"Il contributo del lavoro femminile alla crescita economica” Roberta Zizza
Claudio gentili. il merito come bussola. Proposte per restituire il futuro ai giovani
1. GIOVANI PER IL FUTUROGIOVANI PER IL FUTURO
Il merito come bussola
4 Proposte per restituire il futuro ai giovani
Intervento di
Claudio Gentili
Luiss, 4 maggio 2010
2. L’Italia in 150 anni di storia unitaria ha
realizzato incredibili conquiste
Ha moltiplicato Il PIL pro capite
per più di 8 volte
Ha notevolmente ridotto
la distanza con i paesi più avanzati
diventando una delle dieci potenze
economiche mondiali
Grazie al traino dell’industria
3. L'industria guida la crescita
(Indici 1952=100, v.a. industria in senso stretto e PIL, dati a prezzi 2000)
Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT, Prometeia
0
200
400
600
800
1000
1200 1952
1955
1958
1961
1964
1967
1970
1973
1976
1979
1982
1985
1988
1991
1994
1997
2000
2003
2006
2009
Valore aggiunto nell'industria in senso stretto
PIL
4. 0 10 20 30 40 50 60
Portogallo
Italia
Spagna
Grecia
Corea
Giappone
Olanda
UK
Francia
Ungheria
Belgio
Austria
Danimarca
Polonia
Svezia
Rep. Ceca
Germania
Fonte: elaborazioni CSC su dati OCSE
Un’industria di aziende piccole
(Quota % addetti in imprese con meno di 50 dipendenti, manifatturiero, 2005)
5. Ma negli ultimi dieci anni la
crescita si è bloccata,
tanto che il PIL
pro capite è rimasto fermo ed
è arretrato nel confronto
internazionale
6. Lo spostamento degli equilibri mondiali
I paesi emergenti acquistano rilevanza
(Peso % sul PIL mondiale in US$ del 2005)
58
79 78 75 73 72 69
42
282725 31
2221
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
1995 2000 2005 2008 2009 2014 2030
Paesi avanzati Paesi emergenti e PVS
Fonte: elaborazioni CSC su fonti nazionali e previsioni Global Insight
7. La crescita bloccata
(PIL pro capite in euro a prezzi 2000)
17.000
18.000
19.000
20.000
21.000
22.000
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT.
8. L’Italia arretra
(PIL pro capite in dollari a PPP costanti, 2000, Stati Uniti = 100)
60
65
70
75
80
85
1980
1982
1984
1986
1988
1990
1992
1994
1996
1998
2000
2002
2004
2006
2008
2010
2012
2014
Italia Area Euro
Fonte: elaborazioni CSC su dati OCSE, Maddison, FMI e Global Insight.
9. La lenta e costante ripresa
dell’industria italiana…al 2017
10. I nuovi equilibri demografici
Fonte:elaborazioni Confindustria Education su dati Nazioni Unite
INCREMENTO
oltre la metà dell'aumento mondiale proviene dall'ASIA
(tassi di crescita e "delta" in migliaia tra parentesi)
LIVELLO
nel 2050 oltre 5 miliardi di persone in Asia
(valori assoluti in migliaia)
Le proiezioni demografiche 2010-2050:
-5,7%
(-41.711)
23,9%
(+140.535)
25,6%
(+1.064.744)
27,5%
(+96.805)
32,4%(+2.241.296)
43,3%
(+15.500)
93,5%
(+965.423)
Europa
America Latina
Asia
America del Nord
Mondo
Oceania
Africa
51,338
448,464
691,048
729,184
1,998,466
9,149,984
5.231.485
Oceania
America del Nord
Europa
America Latina
Africa
Asia
Mondo
11. Negli ultimi 10 anni
PIL Cina da 12% a 40% di quello USA,
mentre quello del Giappone dal 71% al 34%
In Italia la percentuale di studenti
stranieri da quasi trascurabile a circa 10%
La velocità del cambiamento
12. Vecchie Aziende
(basate sulle risorse)
• Aziende ‘monolitiche’
• Catene di produzione
• Produzione di massa
• Focus sui volumi
• Resource-intensive
• Guida l’offerta
