Cellulari samsung a risparmio energetico e ecocompatibil
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1. Greenactions - opportunità di innovazione Pagina 1 di 3
newsletter: 11 gennaio 2011
2011:€I NUOVI ORIZZONTI DEL GREEN MARKETING€
Buon Anno a tutti ! Ci eravamo lasciati poco prima del Natale con una serie di spunti e
riflessioni€riguardanti la comunicazione verde€ che spesso rischia€ di commettere€peccati
di Greenwashing. Su questo argomento€pubblicammo un report di TerraChoice, agenzia di
comunicazione americana. Report che nelle settimane successive €ha ricevuto critiche
proprio per l’eccessiva “severità” nei confronti delle€iniziative di GreenMarketing.€ E'
Mario Iesari€di
GreenActions stato€detto da fonte autorevole: “ Non esiste un prodotto green in assoluto (tutti
consumano risorse e creano rifiuti), esiste una soluzione più verde rispetto alla
precedente, rispetto al concorrente principale o allo standard di mercato”. Quindi non
cerchiamo la perfezione, che non esiste, ma guardiamo ai miglioramenti incrementali€ e
comunichiamoli€correttamente€!€Una situazione complessa che dovrebbe spingerci a
rimanerne alla larga€ in attesa di tempi€più propizi€? Tutt’altro! Innanzitutto €le aziende
migliori e motivate diventano ancora€€più competitive€ proprio utilizzando la leva della
sostenibilità. Vedi gli esempi proposti da questa€newsletter come nel caso di Interface
(tessuti per la casa) che si propone di diventare azienda ad Impatto Zero entro il 2020
(allora si che esisterebbe l’azienda verde !) e nel frattempo punta sulle Dichiarazioni
Ambientali di Prodotto! Interessante, specie per le nostre aziende, è anche il video di Sc
Johnson che combina i valori€delle aziende "familiari"€e la sicurezza ambientale.
Poi€è necessario confrontarsi con le iniziative€€delle€organizzazioni€indipendenti, che
intendono€€facilitare l'autonomia e le capacità€di valutazione del consumatori. A questo
proposito date un'occhiata al documento che vi alleghiamo negli Approfondimenti
riguardante i risultati di una ricerca inglese sul tema delle etichette e dei marchi
ambientali. insomma il 2011, per quanto riguarda il Green Marketing, €ci propone uno
scenario complesso, ma con opportunità significative per chi sarà in grado di coglierle.
ECODESIGN: LA SOSTENIBILITA' SPINGE ALLA CONDIVISIONE ANCHE LE AZIENDE
LEADER
Nike ha appena presentato al mercato un nuovo software "open source",
l'€Environmental Apparel Design Tool. L’obiettivo,€ è di aiutare i designer
delle€aziende di abbigliamento a fare scelte che diminuiscano l'impatto ambientale
della creazione di nuove linee di indumenti.
Per la messa a punto del nuovo software di progettazione la Nike ha impiegato ben 7 anni
con un investimento di 6 milioni di dollari. Ma ciò che rende il progetto davvero
innovativo è la scelta dell’azienda di metterlo a disposizione di tutte le imprese del
settore abbigliamento. Con questa mossa la multinazionale americana€€si propone di
migliorare il software con la collaborazione di tutti gli interessati€e di creare uno
standard industriale globale€per processi di progettazione e produzione€più sostenibili.
Grazie all’utilizzo di questo software Nike ha progettato le magliette per calciatori
indossate dalla nazionale del Sud Africa durante i mondiali di calcio. Le divise sono state
realizzate in poliestere riciclato al 100% ottenuto riutilizzando quasi 13 milioni di
bottiglie in plastica, pari a circa 254 tonnellate di rifiuti altrimenti destinati alla
discarica. In aggiunta all’Apparel Environmental Design Tool, Nike rilascerà nel corso del
2011 anche i tool per valutare gli impatti ambientali nella progettazione di calzature, e
per l'utilizzo di materiali e dell'acqua nei processi di produzione.
http://www.greenactions.it/viewdoc.asp?co_id=158 11/01/2011
2. Greenactions - opportunità di innovazione Pagina 2 di 3
MATERIALI: NUOVI IMBALLI VICINI AL 100% DI MATERIALE RICICLATO
Un processo di miglioramento continuo riguarda le performance ambientali del
packaging. L'esempio più recente€è l'annuncio di 7th Generation, azienda americana
per la detergenza,€€che€utilizzerà€imballi€con un contenuto di materiale riciclato
post consumer (PCR) pari al 96%, proveniente da bottiglie di plastica e contenitori
per il latte.
