2. • E’ molto difficile fornire una definizione univoca del
concetto di moda, anche perché non esiste a riguardo
un’interpretazione oggettiva, rappresenta da sempre la
natura umana nella sua alternanza e nel suo susseguirsi
di stili è espressione di identità e di modi di essere.
• La moda è uno degli elementi della civiltà e del costume
sociale, che posto come principio universale interessa
l’uomo con tutti i mezzi di espressione di cui dispone.
• Questo concetto in passato associato solo
all’abbigliamento, si è evoluto ed è diventato
espressione del costume e della cultura dell’uomo.
• Legato alla sua storia - tra identità individuale e collettiva
- è specchio del cambiamento, consacrazione dei nuovi
saperi, ridefinisce nuovi trend, e nuove forme stilistiche.
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3. • La comunicazione è un potente mezzo sociale, portando con sé sia
la trasformazione degli equilibri tra i soggetti e crea nuovi scenari.
• E’ un’organizzazione perfettamente strutturata quindi che risponde
ad una continua e costante evoluzione, realmente è il riassunto dei
grandi cambiamenti che la società ha subito.
• Vive sull’innovazione macchina per la creazione di eterne novità,
riflette ciò che avviene nel mondo è ordinata dal ritmo delle stagioni.
• Uno degli aspetti più interessanti e intriganti della moda è legato al
fatto che in essa si incrociano componenti, diverse e diventa
espressione di nuove esigenze di consumo.
• mette insieme sia il processo industriale che quello artistico e mette
in relazione due aspetti della realtà umana: razionalità e creatività.
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4. Definizione di Moda
• La moda (dal latino modus) è quell’atteggiamento della
collettività caratterizzato dalla tendenza all’imitazione,
che dà al consumatore la sicurezza di appartenere ad un
gruppo sociale, esprimendo la propria personalità.
• Nasce dal bisogno puramente funzionale di coprirsi,
comportando l’emergere di un bisogno sociale ed
estetico.
• In questa prospettiva il prodotto moda risponde al
desiderio di valori come la BELLEZZA, LA RARITA’, LA
VOGLIA DI DISTINGUERSI E DI APPARIRE
• Non è detto dunque che un prodotto di moda sia per
forza un bene di lusso.
4
5. • Ogni realtà imprenditoriale operante nel
sistema-moda decide in base alla strategia
adottata a quale segmento di mercato
rivolgersi, quale prodotto offrire e con quali
caratteristiche
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6. • Il capo ha contenuti comunicativi di natura simbolica che il
consumatore vi proietta nel momento dell’acquisto e del consumo,
come espressione di un modo di esistere e di vivere.
• I prodotti moda vivono di comunicazione, perché essa stessa esiste
e rappresenta un significativo fenomeno di costume se comunicata,
percepita e accettata.
• Essendo già una forma di comunicazione, ha da sempre usato
strumenti essenzialmente visivi, perché non può fare a meno delle
immagini; l’intero sistema appartiene quindi principalmente alla
vista, e si basa su contenuti emotivi.
• L’uomo così risponde al bisogno di essere al passo con i tempi,
partecipando ai cambiamenti, all’evoluzione del gusto e degli stili di
vita presenti in società
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7. La Comunicazione nella Moda
• La moda e il suo uso corretto richiede quindi una
base di conoscenze molto articolate dato che
per raggiungere obiettivi comunicazionali da
parte delle aziende della moda è spesso
indispensabile ricorrere a messaggi e canali
molto diversi.
• Oggi comunicazione significa quindi non solo
pubblicità o pubbliche relazioni, non ha solo
l’obiettivo razionale di informare e
convincere, bensì emozionale con l’intento di
sedurre
7
8. La Marca
• Marca o Brand è il nome, disegno o segno grafico che identifica un
prodotto o una linea di prodotti o un’impresa. Per il marketing la
marca è un mezzo di differenziazione del prodotto che ha lo scopo
di simboleggiare in modo sintetico e continuativo l’immagine del
prodotto presso il consumatore.
• Es. Giorgio Armani Spa è la società fondata nel 1975 e gestita dallo
stilista giorgio armani. Include tutti i marchi - A|X (Armani
Exchange), Armani Jeans, Armani Casa, Emporio Armani, Armani
Collezioni, Armani Occhiali,Giorgio Armani, Armani Privé, Armani
Fiori, Armani Dolci
• Il gruppo sta preparando un espansione nel settore
dell’intrattenimento con la costruzione di alcuni alberghi e resort
•
8
10. La Marca
• Il ruolo della marca intesa come strumento capace di
comunicare lo stile creativo dell’azienda senza tradirne
l’identità, in modo che il logo sia percepito come una
garanzia. Nella moda stiamo assistendo una importante
dissociazione tra il prodotto e la marca, al punto tale che
il prodotto è ciò che l’impresa produce, mentre la marca
è ciò che l’impresa vende.
• Il Brand nel mercato dei prodotti di moda, in cui la
funzione non è solo di garanzia, ma anche quella ludica.
La marca non solo come garante della qualità ma anche
come uno strumento che gratifichi l’acquisto.
• Si assiste al passaggio dalla comunicazione di prodotto
a quella di brand che associa alla valenza informativa
quella emotiva
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11. • Il prodotto moda parla di sé al consumatore, e
per questo che la comunicazione deve spesso
declinare i codici stilistici in codici di immagine.
• La marca moderna non è più legata al prodotto
ma veicola il MODUS VIVENDI a cui si accosta
con interesse il consumatore.
• Spesso la pubblicità è spesso inefficace e ha
portato l’affermarsi del punto vendita come
luogo di comunicazione tra cliente ed azienda.
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12. Il punto vendita
• Il punto vendita comunica ciò che la marca è
costituito da elementi hard (location,
allestimento interno ed esterno) e Soft
(Intrattenimento e servizi) diventa una vera
piattaforma di relazioni per costruire la fiducia
dei clienti attuali e potenziali
• L’adesione ad una griffe non ha più valori
materiali, bensì immateriali determinando gli stili
di vita. Di qui la necessità di comunicare in modo
coerente i valori intangibili del brand, mediante
una comunicazione non più di massa ma
personalizzata.
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13. Il Punto vendita
• Il punto vendita non è più solo il luogo dove si
consuma l’atto di acquisto, ma il luogo di
contatto tra azienda e cliente pontenziale e
attuale. Il rapporto diretto con i consumer
permette di conoscere i suoi gusti e le sue
abitudini di acquisto,e così di rafforzare la
fidelizzazione monitorando l’evoluzione delle
sue esigenze.
• Nascono nuovi format di vendita detti corners, i
flagship store, i factory outlets, i concept store
che valorizzano lo shopping, unendo la marca
con l’intrattenimento.
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14. Concept Store
• A partire dalla seconda metà degli anni ’80 si è sentita la necessità
di creare e di sviluppare una particolare categoria di punto vendita
attorno ad un format innovativo
• Il concept store è lo spazio commerciale costruito intorno ad un
tema specifico, in cui i prodotti sono messi in scena in un contesto
spettacolare ed espressivo,dove prima dei prodotti ciò che si vuole
proporre è la gratificante esperienza che il consumatore può provare
nel negozio stesso. E che gli permetta di comprendere lo spirito del
brand. Così il punto vendita passa dall’essere un luogo di acquisto a
un luogo di permanenza.
• L’acquisto diventa piacevole e divertente che contribuisce a
migliorare in modo significativo il livello di qualità della vita ed il
benessere personale.
