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Reti complesse
    Misurare le reti
      Grafi Casuali




      Reti complesse
           Reti e Misure


    Matteo Dell’Amico
dellamico@disi.unige.it


       7 novembre 2006




 Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse
                          Misurare le reti
                            Grafi Casuali


Argomenti Trattati

  1   Reti complesse
        Generalit`a
        Esempi
        Obiettivi

  2   Misurare le reti
        Distribuzione dei gradi
        Coefficiente di clustering
        Fenomeno small-world

  3   Grafi Casuali
        Introduzione


                       Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Generalit`a
                         Misurare le reti   Esempi
                           Grafi Casuali     Obiettivi


Definizioni



  Rete
      Collezione di entit` (nodi) interconnesse.
                         a
      Un arco (link) fra due entit` denota un’interazione fra di esse.
                                  a

  Rete complessa
      Rete con topologia non banale.




                      Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Generalit`a
                         Misurare le reti   Esempi
                           Grafi Casuali     Obiettivi


Perch´ ci interessano le reti?
     e



      Sono ovunque.
      I tradizionali modelli basati su grafi non sono sufficienti.

      Le reti su vasta scala necessitano di nuovi strumenti per
      poter essere studiate.
      “Nuovo” campo scientifico che coinvolge informatica,
      matematica, fisica, biologia, sociologia ed economia.




                      Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Generalit`a
                            Misurare le reti   Esempi
                              Grafi Casuali     Obiettivi


Diversi tipi di reti




  Le categorie pi` importanti
                 u
       Reti sociali
       Knowledge (Information) Network
       Reti tecnologiche
       Reti biologiche




                         Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Generalit`a
                           Misurare le reti   Esempi
                             Grafi Casuali     Obiettivi


Reti sociali


  Caratteristica
      I link denotano un’interazione sociale

  Esempi
      Rete delle conoscenze
      Rete dei co-autori
      Rete delle chiamate telefoniche
      Rete degli attori
      Rete delle E-mail/IM




                      Matteo Dell’Amico       Reti complesse
Reti complesse     Generalit`a
                         Misurare le reti   Esempi
                           Grafi Casuali     Obiettivi


Knowledge (information) network



  Caratteristica
      I nodi memorizzano informazioni, i link le associano

  Esempi
      Rete delle citazioni (grafo diretto aciclico)
      World Wide Web (grafo diretto)
      Reti di fiducia (Web of trust)
      Reti P2P




                      Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Generalit`a
                            Misurare le reti   Esempi
                              Grafi Casuali     Obiettivi


Reti tecnologiche


  Caratteristica
      Reti costruite per la distribuzione di “prodotti”

  Esempi
      Internet
      Reti per la distribuzione dell’energia
      Reti delle linee aeree
      Reti telefoniche
      Reti di trasporto (strade, ferrovie, ecc...)



                         Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Generalit`a
                          Misurare le reti   Esempi
                            Grafi Casuali     Obiettivi


Reti biologiche



  Caratteristica
      Rappresentano sistemi biologici

  Esempi
      Reti d’interazione fra le proteine
      Reti di regolazione dei geni
      Catene alimentari
      Reti neurali




                      Matteo Dell’Amico      Reti complesse
Reti complesse     Generalit`a
                         Misurare le reti   Esempi
                           Grafi Casuali     Obiettivi


Il mondo ` pieno di reti
         e



  Che ce ne facciamo?
      Studiamo la loro topologia
      Misuriamo le loro propriet`
                                a
      Studiamo la loro evoluzione e la loro dinamica
      Creiamo modelli realistici
      Creiamo algoritmi che sfruttano la struttura delle reti




                      Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Generalit`a
                           Misurare le reti   Esempi
                             Grafi Casuali     Obiettivi


Il linguaggio dot - grafi indiretti


         graph   G {
             0   -- 1
             1   -- 2
             0   -- 2
             0   -- 4
             1   -- 5
             4   -- 5
             6
             7
         }

      Gli archi sono contrassegnati dall’operatore “--”.
      I nodi isolati sono elencati per conto proprio.
      Per ulteriori informazioni: man dot, www.graphviz.org.
                        Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Generalit`a
                          Misurare le reti   Esempi
                            Grafi Casuali     Obiettivi


Il linguaggio dot - grafi diretti


         digraph G {
             0 -> 1
             1 -> 2
             0 -> 2
             0 -> 4
             1 -> 5
             4 -> 5
             6
             7
         }

      Gli archi sono contrassegnati dall’operatore “->”.


                       Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Generalit`a
                        Misurare le reti   Esempi
                          Grafi Casuali     Obiettivi


Disegnare grafi .dot

  neato
     neato graph.dot scrive su stdout un file dot annotato con le
     posizioni dei nodi.
     Le opzioni -Tform ato -ooutfile permettono di ottenere un
     immagine con l’estensione desiderata.
     Le opzioni -G, -N, -E impostano attributi di default al grafo,
     ai nodi ed agli archi rispettivamente.
     Per altre informazioni, ancora man dot.

  Esempio
     Lo script draw dotfile esegue “neato -Tsvg
     -Nstyle=filled -Nlabel= -Nshape=circle -o$2 $1”

                     Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Distribuzione dei gradi
                         Misurare le reti   Coefficiente di clustering
                           Grafi Casuali     Fenomeno small-world


Distribuzione dei gradi
                   frequenza


                           f (k)


                                            k             grado

      Frequenza f (k): la frazione di nodi con grado k.

  Problema
      f (k) ` la probabilit` che un nodo a caso abbia grado k.
            e              a
      Determinare la distribuzione di probabilit` che meglio
                                                a
      approssima i dati osservati.

                      Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Distribuzione dei gradi
                         Misurare le reti   Coefficiente di clustering
                           Grafi Casuali     Fenomeno small-world


Distribuzione dei gradi
                   frequenza


                           f (k)


                                            k             grado

      Frequenza f (k): la frazione di nodi con grado k.

