newsletter 31 maggio 2011
Mario Iesari€di
GreenActions
I TUOI PRODOTTI MERITANO IL BOLLINO VERDE ?
Nella newsletter di questa settimana un paio di articoli ripropongono il tema della
sIcurezza sanitaria ed ambientale dei prodotti di largo consumo che contengono
componenti chimici tossici. Prodotti per la pulizia della casa e della persona, ma anche
giocattoli per bambini o calzature e cosi via. Sicuramente questo è un tema dove€molto
forte€è l’interesse del consumatore e della pubblica opinione perché la tutela
dell’ambiente si coniuga efficacemente con la tutela degli interessi personali (la nostra
salute€ e quella dei nostri cari). Le€storie riportate riguardano ancora una volta la
comunicazione.€Non si tratta tanto di valutare l’efficacia o la correttezza di un claim (di
questo poi parleremo fra poco) quanto di coinvolgere la fitta rete di fornitori a rendere
trasparenti e quindi€riconoscibili i componenti chimici forniti e di permettere al
consumatore di poter scegliere con facilità ed immediatezza il prodotto preferito,
valutandone anche la performance ambientale. Interessante a tale proposito la soluzione
proposta da WholeFoods con il codice colore che sinteticamente esprime il
posizionamento verde€ del prodotto considerato. Un soluzione che certo ha bisogno della
trasparenza informativa dei suoi fornitori e di una grande credibilità di base di chi
comunica. E qui ritorniamo ai problemi del green marketing e del suo ruolo. Una ricerca
inglese presenta risultati piuttosto scoraggianti da questo punto di vista, almeno sullo
stato attuale. Ma il documento che vi proponiamo negli approfondimenti mostra, a nostro
modesto parere, come si può lavorare seriamente per definire al meglio le regole del
gioco. Nelle ultime settimane nella “blogosfera” degli addetti ai lavori si è scatenato un
bel polverone€a causa€di una provocazione arrivata da voce autorevole:€ “ il green
marketing è morto !”. Avrei piacere di darvene conto, ma voglio aspettare che la polvere
si diradi. Ho comunque€ un’ impressione che vi anticipo. Forse avrebbero dovuto scrivere
“il vecchio marketing è morto e quello green è ancora un po’ gracilino”. Vi aspetto ad
Ecologicamente€dal 3 al 5 giugno a Macerata.€
ECO DESIGN: 79% DI PLASTICA IN MENO NELLA CONFEZIONE DEL NUOVO RASOIO
GILLETTE
Il packaging dell’ultimo modello chiamato Fusion ProGlide Power Razor contiene il
79% di plastica in meno rispetto alle precedenti versioni. L’innovazione è frutto
della collaborazione tra tre aziende: Procter&Gamble (P&G), proprietaria del
marchio Gillette, Burgopak Usa, specialista in€eco-design e Be Green Packaging,
leader nella produzione di packaging realizzato con fibra vegetale, certificato
Cradle to Cradle.
Il nuovo packaging del rasoio Gillette, realizzato per la maggior parte in fibra vegetale,
riduce il peso della confezione del 17%, rendendo quindi possibile un aumento del 16%
della quantità di prodotto inserito all’interno di un singolo pallet, con€ conseguente
riduzione dei costi derivanti dallo stoccaggio e dal trasporto della merce. Il rinnovamento
del packaging del rasoio ha permesso di ottenere benefici ambientali senza però
sacrificare l’estetica e la funzionalità della confezione; mantenendo quindi sia lo stesso
impatto sugli scaffali della grande distribuzione, sia la sua funzione di protezione del
prodotto. Ma ciò che è ancora più importante, non c’è stato alcun incremento di costo
rispetto a quello delle precedenti confezioni. La modifica del packaging a marchio
Gillette è parte di una€ più generale strategia di P&G volta a ridurre a zero gli scarti di
Pagina 1 di 4Greenactions - opportunità di innovazione
02/06/2011http://www.greenactions.it/viewdoc.asp?co_id=193
materiali derivanti dalle confezioni dei propri prodotti. Entro il 2020 gli obiettivi sono:€
meno€ 25% nell’uso dei materiali derivanti dal petrolio e confezioni più leggere del 20%.€
SUPPLY CHAIN: UNA GUIDA OPERATIVA PER UNA CHIMICA PIU' VERDE NEL LARGO
CONSUMO
Il “Green Chemistry and Commerce Council”, ente che si occupa di promuovere un
approccio sostenibile alla chimica nell’industria e nel commercio, ha presentato una
nuova guida operativa destinata ai fornitori di sostanze chimiche: “Meeting
Customers’ Needs for Chemical Data”, realizzata con il contributo di aziende
appartenenti ai più diversi settori del largo consumo tra cui Nike, Johnson and
Johnson ed Hp.
