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1
Che cos’è la psicologia?
La psicologia può essere definita come lo
studio scientifico del comportamento
e
dei processi mentali
2
Che cos’è la psicologia?
Comportamento
Azioni fisiche osservabili compiute da una persona
Processi mentali
Modi in cui sensazioni, percezioni, ricordi, emozioni,
pensieri, etc. guidano la nostra comprensione del mondo e
che caratterizzano un individuo
Esperienze interiori coscienti e inconsce
I processi mentali non si possono vedere o sentire
– Pensieri, motivazioni, emozioni, etc.
3
La psicologia può essere definita come lo
studio scientifico del comportamento e
dei processi mentali
Scientifico in quanto la risposta che cerca di dare si
avvale di una raccolta sistematica, di analisi di
dati osservabili oggettivamente e di spiegazioni
sul funzionamento della mente
4
Cosa fa lo psicologo?
Studia questi argomenti scientificamente:
–Osserva attentamente il comportamento
–Conduce esperimenti controllati
Scopi
• Descrivere i comportamenti e i processi mentali
• Spiegare perchè questi comportamenti e processi
mentali avvengono
• Predire che cosa farà, come si comporterà una
persona in futuro
5
Psicologia
Prospettiva
comportamentale
Prospettiva
cognitiva
Prospettiva
psico-biologica
Prospettiva
psicoanalitica
Prospettiva
fenomenologica
6
Che cos’è la psicologia?
Etimologia della parola
Psicologia: psiche e logos.
Studio dell’anima (trad. latina di psiche).
7
• Origini della psicologia possono essere fatte risalire
alla riflessione e speculazione filosofica nella Grecia
antica.
• Origine nella filosofia e nella medicina
Origini lontane
8
• Tra gli importanti studiosi farei riferimento a tre
personaggi (per quanto riguarda le origini della psicologia):
• Il medico Ippocrate 469-361 a.C.)
• Il filosofo Platone (427 a.C.) – 347 a.C.))
• Il filosofo Aristotele (384 a.C. – 322 a.C.)
Origini lontane
9
Ippocrate (medico greco 469-361 a.C.):
Sosteneva che vi fosse una corrispondenza tra alcune
componenti interne dell’organismo, gli umori e il carattere
dell’individuo. La salute o la malattia sarebbe il risultato
dell’equilibrio o squilibrio tra questi umori.
Tipologia psicologica delle persone.
Origini lontane
UMORE CARATTERE
Sangue Sanguigno
Bile Gialla Collerico
Bile Nera Melanconico
Flegma Flegmatico
10
Aristotele, De Anima
Distinzione tra facoltà dell’anima:
• anima vegetativa (l’organismo si
nutre, cresce e si riproduce)
• anima sensitiva (acquisizione di
stimoli dall’esterno, sensazioni)
• anima intellettiva (pensiero e
volontà)
11
• Passaggio dallo studio della mente da un punto di vista
filosofico e neurofisiologico ad una prospettiva più
propriamente psicologica.
• Studio, per esempio, dei sistemi sensoriali non per
studiare i tessuti nervosi ecc., ma per indagare su
come i sistemi sensoriali contribuiscono all’attività del
“percepire”. Come avviene la percezione? Attraverso quali
processi organizziamo le informazioni visive? Come le
conoscenze apprese influiscono sulla percezione?
Autonomia della psicologia
12
Tempi più recenti
• Fechner (1801-1887), Elementi di psicofisica (1860):
relazione tra fisica e psicologia attraverso la psicofisica.
• Soglia assoluta e differenziale
13
Soglia assoluta
• Vista: la fiamma di una candela a 50 km di distanza in
una notte buia
• Udito: il battito di un orologio a 6 metri circa in situazione
di quiete
• Olfatto: una goccia di profumo diffusa nell’intero volume
di 6 stanze
• Tatto: l’ala di una mosca che cade sulla guancia dalla
distanza di 1 cm circa
• Gusto: un cucchiaino di tè colmo di zucchero in circa 8
litri d’acqua
14
Tempi più recenti
Lo strutturalismo
La mente e il comportamento (come i pianeti, le sostanze
chimiche e gli organi umani) possono essere oggetto di
studio scientifico.