• Nel concept store del settore moda l’intrattenimento svolge un ruolo
importante crea traffico al suo interno e relazioni si cerca di
raggiungere i consumatori per trasmettere loro i valori della marca e
coinvolgerli nella brand experience
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15. Le leve del Concept Store
• E’ possibile individuare
sette leve di
entertainment all’interno
del punto vendita, per
ognuna delle quali
l’impresa può definire
specifici strumenti ed
assegnare specifici
obiettivi di marketing:
ATMOSFERA
SPETTACOLO
VALORIZZAZIONE DEL
TEMPO
• MERCHANDISING
• INNOVAZIONE
CONTINUA (TVSCHERMI)
• GIOCO
• RISTORO
I bisogni che si soddisfano
così sono quelli di
divertimento, di relazione,
di socializzazione, di
acquisto e fidelizzare il
cliente.
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16. Concept Store Armani Via Manzoni
- Milano
•
Armani via Manzoni
via Manzoni 31 - 20121 Milano • Tel. +39 02 72 31 86 00 • www.armaniviamanzoni31.it
Lu.-Sa.10:30-19:30 h. • EA caffè Lu.-Sa. 7:30-24 h.
ristorante Lu.-Sa..12-15/20-23 h.; Brunch - Domenca 12-16
•
• Progettato dallo studio newyorkese Gabellini Associates, sotto la stretta regia di
Giorgio Armani. Inaugurato nel 2000, reinterpreta in modo creativo la tradizione dei
Passages ottocenteschi francesi e quella dei Grandi Magazzini europei. Nell’ex
palazzo Assicurazioni Generali (progettato da Enrico A. Griffini nel 1937), 8000 mq. di
sapore hi-tech, minimalista, con tre ingressi principali (via Manzoni, via Pisoni, via
Croce Rossa) dai quali si accede alla galleria pedonale.
Si articola su tre piani: al piano terra Emporio Armani donna e accessori donna,
Emporio uomo, classic e fashion, ed Emporio accessori uomo; i corner EA gioielli,
orologi e occhiali, profumi e make up, Armani/dolci e fiori, Emporio Armani Caffè e il
lounge bar Armani Nobu. Al primo piano l’Armani Jeans uomo e donna, Armani/libri, il
ristorante Emporio Armani Caffè e Nobu ristorante, accessibile anche da via Pisoni.
Nell’interrato la collezione Armani Casa e l’Armani Privé.
•
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17. Il Concept Store Virtuale di Armani
•
•
•
Giorgio Armani sbarca su Second Life e apre il suo primo negozio virtuale,
immagine speculare del suo concept store Armani/Manzoni di Milano .
Giorgio Armani, riconfermandosi pioniere nel mondo del fashion design, sbarca su
Second Life, il mondo virtuale in 3D popolato da 9 milioni e mezzo di avatar e apre il
suo primo punto vendita. Realizzato in collaborazione con Saatchi & Saatchi Italia e
con Virtual Italian Parks, il negozio è stato concepito a immagine speculare del
concept store Armani/Manzoni di Milano. “Oggi la democrazia che vige su internet
- ha spiegato Giorgio Armani - mi ha permesso di fare un ulteriore passo
aprendo il mio primo negozio su Second Life. Ecco che finalmente riesco a
essere in due luoghi contemporaneamente”. Second Life ha delle potenzialità
enormi per quanto riguarda il mondo del fashion e della comunicazione.
Ne è assolutamente convinto Beppe Rossigni, uno dei suoi principali animatori , che
ha avuto la brillante idea editoriale di creare per i 9 milioni e mezzo di avatar un
magazine di moda virtuale. Si chiamerà “Essensual” e sarà bilingue, italiano e
inglese. La rivista virtuale, venduta solo nelle edicole del fantastico mondo in 3D, si
occuperà di accessori, arte e design e affronterà temi di moda anche della vita reale.
Il suo lancio è avvenuto nella prima metà di ottobre.
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18. Lancome il Pop up store
• Nel 2005 lancome ha messo in piedi, all’interno del quadrilatero
della moda durante il periodo delle sfilate, una micro clinica di
bellezza, che nel giro di 2 settimane ha offerto gratuitamente un
trattamento peeling dimostrativo e chiunque abbia avuto voglia di
farlo. Per scatenare un benefico effetto passaparola su un target
ben definito e poterlo cavalcare al termine dell’esperimento di quello
che all’estero chiamano pop up store o negozio temporaneo con
una classica e massiccia campagna pubblicitaria. Divisa fra
publiredazionale e advertising classico nel 70% e 30%.
• La decisione è stata di puntare molto su un prodotto – kit per il
peeling fai da te – che va benissimo negli stati uniti che secondo
una ricerca potrebbe avere appeal sulle consumatrici italiane ma
soprattutto sull’ uomo.
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19. La pubblicità
• La pubblicità o advertising è una forma di
comunicazione prevalentemente di massa,
veicolata dai mass-media, a carattere
oneroso, e persuasorio perché cerca di
convincere il consumatore facendo leva
sui suoi atteggiamenti e desideri,
proveniente da una fonte identificabile
come l’azienda che emette il messaggio
ed avente finalità commerciale, con
l’obiettivo di incrementare le vendite.
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21. La Campagna Pubblicitaria
• Cos'è una campagna pubblicitaria?
• Per campagna pubblicitaria si intende una serie di messaggi
pubblicitari veicolati su diversi media, come radio, tv, stampa,
cartellonistica, etc mirando a raggiungere un certo obiettivo fissato
in precedenza.
Una campagna pubblicitaria ottiene sicuramente risultati migliori
rispetto a dei singoli messaggi scordinati tra loro, in quanto crea un
filo conduttore su tutti i media utilizzati perseguitando un fine
comune.
Essendo basata sulla stessa idea e sugli stessi obiettivi, genera un
ricordo nel pubblico che la coglie nelle varie declinazioni in cui è
stata creata. Per creare questo ricordo, però bisogna che tale
campagna pubblicitaria abbia degli elementi di somiglianza e
continuità su tutti i media utilizzati per veicolarla.
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22. I Livelli della Campagna
Pubblicitaria
•
•
La campagna pubblicitaria si crea su più livelli
Una campagna pubblicitaria può essere creata su diversi livelli. Un primo
livello è quello Visivo (sui mezzi dove serve l'immagine: tv, stampa..),
spesso vengono usati testimonial, sia reali che inventati (esempio
Calimero), che appaiono per una serie molto lunga di messaggi pubblicitari.
Dopo c'è un Livello uditivo(sia radio che tv), spesso formato da un jingle o
ritornello orecchiabile e facilmente memorizzabile che la rendono unica e
facilmente riconoscibile dal pubblico. Poi Livello di Slogan c'è la creazione
di uno slogan, una parola o frase, pronunciata o scritta, che serve sia ad
indicare l'identità o il plus che offre un prodotto o servizio, ed aiuta inoltre ad
unificare ulteriormente la campagna, ritrovandolo sempre uguale su tutti i
mezzi usati.
Ogni campagna pubblicitaria si differenzia poi in base al prodotto, servizio
che si offre ma anche, soprattutto, in base al target che si vuole
raggiungere, quindi potrà essere formale o informale, moderna e dinamica o
classica ed istituzionale...si può anche puntare ad uno stile sobrio a livello
d'immagine, ma di impatto a livello uditivo, e viceversa. Tutto questo
dipende sempre dal pubblico con cui si vuole comunicare.
