SlideShare uma empresa Scribd logo
1 de 7
Baixar para ler offline
FESTIVAL INTERNAZIONALE TEATRO LAB 2.0 CHIÈDISCENA
Visioni critiche e approfondimenti a cura degli studenti formati dalla Casa dello Spettatore
Per approfondire le pratiche della visione nell'ambito del Festival Internazionale Teatro Lab 2.0
Chièdiscena, Miriam Larocca e Laura Squarcia, mediatrici teatrali di Casa dello Spettatore,
l’associazione che da anni si occupa di formazione del pubblico ed educazione alla visione, hanno
guidato un gruppo di studenti e studentesse del Liceo Scientifico “Canudo” e del Liceo Classico
"Marone" di Gioia del Colle che hanno aderito al progetto alternanza scuola/lavoro.
La condivisione degli sguardi come occasione per approfondire poetiche, linguaggi, contenuti
dentro la pratica della scrittura è stata, ogni pomeriggio, la ragione d'incontro trainante.
Le giovani menti sveglie e curiose, si sono riunite con passione creando la redazione di “Chi è di
scena”, sperimentando il proprio sguardo e interrogandosi costantemente sui diversi stimoli che la
rassegna ha offerto.
Di seguito i contributi raccolti.
----------------------------------------------
“LE ALLEGRE COMARI DI LONDRA”
Quando le donne entrano in scena
LICEO CLASSICO “GIOVANNI BERCHET” – MILANO - VISTO SABATO 4 MAGGIO 2019, ORE
9.00
Lo spettacolo è ambientato nella Londra del ‘600, epoca in cui alle donne non era consentito
recitare in teatro: troppo volubili e sensibili per reggere la scena…! Ma un gruppo di loro si ribella e
mette in scena uno spettacolo, non con poche difficoltà, a dimostrare che le donne non hanno nulla
da invidiare agli uomini! [Cristian A. 4A Liceo Scientifico “Canudo”]
Le comari-attrici, animate da un forte senso di rivalsa nei confronti della prepotenza maschile, si
fanno strada conquistando un meritato spazio sul palcoscenico, precedentemente calpestato solo
dagli uomini. La strada che porta all'affermazione dei propri diritti però, è piena di insidie e
problematiche da gestire: pur di recitare, infatti,, sono costrette a vestire i panni maschili. Va detto
che, le battute a doppio senso e alquanto volgari che sono emerse nel corso della recitazione,
risultano gratuite e inefficaci; la problematica, peraltro ancora attuale, poteva essere affrontata con
un tocco di maggiore eleganza degna del pubblico presente. Costumi e scenografia appaiono a tratti
anacronistici, tuttavia, pur con qualche elemento di criticità, il lavoro risulta soddisfacente. Un
plauso va alla scelta della tematica complessa e all’impegno profuso dalle giovani studentesse.
[Andrea G. 5A Liceo Scientifico “Canudo”]
Ambientato nell’età Elisabettiana, le “Allegre Comari di Londra” narra la vicenda di alcune donne
che, nonostante fosse proibito al genere femminile calcare le scene, decidono di mettere in atto una
commedia. Sul palco si registra una grande complicità, che permette alle attrici, tutte donne, di
sostenersi a vicenda. Le scelte registiche risultano a volte poco chiare, ad esempio: l’utilizzo, in
alcuni momenti, di un registro linguistico basso, quasi volgare, peraltro utilizzato da personaggi
appartenenti ad un livello sociale elevato. Oppure, ancora, all’inizio dello spettacolo, una delle
protagoniste a è visibilmente zoppicante tanto da usare un bastone per raggiungere la Regina e
sottoporsi al suo giudizio, nel corso del racconto, tuttavia non dà continuità al proprio personaggio
perdendo l’oggetto scenico, senza fornirne motivazione alcuna. Lo spettacolo quindi, pur con
alcune incoerenze, risulta piacevole soprattutto in considerazione del grande ascolto mostrato in
scena dalle attrici. [Ilaria L. 4B Liceo scientifico “Canudo”]
Le giovani donne di Londra si affermano piccole eroine in una società seicentesca maschilista.
Talvolta impacciate talvolta astute, le nostre riusciranno, dopo aver raccontato attraverso un flash-
back la storia del loro spettacolo, ad ottenere la grazia della Regina che interpellerà proprio il
pubblico in sala, come fosse la voce del popolo, per la decisione finale. Pur suscitando l’ilarità del
pubblico, il linguaggio utilizzato risulta, talvolta, inutilmente volgare. [Gianmarco P. 4A Liceo
classico “Marone”]
Ambientato in epoca elisabettiana, un gruppo di giovani donne sfidano le restrizioni del loro
periodo per poter recitare al pari degli uomini. Dopo le tante peripezie per ottenere un copione dello
spettacolo da diversi drammaturghi, alla fine è Shakespeare a fornire loro il materiale necessario.
La tematica, sensibile all'emancipazione della donna, viene sminuita da battute, risate e
atteggiamenti che ridicolizzano, purtroppo, l'intento inizialmente nobile e innovativo della pièce.
[Federica Donata B. 4B Liceo scientifico “Canudo”]
Il riferimento nel titolo all’opera Shakespeariana, "Much ado about nothing", rimanda al XVII
secolo ma, l’atmosfera tipica dell’epoca elisabettiana, mal si coglie, se si osserva l’uso dei costumi
non sempre coerente. Il linguaggio a tratti azzardato, penalizza lo spettacolo e l’intento che dichiara
di avere. Scelta che rischia di azzerare la qualità intellettuale di un buon lavoro di squadra tutta al
femminile, incentrato sulla disparità tra uomo e donna. [Antonio C. 4A Liceo classico “Marone”]
Lo spettacolo mostra subito il suo obiettivo: la difesa dei diritti delle donne, raccontato in un'epoca
in cui ciò latitava particolarmente. Un gruppo di donne vuole recitare in teatro per dimostrare che
anche loro possono farlo, esattamente come gli uomini. Il registro linguistico è cangiante e non
sempre rispettoso dell’epoca in cui la storia si svolge. Va detto che la commedia invita il pubblico a
una riflessione rispetto a un tema ancora attuale e che, tra l’altro, si inserisce perfettamente con
quello del Festival. [Antonio M. 4A Liceo Scientifico “Canudo”]
Le ragazze del Liceo Classico “Giovanni Berchet” di Milano ci hanno dilettato con un esilarante
commedia “Le allegre comare di Londra”, catapultandosi in piena epoca elisabettiano- giacobina e
cimentandosi nel ruolo di attrici travestite da uomo. All’epoca, infatti, alle donne non era concesso
recitare e così le nostre giovani comare decidono bene di mettere in scena uno spettacolo,
fingendosi uomini. Attraverso battute eccessivamente salaci e troppo esplicite, scene dal riso facili e
costumi non sempre conformi a quelli dell’epoca seicentesca, viene descritto il tema, ancora molto
diffuso, della difficoltà relativa all’emancipazione femminile. [Silvia G. 4B Liceo classico
“Marone”]
LICEO GINNASIO “UGO FOSCOLO”- ALBANO LAZIALE (RM) - VISTO SABATO 4 MAGGIO
2019, ORE 11.15
“Filottete” è una tragedia che parla di un conflitto, un conflitto interno, tra onestà e opportunità, ma
anche un conflitto esterno tra un uomo, Filottete, e il suo nemico, Ulisse. Conflitto perfettamente
reso grazie alla sinergia degli attori sul palco, specialmente del Coro che, cardine della tragedia, si
muove come un unico corpo più che come un'entità costituita da singoli. Notevole la scelta di far
cantare il Coro in greco così come quella di sostituire, a metà spettacolo, gli attori che
impersonavano Filottete e Ulisse, con due attrici. Non viene sostituito, invece, l'attore che
impersona Neottolemo, forse perché si intende enfatizzare il legame tra Filottete e Ulisse, uniti dal
rancore ma anche dal loro desiderio di contrastare il Fato. Desiderio, tuttavia, non realizzato dai
due, a causa dell'intervento del deus ex machina: si impone così il volere divino su quello terreno, a
mostrare, ancora una volta, l'ineluttabilità del Fato. [Ilaria L. 4B Liceo scientifico “Canudo”]
Nella tragedia “Filottete”, si afferma eroe del giusto Neottolemo. Egli non vuole ottenere alcun tipo
di vantaggio utilizzando mezzi sleali. In contrapposizione alla sua visione troviamo quella di Ulisse,
il quale, invece, sostiene che per ottenere l'utile non bisogna tener conto di nessuna morale. Sofocle,
a cui si attribuisce la paternità della tragedia, tra queste due visioni diverse, pare collocarsi in quella
del rispetto della lealtà, rinnegando perciò la morale utilitaristica esercitata da Ulisse nel corso della
vicenda. Gli studenti e le studentesse protagonisti della messa in scena risultano eleganti nei