La vita psichica è costituita dall’associazione di singoli
elementi a cui si accede attraverso l’introspezione
Esponente principale è
Wilhelm Wundt (1832-1920)
Nascita della psicologia, Lipsia
Primo laboratorio di
psicologia sperimentale (1879)
15
Wilhelm Wundt (1832-1920)
• Lineamenti di Psicologia Fisiologica (1873-74)
• Metodo: Introspezione (osservazione e registrazione della
natura delle proprie percezioni, pensieri e sentimenti). Riflessioni
prodotte da uno stimolo (luce colorata) sulle proprie impressioni
sensoriali. Descrizione e analisi dei contenuti della
coscienza
• Eredità della filosofia, ma Wundt arricchì con gli
esperimenti: variazione sistematica di alcune dimensioni fisiche di
uno stimolo e con l’introspezione si cercava di capire in che modo i
cambiamenti fisici modificassero l’esperienze cosciente del
soggetto.
• Riduzione dell’esperienza ai suoi contenuti elementari
16
La psicologia della Gestalt
(Wertheimer, Koffka, Koehler)
La teoria della Gestalt (nascita 1912) propone due leggi
generali sullo studio dei fenomeni psichici:
1) I fenomeni psicologici, non solo quelli percettivi,
avvengono in un campo.
2) I processi, per quanto le condizioni lo permettano,
tendono a rendere lo stato del campo buono, nel
senso di tendere all’equilibrio delle forze presenti.
17
• In antitesi allo strutturalismo di Wundt, I Gestaltisti
spiegavano I processi mentali (l’atto percettivo, per
es.) come un comportamento globale, immediato e
unitario che non era costituito dalla semplice
somma degli elementi in un tutto.
• Ciò che risulta importante per i gestaltisti, non sono
gli elementi in sé di una configurazione, ma sono le
relazioni tra le unità che compongono la struttura,
quelle che venivano definite “qualità emergenti”.
18
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22
Buona forma
Buona forma
PREGNANZA
PREGNANZA
PREGNANZA
30
La psicoanalisi
Clima culturale: Vienna fin de siècle
Capitale dell’Impero austro-ungarico, vastissimo e in
declino
Fermento culturale ricchissimo:
“I viennesi operarono una sorta di negazione della realtà esterna,
rivolgendo difensivamente lo sguardo all’interno, verso gli aspetti
della vita interiore” (Jervis, Bartolomei, 1996)
31
La psicoanalisi
Arte: Klimt, Schiele, Kokoschka
Architettura e Design: Loos, Wagner, Olbrich
Musica: Mahler, Schoenberg
Filosofia: Wittgenstein
Letteratura: Musil, Schnitzler, Von Hofmannsthal
Gli austriaci si impegnarono in riformulazioni critiche o in trasformazioni
sovversive delle loro tradizioni. Una edipica rivolta collettiva.
Die Jungen, Jung Wien, Jugend stil, (art nouveau, arte giovane, liberty)
Caffè Griendsteidl luogo d’incontro di letterati e uomini di cultura
32
1862-1918
33
La psicoanalisi
1. Teoria della personalità
2. Metodo di trattamento dei disturbi della personalità,
metodo terapeutico
Inconscio (libere associazioni, sogni, lapsus)
I fattori inconsci (istinti, pulsioni, conflitti) influenzano il
comportamento manifesto
34
Che
cosa la
gente
ha in
testa
35
I tre saggi sulla sessualità, 1905
(base di una teoria evolutiva dello sviluppo psichico)
• Sessualità centrale nella teoria e pratica freudiana
• Le fasi dello sviluppo psicoaffettivo come forme di
organizzazione della personalità
36
Il funzionalismo
37
Il funzionalismo
• William James, Principle of psychology, 1890
• Spirito americano
• Interesse verso le funzioni del pensiero (non verso la
struttura)
• Studio di come la mente opera perché un organismo
possa adattarsi al suo ambiente e vivere in esso
38
In psicologia il primo studioso a mostrare interesse nei
confronti del Sé è stato William James (1890), il quale ha
sottolineato la natura molteplice del sé e, in particolare,
l’esistenza di un Sé associato agli aspetti sociali.
