Spunti di riflessione sull'opportunità di superare i silos dipartimentali, passando dalla gestione a compartimenti stagni alla gestione osmotica dei contenuti.
Le slide illustrano modelli e strumenti gestionali osmotici per comunicare ad attrito zero, in modo fluido e biunivoco, fra aree aziendali, azienda e partner, azienda e clienti, sfruttando le potenzialità del web 2.0 in fase di marketing, vendita, formazione e assistenza.
Prima di scendere a un livello di dettaglio maggiore, le slide evidenziano alcune tendenze generali:
- Le aziende sono propense ad adottare modelli e strumenti (knowledge base e community) per esplicitare, raccogliere, formalizzare e trasmettere sapere, all'interno dell'impresa, nonché a monte e a valle della catena della fornitura
- Si sta diffondendo l'idea di gestire 1 sorgente del contenuto e usarla per realizzare molti output (sistemi di CCMS, Component Content Management, e di automazione editoriale su carta, web, mobile e app);
- La consumerizzazione delle applicazioni business e l'ingresso dei nativi digitali nel mercato del lavoro richiedono lo sviluppo di sistemi più improntati alla visualità, all'interattività e alla socialità
- L'innovazione è sempre più guidata anche dai fruitori del prodotto / servizio, sotto forma di feedback espliciti e/o di dati raccolti automaticamente dai sistemi di monitoraggio inclusi nel prodotto (IoT, internet of things, internet delle cose) / servizio
- Sistemi esperti sono chiamati a fornire in modo proattivo, personalizzato e contestuale contenuti in grado di supportare decisioni e azioni, compensando anche il tendenziale decremento del livello di esperienza e competenza registrato da alcune funzioni aziendali
- I destinatari di dati e contenuti non sono solo persone, ma anche software, a sé stanti o incorporati all'interno di smart object.
Argo CMS – Come riusare manualmente contenuti all’interno di documenti distinti
Industria 4.0 e gestione dei contenuti
1. Azienda 4.0:
osmosi vs. compartimenti stagni
Perché e come portare i contenuti
fuori dal recinto dei silos dipartimentali
2. In queste slide…
… illustriamo nuovi modelli
e strumenti gestionali osmotici
per comunicare ad attrito zero, in
modo fluido e biunivoco, fra aree
aziendali, azienda e partner,
azienda e clienti, sfruttando le
potenzialità del web 2.0 in fase di
marketing, vendita, formazione e
assistenza.
Petra Dal Santo
KEA S.r.l.
dalsanto@keanet.it
4. Uno sguardo sulle grandi aziende
Citazioni e spunti dal libro di
Annalisa Magone e Tatiana Mazali (a cura
di), Industria 4.0, Guerini e Associati, Milano,
2016
5. Digitalizzazione e reti
Digitalizzazione e reti sono fattori
costitutivi dell’azienda
Ansaldo
«Quando abbiamo investito su SAP, anni fa,
abbiamo cercato di fare previsioni sulle efficienze
che avremmo potuto ottenere … la questione è
diversa: come faremmo oggi a comunicare con i
nostri partner cinesi e coreani senza questa
infrastruttura?
