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TITOLO DEL PROGETTO:

PROGETTO 3.1_1:
SCHEMA DI COLLETTAMENTO DEI REFLUI TRATTATI DEGLI
IMPIANTI DEPURATIVI DI SAMMICHELE DI BARI, GIOIA DEL COLLE,
ACQUAVIVA DELLE FONTI, CASAMASSIMA

1.   Titolo dell’intervento

SCHEMA DI COLLETTAMENTO DEI REFLUI TRATTATI NEGLI IMPIANTI DEPURATIVI DI
SAMMICHELE DI BARI, GIOIA DEL COLLE, ACQUAVIVA DELLE FONTI, CASAMASSIMA (e
Putignano)

2.   Soggetto proponente
Ufficio Unico

3.   Dati identificativi del soggetto proponente
Ufficio Unico
c/o Comune di Bari
C.so Vittorio Emanuele, 84
70122 BARI

4.   Localizzazione dell’intervento
L’intervento si estende in agro di Gioia del Colle, Acquaviva delle Fonti, Sammichele di Bari,
Casamassima, Bitritto e Bari. e interessa anche il comune di Putignano non ricadente in MTB.
Di seguito è riportata una schematizzazione dell’intervento.




                                             pag.1 di 11
5.   Area di realizzazione dell’intervento
      Comune
       Provincia
       Interprovinciale

6.   Descrizione generale dell’intervento
•      Motivazioni alla base dell’intervento
Pur intendendo privilegiare forme di recupero e di riuso delle acque reflue depurate che
determineranno, in alcuni periodi dell’anno, una forte riduzione delle portate convogliate nei
ricettori finali, non si può prescindere dalla realizzazione di recapiti che garantiscano
l’allontanamento del refluo (quando non è necessario o non è possibile il suo riutilizzo) in
condizioni tali da non pregiudicare la fruibilità dei luoghi in cui esso avviene.
•      Descrizione dettagliata dell’intervento
L’intervento consiste nella realizzazione di un collettore intercomunale che raccolga i reflui depurati
negli impianti di depurazione di Putignano, Gioia del Colle, Acquaviva delle Fonti, Casamassima e
Sammichele di Bari, per convogliarli nella condotta sottomarina attraverso cui avviene attualmente
l’allontanamento in mare dei soli reflui trattati nell’impianto di depurazione di Bari Ovest.
L’opera consiste in un collettore principale che parte dall’impianto di depurazione di Putignano e si
immette nell’emissario dell’impianto di depurazione di Bari Ovest. Il collettore avrà una lunghezza
complessiva di circa 59 km, e in esso confluiranno, progressivamente, i collettori provenienti
dall’impianto di depurazione di Gioia del Colle (progressiva pari a circa 15 km), dall’impianto di
depurazione di Sammichele di Bari (progressiva pari a circa 25 km), dall’impianto di depurazione di
Acquaviva delle Fonti (progressiva pari a circa 32.5 Km) e dall’impianto di depurazione di
Casamassima (progressiva di circa 38 Km): In corrispondenza dell’intersezione tra il Canale
Lamasinata e la S.S.16, il collettore proseguirà secondo un percorso che si accosta al tracciato del
Canale per circa 6.400m per poi immettersi in strada (Lungomare IX maggio per 1600m) e
raggiungere l’impianto di sollevamento “Balice di Spinta”, da cui parte la condotta sottomarina.
Lo schema prevede la realizzazione di tronchi di tubazione in ghisa sferoidale la cui continuità
idraulica è interrotta dalla presenza di torrini di disconnessione.
•      Struttura del progetto (specificare se si tratta di un singolo intervento o di un
        pacchetto di interventi)
Il progetto è funzionalmente connesso a due ulteriori interventi:
      il ripristino funzionale della condotta sottomarina di Bari Ovest. (ulteriore intervento inserito
        nel programma “ACQUA”)
      la realizzazione di un impianto di affinamento per il riuso a fini irrigui delle acque
        convogliate nel collettore intercomunale. L’idea progettuale, riportata nel programma
        “ACQUA”, sarà dettagliata in un momento successivo.


•      In caso di pacchetti di interventi fornire una descrizione della comune strategia
         territoriale sotto il profilo funzionale, economico e finanziario
La strategia alla base del presente intervento progettuale muove dalla necessità di garantire uno
scarico certo ai reflui depurati negli impianti di depurazione degli abitati di Putignano, Gioia del