Quest’ultimo riguarda le rappresentazioni della propria
persona che traggono spunto dalle molteplici immagini che
gli altri possiedono di noi.
In altre parole, esistono tanti sé sociali quanti sono gli
individui che di noi possiedono un’immagine.
39
Il funzionalismo
• Aspetti non razionali della natura dell’uomo
• Coscienza come un processo in continuo movimento
(stream of consciousness)
• Teoria delle emozioni: emozione come percezione dei
cambiamenti corporei
40
Il comportamentismo
• Comportamentismo classico (1913-1930; Watson)
• Neo-comportamentismo (1930-1950; Skinner, Tolman)
41
Il comportamentismo
• John B. Watson (1913). La psicologia come la vede il
comportamentista; trad. it. pp.53, 57, 64)
“La psicologia come la vede il comportamentista è un settore della
scienza naturale del tutto obiettivo e sperimentale. Il suo obiettivo è
la previsione e il controllo del comportamento. Per nessuna ragione
l’introspezione fa parte dei metodi impiegati. In nessun modo il
valore scientifico dei dati da essa ottenuti dipende dalla possibilità di
venire interpretati in termini di coscienza.
[…] Sono convinto che siamo in grado di scrivere una psicologia …
senza mai usare i termini di coscienza, di stati mentali, di mente, di
contenuto, di immaginazione e così via.
[…] Il comportamentista non traccia alcuna linea di demarcazione tra
l’uomo e l’animale. Il comportamento dell’uomo è solo una parte
dello schema totale di indagine seguito dal comportamentista.
[…] Lo si può fare in termini di “stimolo e risposta”.
42
Il comportamentismo: punti fondamentali
• Abbandonare la speculazione di tipo filosofico adottando
il metodo sperimentale.
• Rifiuto di qualsiasi riferimento ai processi mentali che
determinano il comportamento: scatola nera (black box).
L’oggetto di studio è la relazione tra gli stimoli ambientali e le
risposte (S – R). Non si può negare la presenza di processi che
determinano un comportamento, ma bisogna spiegare i fatti in base
ad una verifica sperimentale.
• Sviluppo dell’uomo spiegato in base alle modificazioni
prodotte dall’interazione con l’ambiente.
Il comportamento è visto come apprendimento: una catena di
associazioni S-R sia per quelli semplici che complessi (linguaggio e
comportamenti sociali).
43
Il comportamentismo: punti fondamentali
• Possibilità di spiegare il comportamento umano
attraverso la sperimentazione sugli animali.
Poiché i comportamenti complessi non sono che una somma di
associazioni semplici, è possibile studiare forme di apprendimento
attraverso lo studio di apprendimenti semplici osservabili negli
animali.
Il principale ambito di studio è l’apprendimento spiegato
sulla base del principio del condizionamento
44
Il neo-comportamentismo
• Skinner e Tolaman: Condizionamento operante;
Apprendimento latente, Mappa cognitiva.
S - O - R
45
Il cognitivismo
• Crisi del comportamentismo e l’emergere dei suoi
limiti.