Si tratta di un€ significativo balzo in avanti rispetto alle soluzioni tradizionali che arrivano
mediamente al 25% di materiale riciclato;€€un risultato che ha superato tutte€le attese
del settore.€Inoltre questi nuovi imballi€sono anche realizzati con€Polietilene ad Alta
densita (HPDE), piuttosto che con€ Polietilene Tereftalato (PETE),€che permette una
riduzione del 42% di gas serra emessi durante il ciclo di produzione. Secondo i calcoli
dell’azienda americana i vantaggi potranno essere molto€ significativi. Se le famiglie
americane rimpiazzassero una soltanto delle bottiglie per la detergenza acquistati con le
nuove proposte di 7th Generation si avrebbe un risparmio 3,9€milioni di€kg di plastica e si
eviterebbe di rilasciare€10,6 milioni€di kg di gas serra.€Ma si può fare ancora di meglio;
alcune€aziende€del settore alimentare hanno annunciato l’introduzione di contenitori con
il 100% di materiali riciclati.
BUSINESS: DICHIARAZIONI AMBIENTALI DI PRODOTTO€PER RAGGIUNGERE L'€"IMPATTO
ZERO" ENTRO IL 2020
Interface è azienda leader nel settore dei rivestimenti in tessuto per la casa e nella
sostenibilità. Si propone di annullare€il suo€impatto ambientale entro il 2020€e di
realizzare€una dichiarazione ambientale di prodotto (EPD) per tutti i suoi prodotti€
entro il 2012.
L’azienda ha già ottenuto risultati molto significativi come la riduzione del 94%€dei gas
serra€e del 43% dell’energia utilizzata rispetto alla baseline del 1996.€Inoltre i prodotti ed
i processi sono stati ridisegnati per "chiudere il cerchio" dei flussi produttivi€ed
annullare€la creazione di rifiuti. Oltre 100 milioni di tonnellate di materiali di scarto€sono
stati€quindi riutilizzati di nuovo nei processi di produzione. Il 42% dell’acqua è
stata€recuperata permettendo un risparmio di 433 milioni di dollari. Per quanto riguarda
l'energia rinnovabile e l'efficenza energetica otto stabilimenti su€nove utilizzano soltanto
energia elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici e di biomasse; mentre€sei
stabilimenti hanno ottenuto€ la certificazione LEED. Ovviamente non manca neppure un
progetto in corso per la collaborazione con i fornitori per rendere anche la loro attività
più sostenibile. Click qui per il download della campagna stampa di Inteface sull'EPD e
Mission Zero.€Ricordiamo che le EPD sono modalità di comunicazione degli impatti
ambientali che si basano sulla metodologia di Life Cycle Assesment (vedi il box
Greenactions di seguito).
MARKETING: SC JOHNSON COMUNICA AL CONSUMATORE IL SUO IMPEGNO PER LA
TRASPARENZA RADICALE
La società americana che vende prodotti per la pulizia della casa ha dato il via ad
una intensa campagna pubblicitaria per€comunicare il suo impegno di rendere
disponibili al pubblico le composizioni chimiche dei suoi prodotti.
