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1
Reversibilità delle reazioni chimiche
Alcune reazioni terminano
quando si sono consumati i reagenti.
Esempi di reazioni in cui i reagenti si trasformano completamente nei prodotti:
Reazione esplosiva
della polvere da sparo
Reazione del sodio
con l’ossigeno
Reazione di combustione
del gas naturale
2
Reversibilità delle reazioni chimiche
In altre reazioni
i reagenti non si consumano completamente.
Nella generica reazione:
i composti C e D, man mano che si formano,
reagiscono tra loro per riformare i composti A e B,
secondo la reazione:
possiamo scrivere:
A + B → C + D
C + D → A + B
A + B C + D⇄
3
Reversibilità delle reazioni chimiche
Per il fatto di prevedere la continua trasformazione
dei reagenti nei prodotti e viceversa,
queste reazioni sono dette reversibili.
Nelle reazioni reversibili
avvengono contemporaneamente
la reazione diretta, da sinistra verso destra,
e la reazione inversa, da destra verso sinistra.
Nelle reazioni reversibili
avvengono contemporaneamente
la reazione diretta, da sinistra verso destra,
e la reazione inversa, da destra verso sinistra.
4
L’equilibrio chimico
Mano a mano che una reazione procede
la concentrazione dei reagenti (A e B) diminuisce,
mentre la concentrazione dei prodotti (C e D) aumenta.
La velocità di reazione è proporzionale alla concentrazione di reagenti,
per cui la velocità della reazione diretta diminuisce nel tempo,
mentre la velocità della reazione inversa aumenta.
Da un certo momento in poi, le velocità delle due reazioni sono uguali
e quindi le concentrazioni dei reagenti e dei prodotti diventano costanti.
5
L’equilibrio chimico
La condizione in cui le velocità delle due reazioni
rimangono uguali, così da rendere il sistema chimico
apparentemente statico, è detta equilibrio chimico.
Un sistema chimico è all’equilibrio
quando la velocità della reazione diretta
è uguale alla velocità della reazione inversa.
Nelle condizioni di equilibrio
le concentrazioni di tutte le specie chimiche
restano costanti nel tempo.
Un sistema chimico è all’equilibrio
quando la velocità della reazione diretta
è uguale alla velocità della reazione inversa.
Nelle condizioni di equilibrio
le concentrazioni di tutte le specie chimiche
restano costanti nel tempo.
6
17.3 Dinamicità dell’equilibrio chimico
In un sistema chimico all’equilibrio
le caratteristiche macroscopiche sono stabili.
Non si osservano variazioni perché la velocità della reazione
diretta è uguale alla velocità della reazione inversa:
l’equilibrio è dinamico.
Il raggiungimento dello stato di equilibrio può richiedere
tempi più o meno lunghi, ma è inevitabile.
7
La legge di azione di massa
Secondo la legge di azione di massa
o di Guldberg e Waage:
In una reazione chimica all’equilibrio,
il rapporto tra il prodotto delle concentrazioni
delle sostanze prodotte e il prodotto
delle concentrazioni delle sostanze reagenti,
ciascuna elevata a un esponente
uguale al corrispondente
coefficiente stechiometrico, è costante.
In una reazione chimica all’equilibrio,
il rapporto tra il prodotto delle concentrazioni
delle sostanze prodotte e il prodotto
delle concentrazioni delle sostanze reagenti,
ciascuna elevata a un esponente
uguale al corrispondente
coefficiente stechiometrico, è costante.
8
La legge di azione di massa
Questo rapporto prende il nome
di costante di equilibrio K.
Data la generica reazione aA +bB cC + dD⇄
l’espressione della costante di equilibrio è:
[C]C
[D]D
[A]A
[B]B
K =
La costante di equilibrio K ha un valore specifico
per ogni reazione chimica e dipende dalla temperatura.
Il rapporto è costante a temperatura costante.
9
La costante di equilibrio
Le reazioni in cui è favorita la formazione dei prodotti
hanno K > 1.
Le reazioni in cui è favorita la formazione dei reagenti
hanno K < 1.
10
La costante di equilibrio
Nelle reazioni a completamento o reazioni irreversibili
il valore della costante di equilibrio è altissimo.
