1. IL NUMERO
Dalle “Indicazioni per il curricolo”
•
•
… I bambini esplorano la realtà, imparando a organizzare le proprie
esperienze attraverso azioni consapevoli quali il raggruppare, il
comparare, il contare, l’ordinare, l’orientarsi e il rappresentare con
disegni e con parole …
… Partendo da situazioni di vita quotidiana, dal gioco, dalle
domande e dai problemi che nascono dall’esperienza concreta il
bambino comincia a costruire competenze trasversali quali:
osservare, manipolare, interpretare i simboli per rappresentare
significati …
2. COSTRUZIONE/SVILUPPO DELLA
CONOSCENZA NUMERICA
E DELLE ABILITÀ DEL CALCOLO
SISTEMA DI ELABORAZIONE DEL
NUMERO
Insieme delle capacità che consentono ad
un bambino di capire le quantità e di
produrre i numeri in forma orale (codice
verbale : “uno”) e in forma scritta (codice
numerico: “1”)
3. COMPRENSIONE DEL NUMERO:
I PROCESSI LESSICALI “ I numeri si dicono,....”
attribuire un nome ai numeri, produzione verbale della sequenza ordinata dei
numeri → automatizzazione
COME PROCEDERE
■ Sviluppare la fluidità verbale e potenziare la memoria uditiva sequenziale
(denominazione di oggetti, azioni,suoni, “elementi” delle storie,..... secondo un
ordine e far ripetere variando i tempi, memorizzazione di scioglilingua,....)
Un esempio “Alla fiera dell’Est”
Alla fiera dell'est,
per due soldi
un topolino mio padre comprò.
E venne il gatto
che si mangiò il topo
che al mercato mio padre comprò.
E venne il cane che morse il gatto
che mangiò il topo
Che al mercato mio padre
comprò ......
Scioglilingua
LA GOCCIOLINA LINA
La gocciolina Lina
È ora neve fina,
neve bianca,
neve fina
è la gocciolina Lina.
OTELLO
Otello sale sullo
sgabello;
sullo sgabello
Otello attacca
una pallina
all’alberello.
4. ■ Usare la scansione linguistica ritmica come base
dell’enumerare ( un esempio:Fra Martino)
del meccanismo
■ Favorire l’apprendimento del nome dei numeri e l’automatizzazione della
sequenza numerica (conte, filastrocche, canzoncine da memorizzare,...)
La conta dei numeri
Tanto per contar....
Uno,due e tre,
uno due e tre,
Vuol dormire la figlia del re,
Quattro, cinque, sei e sette,
La papalina in testa si mette.
Poi conta otto, nove e dieci,
Nel materasso ci sono dei ceci.
Pungono lei, pungono me,
Questa volta tocca a te.
Uno,due, tre
in città mi sento un re.
Quatto e cinque
ogni rumore si distingue.
Sei e sette
i palazzi come vette.
Otto,nove e dieci
Vado a spasso con la bici.
■ Sviluppare l’idea di successione
Successioni temporali e spaziali (uso dei termini: prima-dopo-poi; davanti-dietro; destrasinistra....)
attività di gioco in modo iterativo: saltare,far rimbalzare la palla,composizioni iterative di
oggetti (es: una foglia gialla, una rossa, una marrone, una gialla, una rossa,....)
Costruzione di sequenze con cambi di colore, di forma, di dimensione,
Riconoscere e continuare un ritmo grafico cromatico
Costruzione di serie ascendenti e discendenti (anche con i regoli)
5. ■ Avviare all’aumento numerico per aggiunta di una unità (giochi
,canzoncine,....) uno e ancora uno,.......
Un esempio
Un elefante si dondolava
Un elefante
si dondolava,
sopra un filo di ragnatela,
e ritenendola una cosa interessante,
andò a chiamare
un altro elefante.
Due elefanti........
(si può fare sottoforma di gioco che poi si può rappresentare con il
disegno e/o con i simboli numerici...)