movimenti e attenti all’uso della lingua greca.[Gianmarco P. 4A Liceo classico “Marone”]
Lo spettacolo riesce a conciliare tradizione e innovazione attraverso scelte ben precise. Il Coro
femminile è il vero fulcro della rappresentazione che ha intonato canti in greco e accompagnato lo
spettatore fino alla fine con vivo interesse. Seguiamo lo sdoppiamento dei personaggi di Ulisse e
Filottete, interpretati sia da un attore che da un’attrice, a simboleggiare le tante sfaccettature che
ognuno di noi ha e che, sia l'audacia di Odisseo, sia cil dolore di Filottete, sono sentimenti comuni a
tutti noi. Neottolemo, invece, è esempio di stabilità morale e ben rappresenta l’onestà. Forza
equilibrante che spinge tutti i personaggi a riflettere sui limiti delle proprie azioni è l’intervento
divino, svelato in maniera più cristiana che greca, poiché celata al pubblico, se non per la presenza
di un intenso fascio di luce. [Federica Donata B. 4B Liceo scientifico “Canudo”]
“Filottete” è una tragedia greca di Sofocle, nella quale si racconta la storia di un uomo abile nell’uso
dell’arco, donatogli dalla dea Eracle. I personaggi di Ulisse e Neottolemo, servono nel racconto
anche a rappresentare efficacemente il tema del Festival di quest’anno: le Differenze. Un plauso
all’impegno mostrato in scena da tutti gli studenti, in particolare, dalle studentesse che formavano il
Coro, riuscendo a rappresentare bene ogni scena, grazie ai loro movimenti ben eseguiti. [Christian
A. 4A Liceo Scientifico “Canudo”]
"Filottete", presentato dal Liceo Ginnasio "Ugo Foscolo" di Albano Laziale, riprende l'omonima
tragedia greca, sottolineando il messaggio del festival: la sofferenza è elemento comune nonostante
le differenze esistenti tra tutti gli esseri umani. L’ineluttabilità della condizione umana, fa emergere
ancor di più il concetto greco del "deus ex machina" che trova il suo culmine al termine dello
spettacolo.
Le scenografie sono di forte impatto così come il Coro, il quale riesce a creare spazi, corridoi e
muri animati senza l'aiuto di oggetti, donando un senso di dinamicità alle scene; mentre le musiche,
portano ai canti greci e si integrano perfettamente alla storia. [Antonio M. 4A Liceo Scientifico
“Canudo”]
Attraverso il dramma dell’ingiusto isolamento provato dal protagonista che dà nome alla tragedia
greca, con uno straordinario accompagnamento del Coro, che intona canti scritti e recitati
esclusivamente in greco, i ragazzi e le ragazze del Liceo Ginnasio “Ugo Foscolo” di Albano Laziale
si cimentano nella rappresentazione della tragedia “Filottete”, regalando intense emozioni.
Sul palco emerge in maniera evidente, il rancore di Filottete nei confronti dei suoi vecchi compagni
Achei e di Ulisse, che dieci anni prima decisero di abbandonarlo sulle coste di Lemno. La perfetta
fusione di armoniose coreografie, accompagnate dal Coro, con costumi e oggetti ripresi dal mito e
le scene di intensa pietà provata da Neottolemo, contrapposte alla volontà di Ulisse, sono in grado
di mantenere costante l’attenzione del pubblico. [Silvia G. 4B Liceo classico “Marone”]
“FILOTTETE”
Non c’è una storia se non c’è conflitto
LICEO GINNASIO “UGO FOSCOLO”- ALBANO LAZIALE (RM) - VISTO SABATO 4 MAGGIO
2019, ORE 11.15
Lo spettacolo “Filottete” mette in scena l’omonima tragedia sofoclea che vede il protagonista
abbandonato sull’isola di Lemno. Un oracolo annuncia ai Greci la loro certa sconfitta contro Troia,
se privi dell’arco in possesso dello stesso Filottete. Così Neottolemo e Odisseo, presentato come un
eroe subdolo, si recano sull’isola e, ingannando Filottete, riescono a farsi consegnare l’arco.
Successivamente Neottolemo pentito, riconsegna l’arco scatenando però l’ira di Odisseo e
costringendo Eracle, deus ex machina, ad intervenire e convincere Filottete a recarsi a Troia.
Nella rappresentazione si alternano parti recitate e parti cantate, seguite con attenzione dal pubblico.
A suscitare il pathos, contribuiscono le frequenti musiche, nonostante alcune, come “La cura” di
Battiato nel momento degli applausi, risulti quasi fuori contesto. La scenografia è curata e si
apprezza l’interpretazione degli studenti e delle studentesse in scena. Da sottolineare che i
personaggi maschili di Odisseo e Filottete, nel corso dello spettacolo, diventano personaggi
femminili, ad indicare come i due caratteri siano universali, e abbiano infinite corrispondenze nei
giorni nostri. Il conflitto interiore dei personaggi così come quello messo in atto nel confronto con
l’altro, è fulcro della rappresentazione. [Antonio C. 4A Liceo Classico “Marone” ]
“SIAMO FATTI DELLA STESSA MATERIA DEI SOGNI?”
L’importanza del viaggio
I.I.S. “GALILEO FERRARIS” – ACIREALE (CT). VISTO LUNEDÌ 6 MAGGIO 2019, ORE 9.00
Fin da subito si evince che il tema caratterizzante è il viaggio, di cui viene sottolineata l’importanza
della partenza anziché dell’arrivo. I due protagonisti, infatti, partono alla scoperta del mondo che li
circonda, accompagnati dalle personificazioni della paura, delle angosce, ma anche da quella del
vento, capace di scacciare via con il tempo tutti gli altri elementi. Non sanno di preciso dove
arriveranno, ma dentro di loro coltivano sogni, magari irraggiungibili, che però li rendono capaci di
sentirsi vivi. L’obiettivo dello spettacolo è incoraggiare i ragazzi a perseguire le proprie aspirazioni,
a cogliere la bellezza della vita nascosta in ogni cosa, bellezza spesso sottoposta a giudizio dalla
personificazione della Scienza.
Gli studenti e le studentesse, grazie ai molti spunti di riflessione offerti, sono capaci di
accompagnare gli spettatori all’interno del loro viaggio, che non possiede una meta ben precisa, se
non la scoperta della meraviglia del mondo. [Silvia G. 4B Liceo classico “Marone”]
Quando l’assenza di trama non pregiudica il risultato
Lo spettacolo messo in scena dai ragazzi di Acireale, in occasione del Festival TeatroLab 2.0, è
incentrato sul tema del viaggio, mettendo particolarmente in evidenza l’importanza della partenza,
piuttosto che dell’arrivo. Recitando su un palcoscenico totalmente spoglio, due ragazzi,
accompagnati dalla presenza della personificazione delle emozioni, affrontano momenti di
rassegnazione e paura, amore e coraggio.
Sebbene, forse, la trama poteva godere di un maggiore sviluppo, bisogna ammettere che il tema
dell’accettazione delle differenze risulta emergere sin da subito e che la resa scenica, registra un
notevole apprezzamento da parte del pubblico. [Antonio C. 4A Liceo classico “Marone”]
“DON CHISCIOTTE”. L’eroe classico ma sempre moderno
ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO “ENRICO FERMI” – FRASCATI (RM). VISTO LUNEDÌ 6
MAGGIO 2019, ORE 11.15
“Io sono nato per vivere morendo”. I ragazzi dell’istituto Fermi di Frascati portano in scena una
rielaborazione del celebre classico di Cervantes accompagnandolo con musica e canto dal vivo
scritta da loro stessi. Con la sua morte Don Chisciotte rinsavisce, mostrando al contempo il fascino
della realtà e della fantasia, rafforzato da una giostra che enfatizza l’inutilità e la ripetitività delle
peripezie del fantomatico cavaliere. In coerenza col tema del festival la fantasia e la curiosità sono
peculiarità tipiche della diversità che ci contraddistingue. [Ilaria L. 4B, Federica Donata B. 4B,
Cristian A. 4A Liceo scientifico “Canudo” - Gianmarco P. 4A Liceo classico “Marone” ]
“CON…FUSIONI, Immagini, parole e suoni di una grande Guerra”. Quando il video diventa
protagonista
I.I.S. “FEDERICO CAFFE’” – ROMA. VISTO MARTEDÌ 7 MAGGIO 2019, ORE 9.00
Lo spettacolo affronta il tema storico della Grande Guerra. Il vero protagonista è un filmato
proiettato sul fondale che, a tratti, distrae l’attenzione del pubblico dagli attori, i quali si affidano
più ai movimenti del corpo che alle parole.
Il lavoro descrive la realtà della Guerra con riferimenti all’attentato di Sarajevo, al PSI e alla testata
giornalistica “Popolo d’Italia”, utilizzando brani musicali di De André, De Gregori, Zucchero,
ACDC ecc. In una messa in scena che affronta un argomento in chiave documentaristica, lo