Se la costante di equilibrio ha valori elevati,
buona parte dei reagenti si trasforma in prodotti;
se invece la costante ha valori bassi, solo una piccola
parte dei reagenti si trasforma in prodotti.
Se la costante di equilibrio ha valori elevati,
buona parte dei reagenti si trasforma in prodotti;
se invece la costante ha valori bassi, solo una piccola
parte dei reagenti si trasforma in prodotti.
In una reazione a completamento l’equilibrio chimico
è tutto spostato verso la formazione dei prodotti
e la reazione termina quando i reagenti
si sono trasformati completamente nei prodotti.
In una reazione a completamento l’equilibrio chimico
è tutto spostato verso la formazione dei prodotti
e la reazione termina quando i reagenti
si sono trasformati completamente nei prodotti.
11
La costante di equilibrio
La combustione di un fiammifero è un esempio di reazione
che procede fino a completamento.
Fiamma
Fumi
12
La costante di equilibrio
I valori di K variano notevolmente
con il variare della temperatura.
Un aumento della temperatura provoca
un aumento del valore della costante di equilibrio
nel caso di reazioni endotermiche (ΔH > 0),
mentre provoca
una diminuzione del valore della costante di equilibrio
nel caso di reazioni esotermiche (ΔH < 0).
Un aumento della temperatura provoca
un aumento del valore della costante di equilibrio
nel caso di reazioni endotermiche (ΔH > 0),
mentre provoca
una diminuzione del valore della costante di equilibrio
nel caso di reazioni esotermiche (ΔH < 0).
13
Il principio dell’equilibrio mobile
Il principio dell’equilibrio mobile
o principio di Le Chatelier afferma che:
un sistema chimico all’equilibrio
reagisce alle variazioni apportate ai suoi componenti
in modo da ridurne gli effetti.
un sistema chimico all’equilibrio
reagisce alle variazioni apportate ai suoi componenti
in modo da ridurne gli effetti.
A+B C+D
L’aggiunta di un reagente sposta a destra l’equilibrio della reazione
La sottrazione di un reagente sposta a sinistra l’equilibrio della reazione
L’aggiunta di un prodotto sposta a sinistra l’equilibrio della reazione
La sottrazione di un prodotto sposta a destra l’equilibrio della reazione
14
Effetto della pressione
sull’equilibrio chimico
In alcune reazioni una variazione della pressione
provoca lo spostamento dell’equilibrio.
Una variazione della pressione sposta l’equilibrio
delle reazioni chimiche, nel caso in cui il numero
delle molecole di reagenti allo stato aeriforme
sia diverso da quello dei prodotti.
Una variazione della pressione sposta l’equilibrio
delle reazioni chimiche, nel caso in cui il numero
delle molecole di reagenti allo stato aeriforme
sia diverso da quello dei prodotti.
Un aumento della pressione
sposta l’equilibrio nella direzione
in cui si producono meno molecole gassose.
15
Effetto della temperatura
sull’equilibrio chimico
La variazione di temperatura
influenza lo stato di equilibrio in modo diverso
a seconda che la reazione
sia esotermica o endotermica.
Le reazione esotermiche
sono favorite da una diminuzione di temperatura,
mentre le reazione endotermiche
sono favorite da un aumento di temperatura.
16
Effetto della temperatura
sull’equilibrio chimico
L’equilibrio chimico può essere spostato
variando le concentrazioni dei reagenti o dei prodotti:
variando la pressione esercitata sul sistema,
se il numero delle molecole allo stato gassoso
dei reagenti è diverso da quello dei prodotti;
variando la temperatura,
se la reazione è esotermica o endotermica.
17
Il prodotto di solubilità
e l’effetto dello ione in comune
Un caso particolare di equilibrio eterogeneo
è quello della dissociazione ionica dei sali poco solubili.
Nelle reazioni di dissociazione ionica
la costante di equilibrio prende il nome
di costante del prodotto di solubilità Kps.
