2. INDICE
Metalinguaggio, gli essenziali
riferimenti.
Due percorsi:
1.Il processo di lessicalizzazione
• Il suono delle parole (la dimensione
metafonologica).
• Il ‘colore’ delle parole (la dimensione
lessicale – semantica).
2.Il sapere sintattico
• Giudizio di accettabilità
Adriano Grossi 5 settembre 2011
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3. Metalinguaggio
Dopo aver visto l’anno scorso i
tratti salienti
dell’alfabetizzazione
emergente e i fondamenti
testuali con “Parole, testi e
storie”, esaminiamo ora il
METALINGUAGGIO.
Adriano Grossi 5 settembre 2011
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5. Sapere implicito
Non è la mera capacità
d’uso, ma la
consapevolezza sull’uso (è
la’grammatica’) che deriva
dal sapere implicito o
sapere non saputo del
parlante.
Adriano Grossi 12 settembre 2011
Adriano Grossi 5
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6. Indicazioni per il
curriculo lingua, confronta lingue
“Riflette sulla
diverse, riconosce, apprezza e
sperimenta pluralità linguistica e il
linguaggio poetico”.
“È consapevole della propria lingua
materna.”
“Sviluppa la padronanza d’uso della
lingua italiana e arricchisce e precisa
il proprio lessico”.
Adriano Grossi 5 settembre 2011
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7. Quale insegnamento? Quale
maestra?
Il metalinguaggio o riflessione
linguistica non abbisogna di un
insegnamento specifico.
Le competenze metalinguistiche
si costruiscono spontaneamente
in un ambiente educativo che
consente ai bambini di parlare su
quanto stanno scrivendo, di
commentarlo e di spiegarlo.
Adriano Grossi 12 settembre 2011
Adriano Grossi 5
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8. Contesti d’uso
Le sollecitazioni della funzione
metalinguistica sono molteplici:
pensiamo quando i bambini
riflettono sulle strutture della
lingua:
1) chiedono il significato di una
parola;
2) chiedono "cos'è”;
3)pressano fonicamente il
significante;
Adriano Grossi 5 settembre 2011
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9. Contesti d’uso
4)imparano a pronunciare correttamente i
suoni, o fanno concordanze fra maschile e
femminile, singolare e plurale;
5) individuano assonanze e differenze fra le
parole;
6) si avvalgono di una corretta e pertinente
lessicalizzazione.
Adriano Grossi 12 settembre 2011
Adriano Grossi 5
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10. Tante abilità
Le capacità di riflessione sul
linguaggio sono difficilmente
riconducibili ad un'unica abilità
metalinguistica, attuabili a
diversi livelli di competenza e
non omogeneamente
padroneggiate dal bambino in
una fase precisa del suo
sviluppo.
Adriano Grossi 5 settembre 2011
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11. Due direzioni di marcia per
il laboratorio
1. La consapevolezza circa l’uso delle
parole ( sostenere il processo di
lessicalizzazione: capire e dire
nomi)
• Il suono delle parole (la dimensione
metafonologica)
• Il ‘colore’ delle parole (la dimensione
lessicale – semantica)
2. Il sapere sintattico
• Giudizio di accettabilità
Adriano Grossi 5 settembre 2011
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13. La scoperta della fonologia del linguaggio
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Il linguaggio è composto da:
• segmenti provvisti di
significato: le parole.
parole
• segmenti non provvisti di
significato: sillabe e fonemi.
fonemi
Adriano Grossi 5 settembre 2011
14. La scoperta della fonologia del
linguaggio: la dimensione primaria
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•La competenza fonologica primaria:
•Riconoscere per via uditiva i
fonemi che compongono i
vocaboli di una lingua
•Articolare e produrre unità
linguistiche riconosciute ed
accettate
Adriano Grossi 5 settembre 2011
15. La scoperta della fonologia del linguaggio
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Competenza fonologica primaria si
sviluppa entro il secondo anno e viene
completata entro il terzo anno (con
eventuali disturbi: disalia, rotacismo e
sigmaticismo).