spettatore può sentirsi emotivamente coinvolto più dalle musiche che dalla recitazione.
La musica forse intende sollecitare nel pubblico forti emozioni che, gli stessi attori in scena provano
nelle diverse situazioni: i combattimenti, l’angoscia nelle trincee, la nostalgia, la gioia o lo
sconforto delle donne per i loro uomini. In correlazione a ciò, il filmato prodotto per la
rappresentazione propone allo spettatore varie fonti sul contesto bellico, come il materiale di
propaganda e i diversi quadri del periodo Futurista. Gli attori danno vita ai dipinti sullo sfondo
mentre le azioni sceniche peccano di una certa ridondanza. Sul palco la scenografia è assente, forse
a sottolineare l’importanza data al video.
La rappresentazione descrive perfettamente il clima interventista attraverso una carrellata di dati
storici enunciati dagli attori, ma non sembra prendere posizione in merito, elencando le
conseguenze positive, come l’aumento delle nascite e dando meno spazio a quelle negative.
Lo spettacolo trova il suo epilogo nella canzone “Generale” di cui viene proiettato il testo e durante
la quale gli attori volgono le spalle al pubblico; ulteriore elemento finale, è il dipinto “Sorgere del
Sole” di Giuseppe da Volpedo, che fa da preludio all’immagine di Greta Thunberg, identificata
come speranza nel futuro pur non rivelando un’opportuna aderenza col tema della rappresentazione.
[Ilaria L. 4B, Federica Donata B. 4B Liceo scientifico “Canudo” - Gianmarco P. 4°, Antonio
C. 4A Liceo classico “Marone”]
“Miti usa e getta? No grazie!” Un esercizio di serio divertimento
I.I.S. "ENRICO FERMI" – POLICORO (MT). VISTO MARTEDÌ 7 MAGGIO 2019, ORE 11.15
Lo spettacolo si presenta come una rivisitazione in chiave moderna delle divinità Olimpiche,
creando un confronto con le problematiche attuali, quali: immigrazione, sessismo, femminicidio,
adattando la loro stessa vita alle dinamiche odierne. Lo spettacolo sottolinea i conflitti, mettendo in
risalto la difficoltà dell’uomo comune, bombardato dai continui stimoli e pretese dei mass media.
Gli attori, interpretando i ruoli con consapevolezza, sono riusciti a caratterizzarli accortamente,
bilanciando gli intermezzi comici con quelli seri, consentendo al pubblico di cogliere numerosi
spunti di riflessione. Un lavoro divertente e profondo al contempo. [Cristian A. 4°, Antonio M. 4A
Liceo Scientifico “Canudo” - Adriano C. 4A Liceo classico “Marone”]
“FRAMMENTI”
UNIVERSITA’ DELLA TERZA ETA’ E DEL TEMPO LIBERO – GIOIA DEL COLLE. Regia
Ugo Maurino - VISTO MARTEDÌ 7 MAGGIO 2019, ORE 21.00
Lo spettacolo “Frammenti”, in calendario durante il festival come evento extra ad ingresso gratuito,
è stato messo in scena dai componenti del laboratorio teatrale dell’Università della Terza Età. Per
mezzo di veri e propri frammenti recitativi, sul palco vengono rappresentate una serie di scene tutte
differenti tra loro. La scenografia, i cambi luce e le musiche, non sempre contestuali, accompagnano
sia i momenti comici che quelli drammatici.
Un ottimo esempio di teatro sociale in cui emerge l’importanza del lavoro che prescinde dalla resa
qualitativa. [Ilaria L. 4B, Federica Donata B. 4B, Cristian A. 4°, Andrea G. 5°, Antonio M. 4A
Liceo scientifico “Canudo” - Silvia G. 4B, Gianmarco P. 4°, Antonio C. 4°, Adriano C. 4A
Liceo classico “Marone”]
“DELITTO A VILLA ROUNG”. Un giallo in scena
LICEO SCIENTIFICO “G. BRUNO” – TORINO. VISTO MERCOLEDÌ 8 MAGGIO 2019, ORE 11.15
I ragazzi e le ragazze del Liceo Scientifico “Giordano Bruno" di Torino presentano uno spettacolo
che si rivela una parodia dei classici gialli. La trama presenta una rivisitazione dell’omonima opera
di Achille Campanile con un'integrazione tratta da “il povero Piero" dello stesso autore. La vicenda
si concentra sull'assassinio di Trismegian, futuro sposo dell’erede di casa Roung; l'improbabile
ispettore Brown e il suo assistente Mortimer vengono chiamati ad indagare sul misfatto,
conducendo ad un finale paradossale in cui la vittima ritorna in vita e non risulta esservi alcun
colpevole. In particolar modo, le scene tendono a ironizzare le caratteristiche peculiari del romanzo
giallo: la rimozione del concetto vittima-colpevole, l'insensato processo di riflessione e la scoperta
del colpevole. Lo spettacolo ricorda le caratteristiche del cosiddetto “teatro dell'assurdo", in cui
non viene adottata alcuna narrazione razionale, né una prospettiva logico-consequenziale.
Nonostante si trovi difficoltà nella ricerca dell'aderenza al tema del festival, la rappresentazione ha
raggiunto l'obiettivo prefissato: la risata spontanea scevra da qualsiasi pregiudizio. [Antonio C. 4°,
Gianmarco P. 4A Liceo classico “Marone” - Antonio M. 4A Liceo Scientifico “Canudo”]
“SS - SCHOOL SHOOTING”
Il nemico è alle porte? No, è già in casa
I.T. “MICHELANGELO BUONARROTI” – FRASCATI (RM) - VISTO MERCOLEDÌ 8 MAGGIO, ORE
9.00
Le dinamiche di una classe a volte possono nascondere il germe di un’immane tragedia in procinto
di verificarsi. A ideare quella che sarà una vera e propria strage sono Tiziano e Andrea che, vittime
dei continui e pesanti insulti da parte dei compagni di classe, si armano per compiere il più crudele
dei misfatti: l'omicidio.
Dietro questo gesto efferato si nasconde l'odio, la discriminazione, l'ignoranza, la malattia di una
società alla deriva, che non è più capace di provare fiducia nei confronti dello Stato e vede l'ombra
del nemico dappertutto. Nonostante dalla scheda dello spettacolo si legga: "Non ci arroghiamo
un’opinione politica ma una curiosità antropologica", il richiamo e la critica verso una certa politica
risulta abbastanza chiaro e indiscutibile. Gli attori risultano spontanei e credibili nell’interpretazione
dei loro ruoli, invitando naturalmente il pubblico a riflettere su tematiche complesse e di scottante
attualità. [Andrea G. 5A Liceo Scientifico “Canudo”]
Attentato per la gloria
La fama senza meriti, lo sdoganamento fascista, l’uso delle armi facile: ecco alcune delle
problematiche affrontate durante il provocatorio spettacolo SS-School Shooting dell’istituto
Michelangelo Buonarroti.
Il sipario si apre su un’aula scolastica mostrando le differenti prospettive dei componenti di una
classe X. I cambi scena sono annunciati attraverso le suonerie dei cellulari, colonna sonora delle
vite dei ragazzi che vengono man mano approfondite.
I protagonisti principali sono due amici, Tiziano e Andrea che, esausti dalle continue vessazioni
subite dai compagni, finiscono per provare solo sentimenti di odio nei loro confronti e della società
in generale. Attraverso un crudo e asettico elenco delle varie stragi scolastiche avvenute finora nel
mondo, scoprono che in Italia non si è verificato ancora nessun massacro; il dato appreso scatena la
loro malsana voglia di imporsi con la violenza e conquistare un bramato spazio su wikipedia…
Alimentati dal desiderio di gloria e vendetta, quindi, si procurano delle pistole e registrano dei video
per spiegare le loro motivazioni anche politiche e per redimere i genitori dal senso di colpa,
sottolineando l’ineluttabilità della scelta.
Durante la preparazione dell’attentato, i due protagonisti scendono in platea e si esercitano con le
armi ponendosi alle spalle del pubblico e sparando verso il palco colpiscono un paio di lattine. La
sensazione di angoscia e oppressione, enfatizzata dalla sorpresa, coinvolge emotivamente il
pubblico in maniera palpabile. Alla fine i due riescono a compiere l’attentato, suicidandosi poi con
un colpo di pistola. La voce fuori campo di un politico italiano, notoriamente favorevole ad una
circolazione più libera delle armi, fa da grottesco e inquietante sottofondo alla scena. Lo spettacolo
dalla natura tutt’altro che sibillina, invita alla riflessione, evidenziando le probabili conseguenze
insite nella nuova legislazione in materia: un aumento della violenza nella società comandata
dall’istinto, dalla paranoia e dalla giustizia personale, aumenta le probabilità, forse, che il felice
primato finora conquistato dal nostro Paese, non sia destinato a rimanere tale.
[Ilaria L. 4B, Federica Donata B. 4B - Liceo Scientifico “Canudo”, Adriano C. 4A Liceo
Classico “Marone”]