• Approccio lineare (Taylorismo
produttivo)
Nuove Aziende
(basate sulla conoscenza)
• Aziende ‘estese’
• Network produttivo
• Alto valore aggiunto
• Focus su qualità
• Brain intensive
• Guida la domanda
• Approccio simultaneo
Vecchio concetto
Tempo: esteso
Spazio: locale
Nuovo concetto
Tempo: zero (real time)
Spazio: globale
Networking e competitività di sistema
Fenomenologia del cambiamento in atto
13. Job creation: nei Paesi UE dopo il crollo,
l’occupazione tiene nel manifatturiero
1996 2006 2015 1996-2006 2006-2015
Settore primario e utilities 15.052 11.918 9.628 -2,3 -2,3
Agricoltura 12.230 9.753 7.764 -2,2 -2,5
Estrazioni 1.005 651 500 -4,3 -2,9
Elettricità, gras e acqua 1.817 1.514 1.364 -1,8 -1,2
Manifatturiero 37.802 34.871 34.415 -0,8 -0,1
Alimentari, bevande e tabacco 5.012 4.781 4.632 -0,5 -0,4
Macchinari 7.943 7.502 7.542 -0,6 0,1
Altre industrie manifatturiere 24.847 22.588 22.241 -0,9 -0,2
Costruzioni 13.729 15.141 15.583 1,0 0,3
Distribuzione e trasporti 48.356 54.242 57.740 1,2 0,7
Distribuzione 28.945 32.153 34.031 1,1 0,6
Alberghi e ristoranti 7.891 9.932 11.547 2,3 1,7
Trasporti e telecomunicazioni 11.520 12.157 12.162 0,5 0,0
Altri servizi 34.022 45.639 54.559 3,0 2,0
Banche e assicurazioni 5.743 6.014 6.032 0,5 0,0
Altre attività e difesa 17.424 26.140 33.079 4,1 2,7
Altri servizi 10.855 13.485 15.448 2,2 1,5
Servizi non vendibili 43.753 48.846 52.011 1,1 0,7
Pubblica amministrazione e difesa 13.837 14.258 14.432 0,3 0,1
Istruzione 12.896 14.507 15.574 1,2 0,8
Sanità e servizi sociali 17.020 20.081 22.005 1,7 1,0
Totale 192.714 210.657 223.936 0,9 0,7
Livelli (in migliaia) Tassi di crescita
Fonte: Unione Europea, European Center for Vocational Training 2008. Stime IER su dati
Cambridge Econometrics E3ME model
UE25: dinamiche dell'occupazione
(livelli e tassi di crescita)
14. Job creation e Job destruction
per settore
Fonte: elaborazioni Confindustria Education su dati Istat
Il gap degli addetti per settori, 2007-2004
(differenza assoluta delle quote sul totale dell'export)
-0.79
-0.31
-0.15 -0.15 -0.13 -0.11 -0.06 -0.06 -0.05 -0.04
0.03 0.03 0.05 0.15
0.37 0.42
0.82
-1.00
-0.80
-0.60
-0.40
-0.20
0.00
0.20
0.40
0.60
0.80
1.00
Tessili
Cuoio,pelle
e
sim
ilari
A
bbigliam
ento
G
om
m
a
e
m
aterie
plastichePasta-carta
Prodottichim
ici
M
obili
M
acchine
elettriche
Coke,raffinerie
dipetrolio
A
ltre
industrie
m
anifatturiere
M
ineralinon
m
etalliferi
Prodottiin
legnoA
utoveicoliA
lim
entari
A
pparecchim
eccanici
A
ltrim
ezziditrasportoM
etallurgia
"job creation"
"job destruction"
15. Le riforme che servono alla crescita
(Alta o altissima efficacia dei provvedimenti, valori % al lordo delle non risposte, imprese)
50 55 60 65 70 75 80 85 90
Aiuti
all’internazionaliazzazione
Ammortizzatori sociali
Liberalizzazioni nei servizi
Più servizi finanziari
Merito nell’università
Integrare imprese e
università
Mercato del lavoro
Meno tasse
Energia meno cara
Più infrastrutture
Meno burocrazia
Fonte: elaborazioni CSC su indagine Demos Pi per Confindustria
16. Il benessere è salito in ogni ambito
della vita quotidiana
Nell’aumento della popolazione stessa,
prima nonostante l’immigrazione,
poi grazie all’immigrazione
Nell’allungamento della vita,
incrementata di 2,6 volte
Nella vittoria sull’analfabetismo, che
riguardava il 78% della popolazione