Per un generico sale AxBy che in soluzione si dissocia
secondo l’equazione di dissociazione ionica:
AxBy(s) xA⇄ y+
(aq) + yBx–
(aq)
l’espressione della costante di equilibrio Kps è:
Kps = [Ay+
]x
· [Bx–
]y
18
17.12 Il prodotto di solubilità
e l’effetto dello ione in comune
In una soluzione satura a temperatura costante
il prodotto delle concentrazioni
degli ioni presenti in soluzione,
ciascuna elevata
al proprio coefficiente stechiometrico
come compare nella reazione di dissociazione,
è costante ed è uguale
al prodotto di solubilità del composto.
In una soluzione satura a temperatura costante
il prodotto delle concentrazioni
degli ioni presenti in soluzione,
ciascuna elevata
al proprio coefficiente stechiometrico
come compare nella reazione di dissociazione,
è costante ed è uguale
al prodotto di solubilità del composto.
Un sale poco solubile ha un basso valore di Kps.
19
Il prodotto di solubilità
e l’effetto dello ione in comune
Per il principio di Le Chatelier l’aggiunta
di uno ione in comune ad una soluzione satura
di un sale poco solubile ne provoca la precipitazione.
L’aggiunta di una soluzione
contenente ioni cloruro
ad una soluzione satura
di cloruro di argento
fa diminuire ulteriormente
la solubilità del sale e
determina ancora precipitazione.
20
Il prodotto di solubilità
e l’effetto dello ione in comune
L’aggiunta di uno ione in comune
a una soluzione satura
contenente un sale poco solubile
fa diminuire la solubilità del sale
e ne determina la precipitazione.
L’aggiunta di uno ione in comune
a una soluzione satura
contenente un sale poco solubile
fa diminuire la solubilità del sale
e ne determina la precipitazione.
21
Il prodotto di solubilità
e l’effetto dello ione in comune
Il quoziente di reazione permette
di prevedere la formazione di un precipitato.
Se Q = Kps la soluzione è satura e gli ioni in soluzione
sono in equilibrio con il precipitato solido.
Se Q < Kps il sistema non è all’equilibrio,
la soluzione non è satura e il precipitato non si forma.
Se Q > Kps il sistema non è all’equilibrio,
le concentrazioni degli ioni sono troppo alte,
la soluzione è sovrassatura e il sale precipita
fino a che diventa Q = Kps.

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Equilibrio chimico

  • 1. 1 Reversibilità delle reazioni chimiche Alcune reazioni terminano quando si sono consumati i reagenti. Esempi di reazioni in cui i reagenti si trasformano completamente nei prodotti: Reazione esplosiva della polvere da sparo Reazione del sodio con l’ossigeno Reazione di combustione del gas naturale
  • 2. 2 Reversibilità delle reazioni chimiche In altre reazioni i reagenti non si consumano completamente. Nella generica reazione: i composti C e D, man mano che si formano, reagiscono tra loro per riformare i composti A e B, secondo la reazione: possiamo scrivere: A + B → C + D C + D → A + B A + B C + D⇄
  • 3. 3 Reversibilità delle reazioni chimiche Per il fatto di prevedere la continua trasformazione dei reagenti nei prodotti e viceversa, queste reazioni sono dette reversibili. Nelle reazioni reversibili avvengono contemporaneamente la reazione diretta, da sinistra verso destra, e la reazione inversa, da destra verso sinistra. Nelle reazioni reversibili avvengono contemporaneamente la reazione diretta, da sinistra verso destra, e la reazione inversa, da destra verso sinistra.
  • 4. 4 L’equilibrio chimico Mano a mano che una reazione procede la concentrazione dei reagenti (A e B) diminuisce, mentre la concentrazione dei prodotti (C e D) aumenta. La velocità di reazione è proporzionale alla concentrazione di reagenti, per cui la velocità della reazione diretta diminuisce nel tempo, mentre la velocità della reazione inversa aumenta. Da un certo momento in poi, le velocità delle due reazioni sono uguali e quindi le concentrazioni dei reagenti e dei prodotti diventano costanti.
  • 5. 5 L’equilibrio chimico La condizione in cui le velocità delle due reazioni rimangono uguali, così da rendere il sistema chimico apparentemente statico, è detta equilibrio chimico. Un sistema chimico è all’equilibrio quando la velocità della reazione diretta è uguale alla velocità della reazione inversa. Nelle condizioni di equilibrio le concentrazioni di tutte le specie chimiche restano costanti nel tempo. Un sistema chimico è all’equilibrio quando la velocità della reazione diretta è uguale alla velocità della reazione inversa. Nelle condizioni di equilibrio le concentrazioni di tutte le specie chimiche restano costanti nel tempo.