Mais conteúdo relacionado

Mais procurados

presentazione Plauto
presentazione Plautopresentazione Plauto
presentazione Plautonicoconti
 
La Lettura - Corriere della sera
La Lettura - Corriere della sera La Lettura - Corriere della sera
La Lettura - Corriere della sera Francesco Malcangio
 
La Novella Nella Storia
La Novella Nella StoriaLa Novella Nella Storia
La Novella Nella Storiaalex92
 
Stagione teatrale a Gemona del Friuli
Stagione teatrale a Gemona del FriuliStagione teatrale a Gemona del Friuli
Stagione teatrale a Gemona del FriuliGemona Turismo
 
IL DECAMERONE -- sintesi
IL DECAMERONE -- sintesiIL DECAMERONE -- sintesi
IL DECAMERONE -- sintesiLa Scuoleria
 
Saffo leggenda e letteratura
Saffo leggenda e letteraturaSaffo leggenda e letteratura
Saffo leggenda e letteraturametastasio
 
Schema Novelle Decamerone
Schema Novelle DecameroneSchema Novelle Decamerone
Schema Novelle DecameroneDavide Bonera
 
Tesina Chiara Laura Ferrari 5D Liceo Attilio Bertolucci a.s. 2013-2014
Tesina Chiara Laura Ferrari 5D Liceo Attilio Bertolucci a.s. 2013-2014Tesina Chiara Laura Ferrari 5D Liceo Attilio Bertolucci a.s. 2013-2014
Tesina Chiara Laura Ferrari 5D Liceo Attilio Bertolucci a.s. 2013-2014ChiaraLaura95
 
Il decameron 2014 ie
Il decameron 2014 ieIl decameron 2014 ie
Il decameron 2014 ieGnigni
 
Theatre season 2018-2019, Piccolo Teatro della Martesana
Theatre season 2018-2019, Piccolo Teatro della MartesanaTheatre season 2018-2019, Piccolo Teatro della Martesana
Theatre season 2018-2019, Piccolo Teatro della MartesanaAnitaRosti
 
Apollo E Dafne (Imago Mobili)
Apollo E Dafne (Imago Mobili)Apollo E Dafne (Imago Mobili)
Apollo E Dafne (Imago Mobili)manortiz40
 
Sara Viscione La rivoluzione del linguaggio nel teatro black British: Stoning...
Sara Viscione La rivoluzione del linguaggio nel teatro black British: Stoning...Sara Viscione La rivoluzione del linguaggio nel teatro black British: Stoning...
Sara Viscione La rivoluzione del linguaggio nel teatro black British: Stoning...Sara Viscione
 
Giuseppe Grassi Bertazzi - Roma nell'Ode a Roma di Gabriele D'Annunzio (1901)
Giuseppe Grassi Bertazzi - Roma nell'Ode a Roma di Gabriele D'Annunzio (1901)Giuseppe Grassi Bertazzi - Roma nell'Ode a Roma di Gabriele D'Annunzio (1901)
Giuseppe Grassi Bertazzi - Roma nell'Ode a Roma di Gabriele D'Annunzio (1901)Movimento Irredentista Italiano
 
Sara Viscione Daniel Veronese
Sara Viscione Daniel VeroneseSara Viscione Daniel Veronese
Sara Viscione Daniel VeroneseSara Viscione
 

Mais procurados (20)

Terenzio
TerenzioTerenzio
Terenzio
 
presentazione Plauto
presentazione Plautopresentazione Plauto
presentazione Plauto
 
La Lettura - Corriere della sera
La Lettura - Corriere della sera La Lettura - Corriere della sera
La Lettura - Corriere della sera
 
La Novella Nella Storia
La Novella Nella StoriaLa Novella Nella Storia
La Novella Nella Storia
 
Stagione teatrale a Gemona del Friuli
Stagione teatrale a Gemona del FriuliStagione teatrale a Gemona del Friuli
Stagione teatrale a Gemona del Friuli
 
IL DECAMERONE -- sintesi
IL DECAMERONE -- sintesiIL DECAMERONE -- sintesi
IL DECAMERONE -- sintesi
 
La novella
La novellaLa novella
La novella
 
Saffo leggenda e letteratura
Saffo leggenda e letteraturaSaffo leggenda e letteratura
Saffo leggenda e letteratura
 
Schema Novelle Decamerone
Schema Novelle DecameroneSchema Novelle Decamerone
Schema Novelle Decamerone
 
Tesina Chiara Laura Ferrari 5D Liceo Attilio Bertolucci a.s. 2013-2014
Tesina Chiara Laura Ferrari 5D Liceo Attilio Bertolucci a.s. 2013-2014Tesina Chiara Laura Ferrari 5D Liceo Attilio Bertolucci a.s. 2013-2014
Tesina Chiara Laura Ferrari 5D Liceo Attilio Bertolucci a.s. 2013-2014
 
Dicembre 2011
Dicembre 2011Dicembre 2011
Dicembre 2011
 
Il decameron
Il decameronIl decameron
Il decameron
 
Il decameron 2014 ie
Il decameron 2014 ieIl decameron 2014 ie
Il decameron 2014 ie
 
Theatre season 2018-2019, Piccolo Teatro della Martesana
Theatre season 2018-2019, Piccolo Teatro della MartesanaTheatre season 2018-2019, Piccolo Teatro della Martesana
Theatre season 2018-2019, Piccolo Teatro della Martesana
 
Apollo E Dafne (Imago Mobili)
Apollo E Dafne (Imago Mobili)Apollo E Dafne (Imago Mobili)
Apollo E Dafne (Imago Mobili)
 
alda merini ok
alda merini okalda merini ok
alda merini ok
 
Sara Viscione La rivoluzione del linguaggio nel teatro black British: Stoning...
Sara Viscione La rivoluzione del linguaggio nel teatro black British: Stoning...Sara Viscione La rivoluzione del linguaggio nel teatro black British: Stoning...
Sara Viscione La rivoluzione del linguaggio nel teatro black British: Stoning...
 
Giuseppe Grassi Bertazzi - Roma nell'Ode a Roma di Gabriele D'Annunzio (1901)
Giuseppe Grassi Bertazzi - Roma nell'Ode a Roma di Gabriele D'Annunzio (1901)Giuseppe Grassi Bertazzi - Roma nell'Ode a Roma di Gabriele D'Annunzio (1901)
Giuseppe Grassi Bertazzi - Roma nell'Ode a Roma di Gabriele D'Annunzio (1901)
 
Sara Viscione Daniel Veronese
Sara Viscione Daniel VeroneseSara Viscione Daniel Veronese
Sara Viscione Daniel Veronese
 
Saffo
SaffoSaffo
Saffo
 

Semelhante a TeatroLab chièdiscena al rossini

Progetto pluridisciplinare ii h sul teatro
Progetto pluridisciplinare ii h sul teatroProgetto pluridisciplinare ii h sul teatro
Progetto pluridisciplinare ii h sul teatrolavoriscuola
 
Slides su Goldoni e il teatro
Slides su Goldoni e il teatroSlides su Goldoni e il teatro
Slides su Goldoni e il teatroteozenoni
 
Il grottesco-dal-testo-alla-scena-ubu-re-di alfred-jarry
Il grottesco-dal-testo-alla-scena-ubu-re-di alfred-jarryIl grottesco-dal-testo-alla-scena-ubu-re-di alfred-jarry
Il grottesco-dal-testo-alla-scena-ubu-re-di alfred-jarryFoglio di sala
 
Presentazione Giuseppe D Angelo
Presentazione Giuseppe D AngeloPresentazione Giuseppe D Angelo
Presentazione Giuseppe D Angeloguestcfbf9c
 
Presentazione Giuseppe D Angelo
Presentazione Giuseppe D AngeloPresentazione Giuseppe D Angelo
Presentazione Giuseppe D Angeloguestf3c104
 
Presentazione del laboratorio teatrale
Presentazione del laboratorio teatralePresentazione del laboratorio teatrale
Presentazione del laboratorio teatraleclassicoscadutoit
 
Ppt di presentazione pupo siciliano
Ppt di presentazione pupo sicilianoPpt di presentazione pupo siciliano
Ppt di presentazione pupo sicilianoAngelica Piscitello
 