• Emergere di altri ambiti disciplinari, neuroscienze,
infromatica, linguistica
• Miller, Galanter e Pribram: Piani e struttura del
comportamento (1960). Modello TOTE
46
Il cognitivismo
• Ulric Neisser (1967), Psicologia cognitivista (trad. It. pp.4, 7, 10):
“ Nel presente contesto, il termine cognitivo indica tutti quei processi
che comportano trasformazioni, elaborazioni, riduzioni,
immagazzinamenti, recuperi ed altri impieghi dell’input (in entrata)
sensoriale. Termini come sensazione, percezione, immaginazione,
ritenzione, ricordo, problem solving e pensiero, per citarne alcuni, si
riferiscono ad ipotetici stadi o aspetti dell’attività cognitiva.
… Prendiamo in considerazione il parallelo tra uomo e computer.
… Se l’input ha certe caratteristiche allora eseguire certe operazioni”.
• Studio dei processi mentali attraverso la teoria
dell’elaborazione umana dell’informazione
(HIP: Human Information Processing)
48
La prospettiva psico-biologica
Relazioni tra le funzioni mentali (i processi cognitivi)
e gli aspetti biologici
49
51
• Il principale strumento di indagine della neuropsicologia
cognitiva è la dissociazione
• Si ha dissociazione quando un paziente mostra un danno
selettivo a una particolare componente del sistema cognitivo
• L’esistenza di una dissociazione è interpretata come
dimostrazione dell’esistenza di un modulo (cioè un sistema
specifico che risponde solo a stimoli di una particolare classe)
Vedi Gazzaniga
Modalità di indagini psico-biologiche
52
La neuroimmagine funzionale
• La neuroimmagine funzionale studia in vivo le funzioni neurali
nel cervello umano
• La neuroimmagine funzionale si basa su tecniche di scansione
computerizzata e visualizzazione dell’attività cerebrale (PET e
fMRI)
• Queste tecniche permettono di stabilire quali parti del cervello
si attivano maggiormente durante l’esecuzione di un
determinato compito
53
Per es: tecniche, PET e fMRI, permettono di stabilire quali
parti del cervello si attivano durante l’esecuzione di un
compito
54
Le basi biologiche del linguaggio
•Linguaggio e cervello
•Varie aree del cervello (nell’emisfero sinistro della corteccia)
controllano le funzioni linguistiche
– Lesioni in queste aree provocano deficit del linguaggio
(afasie)
– Di norma le persone afasiche non hanno difficoltà di
pensiero o ragionamento
• Ciò corrobora l’ipotesi chomskiana del linguaggio
come facoltà autonoma
55
Le basi biologiche del linguaggio
•Localizzazione delle aree cerebrali che controllano le
funzioni linguistiche
•Paul Broca, neurologo francese (1824-1880): lesioni
localizzate nella parte posteriore del lobo frontale sinistro
(area di Broca) producevano gravi deficit nella capacità di
parlare.
•Carl Wernicke, neurologo tedesco (1848-1904): lesioni
localizzate nella corteccia temporale sinistra (area di
Wernicke) producevano disturbi nella produzione di
significati.
56
Le basi biologiche del linguaggio
Afasia di Broca (lesione localizzata in questa area)
I: faceva parte della Guardia Costiera?
P: No, er, si, barche…tosca…na…Guardia Costiera..anni
(solleva le dita indicandp 19)
I: Ah, Ha fatto parte della Guardia Costiera per 19 anni?
P: Ah…ragazzo…giusto…giusto
•Eloquio non fluente. Pause, esitazioni, etc.
57
•Le basi biologiche del linguaggio
Afasia di Wernicke (lesione localizzata nell’area di Wernicke)
“Ragazzi sto studiando. Sono terribilmente nervoso, sai, una
volta ogni tanto riesco a raggiungere. Non posso dire del
tarripoi, un mese fa, abbastanza poco, ho fatto molto bene,
ho imposto molto, mentre, d’altro canto, sai cosa intendo
dire… (Gardner, 1975).
58
Le basi biologiche del linguaggio
•Eloquio fluente, ma incomprensibile
•Nell’afasia di Broca l’eloquio è composto prevalentemente
da parole di contenuto. Pochi morfemi, poche frasi
complesse, qualità telegrafica.