La comunicazione utilizzerà sia€ i media tradizionali sia quelli più recenti, come i siti
internet, su cui la società punta particolarmente.€La consapevolezza del consumatore è
un elemento fondamentale per garantire il successo della scelta strategica di SC
Johnson€volta alla riduzione degli impatti ambientali e alla tutela della sicurezza degli
utilizzatori dei suoi prodotti. SC Johnson ha assunto l’impegno di rendere noti i
componenti chimici dei suoi prodotti nel 2009 e intende portare a termine il suo
obiettivo entro il 2012. Come potrete€osservare anche dal video publicitario€la scelta€di
trasparenza fa parte di una strategia più ampia che intende valorizzare la natura
di€società “familiare” (la famiglia Johnson€ è proprietaria da 5 generazioni). La
responsabilità verso l’ambiente e i suoi clienti viene vista quindi come parte integrante
dei valori che differenzano l’azienda€impegnata a tutelare i valori di lungo
periodo.€Per€€lo spot televisivo di SC Johnson, fate click qui.
RICERCHE: I REPORT VOLONTARI SULL'EMISSIONE DI GAS SERRA AIUTANO A
RISPARMIARE
Le aziende che misurano e rendono note volontariamente le proprie emissioni
migliorano la loro efficienza e riducono i costi di gestione. Lo rende noto Defra, il
dipartimento Britannico per l’ambiente, che ha comunicato i risultati di uno studio
compiuto sugli effetti di €questa scelta aziendale.
Lo studio,€realizzato €in collaborazione con la società di servizi finanziari
PriceWaterhouseCoopers e il Carbon Disclosure Project ha coinvolto più di 150 grandi
aziende britanniche. I responsabili intervistati affermano che i risultati delle misurazioni
sono stati utilizzati per fissare€ obiettivi di€efficenza€inclusi negli stessi business plan
http://www.greenactions.it/viewdoc.asp?co_id=158 11/01/2011
3. Greenactions - opportunità di innovazione Pagina 3 di 3
aziendali. La diffusione dei report sulle emissioni ha determinato inoltre l'avvio di
iniziative di riduzione degli impatti ambientali e di contenimento dei gas serra con il
pieno sostegno della Direzione Aziendale.€Per il 65% delle aziende intervistate€la misura
delle emissioni costa meno di 50 mila€sterline l’anno, mentre€ i risparmi energetici che
ne derivano possono superare le 200 mila sterline. I report sulle emissioni giocano poi un
ruolo€ importante anche nella comunicazione rivolta agli investitori ormai sensibili al
rischio ambientale.€Se interessati al download del report completo della ricerca, fate
click qui.
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IL REPORT "MAKING SUSTAINABLE FOOD CHOICES EASIER"€DI€ WHICH€€
Il documento che proponiamo è la presentazione di una ricerca inglese sul tema delle
etichette ambientali dei prodotti alimentari. La ricerca è stata realizzata da Which?
(www.which.co.uk), un’organizzazione no profit che si pone l’obiettivo di fornire consigli
ai consumatori per favorire una maggiore consapevolezza nelle loro scelte di acquisto. I
risultati della ricerca confermano che la proliferazione di etichette e marchi ambientali
in settori diversi che si rifanno a schemi diversi finisce per confondere anche i
consumatori più motivati. Al termine del documento vengono proposti dei consigli per un
più efficace sistema di informazione che prende spunto anche dalla più lunga esperienza
delle etichette nutrizionali.
Click qui per€il download del report.
PREMIO IMPRESA AMBIENTE 2011€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€ Iscrizioni
aperte fino al 28 Febbraio 2011€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€
Sono aperte le candidature per la quinta edizione del Premio Impresa Ambiente, il
riconoscimento italiano per le imprese private e pubbliche che si siano distinte in
un’ottica di sviluppo sostenibile, rispetto ambientale e responsabilità sociale. Il Premio,
‘porta d’accesso’ all’European Business Awards for the Environment – promosso dalla
Commissione Europea (DG Ambiente), si divide in quattro categorie: 1) Migliore Gestione,
2) Miglior Prodotto, 3) Miglior Processo/Tecnologia, 4) Migliore Cooperazione
Internazionale. Il bando, le scadenze, le modalità di candidatura e ulteriori dettagli sono
disponibili sul sito internet del premio.
GREENACTIONS Via Silone, 35 - Macerata
Phone: 3351302303_www.greenactions.it_ info@greenactions.it
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