Vacanze estive 2012. 33,3M gli italiani in viaggio, calo del 13%
Sondaggio Confesercenti-Swg sulle vacanze degli italiani. La spesa per le ferie estive a quota 30 miliardi. Dal 2010 al 2012, gli anni della crisi, il treno delle vacanze estive ha perso il 13% dei vacanzieri passando dal 79% al 66% che “resiste”. Sono 33,3 milioni quest’anno coloro che andranno nei luoghi di villeggiatura ma erano 39 milioni appena due anni fa. http://www.confesercenti.it
http://about.me/kornfeind
1. Ufficio Stampa
COMUNICATO STAMPA
CONFESERCENTI-SWG: “VACANZE ESTIVE CON LA RETROMARCIA. IL 66%
DEGLI ITALIANI (ERA IL 79% NEL 2010) “RESISTE”: SONO QUEST’ANNO 33,3
MILIONI DI VACANZIERI, NEL 2010 ERANO 39 MILIONI. SPESA COMPLESSIVA: 30
MILIARDI. “FAI DA TE” AL MASSIMO: PER PRENOTARE E PER… CUCINARE.
COME SI DECIDE? INSIEME IN FAMIGLIA, MA I DECISIONISTI SONO IL 12%. E SI
LAVORA ANCHE IN SPIAGGIA CON INTERNET E TELEFONINI”.
VENTURI: “RIDURRE PRESSIONE FISCALE E STOPPARE AUMENTI IVA,
SERVONO INCENTIVI PERRILANCIARE IL NOSTRO TURISMO”
Dal 2010 al 2012, gli anni della crisi, il treno delle vacanze estive ha perso il 13% dei vacanzieri
passando dal 79% al 66% che “resiste”. Sono 33,3 milioni quest’anno coloro che andranno nei
luoghi di villeggiatura ma erano 39 milioni appena due anni fa. E che la crisi condizioni i
programmi degli italiani lo dimostra il fatto che se nel 2010 proprio la fase recessiva spingeva il
13% a non andare in vacanza ora i rinunciatari arrivano al 20%. E comunque ad influire sulle
scelte delle ferie estive dominano il fattore reddito disponibile (quest’anno al 39%), la
preoccupazione per la situazione economica (22%), le tasse (10%) new entry del sondaggio che
segnala ancora una volta il peso di un fisco insostenibile.
“In questa situazione di crisi sarebbe davvero suicida pensare ad aumenti Iva o ad altri
balzelli fiscali – sottolinea Marco Venturi Presidente Confesercenti – con il bel risultato di
affossare il turismo italiano che invece necessità di promozione ed incentivi per poter essere
quella grande risorsa per la ripresa economica. Un’operazione crescita senza il turismo
infatti è un non-senso: chiediamo al Governo una sede di confronto rapida per definire una
vera politica di rilancio del settore. Prioritario a questo proposito è l’avvio di una
consultazione preventiva con le Associazioni del settore e con le Regioni che, proprio in
questi giorni, si sono riunite in Sardegna ed hanno stilato un documento al riguardo sul
piano strategico che il ministro Gnudi sta predisponendo e che presenterà al Governo per
una sua veloce approvazione.”
Malgrado le difficoltà la voglia di vacanze non abbandona gli italiani che anzi si rivelano per nulla
abitudinari: ben il 60% ama cambiare ogni volta la località per ”staccare” dagli impegni familiari e
di lavoro.
Ma chi decide dove andare? Prevale la “collegialità”: per il 46% in famiglia si decide con un
compromesso. Ma c’è anche una agguerrita pattuglia di decisionisti, il 12%, che non ammette
Confederazione Italiana Esercenti Attività Commerciali Turistiche e dei Servizi 00184 Roma - Via Nazionale, 60 - Tel. 06/47251 - Fax 4746886
2. intrusioni, mentre un altro 15% preferisce concordare la vacanza con gli amici. Infine un 9%
ritiene opportuno decidere in base alle esigenze dei figli.