•Nell’afasia di Wernicke, la sintassi è corretta, ma c’è
notevole perdita di contenuto. Problemi nel trovare le parole
giuste, creazione di neologismi.
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1 introduzione v

  • 1. 1 Che cos’è la psicologia? La psicologia può essere definita come lo studio scientifico del comportamento e dei processi mentali
  • 2. 2 Che cos’è la psicologia? Comportamento Azioni fisiche osservabili compiute da una persona Processi mentali Modi in cui sensazioni, percezioni, ricordi, emozioni, pensieri, etc. guidano la nostra comprensione del mondo e che caratterizzano un individuo Esperienze interiori coscienti e inconsce I processi mentali non si possono vedere o sentire – Pensieri, motivazioni, emozioni, etc.
  • 3. 3 La psicologia può essere definita come lo studio scientifico del comportamento e dei processi mentali Scientifico in quanto la risposta che cerca di dare si avvale di una raccolta sistematica, di analisi di dati osservabili oggettivamente e di spiegazioni sul funzionamento della mente
  • 4. 4 Cosa fa lo psicologo? Studia questi argomenti scientificamente: –Osserva attentamente il comportamento –Conduce esperimenti controllati Scopi • Descrivere i comportamenti e i processi mentali • Spiegare perchè questi comportamenti e processi mentali avvengono • Predire che cosa farà, come si comporterà una persona in futuro
  • 6. 6 Che cos’è la psicologia? Etimologia della parola Psicologia: psiche e logos. Studio dell’anima (trad. latina di psiche).
  • 7. 7 • Origini della psicologia possono essere fatte risalire alla riflessione e speculazione filosofica nella Grecia antica. • Origine nella filosofia e nella medicina Origini lontane
  • 8. 8 • Tra gli importanti studiosi farei riferimento a tre personaggi (per quanto riguarda le origini della psicologia): • Il medico Ippocrate 469-361 a.C.) • Il filosofo Platone (427 a.C.) – 347 a.C.)) • Il filosofo Aristotele (384 a.C. – 322 a.C.) Origini lontane
  • 9. 9 Ippocrate (medico greco 469-361 a.C.): Sosteneva che vi fosse una corrispondenza tra alcune componenti interne dell’organismo, gli umori e il carattere dell’individuo. La salute o la malattia sarebbe il risultato dell’equilibrio o squilibrio tra questi umori. Tipologia psicologica delle persone. Origini lontane UMORE CARATTERE Sangue Sanguigno Bile Gialla Collerico Bile Nera Melanconico Flegma Flegmatico
  • 10. 10 Aristotele, De Anima Distinzione tra facoltà dell’anima: • anima vegetativa (l’organismo si nutre, cresce e si riproduce) • anima sensitiva (acquisizione di stimoli dall’esterno, sensazioni) • anima intellettiva (pensiero e volontà)
  • 11. 11 • Passaggio dallo studio della mente da un punto di vista filosofico e neurofisiologico ad una prospettiva più propriamente psicologica. • Studio, per esempio, dei sistemi sensoriali non per studiare i tessuti nervosi ecc., ma per indagare su come i sistemi sensoriali contribuiscono all’attività del “percepire”. Come avviene la percezione? Attraverso quali processi organizziamo le informazioni visive? Come le conoscenze apprese influiscono sulla percezione? Autonomia della psicologia
  • 12. 12 Tempi più recenti • Fechner (1801-1887), Elementi di psicofisica (1860): relazione tra fisica e psicologia attraverso la psicofisica. • Soglia assoluta e differenziale
  • 13. 13 Soglia assoluta • Vista: la fiamma di una candela a 50 km di distanza in una notte buia • Udito: il battito di un orologio a 6 metri circa in situazione di quiete • Olfatto: una goccia di profumo diffusa nell’intero volume di 6 stanze • Tatto: l’ala di una mosca che cade sulla guancia dalla distanza di 1 cm circa • Gusto: un cucchiaino di tè colmo di zucchero in circa 8 litri d’acqua
