1. Unità 1
Informatica e pubblica amministrazione
1 . Introduzione
Definiamo i due termini del titolo
TIC o ICT, riguarda le scienze che concernono l’elaborazione della informazione con
strumenti automatici e che è stata consentita dalla applicazione di computer, ma
soprattutto dalla integrazione far computer e telecomunicazioni.
Pubblica Amministrazione in senso ampio distingue l’insieme delle attività direttamente
preordinate al concreto perseguimento dei compiti e degli scopi considerati di pubblico o
comune interesse in una collettività o in un ordinamento. (si veda il Dizionario di politica
Bobbio-Matteucci).
La P.A. comprende l’amministrazione centrale (es. gli Uffici dei Ministeri) e le
amministrazioni locali (Comuni, Province e Regioni)
E’ una distinzione da tenere presente in quanto l’impatto e le problematiche collegate ai
processi di utilizzo dell’informatica si è realizzato diversamente non solo e non tanto per i
processi di riorganizzazione interna, ma per il rapporto fra P.A. e cittadino e per i tempi e
le modalità dei processi d’informatizzazione ed anche per l’utilizzo di applicazioni diverse.
Storicamente e fino al 1990, l’Amministrazione italiana si presenta come una struttura
qualificata da uniformità, centralità e gerarchia. Questo modello a piramide, ordinato
secondo principi rigidi e formali - il noto modello di organizzazione burocratica weberiana -
si è velocemente evoluto e trasformato.
Si è venuto così a delineare quel passaggio indicato dalla letteratura da
un’amministrazione burocratica ad un’amministrazione a rete.
Schematicamente questo significa l’avvio di un processo di trasformazione da una:
o funzione burocratica e giuridica ad una di produzione di servizi.
o funzione ingegneristica burocratica a una funzione di gestione.
o da una funzione di regolazione ad una di progetto e mission.
La P.A. viene cioè a svolgere un ruolo operativo (per il quale tra l’altro è da sempre
titolata), di propulsione e di coordinamento di molteplici attività.
Questa trasformazione implica un diverso rapporto con il cittadino.
Ne segna l’evoluzione da consumatore-utente a cliente-utilizzatore a cittadino.
Va comunque rilevato che tutti questi tre ruoli continuano ad esistere e convivono sia nella
pratica amministrativa sia nell’attività quotidiana delle persone, ma il soggetto si pone in un
rapporto di diritti e doveri più egualitario con la P.A.
Sul piano delle trasformazioni organizzative interne alla P.A. questo passaggio comporta:
• una profonda riorganizzazione interna;
• il decentramento territoriale delle attività e funzioni amministrative;
• lo sviluppo di relazioni interorganizzative fra i diversi enti pubblici, privati, non profit.
dss Pagina 1 28/02/10
2. In sintesi si viene a modificare il modello dell’amministrazione top down verso un modello,
non ancora bottom up, ma indubbiamente più vicina al cittadino, un tipo di processo che
può favorire lo sviluppo di un’amministrazione di prossimità.
2. Alcune linee di cambiamento nella P.A.
Il nodo centrale è quello di individuare come l'informatizzazione della P.A. nelle sue
diverse articolazioni a livello centrale e a livello locale, favorisca il processo di
cambiamento.
Va per altro evidenziato che il succitato processo non si realizza in modo uniforme, per
motivazioni di vario genere: politiche, territoriali, culturali.
Le amministrazioni più “evolute” hanno intrapreso prima e meglio di altre questo percorso
di informatizzazione. Ciò risulta maggiormente evidente quando la nostra attenzione si
rivolge alle amministrazioni locali.
Quali sono i campi di intervento principali in cui agisce il processo di informatizzazione?
a) Funzionalità: ovvero il miglioramento dell’organizzazione interna (campo
intraorganizzativo);
b) Interorganizzazione, cioè coordinamento fra diversi enti;
c) Integrazione dei dati e interazione delle procedure;
d) Diverso processo di comunicazione con i cittadini e le altre istituzioni;
Si aprono, quindi, attraverso l’adozione delle nuove tecnologie telematiche le possibilità di
costruire un rapporto bilaterale e interattivo - quasi paritario - fra istituzioni pubbliche e
cittadini. Diventa più facile:
- per i cittadini formulare le proprie richieste;
- per la P.A. prendere in carico le predette istanze, e attuare un processo di
selezione al fine di corrispondere alle medesime.
