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Gèrbera

Gerbera jamesonii
fam. Compositae
• The gerbera is still increasing in popularity. Over
  the last few years, it has earned a stable place in
  the top 5 of the most cultivated varieties in the
  world.
• Popularity of this flower has also increased
  worldwide, closely following flowers such as the
  rose and carnation. It is grown in a variety of
  climates in all parts of the world.
• The most important production areas are: the
  Netherlands, Italy, Germany, France, and
  California.In 1880, Captain Jameson discovered
  a wild species of gerbera in South Africa and
  took it with him to Great Britain. The species was
  called Gerbera jamesonii and a crossing in
  approximately the year 1890 with gerbera
  viridifolia has formed the base for the many
  gerbera varieties, as we know them today.
Gèrbera
• Specie erbacea perenne
  “acaule”, provvista di un
  breve fusto raccorciato da
  cui si dipartono foglie e un
  rizoma da cui si dipartono
  radici carnose
• Le cultivar attuali sono il
  risultato di un lungo lavoro
  di ibridazione e selezione
  a partire da specie
  spontanee del Sud Africa,
  in particolare:
• G. jamesonii
• G. viridifolia       •Insetti minatori delle foglie: Liriomyza (metamidophos
                           o abamectina)
                           Mosca minatrice sud americana, in Italia dal 1990
                           Dittero
• Gerbera jamesonii è spontanea nella
  regione del Transval, in Sud-Africa, dove
  vegeta ad una altitudine media di 1100
  metri, con condizioni di clima freddo e
  asciutto per circa 5 mesi durante i quali la
  pianta entra in riposo e perde le foglie e
  con una stagione calda e piovosa durante
  la quale la pianta vegeta e fiorisce.
Motivi ornamentali
Gli steli terminano con un capolino
  composto da fiori ligulati femminili alla
  periferia e fiori tubulati femminili e maschili
  al centro (fiori del disco)
L’assortimento si distingue:
• Fiori/capolino (n)
• Lunghezza e larghezza delle ligule
• Lunghezza dello stelo
• Colore
Assortimento
• Due Categorie di prodotto: Standard e Mini
• Forma del Fiore: semplice, doppio e semidoppio
• Colore del Disco: nero, verde, giallo
• Diametro del capolino Standard: 11-12-13 cm
• Diametro del capolino Mini: 7 cm
• Lunghezza stelo: 55 sino a 70 cm
• Produzione Standard = N. steli/mq= da 160 a
  220
• Produzione Mini = N. steli/mq= da 400 a 470
• Novità = simbolo New
Vi sono tre tipi di gerbere da fiore
                    reciso:
  a fiore semplice, con un solo cerchio di
                     ligule;
 a fiore semidoppio, dove le ligule formano
 due piani sovrapposti di cui quello interno
è una sorta di collarino di circa 30-40 ligule
                     corte;
 a fiore doppio, con ligule lunghe esterne,
come nel fiore semplice, e alcune centinaia
           di ligule corte al centro.
•
    La fioritura ha un andamento centripeto
    ed il frutto è rappresentato da un achenio
    La temperatura ottimale di germinazione
    è intorno ai 20-25 gradi centigradi.
Assortimento varietale
           nella coltura f.s.
• Le varietà impiegate nella coltura f.s. della
  gerbera sono numerose e sono
  rappresentate esclusivamente da cloni
  micropropagati
Floricoltura
Ditta Albani e Ruggieri
Italia Civitavecchia
http://www.albani.it
Gèrbera
         Assortimento: categoria Standard




Ambeta              Avorio
                                     Colosseo




   Honduras       Fabulous
Gèrbera
        Assortimento: categoria Standard




Askye           Arianna             Bleckjack




Amlet                                    Ciro
                  Carrera
Assortimento: categoria MINI




   Pippo     Pollo            Sailormoon       Simpson




Sunroad              Tarzan                Turchina
OBIETTIVI AGRONOMICI DEL
        MIGL.GENET
• The Stem
  (Cut Flower)
• Tall (65 – 75cm), strong standing stem,
  resists extreme changes in temperature,
  humidity and light conditions in the
  greenhouse, during long shipments, in the
  shop and in the purchaser's home.
Resistance
•
    Highly resistant to common diseases, and
    almost totally genetically resistant to
    Bothrytis.
• Nel resto del mondo si coltiva una terza
  categoria:


• SPIDER
Breeders


 Schreurs: http://www.schreurs.nl
 Florist : http://www.floristholland.nl/
Terra Nigra: http://www.terranigra.com
  Preesman: http://www.preesman.nl/
• Nome commerciale
  Abriana®
• Ibridatore Schreurs
• Tipo di fiore Standaard
• Colore dei fiori Rosa
• Colore del centro del
  fiore Nero
• Grandezza del fiore 10 -
  12 cm
• Lunghezza dello stelo 65
  - 70 cm Sopravvivenza in
  vaso 14 - 16 giorni
• Numero di fiori prodotti
  200-240
• Nr. di fiori prodotti, fuori   Schreurs
  suolo 280-300
Florist
• Selezione: Patio gerbera (da vaso)
Terranigra – selezione Gerrondo
Preesman gerbera varieties