  • 14. 14 Tempi più recenti Lo strutturalismo La mente e il comportamento (come i pianeti, le sostanze chimiche e gli organi umani) possono essere oggetto di studio scientifico. La vita psichica è costituita dall’associazione di singoli elementi a cui si accede attraverso l’introspezione Esponente principale è Wilhelm Wundt (1832-1920) Nascita della psicologia, Lipsia Primo laboratorio di psicologia sperimentale (1879)
  • 15. 15 Wilhelm Wundt (1832-1920) • Lineamenti di Psicologia Fisiologica (1873-74) • Metodo: Introspezione (osservazione e registrazione della natura delle proprie percezioni, pensieri e sentimenti). Riflessioni prodotte da uno stimolo (luce colorata) sulle proprie impressioni sensoriali. Descrizione e analisi dei contenuti della coscienza • Eredità della filosofia, ma Wundt arricchì con gli esperimenti: variazione sistematica di alcune dimensioni fisiche di uno stimolo e con l’introspezione si cercava di capire in che modo i cambiamenti fisici modificassero l’esperienze cosciente del soggetto. • Riduzione dell’esperienza ai suoi contenuti elementari
  • 16. 16 La psicologia della Gestalt (Wertheimer, Koffka, Koehler) La teoria della Gestalt (nascita 1912) propone due leggi generali sullo studio dei fenomeni psichici: 1) I fenomeni psicologici, non solo quelli percettivi, avvengono in un campo. 2) I processi, per quanto le condizioni lo permettano, tendono a rendere lo stato del campo buono, nel senso di tendere all’equilibrio delle forze presenti.
  • 17. 17 • In antitesi allo strutturalismo di Wundt, I Gestaltisti spiegavano I processi mentali (l’atto percettivo, per es.) come un comportamento globale, immediato e unitario che non era costituito dalla semplice somma degli elementi in un tutto. • Ciò che risulta importante per i gestaltisti, non sono gli elementi in sé di una configurazione, ma sono le relazioni tra le unità che compongono la struttura, quelle che venivano definite “qualità emergenti”.
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  • 30. 30 La psicoanalisi Clima culturale: Vienna fin de siècle Capitale dell’Impero austro-ungarico, vastissimo e in declino Fermento culturale ricchissimo: “I viennesi operarono una sorta di negazione della realtà esterna, rivolgendo difensivamente lo sguardo all’interno, verso gli aspetti della vita interiore” (Jervis, Bartolomei, 1996)
  • 31. 31 La psicoanalisi Arte: Klimt, Schiele, Kokoschka Architettura e Design: Loos, Wagner, Olbrich Musica: Mahler, Schoenberg Filosofia: Wittgenstein Letteratura: Musil, Schnitzler, Von Hofmannsthal Gli austriaci si impegnarono in riformulazioni critiche o in trasformazioni sovversive delle loro tradizioni. Una edipica rivolta collettiva. Die Jungen, Jung Wien, Jugend stil, (art nouveau, arte giovane, liberty) Caffè Griendsteidl luogo d’incontro di letterati e uomini di cultura
  • 33. 33 La psicoanalisi 1. Teoria della personalità 2. Metodo di trattamento dei disturbi della personalità, metodo terapeutico Inconscio (libere associazioni, sogni, lapsus) I fattori inconsci (istinti, pulsioni, conflitti) influenzano il comportamento manifesto
  • 35. 35 I tre saggi sulla sessualità, 1905 (base di una teoria evolutiva dello sviluppo psichico) • Sessualità centrale nella teoria e pratica freudiana • Le fasi dello sviluppo psicoaffettivo come forme di organizzazione della personalità
  • 37. 37 Il funzionalismo • William James, Principle of psychology, 1890 • Spirito americano • Interesse verso le funzioni del pensiero (non verso la struttura) • Studio di come la mente opera perché un organismo possa adattarsi al suo ambiente e vivere in esso
  • 38. 38 In psicologia il primo studioso a mostrare interesse nei confronti del Sé è stato William James (1890), il quale ha sottolineato la natura molteplice del sé e, in particolare, l’esistenza di un Sé associato agli aspetti sociali. Quest’ultimo riguarda le rappresentazioni della propria persona che traggono spunto dalle molteplici immagini che gli altri possiedono di noi. In altre parole, esistono tanti sé sociali quanti sono gli individui che di noi possiedono un’immagine.