Le vacanze in tempo di crisi assumono anche un altro connotato, il “fai-da-te” che emerge sia
prima della partenza con il 45% che prenota il viaggio da solo (era il 43% nel 2010) sia durante la
vacanza “cucinando da sé” che vede il 32% aggirarsi attorno ai fornelli o davanti ad un barbecue
(era il 26% nel 2010 e addirittura solo il 19% l’anno scorso). Anche se il sedersi al tavolo del
ristorante o di una pizzerie continua a sedurre il 47% dei vacanzieri (sia pure in calo rispetto al
54% del 2011).
E che si punti a risparmiare non si nota solo dalla borsa della spesa sempre più frequentemente fra
le mani delle famiglie in vacanza ma anche da altre scelte: cresce di 10 punti ad esempio la
preferenza per alberghi a due stelle (dal 6 al 16%) mentre in assoluto prevale l’orientamento verso
le 3 stelle che però scontano una flessione (dal 66% del 2010 al 59% di quest’anno). Intanto calo
nei villaggi turistici mentre le presenze nei campeggi si attesta al 7% ma, a fronte di una
sostanziale stabilità dei prezzi per il soggiorno nei campeggi e nei villaggi turistici, si assiste ad
una contrazione della durata media del soggiorno e sul incoming si registrano cancellazioni dai
principali mercati generatori di domanda verso l’Italia (Francia, Germania, Svizzera e Austria).
Scelta la meta e con la valigia in mano bisogna pensare alla durata della vacanza ed al bugdet
disponibile: la durata rimarrà stabile rispetto ai due anni precedenti assestandosi sui 12 giorni
medi. Il 35% non supera il muro delle due settimane (con il 18% che si limita ad una permanenza
fuori casa di una settimana) mentre solo il 26% si orienta su vacanze più lunghe, in particolare i
residenti nelle regioni del Nord-Ovest ed i pensionati che però sono particolarmente attenti a
scegliere mete, pernottamenti e periodi compatibili con le loro risorse.
Quanto al bugdet sale leggermente rispetto al 2011 con 906 euro contro 823 dell’anno precedente.
Ovvero la spesa complessiva sarà di 30 miliardi. Cifre entrambe inferiori però rispetto ai 1022
euro del 2010 e comunque sotto i mille euro. E si sente in particolare il peso del caro-carburanti
(visto che comunque il mezzo preferito per fuggire dalle città resta l’auto cui si affida il 64%
mentre appaiono in leggero calo aerei e navi). Si profila, invece, un bugdet decisamente ridotto per
i giovanissimi (attorno ai 500 euro).
Il mese leader è più che mai agosto nel quale si concentra ben il 55% dei vacanzieri (il 53% nel
2010, il 52% nel 2011), mentre un 36% resta fedele come negli scorsi anni a luglio ed un 19%,
dato leggermente superiore al 2011 e 2010, vira decisamente su settembre. La concentrazione
delle ferie provoca una netta flessione delle vacanze fuori stagione che con il 36% calano del 5%
rispetto al 2011. Agosto sugli scudi dunque e soprattutto agosto al mare che resta l’approdo di
gran lunga preferito: anzi quest’anno con il 53% di preferenze ed un balzo di 5 punti rispetto al
2011 e di 4 punti sul 2010 inverte una tendenza al declino che procedeva dal 2009.
7 italiani su 10 resteranno nel nostro Paese, mentre uno su cinque non si muoverà dalla propria
regione. Puglia, Toscana, Emilia Romagna, Calabria e le isole riscuotono i maggiori successi.
L’indicazione dell’Emilia-Romagna suona di auspicio per un ritorno alla normalità nel più breve
tempo possibile, ma è anche un segnale alle Istituzioni perché sostengano le attività economiche e
turistiche di quelle zone.