           Selezione: mini
www.GerberaIsrael.com
Roskam Horticultura
breeder Guatemala
Cultivar : Pro loco
                      Gruppo Spider
68-338   Gruppo Spider
Mucho loco
NOVITA’
    Garvinea
• Gerbera
da giardino




Questa selezione si chiama Garvinea
Propagazione
• Seme: (frutto secco=) achenio solo MG
• rizoma (non più praticato)
Attualmente solo Micropropagazione per
  l’ottenimento della piantina

 Per l’ impianto della gerbera si
 procede con il trapianto delle piantine
Contenitore alveolare
alveolo 2,2 cm (240 fori)
Jiffy diametro 5,5 cm
Vassoio da 45 jiffy
PIANTAGIONE


Nella coltivazione su suolo evitare di piantare
   troppo in profondità, avendo
cura di lasciare il vasetto di torba fuori del terreno
   per 0.5 – 1 cm.
Nella maggioranza dei casi si pianta su file binate
   distanti 60 – 65 cm, su tavole rialzate larghe 40
   cm;
la distanza tra le piante sulla stessa fila è di 20 -25
   cm (in questo modo si realizzano densità di circa
   6 piante per metro quadro lordo).
E’ una specie erbacea di lenta
crescita che si coltiva
prevalentemente in serra, con ciclo
annuale o biennale.

Presenta elevate esigenze
termiche (macroterma), ma è poco
sensibile al fotoperiodo
(neutrodiurna), per cui è possibile
una fioritura continua in serra
durante tutto l’anno.


A livello di mercato i fiori recisi
sono maggiormente richiesti nel
periodo ottobre-giugno in grande
varietà di colore e di tipologie.
Esigenze climatiche
• E’ una coltura da serra calda
• per una produzione continua nel periodo invernale la
  temperatura del substrato non deve scendere sotto i 12
  °C perché favorisce lo sviluppo di un buon apparato
  radicale, con la formazione di molti peli radicali; le radici,
  a loro volta, stimolano la produzione di foglie.
• Occorre che siano presenti 10-15 foglie affinchè si
  formino i fiori.

• per una produzione continua nel periodo invernale:
 la T min. notturna ambientale ottimale= 13-15°C;
la T min. diurna ambientale ottimale= 20°C
• T. min . Biologica: (le piante arrestano la
  crescita) 8-10°C.
• Le piante possono attraversare l’inverno
  anche a T=4°C con una successiva
  fioritura ritardata e inferiore in qualità e
  quantità
Stress da basse temperature
basse temperature possono compromettere
  le vitalità dell’apparato radicale e bloccare
  l’assorbimento delle sostanze nutritive; lo
  stelo diverrà sensibilmente più corto, il
  capolino presenterà un disco più
  sviluppato mentre i colori della corolla
  risulteranno sbiaditi; le foglie più esterne
  acquisteranno una colorazione rossastra
  caratteristica.
Durante la notte l’uso di appropriati schermi
  interni permette di ridurre
  significativamente la cubatura unitaria
  delle serre e quindi il costo unitario del
  riscaldamento.
L’uso di un doppio impianto di riscaldamento
  (acqua calda basale ed aria calda aereo)
  permette una corretta distribuzione ed
  uniformità del calore in tutta la serra.
La Radiazione come LUCE
La luce è la radiazione (REM) percepita
dall'occhio umano.
E' in uso chiamare 'luce' anche la REM
'percepita' dalla pianta quando si fa
riferimento alla funzione fotosintetica.
Come si misura la LUMINOSITA'
 La luminosità di una sorgente è
 espressa in LUX (lx)

 1 lx= 1 lumen/mq
 1 lumen = 1 candela x 1 ster
 1 candela è la radiazione emessa
 da 1/60 cm2
 di Platino alla temperatura di fusione.
Diversi gradi di luminosità
• Giorno d'estate luminoso fino a 100,000
  Lux
• Giorno estivo coperto 30,000 - 40,000 Lux

• Stanza senza luce diretta 250 - 300 Lux
• Illuminazioni esterne negli edifici 60 Lux
• Illuminazione notturna stradale 10 Lux
RADIAZIONE

• La gerbera ha bisogno di molta luce, però è
  indifferente al fotoperiodo , è UNA SPECIE
  NEUTRODIURNA
• Da metà primavera a tutta l’estate occorre
  ombreggiare poiché nel paese di origine (Sud
  Africa) la gerbera cresce in condizione di luce
  diffusa.
• L’impiego della rete ombreggiante favorisce
  l’allungamento dello stelo, evita gli eccessi di
  temperatura e riduce l’evaporazione dal terreno.
Luminosità
• 45.000 lux nelle prime 2-3 settimane dopo il
  trapianto