  • 39. 39 Il funzionalismo • Aspetti non razionali della natura dell’uomo • Coscienza come un processo in continuo movimento (stream of consciousness) • Teoria delle emozioni: emozione come percezione dei cambiamenti corporei
  • 40. 40 Il comportamentismo • Comportamentismo classico (1913-1930; Watson) • Neo-comportamentismo (1930-1950; Skinner, Tolman)
  • 41. 41 Il comportamentismo • John B. Watson (1913). La psicologia come la vede il comportamentista; trad. it. pp.53, 57, 64) “La psicologia come la vede il comportamentista è un settore della scienza naturale del tutto obiettivo e sperimentale. Il suo obiettivo è la previsione e il controllo del comportamento. Per nessuna ragione l’introspezione fa parte dei metodi impiegati. In nessun modo il valore scientifico dei dati da essa ottenuti dipende dalla possibilità di venire interpretati in termini di coscienza. […] Sono convinto che siamo in grado di scrivere una psicologia … senza mai usare i termini di coscienza, di stati mentali, di mente, di contenuto, di immaginazione e così via. […] Il comportamentista non traccia alcuna linea di demarcazione tra l’uomo e l’animale. Il comportamento dell’uomo è solo una parte dello schema totale di indagine seguito dal comportamentista. […] Lo si può fare in termini di “stimolo e risposta”.
  • 42. 42 Il comportamentismo: punti fondamentali • Abbandonare la speculazione di tipo filosofico adottando il metodo sperimentale. • Rifiuto di qualsiasi riferimento ai processi mentali che determinano il comportamento: scatola nera (black box). L’oggetto di studio è la relazione tra gli stimoli ambientali e le risposte (S – R). Non si può negare la presenza di processi che determinano un comportamento, ma bisogna spiegare i fatti in base ad una verifica sperimentale. • Sviluppo dell’uomo spiegato in base alle modificazioni prodotte dall’interazione con l’ambiente. Il comportamento è visto come apprendimento: una catena di associazioni S-R sia per quelli semplici che complessi (linguaggio e comportamenti sociali).
  • 43. 43 Il comportamentismo: punti fondamentali • Possibilità di spiegare il comportamento umano attraverso la sperimentazione sugli animali. Poiché i comportamenti complessi non sono che una somma di associazioni semplici, è possibile studiare forme di apprendimento attraverso lo studio di apprendimenti semplici osservabili negli animali. Il principale ambito di studio è l’apprendimento spiegato sulla base del principio del condizionamento
  • 44. 44 Il neo-comportamentismo • Skinner e Tolaman: Condizionamento operante; Apprendimento latente, Mappa cognitiva. S - O - R
  • 45. 45 Il cognitivismo • Crisi del comportamentismo e l’emergere dei suoi limiti. • Emergere di altri ambiti disciplinari, neuroscienze, infromatica, linguistica • Miller, Galanter e Pribram: Piani e struttura del comportamento (1960). Modello TOTE
  • 46. 46 Il cognitivismo • Ulric Neisser (1967), Psicologia cognitivista (trad. It. pp.4, 7, 10): “ Nel presente contesto, il termine cognitivo indica tutti quei processi che comportano trasformazioni, elaborazioni, riduzioni, immagazzinamenti, recuperi ed altri impieghi dell’input (in entrata) sensoriale. Termini come sensazione, percezione, immaginazione, ritenzione, ricordo, problem solving e pensiero, per citarne alcuni, si riferiscono ad ipotetici stadi o aspetti dell’attività cognitiva. … Prendiamo in considerazione il parallelo tra uomo e computer. … Se l’input ha certe caratteristiche allora eseguire certe operazioni”. • Studio dei processi mentali attraverso la teoria dell’elaborazione umana dell’informazione (HIP: Human Information Processing)