3. Le applicazioni dei processi di informatizzazione nella pubblica amministrazione.
Per quanto riguarda le fasi del processo di cambiamento fra informatica e pubblica
amministrazione, si rinvia all’unità 2. (ICT e P.A.).
Vengono di seguito brevemente richiamate le tre fasi del processo:
1) Informatica centralizzata o stellare: tutta l’organizzazione convergeva sul
mainframe. Le unità periferiche non potevano interagire. L’informazione era gestita
dall’alto
2) Informatica distribuita: corrisponde a una diffusione capillare delle tecnologie. Le
reti, in particolare le Intranet, attenuano il centralismo.
3) L'informatica polverizzata: indica la diffusione di P.C. sempre più potenti collegati
in rete. Le persone possono gestire le informazioni.
dss Pagina 2 28/02/10
3. 4. Il quadro di riferimento normativo
Oggetto Normativa di riferimento
Legge 4 Gennaio 1968, n. 15
Possibilità di autocertificazione. “Norme sulla documentazione amministrativa e
sulla legalizzazione e autenticazione di firme”
Legge 8 giugno 1990, n. 142
“Ordinamento delle autonomie locali.”
Legge 7 agosto 1990, n. 241
“Nuove norme in materia di procedimento
amministrativo e di diritto di accesso ai documenti
Obbligo di autocertificazione.
amministrativi”
Decreto Legislativo 3 febbraio 1993, n. 29
“Razionalizzazione dell’organizzazione delle
amministrazioni pubbliche
e revisione della disciplina in materia di pubblico
impiego”
Legge 7 agosto 1990, n. 241
Obbligo di indicare tempi e responsabili “Nuove norme in materia di procedimento
dei procedimenti. amministrativo e di diritto di accesso ai documenti
amministrativi”
Legge 7 agosto 1990, n. 241
Obbligo di dare accesso agli atti “Nuove norme in materia di procedimento
amministrativi. amministrativo e di diritto di accesso ai documenti
amministrativi”
Legge 8 giugno 1990, n. 142
Riorganizzazione delle autonomie locali
“Ordinamento delle autonomie locali.”
Possibilità di usare nuove forme di Legge 8 giugno 1990, n. 142
concertazione tra amministrazioni quali gli
accordi di programma, il silenzio assenso. “Ordinamento delle autonomie locali.”
Decreto Legislativo 3 febbraio 1993, n. 29
“Razionalizzazione dell’organizzazione delle
amministrazioni pubbliche e revisione della
disciplina in materia di pubblico impiego”
integrato e modificato da:
L’obbligo di istituire servizi di informazioni
e accoglienza del pubblico. L. 15/3/97 n. 59;
L. 15/5/97 n. 127;
D.Lgs. 4/11/97 n. 396;
D.Lgs. 6/3/98 n. 59;
D.Lgs. 31/3/98 n. 80
dss Pagina 3 28/02/10
4. D.Lgs. 29/10/1998, n. 387
Norme in materia di sistemi informativi Decreto legislativo 12 febbraio 1993 N. 39
per la pubblica amministrazione e “Norme in materia di sistemi informativi
istituzione dell’AIPA (Autorità per automatizzati delle amministrazioni pubbliche, a
l’Informatica nella Pubblica norma dell'art. 2, comma 1, lettera mm), della
Amministrazione). legge 23 ottobre 1992, n. 421”
Legge 15 marzo 1997, n. 59
Snellimento delle procedure e dell’attività “Delega al Governo per il conferimento di funzioni
amministrativa con procedure e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma
informatiche. (leggi Bassanini) della Pubblica Amministrazione e per la
semplificazione amministrativa”
Legge 15 maggio 1997, n. 127
Snellimento delle procedure e dell’attività
amministrativa con procedure "Misure urgenti per lo snellimento dell'attività
informatiche. (leggi Bassanini) amministrativa e dei procedimenti di decisione e di
controllo"
Legge 16 giugno 1998, n. 191
“Modifiche ed integrazioni alle leggi 15 marzo
Regole tecniche per la formazione, la 1997, n. 59, e 15 maggio 1997, n. 127, nonché
trasmissione e le duplicazioni informatica, norme in materia di formazione del personale
(la cosiddetta legge sulla firma digitale). dipendente e di lavoro a distanza nelle pubbliche
amministrazioni. Disposizioni in materia di edilizia
scolastica”
Decreto del Presidente della Repubblica 8
marzo 1999, n. 70
Indicazioni per lo sviluppo del telelavoro. “Regolamento recante disciplina del telelavoro
nelle pubbliche amministrazioni, a norma
dell'articolo 4, comma 3, delle legge 16 giugno
1998, n. 191”
Attività di comunicazione pubblica che
riconosce giuridicamente il ruolo delle reti Legge 7 giugno 2000, n. 150
civiche nell’attività di comunicazione
pubblica delle amministrazioni, e dai Piani "Disciplina delle attività di informazione e di
di azione dell’e-government nazionali e comunicazione delle pubbliche amministrazioni"
territoriali. http://www.e-gov.it
Tutti questi provvedimenti hanno dato un forte impulso alle amministrazioni locali per
riorganizzare, attraverso le tecnologie informatiche, i loro uffici e per costruire una struttura
di informazione e comunicazione con i cittadini, al fine di rendere operativi i processi di
efficienza e trasparenza stabiliti nei dettati legislativi.