                                               pag.2 di 11
Colle, Sammichele di Bari, Acquaviva delle Fonti, Casamassima. Questi impianti di depurazione
sono infatti caratterizzati dal non avere nelle immediate vicinanze alcun corso d’acqua naturale
significativo entro cui sversare i reflui depurati. Attualmente lo scarico dell’impianto di Gioia del
Colle (e quello di Putignano) avviene su campi di spandimento, la cui efficienza è compromessa
dal lungo esercizio e da una qualità del refluo non sempre ottimale, lo scarico di Sammichele e
quello di Acquaviva sono in lama mentre l’impianto di depurazione di Casamassima non è ancora
stato avviato all’ esercizio. La scelta del collettamento, rispetto a quella dello sversamento in lama,
è dettata da considerazioni di carattere economico (legate ai costi di risagomatura degli alvei e di
manutenzione degli stessi) e alla volontà di ridurre gli effetti dell’impatto antropico sulle lame, in
virtù della volontà di valorizzare tali emergenze naturalistiche.
La condotta sottomarina di Bari Ovest versa in pessime condizioni statiche, come evidenziato da
un recente studio meteomarino, elaborato dal Politecnico di Bari. Per questo motivo si prevede il
rifacimento dell’intera condotta, che sarà realizzata tenendo conto dell’incremento di portata in
essa convogliata. Va anche sottolineato che tutti gli impianti di depurazione interessati dal progetto
sono stati adeguati o saranno adeguati, attraverso lavori già appaltati o in corso di appalto, ai limiti
di Tab.4 dell’All.5 del D.Lvo 152/99 che garantisce un livello qualitativo molto prossimo a quello
necessario per il riuso in agricoltura. La realizzazione di un impianto di affinamento e di una rete
irrigua, a monte dell’immissione nell’emissario di Bari Ovest, consentirà anche di riutilizzare l’acqua
di scarico, nella zona costiera dove l’esigenza di fonti alternative di approvvigionamento idrico è
più elevata.


7. .Indicazione degli obiettivi strategici, dei risultati e degli effetti attesi
Obiettivi strategici:
L’intervento si inserisce in una strategia complessiva di riqualificazione ambientale dell’intera
Metropoli Terra di Bari, da conseguire anche riducendo gli impatti antropici su aree a forte
potenziale naturalistico e paesaggistico: è il caso delle “lame” che rappresentano un elemento
identitario su cui MTB intende puntare ai fini di una promozione territoriale per lo sviluppo
socioecomico dei territori.
Risultati attesi:
       Realizzazione di un collettore per l’allontanamento in mare dei reflui depurati negli impianti
        di Sammichele di Bari, Acquaviva delle Fonti, Gioia del Colle, Casamassima (e Putignano)
Effetti attesi
       Minori oneri di gestione del recapito finale, la cui titolarità non è sempre chiara.
       Maggiore sicurezza in termini igienico-sanitari (senza il collettore eventuali disservizi del
        processo depurativo determinerebbero un impatto localizzato sul suolo)
       Incremento della fruibilità e dell’attrattività delle “lame”

8. Congruenza con la programmazione delle OOPP in vigore
L’intervento, ritenuto di primaria importanza per la corretta funzionalità dell’impianto e per garantire
una flessibilità gestionale del processo sarà inserito nelle prossime programmazioni di AQP.

Va all’uopo evidenziato che l’intervento era stato già ritenuto strategico nell’ambito della
programmazione 2000-2006 della Regione Puglia. Nello specifico l’opera rientrava tra gli interventi



                                                 pag.3 di 11
strategici previsti nell’Accordo di Programma Quadro Risorse Idriche stipulato nel marzo 2003 e
costituiva parte integrante del POT 2003-2005 di AQP.


9. Ruolo e coerenza del progetto rispetto al Piano Strategico di Area Vasta
L’intervento in oggetto si inserisce in una strategia complessiva di riqualificazione ambientale di
MTB e muove dalla consapevolezza dello stretto legame esistente tra la cura dell’ambiente nelle
sue molteplici componenti e la fruibilità residenziale e turistica del territorio.
Il fatto che “AMBIENTE e TERRITORIO” sia considerato uno dei cinque pilastri su cui si regge il
Piano Strategico di MTB (gli altri quattro sono: TRASPORTI, CULTURA, ECONOMIA, SOCIALE) è
un segnale forte del ruolo centrale rivestito dalle tematiche ambientali nell’intrapreso processo di
pianificazione. A tali tematiche rimanda la stessa “visione di MTB al 2035”, in cui assumono grande
rilievo i concetti di “sostenibilità ambientale” e di “integrazione tra città, paesaggio rurale e
costiero”.
Il processo di miglioramento della qualità ambientale di MTB deve necessariamente passare
attraverso la definizione di nuovi modelli di gestione delle risorse naturali presenti e/o in uso nel
territorio, nel tentativo di limitare/abbandonare pratiche di utilizzo non più sostenibili a favore di
tecniche maggiormente ecocompatibili (ad es. maggiore ricorso a fonti di energia rinnovabile,
riciclaggio, riuso delle acque reflue depurate), per tutelare l’ambiente dalle esternalità negative
connesse all’uso improprio delle risorse (inquinamento dell’aria, dei suoli, delle acque superficiali,
sottorranee e costiere).
L’intervento in oggetto, nello specifico, costituisce parte integrante del piano complessivo
dettagliato nel programma “una strategia per l’acqua di MTB”, programma in cui, a partire
dall’analisi dello stato di fatto della gestione delle risorse idriche in MTB (e più in generale in tutta
la Regione), sono individuati gli obiettivi che MTB intende perseguire per divenire nel medio
periodo “un modello nazionale di gestione virtuosa della risorsa idrica”.
Muovendosi in coerenza con quanto previsto dagli strumenti di pianificazione regionale
(Documento Strategico Regionale, Piano Regionale di Tutela delle acque dall’inquinamento, Piano
d’Ambito,…), sono state individuate, per quelle situazioni che possono essere affrontate in ambito
metropolitano e il cui impatto a scala locale è rilevante, soluzioni progettuali in grado di soddisfare
esigenze del territorio, in tema di tutela dei corpi idrici dall’inquinamento, riduzione del consumo di
acqua pregiata per scopi diversi dal potabile, eliminazione dei fattori che costituiscono un ostacolo
alla fruibilità e all’attrattività delle aree caratterizzate da un elevato potenziale naturalistico e/o
paesaggistico.
In particolare, le modalità individuate per rendere più fruibili e più attrattive le aree costiere e le
aree caratterizzate da un elevato potenziale naturalistico e/o paesaggistico, mirano a ridurre
l’impatto antropico sulle zone da valorizzare. Oltre agli evidenti vincoli di carattere igienico-sanitario
basta pensare ad esempio all’impatto generato da uno scarico di reflui depurati in lama o alla
perdita di attrattività di un tratto costiero in cui è presente uno scarico diretto sulla battigia.



