1. Seminario
SVILUPPO E SOSTENIBILITA’
DEL TURISMO VENETO
l.r. n. 11/2013
La nuova legge regionale
e il governo delle destinazioni
a cura di PIO GROLLO
I.T.E. “G. Mazzotti”
TREVISO, 13 novembre 2013
2. Seminario: SVILUPPO E SOSTENIBILITA’ DEL TURISMO VENETO, l.r. n. 11/2013
La nuova legge regionale e il governo delle destinazioni
Treviso, 13 novembre 2013
OBIETTIVO: introdurre nel dibattito gli aspetti
economici-di mercato e nello specifico collegare
la normativa regionale alla discussione in atto
sulla destination governance.
Ciò attraverso:
- La ripresa di due articoli della l.r. 11/2013
- Una riflessione su:
. PRODOTTO TURISTICO GLOBALE e
DESTINAZIONE
. DESTINATION MANAGEMENT e
DESTINATION GOVERNANCE
Una sollecitazione “alla scuola, ai formatori”
a cura di PIO GROLLO, pgrollo@studiotrendtv.it
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PREMESSA
Il «TEMA DELLA GOVERNANCE» nel turismo
… la commistione tra:
•
GUIDA e REGOLAMENTAZIONE
•
INDIRIZZO e CONTROLLO
•
MANAGEMENT e GOVERNANCE
Diverse «accentuazioni»
e diverse «esperienze»
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La GOVERNANCE, il GOVERNO DEL TURISMO
PIANO STRATEGICO PER LO SVILUPPO DEL TURISMO-2013
“Gli elementi critici per una politica del turismo in Italia”
MANCA UNA GOVERNANCE CENTRALE FORTE
MARGINALITA’ DEL SETTORE E FRAMMENTAZIONE
DELLA CATENA DECISIONALE
MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO
ASSENZA DI MECCANISMI STRUTTURATI DI
COORDINAMENTO TRA GOVERNO, REGIONI E
ASSOC. DI CATEGORIA PER “far accadere le cose”
MANCANZA DI UNA BASE DI DATI AFFIDABILE
DIFFICOLTA’ DI MONITORAGGIO
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La GOVERNANCE, il GOVERNO DEL TURISMO
“Ripensare la Governance del Settore”
RILANCIO DEL COMITATO PERMANENTE TRA
GOVERNO, REGIONI E PP.AA.
CREAZIONE DI TAVOLI PERMANENTI CON REGIONI
E ASS. DI CAT. PER L’IMPLEMENTAZIONE DEL
PIANO STRATEGICO
COSTITUZIONE DI UNA TASK FORCE PER
L’IMPLEMENTAZIONE DEL PIANO STRATEGICO
REVISIONE DEL TITOLO V DELLA COSTITUZIONE E
REVISIONE DELLA GOVERNANCE DEL SETTORE
ATTRIBUZIONE DI PORTAFOGLIO … MINISTERO
DEL TURISMO
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La legge regionale 11/2013
Art. 1 – FINALITA’
1. La Regione del Veneto:
a) riconosce il ruolo strategico del turismo per
lo sviluppo economico ed occupazionale del
Veneto, nel contesto nazionale ed
internazionale;
b) si attiva per promuovere iniziative atte a
stimolare positive relazioni con
l’organizzazione turistica nazionale e con le
altre regioni e province autonome.
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Art. 2 – DEFINIZIONI
c) Destinazione turistica: la località o l’ambito
territoriale nel quale ha sede un complesso di
risorse, infrastrutture e servizi connesse con un
prodotto turistico o una gamma di prodotti
Art. 9 – DESTINAZIONI TURISTICHE
1. La Regione del Veneto riconosce, valorizza e
favorisce il governo delle destinazioni
turistiche […]. A tal fine la G.R. riconosce
per ciascuna destinazione turistica un’unica
organizzazione della gestione.
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Art. 9 – DESTINAZIONI TURISTICHE, segue
2. Ciascuna organizzazione di gestione della
destinazione opererà secondo le moderne forme
di presidio delle destinazioni per creare sinergie
e forme di cooperazione tra soggetti pubblici e
privati coinvolti nel governo delle stesse e
nello sviluppo dei prodotti turistici, al fine di un
rafforzamento del sistema di offerta e per la
gestione unitaria delle funzioni di informazione,
accoglienza turistica, promozione e
commercializzazione dei prodotti turistici della
destinazione, nel rispetto della normativa e della
programmazione regionale.
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Art. 9 – DESTINAZIONI TURISTICHE, segue
3. La G.R., sentita la competente commissione
consiliare, definisce entro 90 gg. Dall’entrata in
vigore della presente legge, criteri e parametri per
la costruzione delle organizzazioni di gestione
della destinazione turistica. La G.R., tenuto conto
del necessario raccordo con i sistemi turistici
tematici, favorisce l’istituzione delle
organizzazioni di gestione delle destinazioni
anche attraverso confronti con gli enti locali e
camerali e con le associazioni di categoria
maggiormente rappresentative del settore.
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Art. 15 – INFORMAZIONE E ACCOGLIENZA TURISTICA
3. Le attività di informazione ed accoglienza turistica sono
svolte nelle singole località in via prioritaria, ove
esistenti, dalle organizzazioni di gestione della
destinazione turistica e dai soggetti rientranti nelle
tipologie individuate con il provvedimento di cui al
comma 2 lettera d).
Art. 20 – FUNZIONI DELLE PROVINCE
1. c) il sostegno di attività di interesse turistico, […],
favorendo l’integrazione fra le diverse località e fra più
prodotti turistici e favorendo l’aggregazione tra enti
pubblici e soggetti privati rappresentati collettivamente,
al fine di creare organizzazioni di gestione della
destinazione turistica.