• Fino a tutto il mese di luglio l’ombreggiamento
  deve assicurare non più di 55.000 lux
• Da agosto ad ottobre 50.000 lux
• Inverno: 30.000 lux
• E’ consigliabile avere materiali di copertura della
  serra che garantiscano la massima trasparenza
  durante il periodo invernale.
Ciclo colturale
• Il ciclo colturale può essere annuale o
  biennale in relazione alle condizioni
  sanitarie delle piante e, per assicurare una
  produzione continua durante l’inverno, è
  indispensabile il riscaldamento basale del
  terreno (con tubi ad acqua calda).
Coltivazione invernale
• Trapianto: maggio-giugno,
• Produzione: da settembre a maggio
  dell’anno successivo;
• Messa a riposo: periodo estivo
Coltivazione estiva
• Trapianto: marzo;
• Produzione: da luglio-agosto ai primi di
  novembre
Tappe evolutive nella tecnica
               colturale
•   Cloni micropropagati
•   Riscaldamento basale
•   Microirrigazione
•   Fuori suolo
Riscaldamento basale
• Scopo: ridurre i costi di produzione
  attraverso il risparmio energetico
• I tubi vengono posti a profondità di 40 cm
  (oppure all’esterno del bancale o sotto la
  canaletta se in f. suolo)
microirrigazione
• È un mezzo di lotta indiretto: ha ridotto
  l’incidenza di Phitophtora cryptogea
• L’acqua ad una certa distanza dal colletto
  della pianta impedisce la diffusione delle
  zoospore
Fuori suolo
• Su substrati artificiali consente un miglior
  controllo della fitoftora e incrementa la
  resa produttiva (qualità che quantità)
impianto ed inizio raccolta (1) e tempo medio di fioritura (2) in giorni e produzione totale per pianta (3) nella gerbera

                (1)             (2)             (3)

Varietà rosse

                54              136             9.2
                                                                  In media dall’impianto
Rollo           49              144             11.8              all’inizio della raccolta
Etna            49              127             8.7
                                                                  Si va da 50-60-70-80
Rosso 48        63              138             7.1

Varietà rosa
                                                                  giorni;
                53              137             8.4

Ischia          49              136             9.8

Vivax           53              140             9.7
                                                                  Il tempo medio di
Laetizia        53              124             7.5               fioritura (sulla stessa
Maracaibo       56              147             6.6               pianta
Varietà arancio

                64              158             11.0
                                                                   dall’Inizio alla fine
Wilma           81              165             13.2              della fioritura:
Cupido          49              152             11.0
                                                                  130-140-150-160-170
Campese         63              159             8.8

Varietà bianche
                                                                  giorni
                66              160             9.1

Emilia          68              159             8.4

Snow ball       49              146             11.0

Biancobetti     81              176             7.9
Il sistema di
coltivazione deve
garantire una
buona
trasmissione del
calore al terreno,
pertanto la
gèrbera si coltiva:
• in aiuole
sopraelevate di
20-25 cm rispetto
ai passaggi,
• in bancali
Epoca dell’impianto
• Il periodo di piantagione ideale dipende
  molto dalla zona di coltivazione, dal flusso
  produttivo che si vuole ottenere e dalle
  attrezzature che si hanno in dotazione:
  nella generalità dei casi in Italia è bene
  non piantare prima della prima settimana
  di marzo e dopo la seconda settimana di
  luglio.
Gerbera su terreno
• Nel nord barese la gerbera viene posta a
  dimora in maggio-giugno, solitamente in
  serra di vetro o plastica.
Esigenze pedologiche
• Terreno sciolto, profondo e ben drenato
  arricchito di s.o.
Cure colturali
• OPERAZIONI PRE-IMPIANTO
• Prima della messa a dimora delle giovani
  piantine è bene sempre effettuare una
  analisi delle acque irrigue e del terreno per
  poter effettuare una idonea concimazione
  di fondo che tenga conto delle reali
  necessità della nuova coltivazione.
Esigenze pedologiche
• La gerbera preferisce terreni sciolti che
  garantiscano un buon drenaggio delle
  acque di irrigazione: nel caso in cui si
  opera con suoli pesanti è buona norma
  alzare le aiuole anche di 40-50 cm.
pH
• Il PH del terreno deve essere compreso tra 5,5 e
  6,5 intervenendo con opportuni correttivi; il pH
  superiore a 7 favorisce la clorosi per carenze
  indotte di Fe e Mn
Valori alti di pH vanno corretti con correttivi di fondo a
  base di zolfo .
Anche le torbe acide sono degli ottimi ammendanti e
  correttivi: il loro uso è da preferire in terreni con
  scarsa ritenzione idrica, privi di struttura, bassa
  capacità di scambio cationico ed elevato indice di
  salinità.
Salinità
 È classificata come specie mediamente resistente alla salinità

La salinità deve essere mantenuta bassa, al di
   sotto di 1,5 mmhos/cm
L’indice di salinità si può correggere efficacemente
procedendo ad una opportuna lisciviazione con
   acque idonee a tale uso (che presentino
una conducibilità inferiore a 0,5 mS/cm);
ovviamente l’uso continuato di tali acque e
   l’adozione di un corretto piano di fertirrigazione
   permetterà di tenere sotto controllo il livello
   salino del terreno.
Sterilizzazione del terreno
• Il terreno di coltura deve essere
  efficacemente sterilizzato
• L’alternativa è la coltura in fuori-suolo
CURE COLTURALI
           Lavorazioni

• Il terreno va lavorato ad una profondità di
  30 cm, perché l’apparato radicale ha la
  tendenza ad approfondirsi.
Concimazione di fondo
• Interramento della s.o.: (20Kg/mq)
• insieme a fosforo e potassio

