1. Le emozioni che
aiutano a crescere
Ansia e paura
in età evolutiva
Giacomo Bortone
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2. All’origine della paura
• Ci emozioniamo per paura o l' emozione impaurisce?
• Tutto dipende da cio' che ci aspettiamo e da come il cervello
"legge" i fatti?
• Perche' ci emozioniamo?
• È la mente che, analizzando la realta' , trasmette le sue
emozioni al corpo facendoci percepire il batticuore, la
sudorazione, ecc.?
• Oppure, le emozioni sono reazioni automatiche che mettono
in moto il sistema nervoso autonomo (cuore, vasi sanguigni,
intestino) e le modifiche indotte nel corpo vengono lette dalla
nostra mente come emozioni?
Che cos’è un’emozione?
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3. L’emozione
Processo complesso e multifattoriale:
Si sostanzia in una serie di fenomenologie:
valutazione della situazione
attivazione dell’organismo
espressione e manifestazione delle
risposte emotive
prontezza e preparazione all’azione
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4. La fenomenologia dell’ansia e della paura
Risposte
comportamentali
Risposte
fisiologiche
Ansia e paura
Risposte
cognitive
Risposte
verbali
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8. Apprendimento e mantenimento dell’ansia
Attivazione
SNC
Esperienze
precedenti
Struttura
genetica
Valutazione
cognitiva
Comportamento
Attivazione
SE
Stimoli
esterni
Attivazione
SNV
Modificazioni
somatiche
Azione
sul sistema
immunitario
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9. Manifestazione ansiose
I TIC
Un tic è un disturbo del sistema
muscolo scheletrico
che si manifesta
come risposta motoria disfunzionale.
Non trova riscontro in
un danno organico e
non se ne conosce l’eziologia.
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11. Manifestazione ansiose
I TIC
Mod. Cognitivo-comportamentale
A: tensione, ansia
B: tic
C: riduzione dello stato
d’ansia.
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12. Paure innate o apprese
Per gli animali innate.
Per l’uomo problema deontologico
della sperimentazione
Esperimento di Watson e Rayner(1920):
Il caso del piccolo Albert
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13. Paure innate o apprese
Alcune caratteristiche si
presentano universalmente:
1) stimoli molto intensi
2) stimoli improvvisi
3) stimoli nuovi
4) stimoli pericolosi per la sopravviv. della specie
5) stimoli pericolosi per l’adattam. interpersonale
Superamento equipotenza
stimolo ansiogeno
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15. La prevenzione delle fobie
Elementi critici di diagnosi
•Iperprotettività
• Stile punitivo
• Carenze affettive
• Disabilità sociali
• Cultura familiare
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16. Dalla paura alla fobia
Intensità
Durata
Gravità del
disadattamento
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17. La sintomatologia fobica
Sproporz. rispetto richieste ambientali
Resistenza a spiegazioni razionali
Impossibil. controllo volontario
Evitamento della situazione temuta
La persistenza nel tempo
È disadattiva per il soggetto
Non è legata a nessun stadio sviluppo
ontogenetico
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22. Paure apprese: classi di
situazioni-stimolo
Eventi naturali
Manipolazione di stimoli fisici
Manipolazione di stimoli
psicologici e socio-psicologici
Manipol. variabili caratteristiche
del compito
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23. Il condizionamento classico e’ un tipo di apprendimento
che produce risposte già presenti nel repertorio comp.le
a seguito della presentazione di uno stimolo.
••Stimolo condizionato:cambia funzione a seconda
Stimolo condizionato:cambia funzione a seconda
del tipo di apprendimento
del tipo di apprendimento
••Stimolo incondizionato:stimolo presente in
Stimolo incondizionato:stimolo presente in
natura
natura
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24. Presentazione dello stimolo
Presentazione dello stimolo
SN (campanello)
SN (campanello)
dopo un numero di prove
dopo un numero di prove
SC risposta appresa)
SC ((risposta appresa)
SIC (cibo)
SIC (cibo)
RIC salivazione) RC
RIC ((salivazione) RC
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25. Presentazione dello stimolo
Presentazione dello stimolo
SN (coniglietto)
SN (coniglietto)
dopo un numero di prove
dopo un numero di prove
SC risposta appresa)
SC ((risposta appresa)
SIC (rumore forte improvv.)