La vacanza diventa una semivacanza in quanto pare non riesce ad eliminare del tutto la
componente ansiogena verso la tenuta del lavoro e nei confronti delle preoccupazioni per la crisi:
3. con internet e smartphone l’ufficio si fa mobile ed arriva anche sulla spiaggia, nei boschi. Si
profila insomma sulla sabbia e fra i lettini degli stabilimenti balneari un duello fra la musica, i
richiami degli altoparlanti e gli squilli dei telefonini. Il 32% infatti confessa di portare il computer
con sé per la posta ed il lavoro con un aumento del 15% rispetto al 2010 e del 5% rispetto al 2011.
Ed il 18% usa il cellulare per motivi di lavoro come nel 2011, ma con un aumento del 3% rispetto
al 2010. Se si pensa che la richiesta di avere un collegamento internet nella camera d’albergo è
salita in 5 anni del 13% (era il 10% nel 2008, ora è del 23%) ci si rende conto che la vacanza
tecnologica ormai è una realtà sempre più insostituibile.
Tra difficoltà reali ed ansia una domanda diffusa è: dove vai senza consultare le previsioni del
tempo? E difatti il 79% degli italiani in procinto di partire non si lascia sfuggire questo
appuntamento (era già il 76% nei due anni precedenti) dal quale sembra non poter prescindere
prima di mettere in moto la macchina o recarsi in stazione. Ed altrettanto alta è la preoccupazione
ad informarsi sulle ultime notizie (73%). Scendono invece attenzione e timori per gli eventuali
rischi del luogo di vacanza e i possibili annunci di scioperi, mentre solo una piccole minoranza
decide di affidarsi alle stelle consultando l’oroscopo (8%).
4. Quanti andranno in vacanza – confronto temporale:
2007 2008 2009 2010 2011 2012
andranno 72 70 76 79 71 66
non andranno 28 30 24 21 29 34
non sanno ancora 19 19 8 6 14 8
dati riportati a 100 senza il ‘non sa’
Quale tra i seguenti fattori influirà quest’anno sulla sua scelta per le vacanze1?
2010 2011 2012
il reddito disponibile 35 42 39
la preoccupazione per la situazione
14 13 22
economica
il gruppo di persone con cui andrà
14 14 13
in vacanza
la pressione fiscale - - 10
la sicurezza del luogo della
12 23 8
vacanza
la possibilità di portare con sé i -
6 -
propri animali
i rischi climatici 5 - -
gli anziani a carico famigliare 4 - -
nessuno di questi 10 8 8
non so, preferisco non rispondere - 1 1
dati riportati a 100 in assenza di non risposte
rispondenti: quanti dichiarano che andranno in vacanza
5. Quando sceglie la meta delle vacanze, tende ad andare sempre nello stesso posto o a
cambiare ogni volta? Pensi agli ultimi 4-5 anni.
2012
tende ad andare nello stesso posto 39
cambia ogni volta 60
preferisco non rispondere 1
rispondenti: quanti dichiarano che andranno in vacanza
Quando sceglie la meta delle vacanze, in famiglia chi decide?
2012
decidiamo tutti insieme 46
scelgo con gli amici 15
scelgo io, anche se ho famiglia 12
decidiamo in base alle esigenze dei
9
figli
nessuno, sono da solo e scelgo da
8
solo
sceglie mia moglie, mio marito 7
decidiamo in base alle esigenze dei
genitori/degli anziani cui dobbiamo 2
prestare cura
preferisco non rispondere 1
rispondenti: quanti dichiarano che andranno in vacanza
Normalmente in vacanza lei mangia:
2008 2009 2010 2011 2012
cucina da sé 3 26 26 19 32
nel ristorante
dell’albergo/pensione dove 31 25 27 33 28
pernotta
in trattoria o pizzeria 31 22 22 21 19
in altri ristoranti 18 12 15 18 8
nei bar e nei fast food 17 5 5 5 8
da parenti/amici - 10 5 4 5
dati percentuali
rispondenti: quanti dichiarano che andranno in vacanza
6. Quando è in vacanza, Lei...
Confronto temporale – 2012-2012
2010 2011 2012
legge libri 58 54 52
legge quotidiani 44 44 43
porta il computer per la posta e
17 28 32
lavorare
guarda la tv 17 20 22
usa il cellulare per motivi di lavoro 15 18 18
Quanto pensa di spendere per le sue vacanze estive quest’anno? Se va in vacanza con
altre persone, calcoli la spesa PER PERSONA:
2008 2009 2010 2011 2012
meno di 250 euro 6 7 9 11 13
da 251 a 500 euro 19 18 17 26 24
da 501 a 750 euro 16 19 18 22 16
da 751 a 1000 euro 17 15 15 18 14
da 1001 a 1250 euro 9 6 8 6 8
da 1251 a 1500 euro 7 9 6 4 5
da 1501 a 1750 euro 5 4 5 3 2
da 1751 a 2000 euro 4 3 2 3 3
da 2001 a 2250 euro 2 2 1 2 2
da 2251 a 2500 euro 1 1 1 1 0
da 2501 a 2750 euro 1 0 1 0 1
da 2751 a 3000 euro 2 1 1 0 1
da 3001 a 3250 euro 1 1 1 0 1
da 3251 a 3500 euro 1 0 0 0 0
da 3501 a 3750 euro 0 0 1 0 0
da 3751 a 4000 euro 1 1 0 0 0
da 4001 a 4250 euro 1 0 1 0 0
Da 5751 a 6000 euro 1
più di 7000 euro 1 0 0 0
non sa/non risponde 6 13 12 25 9
Spesa media (euro) 1.056 946 1.022 823 906
variazione % rispetto all’anno
-10,4% +8% -24% +10%
precedente
dati percentuali
7. E dove sceglierà di pernottare per le sue vacanze:
2005 2009 2010 2011 2012
in albergo/pensione 37 32 33 40 37
in una casa in affitto 14 16 15 13 16
in una casa di proprietà 7 15 18 14 15
in bed&breakfast 4 11 10 12 9
presso amici o parenti 6 13 10 8 9
in residence 8 10 6 7 7
in campeggio 7 5 5 7 7
in villaggi turistici 8 8 5 7 5
in agriturismo 4 3 3 4 3
in camper/roulotte 3 2 2 2 2
altro 2 - - - -
preferisco non rispondere 2 5 8 6 7
dati percentuali; somma delle risposte consentite
rispondenti: quanti dichiarano che andranno in vacanza
E probabilmente sceglierà alberghi:
2005 2009 2010 2011 2012
5 stelle-lusso 4 2 3 1 2
4 stelle 31 23 22 24 22
3 stelle 58 60 66 68 59
2 stelle 6 12 8 6 16
1 stella 1 3 1 1 1
preferisco non rispondere 2 1 5 1 1
dati riportati a 100 in assenza di non risposte
rispondenti: quanti andranno in albergo o pensione
8. Metodologia
L’indagine quantitativa è stata condotta mediante sondaggio telefonico
CATI (Computer Assisted Telephone Interview) e CAWI all’interno di un
campione di 1.000 soggetti maggiorenni residenti sul territorio nazionale e
rappresentativi dell’universo di riferimento in base ai parametri di sesso, età e
zona.
Le interviste sono state somministrate nel periodo che va dal 23/05/2012 al
28/05/2012.
I metodi utilizzati per l'individuazione delle unità finali sono di tipo casuale,
come per i campioni probabilistici. Tutti i parametri sono uniformati ai più
recenti dati forniti dall'ISTAT. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la
rappresentatività rispetto ai parametri di sesso, età e zona.
PARAMETRI DEL CAMPIONE
Il campione di 1.000 intervistati risulta così composto:
Sesso:
maschio 48
femmina 52
Età:
18-24 anni 9
25-34 anni 18
35-44 anni 19
45-54 anni 16
55-64 anni 15
più di 64 anni 23
Zona:
nord-ovest 27
nord-est 19
centro 20
sud 23
isole 11
Roma, 15 giugno 2012