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LA DISLESSIA A SCUOLA:LA DISLESSIA A SCUOLA:
QUANDO E’ COSI’ DIFFICILE IMPARARE…QUANDO E’ COSI’ DIFFICILE IMPARARE…
I.C.S. Tommaso
Anno scolastico 2008-2009
Corso di aggiornamento
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Vi sono due tipi d’apprendimento
L’apprendimento concettuale che
dipende dalla comprensione e dal
pensare (processo cognitivo).
L’apprendimento automatico di abilità
strumentali che è direttamente
proporzionale all’esercizio.
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IN CLASSE…
…chi non impara…
Se escludiamo:
i bambini che hanno un disturbo affettivo primario
Quelli che hanno un ritardo cognitivo
I bambini che hanno un deficit sensoriale
Quelli che vivono in uno svantaggio socio-culturale
I BAMBINI CHE RIMANGONO SONO QUELLI CHE
HANNO UN DISTURBO D’APPRENDIMENTO
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Definizione
Con il termine Disturbi Specifici
dell’Apprendimento (DSA) vengono indicate una
serie di difficoltà in ambito scolastico, presentate
da bambini normalmente scolarizzati, in assenza
di patologie neuromotorie, cognitive,
psicopatologiche e/o sensoriali.
Il disturbo può interessare l’apprendimento della
lettura (dislessia), della scrittura (disortografia) o
del calcolo (discalculia).
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D. S. A.
Deficit nella lettura, nella scrittura o nel
calcolo Disturbo Specifico
d’Apprendimento
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Cos’è la Dislessia?
La Dislessia è un Disturbo Specifico
d’Apprendimento
che può verificarsi in soggetti senza
handicap neurologici o sensoriali o in
condizioni di svantaggio culturale.
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Cosa pregiudica?
E’ un Disturbo che determina difficoltà a volte
molto rilevanti nell’acquisizione delle cosiddette
abilità scolastiche (difficoltà negli automatismi):
– lettura
– scrittura
– calcolo
ovvero di quelle abilità che costituiscono il
nucleo principale dell’istruzione, almeno nei
primi anni di scolarizzazione
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CI SONO DIVERSI GRADI…
La difficoltà di lettura può essere
più o meno grave e spesso si
accompagna a problemi nella
scrittura e/o nel calcolo
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Nello specifico…
Dislessia Evolutiva: quando un
bambino, esposto a normale iter
scolastico, non sviluppa o sviluppa
in maniera molto incompleta o con
grandi difficoltà la capacità di
identificare in modo automatico la
parola scritta.
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Nello specifico…
Disortografia Evolutiva: quando un bambino,
dopo un congruo tempo di istruzione continua, non
apprende o apprende in maniera incompleta o con
grandi difficoltà la capacità di scrivere correttamente
in modo automatico.
Le difficoltà nell’apprendimento della scrittura (disortografia) si
trovano solitamente associate alla dislessia; esse, tuttavia,
possono presentarsi, in rari casi, anche isolate. I disturbi della
scrittura si manifestano sia nel dettato sia nella composizione
libera.
Nel dettato si rilevano inversioni, trasformazioni e omissioni di
lettere o sillabe.
La composizione libera mette in evidenza le principali difficoltà
caratterizzanti il disturbo, rappresentate da brevità del testo,
povertà del vocabolario, inadeguata strutturazione della frase,
errori grammaticali e della punteggiatura.
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Nello specifico…
Discalculia Evolutiva: quando un bambino, dopo
un tempo elevato di istruzione continua, non
raggiunge o raggiunge in maniera incompleta livelli
di rapidità e di correttezza in operazioni di calcolo e
di processamento numerico. Le difficoltà riguardano
inizialmente la capacità di operare anche su piccole quantità,
con la necessità di aiutarsi con le dita. L’acquisizione del
concetto di numero risulta sempre difficile, così come la
capacità di scriverlo correttamente e di effettuare anche
semplici operazioni.
Talora si riscontra scrittura speculare dei numeri.
Difficoltà, infine, si rilevano nella risoluzione di problemi, anche
quando le quattro operazioni sono state apprese.
