1. Ciao, mi chiamo Capitan Splash e sono una goccia d’acqua! Seguimi e clicca sulle gocce che incontrerai nel tuo percorso …. Ti accompagneranno in un fantastico viaggio dentro il mio mondo …… quello dell’ACQUA!! I tasti che ti mostro ti aiuteranno a muoverti con facilità dentro il programma…. Inizio Ultima pag. Prima pag. Successiva Precedente PRESENTAZIONE
2. Che cos'è l'acqua? L’acqua è un elemento liquido diffuso in natura, composto da molecole formate da due parti di idrogeno e una di ossigeno. Ecco il suo simbolo: H ²O L’acqua è…… TRASPARENTE INSAPORE INODORE
8. La classe non è……… ACQUA!!! ORIGINE della VITA ENERGIA RISPARMIO IL CICLO CIVILT Á FLUVIALI POESIE e TESTI USO
9. L'origine della vita Le prime forme di vita si sviluppano nel mare. Le acque si popolano molto lentamente di batteri, dai quali hanno origine tutti gli esseri viventi: alghe, meduse, ricci, molluschi, crostacei e pesci.
10. Dall’acqua nascono muschi, felci e alcuni pesci si trasformano in anfibi. Dagli anfibi si formano piccoli e grandi rettili cioè i dinosauri.
11. Con la scomparsa dei dinosauri compaiono i primi mammiferi fra cui le scimmie antropomorfe (simili all’uomo) e più tardi gli ominidi.
12. Passano i millenni….. Nel Paleolitico l’uomo è nomade e l’acqua rappresenta un’importante fonte di vita perché…. Gli serve per dissetarsi. È ricca di cibo… Favorisce la caccia, poiché vicino all’acqua prolifica la vita.
13. Trascorrono altri millenni e …….. l’uomo inizia a diventare sedentario, si unisce ad altri uomini e costruisce i primi villaggi. A volte le capanne, per protezione, vengono costruite nell’acqua.
34. FILASTROCCA sulla GITA Alla fonte di Mompiano, si cammina piano piano. L’acqua riempie tante vasche e le gonfia come tasche. È romano l’acquedotto, ci passa solo il nano Dotto. Molto stretto è il passaggio, non entrarci è molto saggio . La centrale di Prevalle, è grande come una valle. Tutto il giorno è in funzione, e ci dà illuminazione. A Vallio c’è una sorgente, frequentata da molta gente. È speciale l’acqua castello e berla è sempre molto bello. Classe 2^
35. FILASTROCCA DELL’ACQUA Acqua fresca di cascata, mi sono appena dissetata. Scende in fretta e nel fiume si getta. Acqua calda e salata, per lavare l’insalata. È abbondante nel mare e mi ci posso tuffare. Acqua calma di lago, c’è l’incantesimo di un mago. Spesso fredda e tranquilla, Come l’argento scintilla. Acqua di sorgente, mi apre la mente. Nasce sulle montagne, Per finire nelle campagne. Classe 3^
36. POESIA SULL’ACQUA Fresca è l’acqua che scorre dai ruscelli. Richiama la sete degli uccelli e la loro gola risciacqua. Acqua pulita, lucente come l’argento, spostata dal vento e chiara come una margherita. Acqua di sorgente, impetuosa sulla roccia scivoli, fresca formi tanti rivoli, scorri veloce come un serpente. Classe 4^
37. Il mare Il mare È un’azzurra coperta, le vele lenzuola nel vento. Io navigo verso ponente, la vita è un’immensa scoperta. Il mare si pettina Si ara, si pettina si struscia contro se stesso il mare pizzicato dall’aria, mordicchiato dal vento nella verde–azzurra pelle.