• Da evitare un eccesso di azoto che
  favorirebbe lo sviluppo fogliare a scapito
  del n. e qualità dei fiori
Piantine da trapianto
Nei primi giorni dopo il trapianto è
 necessario tenere alta l’umidità relativa
 (U.R.) della serra utilizzando, se presente,
 il Fog-system in modo da avere valori di
 U.R. non inferiori al 60%; in assenza di
 tale sistema ricorrere a frequenti
 bagnature sovrachioma concentrando gli
 interventi (di breve durata) nelle prime ore
 mattutine.
impianto

Nella coltivazione su suolo evitare di
 piantare troppo in profondità, avendo cura
 di lasciare il vasetto di torba fuori dal
 terreno per 0,5 – 1 cm.
impianto
• L’impianto si effettua su aiuole rialzate di
  20-25 cm, larghe 60 cm, con passaggi
  larghi 40 cm;
• Sulle aiuole si dispongono le piante in due
  file distanti 30 cm
• Lungo la fila 16-20 cm di distanza
• Densità complessiva 8-10 piante/mq
Tutte queste condizioni favoriscono attacchi
 di Rizoctonia
• In caso di piantagioni precoci bisogna
  comunque garantire alla coltura la giusta
  temperatura per far crescere regolarmente le
  piantine (15°C). Controllare l’uniformità di
  bagnatura delle piantine evitando ristagni e zone
  meno umide.
• Nelle prime settimane alla piantine deve essere
  garantita la massima regolarità di crescita
  limitando gli stress ambientali di qualsiasi
  natura.
Concimazioni di copertura
• Rapporti di asportazione
• 1:0,3:1,7 N:P2O5:K2O


    Si effettuano fertirrigazione con un
    elevato tenore di potassio e con dosi
    modeste di azoto, perché questo
    elemento favorisce lo sviluppo delle
    foglie a scapito delle infiorescenze.
Fertirrigazione
Nelle colture su suolo non intervenire con la
  fertirrigazione se non dopo due/tre settimane
dall’avvenuto attecchimento e con concimi
  (almeno inizialmente) che non contengono
ammonio.
Per questi motivi nella prima settimana dopo la
  piantagione si possono usare concimi organici
  che tendono a ridurre la crisi post- trapianto (es.
  amminoacidi ) facendo attenzione ad usare dosi
  molto basse.
fertirrigazione



• 1:0,7:2 (N=140mg/l) nei periodi di bassa
  luminosità (inverno)
• modificare il rapporto a 1:0,7:2,5
(primaverile-estivo)
• Nella gestione di un impianto bisogna
  tener conto di tutti i parametri che possono
  essere da ostacolo alla coltura o peggio
  favorire l’insorgenza di patologie: eccessi
  d’acqua, eccessi di concimi, cattiva
  aerazione sono delle condizioni che
  predispongono fortemente all’attacco di
  parassiti fungini che spesso risultano
  essere convenientemente tenuti sotto
  controllo usando molta prevenzione.
Irrigazione
• La gèrbera ha elevate esigenze idriche,
  soprattutto quando le piante sono adulte
  ed è presente una elevata superficie
  fogliare traspirante, si debbono tuttavia
  evitare eccessi di umidità che determinano
  asfissia radicale, marciumi al colletto e
  all’apparato radicale.
• Volume d’acqua annuo : 300 m3/ha
Irrigazione

• L’irrigazione viene effettuata a goccia,
  evitando di porre gli ugelli in vicinanza
  delle piante per impedire lo svilupparsi di
  marciumi;
• L’acqua deve essere somministrata in
  turni brevi e volumi bassi affinché non
  insorgano marciumi all’apparato radicale.
Sfogliatura delle piante

• Occorre effettuare periodicamente sfogliature
  della pianta, rimuovendo le foglie vecchie alla
  base del picciolo, fare molta attenzione a questa
  pratica poiché monconi di piccioli lasciati sulla
  pianta sono fonte di attacchi di Botrytis.
• Togliendo le foglie più vecchie si assicurano
  migliori circolazione di aria e passaggio della
  luce, contribuendo alla sanità della coltura.
Anticipo di fioritura

• Per anticipare la fioritura si effettuano
  irrorazioni con GA3 (acido gibberellico),
  alla dose di 100 mg/l,

• Questo trattamento, però, non aumenta la
  produzione di fiori.
Raccolta

• Gli steli fiorali vengono raccolti quando i
  capolini presentano i primi fiori tubulati in
  antesi (solo due file di fiori del disco sono
  in antesi), vengono presi alla base e tirati
  con movimento laterale-
Produzione
• Produzione: 25-30steli/pianta (molto
  variabile in funzione delle cv)
• si confezionano in 50 esemplari in
  confezioni di cartone con fori in cui è
  infilato lo stelo o con 20 steli /mazzo in
  busta di cellophane .
CONSERVAZIONE DEL FIORE RECISO

