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L’apprendimento
analogico prematematico
 Quarta lezione
Il percorso proposto è una via non
concettuale per l’apprendimento dei
numeri…
 Esistono due vie per l’apprendimento della
matematica, una via naturale, empirica e
analogica, una “logica” che va a ritroso per
ritrovare i fatti che vuole simbolizzare
 Rimanere ancorati alla rappresentazione delle
mani è naturale
 Nell’apprendimento intuitivo rimangono le
caratteristiche qualitative e non solo quantitative
 La nostra mente formalizza già quanto basta…
Volendo formalizzare
 Va benissimo utilizzare l’immagine di
palline piene e vuote, dove, in diretta
analogia con la mano, la pallina piena
rappresenta il dito alzato e la pallina vuota
il dito abbassato
LA PREMATEMATICA
 GIUDIZI DI NUMEROSITA’
 FILASTROCCA DEI NUMERI
 LE MANI COME CALCOLATORE
Sono fasi distinte solo per comodità, in realtà vi sono
strette relazioni reciproche di potenziamento.
Sta all’insegnante valutare e cogliere gli spunti per
proporre le diverse attività
1. GIUDIZI DI NUMEROSITA’
 La capacità di stimare la numerosità è alla
base dell’intuizione della quantità, quindi è
fondante dell’aspetto semantico della
matematica
 Il processo di quantificazione è stimolato
da compiti di:
 Stima delle quantità
 Stima numerica approssimativa
 Compiti di riconoscimento dell’ordine di grandezza
 L’effetto subitizing è il primo dispositivo da
stimolare: risulta infatti carente nei
bambini che sviluppano difficoltà nel
calcolo.
Diversi tipi di giochi possono essere utili
allo scopo e tanti se ne possono inventare:
ES:
 Il numero salterino
 Il domino dei dots
Il numero “salterino”
Il quattro è il numero salterino
diminuire progressivamente il tempo di esposizione
variare inserendo un altro numero con diverso
comando (rimanere sempre entro il 4, massimo 5)
Il domino dei dots
Attività di questo tipo aiutano il bambino a costruirsi una
“fotografia mentale” delle piccole quantità entro il cinque e
lo preparano alla rappresentazione della decina, per la
quale dovrà usare le mani.
2. FILASTROCCA DEI NUMERI
 Imparare la filastrocca dei numeri è un
fatto naturale
 Consente di apprendere le etichette
verbali delle quantità (aspetto lessicale)
 Successivamente si potrà associare il
nome alla quantità e poi al numero
(transcodifica)
 Contare le figurine vinte a un gioco
 Fare la conta per decidere chi comincerà a
giocare
 Giocare a bandiera (… e progressivamente
fare qualche scherzetto: si chiama il
numero che viene prima del tre, quello che
viene dopo l’uno, ecc.)
 Insegnare la strategia del CONTARE
 Insegnare i nomi delle cifre arabiche (vedi
esempi da Bortolato, strategie associative)
3. LE MANI COME UN
CALCOLATORE
 Le mani sono la duplicazione del numero
5, entro il quale opera l’effetto subitizing
 Rappresentano il sistema di notazione
numerica più semplice e naturale
 Si può favorire la costruzione delle abilità
legate alla processazione numerica
attraverso l’uso delle mani
a) Allenamento all’uso delle mani
 Affinare il movimento delle dita aiuta non solo a
digitare i numeri, ma stimola la motricità fine
richiesta per tutte le attività scolastiche
 Organizzazione motoria delle mani:
 Mano singola e poi entrambe;
 Prima giochi di imitazione dal vero, poi da figure (vedi
schede)
 Prima solo imitazione delle posizioni, poi associazione
anche con il numero pronunciato dall’insegnante
simultaneamente
Quando il bambino è diventato abbastanza
abile:
 Gioco della morra
 Tobola analogica-numerica
 Tombola dei dots
 Giochi di carte dove le quantità sono
rappresentate con le mani o con i dots
(“mettiamo insieme tutti i tre” “dammi i
due” “rubamazzo”)
 Giochi con i dadi
Sono tutte attività che aiutano la transcodifica, nodo essenziale delle
difficoltà in cui si imbattono i bambini della scuola elementare
b) I numeri come immagini: dalle
dita alla linea dei numeri
 A cosa pensa un bambino quando sente
pronunciare un numero (es. “sette” o vede
scritto 7)? Possono esistere diverse
rappresentazioni!
 Ancora le mani, identificando una linea dei
numeri ad alto valore d’immagine, ci
vengono in aiuto.
 Quando il bambino dovrà eseguire dei
calcoli, gli sarà molto utile riuscire a
figurarsi mentalmente la possibilità di
ribaltare la rappresentazione delle mani
 Esercizi di strutturazione spazio percettiva
della linea dei numeri (consegna letta
dall’insegnante)
 Cardinalità e ordinalità sono anche aspetti
LINGUISTICI (“colora la pallina n. 3”
“colora tre palline”)
La lettura veloce delle quantità e
delle posizioni
 L’obiettivo è quello di sviluppare nei bambini
procedimenti di riconoscimento istantaneo delle
quantità e delle posizioni: far leggere le
immagini senza dare il tempo di contare!