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Le cause:
Lo sviluppo delle conoscenze scientifiche
ha permesso di stabilire che si tratta di
una caratteristica costituzionale,
determinata biologicamente e non dovuta
a problemi psicologici o a disagio socio-
culturale
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Le ricerche recenti…
Una ricerca anglosassone ha individuato in
bambini americani un coinvolgimento del
cromosoma 15 della Dislessia.
Quest’area del genoma è in grado di
influenzare la difficoltà d’apprendimento
Indipendentemente dalle caratteristiche culturali
dei diversi paesi in cui un bambino può trovarsi
a vivere.
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Dislessia
Incapacità di distinguere lettere simili per
la forma (m e n; b e d; b e p) o per il suono
(d e t; b e p);
Inversione di lettere nell’ambito di una
sillaba (lad per dal; id per di);
Omissione di lettere o sillabe nell’ambito
di una parola (doni per domani);
Sostituzione di intere parole nel corso di
una prova (auto al posto di aereo).
Dislessia
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Dislessia
Progressivamente si evidenziano difficoltà che
riguardano, oltre la correttezza, anche la velocità e
la comprensione del testo.
La lettura risulta <2ds rispetto alla media attesa.
La compromissione presenta un grado variabile.
Nelle forme lievi il bambino riesce a mascherare,
attraverso uno sforzo attentivo, gli iniziali errori. La
lettura, tuttavia, appare sillabica, lenta o priva di
intonazione.
Nelle forme più gravi, persiste l’incapacità di
leggere correttamente e la comprensione risulta
molto compromessa.
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Le disabilità d’apprendimento
provocano, in bambini
intellettualmente vivaci,
DEI CONTRACCOLPI PSICOLOGICI:
Perdita dell’autostima
Tendenza ad assumere ruoli aggressivi
per compensare la difficoltà
Noia
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Se prendiamo un alunno dalla mente sveglia e
non gli permettiamo di imparare, lui è preso
dal desiderio di dimostrare che non è l’unico
a fare fatica…è subito pronto a sottolineare
gli errori degli altri…a ridere…a fare il
pagliaccio
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LA DISLESSIA E’ UNA REALTA’
nelle scuole
Nel mondo la dislessia incide per circa l’ 8
%; in Italia la percentuale è più bassa,
grazie alla corrispondenza fonema-
grafema e ci si aggira sul 3%
E’ IMPORTANTE
SAPERE COSA FARE
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CI SONO SOSPETTI DI DISLESSIA
…
Cosa fare
- PARLARE CON I GENITORI
- PARLARE CON IL DIRIGENTE SCOLASTICO
- RIVOLGERSI ATTRAVERSO LA FAMIGLIA AGLI
SPECIALISTI per:
– UNA DIAGNOSI
- UNA EVENTUALE TERAPIA LOGOPEDICA
- UNA TERAPIA DI SOSTEGNO PSICOLOGICO (utile per i
ragazzini più grandi)
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IMPORTANTE in classe è porre
attenzione:
A OGNI SINGOLO ALUNNO
accoglienza
ALL’ATTEGGIAMENTO:non
giudicante
ALLA DIDATTICA: competente
ALL’ORGANIZZAZIONE DELLA
CLASSE: creare relazioni
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Se infatti è vero che i DSA hanno una
base biologica che rende difficile
l’effettuazione automatica di alcune
operazioni..
L’insegnante deve ricordare che questoL’insegnante deve ricordare che questo
substrato biologico non è di per sésubstrato biologico non è di per sé
modificabile.modificabile.
Ciò che può essere modificato,Ciò che può essere modificato,
attraverso un lungo esercizio, è l’erroreattraverso un lungo esercizio, è l’errore
funzionale che tale struttura provoca.funzionale che tale struttura provoca.
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TENERE CONTO DELLE DIVERSE
POTENZIALITA’ DI OGNI
ALUNNO
• Valorizzare ogni sforzo
• accettare i piccoli progressi
• rinforzare e incoraggiare
E’ importante l’aspetto psicologico e
mettersi nei panni degli alunni
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OGNI GIORNO…
adeguare la didattica agli alunni
con disturbi di apprendimento
averli in mente quando si scrive
alla lavagna, quando si detta,
quando si danno i compiti...