Il riferimento alle innovazioni informatiche, ai processi di informatizzazione e al quadro
legislativo pone in evidenza la relazione fra innovazione organizzativa (non va
dimenticato che nella P.A. la legge è lo strumento essenziale per la riorganizzazione) e
innovazione informatica.
dss Pagina 4 28/02/10
5. Infatti, molte leggi non sono specificatamente indirizzate alla informatizzazione della P.A.,
ma dalla necessità di rendere più efficiente l’amministrazione. Ad esempio, la trasparenza
degli atti permette di offrire all’utente una maggiore certezza circa l’iter fornendo al
contempo una visibilità del comportamento dell’ente.
Questi provvedimenti offrono il destro e le opportunità a realtà particolarmente attente e
preparate, come l’amministrazione pubblica di Bologna, oppure con élites tecnologiche
interessate ad un processo di rinnovamento del sistema amministrativo e ad un processo
di modernizzazione come nel caso della Città di Torino, di sviluppare nuove esperienze.
La creazione di strutture telematiche territoriali ( ) sono un esempio.
Queste strutture non solo permettono un diverso rapporto con il cittadino, ma forniscono
anche lo spunto per una riflessione circa la necessità di rivedere il funzionamento e
l’organizzazione della “macchina” comunale.
Nascono così le reti civiche, gli uffici relazioni con il pubblico e altre strutture telematiche
territoriali. (vedi unità 3, Le tappe delle strutture telematiche dal Web1 al Web 2.0. e
http://www.innovazione.gov.it/)
5. I servizi delle reti
“La rete civica è un servizio che vuole creare relazioni interattive tra cittadini,
amministrazioni locali e vari gruppi di associazioni. Questo progetto di comunicazione è un
contributo per migliorare la qualità della vita quotidiana in modo semplice e razionale e con
una conoscenza rapida delle informazioni. Si vuole fare in modo che il cittadino abbia a
disposizione un sistema bidirezionale che mette in relazione gli utenti”.
Come è noto, le strutture telematiche territoriali, nelle loro diverse articolazioni (reti civiche,
servizi telematici comunali, reti provinciali e regionali), permettono di costruire un sistema
che abbia una forte referenzialità locale negli obiettivi e nelle applicazioni perseguite,
nell’offerta di informazioni e di servizi e, nello stesso tempo, consenta un veloce
interscambio a livello regionale, nazionale e internazionale
Il panorama dei servizi offerti dalle strutture telematiche territoriali è molto vario, sia
nell'ambito dei servizi di base sia in quello a valore aggiunto medio ed elevato, e interessa
i cittadini nel loro complesso (pubblici generici) o particolari tipologie di utenti (pubblici
specifici).
Un sistema informatico delimitato geograficamente pubblico o a uso pubblico, che offre
alla comunità locale servizi di informazione e comunicazione gratuiti o a basso prezzo si
presenta come un importante strumento di riorganizzazione e di supporto.
- Fra le applicazioni di base si annoverano tutti i servizi informativi on line che riguardano
la realtà urbana, le informazioni sui trasporti e sui servizi disponibili nell’area, le
indicazioni sugli spettacoli, la consultazione di archivi e dì biblioteche, la cartografia
della città. Queste informazioni possono essere consultate a distanza dagli utenti e si
rivolgono tanto a pubblici generici come a pubblici specifici. Tra questi ultimi sono un
esempio il servizio "Informa Giovani" e il collocamento elettronico.