38. Taci. Su le soglie del bosco non odo parole che dici umane; ma odo parole più nuove che parlano gocciole e foglie lontane. Ascolta. Piove dalle nuvole sparse. Piove su le tamerici salmastre ed arse, piove sui pini scagliosi ed irti, piove su i mirti divini, su le ginestre fulgenti di fiori accolti, su i ginepri folti di coccole aulenti, piove su i nostri volti silvani, piove su le nostre mani ignude, su i nostri vestimenti leggeri, su i freschi pensieri che l'anima schiude novella, su la favola bella che ieri t'illuse, che oggi m'illude, o Ermione. Odi? La pioggia cade su la solitaria verdura con un crepitio che dura e varia nell'aria secondo le fronde più rade, men rade. Ascolta. Risponde al pianto il canto delle cicale che il pianto australe non impaura, né il ciel cinerino. E il pino ha un suono, e il mirto altro suono, e il ginepro altro ancora, stromenti diversi sotto innumerevoli dita. E immensi noi siam nello spirito silvestre, d'arborea vita viventi; e il tuo volto ebro è molle di pioggia come una foglia, e le tue chiome auliscono come le chiare ginestre, o creatura terrestre che hai nome Ermione. G. D’annunzio La pioggia nel pineto
39. La nebbia agli irti colli Piovigginando sale, E sotto il maestrale Urla e biancheggia il mar; Ma per le vie del borgo Dal ribollir de’ tini Va l’aspro odor de i vini L’anime a rallegrar. Gira su’ ceppi accesi Lo spiedo scoppiettando: Sta il cacciator fischiando Su l’uscio a rimirar Tra le rossastre nubi Stormi d’uccelli neri, Com’ esuli pensieri, Nel vespero migrar. G. Carducci San Martino
40. Se si desidera conoscere le funzioni dell’acqua in provincia di Brescia, si può visitare la piccola centrale idroelettrica di Prevalle. Giunti sul posto una guida vi accompagnerà e vi spiegherà come l’acqua del fiume Chiese arriva alla centrale. Vi chiarirà le idee su come produce l’energia grazie al funzionamento delle turbine. Un altro posto importante è la fonte di Mompiano. Qui potrete visitare l’acquedotto romano e l’antica fonte longobarda, nella quale ci sono sette polle da cui entra l’acqua. Se invece vi interessa sapere come avviene l’imbottigliamento dell’acqua, potete andare a Vallio Terme; il direttore vi spiegherà ogni cosa. In questo luogo tranquillo il responsabile vi condurrà alle terme dove ci si può rilassare con massaggi e altre terapie utili anche per curare certe malattie. All’esterno, con una tesserina, si può bere questa particolare acqua termale ricca di bicarbonato, inoltre c’è uno spazio dove si può stare con la famiglia ad assistere a degli spettacoli interessanti. Testo che vuole invitare alla visita di questi luoghi Autori: Marco e Mattia - classe IV TESTI
41. Martedì tredici maggio noi alunni delle classi 2^- 3^- 4^ siamo andati in gita in provincia di Brescia. Siamo partiti alle otto circa dalla località “Martinì”: durante il viaggio alcuni di noi ascoltavano della musica, altri chiacchieravano allegramente. La prima tappa è stata Prevalle: qui abbiamo visto una piccola centrale idroelettrica. La guida che ci accompagnava ci ha spiegato in che modo si puliscono le acque del fiume Chiese quando raggiungono le griglie di incanalamento e il percorso che seguono per trasformarsi in energia elettrica. Dopo la visita siamo ritornati al pullman per proseguire verso Mompiano. Ad attenderci c’era una guida che, dopo una breve spiegazione, ci ha condotti all’acquedotto romano e ci ha mostrato la fonte longobarda, nella quale si raccolgono le acque per la città di Brescia. Dopo l’incontro siamo andati in un parco per mangiare e giocare. Nel pomeriggio siamo ripartiti per Vallio Terme. Qui abbiamo visto come si imbottiglia l’acqua e ci è stato spiegato che le bibite gassate non fanno molto bene. Siamo entrati nell’officina: c’era una grande confusione per il rumore delle macchine; il responsabile però ci ha regalato due bottiglie di acqua ciascuno. Abbiamo continuato il percorso alle terme e visitato il centro benessere. Alla fine siamo ritornati sul pullman per iniziare il viaggio di ritorno. È stata una bella giornata e speriamo di rivivere quest’esperienza un’altra volta. Una giornata particolare Autori: Claudio e Rubes – classe IV