La crescita della€ domanda dei consumatori per prodotti più sicuri dal punto di vista della
composizione chimica delle materie prime impiegate motiva i grandi marchi del largo
consumo a premere sulla supply chain€ per ottenere maggiore trasparenza e chiarezza
sulla composizione dei materiali acquistati ed massimo impegno per soluzioni sempre più
sostenibili e sicure.€ La nuova€ guida spiega come può essere affrontato il problema di
diffondere informazioni ritenute generalmente riservate e quali sono i benefici che
possono derivare dalla condivisione con i propri clienti di dati riguardanti le sostanze
chimiche utilizzate. Le aziende fornitrici dei grandi marchi vi possono€ trovare anche€
esempi pratici per le modalità di raccolta di dati all’interno dell’azienda, ed indicazioni
sulle principali fonti di informazione sui rischi e sulle sostanze chimiche più sicure. Non
mancano nemmeno informazioni specifiche, fornite da ciascuna delle aziende del largo
consumo che hanno partecipato al progetto, su quali siano le modalità con cui esse
interagiscano con i propri fornitori di sostanze chimiche. Per consultare la guida, click
qui.
MARKETING: UN NUOVO SISTEMA DI ECO-CODIFICA PER I PRODOTTI DI PULIZIA DI
WHOLE FOODS
WholeFoods Market si impegna ad introdurre, entro il giorno della terra del
2012,€un sistema di valutazione (l’Eco scale rating system) che avrà il compito di
informare in maniera comprensibile e rapida i clienti dei suoi negozi riguardo la
sicurezza sanitaria ed ambientale dei prodotti di pulizia presenti negli scaffali.
WholeFoods Market è una catena di distribuzione di successo negli Stati Uniti, in Canada
ed in Gran Bretagna,€ fortemente posizionata sulle performance green dei prodotti
commercializzati. Parliamo in modo particolare di beni alimentari naturali ed organici di
alta qualità. Gli acquirenti di prodotti di pulizia per la casa casa€richiedono soluzioni
sempre più risolutive ed efficaci (con punte di leggera€€“paranoia”, ammettiamolo)€ma
mostrano contemporaneamente una crescente consapevolezza€€dei rischi per la€ presenza
di componenti€ chimici tossici€che vorrebbero poter valutare al momento della
scelta,€€nei tempi e nelle modalità permesse dai processi di acquisto€più comuni.€La
proposta di WholeFoods, l'Eco Scale,€è un€codice di 4 colori a cui corrispondono 4
diversi€livelli di sostenibilità e sicurezza. Il primo colore il rosso riguarda in realtà quei
prodotti che non hanno€ le condizioni minime per essere posizionati€ sugli scaffali. Gli
altri tre vanno a crescere dall’arancione, al giallo€fino ad arrivare€al verde. Per
raggiungere il livello arancione€ il prodotto non deve contenere componenti chimici
considerati pericolosi per la salute e per l’ambiente (esiste una lista), non deve avere
coloranti né essere testato sugli animali. Per€conquistare il bollino€verde che verrà
apposto sulla confezione, €il prodotto deve essere al 100% naturale e non contenere alcun
ingrediente derivato dal petrolio. La soluzione del codice colore per informare i
consumatori sulla qualità ambientale dei prodotti è già utilizzata da altri operatori€come
ad esempio GoodGuide (che però aggiunge anche una valutazione numerica).
