1. Dall’UTOPIA
al mondo liquido
Bibliografia essenziale
Z. BAUMAN, La società sotto assedio
T. MORO, Utopia
2. LA TRASCENDENZA è LA MODALITA DELL’ESSERE
NEL MONDO DELL’UOMO
IMPEDIRE QUESTA TRASGRESSIONE E’ UN
SEGNALE DI UNA CONDIZIONE PATOLOGICA DI
QUELL’ESSERE UMANO
3. CHE COS’è UN’UTOPIA RISPETTO A
QUESTO UMANO TRASCENDERE?
è un’articolazione in progetto di questo
desiderio di trascendere:
1. Vale a dire un programma di cambiamento
coeso ed esauriente, con una chiara visione
della vita che tale cambiamento dovrebbe
produrre
2. O è un modo per evadere da questo mondo?
Una sorta di autobiografia illusoria?
5. 1. Territorialità
È insito nel nome stesso di Utopia:
Topos sta per luogo
Le utopie hanno sempre un luogo.
Il mondo della modernità solida era sedentario.
(lo stato i suoi confini l’amministrazione che sta
ad indicare proprio la necessità di dirigere le
cose, di fissarle)
Lo spazio = al potere
Stato = territorio
6. Lo stato
Territorio = risorse = popolazione = controllo
strategico = legge
La stessa sovranità implicava il potere di
includere o escludere.
Il pensiero utopico, come tutte le teorie dell’epoca
moderna, dava per scontata la territorialità. I modelli
(Amauroto, La città del sole, Bensalem) differivano in
molti aspetti ma erano tutti radicati in un topos.
Una buona vita si viveva in una buona società che era
a sua volta correlata ad un buon territorio, protetto da
benevoli poteri
7. 2. La Finalità
Gli utopisti davano per scontato che la lunga
serie di miglioramenti apportati alla realtà
sociale avrebbero condotto alla società
perfetta.
All’epoca di utopia, il mondo sembrava essere
entrato in una rivoluzione permanente
8. Questa rivoluzione permanente coincideva con
la capacità di controllo che l’uomo stava
cominciando ad esercitare fruttuosamente in
ogni campo dello scibile umano
(rivoluzione astronomica, rivoluzione scientifica,
illuminismo, rivoluzione tecnologica,
rivoluzione industriale, rivoluzione
geografica…)
9. Utopia è Questa rivoluzione
permanente e questa idea di controllo
Nel senso che essa diventava progetto politico
per la costruzione di un regno di certezza,
stabilità, fiducia in sé anziché i capricci di un
destino labirintico.
il mondo immune da qualsiasi cambiamento
perché aveva oramai raggiunto la sua
perfezione
10. Utopia è
La visione di un mondo controllato monitorato
amministrati e quotidianamente gestito
Un mondo in cui è sviluppata la tensione tra
desiderio e realtà tra possibile e reale
Un mondo preordinato un cui previsione e
pianificazione tengono alla larga dal caso
11. I principi di utopia erano:
Il coinvolgimento
La dedizione
Coinvolgimento nel territorio (lo stato
nazione)
Dedizione ad uno scopo comune : la
creazione di una società perfetta e
dell’ordine ultimo
12. La felicità
1. È una costruzione nel futuro, dimensione
sociale, piuttosto che un affare privato,
2. La felicità altrui è una condizione della nostra
felicità
3. La felicità assomiglia più ad un orto da
coltivare che ad una miniera da sfruttare
13. T. Moro “Utopia”
Novità dell’opera:
1. Riguarda la figura dello stato
2. Non è un’esortazione all’ottimo, ma
rappresenta il paradigma di stato puro in cui
bisogna rovesciare la realtà
14. Utopia città razionale del Rinascimento
italiano
• Città bella e ben strutturata salubre
• La proprietà è collettiva e le abitazioni
scambievoli
• È fondata sulla famiglia
• Anche se vige una libera intercomunicazione
15. • La proprietà deve essere privata a causa dei
mali che ingenera la proprietà
• Utopia riposerà dunque su una struttura di
puro consumo e assoluta eguaglianza
• Sarà bandito il lusso e il superfluo
• La vita dei cittadini comunitaria non per
disposizione dall’alto ma per libera scelta
• Ci sarà lo spirito di solidarietà sociale
16. Oggi?
Che fine fanno il coinvolgimento e la dedizione?
L’era del coinvolgimento/impegno appare in
rovina
17. Lo stato nazione
Non funziona più preda delle multinazionali
Il potere è oramai nelle mani delle nuove elite
extraterritoriali
18. I nuovi poteri
Sono scevri di qualsiasi associazione con il luogo
Hanno un potere seduttivo/mobilitante proprio
perché non ubicabili
Simboleggiano la continuità del viaggio
permanente senza finalità di arrivo
(identificarsi con una marca, un prodotto, una
celebrità, un culto o un bizzarro stile di vita =
pronunciare un giuramento di fedeltà)
19. Oggi, Utopia, è un modello che può
ancora funzionare?
1. È un modello fisso, in un mondo in
movimento
2. Esse cercano il segreto della vita felice nelle
riforme sociali che porti ad uno stato
costante e controllabile
3. La fine del futuro, e l’appiattimento nel
presente (non si è proiettati più nel futuro,
ma schiacciati nel presente della
gratificazione immediata)