William Shakespeare
William ShakespeareWilliam Shakespeare
William Shakespearefms
 
Le scritture del mito la figura di Ulisse nel tempo. Sperimentazione PON Clas...
Le scritture del mito la figura di Ulisse nel tempo. Sperimentazione PON Clas...Le scritture del mito la figura di Ulisse nel tempo. Sperimentazione PON Clas...
Le scritture del mito la figura di Ulisse nel tempo. Sperimentazione PON Clas...Marlentar
 
Ppt di presentazione pupo siciliano
Ppt di presentazione pupo sicilianoPpt di presentazione pupo siciliano
Ppt di presentazione pupo sicilianoPROFANGELICA
 
Ppt Di Presentazione Pupo Siciliano
Ppt Di Presentazione Pupo SicilianoPpt Di Presentazione Pupo Siciliano
Ppt Di Presentazione Pupo SicilianoPROFANGELICA
 

Semelhante a TeatroLab chièdiscena al rossini (20)

Teatro greco
Teatro grecoTeatro greco
Teatro greco
 
Fair play 19_20
Fair play 19_20Fair play 19_20
Fair play 19_20
 
Immaginiteatro
ImmaginiteatroImmaginiteatro
Immaginiteatro
 
Riccardo III l'avversario
Riccardo III l'avversarioRiccardo III l'avversario
Riccardo III l'avversario
 
Progetto pluridisciplinare ii h sul teatro
Progetto pluridisciplinare ii h sul teatroProgetto pluridisciplinare ii h sul teatro
Progetto pluridisciplinare ii h sul teatro
 
Commedia dell'arte
Commedia dell'arteCommedia dell'arte
Commedia dell'arte
 
Slides su Goldoni e il teatro
Slides su Goldoni e il teatroSlides su Goldoni e il teatro
Slides su Goldoni e il teatro
 
Il grottesco-dal-testo-alla-scena-ubu-re-di alfred-jarry
Il grottesco-dal-testo-alla-scena-ubu-re-di alfred-jarryIl grottesco-dal-testo-alla-scena-ubu-re-di alfred-jarry
Il grottesco-dal-testo-alla-scena-ubu-re-di alfred-jarry
 
Presentazione Giuseppe D Angelo
Presentazione Giuseppe D AngeloPresentazione Giuseppe D Angelo
Presentazione Giuseppe D Angelo
 
Presentazione Giuseppe D Angelo
Presentazione Giuseppe D AngeloPresentazione Giuseppe D Angelo
Presentazione Giuseppe D Angelo
 
Presentazione del laboratorio teatrale
Presentazione del laboratorio teatralePresentazione del laboratorio teatrale
Presentazione del laboratorio teatrale
 
Ppt di presentazione pupo siciliano
Ppt di presentazione pupo sicilianoPpt di presentazione pupo siciliano
Ppt di presentazione pupo siciliano
 
William Shakespeare
William ShakespeareWilliam Shakespeare
William Shakespeare
 
teatrolab - chièdiscena 2019
teatrolab - chièdiscena 2019teatrolab - chièdiscena 2019
teatrolab - chièdiscena 2019
 
Nascita tragedia
Nascita tragediaNascita tragedia
Nascita tragedia
 
Le scritture del mito la figura di Ulisse nel tempo. Sperimentazione PON Clas...
Le scritture del mito la figura di Ulisse nel tempo. Sperimentazione PON Clas...Le scritture del mito la figura di Ulisse nel tempo. Sperimentazione PON Clas...
Le scritture del mito la figura di Ulisse nel tempo. Sperimentazione PON Clas...
 
Il teatro romano
Il teatro romanoIl teatro romano
Il teatro romano
 
Poeta inomero
Poeta inomeroPoeta inomero
Poeta inomero
 
Ppt di presentazione pupo siciliano
Ppt di presentazione pupo sicilianoPpt di presentazione pupo siciliano
Ppt di presentazione pupo siciliano
 
Ppt Di Presentazione Pupo Siciliano
Ppt Di Presentazione Pupo SicilianoPpt Di Presentazione Pupo Siciliano
Ppt Di Presentazione Pupo Siciliano
 

Mais de redazione gioianet

tratta rocchetta santantonio gioia del colle
tratta rocchetta santantonio gioia del colletratta rocchetta santantonio gioia del colle
tratta rocchetta santantonio gioia del colleredazione gioianet
 
rischio idraulico ed idrogeologico
rischio idraulico ed idrogeologicorischio idraulico ed idrogeologico
rischio idraulico ed idrogeologicoredazione gioianet
 
Comunicato stampa gioia del colle sempre piu' verde
Comunicato stampa   gioia del colle sempre piu' verdeComunicato stampa   gioia del colle sempre piu' verde
Comunicato stampa gioia del colle sempre piu' verderedazione gioianet
 
Mastrangelo interviene dopo polemiche
Mastrangelo interviene dopo polemicheMastrangelo interviene dopo polemiche
Mastrangelo interviene dopo polemicheredazione gioianet
 
arrivi in puglia dalla gran bretagna
arrivi in puglia dalla gran bretagnaarrivi in puglia dalla gran bretagna
arrivi in puglia dalla gran bretagnaredazione gioianet
 
Interrogazione tari consigliere Liuzzi Pd
Interrogazione tari consigliere Liuzzi PdInterrogazione tari consigliere Liuzzi Pd
Interrogazione tari consigliere Liuzzi Pdredazione gioianet
 
Autoconvocazione del consiglio comunale
Autoconvocazione del consiglio comunaleAutoconvocazione del consiglio comunale
Autoconvocazione del consiglio comunaleredazione gioianet
 
Cittadinanza straordinaria ai minori
Cittadinanza straordinaria ai minoriCittadinanza straordinaria ai minori
Cittadinanza straordinaria ai minoriredazione gioianet
 

Mais de redazione gioianet (20)

graduatorie-nido-23-24.pdf
graduatorie-nido-23-24.pdfgraduatorie-nido-23-24.pdf
graduatorie-nido-23-24.pdf
 
tratta rocchetta santantonio gioia del colle
tratta rocchetta santantonio gioia del colletratta rocchetta santantonio gioia del colle
tratta rocchetta santantonio gioia del colle
 
rischio idraulico ed idrogeologico
rischio idraulico ed idrogeologicorischio idraulico ed idrogeologico
rischio idraulico ed idrogeologico
 
Comunicato rinvio incontro
Comunicato rinvio incontroComunicato rinvio incontro
Comunicato rinvio incontro
 
i giovedì del pd
i giovedì del pdi giovedì del pd
i giovedì del pd
 
Comunicato stampa gioia del colle sempre piu' verde
Comunicato stampa   gioia del colle sempre piu' verdeComunicato stampa   gioia del colle sempre piu' verde
Comunicato stampa gioia del colle sempre piu' verde
 
Comunicato maggioranza
Comunicato maggioranzaComunicato maggioranza
Comunicato maggioranza
 
Mastrangelo interviene dopo polemiche
Mastrangelo interviene dopo polemicheMastrangelo interviene dopo polemiche
Mastrangelo interviene dopo polemiche
 
35 anni teatralmente gioia
35 anni teatralmente gioia35 anni teatralmente gioia
35 anni teatralmente gioia
 
ordinanza divieto botti
ordinanza divieto bottiordinanza divieto botti
ordinanza divieto botti
 
approvato il nuovo piano casa
approvato il nuovo piano casaapprovato il nuovo piano casa
approvato il nuovo piano casa
 
arrivi in puglia dalla gran bretagna
arrivi in puglia dalla gran bretagnaarrivi in puglia dalla gran bretagna
arrivi in puglia dalla gran bretagna
 
A natale puoi lega
A natale puoi   legaA natale puoi   lega
A natale puoi lega
 
istanza popolare piano casa
istanza popolare piano casaistanza popolare piano casa
istanza popolare piano casa
 
Solidarietà in circolo pd
Solidarietà in circolo pdSolidarietà in circolo pd
Solidarietà in circolo pd
 
Interrogazione tari consigliere Liuzzi Pd
Interrogazione tari consigliere Liuzzi PdInterrogazione tari consigliere Liuzzi Pd
Interrogazione tari consigliere Liuzzi Pd
 
i giovedì del Pd
i giovedì del Pdi giovedì del Pd
i giovedì del Pd
 
Comunicato pd
Comunicato pd Comunicato pd
Comunicato pd
 
Autoconvocazione del consiglio comunale
Autoconvocazione del consiglio comunaleAutoconvocazione del consiglio comunale
Autoconvocazione del consiglio comunale
 
Cittadinanza straordinaria ai minori
Cittadinanza straordinaria ai minoriCittadinanza straordinaria ai minori
Cittadinanza straordinaria ai minori
 