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DESTINAZIONI TURISTICHE
Art. 41 – DISPOSIZIONI GENERALI IN MATERIA DI
INTERVENTI REGIONALI
1. La Regione […] prevede misure di agevolazione
finanziaria a soggetti pubblici e privati […] con priorità ai
soggetti che aderiscono alle organizzazioni di gestione
delle destinazioni turistiche riconosciute.
2. La G.R. finanzia iniziative, attività e progetti […]
finalizzati:
allo sviluppo delle attività di impresa e delle reti di
imprese, dei prodotti turistici e delle attività di marketing
e commercializzazione
alla qualificazione del territorio
Alla valorizzazione delle risorse turistiche
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LA NORMATIVA NASCE A FRONTE DELLA
consapevolezza che: alla richiesta del
PRODOTTO TURISTICO GLOBALE, al
PRODOTTO ESPERIENZIALE non è sufficiente
l’offerta della singola organizzazione produttiva.
E’ necessario:
• produrre aggregazione, produrre forme evolute
di offerta turistica
• connettere la singola unità produttiva con
l’ambiente nel quale opera
• unire gli sforzi
E’ IL MERCATO CHE LO CHIEDE, LO IMPONE
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DESTINAZIONE TURISTICA, è:
Spazio territorialmente, geograficamente,
definito capace di esprimere uno o più
prodotti turistici, grazie alla presenza di
fattori di attrattività naturali o artificiali,
controllati e gestiti da un insieme
articolato di attori fra loro coordinati
grazie alla presenza di un organismo di
meta-livello.
(da Mussner, ed altri [1999] “Management della destinazione”, Zurigo)
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DESTINAZIONE TURISTICA, diversi approcci
COMUNE RICONOSCIMENTO, la destinazione
rappresenta un amalgama di prodotti, elementi
naturali ..., in grado di attrarre visitatori all’interno
di un luogo geografico
ASPETTO DIVERGENTE, l’identificazione del
“collante”: domanda, la destinazione diventa un
prodotto unitario attraverso l’esperienza di
fruizione del turista;
offerta, l’unitarietà del prodotto non può
prescindere dall’agire congiunto degli operatori
presenti in quel determinato spazio geografico
(tratto da: M. Franch [2002], DESTINATION MANAGMENT)
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Cos’avviene nella DESTINAZIONE?
SI COOPERA per PRODURRE VALORE
SI COMPETE per “ACCAPPARRARSI” UNA
QUOTA DEL VALORE PRODOTTO
RAPPORTO CO-EVOLUTIVO TRA IMPRESA ED
AMBIENTE >>> destinazione
L’attenzione in questi anni si è evoluta:
dalla GESTIONE DELLA DESTINAZIONE,
destination management
al GOVERNO DELLA DESTINAZIONE
destination governance
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DESTINATION MANAMEMENT, la competitività di
una destinazione turistica si misura nella
capacità di far interagire il sistema di offerta
turistica locale con determinati segmenti di
turisti definendo strategie di sviluppo e di
promozione del prodotto.
DESTINATION GOVERNANCE, oltre alle funzioni
di management della destinazione assume
rilevanza la capacità saper stringere rapporti
di matrice cooperativa e di governare la
complessità delle relazioni tra gli attori
presenti nel territorio.
[Pechlaner, Paniccia, Raich, Valori – 2012]
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DESTINATION MANAGEMENT &GOVERNANCE:
• COSTRUIRE E FORNIRE UNA “RISPOSTA
INTEGRATA” –prodotto turistico globale- ALLE
ESIGENZE DELLA DOMANDA TURISTICA
• FORGIARE UNA RISPOSTA ALLA
COLLETTIVITA’ LOCALE IN TERMINI DI
CONSENSO A PROSPETTIVE E
PROGETTUALITA’
. Unità d’intenti, progettualità, in ordine alla
mission, agli obiettivi, all’utilizzo delle risorse,
all’organizzazione (scelte strategiche)
. Coordinamento dell’attività (scelte operative
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LE STRUTTURE ORGANIZZATIVE PER
L’AZIONE DI DESTINATION MANAGEMENT
“La possibilità per una destinazione community (non
corporate) di attuare l’azione di D.M. è legata
all’esistenza di una struttura organizzativa che
si faccia carico di gestire i processi decisionali e
organizzativi inerenti le dimensioni di cui sopra”
Martini, 2010
“La DESTINATION MANAGEMENT
ORGANISATION (DMO) si configura come un
organismo di meta-management che indirizza
l’operato degli attori locali dando esecuzione
alla politica turistica decisa a livello di governo
[della destinazione]” Martini, 2010
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IL GOVERNO DELLA DESTINAZIONE è frutto della
scelta della collettività di assumere la
produzione turistica quale mezzo per lo sviluppo
socio-economico dell’area.
Presuppone un PROCESSO all’interno del quale
hanno un ruolo fondamentale sia la capacità di
utilizzare la tecnologia, l’informatica, sia il
sentirsi comunità, l’avere un’identità.
La formazione può essere determinante nel far
maturare consapevolezza e determinazione, nel
rimuovere preconcetti e prassi degli attori
pubblici, privati e del volontariato che hanno
agito ed agiscono nel settore.
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LA SOLLECITAZIONE, assumere una nuova
prospettiva:
dal micro-prodotto, al PRODOTTO TURISTICO
GLOBALE
dall’out-put della singola unità produttiva alle
FORME EVOLUTE DI OFFERTA
dalle relazioni interne e con i propri mercatiobiettivo alle relazioni nella DESTINAZIONE e
tra le DESTINAZIONI
dalla competizione con i concorrenti diretti alla
scelta di quando COMPETERE e quando
COLLABORARE
a cura di PIO GROLLO, pgrollo@studiotrendtv.it;