La durata del fiore reciso dipende da vari fattori:
1. caratteristiche genetiche della varietà ;
2. fertirrigazione,
3. quantità di luce e la temperatura di crescita del fiore;
4. turgidità dei tessuti al momento della raccolta
    (dipende dall’umidità relativa al momento della
    raccolta),
5. tempo che intercorre dalla raccolta al momento in cui
    viene posto in acqua
6. qualità dell’acqua usata per “far bere” il fiore (deve
    essere pulita ed avere una conducibilità bassa)
7. temperatura alla quale viene posto il fiore per farlo
    idratare.
Le soluzioni commerciali servono a rendere
  solo più efficiente il passaggio
di acqua nello stelo mantenendo la
  soluzione a PH controllato e in condizioni
  igieniche migliori.
Difesa antiparassitaria
Attacchi crittogamici al colletto e alle radici:
• Phytophtora cryptogea
• Rhizoctonia solani
• Verticillium dahlie
• Sclerotinia sclerotiorum
Lotta:
Sterilizzazione del terreno + piante sane
Difesa antiparassitaria
• Parte aerea:
Botrytis cinerea
Alternaria porri
Parassiti animali
• Insetti minatori delle foglie: Liriomyza
  (metamidophos)
• Tripidi
• Aleurodidi
• Afidi
• Nottue
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Gerbera su terreno