Non è questione di contenimento dei costi, è in
gioco la stessa sostenibilità del business»
6. Knowledge base e community
Knowledge base e community online
aiutano ad esplicitare, raccogliere,
formalizzare e rendere trasmissibile
sapere e saper fare aziendali
Avio Aero
«Non si può mettere un’azienda nelle mani di una
sola persona»
«Fatto questo passaggio, dalla testa dell’operaio al
software, l’esperienza non resta nelle abilità di una
sola persona ma passa allo staff divenendo di
dominio pubblico»
7. Comunicazione tecnica e giovani
Cambiano linguaggi e strumenti a cui i
nativi digitali sono abituati e si
contraggono i tempi di istruzione
Cambia la comunicazione tecnica
Avio Aero
«… l’alfabetizzazione informatica … ci permette di
eliminare l’informazione scritta, non sempre recepita e
memorizzata … oggi si richiede una didattica più visiva»
«Abbiamo dovuto lavorare su immagini, procedure video,
perché l’attenzione è abituata a questo, i ragazzi hanno
bisogno di velocità e rapidità del messaggio»
«La formazione deve rendere una persona utilizzabile in
tre mesi e non in due anni»
8. Sistemi esperti
Sistemi esperti erogano in modo proattivo
informazioni multimediali, interattive e
scritte in linguaggio semplificato,
supportando decisioni e azioni
Velocità, immediatezza, comprensibilità
Standardizzazione
Compensazione di minore competenza ed
esperienza
Alstom Sistemi e Avio Aero
Il sistema esperto «trasferisce una quantità di
informazioni in modo immediatamente fruibile anche per
chi non ha competenza specifica»
9. 1 sorgente – Molti output
Alstom
«Dal 2012, tutti i progetti in Alstom sono
sviluppati attraverso un modello 3D che si
comporta come un master per tutta l’azienda:
in officina arriva un ipertesto tridimensionale,
gli editor lo usano per i cataloghi, il post-
vendita ne trae le istruzioni per il
manutentore, gli acquisti ottengono la distinta
dei prodotti.
Le informazioni … si elaborano una sola volta
per alimentare tutta la catena industriale»
10. Innovazione guidata da clienti e IOT
«… monitoraggio delle informazioni
provenienti dai clienti, già oggi una delle
principali sorgenti di innovazione dei
prodotti e dei processi, che l’IOT
consentirà di potenziare»
«Consente … di mettere al lavoro il consumo
integrandolo pienamente nel ciclo produttivo
per generare informazioni e segnali da
trasferire a creatori, progettisti, sviluppatori di
prodotto»
«Trasformazione in lavoro del consumo»
11. In sintesi (1/2)
Nella raccolta, formalizzazione e
trasmissione di informazioni e conoscenze
l’ambito business e industrial sta
adottando strumenti e metodi desunti dal
mondo consumer, famigliari agli utenti
Formazione e trasmissione del sapere e
saper fare in azienda e lungo la filiera
Raccolta di dati e informazioni sull’uso dei
prodotti, generati da oggetti e utilizzatori
12. In sintesi (2/2)
Tratti salienti di questi strumenti e metodi
Visualità, immediatezza, interattività
Multimedialità
Socialità
Monitoraggio, profilazione, personalizzazione
14. Obiettivi
Descrivere
Punto A di partenza
Compartimenti stagni
Punto B di arrivo
Osmosi
Percorso da A a B
Identificare di A e B
Punti di forza e opportunità
Punti di debolezza e rischi
15. A e B: componenti da considerare
Risorse generali
Beni strumentali, risorse umane
Input
Materie prime per svolgere attività e produrre output
Attività
Processi, fasi e compiti attraverso cui risorse e input
producono output
Output
Prodotti dell’attività
Risultati
Effetti degli output in relazione a obiettivi strategici
16. Componenti: criteri di valutazione
Costi
Risorse + input
Efficienza
Rapporto fra (risorse + input) e output
Efficacia
Rapporto fra (risorse + input) e risultati
17. Determinazione del ROI
ROI
Rapporto fra costi ed (efficienza + efficacia)
ROI finanziario
Ricavi diretti
Risparmi
ROI economico
Ricavi indiretti
Riduzione dei rischi
ROI = Return on Investment
Ritorno sull’investimento
20. Risorse generali
Gruppi di lavoro funzionali
Basati sulla funzione aziendale dei membri
Software dipartimentali
Uso limitato a singole funzioni aziendali
21. Risorse generali
Rischi
Compartimenti stagni (silos)
Poca integrazione fra software
Possibilità limitate di
Condividere conoscenza
Co-produrre contenuti e output
All’interno dell’azienda
Ogni funzione dispone solo di parte dei contenuti
A monte e a valle della catena della fornitura
22. Input
Non è garantita la gestione unica di ogni
risorsa
Ogni risorsa può essere duplicata N volte
Ricerca difficile di contenuti esistenti
Resource discovery