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  • 48. 48 La prospettiva psico-biologica Relazioni tra le funzioni mentali (i processi cognitivi) e gli aspetti biologici
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  • 51. 51 • Il principale strumento di indagine della neuropsicologia cognitiva è la dissociazione • Si ha dissociazione quando un paziente mostra un danno selettivo a una particolare componente del sistema cognitivo • L’esistenza di una dissociazione è interpretata come dimostrazione dell’esistenza di un modulo (cioè un sistema specifico che risponde solo a stimoli di una particolare classe) Vedi Gazzaniga Modalità di indagini psico-biologiche
  • 52. 52 La neuroimmagine funzionale • La neuroimmagine funzionale studia in vivo le funzioni neurali nel cervello umano • La neuroimmagine funzionale si basa su tecniche di scansione computerizzata e visualizzazione dell’attività cerebrale (PET e fMRI) • Queste tecniche permettono di stabilire quali parti del cervello si attivano maggiormente durante l’esecuzione di un determinato compito
  • 53. 53 Per es: tecniche, PET e fMRI, permettono di stabilire quali parti del cervello si attivano durante l’esecuzione di un compito
  • 54. 54 Le basi biologiche del linguaggio •Linguaggio e cervello •Varie aree del cervello (nell’emisfero sinistro della corteccia) controllano le funzioni linguistiche – Lesioni in queste aree provocano deficit del linguaggio (afasie) – Di norma le persone afasiche non hanno difficoltà di pensiero o ragionamento • Ciò corrobora l’ipotesi chomskiana del linguaggio come facoltà autonoma
  • 55. 55 Le basi biologiche del linguaggio •Localizzazione delle aree cerebrali che controllano le funzioni linguistiche •Paul Broca, neurologo francese (1824-1880): lesioni localizzate nella parte posteriore del lobo frontale sinistro (area di Broca) producevano gravi deficit nella capacità di parlare. •Carl Wernicke, neurologo tedesco (1848-1904): lesioni localizzate nella corteccia temporale sinistra (area di Wernicke) producevano disturbi nella produzione di significati.
  • 56. 56 Le basi biologiche del linguaggio Afasia di Broca (lesione localizzata in questa area) I: faceva parte della Guardia Costiera? P: No, er, si, barche…tosca…na…Guardia Costiera..anni (solleva le dita indicandp 19) I: Ah, Ha fatto parte della Guardia Costiera per 19 anni? P: Ah…ragazzo…giusto…giusto •Eloquio non fluente. Pause, esitazioni, etc.
  • 57. 57 •Le basi biologiche del linguaggio Afasia di Wernicke (lesione localizzata nell’area di Wernicke) “Ragazzi sto studiando. Sono terribilmente nervoso, sai, una volta ogni tanto riesco a raggiungere. Non posso dire del tarripoi, un mese fa, abbastanza poco, ho fatto molto bene, ho imposto molto, mentre, d’altro canto, sai cosa intendo dire… (Gardner, 1975).
  • 58. 58 Le basi biologiche del linguaggio •Eloquio fluente, ma incomprensibile •Nell’afasia di Broca l’eloquio è composto prevalentemente da parole di contenuto. Pochi morfemi, poche frasi complesse, qualità telegrafica. •Nell’afasia di Wernicke, la sintassi è corretta, ma c’è notevole perdita di contenuto. Problemi nel trovare le parole giuste, creazione di neologismi. •Afasia di Broca = alterazione sintattica •Nell’afasia di Wernicke = alterazione semantica dei concetti