TeatroLab chièdiscena al rossini

  • 1. FESTIVAL INTERNAZIONALE TEATRO LAB 2.0 CHIÈDISCENA Visioni critiche e approfondimenti a cura degli studenti formati dalla Casa dello Spettatore Per approfondire le pratiche della visione nell'ambito del Festival Internazionale Teatro Lab 2.0 Chièdiscena, Miriam Larocca e Laura Squarcia, mediatrici teatrali di Casa dello Spettatore, l’associazione che da anni si occupa di formazione del pubblico ed educazione alla visione, hanno guidato un gruppo di studenti e studentesse del Liceo Scientifico “Canudo” e del Liceo Classico "Marone" di Gioia del Colle che hanno aderito al progetto alternanza scuola/lavoro. La condivisione degli sguardi come occasione per approfondire poetiche, linguaggi, contenuti dentro la pratica della scrittura è stata, ogni pomeriggio, la ragione d'incontro trainante. Le giovani menti sveglie e curiose, si sono riunite con passione creando la redazione di “Chi è di scena”, sperimentando il proprio sguardo e interrogandosi costantemente sui diversi stimoli che la rassegna ha offerto. Di seguito i contributi raccolti. ---------------------------------------------- “LE ALLEGRE COMARI DI LONDRA” Quando le donne entrano in scena LICEO CLASSICO “GIOVANNI BERCHET” – MILANO - VISTO SABATO 4 MAGGIO 2019, ORE 9.00 Lo spettacolo è ambientato nella Londra del ‘600, epoca in cui alle donne non era consentito recitare in teatro: troppo volubili e sensibili per reggere la scena…! Ma un gruppo di loro si ribella e mette in scena uno spettacolo, non con poche difficoltà, a dimostrare che le donne non hanno nulla da invidiare agli uomini! [Cristian A. 4A Liceo Scientifico “Canudo”] Le comari-attrici, animate da un forte senso di rivalsa nei confronti della prepotenza maschile, si fanno strada conquistando un meritato spazio sul palcoscenico, precedentemente calpestato solo dagli uomini. La strada che porta all'affermazione dei propri diritti però, è piena di insidie e problematiche da gestire: pur di recitare, infatti,, sono costrette a vestire i panni maschili. Va detto che, le battute a doppio senso e alquanto volgari che sono emerse nel corso della recitazione, risultano gratuite e inefficaci; la problematica, peraltro ancora attuale, poteva essere affrontata con un tocco di maggiore eleganza degna del pubblico presente. Costumi e scenografia appaiono a tratti anacronistici, tuttavia, pur con qualche elemento di criticità, il lavoro risulta soddisfacente. Un plauso va alla scelta della tematica complessa e all’impegno profuso dalle giovani studentesse. [Andrea G. 5A Liceo Scientifico “Canudo”] Ambientato nell’età Elisabettiana, le “Allegre Comari di Londra” narra la vicenda di alcune donne che, nonostante fosse proibito al genere femminile calcare le scene, decidono di mettere in atto una commedia. Sul palco si registra una grande complicità, che permette alle attrici, tutte donne, di sostenersi a vicenda. Le scelte registiche risultano a volte poco chiare, ad esempio: l’utilizzo, in alcuni momenti, di un registro linguistico basso, quasi volgare, peraltro utilizzato da personaggi appartenenti ad un livello sociale elevato. Oppure, ancora, all’inizio dello spettacolo, una delle protagoniste a è visibilmente zoppicante tanto da usare un bastone per raggiungere la Regina e sottoporsi al suo giudizio, nel corso del racconto, tuttavia non dà continuità al proprio personaggio perdendo l’oggetto scenico, senza fornirne motivazione alcuna. Lo spettacolo quindi, pur con alcune incoerenze, risulta piacevole soprattutto in considerazione del grande ascolto mostrato in scena dalle attrici. [Ilaria L. 4B Liceo scientifico “Canudo”] Le giovani donne di Londra si affermano piccole eroine in una società seicentesca maschilista. Talvolta impacciate talvolta astute, le nostre riusciranno, dopo aver raccontato attraverso un flash-
  • 2. back la storia del loro spettacolo, ad ottenere la grazia della Regina che interpellerà proprio il pubblico in sala, come fosse la voce del popolo, per la decisione finale. Pur suscitando l’ilarità del pubblico, il linguaggio utilizzato risulta, talvolta, inutilmente volgare. [Gianmarco P. 4A Liceo classico “Marone”] Ambientato in epoca elisabettiana, un gruppo di giovani donne sfidano le restrizioni del loro periodo per poter recitare al pari degli uomini. Dopo le tante peripezie per ottenere un copione dello spettacolo da diversi drammaturghi, alla fine è Shakespeare a fornire loro il materiale necessario. La tematica, sensibile all'emancipazione della donna, viene sminuita da battute, risate e atteggiamenti che ridicolizzano, purtroppo, l'intento inizialmente nobile e innovativo della pièce. [Federica Donata B. 4B Liceo scientifico “Canudo”] Il riferimento nel titolo all’opera Shakespeariana, "Much ado about nothing", rimanda al XVII secolo ma, l’atmosfera tipica dell’epoca elisabettiana, mal si coglie, se si osserva l’uso dei costumi non sempre coerente. Il linguaggio a tratti azzardato, penalizza lo spettacolo e l’intento che dichiara di avere. Scelta che rischia di azzerare la qualità intellettuale di un buon lavoro di squadra tutta al femminile, incentrato sulla disparità tra uomo e donna. [Antonio C. 4A Liceo classico “Marone”] Lo spettacolo mostra subito il suo obiettivo: la difesa dei diritti delle donne, raccontato in un'epoca in cui ciò latitava particolarmente. Un gruppo di donne vuole recitare in teatro per dimostrare che anche loro possono farlo, esattamente come gli uomini. Il registro linguistico è cangiante e non sempre rispettoso dell’epoca in cui la storia si svolge. Va detto che la commedia invita il pubblico a una riflessione rispetto a un tema ancora attuale e che, tra l’altro, si inserisce perfettamente con quello del Festival. [Antonio M. 4A Liceo Scientifico “Canudo”] Le ragazze del Liceo Classico “Giovanni Berchet” di Milano ci hanno dilettato con un esilarante commedia “Le allegre comare di Londra”, catapultandosi in piena epoca elisabettiano- giacobina e cimentandosi nel ruolo di attrici travestite da uomo. All’epoca, infatti, alle donne non era concesso recitare e così le nostre giovani comare decidono bene di mettere in scena uno spettacolo, fingendosi uomini. Attraverso battute eccessivamente salaci e troppo esplicite, scene dal riso facili e costumi non sempre conformi a quelli dell’epoca seicentesca, viene descritto il tema, ancora molto diffuso, della difficoltà relativa all’emancipazione femminile. [Silvia G. 4B Liceo classico “Marone”] LICEO GINNASIO “UGO FOSCOLO”- ALBANO LAZIALE (RM) - VISTO SABATO 4 MAGGIO 2019, ORE 11.15 “Filottete” è una tragedia che parla di un conflitto, un conflitto interno, tra onestà e opportunità, ma anche un conflitto esterno tra un uomo, Filottete, e il suo nemico, Ulisse. Conflitto perfettamente reso grazie alla sinergia degli attori sul palco, specialmente del Coro che, cardine della tragedia, si muove come un unico corpo più che come un'entità costituita da singoli. Notevole la scelta di far cantare il Coro in greco così come quella di sostituire, a metà spettacolo, gli attori che impersonavano Filottete e Ulisse, con due attrici. Non viene sostituito, invece, l'attore che impersona Neottolemo, forse perché si intende enfatizzare il legame tra Filottete e Ulisse, uniti dal rancore ma anche dal loro desiderio di contrastare il Fato. Desiderio, tuttavia, non realizzato dai due, a causa dell'intervento del deus ex machina: si impone così il volere divino su quello terreno, a mostrare, ancora una volta, l'ineluttabilità del Fato. [Ilaria L. 4B Liceo scientifico “Canudo”] Nella tragedia “Filottete”, si afferma eroe del giusto Neottolemo. Egli non vuole ottenere alcun tipo di vantaggio utilizzando mezzi sleali. In contrapposizione alla sua visione troviamo quella di Ulisse, il quale, invece, sostiene che per ottenere l'utile non bisogna tener conto di nessuna morale. Sofocle, a cui si attribuisce la paternità della tragedia, tra queste due visioni diverse, pare collocarsi in quella
