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IL NUMERO
Dalle “Indicazioni per il curricolo”

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… I bambini esplorano la realtà, imparando a organizzare le proprie
esperienze attraverso azioni consapevoli quali il raggruppare, il
comparare, il contare, l’ordinare, l’orientarsi e il rappresentare con
disegni e con parole …
… Partendo da situazioni di vita quotidiana, dal gioco, dalle
domande e dai problemi che nascono dall’esperienza concreta il
bambino comincia a costruire competenze trasversali quali:
osservare, manipolare, interpretare i simboli per rappresentare
significati …
COSTRUZIONE/SVILUPPO DELLA
CONOSCENZA NUMERICA
E DELLE ABILITÀ DEL CALCOLO
SISTEMA DI ELABORAZIONE DEL
NUMERO
Insieme delle capacità che consentono ad
un bambino di capire le quantità e di
produrre i numeri in forma orale (codice
verbale : “uno”) e in forma scritta (codice
numerico: “1”)
COMPRENSIONE DEL NUMERO:
I PROCESSI LESSICALI “ I numeri si dicono,....”
attribuire un nome ai numeri, produzione verbale della sequenza ordinata dei
numeri → automatizzazione
COME PROCEDERE
■ Sviluppare la fluidità verbale e potenziare la memoria uditiva sequenziale
(denominazione di oggetti, azioni,suoni, “elementi” delle storie,..... secondo un
ordine e far ripetere variando i tempi, memorizzazione di scioglilingua,....)
Un esempio “Alla fiera dell’Est”
Alla fiera dell'est,
per due soldi
un topolino mio padre comprò.
E venne il gatto
che si mangiò il topo
che al mercato mio padre comprò.
E venne il cane che morse il gatto
che mangiò il topo
Che al mercato mio padre
comprò ......

Scioglilingua
LA GOCCIOLINA LINA

La gocciolina Lina
È ora neve fina,
neve bianca,
neve fina
è la gocciolina Lina.

OTELLO
Otello sale sullo
sgabello;
sullo sgabello
Otello attacca
una pallina
all’alberello.
■ Usare la scansione linguistica ritmica come base
dell’enumerare ( un esempio:Fra Martino)

del meccanismo

■ Favorire l’apprendimento del nome dei numeri e l’automatizzazione della
sequenza numerica (conte, filastrocche, canzoncine da memorizzare,...)
La conta dei numeri

Tanto per contar....

Uno,due e tre,
uno due e tre,
Vuol dormire la figlia del re,
Quattro, cinque, sei e sette,
La papalina in testa si mette.
Poi conta otto, nove e dieci,
Nel materasso ci sono dei ceci.
Pungono lei, pungono me,
Questa volta tocca a te.

Uno,due, tre
in città mi sento un re.
Quatto e cinque
ogni rumore si distingue.
Sei e sette
i palazzi come vette.
Otto,nove e dieci
Vado a spasso con la bici.

■ Sviluppare l’idea di successione
Successioni temporali e spaziali (uso dei termini: prima-dopo-poi; davanti-dietro; destrasinistra....)
attività di gioco in modo iterativo: saltare,far rimbalzare la palla,composizioni iterative di
oggetti (es: una foglia gialla, una rossa, una marrone, una gialla, una rossa,....)
Costruzione di sequenze con cambi di colore, di forma, di dimensione,
Riconoscere e continuare un ritmo grafico cromatico
Costruzione di serie ascendenti e discendenti (anche con i regoli)
■ Avviare all’aumento numerico per aggiunta di una unità (giochi
,canzoncine,....) uno e ancora uno,.......
Un esempio

Un elefante si dondolava
Un elefante
si dondolava,
sopra un filo di ragnatela,
e ritenendola una cosa interessante,
andò a chiamare
un altro elefante.
Due elefanti........
(si può fare sottoforma di gioco che poi si può rappresentare con il
disegno e/o con i simboli numerici...)
I PROCESSI LESSICALI: “I numeri si scrivono”
Scrittura del numero: sviluppo

(Lucangeli 2002) / Hughes
( 1982 - 1987)

Dalla rappresentazione idiosincratica: grado informativo nullo per
un osservatore esterno ma portatore di significato per il bambino
alla rappresentazione pittografica:riproduzione
figurativa degli oggetti della collezione

Dalla rappresentazione iconica: segni grafici (ad
esempio aste) posti in corrispondenza biunivoca
degli oggetti,(inizio uso simboli arabici)

alla notazione convenzionale:
rappresentazione simbolica
(numeri arabici)

Potenziamento: Scrittura di numeri seguendo frecce orientate.

