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APPRENDIMENTO
L’APPRENDIMENTO È UN PROCESSO
NATURALE ATTIVO CHE IMPEGNA LA
VOLONTÀ ED È MEDIATO INTERNAMENTE.
È UN PROCESSO DI COSTRUZIONE DI
SIGNIFICATI IN BASE ALLE INFORMAZIONI
E ALLE ESPERIENZE, DIRETTO A UN
OBIETTIVO E FILTRATO ATTRAVERSO LE
PERCEZIONI, I PENSIERI E I SENTIMENTI
DI CIASCUN ALLIEVO.
(PIETRO BOSCOLO)
MODIFICARE LA DIDATTICA PER LA
CLASSE
 DIDATTICA COSTRUTTIVISTA
•APPRENDIMENTO
COOPERATIVO/TUTORING
•APPROCCIO METACOGNITIVO (per
l’insegnante e per l’alunno)
•COSTRUZIONE DI ABILITÀ DI STUDIO
DIDATTICA COSTRUTTIVISTA
• BASATA SU PROCESSI DI COSTRUZIONE
ATTIVA DI SIGNIFICATI
• UTILIZZO DI SCHEMI
• APPRENDIMENTO RISULTATO
DELL’INTERAZIONE TRA * CARATTERISTICHE
INDIVIDUALI DEL SOGGETTO, * ATTIVITÀ DI
APPRENDIMENTO, * CARATTERISTICHE DEL
MATERIALE DA APPRENDERE,
* CARATTERISTICHE DELLA QUALITÀ
DELL’ISTRUZIONE, * COMPITO CRITERIALE.
APPROCCIO METACOGNITIVO
CONSAPEVOLEZZA
DI CIÒ CHE SI STA FACENDO
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QUANDO È OPPORTUNO FARLO
IN QUALI CONDIZIONI FARLO
Assumere un atteggiamento di costante
attenzione metacognitiva all’interno delle diverse
discipline
OPERARE A QUATTRO LIVELLI
• CONOSCENZA SUL FUNZIONAMENTO COGNITIVO IN
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• CONSAPEVOLEZZA DEL PROPRIO FUNZIONAMENTO
COGNITIVO
• CONTROLLO DEI PROCESSI COGNITIVI
• RICONOSCIMENTO DELLE VARIABILI PSICOLOGICHE
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  • 1. APPRENDIMENTO L’APPRENDIMENTO È UN PROCESSO NATURALE ATTIVO CHE IMPEGNA LA VOLONTÀ ED È MEDIATO INTERNAMENTE. È UN PROCESSO DI COSTRUZIONE DI SIGNIFICATI IN BASE ALLE INFORMAZIONI E ALLE ESPERIENZE, DIRETTO A UN OBIETTIVO E FILTRATO ATTRAVERSO LE PERCEZIONI, I PENSIERI E I SENTIMENTI DI CIASCUN ALLIEVO. (PIETRO BOSCOLO)
  • 2. MODIFICARE LA DIDATTICA PER LA CLASSE  DIDATTICA COSTRUTTIVISTA •APPRENDIMENTO COOPERATIVO/TUTORING •APPROCCIO METACOGNITIVO (per l’insegnante e per l’alunno) •COSTRUZIONE DI ABILITÀ DI STUDIO
  • 3. DIDATTICA COSTRUTTIVISTA • BASATA SU PROCESSI DI COSTRUZIONE ATTIVA DI SIGNIFICATI • UTILIZZO DI SCHEMI • APPRENDIMENTO RISULTATO DELL’INTERAZIONE TRA * CARATTERISTICHE INDIVIDUALI DEL SOGGETTO, * ATTIVITÀ DI APPRENDIMENTO, * CARATTERISTICHE DEL MATERIALE DA APPRENDERE, * CARATTERISTICHE DELLA QUALITÀ DELL’ISTRUZIONE, * COMPITO CRITERIALE.
