gli item del test originario non descrivevano
caratteristiche in seguito giudicate importanti: pochi
degli item originali infatti riguardavano i tentativi
di suicidio, l’uso di droghe e l’abuso di alcol.
6. Standardizzazione
Gruppo normativo: grande campione rappresentativo della
popolazione degli Stati Uniti.
- Dati vennero raccolti in Minnesota, Ohio, North Carolina,
Washington, Pennsylvania, Virginia e California.
- Individui di gruppi particolari vennero aggiunti al campione
(ad es., nativi americani e personale militare).
- Vennero testati circa 2900 partecipanti (1138 maschi e 1462
femmine, tra cui 841 coppie).
- 111 femmine e 82 maschi vennero utilizzati per un test-retest
dopo una settimana.
- La versione finale dell’MMPI-2 include 567 item.
- Versione Adolescenti: detto MMPI-A (478 item e 13 scale
fondamentali)
7. Standardizzazione Italiana
La versione italiana dell'MMPI-2 è stata curata da
Paolo Pancheri e Saulo Sirigatti ed è stata rilasciata
dalle Organizzazioni Speciali nel 1995.
Il campione utilizzato per la standardizzazione
italiana – avvenuta sempre nel 1995 – è stato di
1375 soggetti (403 maschi e 972 femmine).
8. Somministrazione
- Il test MMPI-2 può essere facilmente somministrato in forma cartacea
o mediante computer.
L’interpretazione del test può essere effettuata da:
psicologi in possesso di laurea quinquennale (vecchio ordinamento)
psicologi in possesso di laurea specialistica (nuovo ordinamento)
medici con specializzazione in neuropsichiatria infantile
medici con specializzazione in psichiatria
medici con specializzazione in psicologia clinica
medici con specializzazione in psicoterapia
- Il test in Italia è disponibile in forma di libretti di 12 pagine
che contengono i 567 item sotto forma di frasi ad ognuna delle
quali il soggetto deve rispondere barrando con una crocetta la
lettera V (vero) o F (falso) posta accanto alla frase, a seconda che
ritenga la frase dell’item vera (o prevalentemente vera) o falsa (o
prevalentemente falsa) con riferimento alla propria persona.
9. Età di riferimento
L’MMPI-2 può essere somministrato a persone di età
superiore ai 18 anni, individualmente o in gruppo.
• La somministrazione richiede circa un’ora e mezza.
• Il test MMPI-A viene utilizzato con persone di età compresa tra
i 14 e i 18 anni
• Per coloro che hanno esattamente 18 anni si procede
somministrando la forma MMPI-2 se hanno uno stile di vita
indipendente (es., lavorano) e il MMPI-A se sono ancora
studenti.
• Il test può essere somministrato in un unica sessione
continuata, o facendo delle piccole pause.
10. Scoring dei punteggi
Lo scoring può avvenire manualmente o attraverso
procedura elettronica
Tenendo conto delle opportune conversioni degli
item negativi si sommano gli item relativi ad ogni
scala (apposite griglie di correzione)
Trasformazione dei punteggi grezzi in punti t
Standardizzazione differente per Maschi e
femmine
11. Le scale dell’ MMPI2
3 scale di validità: L, F, K in grado di valutare in quale misura il candidato ha compilato il questionario con sincerità e
accuratezza
10 scale cliniche di base
Hs: la scala Hs (Hypocondrias, Ipocondria) indica la presenza di problemi fisici caratteristici degli ipocondriaci.
D: la scala D (Depression, Depressione) indica la presenza di sintomi di tipo depressivo.
Hy: la scala Hy (Hysteria, Isteria di conversione) indica la tendenza a somatizzare alcune emozioni e disagi di tipo
psichico.
Pd: la scala Pd (Psychopathic Deviate, Deviazione psicopatica) indica la carenza di controllo sulle risposte emotive e la
capacità di interiorizzare le regole sociali.[
Mf: la scala Mf (Masculinity-Feminility, Mascolinità-femminilità) indica l'insieme di tutti quegli aspetti (interessi,
atteggiamenti, etc.) tendenzialmente mascolini o femminili.
Pa: la scala Pa (Paranoia, Paranoia) indica sintomi di tipo paranoide (ideazioni deliranti, manie di grandezza, etc.)
Pt: la scala Pt (Psychastenia, Psicastenia) indica i rituali fobici e i comportamenti di tipo ossessivo-compulsivo fino ad
un'ideazione delirante.
