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I preI pre--requisiti dellarequisiti della
lettoletto--scrittura: le radiciscrittura: le radici
prescolariprescolari
dell'apprendimentodell'apprendimento
Valentina Tobia
Università degli Studi di Milano-Bicocca
Di cosa parleremo?Di cosa parleremo?
OO Una teoria che descrive come avviene l’apprendimento della
lettura e della scrittura.
OO Pre-requisiti cognitivi dello sviluppo della letto-scrittura:
-- Quali sono?
-- Come vengono valutati?
-- Come “allenarli”?
OO Altri fattori che fungono da modulatori nell’apprendimento
della letto-scrittura.
OO Italiano come L2.
OO Processi cognitivi e lettura: studi.
OO Benessere e apprendimento.
Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia
Come si impara a leggere?Come si impara a leggere? ––
modello dimodello di UtaUta FrithFrith (1985)(1985)
FaseFase logograficalogografica:: identificazione della parola in base alle
sue caratteristiche grafiche; età prescolare.
Associazione di un concetto a un simbolo scritto; associazione
di un’etichetta verbale a una stringa di lettere.
Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia
Come si impara a leggere?Come si impara a leggere? ––
modello dimodello di UtaUta FrithFrith (1985)(1985)
Cioccolato!
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Come si impara a leggere?Come si impara a leggere? ––
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Sapone!
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Come si impara a leggere?Come si impara a leggere? ––
modello dimodello di UtaUta FrithFrith (1985)(1985)
FaseFase alfabeticaalfabetica:: conversione grafema-fonema (segno grafico
che rappresenta la lettera convertito in suono); graduale
automatizzazione.
FaseFase ortograficaortografica::
decodifica di gruppi di
lettere.
FaseFase lessicalelessicale::
riconoscimento delle
parole intere.
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Come si impara a leggere?Come si impara a leggere?
Perché abbiamo la percezione di riconoscere le parole in modo
globale? automatizzazioneautomatizzazione dei processi di
scomposizione e ricomposizione delle
parole!
Tanto più il processo sarà automatizzato, tanto meno energie verranno
spese nello sforzo di decodifica, tanto maggiore sarà la concentrazione
sul significatosignificato del testo.
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Come si impara a scrivere?Come si impara a scrivere?
A partire da una iniziale “confusione” tra scrittura e disegno, i bambini
incominciano a sviluppare una qualche corrispondenza tra segni e suoni, che
inizialmente può essere basato su vari tipi di indizi, come quello semantico-
pragmatico (Bigagli, 2009).
FaseFase logograficalogografica:: i bambini producono del testo scritto, che
risulta talvolta anche corretto, ma che si basa sulla riproduzione di
“pattern grafici”, e non implica la corrispondenza tra le lettere e i suoni
corrispondenti.
FaseFase alfabeticaalfabetica:: il bambino impara l’associazione tra grafema e
fonema e viceversa, e quando gli viene dettata una parola diventa
progressivamente in grado di scomporla nei singoli suoni e riprodurre
per iscritto la lettera che vi corrisponde. A questo livello si producono
ancora numerosi errori, che diminuiscono significativamente con la
progressione alle fasifasi ortograficaortografica ee lessicalelessicale.
Scuola primaria
Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia
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3
Olson, 2002
Scrivi “gatto”
Scrivi “due gatti”
Scrivi “tre gatti”
Bambina di 4 anni.
Corrispondenza tra segni
grafici e segmenti sonori
inizia a manifestarsi tratra ii 55
ee 66 annianni, poco prima
dell’alfabetizzazione
formalizzata (Bigagli, 2009).
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Come si impara a leggere e scrivere?Come si impara a leggere e scrivere?
Lingua italiana ortografia alfabetica trasparente:
Corrispondenza regolare tra fonema
e grafema.
Ogni parola è composta da un
numero finito di singoli suoni,
che vengono rappresentati da
un numero finito di singole
lettere.
- esposizioneesposizione del bambino alla lingua scritta (es. Ehri, 2002);
- motivazionemotivazione che spinge ad imparare a leggere (es. Chapman et al., 2000).
L’apprendimento di lettura e scrittura si appoggia su, ed è modulato da:
- ortografiaortografia della lingua in cui si impara a leggere/scrivere;
- alcune competenze considerate prepre--requisiti cognitivirequisiti cognitivi dello sviluppo di
letto-scrittura;
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PrePre--requisiti cognitivi dell’abilità direquisiti cognitivi dell’abilità di
lettoletto--scritturascrittura
Letto-scrittura
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fonologica
Conoscenze lettere
Velocità di
denominazione
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Consapevolezza fonologica oConsapevolezza fonologica o
METAFONOLOGIAMETAFONOLOGIA
Cos’è?Cos’è? Capacità di analizzare la struttura di una parola, riconoscendo
che è composta da suonisuoni, che possono essere trasformati e
manipolati (aggiunti,tagliati, separati,uniti, etc.)
