4. Il termine Nouvelle Vague ("nuova onda" in francese) apparve per la prima volta sul settimanale francese L'Express il 3 Novembre 1957, in un articolo a firma Françoise Gimud, e verrà ripreso da Pierre Billard nel febbraio 1958 sulla rivista Cinéma 58. Con questa espressione si fa riferimento ai nuovi film distribuiti a partire dal 1959 ed in particolare a quelli presentati al festival di Cannes di quell'anno. Ma è una campagna pubblicitaria del CNC (Centre National de la Cinématographie, Centro Nazionale della Cinematografia) che diffonderà maggiormente l'espressione e la metterà in stretta correlazione con la corrente cinematografica emergente. Origine del nome
5. Alla fine degli anni '50 la Francia vive una profonda crisi politica, contraddistinta dai sussulti della guerra fredda e dai contrasti della guerra d'Algeria; il cinema francese tradizionale del tempo assunse una connotazione quasi documentaristica nel testimoniare questa crisi interna, i film diventarono mezzi attraverso i quali rifondare una sorta di morale nazionale, i cui dialoghi e personaggi erano spesso frutto di idealizzazione. Proprio la tendenza idealistica e moralizzante facevano di questo cinema qualcosa di totalmente distaccato dalla realtà quotidiana delle strade francesi. Fuori dalle finestre c’era una nuova generazione che stava cambiando, che parlava, amava, lavorava, faceva politica in modo diverso ed inconsueto . Una nuova generazione che esigeva un cinema in grado di rispecchiare fedelmente questo nuovo modo di vivere. Così una nuova gioventù, designata dai giornali come “Nouvelle Vague” si ritrova in sincronia con una nuova idea di cinema denominata a sua volta Nouvelle Vague. Contesto Storico
6. La Nouvelle Vague è il primo movimento cinematografico a testimoniare in tempo reale l’immediatezza del divenire , la realtà in cui esso stesso prende vita. I film che ne fanno parte sono girati con mezzi di fortuna, nelle strade, in appartamenti, ma proprio per la loro singolarità, hanno la sincerità di un diario intimo di una generazione nuova, disinvolta, inquieta .
7. I PRINCIPALI REGISTI DELLA Nouvelle Vague François Truffaut Jean-Luc Godard Jacques Rivette Claude Chabrol Eric Rohmer
8. La Cinémathèque Française fu una tappa fondamentale per la formazione di questi giovani cinefili; fondata nel 1934 da Henri Langlois e Georges Franju, la Cinémathèque era un luogo dove venivano proiettati i “film maledetti”. Bernadette Lafont & Claude Chabrol François Truffaut et Marie Dubois (Tirez sur le pianiste) Jean-Luc Godard
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10. Un film non coincide mai con la sua sceneggiatura, o la sua scenografia, o ancor meno con i suoi attori, bensì con l’uomo che l’ha girato. Il regista diviene così un vero e proprio “scrittore di cinema” che utilizza consapevolmente il mezzo cinematografico per comunicare con lo spettatore attraverso non solo la semplice trama, ma con determinate scelte stilistiche capaci di delineare nel loro insieme una precisa realtà artefatta e significante, che rende possibile riconoscere dai primi fotogrammi di una pellicola il suo autore. la Nouvelle Vague introdusse la personalizzazione nel cinema Il film era una cosa privata catturare la vera “anima delle cose"
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13. Evoluzione Cinematografica Il primo spunto al movimento fu offerto da Le coup du berger , di Jacques Rivette , del 1956, che nel rifiuto del cinema francese ufficiale si ispira al periodo dell'occupazione tedesca della Francia e alla scoperta entusiasta, all'indomani della guerra, del cinema americano. Il vero riconoscimento ufficiale della Nouvelle Vague avverrà nel 1959, con la vittoria al Festival di Cannes de I quattrocento colpi di François Truffaut . Il trionfo accademico di un regista della Nouvelle Vague spinse il cinema francese a mettersi per la prima volta in discussione; centinaia di produttori “classici” davanti al successo di un film talmente anomalo si trovano incredibilmente a porsi domande su come produrre film dello stesso genere. Nel periodo tra il maggio 1959 ed il marzo 1960, I quattrocento colpi sarà seguito dall'uscita di altre tre pietre miliari della Nouvelle Vague: I cugini ( Les Cousins , 1959) di Claude Chabrol , Hiroshima mon amour (1959) di Alain Resnais e Fino all'ultimo respiro ( À bout de souffle , 1960) di Jean-Luc Godard.
14. Questo periodo segnò un vero trionfo per il movimento, che si tradusse anche in un successo economico, difatti la Nouvelle Vague è ormai un mercato che funziona: i produttori, prima disorientati, danno in seguito fiducia ad un gran numero di giovani registi e per il cinema francese questo segnerà l’inizio di un periodo di suggestiva fioritura. IN QUESTO SENSO SI E’ IMPUTATO ALLA NOUVELLE VAGUE DI ESSERE NATA RIVOLUZIONARIA E MORTA BORGHESE Ma già dall’autunno del 1960 la Nouvelle Vague conosce l’insuccesso di pubblico e comincia a gettare i produttori nel panico; il cinema tradizionale riprende il posto di centralità che aveva lasciato e fa della Nouvelle Vague il nuovo oggetto di derisione. Da ciò consegue che durante tutto il decennio del 1960 il cinema francese si sviluppa all’insegna della tradizione eccezion fatta per i lavori di Jean-Luc Godard, che prolunga e radicalizza lo spirito della Nouvelle Vague.
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16. Filmografia Essenziale * di Jean-Luc Godard (periodo 1960-72) * E’ stato preso in considerazione il periodo politicamente e culturalmente fondamentale per la Nouvelle Vague e le sue impronte. Godard continua a girare costantemente fino al 2004. 1966 Il maschio e la femmina (Masculin féminin) 1972 Crepa padrone, tutto va bene (Tout va bien) 1964 Una donna sposata Une femme mariée 1969 Vento dell'est Le Vent d'est 1964 Bande à part 1968 Un film comme les autres 1963 Il disprezzo Le mépris 1968 One plus one o Sympathy for the Devil 1961 La donna è donna Une femme est une femme 1968 La gaia scienza Le gai savoir 1960 Le petit soldat Le petit soldat 1967 La Cinese La Chinose 1960 Fino all'ultimo respiro À bout de souffle ANNO TITOLO ANNO TITOLO
17. L’eredità Bisognerà attendere gli anni ’70 per veder risorgere i principali autori della Nouvelle Vague, assieme a loro i primi discendenti diretti: Jean Eustache, Philippe Garrel, Jacques Doillon, André Téchiné e qualche tempo dopo Bertrand Tavernier, Claude Sautet, Michel Deville, Dominik Moll, Gilles Marchand, Yves Caumon, Philippe Ramos, Jean-Paul Civeyrac... Lo stile ebbe inoltre un impatto molto forte sul cinema statunitense. Dopo Gangster Story (1967) di Arthur Penn, i registi della New Hollywood ( Altman, Coppola, De Palma e Scorsese ) dei tardi anni '60 e primi anni '70 realizzarono diverse pellicole ispirate alla cinematografia europea e in particolare quella francese. Nouvelle Vague (1958-1960) Godard Truffaut Jacques Doillon Andrè Techinè Philippe Garrel Jean Eustache