  Problema
      f (k) ` la probabilit` che un nodo a caso abbia grado k.
            e              a
      Determinare la distribuzione di probabilit` che meglio
                                                a
      approssima i dati osservati.

                      Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Distribuzione dei gradi
                        Misurare le reti   Coefficiente di clustering
                          Grafi Casuali     Fenomeno small-world


Studiare la distribuzione del grado
  graph degree distribution
      Lo script graph degree distribution scrive su stdout, per
      ogni linea, un possibile grado e la relativa frequenza.
      Uso: graph degree distribution graph.dot >
      freq.txt.

  Gnuplot
      Programma interattivo per disegnare grafici.
      Per disegnare: plot ’datafile ’ [with lines].
      Per creare un file di tipo eps: set term post eps, set
      output ’nom efile ’.
      Per tornare a disegnare sullo schermo: set term x11.
      Scala logaritmica: setlogscale [x][y], set nologscale.
                     Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Distribuzione dei gradi
                        Misurare le reti   Coefficiente di clustering
                          Grafi Casuali     Fenomeno small-world


Studiare la distribuzione del grado
  graph degree distribution
      Lo script graph degree distribution scrive su stdout, per
      ogni linea, un possibile grado e la relativa frequenza.
      Uso: graph degree distribution graph.dot >
      freq.txt.

  Gnuplot
      Programma interattivo per disegnare grafici.
      Per disegnare: plot ’datafile ’ [with lines].
      Per creare un file di tipo eps: set term post eps, set
      output ’nom efile ’.
      Per tornare a disegnare sullo schermo: set term x11.
      Scala logaritmica: setlogscale [x][y], set nologscale.
                     Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Distribuzione dei gradi
                         Misurare le reti   Coefficiente di clustering
                           Grafi Casuali     Fenomeno small-world


Power law


      La distribuzione dei gradi in molte reti reali segue la power
      law
                              p(k) ≈ c · k −α .

  Osservazione
      Siamo abituati a ottenere distribuzioni simili alla
      “distribuzione normale” (gaussiana).
      La power law ` radicalmente diversa:
                    e
           Ha una frazione non trascurabile di nodi con grado molto alto
           (hubs).
           Non ha “scala caratteristica” (propriet` scale-free): il valor
                                                  a
           medio ` poco informativo.
                 e


                      Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Distribuzione dei gradi
                         Misurare le reti   Coefficiente di clustering
                           Grafi Casuali     Fenomeno small-world


Power law


      La distribuzione dei gradi in molte reti reali segue la power
      law
                              p(k) ≈ c · k −α .

  Osservazione
      Siamo abituati a ottenere distribuzioni simili alla
      “distribuzione normale” (gaussiana).
      La power law ` radicalmente diversa:
                    e
           Ha una frazione non trascurabile di nodi con grado molto alto
           (hubs).
           Non ha “scala caratteristica” (propriet` scale-free): il valor
                                                  a
           medio ` poco informativo.
                 e


                      Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Distribuzione dei gradi
                    Misurare le reti   Coefficiente di clustering
                      Grafi Casuali     Fenomeno small-world


Firma della power law




                 Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Distribuzione dei gradi
                        Misurare le reti   Coefficiente di clustering
                          Grafi Casuali     Fenomeno small-world


Firma della power law
   frequenza                        log (frequenza)
                                                                      α




                               grado                                  log (grado)
  Osservazione
      La distribuzione power law diventa una retta se disegnata su
      scala log-log (bilogaritmica):

                       log p(k) = −α log k + log c.

      α ` detto esponente della power law (spesso, 2 ≤ α ≤ 3).
        e

                     Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Distribuzione dei gradi
                         Misurare le reti   Coefficiente di clustering
                           Grafi Casuali     Fenomeno small-world


Distribuzione dei gradi in alcuni grafi reali




      Per verificare se una rete ` power-law, ` meglio valutare la
                                e            e
      densit` cumulativa della distribuzione dei grafi.
            a
      Dato p(k), calcoliamo P(k) =               i>=k    p(i).
      Otteniamo sempre una retta, con coefficiente angolare −α + 1.
      Lo script cumulative degree distribution genera la
      distribuzione di densit` cumulativa a partire dall’output di
                             a
      graph degree distribution.
                      Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Distribuzione dei gradi
                             Misurare le reti   Coefficiente di clustering
                               Grafi Casuali     Fenomeno small-world


Distribuzione esponenziale

   log (frequenza)

                                   λ



                                           grado
  Definizione
       p(k) ≈ c · e −λk
       Identificata da una retta se disegnata su scala log-lineare

                               log p(k) = −λk + log c.


                          Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Distribuzione dei gradi
                         Misurare le reti   Coefficiente di clustering
                           Grafi Casuali     Fenomeno small-world


Statistiche collettive




                    Matteo Dell’Amico       Reti complesse
Reti complesse     Distribuzione dei gradi
                          Misurare le reti   Coefficiente di clustering
                            Grafi Casuali     Fenomeno small-world


Clustering




      Molte reti hanno la propriet` di essere composte da gruppi di
                                  a
      nodi molto ben connessi.
      Nelle reti sociali, il clustering (transitivit`) rappresenta il
                                                    a
      principio secondo il quale due miei amici hanno una buona
      probabilit` di essere amici tra di loro.
                a
      Reti con alto clustering hanno un elevato numero di triangoli.