42. Ieri è stata una giornata molto divertente, perché abbiamo visitato: la centrale idroelettrica di Prevalle, la fonte di Mompiano e le terme di Vallio. Arrivati a Prevalle una guida ci è venuta incontro e ci ha mostrato immediatamente in che modo il fiume Chiese raggiunge la centrale. L’acqua percorre circa tre chilometri e mezzo, passando attraverso delle griglie che la ripuliscono e la conducono verso delle tubature che la incanalano nell’edificio sottostante, in cui si trovano delle turbine e dei trasformatori che la tramutano in energia elettrica. Terminata la visita ci siamo diretti a Mompiano, dove ci attendeva il signor Luca. Ci ha spiegato il percorso dell’acqua quando funzionava l’acquedotto romano e ci ha mostrato una fonte molto bella, nella quale si raccolgono le acque per i bresciani. Alla fine del percorso ci siamo diretti verso un parco dove abbiamo pranzato e giocato. Nel pomeriggio siamo ripartiti per le terme di Vallio. Ad aspettarci c’era il direttore della fabbrica che produce l’acqua castello; ci ha spiegato come avvengono i processi d’imbottigliamento e ad ognuno di noi ha regalato due bottiglie d’acqua. Subito dopo ci ha condotti nel centro benessere e ci ha mostrato le apparecchiature per mantenere il corpo sano. Alla fine l’abbiamo ringraziato e siamo partiti per il rientro a casa. Testo Autori: Alberto e Sara – classe IV
43. Qualche giorno fa mi è capitata un’avventura un po’ strana, poiché io e i miei amici volevamo provare la vecchia macchina volante di mio nonno. Siamo partiti di mattina ma, percorsi alcuni chilometri in mezzo alle nuvole, il motore ha cominciato a incepparsi: abbiamo iniziato a precipitare e io faticavo a tenere il controllo. Si scendeva sempre più velocemente finché siamo cascati in un fiume che finiva in grandi tubature che conducevano in una strana grotta. Un po’ scombussolati abbiamo iniziato ad esplorarla, camminando per un certo tratto. All’improvviso ci siamo ritrovati di fronte un grossissimo ragno affamato che tentava di catturarci con le sue ragnatele; siamo fuggiti immediatamente, ritrovando l’uscita e la nostra macchina. Era un po’ mal ridotta ma ripartì, permettendoci di giungere nei pressi di una fonte. Qui ci siamo rilassati e rifocillati prima di continuare il viaggio. Siamo ripartiti dopo qualche ora ma il motore della macchina, dopo qualche chilometro, ha ricominciato a singhiozzare, facendoci precipitare un’altra volta. Siamo finiti nel cortile di un castello stregato, abitato da un malvagio stregone che trasformava l’acqua in pozioni magiche per rendere le persone sue schiave. In un angolo ho visto un’ampolla che conteneva una pozione rimpicciolente. L’ho presa in fretta e l’ho lanciata contro il mago che è diventato microscopico. L’ho infilato in una bottiglia poi abbiamo liberato gli schiavi e siamo ripartiti. Siamo giunti a casa a notte fonda stanchi ma felici per l’avventura vissuta. Testo fantastico Autrice: Veronica – classe IV
46. IL DILUVIO UNIVERSALE Nel IV millennio A.C. si verificò, nella bassa Mesopotamia, un tremendo cataclisma universale sotto forma di diluvio o di inondazione.
47. Secondo gli storici lo provano le incrostazioni di fango che ricoprivano i ruderi della città di Ur. Tutti gli uomini della città morirono tranne Noè, la sua famiglia e ogni coppia di specie animale.
48. Finito il diluvio l’Arca si fermò sul monte Ararat, Noè lasciò liberi gli animali e i suoi tre figli Sem, Cam e Jafet diedero origine a tutti i popoli.
49. Le civiltà fluviali Una caratteristica che accomuna tutti i popoli è vivere nei pressi di un fiume, perché …. Rende i raccolti abbondanti. Il clima è più mite. La vegetazione è rigogliosa. Sono facilitati il commercio e le comunicazioni fra le genti.
50. Ecco perché le prime civiltà si sono sviluppate e sono fiorite in prossimità dei grandi fiumi.
51. La Mesopotamia, infatti, era situata fra i fiumi Tigri ed Eufrate: il terreno era molto fertile e soggetto ad inondazioni. I popoli, che la abitarono, vivevano dell’abbondanza dei raccolti e studiarono varie soluzioni per arginare e controllare le piene.
52. Questo portò a grandi invenzioni come la ruota e la scrittura che migliorarono anche gli scambi e le comunicazioni.
53. I fenici, che vivevano in un territorio poco fertile e produttivo, sfruttarono l’acqua per sviluppare il commercio con i popoli vicini e si arricchirono.
54. Anche per gli egiziani il fiume era un indispensabile fonte di vita e lo veneravano come qualcosa di sacro.
55. Contemporaneamente alle antiche civiltà del bacino Mediterraneo, nelle lontane regioni dell’Asia, fiorivano: la Civiltà Indiana che aveva come principale via di comunicazione il fiume Indo…..
56. …… . e la Civiltà Cinese che, grazie al limo rilasciato dalle acque del fiume Giallo, sviluppò le coltivazioni di: ortaggi, frutta miglio e riso.
58. L’ acqua piovana può essere raccolta in grandi vasche artificiali che, di solito, vengono realizzate in alta montagna.
59. L’acqua, contenuta nel bacino (ad una certa altezza dalla centrale idroelettrica), viene fatta cadere in una condotta forzata che la conduce nella centrale idroelettrica vera e propria dove fa girare una turbina.
60. La turbina è accoppiata ad un alternatore che ruotando produce energia elettrica. La corrente viene inviata ad un trasformatore per essere “aggiustata”.
61. La corrente elettrica così prodotta viene inviata attraverso un sistema di fili (elettrodotto) in ogni casa o ambiente di lavoro per essere utilizzata..