SIC (rumore forte eeimprovv.)
RIC paura) RC
RIC ((paura) RC
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26. Una volta indotta la paura, i due autori suggerirono
l’adozione delle seguenti procedure per la sua eliminazione:
presentare costantemente al bambino quegli stimoli che elicitano
• Risposte di paura (Flooding).
• DS attraverso il gioco >>
• DS con rinforzi tangibili
• Modeling
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27. Incubazione della fobia
Il condizionamento classico
Urlo disumano verso
Marco“Sbrigatiiiiiii!”
Marco ha una reazione
di soprassalto, paura,
il cuore è in gola, ecc…
Alcuni secondi prima Marco aveva osservato che l’insegnante
aveva lo sguardo corrucciato, lo guardava fisso ed era agitato.
Se queste esperienze si ripetono di continuo che reazioni
provocheranno in futuro?
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28. Incubazione della fobia
Il modeling
Osservare un modello affettivamente
significativo o vicino a noi per
caratteristiche, può generare un
apprendimento dello stato ansioso per
“imitazione”
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29. I fattori di mantenimento della fobia
Il condizionamento operante
L’evitamento (Mowrer – Lamoreux)
Inizio a sentire disagio
appena mi avvicino a
scuola. Torno a casa e mi
sento meglio.
Cosa farò domani?
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30. La frequenza con cui si presenta un comportamento dipende
La frequenza con cui si presenta un comportamento dipende
dalle conseguenze che esso provoca.
dalle conseguenze che esso provoca.
Rinforzi: eventi che provocano un aumento nella frequenza
del comportamento che li precede.
Sd
Sr-
R
Sr+
Sd
R
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31. Positivo: verificarsi di
Negativo: cessazione di
una situazione gradevole.
una situazione spiacevole
Sd
R
Sr+
Sd
R
Sr-
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32. Le paure in età evolutiva
Tipo di paura
fasce d’età
anni
3-5
6-8
9-11
11-13 14-17
Stare da solo
Buio
Persone sconosciute
Cani
Punizioni dei genitori
Fantasmi
Ladri
Prendere brutti voti
Parlare davanti ad altre persone
Essere preso in giro
Tratto da: Terapia scolastica dell’ansia – P. Kendall e M. Di Pietro
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33. Ansia e apprendimento
La legge di Yerkes e Dodson
Livello ottimale
di attivazione e
risposta.
Bassa attivazione
bassa prestazione
Alta attivazione
bassa prestazione
Livello di attivazione
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34. Le variabili che influiscono sulla prestazione
Ansia
Performance
Motivazione
Abilità
Cognitive
Self-efficacy
Relazione positiva
Relazione negativa
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35. Analisi Funzionale degli stati emotivi
Con chi eri?
Dove eri?
Cosa facevi?
Come sei stato?
Cosa hai pensato nella tua testa?
Che cosa hai fatto?
Cosa è successo
dopo?
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36. Albert Bandura
…la percezione della propria capacità, ha un ruolo
importante nell’esercizio del controllo personale
sulla motivazione. Che le discordanze negative tra i
criteri interni e risultati siano motivanti piuttosto
a
che deprimenti, dipende dalla convinzione di essere o
no capaci di raggiungere gli obiettivi che ci si è posti.
Chi nutre dubbi sulle proprie capacità viene
facilmente dissuaso dai fallimenti. Chi invece è
sicuro delle proprie capacità intensifica i suoi sforzi
quando non riesce a raggiungere quello che si è
prefisso, e insiste finché non ha successo.
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37. Lo sviluppo della self-efficacy
Esperienze di padroneggiamento
Esperienze vicarie
Persuasione sociale
Stati fisiologici ed emozionali
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38. Learned helplessness
di Seligman
diminuisce la qualità delle risposte
Learned
helplessness
diminuisce la qualità delle strategie
problematiche emotive ed affettive
diminuisce la capacità di apprendere
maggiore presenza di pensieri
irrilevanti o estranei al compito
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