Serve per capire e produrre il linguaggi
orale.
Si apprende all’interno di specifici setting
comunicativi (circle time, narrazioni,
discussioni).
Adriano Grossi 5 settembre 2011
16. La consapevolezza fonologica o
metafonologia
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La competenza metafonologica (Capacità di
comparare, segmentare e discriminare parole
presentate oralmente, sulla base della loro
struttura fonologica [Bishop & Snowling
2004]) ha per oggetto la struttura fonologica
del linguaggio.
Diventare capaci di accedere ai costituenti
sonori del linguaggio.
Il bambino nel suo sviluppo è interessato al
significato, quindi l’attenzione è rivolta alla
dimensione semantica del linguaggio.
Adriano Grossi 5 settembre 2011
17. La consapevolezza fonologica o
metafonologia
17
Il bambino nel suo sviluppo è
interessato al significato, quindi
l’attenzione è rivolta alla
dimensione semantica del
linguaggio.
La parola lunga è quella che evoca
un referente “lungo”
Adriano Grossi 5 settembre 2011
18. Decentramento
18
Il bambino deve effettuare un
decentramento cognitivo per abbandonare
la pregnanza semantica della parola e
concentrarsi sulla struttura sonora della
parola.
L’analisi metalinguistica della parola
richiede un raffinato passaggio cognitivo.
cognitivo
La consapevolezza fonologica è
strettamente correlata con
l’apprendimento della lingua scritta.
Adriano Grossi 5 settembre 2011
20. Quindi
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1. Accedere alla struttura analitica del
linguaggio è fondamentale per
l’apprendimento della lingua scritta dal
momento che la scrittura alfabetica è una
forma di codifica dei suoni del linguaggio.
2. Serve per prevenire l’insorgere di possibili
DSA nella scuola primaria.
3. Sussiste una correlazione tra competenza
metafonolgica e qualità del repertorio
lessicale.
Adriano Grossi 5 settembre 2011
12 settembre 2011
21. Lingua scritta e metafonologia
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Consapevolezza fonologica:
Abilità di:
- identificare
- classificare
- segmentare
- fondere
- manipolare i segmenti fonologici della parola.
Apprendimento lettura e scrittura
Adriano Grossi 5 settembre 2011
22. [A. Martini -1995]
Consapevolezza
fonologica globale
Esposizione al
sistema
alfabetico
Consapevolezza
fonologica
analitica
Capacità di
lavoro autonomo
Decollo abilità di
lettura e scrittura
Adriano Grossi 5 settembre 2011
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23. •La consapevolezza fonologica globale
• Riflessione sulla fonologia del linguaggio
• Presente in bambini in età prescolare, in adulti
analfabeti e in soggetti che usano sistemi di
scrittura non alfabetici
• Precede ed è preparatoria all’apprendimento
della lingua scritta
•La consapevolezza fonologica analitica
• Chiamata anche consapevolezza fonemica
• Si sviluppa come parte del processo
apprendimento della lingua scritta
Adriano Grossi 5 settembre 2011
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di
24. Troppo spesso…
TROPPO SPESSO I PREREQUISITI FONOLOGICI SONO
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STATI TRASCURATI A VANTAGGIO DEGLI ASPETTI
GRAFO-MOTORI.
NELLA SCUOLA DELL’ INFANZIA, NUMEROSE SONO LE
ATTIVITÀ RIVOLTE A SVILUPPARE LE COMPETENZE
PERCETTIVE E MANIPOLATIVE
ABILITA’(VISIVE, UDITIVE, TATTILI), LE ABILITÀ
MOTORIE E L’ ’ORGANIZZAZIONE
TEMPORALE E SPAZIALE.
LA SCRITTURA NON È SEMPLICE OPERAZIONE GRAFICA, MA CAPACITÀ DI
SAPER ANALIZZARE LA PAROLA COME SEQUENZA DI SUONI.