e ora solo l’1,5%, e nella diffusione
dell’istruzione più elevata
17. Italia al top della longevità
(Speranza di vita media alla nascita, in anni - 2006)
77 78 79 80 81 82 83
Giappone
Svizzera
Australia
Italia
Svezia
Spagna
Francia
Canada
Israele
Norvegia
Singapore
Austria
Grecia
Paesi Bassi
Germania
Irlanda
Belgio
Finlandia
Regno Unito
Danimarca
Stati Uniti
Fonte: elaborazioni CSC su dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
18. Il dimezzamento del Capitale Umano
1985-2020
9.015
8.025
6.686
5.809
9.175
6.041
5.886
5.794
5.000
5.500
6.000
6.500
7.000
7.500
8.000
8.500
9.000
9.500
1985 1990 1995 2000 2005 2010 2015 2020
Fonte: elaborazioni Confindustria su Nazioni Unite
19. Più anziani e una gioventù dimezzata
(Ultra 65enni in % della popolazione; giovani, milioni di unità)
6
7
8
9
10
11
12
13
14
1990
1995
2000
2005
2010
2015
2020
2025
2030
2035
2040
2045
2050
10
15
20
25
30
35
Fonte: elaborazioni CSC su dati Nazioni Unite
Peso degli anziani (scala destra)
Giovani 15-29 anni
Giovani 15-29 anni con immigrati
20. La scolarità si diffonde
(Tassi di iscrizione lordi*)
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
1881 1891 1901 1911 1921 1931 1941 1951 1961 1971 1981 1991 2001 2007
Scuola media superiore
Università
* Numero di iscritti in % delle persone in età tipica corrispondente al percorso scolastico
Fonte: elaborazioni CSC su dati D. Checchi (1997) fino al 1991 e ISTAT per i restanti anni
21. Learn more, better work
SONO ANCORA TROPPI I GIOVANI NEET
(Not in education, employment, training)
Fonte: elaborazioni Confindustria Education su dati OCSE
La quota di giovani italiani che non sono né occupati, né studenti, né in formazione
è la più alta in ambito OCSE e in progressivo aumento dal 2002
NEET
Not in Employment, Education and Training in Italia
26.3
30.3
21.0
22.0
23.6
15.0
17.0
19.0
21.0
23.0
25.0
27.0
29.0
31.0
33.0
1998 2000 2002 2004 2006
5.9
6.9
7.2
7.6
8.4
8.8
9.0
10.0
10.6
12.0
12.7
12.9
13.1
13.4
14.1
14.2
14.7
15.1
15.5
16.6
17.7
18.0
20.2
21.8
23.6
0.0 5.0 10.0 15.0 20.0 25.0
Netherlands
Norway
Finland
Poland
Germany
Denmark
Czech Republic
Ireland
Sweden
Hungary
United States
France
Austria
Slovak
Australia
Belgium
Canada
Switzerland
Portugal
New Zealand
Greece
Japan
Spain
United
Italy
22. Le nuove competenze e le skills
richieste dal mercato del lavoro
Sociali/CulturaliSociali/Culturali
• Relazioni interculturali
• Lavoro in team
• Autonomia
• Imprenditorialità e
proattività
+ Multiskills e nuove combinazioni di skills+ Multiskills e nuove combinazioni di skills
TecnicheTecniche
• Informatiche e
multimediali
• Nuovi materiali
• Nuovi processi
produttivi
• Conoscenza specifica
su tematiche legate a:
salute, ambiente e
clima
ManagerialiManageriali
• Gestione Relazioni
Internazionali
• Gestione catena del
valore delle relazioni
internazionali
• Conoscenza dei mercati
finanziari internazionali
• Green management
(conoscenza approfondita delle
nuove soluzioni legate all’ambiente,
clima e salute)
Le competenze emergenti più richiesteLe competenze emergenti più richieste
23. La nuova occupazione: aumentano i lavori
con qualifica professionale media e alta
La tendenza dell’occupazione in Europa, 1996-2020, per qualifica professionaleLa tendenza dell’occupazione in Europa, 1996-2020, per qualifica professionale
Qualifica Bassa