                       Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Distribuzione dei gradi
                       Misurare le reti   Coefficiente di clustering
                         Grafi Casuali     Fenomeno small-world


Coefficienti di clustering

  Definizione
                              numero di triangoli in G
               C (1) (G ) =
                                triple connesse in G

  Definizione
                       triangoli centrati nel nodo i
                ci =
                         triple centrate nel nodo i
                                               i ci
                          C (2) (G ) =
                                               n




                    Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Distribuzione dei gradi
                       Misurare le reti   Coefficiente di clustering
                         Grafi Casuali     Fenomeno small-world


Coefficienti di clustering

  Definizione
                              numero di triangoli in G
               C (1) (G ) =
                                triple connesse in G

  Definizione
                       triangoli centrati nel nodo i
                ci =
                         triple centrate nel nodo i
                                               i ci
                          C (2) (G ) =
                                               n




                    Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Distribuzione dei gradi
                         Misurare le reti   Coefficiente di clustering
                           Grafi Casuali     Fenomeno small-world


Coefficienti di clustering

  Definizione
                                numero di triangoli in G
                 C (1) (G ) =
                                  triple connesse in G

  Definizione
                         triangoli centrati nel nodo i
                  ci =
                           triple centrate nel nodo i
                                                 i ci
                            C (2) (G ) =
                                                 n

  Osservazione
      C (1) assegna pi` peso ai nodi di grado alto, C (2) assegna lo
                      u
      stesso peso a tutti.
                      Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse          Distribuzione dei gradi
                        Misurare le reti        Coefficiente di clustering
                          Grafi Casuali          Fenomeno small-world


Esempio


                          n1                            n2

                                           n3

                          n4                            n5

     clustering dotfile stampa i valori di C (1) e C (2) .




                     Matteo Dell’Amico          Reti complesse
Reti complesse          Distribuzione dei gradi
                               Misurare le reti        Coefficiente di clustering
                                 Grafi Casuali          Fenomeno small-world


Esempio


                                 n1                            n2

                                                  n3

                                 n4                            n5

     clustering dotfile stampa i valori di C (1) e C (2) .
                 3         3
     C (1) =   1+1+6   =   8    ≈ 0.37.




                       Matteo Dell’Amico               Reti complesse
Reti complesse          Distribuzione dei gradi
                        Misurare le reti        Coefficiente di clustering
                          Grafi Casuali          Fenomeno small-world


Esempio


                          n1                            n2

                                           n3

                          n4                            n5

     clustering dotfile stampa i valori di C (1) e C (2) .
                 3     3
     C (1) =   1+1+6 = 8 ≈    0.37.
               1         1         13
     C (2) =   5 1+1+ 6       =    30      ≈ 0.43.



                     Matteo Dell’Amico          Reti complesse
Reti complesse     Distribuzione dei gradi
                         Misurare le reti   Coefficiente di clustering
                           Grafi Casuali     Fenomeno small-world


Statistiche collettive




                    Matteo Dell’Amico       Reti complesse
Reti complesse     Distribuzione dei gradi
                         Misurare le reti   Coefficiente di clustering
                           Grafi Casuali     Fenomeno small-world


Sei gradi di separazione


                     Esperimento di Milgram (1967)
                     Determinare la lunghezza media delle catene di
                     conoscenti che collegano due persone (che non si
                     conoscono) negli USA


  Tipica istanza del problema
      Ad una persona “sorgente” (in Nebraska) viene data una
      lettera da consegnare ad una persona “destinazione” (a
      Boston).
      La sorgente ha informazioni di base sulla destinazione
      (indirizzo, occupazione, ecc. . . ).

                      Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Distribuzione dei gradi
                         Misurare le reti   Coefficiente di clustering
                           Grafi Casuali     Fenomeno small-world


Sei gradi di separazione


                     Esperimento di Milgram (1967)
                     Determinare la lunghezza media delle catene di
                     conoscenti che collegano due persone (che non si
                     conoscono) negli USA


  Tipica istanza del problema
      Ad una persona “sorgente” (in Nebraska) viene data una
      lettera da consegnare ad una persona “destinazione” (a
      Boston).
      La sorgente ha informazioni di base sulla destinazione
      (indirizzo, occupazione, ecc. . . ).

                      Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Distribuzione dei gradi
                         Misurare le reti   Coefficiente di clustering
                           Grafi Casuali     Fenomeno small-world


Esperimento di Milgram

  Dettagli
      La sorgente deve iniviare la lettera ad un conoscente diretto
      (ricevente) provando a raggiungere la destinazione nel minor
      numero di passi possibile.
      I riceventi seguono la stessa regola della sorgente.
      La lettera passa di ricevente in ricevente finch´ non arriva a
                                                     e
      destinazione o non si perde (!)

  Risultato
      La lunghezza media di una catena di conoscenze che
      raggiunge la destinazione ` circa sei.
                                e


                      Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Distribuzione dei gradi
                         Misurare le reti   Coefficiente di clustering
                           Grafi Casuali     Fenomeno small-world


Esperimento di Milgram

  Dettagli
      La sorgente deve iniviare la lettera ad un conoscente diretto
      (ricevente) provando a raggiungere la destinazione nel minor
      numero di passi possibile.
      I riceventi seguono la stessa regola della sorgente.
      La lettera passa di ricevente in ricevente finch´ non arriva a
                                                     e
      destinazione o non si perde (!)

  Risultato
      La lunghezza media di una catena di conoscenze che
      raggiunge la destinazione ` circa sei.
                                e


                      Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Distribuzione dei gradi
                         Misurare le reti   Coefficiente di clustering
                           Grafi Casuali     Fenomeno small-world


Esperimento di Milgram

  Dettagli
      La sorgente deve iniviare la lettera ad un conoscente diretto
      (ricevente) provando a raggiungere la destinazione nel minor
      numero di passi possibile.
      I riceventi seguono la stessa regola della sorgente.
      La lettera passa di ricevente in ricevente finch´ non arriva a
                                                     e
      destinazione o non si perde (!)