Adriano Grossi 5 settembre 2011
25. E la lettura…
UNA BUONA CAPACITÀ DI SEGMENTARE LE PAROLE IN
FONEMI È UN PREDITTORE25
DELLA VARIABILE “ TEMPO
DI LETTURA”.
LA VARIABILE “ TEMPO DI LETTURA” ” È UNA
CONSEGUENZA DI DUE ASPETTI DELLA LETTURA:
- CORRETTEZZA (I BAMBINI CHE NON SONO CORRETTI
TENDONO A RILEGGERE E IMPIEGANO PERCIÒ PIÙ
TEMPO NELLA LETTURA).
- AUTOMATISMO DELLA DECODIFICA ORTOGRAFICA-FONOLOGICA
Adriano Grossi 5 settembre 2011
26. LABORATORIO LINGUISTICO
26
Consapevolezza
fonologica globale
Consapevolezza
fonologica analitica
Riconoscimento e
Segmentazione
produzione rime
Segmentazione
sillabica di parole
Fusione sillabica
Identificazione della
sillaba iniziale,
finale, intermedia.
Adriano Grossi 5 settembre 2011
fonemica
Fusione fonemica
Manipolazione dei
suoni (elisione,
aggiunta,
sostituzione)
Identificazione del
fonema iniziale,
finale,intermedio.
27. Abilità metafonologiche
Analitiche
• Identificazioni suoni
iniziali – finali- interni
• Numero dei suoni
della parola
• Spelling
• Sintesi fonemica
• Elisione di suoni
• Sillabe complesse
Globali
• Rime
• Segmentazione
sillabica
• Identificazione sillaba
iniziale
• Giochi sulle parole es.
“morta-della”
“cara-mella”
Adriano Grossi 5 settembre 2011
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28. La consapevolezza fonologica è da ritenersi
completamente matura, quando il bambino è in
grago di analizzare correttamente i suoni che
compongono le parole plurisillabiche con sillabe
complesse:
porta
ponte
finestra
pantaloni
Questo perché le sillabe complesse presentano
solitamente un fonema con un minore valore
fonetico che, nella coarticolazione, viene spesso
“ignorato” (non percepito o non rappresentato) dal
bambino e quindi omesso, oltre che dall’analisi
fonologica, anche in scrittura.
Adriano Grossi 5 settembre 2011
12 settembre 2011
28
31.
24.9.09 È scoppiato il caso: le università
hanno reso noti i risultati del test d'ingresso e
si sono accorte che le neomatricole sono
ignoranti.
I primi risultati sono stati molto deprimenti in
quasi tutte le università italiane ma in quella di
Firenze gli studenti sono stati quasi dimezzati
dall'ostacolo di parole quali "velleità" e
"procrastinare".
La città gigliata, considerata la culla della
lingua italiana, si è trovata così a fare i conti
con questo quadro della situazione non certo
roseo.
Adriano Grossi 5 settembre 2011
31
32.
Le principali cause dell'ignoranza della
nostra bella lingua vanno ricercate in una
diminuita sensibilità linguistica della scuola
in genere, nel sempre più decrescente
interesse verso la lettura (statistiche
parlano di qualche libro l'anno) ed in
contrapposizione in un'accresciuta
dipendenza dagli organi di informazione
(radio, tv, internet ).
Adriano Grossi 5 settembre 2011
32
33.
Andiamo ora alla scoperta delle parole dalla parte
del SIGNIFICATO che esse evocano nel
momento in cui le pronunciamo.
Nomina non sunt res, i nomi non sono le cose,
sentenziavano i logici latini.
Le parole stanno nella testa e noi, parlando,
concettualizziamo, pensiamo, collegandole al
SIGNIFICATO che intendiamo richiamare.
Adriano Grossi 5 settembre 2011
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34. Le parole fanno venire in mente le cose
attribuendo loro un singolare ‘colore’ o SENSO.