( 3 anni e mezzo, 4
anni)

(dai 4 ai 4 anni
e mezzo)

(5 anni, 5 anni e
mezzo
I PROCESSI LESSICALI: “I numeri si leggono”

Per il riconoscimento dei numeri:
- Filastrocche (1 è un prode soldatino,...)
- Presentazione di numeri animati,
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-Ricomposizione di numeri a “pezzi” (puzzle, 4/6 pezzi)
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- Sagome di numeri da colorare,.......

Le cifre arabe sono simboli
Importanti le attività legate all’uso dei simboli!!!
SCRITTURA E LETTURA DEI NUMERI:
PREREQUISITI DA SVILUPPARE
COORDINAZIONE VISUO-MOTORIA (mobilità delle dita → chiudere, aprire,
contrapporre, accartocciare, strappare,abbottonare,....... coordinazione della
mano; coordinazione della mano: ripassare tratti, collegare puntini riproducendo
una figura mostrata come modello ,.. Schede Frosting )
ABILITÀ VISUO- SPAZIALI:
● Riconoscere e distinguere le caratteristiche delle forme
● Individuare parti mancanti o un intero da immagine incompleta
● Riconoscere uno stesso oggetto, figura, segno,... tra altri uguali
ma con diverso orientamento spaziale
● Riprodurre oggetti, figure con diverso orientamento spaziale
RAPPORTI TOPOLOGICI:
aperto/chiuso; dentro/fuori; in mezzo;intorno; sopra/sotto; davanti/dietro; in alto/ in
basso; destra/sinistra.
Attenzione a:
- deficit di produzione fonologica in genere e delle parolenumero (lessico dei numeri)
-lettura dei numeri in codice verbale : 4 = 7
-Errori dovuti a difficoltà visuo-spaziali
-Problemi di coordinazione psicomotoria
-DISPRASSIA: gravi difficoltà di coordinazione motoria,
- Memorizzazione
COMPRENSIONE DEL NUMERO: I PROCESSI SEMANTICI
Capacità di comprendere il significato dei numeri attraverso una rappresentazione
mentale di tipo quantitativo → corrispondenza numero-quantità.
COME PROCEDERE:
Dagli aspetti qualitativi, agli aspetti quantitativi per introdurre alla numerosità
● Concetti qualitativi: discriminazione di
-forme, colori,dimensioni (grande/piccolo,alto/basso, lungo/corto
pesante/leggero; chiaro/ scuro,....)
- stima intuitiva del peso in relazione al volume,
indipendentemente dal volume;

Pesa più il
palloncino o il
sasso?

- stima intuitiva dello spazio occupato dagli oggetti in relazione alla loro dimensione.
(Collegare ogni peluche
con la cesta che lo può
contenere)
Concetti quantitativi
● Discriminazione di quantità indefinite: tanti/pochi per passare poi
a “uno”, “niente”, “nessuno”→ intuizione della quantità “zero”

● stima della numerosità “ di più / di meno,

indipendentemente dalla

grandezza degli oggetti
● stima della quantità indefinite: “troppo”/ “poco” con quantità continue e discontinue
● recupero e sviluppo delle esperienze sul numero “dimensionato” per indicare
misure (es: “la mamma per fare la torta ha usato un bicchierino di zucchero, 3
bicchierini di farina”,......
“ho fatto 4 passi da leone per arrivare al castello”,..... (Regina Reginella),
● stima dello spazio in relazione alla quantità
● confronto delle quantità per corrispondenza (sono più, sono meno)
● costruzione di insiemi equipotenti (tanti-quanti)
● aumento o diminuzione della quantità numerica:
“uno in più / uno in meno”.
ATTENZIONE ALL’EFFETTO “STROOP” NUMERICO !!!
Il bambino ha difficoltà a riconoscere e comparare quantità numeriche se il
compito presenta condizioni percettivamente e/o quantitativamente ambigue, ad
esempio fanno fatica a riconoscere quale fra due numeri sia più grande se uno è
scritto in dimensioni maggiori dell’altro oppure se si riferiscono ad oggetti di
grandezza diversa, come elefanti e pesciolini.