In azienda
Da parte di audience esterne
SSOT = Single Source of Truth … oppure…
SOPT = Single Point of Truth
23. Input
Rischi
Aumento di tempi e costi di gestione del ciclo
di vita dei duplicati
Creazione
Approvazione
Traduzione
Uso
Monitoraggio
Revisione
Variantatura
24. Attività
Influenzate da
Silos di contenuti di proprietà delle funzioni
Poca integrazione fra software
Contenuti duplicati
A rischio di incoerenza
Scarsa visione comune degli output
Minore abitudine a un approccio agile
Centralità delle audience
Condivisione, collaborazione, co-creazione
Apprendimento validato da indicatori oggettivi
Miglioramento continuo
25. Attività
Rischi
Difficoltà a
Automatizzare la realizzazione di output
Monitorare la prestazione degli output
Recepire il feedback delle audience
Migliorare contenuti e output
Creare nuovi contenuti e output in base alle
esigenze delle audience
Carenza di velocità e reattività
26. Output
Rischi
Distribuzione di contenuti
Non pienamente rilevanti per le audience
Incoerenti
Errati
Più lavoro per l’assistenza
Danni di immagine
Controversie e azioni legali
27. Risultati
Più costi di
Gestione di contenuti e traduzioni
Realizzazione di output
Assistenza
Meno efficienza
Attività delle persone
Sfruttamento dei contenuti come risorse
Meno efficacia
Contenuti
Output
28. Risultati
Più rischi
Perdita di opportunità
Derivanti dall’essere in grado di fornire contenuti e
output rilevanti per le audience
Danni di immagine
Controversie e azioni legali
31. Risorse generali
Gruppi di lavoro
Trans-funzionali
Basati su progetti
(Auto-organizzati e auto-gestiti)
Coinvolgimento di interlocutori a monte e a valle
Trasposizione in ambito organizzativo del metodo Agile
Integrazione fra software
32. Input
Costi
Standardizzazione e modularizzazione
Individuazione del SSOT / SPOT
Per ogni revisione e versione
Gestione di tassonomie e metadati
Ottimizzazioni per la multicanale
Uso di software dedicati
Integrazione fra software
34. Input
Benefici
Ricavi diretti e indiretti
Ricercabilità
Condivisione
Condizioni, perché i contenuti generino conoscenza in
azienda e soddisfino le esigenze delle audience
Archiviazione di contenuti inattivi
Per repurpose, repackage e content curation
Allungare il ciclo di vita dei contenuti
Arricchimento dei contenuti aziendali con contributi
di parti terze
Recepiti, elaborati e validati
35. Input
Benefici
Riduzione dei rischi
1 sorgente per ogni revisione e versione
Mitiga i rischi di duplicazione e incoerenza
Sicurezza dei contenuti
Confidenzialità, integrità e disponibilità
Condivisione
Distribuire ai partner contenuti validati mitiga i rischi di fai
da te e incoerenza
Archiviazione dei contenuti inattivi per
Disposizioni di legge
Rispondere in caso di controversie e azioni legali
36. Attività
Costi
Automazione, guidata da metadati
Aggregazione di contenuti in output
Distribuzione multicanale di output
Monitoraggio delle prestazioni degli output
Intercettazione dei feedback delle audience
Benefici
Efficienza
Meno tempi e costi
Più tempo per altre attività a valore aggiunto
37. Output
Benefici
Risparmi
Realizzare più output a parità di risorse + input
Efficienza
Multicanalità
Servire destinatari umani e software
Essere a prova di futuro
Nuovi output, dispositivi, piattaforme, audience…
Efficacia
Aggregare dinamicamente contenuti per realizzare
output rilevanti per le audience
38. Output
Benefici
Riduzione rischi
Uso e distribuzione di contenuti
Validati
Adeguati
In base alla matrice fra
Contenuto
Audience
Canale, dispositivo, piattaforma
39. Risultati
Ottemperare alle disposizioni di legge
Aderire a norme e standard
Ottimizzare risorse + input
Rispondere con reattività e agilità alle
esigenze di audience interne ed esterne
Ridurre il time-to-market
Attivare nuovi servizi a valore aggiunto
Assistenza programmata
Servizi basati sulla personalizzazione
Creare prodotti e servizi di sistema
40. Risultati
Generare lead
Ridurre i tempi di la conversione lead-cliente
Incrementare la soddisfazione del cliente
Contenuti e output in linea con le aspettative
Self-care
Costruire una buona reputazione per l’azienda
Fidelizzare i clienti
Stimolare il passaparola
41. Risultati
Incrementare le vendite
Contenuti finalizzati al lead nurturing
Automazione marketing
Miglioramento continuo
Contenuti
Output
Servizi e prodotti
44. Premessa
Gli esempi si riferiscono a
Condivisione di contenuti
Con persone e software
Ricezione di contenuti
Da parte di persone e software
47. Condividere con persone
Perché?