  Risultato
      La lunghezza media di una catena di conoscenze che
      raggiunge la destinazione ` circa sei.
                                e


                      Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Distribuzione dei gradi
                         Misurare le reti   Coefficiente di clustering
                           Grafi Casuali     Fenomeno small-world


Esperimento di Milgram

  Dettagli
      La sorgente deve iniviare la lettera ad un conoscente diretto
      (ricevente) provando a raggiungere la destinazione nel minor
      numero di passi possibile.
      I riceventi seguono la stessa regola della sorgente.
      La lettera passa di ricevente in ricevente finch´ non arriva a
                                                     e
      destinazione o non si perde (!)

  Risultato
      La lunghezza media di una catena di conoscenze che
      raggiunge la destinazione ` circa sei.
                                e


                      Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Distribuzione dei gradi
                                 Misurare le reti   Coefficiente di clustering
                                   Grafi Casuali     Fenomeno small-world


Misurare il fenomeno small-world

  Distanza geodesica
  dij = lunghezza del cammino minimo fra i nodi i e j.

  Diametro
  d = maxi,j {dij : i, j connessi}.

  Media della distanza geodesica
          1
  l=   n(n−1)/2   i>j   dij


  Problema
  Come trattare le coppie di nodi disconnesse?

                              Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Distribuzione dei gradi
                                 Misurare le reti   Coefficiente di clustering
                                   Grafi Casuali     Fenomeno small-world


Misurare il fenomeno small-world

  Distanza geodesica
  dij = lunghezza del cammino minimo fra i nodi i e j.

  Diametro
  d = maxi,j {dij : i, j connessi}.

  Media della distanza geodesica
          1
  l=   n(n−1)/2   i>j   dij


  Problema
  Come trattare le coppie di nodi disconnesse?

                              Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Distribuzione dei gradi
                                 Misurare le reti   Coefficiente di clustering
                                   Grafi Casuali     Fenomeno small-world


Misurare il fenomeno small-world

  Distanza geodesica
  dij = lunghezza del cammino minimo fra i nodi i e j.

  Diametro
  d = maxi,j {dij : i, j connessi}.

  Media della distanza geodesica
          1
  l=   n(n−1)/2   i>j   dij


  Problema
  Come trattare le coppie di nodi disconnesse?

                              Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Distribuzione dei gradi
                                     Misurare le reti   Coefficiente di clustering
                                       Grafi Casuali     Fenomeno small-world


Misurare il fenomeno small-world

  Distanza geodesica
  dij = lunghezza del cammino minimo fra i nodi i e j.

  Diametro
  d = maxi,j {dij : i, j connessi}.

  Media della distanza geodesica
          1
  l=   n(n−1)/2       i>j   dij


  Media armonica della distanza geodesica
              1
  l −1 =   n(n−1)/2     i>j       dij
                                    −1


                                  Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Distribuzione dei gradi
                       Misurare le reti   Coefficiente di clustering
                         Grafi Casuali     Fenomeno small-world


Misurare il fenomeno small-world




      distances dotfile stampa diametro, distanza media e media
      armonica delle distanze.




                    Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Distribuzione dei gradi
                         Misurare le reti   Coefficiente di clustering
                           Grafi Casuali     Fenomeno small-world


Statistiche collettive




                    Matteo Dell’Amico       Reti complesse
Reti complesse     Distribuzione dei gradi
                         Misurare le reti   Coefficiente di clustering
                           Grafi Casuali     Fenomeno small-world


Una distanza geodesica corta ` sufficiente?
                             e

  Osservazione
      Deve esistere un metodo per sfruttare i percorsi brevi in
      condizioni “realistiche”.
      I link dei vicini devono essere, in qualche modo, prevedibili: un
      amico avvocato pu` conoscere molti altri avvocati. Il
                           o
      clustering alza il diametro ma aiuta la navigabilit`.  a
      L’esperimento di Milgram dimostra che le persone sono
      capaci a “navigare” sulla rete sociale.

  Risposta
      Si parla di fenomeno small-world quando si presentano basso
      diametro, facilit` di navigazione ed elevato coefficiente di
                       a
      clustering.

                      Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Distribuzione dei gradi
                         Misurare le reti   Coefficiente di clustering
                           Grafi Casuali     Fenomeno small-world


Una distanza geodesica corta ` sufficiente?
                             e

  Osservazione
      Deve esistere un metodo per sfruttare i percorsi brevi in
      condizioni “realistiche”.
      I link dei vicini devono essere, in qualche modo, prevedibili: un
      amico avvocato pu` conoscere molti altri avvocati. Il
                           o
      clustering alza il diametro ma aiuta la navigabilit`.  a
      L’esperimento di Milgram dimostra che le persone sono
      capaci a “navigare” sulla rete sociale.

  Risposta
      Si parla di fenomeno small-world quando si presentano basso
      diametro, facilit` di navigazione ed elevato coefficiente di
                       a
      clustering.

                      Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Distribuzione dei gradi
                         Misurare le reti   Coefficiente di clustering
                           Grafi Casuali     Fenomeno small-world


Una distanza geodesica corta ` sufficiente?
                             e

  Osservazione
      Deve esistere un metodo per sfruttare i percorsi brevi in
      condizioni “realistiche”.
      I link dei vicini devono essere, in qualche modo, prevedibili: un
      amico avvocato pu` conoscere molti altri avvocati. Il
                           o
      clustering alza il diametro ma aiuta la navigabilit`.  a
      L’esperimento di Milgram dimostra che le persone sono
      capaci a “navigare” sulla rete sociale.

  Risposta
      Si parla di fenomeno small-world quando si presentano basso
      diametro, facilit` di navigazione ed elevato coefficiente di
                       a
      clustering.