Dove ci
sono più
animali?

NECESSITÀ DI:
- analizzare il rapporto tra DIMENSIONE e NUMEROSITÀ
↓
Distinzione tra “QUANTO” e QUANTI”
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COMPRENSIONE DEL NUMERO:
I PROCESSI SEMANTICI
● Isolare la quantità “1”
● Passare alla quantità “2 – 3 - .... ” per incremento successivo (n + 1)
● Associazione delle quantità ad elementi conosciuti dal bambino (dal
proprio corpo – “1 come il mio naso” alle cose “4 come le ruote
dell’automobile”,...)
● Associazione dello stesso numerale a insiemi diversi → principio di
generalizzazione.
● Rappresentazione della stessa quantità attraverso configurazioni
spaziali diverse (semplici quesiti problematici sulla modalità di
disposizione)
Questo favorisce un rapido
riconoscimento visivo della
quantità (subitizing) e avvia
all’invarianza della quantità
stessa.

Alla fine del 3° anno della scuola dell’infanzia i bambini dovrebbero arrivare
a “possedere” la quantità fino a 5.
I PROCESSI SINTATTICI:
rapporti tra le cifre all’interno del numero → la posizione delle cifre determina il
loro valore nel nostro sistema numerico che è organizzato per ordine di
grandezze (unità, decine, centinaia,....) da destra a sinistra.
COSA FARE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA?
Alla scuola dell’infanzia si può lavorare su:
- concetto di ordine ( piccolo / medio/ grande; primo, secondo,
ultimo) (nelle cifre del numero c’è un ordine!)
(tornano le sequenze ordinate in senso crescente e decrescente, l’uso
corretto degli indicatori spazio-temporali: “davanti, dietro; prima-dopo;...)
Riflettere sui rapporti tra i
disegni.
Es “medio” perché?
Rispetto a chi?
..............
grande

medio

piccolo
concetto implicito di inclusione (una “unità” può
rappresentare un insieme di unità come una decina è
formata da 10 elementi)
- Riflettere su “elementi” che indicano un insieme di unità
Una mano → cinque dita

Un paio di occhiali → 2 lenti

Un bosco
Una coppia di ballerini → 2 persone

↓
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IL COUNTING:
capacità di conteggio, permette di rispondere alla domanda
“Quanti sono?”
1 2 3 4 5 6 7 8 9
Ha come base i principi di:
♦ corrispondenza uno a uno,
♦ ordine stabile, (la sequenza di parole-numero è sempre la
stessa)
♦ cardinalità
♦ irrilevanza dell’ordine : una determinata etichetta numerica
essere associata a qualunque oggetto

1

♦ astrazione:
cosa

2

2

1

il conteggio può essere applicato ad ogni

può
COMPRENSIONE DEL NUMERO: COUNTING
COSA FARE?

♦ Lavorare sulle relazioni biunivoche (bambini/cartelleseggiolina; bambini/giocattoli-merende,.......);
♦ Lavorare sui “conteggi” accompagnati da movimenti del
corpo – battute di mano, passi, salti,...
♦ Lavorare sull’ordinamento di elementi in sequenze
♦ Lavorare sui ritmi (dalle filastrocche a gesti, oggetti,...) facendo attenzione
alla successione temporale – prima/dopo/poi e spaziale davanti/dietro/in mezzo
♦ Svolgere attività di conteggio e avviare all’uso del codice
arabico
● conteggio di elementi
* con lo “spostamento” spaziale degli stessi in modo da
evidenziare gli elementi contati e quelli da contare,
* indicando o guardando ciascun elemento di un insieme una
ed una sola volta (→ organizzazione dello spazio percettivo e sua
esplorazione senza omissioni o ripetizioni);
* Coordinazione delle azioni “toccare” (o indicare o guardare)
“esprimere” verbalmente la sequenza numerica
→ corrispondenza numero pronunciato
oggetto individuato
* pronuncia chiara dell’ultima etichetta che è anche la
cardinalità dell’insieme.
●

conteggio di elementi con scrittura del simbolo arabico

e
● incremento
problemici

3e2

della quantità (n + 1) con semplici storie o quesiti

Es: Due rane nello stagno, allegre fanno il bagno, arriva anche la rana Rina
per fare una nuotatina.
Quante rane ci sono ora nello stagno?