22
23. La Campagna Pubblicitaria
• La campagna pubblicitaria si crea conoscendo il
prodotto
• Una buona campagna pubblicitaria si costruisce a
monte, infatti si deve per forza conoscere il prodotto e il
mercato, l' immagine attuale dell'azienda, gli obiettivi
commerciali, le esigenze produttive dell'azienda, i canali
di distribuzione, la scelta dei mezzi, la scelta del periodo
e lo studio delle argomentazioni pubblicitarie. Solo dopo
aver fatto tutto questo si può passare al livello creativo,
per poi mettere in onda la campagna se rispetta tutti i
punti prima citati.
23
24. I Mezzi della Campagna
Pubblicitaria
• La Campagna Pubblicitaria può essere
realizzata mediante:
– Affissioni - Mezzi in Movimento
(È composta da manifesti o da tabelle bus, questi per
essere notati devono essere fortemente creativi e
provocanti pertanto devono essere ricercati)
l’Headline deve essere di poche parole non più di 7
ma ben visibile e penetranti, i colori utilizzati devono
essere accesi e ben visibili)
– Inserzioni Pubblicitarie su Quotidiani, Periodici o
Editoria Specializzata
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25. Le inserzioni
• I Quotidiani sono 1 ottimo mezzo che punta
all’immediatezza, non sono raffinati dal punto di
vista estetico, uno dei vantaggi è la flessibilità su
di esso è possibile inserire sia un piccolo
annuncio sia un annuncio a tutta pagina
• Riviste Periodiche:pubblicano notizie che
possono essere consumate nel giro di una
settimana o un mese, sono esteticamente più
curate dei quotidiani e dirette ad un pubblico più
definito e selezionato
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26. Burberry
• ANTEPRIMA NUOVA CAMPAGNA PUBBLICITARIA
BURBERRY PRIMAVERA ESTATE 2008...“Movimento,
energia e carattere: lo spirito che definisce questa
campagna pubblicitaria Primavera Estate 2008.
Abbiamo lavorato con un gruppo eclettico di musicisti,
attori, modelle e sportivi britannici di talento per
esprimere un atteggiamento fresco e nuovo della
famiglia Burberry”
La campagna pubblicitaria Burberry per la Primavera
Estate 2008 è stata inserita nelle principali
pubblicazioni mondiali nel numero di febbraio
26
30. Riviste Specializzate
•
•
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Glamour La rivista femminile Glamour,
originariamente chiamata Glamour of Hollywood, fu
fondata nel 1939 negli Stati Uniti ed è
oggi pubblicata da Condé Nast Publications.
Glamour si diffuse progressivamente anche in altri
Paesi come Regno Unito, Francia, Italia, Germania,
Spagna, Russia, Grecia, Polonia, Sud Africa,
Ungheria, Romania e Olanda fino a creare perfino
un’ edizione per l'America Latina.
Lanciato nell'aprile 2000, Glamour UK fu il primo ad
utilizzare il pratico formato borsetta, infatti, come
dice il suo editore, Glamour "fits in your life as well
as your handbag". Il fatto di avere piccole
dimensioni, non ci deve però ingannare; Glamour è
si piccolo, ma ricco di informazioni e articoli al suo
interno. Glamour dà pratici e attenti consigli di moda
e bellezza accanto a news, gossip ed eventi dal
mondo delle celebrità.
Teen Vogue, che nasce nel febbraio 2003 come la
versione più giovane dell’ultra centenario Vogue, ha
saputo incrementare costantemente la sua
diffusione, riuscendo addirittura a raddoppiare
la tiratura dal suo lancio nel mercato,
confermandosi così un successo editoriale: non a
caso la sua vice presidente ed editrice Gina
Sanders è stata nominata nel 2005 da Condé Nast
editrice dell'anno.
Questo sofisticato magazine si occupa di moda,
celebrità, musica e film. E' particolarmente adatto
alle ragazze attente allo stile e alle nuove tendenze.
La rivista Teen Vogue è infatti un’ ottima risorsa per
acquisire informazioni preziose su tutto quello che è
moda e bellezza… e tendenza nello stile.
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Mari Claire: Nata in Francia nel 1937 Marie Claire
rappresenta una delle riviste di moda più conosciute
al mondo. Fu distribuita da subito con grande
successo fino al 1942, anno dell'occupazione
tedesca quando fu appunto ritirata dal mercato.
Solo nel 1954 ritornò a circolare con un'edizione
mensile rispetto alla precedente edizione
settimanale. Negli anni settanta il suo ideatore,
Jean Prouvost si ritirò lasciando la direzione alla
figlia Evelyne che incluse nella società anche
L'Oreal Group.
Marie Claire viene oggi distribuita in diversi stati con
delle edizioni specifiche e nelle rispettive lingue.
La versione statunitense di Marie Claire rispetto alle
altre edizioni nazionali è di più ampio respiro
internazionale, si occupa infatti delle donne a livello
mondiale, dei loro bisogni, delle loro lotte e storie di
vita. In ogni sua uscita Marie Claire USA offre
numerosi servizi su salute, bellezza e moda. Ogni
mese viene scelta una celebrità femminile che oltre
a comparire in copertina, diventa anche tema per
l'articolo principale della rivista stessa.
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31. Vogue
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Vogue: Nel dicembre 2006 la giornalista del Time Caroline Weber indicò Vogue come la rivista di moda più
influente al mondo. Non esiste definizione più calzante: Vogue rappresenta la bibbia della moda, del lusso e
dello stile.
Vogue fu fondato nel 1892 negli Stati Uniti da Kelly Trepkowski, più tardi nel 1909, fu acquistato dal gruppo Condé
Nast. Tra i suoi direttori ricordiamo: Frank Crowninshield, precedente redattore di Vanity Fair ed Edna Wollman
Chase in carica tra 1914 al 1951, che nonostante il periodo difficile delle due guerre mondiali riuscirono a
trasformare Vogue da una comune rivista di moda in un successo mondiale.
Nel 1952 la carica passò a Jessica Daves e successivamente a Diana Vreeland in carica dal 1963 al 1971, che
proprio durante questi anni scoprì Andy Warhol.
Poi dal 1971 succedette Grace Mirabella direttrice fino al 1988, anno in cui subentrò Anna Wintour, attuale capo
redattrice di Vogue America e da molti considerata un'istituzione nel mondo della moda.
La sua precedente assistente Lauren Weisberger scrisse nel 2003 il bestseller "The Devil wears Prada" ("Il
diavolo veste Prada"), dove il personaggio principale si ispira fortemente ad Anna Wintour. Famoso è anche il film
tratto dal romanzo che vede come protagoniste la redattrice di moda Miranda Priestly, interpretata da Meryl
Streep e la sua assistente interpretata da Anne Hathaway.
La storia di Vogue è la storia delle donne, sono le donne le vere protagoniste di questa ultracentenaria rivista.
Vogue ha testimoniato ed accompagnato i grandi cambiamenti dell'universo femminile ispirando e sfidando le
donne a vedere in modo differente sia sé stesse sia il mondo. Nel corso dei decenni il suo pubblico si è mutato e
con lui anche la rivista stessa. Si passa infatti dalle versioni degli anni '60, concepite per le donne che stavano in
cucina, sognando una vita migliore, alle edizioni degli anni '70 testimoni del crescente movimento femminista. Il
contenuto di Vogue si è quindi adattato al processo di emancipazione femminile, rivolgendosi ad un pubblico
non di solo casalinghe, ma anche a donne che sempre più spesso lavorano fuori casa. Per le sue milioni di
lettrici Vogue rappresenta ogni mese uno strumento capace di racchiudere e trasmettere la femminilità più
moderna in tutte le sue sfaccettature.