Suoni = fonemi
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Sillabe
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M-a-t-i-t-a
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Consapevolezza fonologica oConsapevolezza fonologica o
METAFONOLOGIAMETAFONOLOGIA
Come viene valutata?Come viene valutata?
FONEMICA SILLABICA
Stimolo Risposta Stimolo Risposta
FUSIONEFUSIONE M-A-T-I-T-A MATITA MA-TI-TA MATITA
SEGMENTAZIONESEGMENTAZIONE MATITA M-A-T-I-T-A MATITA MA-TI-TA
DELEZIONEDELEZIONE MATITA ATITA MATITA TITA
Rime Già a 4 anni
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Consapevolezza fonologica oConsapevolezza fonologica o
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Qual è il primo suono di cat (gatto)?
MIAO!
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Consapevolezza fonologica oConsapevolezza fonologica o
METAFONOLOGIAMETAFONOLOGIA
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Consapevolezza fonologica oConsapevolezza fonologica o
METAFONOLOGIAMETAFONOLOGIA
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Consapevolezza fonologica oConsapevolezza fonologica o
METAFONOLOGIAMETAFONOLOGIA
Come può essere “allenata” ?Come può essere “allenata” ? GIOCHI CON LE PAROLE
PoesiePoesie e FilastroccheFilastrocche contengono rime,rime, ripetizioni, assonanze,
allitterazioni,allitterazioni,etc.
Insegnano ai bambini che le parole possono
risultare simili perché hanno un suono in comune.
Giochi che si basano sul riconoscimento di suoniriconoscimento di suoni all’interno delle parole.
- Gioco del bastimento:“E’ arrivato un bastimento carico di…(LETTERA
o SILLABA)”
- Parole concatenate: es. NUVOLALA – LANALANA – NAVENAVE –VEVERSOSO – etc.
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Conoscenza delle LETTEREConoscenza delle LETTERE
Cos’è?Cos’è?
Come viene valutata?Come viene valutata?
-- Capacità del bambino di riconoscere la forma grafica di una lettera
(grafema), quando gli viene dato un suono (fonema).
-- Capacità di dire il fonema corrispondente a un grafema dato.
Mostrando al bambino delle lettere e chiedendo di
pronunciare il suono corrispondente o, al contrario,
pronunciando un suono e chiedendogli di indicare le
lettera.
P
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Conoscenza delle LETTEREConoscenza delle LETTERE
o L’età alla quale i bambini cominciano a denominare le lettere varia
molto da un bambino all’altro e da una cultura all’altra (es. Austria: 6-7
anni; USA: anche 2 anni).
o Le lettere che i bambini imparano a riconoscere per prime sono, in
genere, quelle del proprio nome.
Alcuni bambini sanno leggere e magari anche scrivere il loro nome,
ma non sanno denominare i suoni delle singole lettere! (Treiman &
Broderick, 1998)
Siamo ancora in una fase pre-alfabetica, in cui le lettere e le parole
sono riconosciute in base ad indizi visivi e di forma, invece che come
simboli che rappresentano suoni: i bambini “disegnano” il loro nome.
o La vera e propria denominazione di lettere è possibile quando alla
lettera viene associato, in memoria, un suono, che è sempre lo stesso.
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Conoscenza delle LETTEREConoscenza delle LETTERE
Metodologia multisensoriale
Come può essere “allenata” ?Come può essere “allenata” ?
Alfabeto corporeo
Indovinare la lettera dalla forma
Colorare le
lettere
In genere i bambini apprendono l’intero alfabeto alla scuola primaria; alla
scuola dell’infanzia è sufficiente che si incominci l’esplorazione delle
lettere, soprattutto di quelle significative per il bambino (es. quelle del
proprio nome).
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PrePre--requisiti della letturarequisiti della lettura –– uno studiouno studio
Esperimento di Bryant, Maclean, Bradley (1990)
Insegnamento che non
allenava la
metafonologia.
1
A 4 anni:
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PrePre--requisiti della letturarequisiti della lettura –– uno studiouno studio
Insegnamento che
valorizza RIME e
ALLITTERAZIONI
2
A 4 anni:
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PrePre--requisiti della letturarequisiti della lettura –– uno studiouno studio
RIME e
ALLITTERAZIONI +
visione lettere
3
A 4 anni:
Test di lettura dopo qualche
anno mostravano che i
gruppi che avevano allenato
la metafonologia avevano
prestazioni miglioriprestazioni migliori non solo
nella consapevolezza
fonologica ma anche nella
lettura. Il gruppo a cui erano
anche state mostrate le
lettere era quello con i
risultati migliori.
Consapevolezza fonologica e conoscenza delle lettere sono due
competenze strettamente legate tra loro, che insieme co-determinano
lo sviluppo della lettura (Bowey, 2005).
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Velocità di denominazioneVelocità di denominazione
La velocità di “Denominazione Rapida Automatica” di colori e
immagini, valutata l’ultimo anno della scuola dell’infanzia, predice in
modo significativo l’abilità di lettura alla scuola primaria (es. Badian, 2000).