e

2 e 1 fa 3
● “idea” di zero
Contare gli elementi di un insieme secondo caratteristiche
specifiche, l’assenza di caratteristiche → “nessuno”→ idea
di zero

Quante sono le api?
Quante sono le farfalle?
Quanti sono i coniglietti?
● Strategie di conteggio mentale
♦ Stimolare il riconoscimento di piccole
quantità ( 2/3) a “colpo d’occhio”

♦ Disporre una quantità “costante” con
la stessa collocazione spaziale

♦ Individuare la quantità costante in
ogni riquadro
♦ Con lo stesso criterio, aumentare la quantità costante
fino a 5: quantità basilare per la successiva scomposizione
numerica!!
COUNTING: possibili errori
● Errori di sequenza: le etichette numeriche usate non
rispettano la sequenza corretta (1,2,4,5, 6,8)
● Errori di “parola- indicazione” : il bambino indica un
oggetto senza pronunciare la parola-numero
● oppure il bambino utilizza la medesima etichetta per più
oggetti
1

2

3

4
● oppure indica un oggetto pronunciando più parole- numero
1

3
2

4

6
5

7

8

● Errori di “indicazione –oggetto”: il bambino mentre indica gli
oggetti ne salta uno, oppure ne indica uno più volte.

La presenza di questi errori è indice delle effettive
difficoltà che i bambini possono incontrare nel
contare.
Bibliografia e pubblicazioni consultate:
● “L’intelligenza numerica” Lucangeli, Poli, Molin (Ed.
Erickson)
● “La matematica con il corpo” Benvenuti- Grimaldi (Ed.
Erickson)
●“Il bambino e l’apprendimento del numero” di Miceli
Simona Serena - Università di Palermo, Facoltà Scienze
della Formazione A.A. 2003/04
● Camillo Bortolato: “Cosa non fare”, “Discalculia: malattia e guarigione”
“Messaggio all’insegnante”, “Non è matematica”

● AID Associazione Italiana per la dislessia “Giornate di supporto alla
formazione dei referenti per la dislessia dell’Emilia Romagna” Faenza 14
giugno 2007 Lorenzo Caligaris (pedagogista)