  • 4. APPROCCIO METACOGNITIVO CONSAPEVOLEZZA DI CIÒ CHE SI STA FACENDO DEL PERCHÉ LO SI FA QUANDO È OPPORTUNO FARLO IN QUALI CONDIZIONI FARLO Assumere un atteggiamento di costante attenzione metacognitiva all’interno delle diverse discipline
  • 5. OPERARE A QUATTRO LIVELLI • CONOSCENZA SUL FUNZIONAMENTO COGNITIVO IN GENERALE • CONSAPEVOLEZZA DEL PROPRIO FUNZIONAMENTO COGNITIVO • CONTROLLO DEI PROCESSI COGNITIVI • RICONOSCIMENTO DELLE VARIABILI PSICOLOGICHE CHE SOTTOSTANNO AI PROCESSI DI APPRENDIMENTO: - Locus of control - Attribuzione - Autoefficacia - Autostima - Motivazione
  • 6. SISTEMA NUMERICO • PROCESSI LESSICALI: capacità di attribuire un nome ai numeri • PROCESSI SEMANTICI: capacità di comprendere il significato dei numeri • PROCESSI SINTATTICI: relativi alle relazioni spaziali tra le cifre • COUNTING: capacità di conteggio • CALCOLO A MENTE • CALCOLO SCRITTO PROCESSI COGNITIVI PRINCIPALI
  • 7. • DIFFICILE MEMORIZZAZIONE DELLE TABELLINE • LENTEZZA E SIGNIFICATIVI ERRORI AD ENUMERARE ALL’INDIETRO DA 20 A 0 • DIFFICOLTÀ NELLA LETTURA E NELLA SCRITTURA DEI NUMERI AD UNA CIFRA • DIFFICOLTÀ A SOMMARE NUMERI IN COPPIA RICORRENDO AL FATTO ARITMETICO • LENTEZZA DI ESECUZIONE DI SEMPLICI CALCOLI RICONOSCIMENTO DEL DISTURBO VERSO LA FINE DELLA TERZA CLASSE. PRIMA SI POSSONO RILEVARE ALCUNI SEGNALI
  • 8. DIFFICOLTÀ • LA CONOSCENZA NUMERICA ERRORI A LIVELLO - LESSICALE - SINTATTICO - SEMANTICO • IL CALCOLO ERRORI - PROCEDURALI E APPLICAZIONE STRATEGIE - RECUPERO DEI FATTI ARITMETICI - DOVUTI A DIFFICOLTÀ VISUO-SPAZIALI POSSONO RIGUARDARE
  • 9. MECCANISMI DEL PROCESSO DI LETTURA  MECCANISMO DI ANTICIPAZIONE: SI BASA SU INDICI LINGUISTICI ED EXTRALINGUISTICI. MECCANISMO COGNITIVO.  MECCANISMO DI DECIFRAZIONE: LO SCRITTO VIENE ANALIZZATO NELLE UNITÀ CHE LO COMPONGONO. MECCANISMO PERCETTIVO
  • 10. ERRORI DI SCRITTURA • ERRORI FONOLOGICI - SCAMBI DI SUONO (p/b f/v s/f r/l …) - RIDUZIONE DI GRUPPO O DITTONGO (pota per porta, seda per sedia) - AGGIUNTE/OMISSIONI DI SUONI (torota per torta) - INVERSIONI/MIGRAZIONI (cimena per cinema) • ERRORI FONETICI - DOPPIE - ACCENTO
  • 11. • ERRORI ORTOGRAFICI - H - APOSTROFO - SCAMBI DI SUONI OMOFONI NON OMOGRAFI (quore, cuaderno, ecc.) - FUSIONI/SEPARAZIONI ILLEGALI (in sieme, conla) - ERRORI DI REGOLE(cie/ce) - ERRORI NELLA RAPPRESENTAZIONE DEI DI- TRIGRAMMI (cs/sc)
  • 12. ERRORI DI LETTURA • ERRORI DI SUONI - SCAMBI DI SUONI - OMISSIONE/AGGIUNTA DI SUONI - RIDUZIONE DI GRUPPI O DITTONGHI - ERRORI DI LINEA (INVERSIONI, MIGRAZIONI rase per resa) • ERRORI FONETICI - DOPPIE - ACCENTO • ERRORI DI RECUPERO ERRATO DEI DIGRAMMI (magnone per maglione) • ERRORI DI RECUPERO ERRATO DEL LESSICO ORTOGRAFICO (pesce per pace)
  • 13. • ERRORI DI ANTICIPAZIONE - LESSICALE (“Andò sotto il tavolo” per “Andò sotto il divano”) - MORFOSINTATTICA (mangiavano per mangiano) • OMISSIONE DI PAROLA • SALTI/RIPETIZIONI DI RIGHE Possono essere revisionati o no