  • 3. del rispetto della lealtà, rinnegando perciò la morale utilitaristica esercitata da Ulisse nel corso della vicenda. Gli studenti e le studentesse protagonisti della messa in scena risultano eleganti nei movimenti e attenti all’uso della lingua greca.[Gianmarco P. 4A Liceo classico “Marone”] Lo spettacolo riesce a conciliare tradizione e innovazione attraverso scelte ben precise. Il Coro femminile è il vero fulcro della rappresentazione che ha intonato canti in greco e accompagnato lo spettatore fino alla fine con vivo interesse. Seguiamo lo sdoppiamento dei personaggi di Ulisse e Filottete, interpretati sia da un attore che da un’attrice, a simboleggiare le tante sfaccettature che ognuno di noi ha e che, sia l'audacia di Odisseo, sia cil dolore di Filottete, sono sentimenti comuni a tutti noi. Neottolemo, invece, è esempio di stabilità morale e ben rappresenta l’onestà. Forza equilibrante che spinge tutti i personaggi a riflettere sui limiti delle proprie azioni è l’intervento divino, svelato in maniera più cristiana che greca, poiché celata al pubblico, se non per la presenza di un intenso fascio di luce. [Federica Donata B. 4B Liceo scientifico “Canudo”] “Filottete” è una tragedia greca di Sofocle, nella quale si racconta la storia di un uomo abile nell’uso dell’arco, donatogli dalla dea Eracle. I personaggi di Ulisse e Neottolemo, servono nel racconto anche a rappresentare efficacemente il tema del Festival di quest’anno: le Differenze. Un plauso all’impegno mostrato in scena da tutti gli studenti, in particolare, dalle studentesse che formavano il Coro, riuscendo a rappresentare bene ogni scena, grazie ai loro movimenti ben eseguiti. [Christian A. 4A Liceo Scientifico “Canudo”] "Filottete", presentato dal Liceo Ginnasio "Ugo Foscolo" di Albano Laziale, riprende l'omonima tragedia greca, sottolineando il messaggio del festival: la sofferenza è elemento comune nonostante le differenze esistenti tra tutti gli esseri umani. L’ineluttabilità della condizione umana, fa emergere ancor di più il concetto greco del "deus ex machina" che trova il suo culmine al termine dello spettacolo. Le scenografie sono di forte impatto così come il Coro, il quale riesce a creare spazi, corridoi e muri animati senza l'aiuto di oggetti, donando un senso di dinamicità alle scene; mentre le musiche, portano ai canti greci e si integrano perfettamente alla storia. [Antonio M. 4A Liceo Scientifico “Canudo”] Attraverso il dramma dell’ingiusto isolamento provato dal protagonista che dà nome alla tragedia greca, con uno straordinario accompagnamento del Coro, che intona canti scritti e recitati esclusivamente in greco, i ragazzi e le ragazze del Liceo Ginnasio “Ugo Foscolo” di Albano Laziale si cimentano nella rappresentazione della tragedia “Filottete”, regalando intense emozioni. Sul palco emerge in maniera evidente, il rancore di Filottete nei confronti dei suoi vecchi compagni Achei e di Ulisse, che dieci anni prima decisero di abbandonarlo sulle coste di Lemno. La perfetta fusione di armoniose coreografie, accompagnate dal Coro, con costumi e oggetti ripresi dal mito e le scene di intensa pietà provata da Neottolemo, contrapposte alla volontà di Ulisse, sono in grado di mantenere costante l’attenzione del pubblico. [Silvia G. 4B Liceo classico “Marone”] “FILOTTETE” Non c’è una storia se non c’è conflitto LICEO GINNASIO “UGO FOSCOLO”- ALBANO LAZIALE (RM) - VISTO SABATO 4 MAGGIO 2019, ORE 11.15 Lo spettacolo “Filottete” mette in scena l’omonima tragedia sofoclea che vede il protagonista abbandonato sull’isola di Lemno. Un oracolo annuncia ai Greci la loro certa sconfitta contro Troia, se privi dell’arco in possesso dello stesso Filottete. Così Neottolemo e Odisseo, presentato come un eroe subdolo, si recano sull’isola e, ingannando Filottete, riescono a farsi consegnare l’arco.
  • 4. Successivamente Neottolemo pentito, riconsegna l’arco scatenando però l’ira di Odisseo e costringendo Eracle, deus ex machina, ad intervenire e convincere Filottete a recarsi a Troia. Nella rappresentazione si alternano parti recitate e parti cantate, seguite con attenzione dal pubblico. A suscitare il pathos, contribuiscono le frequenti musiche, nonostante alcune, come “La cura” di Battiato nel momento degli applausi, risulti quasi fuori contesto. La scenografia è curata e si apprezza l’interpretazione degli studenti e delle studentesse in scena. Da sottolineare che i personaggi maschili di Odisseo e Filottete, nel corso dello spettacolo, diventano personaggi femminili, ad indicare come i due caratteri siano universali, e abbiano infinite corrispondenze nei giorni nostri. Il conflitto interiore dei personaggi così come quello messo in atto nel confronto con l’altro, è fulcro della rappresentazione. [Antonio C. 4A Liceo Classico “Marone” ] “SIAMO FATTI DELLA STESSA MATERIA DEI SOGNI?” L’importanza del viaggio I.I.S. “GALILEO FERRARIS” – ACIREALE (CT). VISTO LUNEDÌ 6 MAGGIO 2019, ORE 9.00 Fin da subito si evince che il tema caratterizzante è il viaggio, di cui viene sottolineata l’importanza della partenza anziché dell’arrivo. I due protagonisti, infatti, partono alla scoperta del mondo che li circonda, accompagnati dalle personificazioni della paura, delle angosce, ma anche da quella del vento, capace di scacciare via con il tempo tutti gli altri elementi. Non sanno di preciso dove arriveranno, ma dentro di loro coltivano sogni, magari irraggiungibili, che però li rendono capaci di sentirsi vivi. L’obiettivo dello spettacolo è incoraggiare i ragazzi a perseguire le proprie aspirazioni, a cogliere la bellezza della vita nascosta in ogni cosa, bellezza spesso sottoposta a giudizio dalla personificazione della Scienza. Gli studenti e le studentesse, grazie ai molti spunti di riflessione offerti, sono capaci di accompagnare gli spettatori all’interno del loro viaggio, che non possiede una meta ben precisa, se non la scoperta della meraviglia del mondo. [Silvia G. 4B Liceo classico “Marone”] Quando l’assenza di trama non pregiudica il risultato Lo spettacolo messo in scena dai ragazzi di Acireale, in occasione del Festival TeatroLab 2.0, è incentrato sul tema del viaggio, mettendo particolarmente in evidenza l’importanza della partenza, piuttosto che dell’arrivo. Recitando su un palcoscenico totalmente spoglio, due ragazzi, accompagnati dalla presenza della personificazione delle emozioni, affrontano momenti di rassegnazione e paura, amore e coraggio. Sebbene, forse, la trama poteva godere di un maggiore sviluppo, bisogna ammettere che il tema dell’accettazione delle differenze risulta emergere sin da subito e che la resa scenica, registra un notevole apprezzamento da parte del pubblico. [Antonio C. 4A Liceo classico “Marone”] “DON CHISCIOTTE”. L’eroe classico ma sempre moderno ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO “ENRICO FERMI” – FRASCATI (RM). VISTO LUNEDÌ 6 MAGGIO 2019, ORE 11.15 “Io sono nato per vivere morendo”. I ragazzi dell’istituto Fermi di Frascati portano in scena una rielaborazione del celebre classico di Cervantes accompagnandolo con musica e canto dal vivo scritta da loro stessi. Con la sua morte Don Chisciotte rinsavisce, mostrando al contempo il fascino della realtà e della fantasia, rafforzato da una giostra che enfatizza l’inutilità e la ripetitività delle peripezie del fantomatico cavaliere. In coerenza col tema del festival la fantasia e la curiosità sono peculiarità tipiche della diversità che ci contraddistingue. [Ilaria L. 4B, Federica Donata B. 4B, Cristian A. 4A Liceo scientifico “Canudo” - Gianmarco P. 4A Liceo classico “Marone” ]