  • 6. 6 17.3 Dinamicità dell’equilibrio chimico In un sistema chimico all’equilibrio le caratteristiche macroscopiche sono stabili. Non si osservano variazioni perché la velocità della reazione diretta è uguale alla velocità della reazione inversa: l’equilibrio è dinamico. Il raggiungimento dello stato di equilibrio può richiedere tempi più o meno lunghi, ma è inevitabile.
  • 7. 7 La legge di azione di massa Secondo la legge di azione di massa o di Guldberg e Waage: In una reazione chimica all’equilibrio, il rapporto tra il prodotto delle concentrazioni delle sostanze prodotte e il prodotto delle concentrazioni delle sostanze reagenti, ciascuna elevata a un esponente uguale al corrispondente coefficiente stechiometrico, è costante. In una reazione chimica all’equilibrio, il rapporto tra il prodotto delle concentrazioni delle sostanze prodotte e il prodotto delle concentrazioni delle sostanze reagenti, ciascuna elevata a un esponente uguale al corrispondente coefficiente stechiometrico, è costante.
  • 8. 8 La legge di azione di massa Questo rapporto prende il nome di costante di equilibrio K. Data la generica reazione aA +bB cC + dD⇄ l’espressione della costante di equilibrio è: [C]C [D]D [A]A [B]B K = La costante di equilibrio K ha un valore specifico per ogni reazione chimica e dipende dalla temperatura. Il rapporto è costante a temperatura costante.
  • 9. 9 La costante di equilibrio Le reazioni in cui è favorita la formazione dei prodotti hanno K > 1. Le reazioni in cui è favorita la formazione dei reagenti hanno K < 1.
  • 10. 10 La costante di equilibrio Nelle reazioni a completamento o reazioni irreversibili il valore della costante di equilibrio è altissimo. Se la costante di equilibrio ha valori elevati, buona parte dei reagenti si trasforma in prodotti; se invece la costante ha valori bassi, solo una piccola parte dei reagenti si trasforma in prodotti. Se la costante di equilibrio ha valori elevati, buona parte dei reagenti si trasforma in prodotti; se invece la costante ha valori bassi, solo una piccola parte dei reagenti si trasforma in prodotti. In una reazione a completamento l’equilibrio chimico è tutto spostato verso la formazione dei prodotti e la reazione termina quando i reagenti si sono trasformati completamente nei prodotti. In una reazione a completamento l’equilibrio chimico è tutto spostato verso la formazione dei prodotti e la reazione termina quando i reagenti si sono trasformati completamente nei prodotti.
  • 11. 11 La costante di equilibrio La combustione di un fiammifero è un esempio di reazione che procede fino a completamento. Fiamma Fumi
  • 12. 12 La costante di equilibrio I valori di K variano notevolmente con il variare della temperatura. Un aumento della temperatura provoca un aumento del valore della costante di equilibrio nel caso di reazioni endotermiche (ΔH > 0), mentre provoca una diminuzione del valore della costante di equilibrio nel caso di reazioni esotermiche (ΔH < 0). Un aumento della temperatura provoca un aumento del valore della costante di equilibrio nel caso di reazioni endotermiche (ΔH > 0), mentre provoca una diminuzione del valore della costante di equilibrio nel caso di reazioni esotermiche (ΔH < 0).