                      Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse     Distribuzione dei gradi
                         Misurare le reti   Coefficiente di clustering
                           Grafi Casuali     Fenomeno small-world


Una distanza geodesica corta ` sufficiente?
                             e

  Osservazione
      Deve esistere un metodo per sfruttare i percorsi brevi in
      condizioni “realistiche”.
      I link dei vicini devono essere, in qualche modo, prevedibili: un
      amico avvocato pu` conoscere molti altri avvocati. Il
                           o
      clustering alza il diametro ma aiuta la navigabilit`.  a
      L’esperimento di Milgram dimostra che le persone sono
      capaci a “navigare” sulla rete sociale.

  Risposta
      Si parla di fenomeno small-world quando si presentano basso
      diametro, facilit` di navigazione ed elevato coefficiente di
                       a
      clustering.

                      Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse
                         Misurare le reti   Introduzione
                           Grafi Casuali


I grafi casuali di Erd¨s–R´nyi
                     o e




  Il modello Gn,p
      n : numero di vertici
      0≤p≤1
      Per ogni coppia di nodi i e j, genera l’arco (i, j) con
      probabilit` p in modo indipendente.
                a




                      Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse
                      Misurare le reti   Introduzione
                        Grafi Casuali


Componenti connesse




     erdos renyi graph n p dotfile genera un grafo casuale Gn,p
     in dotfile.
     Lo script color graph components dot1 dot2 colora le
     componenti connesse di colori differenti.




                   Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse
                         Misurare le reti   Introduzione
                           Grafi Casuali


Per il 7 novembre




      Creare grafi casuali e studiarne le caratteristiche:
           distribuzione del grado
           coefficiente di clustering
           diametro e distanze medie
           componenti connesse
      Scrivere una breve relazione e sottometterla su aulaweb.




                      Matteo Dell’Amico     Reti complesse
Reti complesse
                       Misurare le reti   Introduzione
                         Grafi Casuali


Domande

    La distribuzione del grado ` una power law?
                               e
    Che valori assume il coefficiente di clustering rispetto alle reti
    reali viste negli esempi?
    Il diametro ci permetterebbe di parlare di rete “small world”?
    Per quali valori di n e p si ottiene una componente connessa di
    dimensioni paragonabili all’intera rete (componente gigante)?
    Per quali valori di n e p tutti i nodi fanno parte di un’unica
    componente connessa?
    Come si evolvono le caratteristiche delle reti fissando p al
    crescere di n → ∞?
    Come si evolvono le caratteristiche delle reti al crescere di
    n → ∞ fissando il grado medio np?