Bambini con dislessiadislessia alla scuola primaria, sono più lenti in compiti di
questo tipo, sia durante la scuola dell’infanzia sia quando sono più
grandi.
Cos’è?Cos’è?
Velocità e precisione con cui il bambino riesce a dire, il più
rapidamente possibile, il nome di una serie di oggetti, colori, lettere o
numeri presentati visivamente.
Particolarmente importante per le lingue trasparenti (es. de Jong & van del
Leij, 1999).
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7
Velocità di denominazioneVelocità di denominazione
Come viene valutata?Come viene valutata?
Compito:
denominare più
rapidamente
possibile i colori
o gli oggetti
rappresentati
nelle matrici.
Come può essere “allenata” ?Come può essere “allenata” ?
Scuola dell’infanzia
E’ difficile riuscire a migliorare la velocità di denominazione nei bambini
della scuola primaria (es. de Jong e coll., 2004).
???
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Processi cognitivi e letturaProcessi cognitivi e lettura ––
scuola primariascuola primaria
Studio sui processi cognitivi che sono relati alla fluidità di letturalettura didi unun
branobrano, nei 5 anni della scuolascuola primariaprimaria (Tobia & Marzocchi, in preparazione).
Partecipanti: 670 bambini considerati “lettori tipici”, cioè con abilità di
lettura nella norma.
Processi cognitivi considerati:
- Consapevolezza fonologica:Consapevolezza fonologica: fusione di fonemi.
- Denominazione RapidaAutomaticaDenominazione RapidaAutomatica di colori e immagini.
-Vocabolario espressivo:Vocabolario espressivo: presentate verbalmente delle parole al bambino con la
richiesta di dare una definizione.
- Memoria verbale a breve termine:Memoria verbale a breve termine: ripetizione avanti e indietro di cifre e sillabe.
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Processi cognitivi e letturaProcessi cognitivi e lettura ––
scuola primariascuola primaria
- MemoriaMemoria visivavisiva:: due compiti di rievocazione di immagini.
- RicercaRicerca visivavisiva:: tre compiti con diverse spaziature e dimensione degli stimoli.
-- AttenzioneAttenzione visuovisuo--spazialespaziale:: orientamento dell’attenzione.
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Processi cognitivi e letturaProcessi cognitivi e lettura ––
scuola primariascuola primaria
Velocità di
lettura brano
Metafonologia
Vocabolario
Memoria verbale
a breve termine
Denominazione
Rapida
Automatica
Memoria visiva
Ricerca visiva
Attenzione
visuo-spaziale
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Processi cognitivi e letturaProcessi cognitivi e lettura ––
scuola primariascuola primaria
Velocità di
lettura brano
Metafonologia
Vocabolario
Memoria verbale
a breve termine
Denominazione
Rapida
Automatica
Memoria visiva
Ricerca visiva
Attenzione
visuo-spaziale
Classi 1° e 2°
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Processi cognitivi e letturaProcessi cognitivi e lettura ––
scuola primariascuola primaria
Velocità di
lettura brano
Metafonologia
Vocabolario
Memoria verbale
a breve termine
Denominazione
Rapida
Automatica
Memoria visiva
Ricerca visiva
Attenzione
visuo-spaziale
Classi 3°, 4° e 5°
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EsposizioneEsposizione allaalla lingualingua scrittascritta (e(e orale!)orale!)
“Un bambino impara a leggere per la prima volta quando viene preso
in braccio e gli viene letta una favola.” – M.Wolf –
La letturalettura condivisacondivisa di libri nei primi 5 anni di vita è un buon predittore del
successivo sviluppo dell’abilità di lettura, di scrittura, e dello sviluppo
linguistico.
Perché?Perché?
- Associazione dell’atto di leggere a un momentomomento piacevolepiacevole e alla sensazione di
essere amato
- Porta alla scoperta che i libri possiedono un linguaggio tutto loro (le parole
associate a un libro, come le figure, son sempre le stesse!), con delle specifiche
caratteristiche (es. le parole di un testo procedono da sinistra a destra)
- Indizi del fatto che il testo scritto corrisponde alle parole che sentono (le
lettere rappresentano i suoni del linguaggio parlato).
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Esposizione alla lingua scritta (e orale!)Esposizione alla lingua scritta (e orale!)
LegameLegame tratra esposizioneesposizione allaalla lingualingua scritta/oralescritta/orale ee statusstatus sociosocio--economicoeconomico
Es 1. Già alla scuola dell’infanzia può esserci un divario enorme nel numero di
parole che i bambini hanno avuto l’opportunità di sentire, confrontando quelli
che provengono da contesti famigliari ricchi di stimoli e quelli che invece
provengono da famiglie culturalmente disagiate. I primi in media ascoltano 32
milioni di parole in più (Hart & Risley, 1995).
Es 2. Famiglie con status socio-economico basso in genere hanno in casa un
numero di libri inferiore a quelle con status medio-alto, e dedicano meno tempo
alla lettura condivisa (es. 52% dei genitori con status socio-economico basso
dedicava un momento al giorno alla lettura condivisa, contro il 90% dei genitori
di classe media - Baker et al., 1998).
