2. La pianta
dell’uva si
chiama VITE. Le
foglie della vite,
i PAMPINI, sono
palmati, perché
hanno la forma
del palmo della
mano.
La vite è una pianta rampicante perché grazie ai
VITICCI si arrampica a tutto ciò che la circonda
(di solito si tratta di pali). Ha un fusto legnoso
da cui dipartono numerosi rami, detti TRALCI.
3. A cosa serve il gambo?
I semi dell’uva si chiamano
vinaccioli e si trovano negli
acini.
Il gambo serve a tenere il
grappolo attaccato al tronco.
Come sono fatti gli acini?
Gli acini sono piccoli, ovali e
di colore viola.
Cos’è il raspo?
Il raspo è il grappolo d’uva
quando è spoglio dei chicchi
d’uva.
Dove sono i semi dell’uva? E
come si chiamano?
4. venerdì 30 settembre 2016
Sono venuti nella
nostra classe il
maestro Nino e il
maestro Franco per
aiutarci a fare il vino.
Il maestro Franco ha
procurato ben 15 kg
di uva da vino del
tipo “MALVASIA
NERA”!
5. descriviamo l’uva
L’uva da vino è fatta di acini. Gli acini sono piccoli,
rotondi e di colore viola. Sono freddi, umidi, morbidi e
appiccicosi.
6. L’uva da vino ha un odore acido e fruttato. Il suo
sapore è asprigno, amarognolo e dolciastro.
7. Per prima cosa ci siamo lavati le mani e abbiamo
proceduto alla SGRANATURA, cioè abbiamo
staccato gli acini dai grappoli.
8. Poi siamo passati alla PIGIATURA, cioè abbiamo
schiacciato gli acini per fare uscire il succo e per
rompere le bucce…
9. … abbiamo raccolto il tutto in ciotole, che in
seguito abbiamo svuotato in una grande
damigiana. Il maestro Nino ci ha detto che
quello che abbiamo messo nella damigiana si
chiama 1° MOSTO.
10. Infine il maestro Nino ha misurato il livello
dello zucchero con uno strumento particolare:
il MOSTIMETRO. Il livello è di 12°.
11. 5 ottobre 2016
Abbiamo misurato il livello dello zucchero con il
mostimetro e ci siamo accorti che il livello è
arrivato a 6°.
La maestra Katia ha subito chiamato il maestro
Nino!
12. giovedì 6 ottobre 2016
Il maestro Nino e il maestro Franco hanno
portato uno strumento che serve per la
TORCHIATURA, cioè per spremere il 1° mosto ed
ottenere il 2° MOSTO.
15. 15 ottobre 2016
Oggi abbiamo notato che nel recipiente
più piccolo non ci sono più bollicine di
fermentazione e che quindi il mosto è
diventato vino.
La maestra ha proceduto alla
COLMATURA, cioè al riempimento fino
all’orlo dei recipienti, stando molto
attenta a non far versare la FECCIA,
ovvero il residuo più solido del mosto.
La maestra ha poi conservato il poco
vino rimasto per verificare in seguito se
diventerà aceto.
16. 18 novembre 2016
Il maestro Nino è venuto
per aiutarci a fare la
SVINATURA, cioè lo
spostamento del 2° mosto
in altri boccioni puliti, per
eliminare il più possibile
della feccia. Il maestro ha
portato un sistema di tubi
per il travaso e nuovi
recipienti.
17. Abbiamo messo un’estremità del tubo nel boccione
con il vino e l’altra in quello pulito.
Abbiamo premuto il SOFFIETTO e… il vino ha iniziato
a scorrere!
18. Il maestro ci ha fatto notare che i boccioni non
erano abbastanza per tutto il nostro vino.
La maestra ha chiamato in aiuto la mamma di
Francesco P. che subito ha portato altre bottiglie
di vetro!
19. Oggi, dopo che il nostro
vino ha riposato per
bene, abbiamo
proceduto
all’IMBOTTIGLIAMENTO,
sempre con l’aiuto del
nostro esperto maestro
Nino.
venerdì 9 dicembre 2016
20. Tra un’operazione e l’altra
abbiamo ideato un’etichetta
per le nostre bottiglie.
Abbiamo scelto il logo della
nostra cooperativa e
abbiamo aggiunto le
informazioni utili.
Il papà di Laura ha realizzato
le etichette nella sua
tipografia e ce le ha
regalate!
21. Giorgia Alfonsi
Gabriel Armenise
Adriana Bisceglie
Samuel Calia
Annachiara De Ceglie
Fabrizio De Lellis
Mara Del Vacchio
Angelo Fanelli
Ivan Fiore
Laura Lombardo
Pietro Loschiavo
Alisia Mascolo
Francesco Maselli
Karima Maurelli
Roberto Maurelli
Alessia Minerva
Denis Montaruli
Francesco Paparella
Silvia Polonio
Giuseppe Schiavone
Claudio Sforza
Francesco Signorile
Valentina Vaccarelli
Serena Valerio
Le maestre:
Katia Baldassarre
Mina Balzano
Antonella Soriano
Gli esperti:
Nino Baldassarre
Franco Losole
si ringrazia midisegni.it