- Applicazioni a valore aggiunto medio-alto riguardano i servizi a più elevata interattività.
Ne sono un esempio lo sviluppo di aree di discussione, di video e di servizi di
consulenza, di teleconferenza. In questa categoria rientrano quei servizi che
consentono:
la lettura e la teletrasmissione dei giornali a distanza,
dss Pagina 5 28/02/10
6. la spesa telematica,
la banca elettronica,
i servizi telematici economico-finanziari,
i servizi di gestione del traffico e dei trasporti urbani.
Le applicazioni di maggiore interesse concernono la comunicazione bilaterale fra i cittadini
e la pubblica amministrazione.
Esse comprendono:
l'accesso agli atti e alle pratiche e, viceversa,
l'accettazione e gestione delle pratiche da parte di qualsiasi ufficio,
i servizi di autocertificazione,
l'integrazione di informazioni da parte dell'utente e della pubblica
amministrazione,
i reclami.
Per favorire la relazione bilaterale fra pubblica amministrazione e cittadino in Italia, la
Pubblica Amministrazione Centrale e molte amministrazioni locali stanno organizzando
l'URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico).
Esso è una postazione di accesso polifunzionale attraverso cui il cittadino può adire
automaticamente al settore interessato e ottenere informazioni e servizi da parte di
qualsiasi ufficio. Tutte queste applicazioni, importanti in quanto riducono l’onere di una
serie di compiti burocratici, che costano mediamente al cittadino italiano 20 giorni all’anno,
comportano per la pubblica amministrazione un notevole sforzo riorganizzavo.
La loro realizzazione implica, infatti, sia la semplificazione delle procedure sia il
miglioramento del sistema informativo locale e nazionale per a gestione e il controllo delle
pratiche lungo l'intero iter procedurale e la realizzazione di interfacce amichevoli di
accesso.
- Servizi di interesse generale, a valore aggiunto elevato, toccano i settori:
• della salute,
• dell’assistenza,
• della istruzione,
• del lavoro,
• del tempo libero e
• dell'economia.
- Con la telemedicina è possibile fornire assistenza a malati lontani dai centri medici,
agevolare l'operatore sanitario nell'ottenere velocemente tutte le informazioni e, nell'ambito
della semplice attività di certificazione, migliorare il rapporto fra medico e paziente. Un
esempio importante sono i CUP (Centro Unico Prenotazioni).
A Bologna, è nato il primo centro unificato di prenotazione europeo a dimensione
metropolitana. Esso è costituito da una rete creata già nel 1990, che riduce i passaggi
burocratici e i tempi di attesa per l'utente e prevede una integrazione completa dei servizi
sanitari.
dss Pagina 6 28/02/10
7. In tal modo, i medici di base potranno offrire ai loro assistiti prenotazioni e informazioni e
ricevere dalle ASL (Aziende Sanitarie Locali) refertazioni e altre notizie cliniche.
- I servizi assistenziali forniti dal cosiddetto “Terzo settore” vengono notevolmente
migliorati attraverso l'uso combinato di telefoni mobili a basso costo, di posta elettronica e
di servizi video.
Ad esempio, nel campo dell'assistenza domiciliare, combinando assistenza fisica diretta e
assistenza virtuale, si può fornire - nella propria abitazione - al disabile fisico o psichico o
all'anziano, un supporto esterno per un periodo più lungo di quello consentito
normalmente dai contatti faccia a faccia. Si crea un servizio più efficiente e più efficace
rendendo maggiormente intensa e continua la relazione fra assistenti e utenti e più alte le
possibilità di socializzazione di questi ultimi.
- La teledidattica porta virtualmente l'insegnante a casa dello studente. Esempi noti e
pionieri sono i corsi di Diploma Universitario del Politecnico di Torino e il servizio di
insegnamento ai disabili promosso dall'Istituto Tecnico di Fossano in collaborazione con
Telecom .
- Un campo importante e ancora poco sviluppato riguarda la diffusione del telelavoro,
annunciata nel famoso libro bianco delta Comunità Economica Europea come un
importante strumento per una economia di mercato che tende al decentramento e per una
società dell'informazione che sempre di più utilizzerà strumenti multimediali e reti
telematiche.
Il telelavoro e' uno strumento di riorganizzazione produttiva e sociale con un notevole
impatto sul piano delle politiche urbane, territoriali e dell'ambiente.