Da 115 anni Vogue si definisce il barometro culturale dell’America, non c'è dubbio questa rivista continua ad
influenzare il nostro modo di vestire, vivere e socializzare.
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32. Elle
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Elle fu fondato in Francia nel 1945 da Pierre Lazareff e sua moglie Hélène
Gordon, successivamente nel 1986 comparse l'edizione statunitense che fu
da subito un successo. Oggi Elle è entrato a far parte delle riviste più
famose nello scenario mondiale, basti pensare che dal suo lancio nel
mercato Elle USA ha incrementato del 55% le vendite al dettaglio nel Nord
America.
Elle che si occupa di moda, bellezza, salute e intrattenimento nel modo
originale e sofisticato che la contraddistingue, stupisce per la sua capacità
di offrire nuove prospettive e modi di guardare alla moda e per
l'autorevolezza con la quale ogni mese aiuta a trovare o addirittura a
creare lo stile a milioni di lettrici, selezionando per loro, in una prospettiva
globale e dinamica: borse, scarpe, abiti, musica, sfilate oltre che ai look
degli attori e dei cantanti più trendy americani ed internazionali.
Elle, infatti, vanta oltre 4,8 milioni di lettrici, gran parte delle quali (82%)
hanno un'età compresa tra i 18 ai 49 anni e un'età media di 34 anni.
Attualmente, Elle è proprietà di Lagardère Group of France ed è pubblicata
negli Stati Uniti da Hachette Filipacchi Media U.S. e ad oggi è la rivista di
moda più venduta e con la più grande diffusione a livello mondiale: esce
infatti in 39 edizioni in oltre 60 Paesi.
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34. Il Catalogo
• Il catalogo distribuito dalle case produttrici ai negozianti
hanno forme diverse che vanno dal portfolio utilizzabile
nella vetrina al libricino formato pocket o al formato fra il
catalogo e il magazine, di qui il neologismo di Max Mara
di MAGALOG con la sua doppia funzione a metà tra
magazine e catalogo.
• Il catalogo è caratterizzato dal fatto di presentare i
modelli di una stagione, e dal fatto di non avere una
valenza commerciale.
• Nella costruzione del catalogo molto importante è il
rapporto fra il corpo e il vestito nella scelta delle
immagini. Alberta Ferretti nel suo catalogo predilige
immagini che enfatizzano il corpo.
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35. Il Catalogo
• 1991 il catalogo “Storia d’Amore” di
Giorgio Armani, con testi di Oreste del
Buono gli abiti sono presentati in modo
piuttosto convenzionale, i modelli sono
tutti professionisti e si muovono in
situazioni reali, strade, bar, interni privati, i
capi vengono esaltati sia in senso estetico
che in senso funzionale in un puro stile
fotoromanzo
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36. Lo Spot
•
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•
La pubblicità televisiva o spot pubblicitario è un filmato breve prodotto e realizzato
al fine di pubblicizzare un bene o servizio attraverso il cinema o la televisione. Lo spot
spesso si avvale di registi famosi o della collaborazione di attori, che in questo caso
vengono chiamati testimonial.
Indica lo spazio della programmazione televisiva in cui si colloca un singolo
messaggio dedicato a comunicare i vantaggi e benefici di un prodotto o servizio. Il
tempo disponibile per la trasmissione di un messaggio pubblicitario. Ma in spagna
come in italia è diffusa l’abitudine di chiamare spot un film pubblicitario che in inglese
di chiama commecial.
La durata dello spot complete di immagini, dialogo e musica con relativa
sceneggiatura un minimo di 20 secondi- 30 max.
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37. Luis Vuitton – Spot 2008
• Louis Vuitton: il primo spot televisivo del brand Anche Louis Vuitton
si converte al mezzo televisivo e a quello cinematografico. Non solo
più pubblicità su riviste di settore e cartelloni pubblicitari: ora lo
storico e prestigioso brand francese ha deciso di realizzare anche
una pubblicità da mandare in onda sia sul piccolo sia sul grande
schermo. L’appuntamento per quello che rappresenta un vero e
proprio evento è per il prossimo 15 febbraio.
• Lo spot dura 90 secondi. E per un minuto in mezzo sullo schermo
non compare nemmeno un prodotto della griffe. Con la sua prima
pubblicità, Louis Vuitton non ha voluto presentare i prodotti della
propria collezione, quanto piuttosto la filosofia del gruppo. Nella
pubblicità si parlerà del viaggio, la domanda base è infatti “che cos’è
il viaggio?”. Lo spot di Louis Vuitton è accompagnato dalle musiche
di Gustavo Santaolalla e sarà trasmesso in 13 paesi.
• http://www.verycool.it/2008/02/09/louisvuitton-spot-televisivo/
37
38. Liu Jo
• Spopola nel web lo spot dell'ultima linea jeans di Liu Jo, firmato da
Agency.com, in cui un paio di jeans della linea "Bottom up"
indossati da una bella ragazza per strada conducono decine di
persone, che hanno avuto l'incauta idea di voltarsi per ammirarli, a
indossare collari ortopedici...
L'idea è simpatica: girato in un elegante bianco e nero
dall'atmosfera parisienne ha il merito di non scivolare mai nel
volgare, cosa piuttosto semplice quando si tratta di pubblicizzare
una nuova linea di jeans che solleva ed evidenziai glutei femminili.
Come? Tecnicamente grazie a un carrè rovesciato e a una pince
applicata in un punto ben preciso: i volumi all'altezza del bacino
vengono rimodellati esaltando e slanciando le forme con un risultato
senza precedenti.
La nuova linea "Bottom up collection" nasce dalla voglia di
valorizzare appieno la femminilità e rispondere alle esigenze di ogni
donna.
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39. Product Placement
• La pubblicità ha invaso molti degli spazi disponibili nella
moderna comunicazione di massa: televisione, quotidiani,
periodici, radio, internet ecc. sono considerati da più parti
ormai saturi di spot, sponsorizzazioni ecc. La pubblicità cerca
quindi nuovi spazi e nuove logiche per mettersi in contatto con
i propri target: lo sport, lo spettacolo, il tempo libero, la cultura
e in generale tutto quello che appartiene alla sfera
dell’entertainment.
• Il product placement è una tecnica che consiste nel collocare i propri
prodotti, in maniera più o meno “trasparente”, all’interno di film,
spettacoli, videogiochi con l’obiettivo di creare e gestire nel corso
del tempo la notorietà della marca, modificando progressivamente, a
seconda delle esigenze, i significati associati al prodotto e le
abitudini di consumo.
39
40. Film “2061 un anno eccezionale”
•
•
Product placement: agenzia di Barletta mette insieme cinema e moda
L’idea è di un’agenzia di comunicazione barletta, la Wake Up. Lo stilista Joe Rivetto,
ideatore e disegnatore del noto brand di abbigliamento, sbarca nelle sale cinematografiche
dal 26 Ottobre, con una operazione di product placement nel film di Carlo Vanzina "2061,
un anno eccezionale", distribuito dalla 01 Distribution. Un inserimento senza precedenti.