MISURA: NUOVO STANDARD PER CALCOLARE IL CARBON FOOTPRINT
DELL'INFORMATION TECHNOLOGY
Entro la fine dell’anno saranno disponibili le linee guida per la misurazione e la
comunicazione del€ carbon footprint del settore delle tecnologie dell’informazione e
della comunicazione (ICT). Queste indicazioni faranno parte del€ “Greenhouse Gas
Protocol Initiative” che è lo standard di gran lunga più diffuso a livello mondiale
per la misurazione e la reportistica delle emissioni di gas ad effetto serra da parte
delle imprese.
Si tratta di un passo essenziale verso l’obiettivo condiviso di ridurre le emissioni del
settore per contrastare il cambiamento climatico. Le imprese ICT contribuiscono
attualmente al 2% delle emissioni di gas serra a livello globale; un peso pari a quello
della aviazione. Ma lo sviluppo del del settore fa prevedere ad oggi una crescita del suo
carbon footprint, nonostante il miglioramento dell’efficienza energetica, del 10%
all’anno! Gli sforzi di miglioramento dell’impatto ambientale del settore vengono in
parte intralciati da una situazione di confusione normativa: non esistono sistemi di
certificazione e di etichettatura ambientale standardizzati e condivisi.€ In questa
Pagina 2 di 4Greenactions - opportunità di innovazione
02/06/2011http://www.greenactions.it/viewdoc.asp?co_id=193
situazione quindi l’introduzione e l’ utilizzazione di queste linee guida assume grande
importanza. Al progetto collaborano anche altre organizzazioni. Il World Resources
Institute (WRI) http://www.wri.org un think thank globale che si propone di affiancare
imprese , governi e società civile per porre in essere progetti di sostenibilità; Il World
Business Council per lo sviluppo sostenibile (WBCSD) , http://www.wbcsd.org,€ una
associazione che raggruppa 200 imprese globali impegnate nello sviluppo sostenibile ; il
Global e-Sustainability Initiative (GeSI) http://www.gesi.org/, iniziativa che si occupa
appunto di promuovere la sostenibilità nel settore dell’ICT.
RICERCHE: IL TIMORE DEL GREENWASHING RIDUCE LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI
INGLESI
Solo il 7% dei consumatori inglesi crede alle aziende che comunicano i loro sforzi
nella riduzione del proprio impatto ambientale. Il dato deriva da una nuova ricerca
promossa dal Carbon Trust UK: organizzazione no-profit,€ che aiuta le istituzioni
pubbliche e quelle economiche a ridurre le loro emissioni di gas serra ed a sfruttare
le opportunità commerciali connesse.
La ricerca, realizzata dalla società di ricerche di mercato BrandZ, afferma€ inoltre che il
66% degli intervistati è in dubbio sul fatto che le aziende stiano davvero riducendo le
proprie emissioni di gas serra e che oltre la metà del campione (53%)è convinto che le
aziende facciano miglioramenti ambientali sporadici e non continuativi solo per
dichiararli nelle campagne pubblicitarie. Cresce inoltre l’ apprensione per i danni€ che
possono derivare all’ambiente dalle attività di business: il 56% dei consumatori afferma
di essere molto più preoccupato su questo tema rispetto a quanto lo fosse 5 anni fa.
Come conseguenza della generale preoccupazione e sfiducia, aumenta€ l’importanza per
il consumatore della presenza di certificazioni di parte terza: il 60% del campione
afferma infatti che sono essenziali per incrementare la credibilità delle comunicazioni
aziendali. Aumenta il timore del greenwashing e diminuisce la fiducia, ma, secondo la
ricerca, un vantaggio c’è: tutte le aziende che misureranno, gestiranno e ridurranno il
loro impatto ambientale in maniera costante e certificata hanno buone probabilità di
differenziarsi ed ottenere la fiducia dei consumatori.
VUOI COMUNICARE I VANTAGGI AMBIENTALI DEI TUOI PRODOTTI IN€MANIERA
VINCENTE ?€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€
Noi di Greenactions siamo in grado di realizzare lo strumento più idoneo:€la
Dichiarazione Ambientale di Prodotto. Misura, Conosci€e Comunica i vantaggi
competitivi ambientali dei tuoi prodotti in modo€chiaro, completo ed inattaccabile.
Contattaci !