  • 5. “CON…FUSIONI, Immagini, parole e suoni di una grande Guerra”. Quando il video diventa protagonista I.I.S. “FEDERICO CAFFE’” – ROMA. VISTO MARTEDÌ 7 MAGGIO 2019, ORE 9.00 Lo spettacolo affronta il tema storico della Grande Guerra. Il vero protagonista è un filmato proiettato sul fondale che, a tratti, distrae l’attenzione del pubblico dagli attori, i quali si affidano più ai movimenti del corpo che alle parole. Il lavoro descrive la realtà della Guerra con riferimenti all’attentato di Sarajevo, al PSI e alla testata giornalistica “Popolo d’Italia”, utilizzando brani musicali di De André, De Gregori, Zucchero, ACDC ecc. In una messa in scena che affronta un argomento in chiave documentaristica, lo spettatore può sentirsi emotivamente coinvolto più dalle musiche che dalla recitazione. La musica forse intende sollecitare nel pubblico forti emozioni che, gli stessi attori in scena provano nelle diverse situazioni: i combattimenti, l’angoscia nelle trincee, la nostalgia, la gioia o lo sconforto delle donne per i loro uomini. In correlazione a ciò, il filmato prodotto per la rappresentazione propone allo spettatore varie fonti sul contesto bellico, come il materiale di propaganda e i diversi quadri del periodo Futurista. Gli attori danno vita ai dipinti sullo sfondo mentre le azioni sceniche peccano di una certa ridondanza. Sul palco la scenografia è assente, forse a sottolineare l’importanza data al video. La rappresentazione descrive perfettamente il clima interventista attraverso una carrellata di dati storici enunciati dagli attori, ma non sembra prendere posizione in merito, elencando le conseguenze positive, come l’aumento delle nascite e dando meno spazio a quelle negative. Lo spettacolo trova il suo epilogo nella canzone “Generale” di cui viene proiettato il testo e durante la quale gli attori volgono le spalle al pubblico; ulteriore elemento finale, è il dipinto “Sorgere del Sole” di Giuseppe da Volpedo, che fa da preludio all’immagine di Greta Thunberg, identificata come speranza nel futuro pur non rivelando un’opportuna aderenza col tema della rappresentazione. [Ilaria L. 4B, Federica Donata B. 4B Liceo scientifico “Canudo” - Gianmarco P. 4°, Antonio C. 4A Liceo classico “Marone”] “Miti usa e getta? No grazie!” Un esercizio di serio divertimento I.I.S. "ENRICO FERMI" – POLICORO (MT). VISTO MARTEDÌ 7 MAGGIO 2019, ORE 11.15 Lo spettacolo si presenta come una rivisitazione in chiave moderna delle divinità Olimpiche, creando un confronto con le problematiche attuali, quali: immigrazione, sessismo, femminicidio, adattando la loro stessa vita alle dinamiche odierne. Lo spettacolo sottolinea i conflitti, mettendo in risalto la difficoltà dell’uomo comune, bombardato dai continui stimoli e pretese dei mass media. Gli attori, interpretando i ruoli con consapevolezza, sono riusciti a caratterizzarli accortamente, bilanciando gli intermezzi comici con quelli seri, consentendo al pubblico di cogliere numerosi spunti di riflessione. Un lavoro divertente e profondo al contempo. [Cristian A. 4°, Antonio M. 4A Liceo Scientifico “Canudo” - Adriano C. 4A Liceo classico “Marone”] “FRAMMENTI” UNIVERSITA’ DELLA TERZA ETA’ E DEL TEMPO LIBERO – GIOIA DEL COLLE. Regia Ugo Maurino - VISTO MARTEDÌ 7 MAGGIO 2019, ORE 21.00 Lo spettacolo “Frammenti”, in calendario durante il festival come evento extra ad ingresso gratuito, è stato messo in scena dai componenti del laboratorio teatrale dell’Università della Terza Età. Per mezzo di veri e propri frammenti recitativi, sul palco vengono rappresentate una serie di scene tutte differenti tra loro. La scenografia, i cambi luce e le musiche, non sempre contestuali, accompagnano sia i momenti comici che quelli drammatici. Un ottimo esempio di teatro sociale in cui emerge l’importanza del lavoro che prescinde dalla resa qualitativa. [Ilaria L. 4B, Federica Donata B. 4B, Cristian A. 4°, Andrea G. 5°, Antonio M. 4A
  • 6. Liceo scientifico “Canudo” - Silvia G. 4B, Gianmarco P. 4°, Antonio C. 4°, Adriano C. 4A Liceo classico “Marone”] “DELITTO A VILLA ROUNG”. Un giallo in scena LICEO SCIENTIFICO “G. BRUNO” – TORINO. VISTO MERCOLEDÌ 8 MAGGIO 2019, ORE 11.15 I ragazzi e le ragazze del Liceo Scientifico “Giordano Bruno" di Torino presentano uno spettacolo che si rivela una parodia dei classici gialli. La trama presenta una rivisitazione dell’omonima opera di Achille Campanile con un'integrazione tratta da “il povero Piero" dello stesso autore. La vicenda si concentra sull'assassinio di Trismegian, futuro sposo dell’erede di casa Roung; l'improbabile ispettore Brown e il suo assistente Mortimer vengono chiamati ad indagare sul misfatto, conducendo ad un finale paradossale in cui la vittima ritorna in vita e non risulta esservi alcun colpevole. In particolar modo, le scene tendono a ironizzare le caratteristiche peculiari del romanzo giallo: la rimozione del concetto vittima-colpevole, l'insensato processo di riflessione e la scoperta del colpevole. Lo spettacolo ricorda le caratteristiche del cosiddetto “teatro dell'assurdo", in cui non viene adottata alcuna narrazione razionale, né una prospettiva logico-consequenziale. Nonostante si trovi difficoltà nella ricerca dell'aderenza al tema del festival, la rappresentazione ha raggiunto l'obiettivo prefissato: la risata spontanea scevra da qualsiasi pregiudizio. [Antonio C. 4°, Gianmarco P. 4A Liceo classico “Marone” - Antonio M. 4A Liceo Scientifico “Canudo”] “SS - SCHOOL SHOOTING” Il nemico è alle porte? No, è già in casa I.T. “MICHELANGELO BUONARROTI” – FRASCATI (RM) - VISTO MERCOLEDÌ 8 MAGGIO, ORE 9.00 Le dinamiche di una classe a volte possono nascondere il germe di un’immane tragedia in procinto di verificarsi. A ideare quella che sarà una vera e propria strage sono Tiziano e Andrea che, vittime dei continui e pesanti insulti da parte dei compagni di classe, si armano per compiere il più crudele dei misfatti: l'omicidio. Dietro questo gesto efferato si nasconde l'odio, la discriminazione, l'ignoranza, la malattia di una società alla deriva, che non è più capace di provare fiducia nei confronti dello Stato e vede l'ombra del nemico dappertutto. Nonostante dalla scheda dello spettacolo si legga: "Non ci arroghiamo un’opinione politica ma una curiosità antropologica", il richiamo e la critica verso una certa politica risulta abbastanza chiaro e indiscutibile. Gli attori risultano spontanei e credibili nell’interpretazione dei loro ruoli, invitando naturalmente il pubblico a riflettere su tematiche complesse e di scottante attualità. [Andrea G. 5A Liceo Scientifico “Canudo”] Attentato per la gloria La fama senza meriti, lo sdoganamento fascista, l’uso delle armi facile: ecco alcune delle problematiche affrontate durante il provocatorio spettacolo SS-School Shooting dell’istituto Michelangelo Buonarroti. Il sipario si apre su un’aula scolastica mostrando le differenti prospettive dei componenti di una classe X. I cambi scena sono annunciati attraverso le suonerie dei cellulari, colonna sonora delle vite dei ragazzi che vengono man mano approfondite. I protagonisti principali sono due amici, Tiziano e Andrea che, esausti dalle continue vessazioni subite dai compagni, finiscono per provare solo sentimenti di odio nei loro confronti e della società in generale. Attraverso un crudo e asettico elenco delle varie stragi scolastiche avvenute finora nel mondo, scoprono che in Italia non si è verificato ancora nessun massacro; il dato appreso scatena la loro malsana voglia di imporsi con la violenza e conquistare un bramato spazio su wikipedia… Alimentati dal desiderio di gloria e vendetta, quindi, si procurano delle pistole e registrano dei video
  • 7. per spiegare le loro motivazioni anche politiche e per redimere i genitori dal senso di colpa, sottolineando l’ineluttabilità della scelta. Durante la preparazione dell’attentato, i due protagonisti scendono in platea e si esercitano con le armi ponendosi alle spalle del pubblico e sparando verso il palco colpiscono un paio di lattine. La sensazione di angoscia e oppressione, enfatizzata dalla sorpresa, coinvolge emotivamente il pubblico in maniera palpabile. Alla fine i due riescono a compiere l’attentato, suicidandosi poi con un colpo di pistola. La voce fuori campo di un politico italiano, notoriamente favorevole ad una circolazione più libera delle armi, fa da grottesco e inquietante sottofondo alla scena. Lo spettacolo dalla natura tutt’altro che sibillina, invita alla riflessione, evidenziando le probabili conseguenze insite nella nuova legislazione in materia: un aumento della violenza nella società comandata dall’istinto, dalla paranoia e dalla giustizia personale, aumenta le probabilità, forse, che il felice primato finora conquistato dal nostro Paese, non sia destinato a rimanere tale. [Ilaria L. 4B, Federica Donata B. 4B - Liceo Scientifico “Canudo”, Adriano C. 4A Liceo Classico “Marone”]