Per la prima volta un brand di abbigliamento viene disegnato sulla pelle del protagonista di
un film; non poteva che essere Joe Rivetto a lanciare una nuova tendenza tutta dedicata al
mondo dei giovani appassionati di moda e cinema. L'operazione rientra nel piano di
comunicazione 2007/08 che Wake Up, agenzia specializzata nella cura e consulenza
d'immagine e nella pianificazione strategica delle attività di comunicazione che vanta tra i
propri clienti brand moda nazionali ed internazionali, ha messo a punto con l'azienda:
"Stampa, tv, cinema, per parlare solo dei mezzi convenzionali" spiega Giovanni Fabio
Mazzocca, amministratore di Wake Up "e in più tantissime sorprese che non vogliamo
ancora svelare". In particolare l'inserimento nel film, reso possibile dalla collaborazione di
Wake Up con Camelot, agenzia milanese specializzata in product placement, promozione e
comunicazione integrata, è efficace nel suo essere simbolico e memorabile. Lì dove satira
e ironia coinvolgono gli spettatori e li divertono con un cast eccezionale che annovera tra
gli altri, Diego Abatantuono, Emilio Solfrizzi, Sabrina Impacciatore, Anna Maria Barbera,
Massimo Ceccherini, Michele Placido, Dino Abbrescia, Andrea Osvart e Stefano Chiodaroli,
ecco spuntare Joe Rivetto tatuato sul braccio del protagonista Diego Abatantuono. Un
tatuaggio che, nell'Italia del 2061 diventa segno di riconoscimento per chi partecipa "alla
resistenza".
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41. Esempi di Product Placement
•
"Come tu mi vuoi”, diretto da Volfango De Biasi, con Cristiana Capotondi e Nicolas Vaporidis è
•
un film divertente, leggero e brillante ma che riesce a far riflettere .
Specchio dei nostri giorni che ci mette di fronte al forte dilemma tra l’essere e l’apparire tipico e
dell'ambiente che ci circonda quotidianamente...
Tantissimi i Product placement, spiccano Richmond, che veste tutti i protagonisti, e Gucci.
Meryl Streep con pelliccia FENDI ne "Il Diavolo veste Prada“ in cui vengono citati
VALENTINO, GUCCI, CALVIN KLEIN, CHANEL, MANOLO, STARCUCKS e viene citato
anche il titolo di un libro che è l’ultimo di harry potter
Monica Bellucci in FENDI in "Shoot Em Up"
•
Rebecca Romijn con un cappotto FENDI in "Femme Fatale"
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•
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42. Il Web
• La comunicazione del sistema moda deve rinnovarsi
continuamente non solo nelle strategie ma anche nella
scelta degli strumenti. Il cambiamento continuo impone
alla moda di utilizzare il web. Alle campagne pubblicitarie
televisive e stampa si associa anche internet. I portali
offrono servizi avanzati, sono molto visitati. L’obiettivo
del web è quello di comunicare i valori del brand,
rafforzare la propria immagine , hanno una veste grafica
accattivante e innovativa per cui lo spazio sul web si
trasforma nello spazio per un vero spettacolo televisivo
con la presentazione dell’azienda e le collezioni.
• L’obiettivo è quello di rendere efficace, rapida e
interattiva la comunicazione e la filosofia del marchio per
sviluppare la comunicazione istituzionale.
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43. Il web
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La descrizione dell’azienda
Il profilo
Le sedi e i contatti
Se l’azienda prevede il franchising ci sono informazioni su quello,
Punti vendita, con area riservata e galleria di foto dei punti vendita
Collezioni per linee aggiornata all’ultima stagione
Nella sezione comunicazione abbiamo le campagne stampa in corso e
precedenti, gli sponsor, le news e gli eventi organizzati dall’azienda, i
comunicati, la rassegna stampa
Le immagini della sfilate
Operazioni di co-marketing
E-shop o e-commerce con la possibilità di acquistare anche on-line
Il sito web è realizzato in più lingue, italiano e inglese
La possibilità di iscriversi alla newsletter e ricevere le informazioni
dell’azienda direttamente sul proprio indirizzo email
Fondazioni come fondazione Prada eBenetton con l’intento di creare uno
spazio espositivo dove allestire delle mostre in edifici storici e di pregio
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44. Il blog
• Diari on-line che si trasformano in un
fulcro di stile.
• La moda nasce anche sul web
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45. Sponsorizzazioni
• Sono associazioni del nome di un’impresa, di un
organizzazione o di un prodotto(sponsor) ai
valori di un evento o di un progetto, mostra,
rassegna, evento culturale sportivo o sociale
(sponsee o sponsorizzato)
• Gli obiettivi sono quelli di comunicazione
istituzionale quindi far conoscere l’azienda,
creare benevolenza, rafforzare la reputazione
presso l’opinione pubblica
• L’altro obiettivo è quello di rafforzare il brand per
arricchire il mondo valoriale del prodotto.
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46. Le sponsorizzazioni
• Lo sport: manifestazioni, squadre e atleti prada
con luna rossa, o telefonica con valentino rossi
• Spettacolo: musica, cinema, teatro, entertainmet
• Cultura: mostre musei e restauri, fondazione
antonveneta con il restauro delle tele della
cattedrale
• Sociale: giovani, salute, anziani, sociale,
ecologia
• Vedi sponsorizzazione lancia
• Segue… accessori con la fiorentina
• Benetton con la Formula 1
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47. Le pubbliche relazioni
• La professione di relazioni pubbliche, che
si avvale di competenze specifiche, è
costituita da un insieme di attività il cui
obiettivo generale è di comunicare per
informare e per influenzare l’opinione
pubblica e i pubblici influenti al fine di
creare benevolenza(goodwill) in un clima
di comprensione reciproca tra
l’organizzazione e i suoi pubblici
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48. Le relazioni con i media
• Le relazioni con i media rappresentano uno dei contenuti
professionali più importanti e costituiscono un’attività di
primaria importanza per qualsiasi impresa.
• Nelle aziende le relazioni con i media sono costituite da
tutte le attività di informazione che si rivolgono
espressamente ai mezzi di comunicazione di massa.
• E’ molto importante perché buona parte del lavoro di chi
si occupa delle relazioni pubbliche consiste proprio
nell’intrattenere relazioni con i mezzi di comunicazione di
massa. Tali relazioni rappresentano uno strumento
determinante per raggiungere con efficacia e con
rapidità un numero elevato di persone
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49. Le relazioni con i media
• L’evoluzione della comunicazione d’impresa in
generale, e delle relazioni pubbliche in
particolare, verso il concetto di trasparenza
dell’organizzazione è alla base dello sviluppo
dell’attività di relazioni con i media. Tali relazioni
diventano sempre più un’attività volta a far
conoscere l’organizzazione per ciò che
effettivamente è ai propri clienti potenziali ed
effettivi e all’opinione pubblica più in generale, al
fine di intrattenere relazioni più durature, basate
sulla fiducia e sulla conoscenza.
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50. Obiettivi delle relazioni con i media
• L’obiettivo generale è quello di migliorare la
visibilità dell’impresa
• Migliorare la company image cioè la percezione
che le persone hanno dell’azienda e
dell’immagine di marca
• Migliorare le relazioni con la comunità locale
• Migliorare la comunicazione con i propri
investitori
• Migliorare le relazioni industriali
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51. Chi tiene le relazioni con i media
• Le relazioni con i media sono gestite
dall’ufficio stampa interno
• L’ufficio stampa può essere di prodotto
che ha lo scopo principale di fornire
tempestivamente tutte le informazioni sui
prodotti ai giornalisti di settore, e l’ufficio
stampa istituzionale che ha il compito di
curare le relazioni con i media per
salvaguardare la corporate image.