6. I PROCESSI LESSICALI: “I numeri si scrivono”
Scrittura del numero: sviluppo
(Lucangeli 2002) / Hughes
( 1982 - 1987)
Dalla rappresentazione idiosincratica: grado informativo nullo per
un osservatore esterno ma portatore di significato per il bambino
alla rappresentazione pittografica:riproduzione
figurativa degli oggetti della collezione
Dalla rappresentazione iconica: segni grafici (ad
esempio aste) posti in corrispondenza biunivoca
degli oggetti,(inizio uso simboli arabici)
alla notazione convenzionale:
rappresentazione simbolica
(numeri arabici)
Potenziamento: Scrittura di numeri seguendo frecce orientate.
( 3 anni e mezzo, 4
anni)
(dai 4 ai 4 anni
e mezzo)
(5 anni, 5 anni e
mezzo
7. I PROCESSI LESSICALI: “I numeri si leggono”
Per il riconoscimento dei numeri:
- Filastrocche (1 è un prode soldatino,...)
- Presentazione di numeri animati,
-costruzione di numeri (pongo,das,..)
-Ricomposizione di numeri a “pezzi” (puzzle, 4/6 pezzi)
-Cartoncini con i numeri a rilievo da ripassare con il dito,
- Sagome di numeri da colorare,.......
Le cifre arabe sono simboli
Importanti le attività legate all’uso dei simboli!!!
8. SCRITTURA E LETTURA DEI NUMERI:
PREREQUISITI DA SVILUPPARE
COORDINAZIONE VISUO-MOTORIA (mobilità delle dita → chiudere, aprire,
contrapporre, accartocciare, strappare,abbottonare,....... coordinazione della
mano; coordinazione della mano: ripassare tratti, collegare puntini riproducendo
una figura mostrata come modello ,.. Schede Frosting )
ABILITÀ VISUO- SPAZIALI:
● Riconoscere e distinguere le caratteristiche delle forme
● Individuare parti mancanti o un intero da immagine incompleta
● Riconoscere uno stesso oggetto, figura, segno,... tra altri uguali
ma con diverso orientamento spaziale
● Riprodurre oggetti, figure con diverso orientamento spaziale
RAPPORTI TOPOLOGICI:
aperto/chiuso; dentro/fuori; in mezzo;intorno; sopra/sotto; davanti/dietro; in alto/ in
basso; destra/sinistra.
9. Attenzione a:
- deficit di produzione fonologica in genere e delle parolenumero (lessico dei numeri)
-lettura dei numeri in codice verbale : 4 = 7
-Errori dovuti a difficoltà visuo-spaziali
-Problemi di coordinazione psicomotoria
-DISPRASSIA: gravi difficoltà di coordinazione motoria,
- Memorizzazione
10. COMPRENSIONE DEL NUMERO: I PROCESSI SEMANTICI
Capacità di comprendere il significato dei numeri attraverso una rappresentazione
mentale di tipo quantitativo → corrispondenza numero-quantità.
COME PROCEDERE:
Dagli aspetti qualitativi, agli aspetti quantitativi per introdurre alla numerosità
● Concetti qualitativi: discriminazione di
-forme, colori,dimensioni (grande/piccolo,alto/basso, lungo/corto
pesante/leggero; chiaro/ scuro,....)
- stima intuitiva del peso in relazione al volume,
indipendentemente dal volume;
Pesa più il
palloncino o il
sasso?
- stima intuitiva dello spazio occupato dagli oggetti in relazione alla loro dimensione.
(Collegare ogni peluche
con la cesta che lo può
contenere)
11. Concetti quantitativi
● Discriminazione di quantità indefinite: tanti/pochi per passare poi
a “uno”, “niente”, “nessuno”→ intuizione della quantità “zero”
● stima della numerosità “ di più / di meno,
indipendentemente dalla
grandezza degli oggetti
● stima della quantità indefinite: “troppo”/ “poco” con quantità continue e discontinue
● recupero e sviluppo delle esperienze sul numero “dimensionato” per indicare
misure (es: “la mamma per fare la torta ha usato un bicchierino di zucchero, 3
bicchierini di farina”,......