Condividere con altre funzioni contenuti della
comunicazione tecnica
Usare tutti insieme, in modo coerente
Contenuti validati e tradotti
Metadati relativi al campo di uso dei contenuti
48. Condividere con software
Perché?
Alimentare gli help online dei software
installati a bordo macchina con contenuti della
comunicazione tecnica validati e tradotti
52. Ricevere da persone
Perché?
Ricevere da partner e fornitori contenuti della
comunicazione tecnica validati da rielaborare
nel CMS
Ricevere da partner e fornitori
documentazione tecnica e video da curare
Presentazione del prodotto
Uso e manutenzione
Aggiornamenti su nuove versioni del prodotto
Arricchire i contenuti gestiti dall’azienda
55. Condividere con persone
Perché?
Condividere contenuti e dati per ottimizzare
la trasmissione del sapere lungo la catena
della fornitura
Migliorare e creare nuovi contenuti, output,
applicazioni in base al feedback di partner e
utilizzatori
57. Condividere con persone
Perché?
Permettere agli utenti di accedere in modo
autonomo a
Documentazione tecnica pubblica
Documenti amministrativi riservata
Dare autonomia a lead e clienti
Liberare l’assistenza da attività ripetitive
Integrare universo fisico e contenuti digtali
58. Condividere con software
Perché?
Mantenere 1 SSOT / SPOT per contenuto
Automatizzare i processi di creazione e
alimentazione degli output multicanale
Garantire la coerenza
Pur non essendo ideale (per limiti dell’ERP), la
Descrizione Breve del Prodotto è visualizzata
coerentemente su tutti gli output: cataloghi, e-
commerce, applicazione desktop, app, ordini, DDT
e fatture
59. Ricevere da persone
Perché?
Intercettare sui social network di utilizzatori
da curare
Presentazione del prodotto
Arricchire i contenuti gestiti dall’azienda
62. Premesse
Diffondere in azienda una cultura di
Ascolto
Reciprocità
Condivisione
Collaborazione
Co-creazione
63. Premesse
Tradurre in organizzazione aziendale il
metodo Agile
Acquisire l’abitudine a
Monitorare le prestazioni di contenuti e output in
base a criteri oggettivi
Apprendere da indicatori oggettivi
Iterare i cicli di miglioramento
Essere reattivi e flessibili nel cogliere e soddisfare
le esigenze esplicite e implicite delle audience
Esigenze informative, formative, operative
64. Azioni
Mettere le audience al centro della
comunicazione tecnica
Interagire e collaborare
All’interno del gruppo di lavoro
Con funzioni aziendali complementari
Con gli interlocutori a monte e a valle
Co-creare insieme alle audience contenuti
e output
65. Azioni
Modularizzare e iterare le fasi del ciclo di
produzione e rilascio degli output
Delivery small, but often
Rilasciare un output minimo indispensabile per
Monitorare le prestazioni
Ascoltare il feedback dall’audience
Analizzare dati e informazioni
Iterare i cicli di
Messa a punto dell’output
Monitoraggio e ascolto per il miglioramento continuo
67. Premesse
Diffondere una cultura che consideri i
contenuti come risorse di tutta l’azienda
Gestione
Uso
Distribuzione
Monitoraggio
Miglioramento continuo
Richiedono il gioco di squadra tra funzioni
aziendali e interlocutori a monte e a valle
68. Premesse
Pensare che l’Information Management
Non è il fine, ma il mezzo con cui i contenuti
contribuiscono al raggiungimento degli
obiettivi aziendali, ottenendo ricavi, risparmi
e riduzione di rischi tramite la distribuzione di
informazioni rilevanti per le audience
È in relazione con
Funzioni adiacenti (ricerca e sviluppo, marketing,
vendite, formazione, assistenza, ecc.)