 Le schede si possono usare più di una volta,
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  • 2. Il percorso proposto è una via non concettuale per l’apprendimento dei numeri…  Esistono due vie per l’apprendimento della matematica, una via naturale, empirica e analogica, una “logica” che va a ritroso per ritrovare i fatti che vuole simbolizzare  Rimanere ancorati alla rappresentazione delle mani è naturale  Nell’apprendimento intuitivo rimangono le caratteristiche qualitative e non solo quantitative  La nostra mente formalizza già quanto basta…
  • 3.
  • 4. Volendo formalizzare  Va benissimo utilizzare l’immagine di palline piene e vuote, dove, in diretta analogia con la mano, la pallina piena rappresenta il dito alzato e la pallina vuota il dito abbassato
  • 5. LA PREMATEMATICA  GIUDIZI DI NUMEROSITA’  FILASTROCCA DEI NUMERI  LE MANI COME CALCOLATORE Sono fasi distinte solo per comodità, in realtà vi sono strette relazioni reciproche di potenziamento. Sta all’insegnante valutare e cogliere gli spunti per proporre le diverse attività
  • 6. 1. GIUDIZI DI NUMEROSITA’  La capacità di stimare la numerosità è alla base dell’intuizione della quantità, quindi è fondante dell’aspetto semantico della matematica  Il processo di quantificazione è stimolato da compiti di:  Stima delle quantità  Stima numerica approssimativa  Compiti di riconoscimento dell’ordine di grandezza
  • 7.  L’effetto subitizing è il primo dispositivo da stimolare: risulta infatti carente nei bambini che sviluppano difficoltà nel calcolo. Diversi tipi di giochi possono essere utili allo scopo e tanti se ne possono inventare: ES:  Il numero salterino  Il domino dei dots
  • 8. Il numero “salterino” Il quattro è il numero salterino diminuire progressivamente il tempo di esposizione variare inserendo un altro numero con diverso comando (rimanere sempre entro il 4, massimo 5)
  • 9. Il domino dei dots Attività di questo tipo aiutano il bambino a costruirsi una “fotografia mentale” delle piccole quantità entro il cinque e lo preparano alla rappresentazione della decina, per la quale dovrà usare le mani.
  • 10. 2. FILASTROCCA DEI NUMERI  Imparare la filastrocca dei numeri è un fatto naturale  Consente di apprendere le etichette verbali delle quantità (aspetto lessicale)  Successivamente si potrà associare il nome alla quantità e poi al numero (transcodifica)
  • 11.  Contare le figurine vinte a un gioco  Fare la conta per decidere chi comincerà a giocare  Giocare a bandiera (… e progressivamente fare qualche scherzetto: si chiama il numero che viene prima del tre, quello che viene dopo l’uno, ecc.)  Insegnare la strategia del CONTARE  Insegnare i nomi delle cifre arabiche (vedi esempi da Bortolato, strategie associative)
  • 12.
  • 13. 3. LE MANI COME UN CALCOLATORE  Le mani sono la duplicazione del numero 5, entro il quale opera l’effetto subitizing  Rappresentano il sistema di notazione numerica più semplice e naturale  Si può favorire la costruzione delle abilità legate alla processazione numerica attraverso l’uso delle mani
  • 14. a) Allenamento all’uso delle mani  Affinare il movimento delle dita aiuta non solo a digitare i numeri, ma stimola la motricità fine richiesta per tutte le attività scolastiche  Organizzazione motoria delle mani:  Mano singola e poi entrambe;  Prima giochi di imitazione dal vero, poi da figure (vedi schede)  Prima solo imitazione delle posizioni, poi associazione anche con il numero pronunciato dall’insegnante simultaneamente
  • 15.
  • 16. Quando il bambino è diventato abbastanza abile:  Gioco della morra  Tobola analogica-numerica  Tombola dei dots  Giochi di carte dove le quantità sono rappresentate con le mani o con i dots (“mettiamo insieme tutti i tre” “dammi i due” “rubamazzo”)  Giochi con i dadi Sono tutte attività che aiutano la transcodifica, nodo essenziale delle difficoltà in cui si imbattono i bambini della scuola elementare
  • 17. b) I numeri come immagini: dalle dita alla linea dei numeri  A cosa pensa un bambino quando sente pronunciare un numero (es. “sette” o vede scritto 7)? Possono esistere diverse rappresentazioni!  Ancora le mani, identificando una linea dei numeri ad alto valore d’immagine, ci vengono in aiuto.
  • 18.
  • 19.
  • 20.  Quando il bambino dovrà eseguire dei calcoli, gli sarà molto utile riuscire a figurarsi mentalmente la possibilità di ribaltare la rappresentazione delle mani  Esercizi di strutturazione spazio percettiva della linea dei numeri (consegna letta dall’insegnante)  Cardinalità e ordinalità sono anche aspetti LINGUISTICI (“colora la pallina n. 3” “colora tre palline”)
  • 21. La lettura veloce delle quantità e delle posizioni  L’obiettivo è quello di sviluppare nei bambini procedimenti di riconoscimento istantaneo delle quantità e delle posizioni: far leggere le immagini senza dare il tempo di contare!  Le schede si possono usare più di una volta, diminuendo via via il tempo di esposizione  In fondo alla pagina si trovano vignette che stimolano l’emotività, cosa che facilita la memoria