“ho fatto 4 passi da leone per arrivare al castello”,..... (Regina Reginella),
● stima dello spazio in relazione alla quantità
● confronto delle quantità per corrispondenza (sono più, sono meno)
● costruzione di insiemi equipotenti (tanti-quanti)
● aumento o diminuzione della quantità numerica:
“uno in più / uno in meno”.
12. ATTENZIONE ALL’EFFETTO “STROOP” NUMERICO !!!
Il bambino ha difficoltà a riconoscere e comparare quantità numeriche se il
compito presenta condizioni percettivamente e/o quantitativamente ambigue, ad
esempio fanno fatica a riconoscere quale fra due numeri sia più grande se uno è
scritto in dimensioni maggiori dell’altro oppure se si riferiscono ad oggetti di
grandezza diversa, come elefanti e pesciolini.
Dove ci
sono più
animali?
NECESSITÀ DI:
- analizzare il rapporto tra DIMENSIONE e NUMEROSITÀ
↓
Distinzione tra “QUANTO” e QUANTI”
↓
Indipendenza della numerosità da altri attributi
13. COMPRENSIONE DEL NUMERO:
I PROCESSI SEMANTICI
● Isolare la quantità “1”
● Passare alla quantità “2 – 3 - .... ” per incremento successivo (n + 1)
● Associazione delle quantità ad elementi conosciuti dal bambino (dal
proprio corpo – “1 come il mio naso” alle cose “4 come le ruote
dell’automobile”,...)
● Associazione dello stesso numerale a insiemi diversi → principio di
generalizzazione.
● Rappresentazione della stessa quantità attraverso configurazioni
spaziali diverse (semplici quesiti problematici sulla modalità di
disposizione)
14. Questo favorisce un rapido
riconoscimento visivo della
quantità (subitizing) e avvia
all’invarianza della quantità
stessa.
Alla fine del 3° anno della scuola dell’infanzia i bambini dovrebbero arrivare
a “possedere” la quantità fino a 5.
15. I PROCESSI SINTATTICI:
rapporti tra le cifre all’interno del numero → la posizione delle cifre determina il
loro valore nel nostro sistema numerico che è organizzato per ordine di
grandezze (unità, decine, centinaia,....) da destra a sinistra.
COSA FARE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA?
Alla scuola dell’infanzia si può lavorare su:
- concetto di ordine ( piccolo / medio/ grande; primo, secondo,
ultimo) (nelle cifre del numero c’è un ordine!)
(tornano le sequenze ordinate in senso crescente e decrescente, l’uso
corretto degli indicatori spazio-temporali: “davanti, dietro; prima-dopo;...)
Riflettere sui rapporti tra i
disegni.
Es “medio” perché?
Rispetto a chi?
..............
grande
medio
piccolo
16. concetto implicito di inclusione (una “unità” può
rappresentare un insieme di unità come una decina è
formata da 10 elementi)
- Riflettere su “elementi” che indicano un insieme di unità
Una mano → cinque dita
Un paio di occhiali → 2 lenti
Un bosco
Una coppia di ballerini → 2 persone
↓
Tanti alberi
17. IL COUNTING:
capacità di conteggio, permette di rispondere alla domanda
“Quanti sono?”
1 2 3 4 5 6 7 8 9
Ha come base i principi di:
♦ corrispondenza uno a uno,
♦ ordine stabile, (la sequenza di parole-numero è sempre la
stessa)
♦ cardinalità
18. ♦ irrilevanza dell’ordine : una determinata etichetta numerica
essere associata a qualunque oggetto
1
♦ astrazione:
cosa
2
2
1
il conteggio può essere applicato ad ogni
può
19. COMPRENSIONE DEL NUMERO: COUNTING
COSA FARE?