  • 2. • The gerbera is still increasing in popularity. Over the last few years, it has earned a stable place in the top 5 of the most cultivated varieties in the world. • Popularity of this flower has also increased worldwide, closely following flowers such as the rose and carnation. It is grown in a variety of climates in all parts of the world. • The most important production areas are: the Netherlands, Italy, Germany, France, and California.In 1880, Captain Jameson discovered a wild species of gerbera in South Africa and took it with him to Great Britain. The species was called Gerbera jamesonii and a crossing in approximately the year 1890 with gerbera viridifolia has formed the base for the many gerbera varieties, as we know them today.
  • 3. Gèrbera • Specie erbacea perenne “acaule”, provvista di un breve fusto raccorciato da cui si dipartono foglie e un rizoma da cui si dipartono radici carnose • Le cultivar attuali sono il risultato di un lungo lavoro di ibridazione e selezione a partire da specie spontanee del Sud Africa, in particolare: • G. jamesonii • G. viridifolia •Insetti minatori delle foglie: Liriomyza (metamidophos o abamectina) Mosca minatrice sud americana, in Italia dal 1990 Dittero
  • 4. • Gerbera jamesonii è spontanea nella regione del Transval, in Sud-Africa, dove vegeta ad una altitudine media di 1100 metri, con condizioni di clima freddo e asciutto per circa 5 mesi durante i quali la pianta entra in riposo e perde le foglie e con una stagione calda e piovosa durante la quale la pianta vegeta e fiorisce.
  • 5. Motivi ornamentali Gli steli terminano con un capolino composto da fiori ligulati femminili alla periferia e fiori tubulati femminili e maschili al centro (fiori del disco) L’assortimento si distingue: • Fiori/capolino (n) • Lunghezza e larghezza delle ligule • Lunghezza dello stelo • Colore
  • 6. Assortimento • Due Categorie di prodotto: Standard e Mini • Forma del Fiore: semplice, doppio e semidoppio • Colore del Disco: nero, verde, giallo • Diametro del capolino Standard: 11-12-13 cm • Diametro del capolino Mini: 7 cm • Lunghezza stelo: 55 sino a 70 cm • Produzione Standard = N. steli/mq= da 160 a 220 • Produzione Mini = N. steli/mq= da 400 a 470 • Novità = simbolo New
  • 7. Vi sono tre tipi di gerbere da fiore reciso: a fiore semplice, con un solo cerchio di ligule; a fiore semidoppio, dove le ligule formano due piani sovrapposti di cui quello interno è una sorta di collarino di circa 30-40 ligule corte; a fiore doppio, con ligule lunghe esterne, come nel fiore semplice, e alcune centinaia di ligule corte al centro.
  • 8. La fioritura ha un andamento centripeto ed il frutto è rappresentato da un achenio La temperatura ottimale di germinazione è intorno ai 20-25 gradi centigradi.
  • 9. Assortimento varietale nella coltura f.s. • Le varietà impiegate nella coltura f.s. della gerbera sono numerose e sono rappresentate esclusivamente da cloni micropropagati
  • 10. Floricoltura Ditta Albani e Ruggieri Italia Civitavecchia http://www.albani.it
  • 11. Gèrbera Assortimento: categoria Standard Ambeta Avorio Colosseo Honduras Fabulous
  • 12. Gèrbera Assortimento: categoria Standard Askye Arianna Bleckjack Amlet Ciro Carrera
  • 13. Assortimento: categoria MINI Pippo Pollo Sailormoon Simpson Sunroad Tarzan Turchina
  • 14. OBIETTIVI AGRONOMICI DEL MIGL.GENET • The Stem (Cut Flower) • Tall (65 – 75cm), strong standing stem, resists extreme changes in temperature, humidity and light conditions in the greenhouse, during long shipments, in the shop and in the purchaser's home.
  • 15. Resistance • Highly resistant to common diseases, and almost totally genetically resistant to Bothrytis.
  • 16. • Nel resto del mondo si coltiva una terza categoria: • SPIDER
  • 17. Breeders Schreurs: http://www.schreurs.nl Florist : http://www.floristholland.nl/ Terra Nigra: http://www.terranigra.com Preesman: http://www.preesman.nl/
  • 18. • Nome commerciale Abriana® • Ibridatore Schreurs • Tipo di fiore Standaard • Colore dei fiori Rosa • Colore del centro del fiore Nero • Grandezza del fiore 10 - 12 cm • Lunghezza dello stelo 65 - 70 cm Sopravvivenza in vaso 14 - 16 giorni • Numero di fiori prodotti 200-240 • Nr. di fiori prodotti, fuori Schreurs suolo 280-300
  • 19.
  • 20. Florist • Selezione: Patio gerbera (da vaso)
  • 22. Preesman gerbera varieties Selezione: mini
  • 25. 68-338 Gruppo Spider
  • 27. NOVITA’ Garvinea • Gerbera da giardino Questa selezione si chiama Garvinea
  • 28. Propagazione • Seme: (frutto secco=) achenio solo MG • rizoma (non più praticato) Attualmente solo Micropropagazione per l’ottenimento della piantina Per l’ impianto della gerbera si procede con il trapianto delle piantine
  • 31. Vassoio da 45 jiffy
  • 32. PIANTAGIONE Nella coltivazione su suolo evitare di piantare troppo in profondità, avendo cura di lasciare il vasetto di torba fuori del terreno per 0.5 – 1 cm. Nella maggioranza dei casi si pianta su file binate distanti 60 – 65 cm, su tavole rialzate larghe 40 cm; la distanza tra le piante sulla stessa fila è di 20 -25 cm (in questo modo si realizzano densità di circa 6 piante per metro quadro lordo).
  • 33. E’ una specie erbacea di lenta crescita che si coltiva prevalentemente in serra, con ciclo annuale o biennale. Presenta elevate esigenze termiche (macroterma), ma è poco sensibile al fotoperiodo (neutrodiurna), per cui è possibile una fioritura continua in serra durante tutto l’anno. A livello di mercato i fiori recisi sono maggiormente richiesti nel periodo ottobre-giugno in grande varietà di colore e di tipologie.
  • 34. Esigenze climatiche • E’ una coltura da serra calda • per una produzione continua nel periodo invernale la temperatura del substrato non deve scendere sotto i 12 °C perché favorisce lo sviluppo di un buon apparato radicale, con la formazione di molti peli radicali; le radici, a loro volta, stimolano la produzione di foglie. • Occorre che siano presenti 10-15 foglie affinchè si formino i fiori. • per una produzione continua nel periodo invernale: la T min. notturna ambientale ottimale= 13-15°C; la T min. diurna ambientale ottimale= 20°C
  • 35.