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52. I redazionali
• I redazionali sono articoli o inserti riguardanti i
prodotti aziendali che l’azienda chiede alla
testata giornalistica di pubblicare. Al lettore
appaiono come articoli normali, in quanto hanno
le stessa forma e lo stesso stile. A differenza
degli articoli essi vengono scritti direttamente dai
professionisti di relazioni pubbliche che lavorano
in azienda. E non si possono considerare
pubblicità perché non vengono pagati
dall’azienda
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53. Benetton - Redazionale
• Benetton - Data: 14 FEB 08
Rivista: Femme Act. - Francia
Descrizione: Redazionale moda
Marchio: United Colors of Benetton,
Maxipull di lana
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54. Benetton - Redazionale
• Data: 01 NOV 07
Rivista: Rolling Stone - Italia
Descrizione: Redazionale moda
Marchio: Sisley & Sisley Limited Edition,
Jeans e cardigan
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55. I publiredazionali
• Sono articoli pubblicati a pagamento e
utilizzati per far conoscere determinati
prodotti. Vengono utilizzate forme grafiche
di impaginazione e di titolazione che li
aiutino a distinguerli dagli articoli normali.
Per distinguerlo in alto a destra viene
indicata la scritta publiredazionale
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57. I media
• Le relazioni più efficaci con la stampa
sono proprio quelle che partono da
un’efficace azione di targeting dei giornali,
delle riviste e dei diversi programmi di
radio e televisione. Che partono inoltre
dalla scelta e selezione dei media da
contattare a seconda degli obiettivi
dell’organizzazione cliente.
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58. L’ufficio stampa
• Si occupa delle relazioni con i media per gestire con
efficacia i rapporti con le diverse testate giornalistiche e
con i singoli giornalisti, ha a propria disposizione una
serie di strumenti:
• Il comunicato stampa: un testo sintetico che riporta le
notizie relative a eventi di particolare interesse, come il
lancio di un nuovo prodotto o linea.
• La conferenza stampa è l’incontro di alcuni esponenti
aziendali di solito il capo ufficio stampa con un gruppo di
giornalisti, finalizzato a divulgare una notizia di una certa
rilevanza, durante il quale gli invitati pongono una serie
di domande di approfondimento.
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59. La cartella stampa Benetton
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Gruppo Benetton
Luciano Benetton
Fabrica Benetton
Color Magazine
Il comunicato stampa dell’evento
Collezioni Primavera – Estate 2008
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United colors of benetton – uomo- donna- baby
Intimo
Sisley
Playlife
Killer Loop
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Il CdA Benetton Group esamina i risultati preliminari 2007
Dati preliminari esercizio 2007
Ricavi consolidati a 2.085 milioni di euro in crescita del 9%
Risultato operativo a 243 milioni di euro (+35%)
Utile netto a 145 milioni di euro (+16%)
EBITDA della gestione ordinaria in crescita di oltre il 27%
Ponzano, 21 Febbraio 2008 - ore 14:20. Il CdA di Benetton Group riunitosi in data odierna ha preso visione dei dati preliminari relativi
all’esercizio 2007(*), in attesa dei dati definitivi che verranno esaminati ed approvati dal Consiglio di Amministrazione il giorno 19 marzo
2008.
I valori preliminari 2007 mostrano una crescita dei ricavi consolidati del 9,1%, attestandosi a 2.085 milioni di euro rispetto ai 1.911 milioni
del 2006.
Positivi anche il risultato operativo, pari a 243 milioni di euro, in crescita di oltre il 35%, e l’utile netto che si attesta a 145 milioni di euro
(+16,3%). L’EBITDA della gestione ordinaria raggiunge i 337 milioni di euro (+27,6% rispetto al risultato del 2006), con un’incidenza sul
fatturato pari al 16,2% contro il 13,8% dell’anno precedente.
Gli investimenti netti nell’anno 2007 sono stati pari a 225 milioni di euro e la posizione finanziaria netta si attesta a 475 milioni di euro.
L’odierno CdA ha anche analizzato le previsioni del management per l’anno in corso. Le stime di crescita del fatturato vengono
confermate tra il 6% e l’8% (a parità di perimetro di attività).
Si prevede nel 2008 un incremento dell’EBITDA e dell’utile netto superiori al 7%.
Nell’esercizio corrente sono inoltre previsti nuovi investimenti attorno a 250 milioni di euro, nelle operations e nei mercati strategici e
prioritari per l’accelerazione della crescita futura.
Si stima che l’indebitamento netto si attesti a circa 650 milioni di euro a fine 2008.
Il CdA ha poi deliberato di inoltrare al Management Board of the Frankfurt Stock Ex-change la richiesta di revocare la quotazione delle
proprie azioni ordinarie nel mercato tedesco. Le azioni della Società continueranno ad essere quotate in Italia e negoziate nel Mercato
Telematico Azionario di Borsa Italiana S.p.A.
Nell’anno appena chiuso i marchi del Gruppo e i mercati internazionali in cui l’azienda opera hanno mostrato le seguenti dinamiche:
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61. Il Comunicato Stampa – Benetton
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Marchi
Nel 2007 il marchio United Colors of Benetton Adulto è cresciuto del 9%, grazie all’ampliamento dell’offerta di collezioni moda rivolte a
specifici segmenti di mercato. Le proposte per l’uomo, in particolare, hanno registrato una positiva risposta da parte dei consumatori,
raggiungendo nel corso del 2007 l’obiettivo di sviluppo previsto a medio termine, 20% delle vendite totali del marchio, grazie anche ai
primi negozi dedicati e a corner specifici, entrambi progettati per far risaltare la qualità e la completezza dell’offerta Benetton al maschile.
Nell’ambito del progetto di diversificazione dell’offerta secondo fasce d’età, United Colors of Benetton Bambino (+15% nell’anno) ha
focalizzato la proposta sul mondo prenatale e baby, per i piccoli fino a 5 anni. E’ nata la nuova insegna Benetton Baby, che identifica una
serie di negozi dedicati ai bimbi e alle neo mamme: nel 2008 è prevista l’apertura di 50 punti vendita con un ambiente studiato
accuratamente per questa tipologia d’acquisto e per valorizzare i prodotti offerti.
Il settore Accessori, identificato come uno dei driver di crescita futura, ha visto l’esordio a Roma del primo negozio interamente dedicato,
con interni di charme e concept raffinato. La strategia per l’apertura di nuovi punti vendita accessori, UCB e Sisley, prevede nel 2008 un
ampliamento dell’offerta, in particolare con l’inserimento di prodotti di fascia alta.
Con un incremento del fatturato pari a circa il 6%, Sisley ha confermato nel 2007 le aspettative di crescita legate alla nuova identità
glamour del marchio, sostenuto da un incisivo programma di nuove aperture in Italia e all’estero: circa 50 nuovi indirizzi nell’anno.
L’immagine glamour di Sisley conta poi su un nuovo stile di comunicazione che, attraverso lo sguardo della fotografa scandinava Camilla
Akrans, sottolineerà e rafforzerà l’essenza sofisticata e internazionale del marchio.
La struttura delle collezioni Sisley nel 2007 è stata ulteriormente focalizzata sull’anticipo delle consegne, con un aumento delle proposte
“di tendenza” durante la stagione. Oltre il 50% delle collezioni Sisley verrà sviluppato in tempi più brevi, per sostenere l’immagine fashion
del marchio e il suo posizionamento. È stato introdotto anche il progetto “Sisley Limited Edition”, un set limitato di capi speciali per donna
e uomo, caratterizzati da estrema ricercatezza e raffinatezza. Il marchio ha inoltre creato la linea “Sisley Young”, per i ragazzi
appassionati di fashion. Entrambi i progetti mirano a cogliere opportunità di business offerte da segmenti di consumatori attratti da un
prodotto raffinato e fuori dagli schemi.