Se ben applicato, permetterebbe di ridurre costi e di risparmiare sui tempi di trasporto che
nelle grandi città diventano sempre più drammatici, con effetti di miglioramento ecologico
(riduzione del traffico e dell'inquinamento, risparmio energetico) e sociale (riduzione dello
stress).
L'innovazione organizzativa nei settori produttivi si potrebbe combinare con la
riorganizzazione sociale sul territorio attraverso il decentramento di strutture produttive dei
servizi amministrativi e la creazioni di uffici mobili.
Secondo le indicazioni fomite dal rapporto Delors, nella Unione Europea sono coinvolte
milioni di persone. La Francia ha attuato, a partire dagli inizi degli anni '80, una politica
informatica attraverso la diffusione del minitel oggi sostituito da Internet. Sono, in ogni
caso, gli Stati Uniti - con più di 15 milioni di telecommuters e con una previsione di crescita
di un milione all'anno - a vantare il. primato.
In particolare nel Sud della California, dove è molto alto il tasso di inquinamento, si sono
avviate già dalla fine degli anni ‘80 forme di pendolarismo elettronico, tramite la
programmazione di esperimenti pilota e la promulgazione di leggi che inducono in primis la
pubblica amministrazione e anche le aziende a sviluppare il telelavoro. In Italia il telelavoro
sta muovendo i primi passi.
Per quanto riguarda il settore dell'intrattenimento vanno ricordati servizi video on line, un
settore che si sta trasformando e ampliando. Rimanendo nell’ambito del settore del tempo
libero, possono anche essere menzionati i servizi telematici per il turismo, attraverso i
quali, si prenotano hotel, aerei e treni.
Un importante ambito di applicazione nel settore economico riguarda i servizi alle
imprese. In particolare per le piccole imprese diventa possibile accedere a tutti quei servizi
dss Pagina 7 28/02/10
8. di informazione / comunicazione e transazioni commerciali che solo le grandi imprese
hanno avuto la forza di costituire con le intranet private.
In Italia, si può ricordare l’esempio del Friuli, laddove sono state progettate reti telematiche
regionali in grado di collegare le piccole e medie imprese con gli archivi elettronici della
pubblica amministrazione e con le banche europee, al fine di favorire velocemente
l'accesso ai finanziamenti europei per le piccole imprese superando gli ostacoli e le
lentezze burocratiche caratteristiche della procedura ordinaria.
- Fra i servizi ad alto valore aggiunto vanno ricordati la democrazia elettronica ed il
voto elettronico.
La democrazia elettronica presuppone, infatti, una forma bidirezionale di comunicazione
fra i cittadini e le loro istituzioni. A partire da un rapporto più amichevole con
l’amministrazione e da una conoscenza diretta degli atti pubblici, il cittadino potrebbe
superare le iniziali diffidenze verso le istituzioni amministrative e politiche e intervenire in
modo preparato sulle decisioni di governo locale.
Attraverso le reti possono, inoltre, essere favoriti processi di comunicazione politica e di
scambio che permettono la consultazione diretta e il voto elettronico.
La costruzione di reti civiche e di servizi telematici locali potrebbe porsi come uno
strumento efficace per coordinare le esperienze e i progetti culturali ed economici locali,
aiutare a proporli all’esterno e a favorire lo scambio di risorse e conoscenze con altre
realtà.
Un esempio è quello dei molti portali turistici.
Nelle aree rurali o nei piccoli centri le reti telematiche locali possono aiutare a superare
l'isolamento e attingere a risorse e servizi prodotti altrove.
Nel Mezzogiomo d’Italia, in assenza di un tessuto produttivo industriale e di vivaci
associazioni imprenditoriali, la pubblica amministrazione, attraverso la rete, potrebbe
svolgere un ruolo imprenditoriale e promozionale verso l'esterno e, a livello locale, porsi
come scuola di formazione allargata per un uso diffuso di tecnologie telematiche.
Il miglioramento dei servizi e della comunicazione sul territorio e l'apertura verso l'esterno,
agevolate dai collegamenti telematici, diventano obiettivi complementari nell’attuale fase di
globalizzazione dei mercati, che rende facilmente sostituibili risorse che un tempo erano
patrimonio di un determinato contesto e impone, a pena di esclusione, di fare parte di una
rete mondiale.