●“Dislessia” presentazione in PowePoint di Gilda Presenti

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  • 1. IL NUMERO Dalle “Indicazioni per il curricolo” • • … I bambini esplorano la realtà, imparando a organizzare le proprie esperienze attraverso azioni consapevoli quali il raggruppare, il comparare, il contare, l’ordinare, l’orientarsi e il rappresentare con disegni e con parole … … Partendo da situazioni di vita quotidiana, dal gioco, dalle domande e dai problemi che nascono dall’esperienza concreta il bambino comincia a costruire competenze trasversali quali: osservare, manipolare, interpretare i simboli per rappresentare significati …
  • 2. COSTRUZIONE/SVILUPPO DELLA CONOSCENZA NUMERICA E DELLE ABILITÀ DEL CALCOLO SISTEMA DI ELABORAZIONE DEL NUMERO Insieme delle capacità che consentono ad un bambino di capire le quantità e di produrre i numeri in forma orale (codice verbale : “uno”) e in forma scritta (codice numerico: “1”)
  • 3. COMPRENSIONE DEL NUMERO: I PROCESSI LESSICALI “ I numeri si dicono,....” attribuire un nome ai numeri, produzione verbale della sequenza ordinata dei numeri → automatizzazione COME PROCEDERE ■ Sviluppare la fluidità verbale e potenziare la memoria uditiva sequenziale (denominazione di oggetti, azioni,suoni, “elementi” delle storie,..... secondo un ordine e far ripetere variando i tempi, memorizzazione di scioglilingua,....) Un esempio “Alla fiera dell’Est” Alla fiera dell'est, per due soldi un topolino mio padre comprò. E venne il gatto che si mangiò il topo che al mercato mio padre comprò. E venne il cane che morse il gatto che mangiò il topo Che al mercato mio padre comprò ...... Scioglilingua LA GOCCIOLINA LINA La gocciolina Lina È ora neve fina, neve bianca, neve fina è la gocciolina Lina. OTELLO Otello sale sullo sgabello; sullo sgabello Otello attacca una pallina all’alberello.
  • 4. ■ Usare la scansione linguistica ritmica come base dell’enumerare ( un esempio:Fra Martino) del meccanismo ■ Favorire l’apprendimento del nome dei numeri e l’automatizzazione della sequenza numerica (conte, filastrocche, canzoncine da memorizzare,...) La conta dei numeri Tanto per contar.... Uno,due e tre, uno due e tre, Vuol dormire la figlia del re, Quattro, cinque, sei e sette, La papalina in testa si mette. Poi conta otto, nove e dieci, Nel materasso ci sono dei ceci. Pungono lei, pungono me, Questa volta tocca a te. Uno,due, tre in città mi sento un re. Quatto e cinque ogni rumore si distingue. Sei e sette i palazzi come vette. Otto,nove e dieci Vado a spasso con la bici. ■ Sviluppare l’idea di successione Successioni temporali e spaziali (uso dei termini: prima-dopo-poi; davanti-dietro; destrasinistra....) attività di gioco in modo iterativo: saltare,far rimbalzare la palla,composizioni iterative di oggetti (es: una foglia gialla, una rossa, una marrone, una gialla, una rossa,....) Costruzione di sequenze con cambi di colore, di forma, di dimensione, Riconoscere e continuare un ritmo grafico cromatico Costruzione di serie ascendenti e discendenti (anche con i regoli)
  • 5. ■ Avviare all’aumento numerico per aggiunta di una unità (giochi ,canzoncine,....) uno e ancora uno,....... Un esempio Un elefante si dondolava Un elefante si dondolava, sopra un filo di ragnatela, e ritenendola una cosa interessante, andò a chiamare un altro elefante. Due elefanti........ (si può fare sottoforma di gioco che poi si può rappresentare con il disegno e/o con i simboli numerici...)
  • 6. I PROCESSI LESSICALI: “I numeri si scrivono” Scrittura del numero: sviluppo (Lucangeli 2002) / Hughes ( 1982 - 1987) Dalla rappresentazione idiosincratica: grado informativo nullo per un osservatore esterno ma portatore di significato per il bambino alla rappresentazione pittografica:riproduzione figurativa degli oggetti della collezione Dalla rappresentazione iconica: segni grafici (ad esempio aste) posti in corrispondenza biunivoca degli oggetti,(inizio uso simboli arabici) alla notazione convenzionale: rappresentazione simbolica (numeri arabici) Potenziamento: Scrittura di numeri seguendo frecce orientate. ( 3 anni e mezzo, 4 anni) (dai 4 ai 4 anni e mezzo) (5 anni, 5 anni e mezzo
  • 7. I PROCESSI LESSICALI: “I numeri si leggono” Per il riconoscimento dei numeri: - Filastrocche (1 è un prode soldatino,...) - Presentazione di numeri animati, -costruzione di numeri (pongo,das,..) -Ricomposizione di numeri a “pezzi” (puzzle, 4/6 pezzi) -Cartoncini con i numeri a rilievo da ripassare con il dito, - Sagome di numeri da colorare,....... Le cifre arabe sono simboli Importanti le attività legate all’uso dei simboli!!!