Strategia dell’azienda
69. Premesse
Riconoscere specificità e valore dei
contenuti della comunicazione tecnica
Topic oriented
Ogni insieme omogeneo di contenuti è la risposta
a un quesito implicito
Azionabili
Idonee a soddisfare le esigenze informative,
formative e operative delle audience
72. Azioni
Gestire 1 sorgente per ogni contenuto
SSOT / SPOT
Gestire tassonomie e metadati
Rendono il contenuto ricercabile
Resource discovery
Delimitano il campo di uso del contenuto
Governare il ciclo di vita di
Contenuti
Metadati
73. Azioni
Recepire contenuti di parti terze
User Generated Content
Crowdsourced Content
Archiviare contenuti inattivi a fini di
Repurpose
Repackage
Content Curation
74. Azioni
Trasformare gli output in costruzioni di
mattoncini di contenuto assemblati
Standardizzare
Modularizzare
Automatizzare
Realizzazione
Distribuzione
Monitoraggio
Tipi di contenuto
Output multicanale
76. Dettaglio sui metadati
La mappa non è il territorio (Alfred Korzybski)
Soprattutto in passato le risorse erano troppo
destrutturate e complesse, perché i software
potessero fornire risultati rilevanti
La rilevanza è un concetto soggettivo e situato,
relativo a una persona in un contesto
I metadati (la mappa) descrivono la risorsa (il
territorio), aggiungono struttura e riducono la
complessità a un livello di dettaglio adeguato
al supportare la resource discovery
77. Dettaglio sui metadati
I metadati sono proposizioni relative alla
risorsa cui si riferiscono e che descrivono
Le proposizioni sono formate da:
Soggetto: la risorsa descritta
Predicato (attributo): esprime la relazione fra
soggetto e oggetto
Oggetto (valore): entità usata per descrivere il
soggetto.
I metadati descrivono la risorsa mediante un insieme di
coppie di attributo e valore
I metadati sono informazioni strutturate su
risorse molto spesso non strutturate
78. Dettaglio sui metadati
Per essere efficaci sul web, i metadati
devono seguire standard condivisi, meglio
se aperti
Schema.org
Iniziativa nell'ambito del web semantico
Permette di incorporare nelle pagine web metadati
specifici per tipo di risorsa
I metadati sono usati da Google e da altri motori di
ricerca per aumentare la rilevanza dei risultati e
permettere all'utente di applicare filtri su di essi
79. Dettaglio sui metadati
Tipi di metadati
Descrittivi
Amministrativi
Tecnici
Strutturali
Relativi alla provenienza
Relativi alla conservazione
Relativi ai diritti d’autore
Relativi all’uso
Diversi dagli altri metadati, in quanto sottoprodotto
dell’interazione fra utente e piattaforme / risorse
Sono oggetto di analytics
81. Premessa
Pensarla come supporto a
Gestione dei contenuti
Produzione di output multicanale
Distribuzione di output
Monitoraggio delle prestazioni
Raccolta di feedback
Strumento per aumentare reattività e agilità
dell’azienda
82. Azioni
Prevedere
(Hardware dedicato)
Software
Di base
Dedicato
Installazione, configurazione
Manutenzione
(Integrazione con altri software)
83. Azioni
Analisi e consulenza
Trasformare
I contenuti in mattoncini
Gli output in assemblati
Rivedere processi, fasi e compiti
Includere attività di
Monitoraggio e ricezione di feedback
Miglioramento continuo di contenuti e output
Creazione di nuovi contenuti e output in base a esigenze
Formazione delle persone