  • 14. INTERVENTO ERRORI ORTOGRAFICI • DIGRAMMI E TRIGRAMMI Gli stessi grafemi rappresentano suoni diversi ca co cu che chi cia cio ciu ce ci ga go gu ghe ghi gia gio giu ge gi gna gno gnu gne gni scia scio sciu sce sci glia glio gliu glie gli Memorizzazione delle strutture utilizzando la lettura - riferimenti visivi stabili – graduare la presentazione dei digrammi
  • 15. INTERVENTO ERRORI ORTOGRAFICI • ALTRI ERRORI ORTOGRAFICI QUALI: SCAMBIO DI SUONI OMOFONI NON OMOGRAFI (C/Q), FUSIONI E SEPARAZIONI ILLEGALI, REGOLE ORTOGRAFICHE (CIECO, CIELO … ) Memorizzazione della forma corretta della parola (in fase d’apprendimento non proporre esercizi di decisione ortografica in cui viene mostrata al bambino la forma scorretta)
  • 16. STRUMENTI COMPENSATIVI • TABELLE: MESI, ALFABETO, DIVERSI CARATTERI • TAVOLA PITAGORICA • TABELLA DELLE MISURE E DELLE FORMULE • CALCOLATRICE • SCHEMI PER I PROBLEMI • REGISTRATORE • CARTINE GEOGRAFICHE E STORICHE • COMPUTER PER LA SCRITTURA E LA LETTURA • CASSETTE O CD REGISTRATI
  • 17. MISURE DISPENSATIVE • DISPENSA DA ALCUNE PRESTAZIONI QUALI: LETTURA A VOCE ALTA, SCRITTURA VELOCE SOTTO DETTATURA, STUDIO MNEMONICO DELLE TABELLINE, … • DISPENSA DALLO STUDIO DELLE LINGUE STRANIERE IN FORMA SCRITTA • TEMPI PIÙ LUNGHI PER LE PROVE SCRITTE E PER LO STUDIO • INTERROGAZIONI PROGRAMMATE • ASSEGNAZIONE DI COMPITI A CASA IN MISURA RIDOTTA • POSSIBILITÀ D’USO DI TESTI RIDOTTI NON PER CONTENUTO, MA PER QUANTITÀ DI PAGINE
  • 18. COSA FARE? • GRADUARE LE DIFFICOLTÀ DELLE PROPOSTE A SCUOLA E A CASA • DURANTE LE INTERROGAZIONI PORRE DOMANDE PRECISE E DARE TEMPO PER LA RISPOSTA (IL RAGAZZO CON DSA DEVE ELABORARE LA DOMANDA PRIMA DI DARE LA RISPOSTA). DOMANDE CON LINGUAGGIO CHIARO E SENZA DOPPIE NEGAZIONI. • DURANTE LE CONVERSAZIONI, I MOMENTI DI DISCUSSIONE, I BRAINSTORMING, … NON RIVOLGERSI AL RAGAZZO CON DSA PER PRIMO , MA NEMMENO PER ULTIMO (per evitare che un altro alunno dica ciò a cui aveva pensato)
  • 19. • QUANDO USIAMO LA LAVAGNA SCRIVERE IN MODO CHIARO (POSSIBILMENTE IN STAMPATO) E PARLARE RIVOLTI VERSO I RAGAZZI • DURANTE LE VERIFICHE, FORMULARE ANCHE ORALMENTE LE CONSEGNE • “LIBRETTO” DEGLI AIUTI: possono anche essere uno per casa e uno per scuola (per la scrittura, l’ortografia, la grammatica, i problemi,il lessico)
  • 20. COSA RICORDARE? • VI SONO ALCUNI FATTORI LINGUISTICI CHE INFLUENZANO LA POSSIBILITÀ DI LEGGERE: - FREQUENZA D’USO E VALORE D’IMMAGINE (CASA / PENA) - LUNGHEZZA - COMPLESSITÀ ORTOGRAFICA (MATITA / STRADA) IL BAMBINO SI ESERCITERÀ PIÙ FACILMENTE SE DEVE LEGGERE PAROLE SEMPLICI, BREVI, FREQUENTI E IMMAGINABILI. PUÒ APPOGGIARSI SULLE CONOSCENZE LESSICALI PER COMPENSARE LE DIFFICOLTÀ DI LETTURA
  • 21. • IL METODO D’INSEGNAMENTO NON ORIGINA LA DISLESSIA, MA LE PROPOSTE CHE FACCIAMO POSSONO RIDURNE GLI EFFETTI • IN PRESENZA DI UNA SPECIFICA DISABILITÀ, LA RIPETIZIONE COME FATTORE DI APPRENDIMENTO È INEFFICACE. • LA LETTURA NON È L’UNICO CANALE DI APPRENDIMENTO • PER UN ALUNNO CON DSA ANCHE LA COPIA È PIÙ DIFFICILE