  • 8. SCRITTURA E LETTURA DEI NUMERI: PREREQUISITI DA SVILUPPARE COORDINAZIONE VISUO-MOTORIA (mobilità delle dita → chiudere, aprire, contrapporre, accartocciare, strappare,abbottonare,....... coordinazione della mano; coordinazione della mano: ripassare tratti, collegare puntini riproducendo una figura mostrata come modello ,.. Schede Frosting ) ABILITÀ VISUO- SPAZIALI: ● Riconoscere e distinguere le caratteristiche delle forme ● Individuare parti mancanti o un intero da immagine incompleta ● Riconoscere uno stesso oggetto, figura, segno,... tra altri uguali ma con diverso orientamento spaziale ● Riprodurre oggetti, figure con diverso orientamento spaziale RAPPORTI TOPOLOGICI: aperto/chiuso; dentro/fuori; in mezzo;intorno; sopra/sotto; davanti/dietro; in alto/ in basso; destra/sinistra.
  • 9. Attenzione a: - deficit di produzione fonologica in genere e delle parolenumero (lessico dei numeri) -lettura dei numeri in codice verbale : 4 = 7 -Errori dovuti a difficoltà visuo-spaziali -Problemi di coordinazione psicomotoria -DISPRASSIA: gravi difficoltà di coordinazione motoria, - Memorizzazione
  • 10. COMPRENSIONE DEL NUMERO: I PROCESSI SEMANTICI Capacità di comprendere il significato dei numeri attraverso una rappresentazione mentale di tipo quantitativo → corrispondenza numero-quantità. COME PROCEDERE: Dagli aspetti qualitativi, agli aspetti quantitativi per introdurre alla numerosità ● Concetti qualitativi: discriminazione di -forme, colori,dimensioni (grande/piccolo,alto/basso, lungo/corto pesante/leggero; chiaro/ scuro,....) - stima intuitiva del peso in relazione al volume, indipendentemente dal volume; Pesa più il palloncino o il sasso? - stima intuitiva dello spazio occupato dagli oggetti in relazione alla loro dimensione. (Collegare ogni peluche con la cesta che lo può contenere)
  • 11. Concetti quantitativi ● Discriminazione di quantità indefinite: tanti/pochi per passare poi a “uno”, “niente”, “nessuno”→ intuizione della quantità “zero” ● stima della numerosità “ di più / di meno, indipendentemente dalla grandezza degli oggetti ● stima della quantità indefinite: “troppo”/ “poco” con quantità continue e discontinue ● recupero e sviluppo delle esperienze sul numero “dimensionato” per indicare misure (es: “la mamma per fare la torta ha usato un bicchierino di zucchero, 3 bicchierini di farina”,...... “ho fatto 4 passi da leone per arrivare al castello”,..... (Regina Reginella), ● stima dello spazio in relazione alla quantità ● confronto delle quantità per corrispondenza (sono più, sono meno) ● costruzione di insiemi equipotenti (tanti-quanti) ● aumento o diminuzione della quantità numerica: “uno in più / uno in meno”.
  • 12. ATTENZIONE ALL’EFFETTO “STROOP” NUMERICO !!! Il bambino ha difficoltà a riconoscere e comparare quantità numeriche se il compito presenta condizioni percettivamente e/o quantitativamente ambigue, ad esempio fanno fatica a riconoscere quale fra due numeri sia più grande se uno è scritto in dimensioni maggiori dell’altro oppure se si riferiscono ad oggetti di grandezza diversa, come elefanti e pesciolini. Dove ci sono più animali? NECESSITÀ DI: - analizzare il rapporto tra DIMENSIONE e NUMEROSITÀ ↓ Distinzione tra “QUANTO” e QUANTI” ↓ Indipendenza della numerosità da altri attributi
  • 13. COMPRENSIONE DEL NUMERO: I PROCESSI SEMANTICI ● Isolare la quantità “1” ● Passare alla quantità “2 – 3 - .... ” per incremento successivo (n + 1) ● Associazione delle quantità ad elementi conosciuti dal bambino (dal proprio corpo – “1 come il mio naso” alle cose “4 come le ruote dell’automobile”,...) ● Associazione dello stesso numerale a insiemi diversi → principio di generalizzazione. ● Rappresentazione della stessa quantità attraverso configurazioni spaziali diverse (semplici quesiti problematici sulla modalità di disposizione)
  • 14. Questo favorisce un rapido riconoscimento visivo della quantità (subitizing) e avvia all’invarianza della quantità stessa. Alla fine del 3° anno della scuola dell’infanzia i bambini dovrebbero arrivare a “possedere” la quantità fino a 5.