RICERCA CONE: "GREEN GAP TREND TRACKER 2011"
Ne abbiamo parlato in un articolo della precedente newsletter, ma l’argomento è di
estremo interesse ed il documento che vi mettiamo a disposizione secondo noi€ è un
esempio€ di chiarezza espositiva e utilità di informazioni. Si tratta di un documento che
Cone, un’ agenzia pubblicitaria, ha realizzato sulla base di un ricerca di mercato che
periodicamente cerca di fare il punto della situazione su come i consumatori si
destreggiano, o meno, nel complicato mondo delle comunicazioni pubblicitarie su i reali
o presunti plus ambientali di prodotti e servizi. Il documento inoltre si riferisce più volte
esplicitamente alle Green Guide della Federal Trade Commission, una linea guida€ che
aiuta chi si occupa di comunicazione a non cadere inconsapevolmente nei rischi di
greenwashing o a difendersi da competitori con pochi scrupoli e minore sensibilità.
Tornando al documento allegato, dedicategli un po’ del vostro€ tempo. Semplice e
chiaro, con il supporto di immagini solleva molte utili considerazioni sulla linea da
seguire quando arriva il momento di occuparsi di green advertising. Click qui per
scaricare il documento.
ECOLOGICAMENTE€-€Macerata, 3-4-5 Giugno 2011
Si terrà a Macerata dal 3 al 5 Giugno 2011 la decima edizione di Ecologicamente. Tre
giornate dedicate all’ambiente, alla promozione di stili di vita e di consumo più
sostenibili e allo sviluppo della Green Economy nel territorio.€ Ecologicamente è la
cornice all’interno della quale saranno realizzati eco-incontri e dibattiti, presentazioni di
libri, mostre, festival, concorsi, ma anche laboratori, talk show ed expo di aziende,
associazioni ed enti. Tre i principali seminari organizzati durante la manifestazione€si
terranno nella splendida cornice dell’Auditorium San Paolo di Macerata. Si parlerà di
green job e delle nuove professioni della green economy, della riqualificazione
energetica/ambientale del patrimonio immobiliare per città più sostenibili ed anche di
stili di consumo consapevole. Scarica l’invito e vieni a trovarci!€
Pagina 3 di 4Greenactions - opportunità di innovazione
02/06/2011http://www.greenactions.it/viewdoc.asp?co_id=193
SODALITAS SOCIAL AWARDS -Milano, Auditorium Assolombarda, 14 Giugno 2011
Si svolgerà il prossimo 14 giugno la premiazione della nona edizione del Sodalitas Social
Award, il riconoscimento che ogni anno dal 2002 viene assegnato ad imprese,
associazioni imprenditoriali, distretti industriali ed organizzazioni che si siano
concretamente impegnate in progetti di Responsabilità Sociale d'Impresa e di
Sostenibilità. Nel corso dell’evento€dal titolo “Città a crescita sostenibile: i comuni di
domani” verranno presentati i finalisti e i vincitori della nona edizione del Premio che
quest’anno ha visto la partecipazione di 206 aziende con 251 progetti. Per maggiori
informazioni:€www.sodalitas.it
GREEN GLOBE BANKING AWARD€-€Milano,€14 Giugno 2011
Giunta alla sua quinta edizione il Green Globe Banking 2011 è la rassegna che premia il
sistema bancario e finanziario in materia di impatto ambientale.€ Obiettivo del Green
Globe Banking è quello di premiare le best practice messe in campo attraverso la
realizzazione di prodotti ed investimenti miranti allo sviluppo della cultura della
sostenibilità.€Una dimostrazione che è possibile coniugare le logiche economiche con
l’attenzione ed il rispetto verso l’ambiente. Per maggiori informazioni www.ggbanking.it
GREENACTIONS Via Silone, 35 - Macerata
Phone: 3351302303_www.greenactions.it_ info@greenactions.it
Per scaricare le precedenti edizioni delle nostre newsletter clicca qui
Per iscriversi alla newsletter o per iscrivere un tuo amico clicca qui
Se non vuoi più ricevere questa newsletter invia una mail a: unsubscribe@greenactions.it
Pagina 4 di 4Greenactions - opportunità di innovazione
02/06/2011http://www.greenactions.it/viewdoc.asp?co_id=193