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GIUSTIZIA
Non significa dare a tutti le stesse
cose, ma dare a ciascuno ciò che a
ciascuno è necessario.
Per essere giusti bisogna trattare gli
alunni in difficoltà diversamente.
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UTILIZZARE LE RISORSE
DEI COMPAGNI DI CLASSE
• spiegare presto la dislessia in classe
• Sfruttare l’insegnamento cooperativo :
utilizzare le strategie per la
formazione e la conduzione dei gruppi
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SCUOLA PRIMARIA:
IN CLASSE PRIMA
• Individuare gli alunni che fanno fatica
nell’apprendimento e si trovano in
difficoltà
• Ripetere le prove di scrittura ogni
settimana
• Ripetere le prove di riconoscimento/lettura
delle singole lettere/sillabe/parole
• Proporre lavori per tutta la classe, e/o per
un piccolo gruppo e/o individualmente
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SCUOLA PRIMARIA:
IN CLASSE PRIMA COSA FARE
PER TUTTI
STAMPATO MAIUSCOLO
SCRITTURA SPONTANEA
LETTURA PER ANTICIPAZIONE
- PROPOSTE DI LAVORO FONOLOGICO
- LETTURA SILENZIOSA GIORNALIERA
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NELLE CLASSI SUCCESSIVE COSA
FARE PER L’ALUNNO DISLESSICO
Uso di strategie compensative e
dispensative insieme a:
. UN LINGUAGGIO SEMPLICE E CHIARO
. CONCETTI SPIEGATI
. CONTENUTI SELEZIONATI :
lavorare per ridurre i testi
far lavorare a piccoli gruppi
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STRUMENTI COMPENSATIVI
– Tabella dei mesi, tavola dell’alfabeto e dei vari
caratteri
– Tavola pitagorica, calcolatrice
– Tabella delle misure e delle formule
– Schemi
– Cartine geografiche e storiche
– Registratore
– Computer con programmi di videoscrittura
– Dizionari di straniera computerizzati, tabelle,
traduttori
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DISPENSA DA ALCUNE
PRESTAZIONI
Lettura a voce alta, scrittura veloce sotto
dettatura, lettura di consegne,uso del
vocabolario, studio delle tabelline
Dispensa dallo studio delle lingue straniere
in forma scritta
Dare tempi più lunghi
Programmare le interrogazioni
Assegnare compiti ridotti non per contenuto,
ma per quantità
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INOLTRE COSA FARE
Lavoro mirato alle difficoltà
Studio in classe da soli/insieme
Interrogazioni programmate
Verifiche( brevi/chiare/su 1 argomento)
Molto lavoro pratico ed esercizi insieme
Materiale audiovisivo, cd, computer,
registratore
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NELLA PROPRIA CLASSE
L’insegnante impara a :
- CONDURRE IL LAVORO FONOLOGICO
-RICONOSCERE LE TIPOLOGIE DEGLI ERRORI
-FARE UN BILANCIO ORTOGRAFICO
-FARE UN BILANCIO DELLA LETTURA:
velocità
correttezza
comprensione
-FARE UN BILANCIO DELLA PARTE ESECUTIVA
DELLA MATEMATICA
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IN CLASSE CI SONO PIU’ DOCENTI:
IMPORTANTE
L’ACCORDO TRA DOCENTI
confrontarsi e concordare:
. LINGUAGGIO SEMPLICE E CHIARO
. CONCETTI SPIEGATI E NON DATI PER
SCONTATO
Selezione dei contenuti
• lavorare per ridurre i testi
• far lavorare a piccoli gruppi e
individualmente
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LAVORARE SUL METODO DI STUDIO
sottolineatura
fare degli schemi
fare degli appunti
esposizione
LAVORARE SULLA ELABORAZIONE DI UN
TESTO
pianificazione attraverso dei punti
stesura
revisione
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Infine la VALUTAZIONE
TENGA CONTO :
•DEI PUNTI DI FORZA E DELLE DIFFICOLTA’ DI
OGNI SINGOLO ALUNNO
•DEI PUNTI DI PARTENZA
•E SIA EDUCATIVA E DINAMICA