  • 15. I PROCESSI SINTATTICI: rapporti tra le cifre all’interno del numero → la posizione delle cifre determina il loro valore nel nostro sistema numerico che è organizzato per ordine di grandezze (unità, decine, centinaia,....) da destra a sinistra. COSA FARE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA? Alla scuola dell’infanzia si può lavorare su: - concetto di ordine ( piccolo / medio/ grande; primo, secondo, ultimo) (nelle cifre del numero c’è un ordine!) (tornano le sequenze ordinate in senso crescente e decrescente, l’uso corretto degli indicatori spazio-temporali: “davanti, dietro; prima-dopo;...) Riflettere sui rapporti tra i disegni. Es “medio” perché? Rispetto a chi? .............. grande medio piccolo
  • 16. concetto implicito di inclusione (una “unità” può rappresentare un insieme di unità come una decina è formata da 10 elementi) - Riflettere su “elementi” che indicano un insieme di unità Una mano → cinque dita Un paio di occhiali → 2 lenti Un bosco Una coppia di ballerini → 2 persone ↓ Tanti alberi
  • 17. IL COUNTING: capacità di conteggio, permette di rispondere alla domanda “Quanti sono?” 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Ha come base i principi di: ♦ corrispondenza uno a uno, ♦ ordine stabile, (la sequenza di parole-numero è sempre la stessa) ♦ cardinalità
  • 18. ♦ irrilevanza dell’ordine : una determinata etichetta numerica essere associata a qualunque oggetto 1 ♦ astrazione: cosa 2 2 1 il conteggio può essere applicato ad ogni può
  • 19. COMPRENSIONE DEL NUMERO: COUNTING COSA FARE? ♦ Lavorare sulle relazioni biunivoche (bambini/cartelleseggiolina; bambini/giocattoli-merende,.......); ♦ Lavorare sui “conteggi” accompagnati da movimenti del corpo – battute di mano, passi, salti,... ♦ Lavorare sull’ordinamento di elementi in sequenze ♦ Lavorare sui ritmi (dalle filastrocche a gesti, oggetti,...) facendo attenzione alla successione temporale – prima/dopo/poi e spaziale davanti/dietro/in mezzo
  • 20. ♦ Svolgere attività di conteggio e avviare all’uso del codice arabico ● conteggio di elementi * con lo “spostamento” spaziale degli stessi in modo da evidenziare gli elementi contati e quelli da contare, * indicando o guardando ciascun elemento di un insieme una ed una sola volta (→ organizzazione dello spazio percettivo e sua esplorazione senza omissioni o ripetizioni); * Coordinazione delle azioni “toccare” (o indicare o guardare) “esprimere” verbalmente la sequenza numerica → corrispondenza numero pronunciato oggetto individuato * pronuncia chiara dell’ultima etichetta che è anche la cardinalità dell’insieme.
  • 21. ● conteggio di elementi con scrittura del simbolo arabico e ● incremento problemici 3e2 della quantità (n + 1) con semplici storie o quesiti Es: Due rane nello stagno, allegre fanno il bagno, arriva anche la rana Rina per fare una nuotatina. Quante rane ci sono ora nello stagno? e 2 e 1 fa 3
  • 22. ● “idea” di zero Contare gli elementi di un insieme secondo caratteristiche specifiche, l’assenza di caratteristiche → “nessuno”→ idea di zero Quante sono le api? Quante sono le farfalle? Quanti sono i coniglietti?
  • 23. ● Strategie di conteggio mentale ♦ Stimolare il riconoscimento di piccole quantità ( 2/3) a “colpo d’occhio” ♦ Disporre una quantità “costante” con la stessa collocazione spaziale ♦ Individuare la quantità costante in ogni riquadro ♦ Con lo stesso criterio, aumentare la quantità costante fino a 5: quantità basilare per la successiva scomposizione numerica!!
  • 24. COUNTING: possibili errori ● Errori di sequenza: le etichette numeriche usate non rispettano la sequenza corretta (1,2,4,5, 6,8) ● Errori di “parola- indicazione” : il bambino indica un oggetto senza pronunciare la parola-numero ● oppure il bambino utilizza la medesima etichetta per più oggetti 1 2 3 4
  • 25. ● oppure indica un oggetto pronunciando più parole- numero 1 3 2 4 6 5 7 8 ● Errori di “indicazione –oggetto”: il bambino mentre indica gli oggetti ne salta uno, oppure ne indica uno più volte. La presenza di questi errori è indice delle effettive difficoltà che i bambini possono incontrare nel contare.
  • 26. Bibliografia e pubblicazioni consultate: ● “L’intelligenza numerica” Lucangeli, Poli, Molin (Ed. Erickson) ● “La matematica con il corpo” Benvenuti- Grimaldi (Ed. Erickson) ●“Il bambino e l’apprendimento del numero” di Miceli Simona Serena - Università di Palermo, Facoltà Scienze della Formazione A.A. 2003/04 ● Camillo Bortolato: “Cosa non fare”, “Discalculia: malattia e guarigione” “Messaggio all’insegnante”, “Non è matematica” ● AID Associazione Italiana per la dislessia “Giornate di supporto alla formazione dei referenti per la dislessia dell’Emilia Romagna” Faenza 14 giugno 2007 Lorenzo Caligaris (pedagogista) ●“Dislessia” presentazione in PowePoint di Gilda Presenti