L’acquisizione, la circolazione, la diffusione, la integrazione e lo scambio delle informazioni
con e fra diversi istituzioni costituiscono una importante risorsa per la riorganizzazione
sociale. Infatti l’applicazione di strumenti informatici alle strutture organizzative facilita
tanto forme di decentramento strutturale quanto di successiva ricomposizione.
Può, quindi, introdurre elementi di flessibilizzazione in organizzazioni uniformi e arretrate
senza penalizzarle e escluderle e renderle più idonee a offrire ai cittadini i propri prodotti e
servizi utilizzando la relazione come risorsa.
L’eterogeneità fra organizzazioni all’interno di uno stesso contesto territoriale può porsi
non più come un vincolo, ma come potenziale risorsa. alla condizione di avere le capacità
di sapersi confrontare con il cambiamento e individuare delle strategie adeguate, capacità
che non sono distribuite in modo uniforme.
Si sono, quindi, considerate le potenzialità offerte dall'informatica e dalla telematica
rispetto a tre parametri:
dss Pagina 8 28/02/10
9. - funzionalità,
- interattività
- relazioni interorganizzative
che segnano una svolta nel processo di organizzazione del lavoro e nello stabilire nuovi
modelli di comunicazione.
a) Funzionalità: riguarda il contributo offerto alla riorganizzazione del lavoro, alla
gestione dei dati, alla riqualificazione del personale. Ha un impatto sulla
qualità della prestazione offerta, sulla rapidità della informazione. Infatti
l’utilizzo di reti di comunicazione permette di superare i vincoli di natura
spaziale e temporale e consente flussi di informazioni veloci e pluridirezionali.
Di conseguenza dal punto di vista del risparmio di tempo per l’utente una
organizzazione in rete può offrire molto vantaggi avvicinando l’utente alla
informazione e anche alla soluzione dei problemi. Si evitano inutili
spostamenti con la possibilità di ridurre il numero di accessi necessari per
ottenere i servizi richiesti.
b) Interattività: essa rappresenta la reale innovazione, infatti le NTIC hanno le
potenzialità per porsi non solo come un nuovo e vincente strumento di
riorganizzazione sociale, ma anche come un mezzo che muta profondamente
le modalità di comunicazione fra le persone favorendo un intenso scambio
reciproco.
La interattività, almeno a livello astratto, consente di creare per la prima volta
un rapporto di comunicazione bilaterale paritario e di offrire servizi a più alto
valore aggiunto.
La conoscenza della propria utenza è particolarmente utile enti pubblici per
le sue strategie decisionali., infatti può più facilmente prendere in
considerazione, selezionare e dare una risposta alla domande sempre più
crescenti e differenziate che provengono dai cittadini e dalle diverse
organizzazioni diffuse sul territorio.
In altri termini attraverso l’utilizzo delle reti di comunicazione diventa possibile
per i cittadini generare risorse di auto rappresentazione dal basso necessarie
alla istituzioni decisionali per aumentare il livello di conoscenza e operare
scelte selettive. Tutto questo ha un impatto, indubbiamente non in tempi
brevi, sulla funzionalità. nell’offrire servizi più qualificati con un risparmio di
costi.
c) Relazioni interorganizzative. La connessione con altre istituzioni e
organizzazioni migliora la qualità del servizio, la sua funzionalità Il ruolo che
l’ente svolge nello specifico contesto è potenziato e accresciuto dalle
capacità di offrire servizi integrati e di collegarsi con altre istituzioni pubbliche
e private.
L'offerta di servizi reali in rete più che quella di servizi puramente informativi,
può avere un impatto enorme sulla crescita dell'utenza e favorire lo sviluppo
della trasparenza, della partecipazione e della democrazia elettronica
Mettersi in piazza implica, almeno in linea teorica, un buon proposito da parte
delle amministrazioni di impegnarsi a riorganizzare e potenziare i propri
dss Pagina 9 28/02/10
10. servizi interni, per passare nel corso del tempo da una posizione di vetrina
sulla rete ad una reale operatività, per riempire di contenuti proposte
interessanti per impegno e progettualità.
Una amministrazione più trasparente e più accessibile deve anche diventare
più efficiente. (vedi caso Unità 4.4. Innovazione circolazione della
informazione e funzionalità delle reti, Cap. 5. Lo sviluppo delle risorse
umane e unità 3 )
dss Pagina 10 28/02/10