Qualifica Media
Qualifica Alta
0
50
100
150
200
250
1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 2016 2018 2020
Postidilavoro(milioni)
EU-25+Negative scenario
20,9%
46,2%
32,9%
25,3% 31,4%
48,6% 50,0%
26,2% 18,6%
Fonte: Future Skill Needs in Europe, medium term forecast 2020, Cedefop 2009
24. Società della conoscenza fondataSocietà della conoscenza fondata
sull’innovazione e sul capitale umanosull’innovazione e sul capitale umano
Il capitale Umano per la produttività e la crescitaIl capitale Umano per la produttività e la crescita
Incremento CU (saper fare, stratificazione conoscenze,
acquisizione skills) accelera le innovazioni, genera crescita
ISTRUZIONE chiave di volta per agevolare interazione
CU/sviluppo conoscenze tecnologiche
Più Istruzione: quanto vale per la crescita?Più Istruzione: quanto vale per la crescita?
1 anno in più d’istruzione incremento tasso di crescita
PIL pro capite 0.5%
Dopo la crisi: investire sul Capitale UmanoDopo la crisi: investire sul Capitale Umano
riforme radicali a partire dai sistemi formativi
pacchetti di stimolo per education, ricerca e
innovazione (USA 83 miliardi $, Germania 15 miliardi €)
incremento spesa istruzione (finanziamento pubblico in
forma premiale su base valutativa)
25. Reti d’impresa e universitàReti d’impresa e università
Stretto collegamento tra offerta universitaria, reti d’imprese e
economie distrettuali facilita trasferimento sapere e know
how
Education: più meritocraziaEducation: più meritocrazia
Dalla Riforma degli ordinamenti alla riforma dell’organizzazione
modelli di governance efficienti e meritocratici
Education: il ruolo dell’EuropaEducation: il ruolo dell’Europa
Ruolo dell’Europa più incisivo nell’orientamento dei sistemi
nazionali di istruzione e formazione politiche di formazione
ad hoc per mercato del lavoro e garanzia livelli elevati
competenze e qualifiche
Società della conoscenza fondata
sull’innovazione e sul capitale umano
26. Le Proposte per i Giovani
1.1. Abolire il “valore legale” del titolo diAbolire il “valore legale” del titolo di
studiostudio
Sostituzione con un sistema di accreditamento
dei corsi e delle sedi agenzie di valutazione
indipendenti (modello UK - Quality Assurance
Agency)
2.2. Capitale ai giovaniCapitale ai giovani
Sostegno del diritto allo studio dotazioni
cumulative di capitale, portabilità prestiti e borse
di studio fino al compimento dell’istruzione
terziaria (modello UK – Education Maintenance
Allowance)
27. 3.3. Più merito nella scuola e nell’università:Più merito nella scuola e nell’università: governancegovernance ee
selezione meritocraticaselezione meritocratica
Nuova governance autonomia didattica, organizzativa
e finanziaria
Nuovo stato giuridico docenti merito individuale
(selezione, stipendio variabile (30%), percorsi carriera)
4.4. Istituti tecnici per l’innovazione manifatturieraIstituti tecnici per l’innovazione manifatturiera
Valorizzazione Nuovi Istituti Tecnici scuole della
libertà (preparano al proseguimento studi o all’ingresso nel
mercato del lavoro)
5.5. La dorsale tecnologica: nuovi PolitecniciLa dorsale tecnologica: nuovi Politecnici
Ampliamento rete Politecnici soprattutto in regioni ad
alta vocazioni industriale in cui sono assenti (Triveneto)
strutture consortili facoltà/enti di ricerca
Le Proposte per i Giovani