  • 36. • T. min . Biologica: (le piante arrestano la crescita) 8-10°C. • Le piante possono attraversare l’inverno anche a T=4°C con una successiva fioritura ritardata e inferiore in qualità e quantità
  • 37. Stress da basse temperature basse temperature possono compromettere le vitalità dell’apparato radicale e bloccare l’assorbimento delle sostanze nutritive; lo stelo diverrà sensibilmente più corto, il capolino presenterà un disco più sviluppato mentre i colori della corolla risulteranno sbiaditi; le foglie più esterne acquisteranno una colorazione rossastra caratteristica.
  • 38. Durante la notte l’uso di appropriati schermi interni permette di ridurre significativamente la cubatura unitaria delle serre e quindi il costo unitario del riscaldamento. L’uso di un doppio impianto di riscaldamento (acqua calda basale ed aria calda aereo) permette una corretta distribuzione ed uniformità del calore in tutta la serra.
  • 39. La Radiazione come LUCE La luce è la radiazione (REM) percepita dall'occhio umano. E' in uso chiamare 'luce' anche la REM 'percepita' dalla pianta quando si fa riferimento alla funzione fotosintetica.
  • 40. Come si misura la LUMINOSITA' La luminosità di una sorgente è espressa in LUX (lx) 1 lx= 1 lumen/mq 1 lumen = 1 candela x 1 ster 1 candela è la radiazione emessa da 1/60 cm2 di Platino alla temperatura di fusione.
  • 41. Diversi gradi di luminosità • Giorno d'estate luminoso fino a 100,000 Lux • Giorno estivo coperto 30,000 - 40,000 Lux • Stanza senza luce diretta 250 - 300 Lux • Illuminazioni esterne negli edifici 60 Lux • Illuminazione notturna stradale 10 Lux
  • 42. RADIAZIONE • La gerbera ha bisogno di molta luce, però è indifferente al fotoperiodo , è UNA SPECIE NEUTRODIURNA • Da metà primavera a tutta l’estate occorre ombreggiare poiché nel paese di origine (Sud Africa) la gerbera cresce in condizione di luce diffusa. • L’impiego della rete ombreggiante favorisce l’allungamento dello stelo, evita gli eccessi di temperatura e riduce l’evaporazione dal terreno.
  • 43. Luminosità • 45.000 lux nelle prime 2-3 settimane dopo il trapianto • Fino a tutto il mese di luglio l’ombreggiamento deve assicurare non più di 55.000 lux • Da agosto ad ottobre 50.000 lux • Inverno: 30.000 lux • E’ consigliabile avere materiali di copertura della serra che garantiscano la massima trasparenza durante il periodo invernale.
  • 44. Ciclo colturale • Il ciclo colturale può essere annuale o biennale in relazione alle condizioni sanitarie delle piante e, per assicurare una produzione continua durante l’inverno, è indispensabile il riscaldamento basale del terreno (con tubi ad acqua calda).
  • 45. Coltivazione invernale • Trapianto: maggio-giugno, • Produzione: da settembre a maggio dell’anno successivo; • Messa a riposo: periodo estivo
  • 46. Coltivazione estiva • Trapianto: marzo; • Produzione: da luglio-agosto ai primi di novembre
  • 47. Tappe evolutive nella tecnica colturale • Cloni micropropagati • Riscaldamento basale • Microirrigazione • Fuori suolo
  • 48. Riscaldamento basale • Scopo: ridurre i costi di produzione attraverso il risparmio energetico • I tubi vengono posti a profondità di 40 cm (oppure all’esterno del bancale o sotto la canaletta se in f. suolo)
  • 49. microirrigazione • È un mezzo di lotta indiretto: ha ridotto l’incidenza di Phitophtora cryptogea • L’acqua ad una certa distanza dal colletto della pianta impedisce la diffusione delle zoospore
  • 50. Fuori suolo • Su substrati artificiali consente un miglior controllo della fitoftora e incrementa la resa produttiva (qualità che quantità)
  • 51.
  • 52. impianto ed inizio raccolta (1) e tempo medio di fioritura (2) in giorni e produzione totale per pianta (3) nella gerbera (1) (2) (3) Varietà rosse 54 136 9.2 In media dall’impianto Rollo 49 144 11.8 all’inizio della raccolta Etna 49 127 8.7 Si va da 50-60-70-80 Rosso 48 63 138 7.1 Varietà rosa giorni; 53 137 8.4 Ischia 49 136 9.8 Vivax 53 140 9.7 Il tempo medio di Laetizia 53 124 7.5 fioritura (sulla stessa Maracaibo 56 147 6.6 pianta Varietà arancio 64 158 11.0 dall’Inizio alla fine Wilma 81 165 13.2 della fioritura: Cupido 49 152 11.0 130-140-150-160-170 Campese 63 159 8.8 Varietà bianche giorni 66 160 9.1 Emilia 68 159 8.4 Snow ball 49 146 11.0 Biancobetti 81 176 7.9
  • 53.
  • 54.
  • 55. Il sistema di coltivazione deve garantire una buona trasmissione del calore al terreno, pertanto la gèrbera si coltiva: • in aiuole sopraelevate di 20-25 cm rispetto ai passaggi, • in bancali
  • 56. Epoca dell’impianto • Il periodo di piantagione ideale dipende molto dalla zona di coltivazione, dal flusso produttivo che si vuole ottenere e dalle attrezzature che si hanno in dotazione: nella generalità dei casi in Italia è bene non piantare prima della prima settimana di marzo e dopo la seconda settimana di luglio.
  • 57. Gerbera su terreno • Nel nord barese la gerbera viene posta a dimora in maggio-giugno, solitamente in serra di vetro o plastica.
  • 58. Esigenze pedologiche • Terreno sciolto, profondo e ben drenato arricchito di s.o.
  • 59. Cure colturali • OPERAZIONI PRE-IMPIANTO • Prima della messa a dimora delle giovani piantine è bene sempre effettuare una analisi delle acque irrigue e del terreno per poter effettuare una idonea concimazione di fondo che tenga conto delle reali necessità della nuova coltivazione.
  • 60. Esigenze pedologiche • La gerbera preferisce terreni sciolti che garantiscano un buon drenaggio delle acque di irrigazione: nel caso in cui si opera con suoli pesanti è buona norma alzare le aiuole anche di 40-50 cm.
  • 61. pH • Il PH del terreno deve essere compreso tra 5,5 e 6,5 intervenendo con opportuni correttivi; il pH superiore a 7 favorisce la clorosi per carenze indotte di Fe e Mn Valori alti di pH vanno corretti con correttivi di fondo a base di zolfo . Anche le torbe acide sono degli ottimi ammendanti e correttivi: il loro uso è da preferire in terreni con scarsa ritenzione idrica, privi di struttura, bassa capacità di scambio cationico ed elevato indice di salinità.