                    Matteo Dell’Amico     Reti complesse

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  • 5. Reti complesse Generalit`a Misurare le reti Esempi Grafi Casuali Obiettivi Diversi tipi di reti Le categorie pi` importanti u Reti sociali Knowledge (Information) Network Reti tecnologiche Reti biologiche Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 6. Reti complesse Generalit`a Misurare le reti Esempi Grafi Casuali Obiettivi Reti sociali Caratteristica I link denotano un’interazione sociale Esempi Rete delle conoscenze Rete dei co-autori Rete delle chiamate telefoniche Rete degli attori Rete delle E-mail/IM Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 7. Reti complesse Generalit`a Misurare le reti Esempi Grafi Casuali Obiettivi Knowledge (information) network Caratteristica I nodi memorizzano informazioni, i link le associano Esempi Rete delle citazioni (grafo diretto aciclico) World Wide Web (grafo diretto) Reti di fiducia (Web of trust) Reti P2P Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 8. Reti complesse Generalit`a Misurare le reti Esempi Grafi Casuali Obiettivi Reti tecnologiche Caratteristica Reti costruite per la distribuzione di “prodotti” Esempi Internet Reti per la distribuzione dell’energia Reti delle linee aeree Reti telefoniche Reti di trasporto (strade, ferrovie, ecc...) Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 9. Reti complesse Generalit`a Misurare le reti Esempi Grafi Casuali Obiettivi Reti biologiche Caratteristica Rappresentano sistemi biologici Esempi Reti d’interazione fra le proteine Reti di regolazione dei geni Catene alimentari Reti neurali Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 10. Reti complesse Generalit`a Misurare le reti Esempi Grafi Casuali Obiettivi Il mondo ` pieno di reti e Che ce ne facciamo? Studiamo la loro topologia Misuriamo le loro propriet` a Studiamo la loro evoluzione e la loro dinamica Creiamo modelli realistici Creiamo algoritmi che sfruttano la struttura delle reti Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 11. Reti complesse Generalit`a Misurare le reti Esempi Grafi Casuali Obiettivi Il linguaggio dot - grafi indiretti graph G { 0 -- 1 1 -- 2 0 -- 2 0 -- 4 1 -- 5 4 -- 5 6 7 } Gli archi sono contrassegnati dall’operatore “--”. I nodi isolati sono elencati per conto proprio. Per ulteriori informazioni: man dot, www.graphviz.org. Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 12. Reti complesse Generalit`a Misurare le reti Esempi Grafi Casuali Obiettivi Il linguaggio dot - grafi diretti digraph G { 0 -> 1 1 -> 2 0 -> 2 0 -> 4 1 -> 5 4 -> 5 6 7 } Gli archi sono contrassegnati dall’operatore “->”. Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 13. Reti complesse Generalit`a Misurare le reti Esempi Grafi Casuali Obiettivi Disegnare grafi .dot neato neato graph.dot scrive su stdout un file dot annotato con le posizioni dei nodi. Le opzioni -Tform ato -ooutfile permettono di ottenere un immagine con l’estensione desiderata. Le opzioni -G, -N, -E impostano attributi di default al grafo, ai nodi ed agli archi rispettivamente. Per altre informazioni, ancora man dot. Esempio Lo script draw dotfile esegue “neato -Tsvg -Nstyle=filled -Nlabel= -Nshape=circle -o$2 $1” Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 14. Reti complesse Distribuzione dei gradi Misurare le reti Coefficiente di clustering Grafi Casuali Fenomeno small-world Distribuzione dei gradi frequenza f (k) k grado Frequenza f (k): la frazione di nodi con grado k. Problema f (k) ` la probabilit` che un nodo a caso abbia grado k. e a Determinare la distribuzione di probabilit` che meglio a approssima i dati osservati. Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 15. Reti complesse Distribuzione dei gradi Misurare le reti Coefficiente di clustering Grafi Casuali Fenomeno small-world Distribuzione dei gradi frequenza f (k) k grado Frequenza f (k): la frazione di nodi con grado k. Problema f (k) ` la probabilit` che un nodo a caso abbia grado k. e a Determinare la distribuzione di probabilit` che meglio a approssima i dati osservati. Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 16. Reti complesse Distribuzione dei gradi Misurare le reti Coefficiente di clustering Grafi Casuali Fenomeno small-world Studiare la distribuzione del grado graph degree distribution Lo script graph degree distribution scrive su stdout, per ogni linea, un possibile grado e la relativa frequenza. Uso: graph degree distribution graph.dot > freq.txt. Gnuplot Programma interattivo per disegnare grafici. Per disegnare: plot ’datafile ’ [with lines]. Per creare un file di tipo eps: set term post eps, set output ’nom efile ’. Per tornare a disegnare sullo schermo: set term x11. Scala logaritmica: setlogscale [x][y], set nologscale. Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 17. Reti complesse Distribuzione dei gradi Misurare le reti Coefficiente di clustering Grafi Casuali Fenomeno small-world Studiare la distribuzione del grado graph degree distribution Lo script graph degree distribution scrive su stdout, per ogni linea, un possibile grado e la relativa frequenza. Uso: graph degree distribution graph.dot > freq.txt. Gnuplot Programma interattivo per disegnare grafici. Per disegnare: plot ’datafile ’ [with lines]. Per creare un file di tipo eps: set term post eps, set output ’nom efile ’. Per tornare a disegnare sullo schermo: set term x11. Scala logaritmica: setlogscale [x][y], set nologscale. Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 18. Reti complesse Distribuzione dei gradi Misurare le reti Coefficiente di clustering Grafi Casuali Fenomeno small-world Power law La distribuzione dei gradi in molte reti reali segue la power law p(k) ≈ c · k −α . Osservazione Siamo abituati a ottenere distribuzioni simili alla “distribuzione normale” (gaussiana). La power law ` radicalmente diversa: e Ha una frazione non trascurabile di nodi con grado molto alto (hubs). Non ha “scala caratteristica” (propriet` scale-free): il valor a medio ` poco informativo. e Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 19. Reti complesse Distribuzione dei gradi Misurare le reti Coefficiente di clustering Grafi Casuali Fenomeno small-world Power law La distribuzione dei gradi in molte reti reali segue la power law p(k) ≈ c · k −α . Osservazione Siamo abituati a ottenere distribuzioni simili alla “distribuzione normale” (gaussiana). La power law ` radicalmente diversa: e Ha una frazione non trascurabile di nodi con grado molto alto (hubs). Non ha “scala caratteristica” (propriet` scale-free): il valor a medio ` poco informativo. e Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 20. Reti complesse Distribuzione dei gradi Misurare le reti Coefficiente di clustering Grafi Casuali Fenomeno small-world Firma della power law Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 21. Reti complesse Distribuzione dei gradi Misurare le reti Coefficiente di clustering Grafi Casuali Fenomeno small-world Firma della power law frequenza log (frequenza) α grado log (grado) Osservazione La distribuzione power law diventa una retta se disegnata su scala log-log (bilogaritmica): log p(k) = −α log k + log c. α ` detto esponente della power law (spesso, 2 ≤ α ≤ 3). e Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 22. Reti complesse Distribuzione dei gradi Misurare le reti Coefficiente di clustering Grafi Casuali Fenomeno small-world Distribuzione dei gradi in alcuni grafi reali Per verificare se una rete ` power-law, ` meglio valutare la e e densit` cumulativa della distribuzione dei grafi. a Dato p(k), calcoliamo P(k) = i>=k p(i). Otteniamo sempre una retta, con coefficiente angolare −α + 1. Lo script cumulative degree distribution genera la distribuzione di densit` cumulativa a partire dall’output di a graph degree distribution. Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 23. Reti complesse Distribuzione dei gradi Misurare le reti Coefficiente di clustering Grafi Casuali Fenomeno small-world Distribuzione esponenziale log (frequenza) λ grado Definizione p(k) ≈ c · e −λk Identificata da una retta se disegnata su scala log-lineare log p(k) = −λk + log c. Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 24. Reti complesse Distribuzione dei gradi Misurare le reti Coefficiente di clustering Grafi Casuali Fenomeno small-world Statistiche collettive Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 25. Reti complesse Distribuzione dei gradi Misurare le reti Coefficiente di clustering Grafi Casuali Fenomeno small-world Clustering Molte reti hanno la propriet` di essere composte da gruppi di a nodi molto ben connessi. Nelle reti sociali, il clustering (transitivit`) rappresenta il a principio secondo il quale due miei amici hanno una buona probabilit` di essere amici tra di loro. a Reti con alto clustering hanno un elevato numero di triangoli. Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 26. Reti complesse Distribuzione dei gradi Misurare le reti Coefficiente di clustering Grafi Casuali Fenomeno small-world Coefficienti di clustering Definizione numero di triangoli in G C (1) (G ) = triple connesse in G Definizione triangoli centrati nel nodo i ci = triple centrate nel nodo i i ci C (2) (G ) = n Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 27. Reti complesse Distribuzione dei gradi Misurare le reti Coefficiente di clustering Grafi Casuali Fenomeno small-world Coefficienti di clustering Definizione numero di triangoli in G C (1) (G ) = triple connesse in G Definizione triangoli centrati nel nodo i ci = triple centrate nel nodo i i ci C (2) (G ) = n Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 28. Reti complesse Distribuzione dei gradi Misurare le reti Coefficiente di clustering Grafi Casuali Fenomeno small-world Coefficienti di clustering Definizione numero di triangoli in G C (1) (G ) = triple connesse in G Definizione triangoli centrati nel nodo i ci = triple centrate nel nodo i i ci C (2) (G ) = n Osservazione C (1) assegna pi` peso ai nodi di grado alto, C (2) assegna lo u stesso peso a tutti. Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 29. Reti complesse Distribuzione dei gradi Misurare le reti Coefficiente di clustering Grafi Casuali Fenomeno small-world Esempio n1 n2 n3 n4 n5 clustering dotfile stampa i valori di C (1) e C (2) . Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 30. Reti complesse Distribuzione dei gradi Misurare le reti Coefficiente di clustering Grafi Casuali Fenomeno small-world Esempio n1 n2 n3 n4 n5 clustering dotfile stampa i valori di C (1) e C (2) . 3 3 C (1) = 1+1+6 = 8 ≈ 0.37. Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 31. Reti complesse Distribuzione dei gradi Misurare le reti Coefficiente di clustering Grafi Casuali Fenomeno small-world Esempio n1 n2 n3 n4 n5 clustering dotfile stampa i valori di C (1) e C (2) . 3 3 C (1) = 1+1+6 = 8 ≈ 0.37. 1 1 13 C (2) = 5 1+1+ 6 = 30 ≈ 0.43. Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 32. Reti complesse Distribuzione dei gradi Misurare le reti Coefficiente di clustering Grafi Casuali Fenomeno small-world Statistiche collettive Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 33. Reti complesse Distribuzione dei gradi Misurare le reti Coefficiente di clustering Grafi Casuali Fenomeno small-world Sei gradi di separazione Esperimento di Milgram (1967) Determinare la lunghezza media delle catene di conoscenti che collegano due persone (che non si conoscono) negli USA Tipica istanza del problema Ad una persona “sorgente” (in Nebraska) viene data una lettera da consegnare ad una persona “destinazione” (a Boston). La sorgente ha informazioni di base sulla destinazione (indirizzo, occupazione, ecc. . . ). Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 34. Reti complesse Distribuzione dei gradi Misurare le reti Coefficiente di clustering Grafi Casuali Fenomeno small-world Sei gradi di separazione Esperimento di Milgram (1967) Determinare la lunghezza media delle catene di conoscenti che collegano due persone (che non si conoscono) negli USA Tipica istanza del problema Ad una persona “sorgente” (in Nebraska) viene data una lettera da consegnare ad una persona “destinazione” (a Boston). La sorgente ha informazioni di base sulla destinazione (indirizzo, occupazione, ecc. . . ). Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 35. Reti complesse Distribuzione dei gradi Misurare le reti Coefficiente di clustering Grafi Casuali Fenomeno small-world Esperimento di Milgram Dettagli La sorgente deve iniviare la lettera ad un conoscente diretto (ricevente) provando a raggiungere la destinazione nel minor numero di passi possibile. I riceventi seguono la stessa regola della sorgente. La lettera passa di ricevente in ricevente finch´ non arriva a e destinazione o non si perde (!) Risultato La lunghezza media di una catena di conoscenze che raggiunge la destinazione ` circa sei. e Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 36. Reti complesse Distribuzione dei gradi Misurare le reti Coefficiente di clustering Grafi Casuali Fenomeno small-world Esperimento di Milgram Dettagli La sorgente deve iniviare la lettera ad un conoscente diretto (ricevente) provando a raggiungere la destinazione nel minor numero di passi possibile. I riceventi seguono la stessa regola della sorgente. La lettera passa di ricevente in ricevente finch´ non arriva a e destinazione o non si perde (!) Risultato La lunghezza media di una catena di conoscenze che raggiunge la destinazione ` circa sei. e Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 37. Reti complesse Distribuzione dei gradi Misurare le reti Coefficiente di clustering Grafi Casuali Fenomeno small-world Esperimento di Milgram Dettagli La sorgente deve iniviare la lettera ad un conoscente diretto (ricevente) provando a raggiungere la destinazione nel minor numero di passi possibile. I riceventi seguono la stessa regola della sorgente. La lettera passa di ricevente in ricevente finch´ non arriva a e destinazione o non si perde (!) Risultato La lunghezza media di una catena di conoscenze che raggiunge la destinazione ` circa sei. e Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 38. Reti complesse Distribuzione dei gradi Misurare le reti Coefficiente di clustering Grafi Casuali Fenomeno small-world Esperimento di Milgram Dettagli La sorgente deve iniviare la lettera ad un conoscente diretto (ricevente) provando a raggiungere la destinazione nel minor numero di passi possibile. I riceventi seguono la stessa regola della sorgente. La lettera passa di ricevente in ricevente finch´ non arriva a e destinazione o non si perde (!) Risultato La lunghezza media di una catena di conoscenze che raggiunge la destinazione ` circa sei. e Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 39. Reti complesse Distribuzione dei gradi Misurare le reti Coefficiente di clustering Grafi Casuali Fenomeno small-world Misurare il fenomeno small-world Distanza geodesica dij = lunghezza del cammino minimo fra i nodi i e j. Diametro d = maxi,j {dij : i, j connessi}. Media della distanza geodesica 1 l= n(n−1)/2 i>j dij Problema Come trattare le coppie di nodi disconnesse? Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 40. Reti complesse Distribuzione dei gradi Misurare le reti Coefficiente di clustering Grafi Casuali Fenomeno small-world Misurare il fenomeno small-world Distanza geodesica dij = lunghezza del cammino minimo fra i nodi i e j. Diametro d = maxi,j {dij : i, j connessi}. Media della distanza geodesica 1 l= n(n−1)/2 i>j dij Problema Come trattare le coppie di nodi disconnesse? Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 41. Reti complesse Distribuzione dei gradi Misurare le reti Coefficiente di clustering Grafi Casuali Fenomeno small-world Misurare il fenomeno small-world Distanza geodesica dij = lunghezza del cammino minimo fra i nodi i e j. Diametro d = maxi,j {dij : i, j connessi}. Media della distanza geodesica 1 l= n(n−1)/2 i>j dij Problema Come trattare le coppie di nodi disconnesse? Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 42. Reti complesse Distribuzione dei gradi Misurare le reti Coefficiente di clustering Grafi Casuali Fenomeno small-world Misurare il fenomeno small-world Distanza geodesica dij = lunghezza del cammino minimo fra i nodi i e j. Diametro d = maxi,j {dij : i, j connessi}. Media della distanza geodesica 1 l= n(n−1)/2 i>j dij Media armonica della distanza geodesica 1 l −1 = n(n−1)/2 i>j dij −1 Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 43. Reti complesse Distribuzione dei gradi Misurare le reti Coefficiente di clustering Grafi Casuali Fenomeno small-world Misurare il fenomeno small-world distances dotfile stampa diametro, distanza media e media armonica delle distanze. Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 44. Reti complesse Distribuzione dei gradi Misurare le reti Coefficiente di clustering Grafi Casuali Fenomeno small-world Statistiche collettive Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 45. Reti complesse Distribuzione dei gradi Misurare le reti Coefficiente di clustering Grafi Casuali Fenomeno small-world Una distanza geodesica corta ` sufficiente? e Osservazione Deve esistere un metodo per sfruttare i percorsi brevi in condizioni “realistiche”. I link dei vicini devono essere, in qualche modo, prevedibili: un amico avvocato pu` conoscere molti altri avvocati. Il o clustering alza il diametro ma aiuta la navigabilit`. a L’esperimento di Milgram dimostra che le persone sono capaci a “navigare” sulla rete sociale. Risposta Si parla di fenomeno small-world quando si presentano basso diametro, facilit` di navigazione ed elevato coefficiente di a clustering. Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 46. Reti complesse Distribuzione dei gradi Misurare le reti Coefficiente di clustering Grafi Casuali Fenomeno small-world Una distanza geodesica corta ` sufficiente? e Osservazione Deve esistere un metodo per sfruttare i percorsi brevi in condizioni “realistiche”. I link dei vicini devono essere, in qualche modo, prevedibili: un amico avvocato pu` conoscere molti altri avvocati. Il o clustering alza il diametro ma aiuta la navigabilit`. a L’esperimento di Milgram dimostra che le persone sono capaci a “navigare” sulla rete sociale. Risposta Si parla di fenomeno small-world quando si presentano basso diametro, facilit` di navigazione ed elevato coefficiente di a clustering. Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 47. Reti complesse Distribuzione dei gradi Misurare le reti Coefficiente di clustering Grafi Casuali Fenomeno small-world Una distanza geodesica corta ` sufficiente? e Osservazione Deve esistere un metodo per sfruttare i percorsi brevi in condizioni “realistiche”. I link dei vicini devono essere, in qualche modo, prevedibili: un amico avvocato pu` conoscere molti altri avvocati. Il o clustering alza il diametro ma aiuta la navigabilit`. a L’esperimento di Milgram dimostra che le persone sono capaci a “navigare” sulla rete sociale. Risposta Si parla di fenomeno small-world quando si presentano basso diametro, facilit` di navigazione ed elevato coefficiente di a clustering. Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 48. Reti complesse Distribuzione dei gradi Misurare le reti Coefficiente di clustering Grafi Casuali Fenomeno small-world Una distanza geodesica corta ` sufficiente? e Osservazione Deve esistere un metodo per sfruttare i percorsi brevi in condizioni “realistiche”. I link dei vicini devono essere, in qualche modo, prevedibili: un amico avvocato pu` conoscere molti altri avvocati. Il o clustering alza il diametro ma aiuta la navigabilit`. a L’esperimento di Milgram dimostra che le persone sono capaci a “navigare” sulla rete sociale. Risposta Si parla di fenomeno small-world quando si presentano basso diametro, facilit` di navigazione ed elevato coefficiente di a clustering. Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 49. Reti complesse Misurare le reti Introduzione Grafi Casuali I grafi casuali di Erd¨s–R´nyi o e Il modello Gn,p n : numero di vertici 0≤p≤1 Per ogni coppia di nodi i e j, genera l’arco (i, j) con probabilit` p in modo indipendente. a Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 50. Reti complesse Misurare le reti Introduzione Grafi Casuali Componenti connesse erdos renyi graph n p dotfile genera un grafo casuale Gn,p in dotfile. Lo script color graph components dot1 dot2 colora le componenti connesse di colori differenti. Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 51. Reti complesse Misurare le reti Introduzione Grafi Casuali Per il 7 novembre Creare grafi casuali e studiarne le caratteristiche: distribuzione del grado coefficiente di clustering diametro e distanze medie componenti connesse Scrivere una breve relazione e sottometterla su aulaweb. Matteo Dell’Amico Reti complesse
  • 52. Reti complesse Misurare le reti Introduzione Grafi Casuali Domande La distribuzione del grado ` una power law? e Che valori assume il coefficiente di clustering rispetto alle reti reali viste negli esempi? Il diametro ci permetterebbe di parlare di rete “small world”? Per quali valori di n e p si ottiene una componente connessa di dimensioni paragonabili all’intera rete (componente gigante)? Per quali valori di n e p tutti i nodi fanno parte di un’unica componente connessa? Come si evolvono le caratteristiche delle reti fissando p al crescere di n → ∞? Come si evolvono le caratteristiche delle reti al crescere di n → ∞ fissando il grado medio np? Matteo Dell’Amico Reti complesse