  • 13. 13 Il principio dell’equilibrio mobile Il principio dell’equilibrio mobile o principio di Le Chatelier afferma che: un sistema chimico all’equilibrio reagisce alle variazioni apportate ai suoi componenti in modo da ridurne gli effetti. un sistema chimico all’equilibrio reagisce alle variazioni apportate ai suoi componenti in modo da ridurne gli effetti. A+B C+D L’aggiunta di un reagente sposta a destra l’equilibrio della reazione La sottrazione di un reagente sposta a sinistra l’equilibrio della reazione L’aggiunta di un prodotto sposta a sinistra l’equilibrio della reazione La sottrazione di un prodotto sposta a destra l’equilibrio della reazione
  • 14. 14 Effetto della pressione sull’equilibrio chimico In alcune reazioni una variazione della pressione provoca lo spostamento dell’equilibrio. Una variazione della pressione sposta l’equilibrio delle reazioni chimiche, nel caso in cui il numero delle molecole di reagenti allo stato aeriforme sia diverso da quello dei prodotti. Una variazione della pressione sposta l’equilibrio delle reazioni chimiche, nel caso in cui il numero delle molecole di reagenti allo stato aeriforme sia diverso da quello dei prodotti. Un aumento della pressione sposta l’equilibrio nella direzione in cui si producono meno molecole gassose.
  • 15. 15 Effetto della temperatura sull’equilibrio chimico La variazione di temperatura influenza lo stato di equilibrio in modo diverso a seconda che la reazione sia esotermica o endotermica. Le reazione esotermiche sono favorite da una diminuzione di temperatura, mentre le reazione endotermiche sono favorite da un aumento di temperatura.
  • 16. 16 Effetto della temperatura sull’equilibrio chimico L’equilibrio chimico può essere spostato variando le concentrazioni dei reagenti o dei prodotti: variando la pressione esercitata sul sistema, se il numero delle molecole allo stato gassoso dei reagenti è diverso da quello dei prodotti; variando la temperatura, se la reazione è esotermica o endotermica.
  • 17. 17 Il prodotto di solubilità e l’effetto dello ione in comune Un caso particolare di equilibrio eterogeneo è quello della dissociazione ionica dei sali poco solubili. Nelle reazioni di dissociazione ionica la costante di equilibrio prende il nome di costante del prodotto di solubilità Kps. Per un generico sale AxBy che in soluzione si dissocia secondo l’equazione di dissociazione ionica: AxBy(s) xA⇄ y+ (aq) + yBx– (aq) l’espressione della costante di equilibrio Kps è: Kps = [Ay+ ]x · [Bx– ]y
  • 18. 18 17.12 Il prodotto di solubilità e l’effetto dello ione in comune In una soluzione satura a temperatura costante il prodotto delle concentrazioni degli ioni presenti in soluzione, ciascuna elevata al proprio coefficiente stechiometrico come compare nella reazione di dissociazione, è costante ed è uguale al prodotto di solubilità del composto. In una soluzione satura a temperatura costante il prodotto delle concentrazioni degli ioni presenti in soluzione, ciascuna elevata al proprio coefficiente stechiometrico come compare nella reazione di dissociazione, è costante ed è uguale al prodotto di solubilità del composto. Un sale poco solubile ha un basso valore di Kps.
  • 19. 19 Il prodotto di solubilità e l’effetto dello ione in comune Per il principio di Le Chatelier l’aggiunta di uno ione in comune ad una soluzione satura di un sale poco solubile ne provoca la precipitazione. L’aggiunta di una soluzione contenente ioni cloruro ad una soluzione satura di cloruro di argento fa diminuire ulteriormente la solubilità del sale e determina ancora precipitazione.
  • 20. 20 Il prodotto di solubilità e l’effetto dello ione in comune L’aggiunta di uno ione in comune a una soluzione satura contenente un sale poco solubile fa diminuire la solubilità del sale e ne determina la precipitazione. L’aggiunta di uno ione in comune a una soluzione satura contenente un sale poco solubile fa diminuire la solubilità del sale e ne determina la precipitazione.
  • 21. 21 Il prodotto di solubilità e l’effetto dello ione in comune Il quoziente di reazione permette di prevedere la formazione di un precipitato. Se Q = Kps la soluzione è satura e gli ioni in soluzione sono in equilibrio con il precipitato solido. Se Q < Kps il sistema non è all’equilibrio, la soluzione non è satura e il precipitato non si forma. Se Q > Kps il sistema non è all’equilibrio, le concentrazioni degli ioni sono troppo alte, la soluzione è sovrassatura e il sale precipita fino a che diventa Q = Kps.

Notas do Editor

  1. Le frecce rosse indicano l’azione sulla concentrazione, le frecce verdi indicano lo spostamento dell’equilibrio.