Il nuovo concept Gloss della rete Undercolors dedicata all’intimo, alla pigiameria e al mare, è stato avviato con successo in 35 punti
vendita in Europa, valorizzando con efficacia le diverse linee di prodotto: dall’intimo allegro e ironico di Fun alla consapevole sensualità di
Clean Sensuality. Il fatturato del marchio è cresciuto del 12% nell’anno. Lo sviluppo della rete continuerà nel 2008 con oltre 30 nuovi
indirizzi nella stagione primavera-estate, alcuni dei quali pensati di grande superficie, per accogliere la gamma completa dell’offerta.
La crescita di Playlife (+23%) è frutto di un progetto globale per ridefinire il posizionamento del marchio grazie a un’identità più decisa
ispirata al mondo dei college americani, tradotta in un nuovo logo, un nuovo concept dei negozi attento all’eco-compatibilità degli arredi.
Nel 2007 sono state realizzate 40 nuove aperture in Italia e nei Paesi del Mediterraneo, che si aggiungono all’avvio del restyling degli
esistenti punti vendita.
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Mercati
Nel 2007 il Gruppo Benetton ha confermato un trend di sviluppo significativo sia nei mercati maturi che in quelli emergenti, conquistando nuovi segmenti
di consumatori nei primi e aumentando la penetrazione nei secondi. La tradizionale capacità di guardare al mondo come a un unico grande mercato è
stata conciliata con l’esplorazione attenta delle diverse realtà economiche, sociali e culturali dei singoli mercati, adattando di volta in volta il modello di
business, la strategia e i progetti di crescita alle specifiche esigenze.
A fianco della continua ricerca di opportunità di crescita nei mercati consolidati, sono state identificate nell’anno cinque aree di crescita prioritaria: India,
Turchia, Paesi dell’Est Europa, Messico e Cina.
In Europa l’incremento dei ricavi ha superato il 12% rispetto al 2006, con risultati particolarmente significativi in Italia (+11%), Spagna (+11%), Grecia
(+24%), Portogallo (+11%) e Francia (+15%).
La Russia ha confermato un tasso di crescita molto elevato -oltre il 40%- così come, in generale, tutti i Paesi dell’Europa Orientale e dell’ex Unione
Sovietica. In Russia è stato aperto a inizio 2007 il centesimo punto vendita e oggi nell’ex-Unione Sovietica i negozi sono complessivamente oltre 150,
con significative previsioni di nuove aperture, in particolare di grandi dimensione.
Nei mercati asiatici, strategicamente prioritari, ottimi risultati di crescita sono stati ottenuti in India (+58%) dove operano 140 negozi United Colors of
Benetton e sono stati avviati i primi punti vendita dedicati al bambino e Undercolors. In questo mercato il successo di United Colors of Benetton è stato
confermato da una ricerca indipendente, commissionata dal prestigioso quotidiano Times of India, che lo ha incoronato come il marchio più amato dai
giovani ed esigenti consumatori indiani.
Nel mese di settembre, inoltre, è stato siglato un accordo con il gruppo indiano Tata per lo sviluppo del marchio Sisley nel Paese e che prevede le prime
aperture a Hyderabad e Bangalore. Si tratta di una collaborazione strategica non solo perché ha stabilito una relazione privilegiata con un’azienda così
importante e radicata in India, ma perché conferma la vocazione Benetton di fare della partnership con imprenditori qualificati un volano del suo
successo.
Dichiarazione del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Emilio Foà, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della
Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
(*) Dati preliminari non ancora certificati
Disclaimer
Il documento contiene dichiarazioni previsionali (“forward-looking statements"), in particolare nella sezione “Evoluzione prevedibile della gestione”,
relative a futuri eventi e risultati operativi, economici e finanziari del Gruppo Benetton. Tali previsioni hanno per loro natura una componente di
rischiosità e incertezza, in quanto dipendono dal verificarsi di eventi e sviluppi futuri. I risultati effettivi potranno discostarsi in misura anche significativa
rispetto a quelli annunciati in relazione a una molteplicità di fattori.
Per ulteriori informazioni:
MediaInvestor Relations+39 0422 519036+39 0422 519412www.benettongroup.com/press
www.benettonpress.mobiwww.benettongroup.com/investors
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63. Gli inviti
• Il metodo migliore per chiedere ai giornalisti di
partecipare a una conferenza stampa è mandare un
invito personalizzato un paio di settimane prima
utilizzando uno stile informale. E di seguito fare una
telefonata il giorno prima della conferenza.
• La cartella stampa o press kit: che deve contenere tutti i
documenti presentati durante la conferenza che
agevolano il lavoro del giornalista.
• Il Badge: la possibilità di far indossare ai partecipanti dei
badge cioè tesserini di riconoscimento. Se il numero
delle persone è elevato, meglio non usare i badge.
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64. Gli eventi
• L’evento è una manifestazione pubblica resa
nota la fine di attirare l’attenzione e di suscitare
interesse nei confronti dell’azienda e che
prevede la partecipazione di un pubblico
interessato. L’evento si pone come obiettivi
quelli di suscitare interesse nell’opinione
pubblica e dall’altro diffondere informazioni e
conoscenze a pubblici specifici come clienti,
dipendenti, azionisti, opinion leader o fornitori.
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65. Congressi, convegni e tavole
rotonde
• Il congresso e il convegno hanno come
obiettivo di informare, aggiornare e
approfondire temi e argomenti specifici in
qualche modo attinenti all’organizzazione
che lo promuove. Attraverso questi eventi
si vogliono comunicare conoscenze o fatti
di interesse pubblico maturati all’interno
dell’organizzazione, al fine di discuterne
insieme con degli esperti o di
sensibilizzare l’opinione pubblica.
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66. La fiera
• La fiera è un evento che si tiene
periodicamente in edifici appositamente
attrezzati, nei quali vengono esposti e
descritti i prodotti. Sono esposti o descritti
con l’ausilio di materiali illustrativi. Per le
aziende sono un evento finalizzato a far
conoscere l’organizzazione e i suoi
prodotti, stabilendo un primo contatto fra
l’azienda stessa e i suoi potenziali clienti.
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67. Fiere Moda
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Fiera Milano Moda Donna Milano 2008
Dal 20/09/2008 al 27/09/2008 Milano Moda Donna: Presentazione collezioni
Primavera-Estate
Moda In : manifestazione fieristica internazionale del tessuto e dell'accessorio per
l'abbigliamento. Diverse sezioni dedicate agli espositori, ai visitatori e alle tendenze
moda suddivise per aree
MilanovendemodaMvm è una piattaforma unica di sviluppo commerciale con più di
10.000 visitatori che comprendono buyers specializzati e stampa. La manifestazione,
che si tiene due volte l’anno in Fiera Milano, ospita più di 300 collezioni di pret-àporter e accessori.
Lineapelle:Mostra internazionale di pelli, accessori, componenti, sintetico, tessuti e
modelli per calzatura, pelletteria, abbigliamento, carrozzeria, arredamento. Si terrà a
Milano ad aprile e ottobre del 2005 e del 2006
•
.
Milano Freestyle: La Camera Nazionale della Moda Italiana si occupa delle principali
manifestazioni eventi e sfilate legati alla moda italiana. Collezione Milano Moda
Uomo e Milano Moda Donna. Legata a spettacoli come "Donna Sotto le Stelle".
