Il rapporto tra l’industria alimentare e l’imballaggio flessibile offre costanti sfide in particolare in tema di sicurezza e innovazione. La richiesta di pack più leggeri, economici, green e sempre più performanti presenta all’industria numerosi fronti d’innovazione e d’investimento. Un’occasione di confronto tra diversi operatori della filiera è stata offerta dal workshop dedicato all’imballaggio flessibile e promosso dall’associazione Acimga in media partnership di Largo Consumo.
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Largo Consumo 9/2015
ACIMGA - Centro Direzionale Milanofiori - Palazzo F3
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Uno scorcio della sala che ha ospitato, nel contesto di Ipack-Ima 2015, il
workshop promosso da Acimga.
I PARTECIPANTI AL WORKSHOP
“Imballaggio flessibile: pratico, sicuro e...
Cosa chiede l’industria alimentare,
cosa propongono i provider di soluzioni”
Ipack-Ima - Milano, 20 maggio 2015
"Nelcorsodegliannisiamo
riusciti a rafforzare l’exper-
tise del Packaging all’inter-
no della nostra azienda di-
ventando promotori degli
aspetti tecnici e innovativi
sui materiali e design. Al-
l’interno della nostra
azienda si condividono
le informazioni tra le va-
rie direzioni e ognuno
ha il proprio compito:
nello specifico la direzio-
ne ricerca e sviluppo ha
la responsabilità di garantire tutti gli
aspetti tecnici del packaging" ha affer-
mato Raffaele Bombardieri, Respon-
sabile R&D packaging del gruppo Gra-
narolo. Le sfide per Bombardieri arri-
vano in particolare dall'estero: “Le
esigenze a livello di packa-
ging cambiano molto ed è
indispensabile tener conto
di tutte le variabili legati al
trasporto che non sono da
ritenersi standard, ma valu-
tati di volta in volta. In alcu-
ni paesi europei l'innova-
zione sul packaging è
molto forte e non fanno
fatica a staccarsi dalla
tradizionalità delle confe-
zioni a differenza di
quanto avviene in Italia”.
Il manager ha ricordato il caso-scuola
di Yomino, lo yoghurt da bere caro ai
più piccoli: un'innovazione eccezio-
nale nella categoria degli yoghurt,
che ha saputo intercettare la richiesta
di novità e praticità del mercato.
La sicurezza è uno dei temi
principali nel rapporto tra
food ed imballaggio flessi-
bile. In effetti a partire dal
materiale, che non deve
dare problemi nella fase di
confezionamento, talvolta
la sicurezza riveste un ca-
rattere di criticità. Ad evi-
denziarne l’importanza è
stato Giorgio Bottini, di-
rettore controllo qualità e
acquisti di Goglio, produttore di imbal-
laggi flessibili, che ha illustrato il siste-
madialertcheconsentediattivareilre-
call di prodotti in caso di gravi difetto-
sità che possono comportare un reale
rischio per la salute del consumatore .
“I clienti – ha detto – nell’occasione di
audit presso il nostro sito produttivo,
vogliono attentamente verifi-
care l’efficacia della nostra
procedura di tracciabilità e
rintracciabilità. Talvolta il
tempo di reazione è molto
breve e più esattamente dal
momento in cui scatta un "al-
larme" e riceviamo l'etichetta
del prodotto riportante i codi-
ci significativi, abbiamo po-
che ore per risalire a tutti i
componenti utilizzati oltre
che alla identificazione di un eventuale
evento del processo causa del proble-
ma. Siamo in grado di localizzare il ma-
teriale prodotto in quel frangente per
l'eventuale ritiro. Attraverso un sistema
di alert attivato dal cliente, questa pro-
cedura può essere lanciata in qualsiasi
momento, anche nei giorni festivi".
“Collaborare con gli uti-
lizzatori finali per cono-
scere il loro business è
fondamentale per l’indu-
stria del packaging”, ha
spiegato Claudio Biso-
gni, Ceo di KBA Flexo-
tecnica.
Per quanto riguarda gli
aspetti di comunicazio-
ne e marketing, il
packaging oggi è un
prodotto maturo, ma
non lo è ancora per gli
aspetti che riguardano l’innovazio-
ne tecnica.
“Da parte dei costruttori di mac-
chine c’è la volontà di partecipare
alla ricerca e sviluppo, anche se
questo rappresenta un investimen-
to. Collaborare con gli
utilizzatori finali con
l’obiettivo di ottenere
altissimi standard di
qualità tecnica, ma an-
che di efficienza econo-
mica del prodotto fini-
to, è una sfida molto
stimolante.
Quando riusciamo a
centrare l’obiettivo, c’è
la soddisfazione di aver
creato innovazione e
un ritorno in termini di
riconoscimento di capacità e com-
petenze”. Bisogni, infine, ha citato
l’esempio di una collaborazione
con il cliente finale per un imballo
leggero ed economico che ha ri-
dotto del 22% i costi.
Aldo Peretti, Ceo del grup-
po Uteco, leader mondiale
nelle macchine per la stam-
pa ed il converting del
packaging flessibile, ha evi-
denziato la necessità che
l'industria della stampa ri-
nunci a “gelosie” e campani-
lismi per fare fronte comu-
ne in ambito internazionale
verso le istituzioni che nor-
mano il settore, sottolinean-
do in particolare qual è lo
stato dell'arte della tecnolo-
gia, specie per il settore food. "Le gran-
di economie di scala all'estero permet-
tono di focalizzare lo sviluppo tecnolo-
gico – ha precisato – ma nel mondo eu-
ropeo e ancora di più italiano spesso
non ci sono grandi numeri che con-
sentano di fare da traino
per l'evoluzione tecnologi-
ca. Ci dobbiamo confronta-
re con grossi concorrenti
ed istituzioni esteri ed è ne-
cessaria una sorta di atti-
vità di lobbying per fare si-
stema ed essere presenti in
modo più incisivo sul pa-
norama mondiale". Per
competere ed essere part-
ner globali, “non bisogna
più focalizzarsi su una tec-
nica di stampa, ma svilup-
pare tutte le tecnologie disponibili e of-
frire ai clienti internazionali le soluzioni
che meglio rispondano alle loro esi-
genze. La richiesta di innovazione è
forte, ma deve essere sostenuta da
una solidità finanziaria e strutturale”.
Andrea Briganti General Manager Acimga
Marco Sachet Direttore Istituto Italiano Imballaggio
Raffaele Bombardieri Responsabile R&D Packaging Granarolo
Luciano Villani Responsabile Acquisti Imballi Coop Italia
Giorgio Bottini Direttore Controllo Qualità e Acquisti Goglio
Marco Calcagni Direttore Commerciale e Marketing Omet
Aldo Peretti Ceo Uteco Group
Claudio Bisogni Ceo KBA - Flexotecnica
Moderatore: Armando Garosci, giornalista, Largo Consumo
Le sintesi video degli interventi su:
www.youtube.com/largoconsumo
Granarolo: Yomino,
il pack “anti-tradizione”
Uteco Group:
fare sistema per competere all’estero
Goglio: sistema di alert
per la tracciabilità immediata
KBA Flexotecnica:
un pack sottile e meno costoso
Raffaele Bombardieri Aldo Peretti
Claudio BisogniGiorgio Bottini
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