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Esposizione alla lingua scrittaEsposizione alla lingua scritta
VARIN,GRAZZANI ET AL.,1994
Adeguata differenziazione e
caratterizzazione funzionale
dell'areaarea destinatadestinata aiai librilibri: zona
tranquilla e separata, libri ben
visibili, ordinati e a portata dei
bambini.
Nella scuola dell’infanzia:
-- Momento del libroMomento del libro
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Esposizione alla lingua scrittaEsposizione alla lingua scritta
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Motivazione, valori, credenzeMotivazione, valori, credenze
Il valore della lettura viene trasmesso dagli adulti significativi, nel
contesto quotidiano.
-Bambini che vedono spesso i genitorigenitori leggere e che condividono momenti di
lettura con loro;
--InsegnantiInsegnanti che creano mementi piacevoli associati alla lettura di una storia.
Genitori che attribuiscono
valore alla lettura (non
sono come qualcosa che
dev’essere imparato)
Più momenti di lettura
condivisa
Maggiore abilità di lettura
nei bambini
(Baker et al., 1998; Serpell et al., 2002)
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Ruolo del bambino,ruolo del contestoRuolo del bambino,ruolo del contesto
Come abbiamo visto, la lettura dipende dalla capacità del cervello di collegare e
integrare le informazioni provenienti da varie aree: quelle visive, uditive,
linguistiche e concettuali. Questa integrazione dipende dalla maturazione delle
diverse aree e dalla velocità a cui possono comunicare, che aumenta nel corso
dei primi anni di vita (processo di mielinizzazione). Le aree coinvolte
nell’integrazione delle informazioni necessarie per leggere, raggiungono un
sufficiente grado di maturità tratra ii 55 ee ii 77 annianni
I bambini che vengono spronati ad imparare a leggere troppo presto (4-5 anni)
sembrano ottenere risultati peggiori di quelli a cui viene insegnato verso i 6-7
anni (Goswami, 2004).
Sviluppo linguistico
Pre-requisiti cognitivi
Età (maturazione corticale)
Interesse e motivazione alla lettura
Esposizione al linguaggio orale/scritto
Potenziamento dei pre-requisiti
Modalità d’insegnamento della lettura
Credenze e valori associati alla lettura
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Italiano come seconda linguaItaliano come seconda lingua
Bambini che imparano l’italiano alla scuola dell’infanzia.
PlasticitàPlasticità deldel cervellocervello:: capacità di modificarsi parzialmente in funzione di
stimoli interni (es. lesioni) e stimoli esterni (es. training per sviluppare
un’abilità specifica, apprendimento di una nuova lingua); maggiore nei
bambini!
11)) Chi padroneggia un concetto e una parola nella propria madrelingua,
impara più facilmente il suo corrispondente nella seconda lingua.
3 elementi di cui tenere conto (Wolf, 2009):
22)) Per imparare a leggere e scrivere nella nuova lingua, bisogna saperla
parlare.
33)) Prima è, meglio è: per lo sviluppo linguistico sia orale che scritto.
Autostima, sentimento di appartenenza a una realtà culturale, senso di
autoefficacia.
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Apprendimento e benessereApprendimento e benessere
I bambini con disturbi dell’apprendimento, rispetto ai compagni senza
difficoltà specifiche, hanno un concettoconcetto didi sésé più negativonegativo, si sentono
menomeno supportatisupportati emotivamenteemotivamente, provano più ansiaansia e hanno pocapoca
autostimaautostima (da Cornoldi, 2007).
Difficoltà
d’apprendimento
Insuccesso
Demotivazione
Disinteresse
Malessere
- Bambini e ragazzi
- Genitori e famiglia
- Insegnanti e gruppo
classe
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0
0,2
0,4
0,6
0,8
1
1,2
1,4
Malessere genitori Emozioni negative figlio/a
Difficoltà
lievi
Difficoltà
moderate
Difficoltà
gravi
I genitori di bambini con
difficoltà che definiscono
“lievi”, riferiscono anche di
avere minori sensazioni di
malessere e più senso di
autoefficacia.I genitori di
bambini con difficoltà
considerate moderate o
gravi riferiscono, in media,
più sensazioni di
malessere.
QuestionarioQuestionario sulsul BenessereBenessere ScolasticoScolastico (QBS)(QBS):: versioni per bambini/ragazzi,
genitori e insegnanti (Tobia & Marzocchi, in preparazione).
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QuestionarioQuestionario sulsul BenessereBenessere ScolasticoScolastico (QBS)(QBS):: versioni per bambini/ragazzi,
genitori e insegnanti (Tobia & Marzocchi, in preparazione).
Le emozioni negative
colte nei propri figli
diminuiscono
significativamente con
il diminuire delle
difficoltà
d’apprendimento che il
genitore gli/le
attribuisce.