  • 62. Salinità È classificata come specie mediamente resistente alla salinità La salinità deve essere mantenuta bassa, al di sotto di 1,5 mmhos/cm L’indice di salinità si può correggere efficacemente procedendo ad una opportuna lisciviazione con acque idonee a tale uso (che presentino una conducibilità inferiore a 0,5 mS/cm); ovviamente l’uso continuato di tali acque e l’adozione di un corretto piano di fertirrigazione permetterà di tenere sotto controllo il livello salino del terreno.
  • 63. Sterilizzazione del terreno • Il terreno di coltura deve essere efficacemente sterilizzato • L’alternativa è la coltura in fuori-suolo
  • 64. CURE COLTURALI Lavorazioni • Il terreno va lavorato ad una profondità di 30 cm, perché l’apparato radicale ha la tendenza ad approfondirsi.
  • 65. Concimazione di fondo • Interramento della s.o.: (20Kg/mq) • insieme a fosforo e potassio • Da evitare un eccesso di azoto che favorirebbe lo sviluppo fogliare a scapito del n. e qualità dei fiori
  • 66. Piantine da trapianto Nei primi giorni dopo il trapianto è necessario tenere alta l’umidità relativa (U.R.) della serra utilizzando, se presente, il Fog-system in modo da avere valori di U.R. non inferiori al 60%; in assenza di tale sistema ricorrere a frequenti bagnature sovrachioma concentrando gli interventi (di breve durata) nelle prime ore mattutine.
  • 67. impianto Nella coltivazione su suolo evitare di piantare troppo in profondità, avendo cura di lasciare il vasetto di torba fuori dal terreno per 0,5 – 1 cm.
  • 68. impianto • L’impianto si effettua su aiuole rialzate di 20-25 cm, larghe 60 cm, con passaggi larghi 40 cm; • Sulle aiuole si dispongono le piante in due file distanti 30 cm • Lungo la fila 16-20 cm di distanza • Densità complessiva 8-10 piante/mq
  • 69. Tutte queste condizioni favoriscono attacchi di Rizoctonia
  • 70. • In caso di piantagioni precoci bisogna comunque garantire alla coltura la giusta temperatura per far crescere regolarmente le piantine (15°C). Controllare l’uniformità di bagnatura delle piantine evitando ristagni e zone meno umide. • Nelle prime settimane alla piantine deve essere garantita la massima regolarità di crescita limitando gli stress ambientali di qualsiasi natura.
  • 71. Concimazioni di copertura • Rapporti di asportazione • 1:0,3:1,7 N:P2O5:K2O Si effettuano fertirrigazione con un elevato tenore di potassio e con dosi modeste di azoto, perché questo elemento favorisce lo sviluppo delle foglie a scapito delle infiorescenze.
  • 72. Fertirrigazione Nelle colture su suolo non intervenire con la fertirrigazione se non dopo due/tre settimane dall’avvenuto attecchimento e con concimi (almeno inizialmente) che non contengono ammonio. Per questi motivi nella prima settimana dopo la piantagione si possono usare concimi organici che tendono a ridurre la crisi post- trapianto (es. amminoacidi ) facendo attenzione ad usare dosi molto basse.
  • 73. fertirrigazione • 1:0,7:2 (N=140mg/l) nei periodi di bassa luminosità (inverno) • modificare il rapporto a 1:0,7:2,5 (primaverile-estivo)
  • 74. • Nella gestione di un impianto bisogna tener conto di tutti i parametri che possono essere da ostacolo alla coltura o peggio favorire l’insorgenza di patologie: eccessi d’acqua, eccessi di concimi, cattiva aerazione sono delle condizioni che predispongono fortemente all’attacco di parassiti fungini che spesso risultano essere convenientemente tenuti sotto controllo usando molta prevenzione.
  • 75. Irrigazione • La gèrbera ha elevate esigenze idriche, soprattutto quando le piante sono adulte ed è presente una elevata superficie fogliare traspirante, si debbono tuttavia evitare eccessi di umidità che determinano asfissia radicale, marciumi al colletto e all’apparato radicale. • Volume d’acqua annuo : 300 m3/ha
  • 76. Irrigazione • L’irrigazione viene effettuata a goccia, evitando di porre gli ugelli in vicinanza delle piante per impedire lo svilupparsi di marciumi; • L’acqua deve essere somministrata in turni brevi e volumi bassi affinché non insorgano marciumi all’apparato radicale.
  • 77. Sfogliatura delle piante • Occorre effettuare periodicamente sfogliature della pianta, rimuovendo le foglie vecchie alla base del picciolo, fare molta attenzione a questa pratica poiché monconi di piccioli lasciati sulla pianta sono fonte di attacchi di Botrytis. • Togliendo le foglie più vecchie si assicurano migliori circolazione di aria e passaggio della luce, contribuendo alla sanità della coltura.
  • 78. Anticipo di fioritura • Per anticipare la fioritura si effettuano irrorazioni con GA3 (acido gibberellico), alla dose di 100 mg/l, • Questo trattamento, però, non aumenta la produzione di fiori.
  • 79. Raccolta • Gli steli fiorali vengono raccolti quando i capolini presentano i primi fiori tubulati in antesi (solo due file di fiori del disco sono in antesi), vengono presi alla base e tirati con movimento laterale-
  • 80. Produzione • Produzione: 25-30steli/pianta (molto variabile in funzione delle cv) • si confezionano in 50 esemplari in confezioni di cartone con fori in cui è infilato lo stelo o con 20 steli /mazzo in busta di cellophane .
  • 81. CONSERVAZIONE DEL FIORE RECISO La durata del fiore reciso dipende da vari fattori: 1. caratteristiche genetiche della varietà ; 2. fertirrigazione, 3. quantità di luce e la temperatura di crescita del fiore; 4. turgidità dei tessuti al momento della raccolta (dipende dall’umidità relativa al momento della raccolta), 5. tempo che intercorre dalla raccolta al momento in cui viene posto in acqua 6. qualità dell’acqua usata per “far bere” il fiore (deve essere pulita ed avere una conducibilità bassa) 7. temperatura alla quale viene posto il fiore per farlo idratare.
  • 82. Le soluzioni commerciali servono a rendere solo più efficiente il passaggio di acqua nello stelo mantenendo la soluzione a PH controllato e in condizioni igieniche migliori.
  • 83. Difesa antiparassitaria Attacchi crittogamici al colletto e alle radici: • Phytophtora cryptogea • Rhizoctonia solani • Verticillium dahlie • Sclerotinia sclerotiorum Lotta: Sterilizzazione del terreno + piante sane
  • 84. Difesa antiparassitaria • Parte aerea: Botrytis cinerea Alternaria porri
  • 85. Parassiti animali • Insetti minatori delle foglie: Liriomyza (metamidophos) • Tripidi • Aleurodidi • Afidi • Nottue • Acari