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68. Fiere Moda
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Pittimmagine:Pitti Immagine comprende quattro fiere nel settore moda: Immagine Uomo, Bimbo,
filati per maglieria, arredamento per la casa e profumeria selettiva
Micam:Mostra Internazionale della calzatura, annuale. Si svolge a Milano
Roma Sposa:Salone Nazionale dell'Abito da Sposa e Cerimonia, Accessori e Servizi per le
Nozze
Sposa Italia:Rappresenta i vertici dell'espressione creativa del settore coniugando l'eccellenza
dell'Haute Couture con le caratteristiche di leadership dell'industria italiana della moda. La
manifestazione è riservata agli operatori del settore.
EXIT Exportitalia:Manifestazione che si pone come momento espositivo delle produzioni di
abbigliamento di aziende artigiane e piccole imprese del tessuto imprenditoriale emilianoromagnolo.
Mipel:Fiera mercato internazionale della pelletteria, con due appuntamenti annuali, a primavera
ed in autunno.
Tendenza Moda:Importante fiera internazionale del settore tessile che si svolge in
due manifestazioni annuali, in primavera e in autunno: 150 aziende produttrici di
tessuti per abbigliamento uomo-donna-bambino.
Modain:E' la principale fiera internazionale organizzata in Italia ed interamente
dedicata alla presentazione delle collezioni di tessuti e di accessori per
abbigliamento. Ha sede a Milano
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69. Fiere della Moda
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Milano Sposi:Milano Sposi è la più importante fiera del nord Italia di prodotti e servizi per il
matrimonio.
EsposiPadova:Fiera-evento che si terrà a Padova, per vivere in anteprima le magie del “giorno
da sogno”. Tutto per gli sposi.
Filo:La prima rassegna specializzata di filati per tessitura ortogonale e circolare per l'industria
dell'abbigliamento. Esposizioni tessili a Biella.
Comocrea:Consorzio di imprese del disegno tessile. Si occupa di abbigliamento, cravatteria,
foulards, costumi da bagno arredamento. Promotore della Textile design Show presso Villa Erba
.
a Cernobbio, in provincia di Como
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Expo Riva SchuhSalone internazionale della calzatura dedicata alla produzione media e di
volume. Propone una esposizione di circa 874 aziende che rappresentano oltre 1700
marchi.
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Ideacomo:Manifestazione fieristica di tessuti per abbigliamento femminile ad
invito. Presentazione delle novità per il momento di chiusura delle collezioni. Si
.
svolge a Como
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70. Inaugurazioni
• Le inaugurazioni di nuove sedi,
stabilimenti è un evento attraverso cui si
celebra in modo spettacolare l’inizio di una
nuova attività. Le inaugurazioni
costituiscono uno strumento di relazioni
pubbliche che rientra a pieno titolo nella
comunicazione d’impresa finalizzato a
richiamare l’attenzione di un elevato
numero di persone su un evento di
primaria importanza per l’azienda.
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71. La convention
• La convention è una manifestazione che
un’azienda realizza al fine di coinvolgere i suoi
dipendenti o anche i suoi partner commerciali
come i venditori o i fornitori, al fine di motivarli di
creare senso di appartenenza e spirito di
gruppo. La convention viene organizzata
quando si vogliono lanciare iniziative importanti
o quando si vuole comunicare la necessità di
adottare indirizzi comuni per raggiungere
determinati risultati.
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72. Feste e celebrazioni aziendali
• Le feste e le celebrazioni aziendali sono eventi di
comunicazione che hanno lo scopo di creare
coinvolgimento e senso di appartenenza all’azienda
attraverso l’organizzazione di momenti di svago e di
divertimento. L’obiettivo di questi eventi è quello di
creare relazioni solide e durature con i propri dipendenti,
aumentando la loro partecipazione alla vita aziendale. Le
celebrazioni e le feste, soprattutto quelle caratterizzate
da uno stile informale, motivano le persone e le caricano
di energia. Spesso questi incontri vengono organizzati
anche per diffondere i valori aziendali.
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73. Nike – il segreto per vincere è la
comunicazione globale
• I prodotti nike sono venduti il oltre 120 paesi
• La strategia di nike: si cerca di declinare l’idea
creativa utilizzando tutti gli strumenti di
comunicazione – dagli spot pubblicitari alla
campagna stampa, ai comunicati stampa, alla
presenza sui punti internet, fino a quando il
cliente entra nel punto vendita e ritrova tutto ciò
che ha trovato nelle campagne stampa.
• C
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74. Nike
• Come è declinata la comunicazione pubblicitari nei
diversi paesi: la differenza principale è dal punto di vista
della comunicazione dei concetti espressi, nel senso che
ogni paese ha i suoi gusti tipici e questo viene tenuto in
grande considerazione. La variazione dipende dalla
capacità culturale. Alla nike le strategie di
comunicazione sono sviluppate nei quartieri generali
tenendo conto dei gusti locali: così negli Stati Uniti le
tematiche principali delle campagne pubblicitarie sono il
football, il baseball e la pallacanestro mentre in Europa
sono focalizzate sul calcio e sullo sport per il tempo
libero.
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75. Il messaggio Nike
• Il messaggio che nike vuole lanciare al
pubblico è l’innovazione del prodotto
mediante lo sport e le emozioni che lo
sport regala.
• Nuovi obiettivi focalizzarsi sullo sport
donna
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76. Levi’s - 2007
• Nel 2007 musica e comunità on line sono state le
direzioni principali del marketing e comunicazione levi’s.
• La campagna pubblicitaria europea “New from the
original”
• Operazione “New music from the original – una serie di
eventi, di serate “back to back” a colpi di musica
elettronica che hanno fatto il giro della penisola che ha
avuto come ultima tappa i Magazzini Generali di Milano.
• Campagna di New music from the original continua in tv
su ALL MUSIC
• La campagna è stata programmata in primavera nei
cinema e in autunno in televisione
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77. Lo spot levi’s
• Il claim new from the original
accompagnato dalle immagini in rapida
sequenza di 2 ragazzi che dai tempi dei
pionieri d’America fino ai nostri giorni si
incontrano e si lasciano travolgere dalla
passione indossando i diversi modelli
storici levi’s, ha permesso di realizzare la
comunicazione alternativa
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78. Il concetto levi’s
• Il concetto era l’innovazione che nasce dall’autentico, il
ponte continuo tra materiali originali e design attuale.
• Storia della comunicazione levi’s è sempre legata a
talent scout musicali
• Aprile 2007 è partito il tour new music from the original
• Su internet sono nate 4 community divise per tendenze
musicali con l’obiettivo di parlare ai giovani dai 18 ai 30
anni a cui è seguita la campagna affissioni e stampa
come alle colonne di San Lorenzo a Milano zona scelta
anche da Diesel perché è importante esserci e anche
perché nelle vicinanze c’è un punto vendita con i prodotti
levi’s più particolari.
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79. Co-marketing Levi’s
• Operazione di co-marketing con Mastercard – tutti coloro
che pagheranno i loro acquisti con mastercard hanno
ricevuto una cartolina gratta e vinci e potranno
aggiudicarsi un paio di jeans personalizzabile
• Compilandola, poi parteciperanno al concorso che mette
in palio 1000 euro da spedere in uno store levi’s
• I concept store levi’s sono allestiti secondo la filosofia
levi’s con materiali vero come legno, cuoio e ferro che
sono gli stessi materiali che usavano i pionieri del west
che inventarono i jeans ma utilizzati in un contesto di
design contemporaneo.
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