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11
ConclusioniConclusioni
Precursori
dell’apprendimento
Apprendimento Benessere
-Bambini
-Famiglia
-Scuola
-Pre-requisiti cognitivi
-Esposizione lingua orale/scritta
-Valori e credenze
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Grazie
dell’attenzione
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– John S. Dunne –
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  • 1. 27/04/2012 1 I preI pre--requisiti dellarequisiti della lettoletto--scrittura: le radiciscrittura: le radici prescolariprescolari dell'apprendimentodell'apprendimento Valentina Tobia Università degli Studi di Milano-Bicocca Di cosa parleremo?Di cosa parleremo? OO Una teoria che descrive come avviene l’apprendimento della lettura e della scrittura. OO Pre-requisiti cognitivi dello sviluppo della letto-scrittura: -- Quali sono? -- Come vengono valutati? -- Come “allenarli”? OO Altri fattori che fungono da modulatori nell’apprendimento della letto-scrittura. OO Italiano come L2. OO Processi cognitivi e lettura: studi. OO Benessere e apprendimento. Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia Come si impara a leggere?Come si impara a leggere? –– modello dimodello di UtaUta FrithFrith (1985)(1985) FaseFase logograficalogografica:: identificazione della parola in base alle sue caratteristiche grafiche; età prescolare. Associazione di un concetto a un simbolo scritto; associazione di un’etichetta verbale a una stringa di lettere. Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia Come si impara a leggere?Come si impara a leggere? –– modello dimodello di UtaUta FrithFrith (1985)(1985) Cioccolato! Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia
  • 2. 27/04/2012 2 Come si impara a leggere?Come si impara a leggere? –– modello dimodello di UtaUta FrithFrith (1985)(1985) Sapone! Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia Come si impara a leggere?Come si impara a leggere? –– modello dimodello di UtaUta FrithFrith (1985)(1985) FaseFase alfabeticaalfabetica:: conversione grafema-fonema (segno grafico che rappresenta la lettera convertito in suono); graduale automatizzazione. FaseFase ortograficaortografica:: decodifica di gruppi di lettere. FaseFase lessicalelessicale:: riconoscimento delle parole intere. Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia Come si impara a leggere?Come si impara a leggere? Perché abbiamo la percezione di riconoscere le parole in modo globale? automatizzazioneautomatizzazione dei processi di scomposizione e ricomposizione delle parole! Tanto più il processo sarà automatizzato, tanto meno energie verranno spese nello sforzo di decodifica, tanto maggiore sarà la concentrazione sul significatosignificato del testo. Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia Come si impara a scrivere?Come si impara a scrivere? A partire da una iniziale “confusione” tra scrittura e disegno, i bambini incominciano a sviluppare una qualche corrispondenza tra segni e suoni, che inizialmente può essere basato su vari tipi di indizi, come quello semantico- pragmatico (Bigagli, 2009). FaseFase logograficalogografica:: i bambini producono del testo scritto, che risulta talvolta anche corretto, ma che si basa sulla riproduzione di “pattern grafici”, e non implica la corrispondenza tra le lettere e i suoni corrispondenti. FaseFase alfabeticaalfabetica:: il bambino impara l’associazione tra grafema e fonema e viceversa, e quando gli viene dettata una parola diventa progressivamente in grado di scomporla nei singoli suoni e riprodurre per iscritto la lettera che vi corrisponde. A questo livello si producono ancora numerosi errori, che diminuiscono significativamente con la progressione alle fasifasi ortograficaortografica ee lessicalelessicale. Scuola primaria Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia
  • 3. 27/04/2012 3 Olson, 2002 Scrivi “gatto” Scrivi “due gatti” Scrivi “tre gatti” Bambina di 4 anni. Corrispondenza tra segni grafici e segmenti sonori inizia a manifestarsi tratra ii 55 ee 66 annianni, poco prima dell’alfabetizzazione formalizzata (Bigagli, 2009). Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia Come si impara a leggere e scrivere?Come si impara a leggere e scrivere? Lingua italiana ortografia alfabetica trasparente: Corrispondenza regolare tra fonema e grafema. Ogni parola è composta da un numero finito di singoli suoni, che vengono rappresentati da un numero finito di singole lettere. - esposizioneesposizione del bambino alla lingua scritta (es. Ehri, 2002); - motivazionemotivazione che spinge ad imparare a leggere (es. Chapman et al., 2000). L’apprendimento di lettura e scrittura si appoggia su, ed è modulato da: - ortografiaortografia della lingua in cui si impara a leggere/scrivere; - alcune competenze considerate prepre--requisiti cognitivirequisiti cognitivi dello sviluppo di letto-scrittura; Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia PrePre--requisiti cognitivi dell’abilità direquisiti cognitivi dell’abilità di lettoletto--scritturascrittura Letto-scrittura Consapevolezza fonologica Conoscenze lettere Velocità di denominazione Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia Consapevolezza fonologica oConsapevolezza fonologica o METAFONOLOGIAMETAFONOLOGIA Cos’è?Cos’è? Capacità di analizzare la struttura di una parola, riconoscendo che è composta da suonisuoni, che possono essere trasformati e manipolati (aggiunti,tagliati, separati,uniti, etc.) Suoni = fonemi Combinazione di fonemi Sillabe Parole M-a-t-i-t-a Ma-ti-ta Matita Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia
  • 4. 27/04/2012 4 Consapevolezza fonologica oConsapevolezza fonologica o METAFONOLOGIAMETAFONOLOGIA Come viene valutata?Come viene valutata? FONEMICA SILLABICA Stimolo Risposta Stimolo Risposta FUSIONEFUSIONE M-A-T-I-T-A MATITA MA-TI-TA MATITA SEGMENTAZIONESEGMENTAZIONE MATITA M-A-T-I-T-A MATITA MA-TI-TA DELEZIONEDELEZIONE MATITA ATITA MATITA TITA Rime Già a 4 anni Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia Consapevolezza fonologica oConsapevolezza fonologica o METAFONOLOGIAMETAFONOLOGIA Qual è il primo suono di cat (gatto)? MIAO! Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia Consapevolezza fonologica oConsapevolezza fonologica o METAFONOLOGIAMETAFONOLOGIA Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia Consapevolezza fonologica oConsapevolezza fonologica o METAFONOLOGIAMETAFONOLOGIA Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia
  • 5. 27/04/2012 5 Consapevolezza fonologica oConsapevolezza fonologica o METAFONOLOGIAMETAFONOLOGIA Come può essere “allenata” ?Come può essere “allenata” ? GIOCHI CON LE PAROLE PoesiePoesie e FilastroccheFilastrocche contengono rime,rime, ripetizioni, assonanze, allitterazioni,allitterazioni,etc. Insegnano ai bambini che le parole possono risultare simili perché hanno un suono in comune. Giochi che si basano sul riconoscimento di suoniriconoscimento di suoni all’interno delle parole. - Gioco del bastimento:“E’ arrivato un bastimento carico di…(LETTERA o SILLABA)” - Parole concatenate: es. NUVOLALA – LANALANA – NAVENAVE –VEVERSOSO – etc. Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia Conoscenza delle LETTEREConoscenza delle LETTERE Cos’è?Cos’è? Come viene valutata?Come viene valutata? -- Capacità del bambino di riconoscere la forma grafica di una lettera (grafema), quando gli viene dato un suono (fonema). -- Capacità di dire il fonema corrispondente a un grafema dato. Mostrando al bambino delle lettere e chiedendo di pronunciare il suono corrispondente o, al contrario, pronunciando un suono e chiedendogli di indicare le lettera. P Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia Conoscenza delle LETTEREConoscenza delle LETTERE o L’età alla quale i bambini cominciano a denominare le lettere varia molto da un bambino all’altro e da una cultura all’altra (es. Austria: 6-7 anni; USA: anche 2 anni). o Le lettere che i bambini imparano a riconoscere per prime sono, in genere, quelle del proprio nome. Alcuni bambini sanno leggere e magari anche scrivere il loro nome, ma non sanno denominare i suoni delle singole lettere! (Treiman & Broderick, 1998) Siamo ancora in una fase pre-alfabetica, in cui le lettere e le parole sono riconosciute in base ad indizi visivi e di forma, invece che come simboli che rappresentano suoni: i bambini “disegnano” il loro nome. o La vera e propria denominazione di lettere è possibile quando alla lettera viene associato, in memoria, un suono, che è sempre lo stesso. Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia Conoscenza delle LETTEREConoscenza delle LETTERE Metodologia multisensoriale Come può essere “allenata” ?Come può essere “allenata” ? Alfabeto corporeo Indovinare la lettera dalla forma Colorare le lettere In genere i bambini apprendono l’intero alfabeto alla scuola primaria; alla scuola dell’infanzia è sufficiente che si incominci l’esplorazione delle lettere, soprattutto di quelle significative per il bambino (es. quelle del proprio nome). Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia
  • 6. 27/04/2012 6 PrePre--requisiti della letturarequisiti della lettura –– uno studiouno studio Esperimento di Bryant, Maclean, Bradley (1990) Insegnamento che non allenava la metafonologia. 1 A 4 anni: Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia PrePre--requisiti della letturarequisiti della lettura –– uno studiouno studio Insegnamento che valorizza RIME e ALLITTERAZIONI 2 A 4 anni: Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia PrePre--requisiti della letturarequisiti della lettura –– uno studiouno studio RIME e ALLITTERAZIONI + visione lettere 3 A 4 anni: Test di lettura dopo qualche anno mostravano che i gruppi che avevano allenato la metafonologia avevano prestazioni miglioriprestazioni migliori non solo nella consapevolezza fonologica ma anche nella lettura. Il gruppo a cui erano anche state mostrate le lettere era quello con i risultati migliori. Consapevolezza fonologica e conoscenza delle lettere sono due competenze strettamente legate tra loro, che insieme co-determinano lo sviluppo della lettura (Bowey, 2005). Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia Velocità di denominazioneVelocità di denominazione La velocità di “Denominazione Rapida Automatica” di colori e immagini, valutata l’ultimo anno della scuola dell’infanzia, predice in modo significativo l’abilità di lettura alla scuola primaria (es. Badian, 2000). Bambini con dislessiadislessia alla scuola primaria, sono più lenti in compiti di questo tipo, sia durante la scuola dell’infanzia sia quando sono più grandi. Cos’è?Cos’è? Velocità e precisione con cui il bambino riesce a dire, il più rapidamente possibile, il nome di una serie di oggetti, colori, lettere o numeri presentati visivamente. Particolarmente importante per le lingue trasparenti (es. de Jong & van del Leij, 1999). Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia
  • 7. 27/04/2012 7 Velocità di denominazioneVelocità di denominazione Come viene valutata?Come viene valutata? Compito: denominare più rapidamente possibile i colori o gli oggetti rappresentati nelle matrici. Come può essere “allenata” ?Come può essere “allenata” ? Scuola dell’infanzia E’ difficile riuscire a migliorare la velocità di denominazione nei bambini della scuola primaria (es. de Jong e coll., 2004). ??? Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia Processi cognitivi e letturaProcessi cognitivi e lettura –– scuola primariascuola primaria Studio sui processi cognitivi che sono relati alla fluidità di letturalettura didi unun branobrano, nei 5 anni della scuolascuola primariaprimaria (Tobia & Marzocchi, in preparazione). Partecipanti: 670 bambini considerati “lettori tipici”, cioè con abilità di lettura nella norma. Processi cognitivi considerati: - Consapevolezza fonologica:Consapevolezza fonologica: fusione di fonemi. - Denominazione RapidaAutomaticaDenominazione RapidaAutomatica di colori e immagini. -Vocabolario espressivo:Vocabolario espressivo: presentate verbalmente delle parole al bambino con la richiesta di dare una definizione. - Memoria verbale a breve termine:Memoria verbale a breve termine: ripetizione avanti e indietro di cifre e sillabe. Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia Processi cognitivi e letturaProcessi cognitivi e lettura –– scuola primariascuola primaria - MemoriaMemoria visivavisiva:: due compiti di rievocazione di immagini. - RicercaRicerca visivavisiva:: tre compiti con diverse spaziature e dimensione degli stimoli. -- AttenzioneAttenzione visuovisuo--spazialespaziale:: orientamento dell’attenzione. Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia Processi cognitivi e letturaProcessi cognitivi e lettura –– scuola primariascuola primaria Velocità di lettura brano Metafonologia Vocabolario Memoria verbale a breve termine Denominazione Rapida Automatica Memoria visiva Ricerca visiva Attenzione visuo-spaziale Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia
  • 8. 27/04/2012 8 Processi cognitivi e letturaProcessi cognitivi e lettura –– scuola primariascuola primaria Velocità di lettura brano Metafonologia Vocabolario Memoria verbale a breve termine Denominazione Rapida Automatica Memoria visiva Ricerca visiva Attenzione visuo-spaziale Classi 1° e 2° Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia Processi cognitivi e letturaProcessi cognitivi e lettura –– scuola primariascuola primaria Velocità di lettura brano Metafonologia Vocabolario Memoria verbale a breve termine Denominazione Rapida Automatica Memoria visiva Ricerca visiva Attenzione visuo-spaziale Classi 3°, 4° e 5° Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia EsposizioneEsposizione allaalla lingualingua scrittascritta (e(e orale!)orale!) “Un bambino impara a leggere per la prima volta quando viene preso in braccio e gli viene letta una favola.” – M.Wolf – La letturalettura condivisacondivisa di libri nei primi 5 anni di vita è un buon predittore del successivo sviluppo dell’abilità di lettura, di scrittura, e dello sviluppo linguistico. Perché?Perché? - Associazione dell’atto di leggere a un momentomomento piacevolepiacevole e alla sensazione di essere amato - Porta alla scoperta che i libri possiedono un linguaggio tutto loro (le parole associate a un libro, come le figure, son sempre le stesse!), con delle specifiche caratteristiche (es. le parole di un testo procedono da sinistra a destra) - Indizi del fatto che il testo scritto corrisponde alle parole che sentono (le lettere rappresentano i suoni del linguaggio parlato). Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia Esposizione alla lingua scritta (e orale!)Esposizione alla lingua scritta (e orale!) LegameLegame tratra esposizioneesposizione allaalla lingualingua scritta/oralescritta/orale ee statusstatus sociosocio--economicoeconomico Es 1. Già alla scuola dell’infanzia può esserci un divario enorme nel numero di parole che i bambini hanno avuto l’opportunità di sentire, confrontando quelli che provengono da contesti famigliari ricchi di stimoli e quelli che invece provengono da famiglie culturalmente disagiate. I primi in media ascoltano 32 milioni di parole in più (Hart & Risley, 1995). Es 2. Famiglie con status socio-economico basso in genere hanno in casa un numero di libri inferiore a quelle con status medio-alto, e dedicano meno tempo alla lettura condivisa (es. 52% dei genitori con status socio-economico basso dedicava un momento al giorno alla lettura condivisa, contro il 90% dei genitori di classe media - Baker et al., 1998). Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia
  • 9. 27/04/2012 9 Esposizione alla lingua scrittaEsposizione alla lingua scritta VARIN,GRAZZANI ET AL.,1994 Adeguata differenziazione e caratterizzazione funzionale dell'areaarea destinatadestinata aiai librilibri: zona tranquilla e separata, libri ben visibili, ordinati e a portata dei bambini. Nella scuola dell’infanzia: -- Momento del libroMomento del libro Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia Esposizione alla lingua scrittaEsposizione alla lingua scritta Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia Motivazione, valori, credenzeMotivazione, valori, credenze Il valore della lettura viene trasmesso dagli adulti significativi, nel contesto quotidiano. -Bambini che vedono spesso i genitorigenitori leggere e che condividono momenti di lettura con loro; --InsegnantiInsegnanti che creano mementi piacevoli associati alla lettura di una storia. Genitori che attribuiscono valore alla lettura (non sono come qualcosa che dev’essere imparato) Più momenti di lettura condivisa Maggiore abilità di lettura nei bambini (Baker et al., 1998; Serpell et al., 2002) Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia Ruolo del bambino,ruolo del contestoRuolo del bambino,ruolo del contesto Come abbiamo visto, la lettura dipende dalla capacità del cervello di collegare e integrare le informazioni provenienti da varie aree: quelle visive, uditive, linguistiche e concettuali. Questa integrazione dipende dalla maturazione delle diverse aree e dalla velocità a cui possono comunicare, che aumenta nel corso dei primi anni di vita (processo di mielinizzazione). Le aree coinvolte nell’integrazione delle informazioni necessarie per leggere, raggiungono un sufficiente grado di maturità tratra ii 55 ee ii 77 annianni I bambini che vengono spronati ad imparare a leggere troppo presto (4-5 anni) sembrano ottenere risultati peggiori di quelli a cui viene insegnato verso i 6-7 anni (Goswami, 2004). Sviluppo linguistico Pre-requisiti cognitivi Età (maturazione corticale) Interesse e motivazione alla lettura Esposizione al linguaggio orale/scritto Potenziamento dei pre-requisiti Modalità d’insegnamento della lettura Credenze e valori associati alla lettura Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia
  • 10. 27/04/2012 10 Italiano come seconda linguaItaliano come seconda lingua Bambini che imparano l’italiano alla scuola dell’infanzia. PlasticitàPlasticità deldel cervellocervello:: capacità di modificarsi parzialmente in funzione di stimoli interni (es. lesioni) e stimoli esterni (es. training per sviluppare un’abilità specifica, apprendimento di una nuova lingua); maggiore nei bambini! 11)) Chi padroneggia un concetto e una parola nella propria madrelingua, impara più facilmente il suo corrispondente nella seconda lingua. 3 elementi di cui tenere conto (Wolf, 2009): 22)) Per imparare a leggere e scrivere nella nuova lingua, bisogna saperla parlare. 33)) Prima è, meglio è: per lo sviluppo linguistico sia orale che scritto. Autostima, sentimento di appartenenza a una realtà culturale, senso di autoefficacia. Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia Apprendimento e benessereApprendimento e benessere I bambini con disturbi dell’apprendimento, rispetto ai compagni senza difficoltà specifiche, hanno un concettoconcetto didi sésé più negativonegativo, si sentono menomeno supportatisupportati emotivamenteemotivamente, provano più ansiaansia e hanno pocapoca autostimaautostima (da Cornoldi, 2007). Difficoltà d’apprendimento Insuccesso Demotivazione Disinteresse Malessere - Bambini e ragazzi - Genitori e famiglia - Insegnanti e gruppo classe Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia 0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2 1,4 Malessere genitori Emozioni negative figlio/a Difficoltà lievi Difficoltà moderate Difficoltà gravi I genitori di bambini con difficoltà che definiscono “lievi”, riferiscono anche di avere minori sensazioni di malessere e più senso di autoefficacia.I genitori di bambini con difficoltà considerate moderate o gravi riferiscono, in media, più sensazioni di malessere. QuestionarioQuestionario sulsul BenessereBenessere ScolasticoScolastico (QBS)(QBS):: versioni per bambini/ragazzi, genitori e insegnanti (Tobia & Marzocchi, in preparazione). Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia QuestionarioQuestionario sulsul BenessereBenessere ScolasticoScolastico (QBS)(QBS):: versioni per bambini/ragazzi, genitori e insegnanti (Tobia & Marzocchi, in preparazione). Le emozioni negative colte nei propri figli diminuiscono significativamente con il diminuire delle difficoltà d’apprendimento che il genitore gli/le attribuisce. Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia
  • 11. 27/04/2012 11 ConclusioniConclusioni Precursori dell’apprendimento Apprendimento Benessere -Bambini -Famiglia -Scuola -Pre-requisiti cognitivi -Esposizione lingua orale/scritta -Valori e credenze Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia Grazie dell’attenzione “Parole e musica sono i binari dell’evoluzione umana” – John S. Dunne – Centro per l'Età Evolutiva -Valentina Tobia