♦ Lavorare sulle relazioni biunivoche (bambini/cartelleseggiolina; bambini/giocattoli-merende,.......);
♦ Lavorare sui “conteggi” accompagnati da movimenti del
corpo – battute di mano, passi, salti,...
♦ Lavorare sull’ordinamento di elementi in sequenze
♦ Lavorare sui ritmi (dalle filastrocche a gesti, oggetti,...) facendo attenzione
alla successione temporale – prima/dopo/poi e spaziale davanti/dietro/in mezzo
20. ♦ Svolgere attività di conteggio e avviare all’uso del codice
arabico
● conteggio di elementi
* con lo “spostamento” spaziale degli stessi in modo da
evidenziare gli elementi contati e quelli da contare,
* indicando o guardando ciascun elemento di un insieme una
ed una sola volta (→ organizzazione dello spazio percettivo e sua
esplorazione senza omissioni o ripetizioni);
* Coordinazione delle azioni “toccare” (o indicare o guardare)
“esprimere” verbalmente la sequenza numerica
→ corrispondenza numero pronunciato
oggetto individuato
* pronuncia chiara dell’ultima etichetta che è anche la
cardinalità dell’insieme.
21. ●
conteggio di elementi con scrittura del simbolo arabico
e
● incremento
problemici
3e2
della quantità (n + 1) con semplici storie o quesiti
Es: Due rane nello stagno, allegre fanno il bagno, arriva anche la rana Rina
per fare una nuotatina.
Quante rane ci sono ora nello stagno?
e
2 e 1 fa 3
22. ● “idea” di zero
Contare gli elementi di un insieme secondo caratteristiche
specifiche, l’assenza di caratteristiche → “nessuno”→ idea
di zero
Quante sono le api?
Quante sono le farfalle?
Quanti sono i coniglietti?
23. ● Strategie di conteggio mentale
♦ Stimolare il riconoscimento di piccole
quantità ( 2/3) a “colpo d’occhio”
♦ Disporre una quantità “costante” con
la stessa collocazione spaziale
♦ Individuare la quantità costante in
ogni riquadro
♦ Con lo stesso criterio, aumentare la quantità costante
fino a 5: quantità basilare per la successiva scomposizione
numerica!!
24. COUNTING: possibili errori
● Errori di sequenza: le etichette numeriche usate non
rispettano la sequenza corretta (1,2,4,5, 6,8)
● Errori di “parola- indicazione” : il bambino indica un
oggetto senza pronunciare la parola-numero
● oppure il bambino utilizza la medesima etichetta per più
oggetti
1
2
3
4
25. ● oppure indica un oggetto pronunciando più parole- numero
1
3
2
4
6
5
7
8
● Errori di “indicazione –oggetto”: il bambino mentre indica gli
oggetti ne salta uno, oppure ne indica uno più volte.
La presenza di questi errori è indice delle effettive
difficoltà che i bambini possono incontrare nel
contare.
26. Bibliografia e pubblicazioni consultate:
● “L’intelligenza numerica” Lucangeli, Poli, Molin (Ed.
Erickson)
● “La matematica con il corpo” Benvenuti- Grimaldi (Ed.
Erickson)
●“Il bambino e l’apprendimento del numero” di Miceli
Simona Serena - Università di Palermo, Facoltà Scienze
della Formazione A.A. 2003/04
● Camillo Bortolato: “Cosa non fare”, “Discalculia: malattia e guarigione”
“Messaggio all’insegnante”, “Non è matematica”
● AID Associazione Italiana per la dislessia “Giornate di supporto alla
formazione dei referenti per la dislessia dell’Emilia Romagna” Faenza 14
giugno 2007 Lorenzo Caligaris (pedagogista)
●“Dislessia” presentazione in PowePoint di Gilda Presenti