A volte è un senso particolare: una METAFORA
( Sei il mio sole).
A noi interessa il lessico mentale e scoprire come
espandere ed arricchire il lessico significhi
CREARE DELLE RELAZIONI DI SIGNIFICATO tra
le parole:sinonimi,antonimi, iponimi ed iperonimi.
Adriano Grossi 5 settembre 2011
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35. Sono relazioni diverse da quelle adottate dal
Dizionario (o lemmario) : rigoroso ordine
alfabetico.
In ogni caso l’orientamento delle parole non è mai
neutro.
Il parlante le sceglie per ‘dire qualcosa’.
Ad esempio: lessico di oggi, dei giovani,
impopolare, di successo,di destra, di sinistra….
Importante è collegare il lessico e giocare a
wordnet, vedremo come.
Adriano Grossi 5 settembre 2011
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41. Lessico di alto uso
Alta
disponibilità
Lessico
fondamentale
1897 unità
1-2% del
discorso
Adriano Grossi 5 settembre 2011
41
42. Lessico fondamentale +
Lessico di alto uso +
Lessico di alta disponibilità
=
Vocabolario di base
6522 parole, 98% del discorso
Adriano Grossi 5 settembre 2011
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43. Lessico fondamentale = a, il, cosa, vedere
Lessico di alto uso = impaurire, impianto
Lessico di alta disponibilità = forchetta, pepe
Vocabolario di base
6522 parole, 98% del discorso
http://ppbm.paravia.it/dib_lemmario.php
Adriano Grossi 5 settembre 2011
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44. Lessico di alto uso
Lessico
comune
Lessico
fondamentale
47.060 unità
Lessico di alta
disponibilità
uso sporadico
Adriano Grossi 5 settembre 2011
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45. Lessici tecnici
Lessico di alto uso
Lessico
fondamentale
Lessico di alta
disponibilità
Lessico
comune
oltre 2.000.000 di
unità lessicali
Adriano Grossi 5 settembre 2011
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46. La struttura quantitativa del
lessico secondo
Tullio De Mauro, Grande
Dizionario Italiano dell’Uso GRADIT, 1999
GRADIT
Adriano Grossi 5 settembre 2011
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47. Il lessico per il Gradit
• Lessico fondamentale (F)= 2.049
• Lessico di alto uso (AU)= 2.576
• Lessico di alta disponibilità (AD)= 1897
vocabolario di base (VDB)
• Lessico comune (CO) = 47.060
VDB + CO = 45-50.000 =
come per i dizionari delle altre lingue
Adriano Grossi 5 settembre 2011
Adriano Grossi 5 settembre 2011
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48. Il lessico per il Gradit
•
•
•
•
•
•
•
Lessico tecnico-scientifico (TS) = 107.194
Lessico solo letterario (LE) = 5.208
Lessico regionale (RE) = 5.407
Lessico dialettale (DI) = 338
Esotismi (ES) = 6.938
Basso uso (BU) = 22.550
Obsoleti (OB) = 13.554
Adriano Grossi 5 settembre 2011
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49. Per il GRADIT il lessico italiano
d’uso è composto da
214.771
unità lessicali monorematiche
e
131.199
unità lessicali polirematiche
(macchia da scrivere, ordine
del giorno, tutto sommato…)
Adriano Grossi 5 settembre 2011
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50. Il Dizionario ha uno stile chiaro ed
efficace ed è un'opera rivoluzionaria nel
suo genere: non un semplice repertorio
lessicale, ma un dizionario che propone un
nuovo modo di catalogare e presentare
le parole, da quelle di uso comune alle più
rare.
Adriano Grossi 5 settembre 2011
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51. Il prossimo incontro completeremo il
quadro relativo alla lessicalizzazione
scoprendo il ‘colore delle parole’: come
arricchire il lessico dei bambini?
Affronteremo poi la sintassi e scopriremo i
‘giudizi di accettabilità’.
Adriano Grossi 5 settembre 2011
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