Sc: la scala Sc (Schizophrenia, Schizofrenia) indica esperienze di tipo insolito tipiche degli schizofrenici.
Ma: la scala Ma (Hypomania, Mania) indica stati ipomaniacali (idee di grandezza, alto livello di attività, etc.).
Si: la scala Si (Social Introversion, Introversione sociale) indica le difficoltà che il soggetto riscontra nei rapporti con gli
altri.
6 scale cliniche supplementari ;
15 scale di contenuto.
12. L’interpretazione per punte
L’interpretazione tradizionale dell’MMPI prevedeva
lo studio delle elevazioni di ogni scala clinica, nella
convinzione che ogni punteggio possa essere
associato ad un significato psicologico
(interpretazione per punte).
Valori dei punti T compresi tra 60 e 65 vengono
interpretati come tendenze di personalità mentre
elevazioni che superano 65 possono essere
indicative di uno stato patologico.
13. Scale di Validità MMPI 2
•L: la scala L (Lie, Menzogna) è riferita ad alcune domande i
cui comportamenti illustrati per la quasi totalità delle
persone sono veri o falsi; la situazione rappresentata è
difficilmente reale, ma ideale. Per essere giudicati più
positivamente, si preferisce quindi falsificare la risposta (“
es. NON HO MAI detto una Bugia”)
•F: la scala F (Frequency, Frequenza) indica la possibilità di
esagerazione dei sintomi, che può essere dovuta a risposte
casuali, simulazioni di malattia o desiderio di
anticonformismo.
•K: la scala K (Correction, Correzione) indica un atteggiamento
di difesa nei confronti del questionario oppure una
tendenza al non far trasparire alcuni problemi.
27. Metodo interpretativo di Welsh
Secondo questo metodo, per delineare i tratti salienti di personalità è
sufficiente identificare le scale (o la scala) del profilo caratterizzate
dai valori numerici più elevati. La codifica viene fatta disponendo le
10 Scale Cliniche in ordine decrescente di punti T e individuandole
in base alla numerazione convenzionale
28. L’interpretazione per codici-tipo
• L’orientamento interpretativo più moderno associa
quadri di personalità definiti a configurazioni di profili
MMPI
(interpretazione per codici tipo).
• Tali configurazioni vengono definte “tipi di codice” (code
type), o più semplicemente “codici”.
• I codici sono indici riassuntivi che individuano le 2 o 3 scale
cliniche più elevate che abbiano un punteggio T ≥ 65
(Butcher e Williams, 1992).
• Il nome dei codici viene attribuito in base al numero
identificativo delle scale cliniche coinvolte.
• Codici tipo basati su due e, talvolta, su tre elevazioni sono
reperibili in atlanti e manuali interpretativi.
29. Rappresentazione grafica
I soggetti con questo codice 1/3 tendono a
riportare vaghi disturbi fisici. Mostrano accentuata
tendenza a esprimere le proprie reazioni emotive
in forme non verbali. Sono quasi sempre presenti
sintomi di somatizzazione o conversione somatica
dell’ansia e dei conflitti in genere.
30. Esempio codice
Esempio codice 1-2
in unione al 21, la quasi totalità dei casi evidenzia una
lunga storia ipocondriaca, con lamento somatico
centrato sul sistema digerente e sull’addome. I soggetti
caratterizzati dal codice manifestano un’attenzione
eccessiva verso le sensazioni somatiche e lamentano
disturbi e forme di dolore localizzati all’addome.
Presentano inoltre depressione, irritabilità,
affaticabilità, anassertività, isolamento sociale.
Riferimento diagnostico Nevrosi ipocondriaca, qualora vi
sia un’alterazione anche delle scale 3 e 7; schizofrenia
giovanile, qualora vi sia un’alterazione della scala 8.
31. I Profili
Profilo spike: Nel caso in cui una sola scala si eleva oltre
i 65 punti T.
Profilo definito: quando il punteggio della scala meno
elevata (all’interno del codice) supera di almeno 5
punti tutte le altre scale cliniche.
Profilo non definito: se il punteggio delle altre scale si
differenzia per meno di 5 punti dalla scala meno
elevata del codice.
Profilo fluttante: Nel caso in cui vi sia un’elevazione in
tutte, o quasi tutte, le scale cliniche pari o superiore a
65 punti T