    10.    Fattibilità tecnico amministrativa
•         Indicazione delle scelte tecniche di base
La portata di progetto (portata di punta) convogliata nell’ultimo tratto del collettore è pari Q=401 l/s.
e corrisponde alla somma delle portate raccolte lungo il percorso (129 l/s da Putignano, 104 l/s da
Gioia del Colle, 20 l/s da Sammichele di Bari, 92 l/s da Acquaviva delle Fonti e 56l/s da
Casamassima).




                                                pag.4 di 11
La configurazione idraulica dello schema vede la presenza di tratti con funzionamento in pressione
e di tratti con funzionamento a pelo libero: il passaggio tra queste due modalità è realizzato con
opere di disconnessione idraulica. I tratti del collettore che presentano andamenti discendenti e
progressivamente ascendenti hanno funzionamento in pressione, mentre nei tratti ove si ha la
confluenza di due tratti in pressione è stata prevista la realizzazione di torrini o di pozzetti di
disconnessione.
La progettazione è avvenuta nel rispetto della normativa vigente e in particolare delle “Norme
tecniche relative alle tubazioni” riportate nel D.M. del 12 dicembre 1985, pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale n. 61 del 14/03/86.
Per quanto attiene gli attraversamenti delle grosse arterie viarie, Autostrade, Strade Statali, Strade
Provinciali e Ferrovie, saranno realizzati con la tecnica costruttiva dello spingitubo, ottemperando a
tutte le prescrizioni e alle verifiche previste nelle “Norme tecniche per gli attraversamenti e per i
parallelismi di condotte e canali convoglianti liquidi e gas con ferrovie ed altre linee di trasporto”
riportate nel D.M. 23 febbraio 1971.
Per il fiancheggiamento di strade provinciali saranno adottate le prescrizioni previste dalla
Provincia di Bari – Direzione Compartimento Infrastrutture.
Per quanto attiene gli attraversamenti di condotte idriche e la giacitura reciproca tra condotta idrica
e condotta fognaria si è fatto riferimento a quanto previsto dalla Circolare del Ministero LL.PP: n.
11633/74, dall’art. 4 del Regolamento Regionale n°3 del 1989 “Norme tecniche per l’installazione e
l’esercizio degli impianti di fognatura e depurazione” e dall’art.56 delle “Norme Tecniche EAAP”in
vigore dal 1° gennaio 1990.
I tratti con funzionamento a pelo libero sono stati progettati nel rispetto della buona norma tecnica
indicata dalla Circolare del Ministero dei LL.PP. n° 11633 del 07/01/1974, recante “istruzioni per la
progettazione delle fognature e degli impianti di trattamento delle acque di rifiuto”. Pertanto, pur se
in questo caso non si è in presenza di liquami bruti cui dette norme si riferiscono, i tratti a pelo
libero sono stati dimensionati per garantire valori di velocità relativa alle portate medie non inferiori
a 0,5 m/s, per valori di pendenze minime consentite non inferiori allo 0,5%, e velocità massime non
superiori a 2,5 m/s.
La scelta del materiale con cui realizzare la condotta è stata oggetto di numerose riflessioni e
ripensamenti. Una attenta analisi tecnica ha portato ad escludere le tubazioni plastiche di qualsiasi
tipo in considerazione della loro delicatezza nella posa in opera per diametri di medie dimensioni.
Una errata posa in opera, anche accidentale, porterebbe alla loro ovalizzazione o, in situazioni
estreme, alla rottura. Peraltro il loro costo, per i diametri in questione, non risulta particolarmente
concorrenziale.
Le tubazioni cementizie, in questa gamma di diametri, richiedono anch’esse condizioni di posa
accurate, soprattutto per quanto attiene il letto di posa. Il loro difetto principale, inoltre, è la
modestia della lunghezza dei tubi che comporta un numero maggiore di giunti e quindi aumenta il
numero dei potenziali punti di perdita. Per lo stesso motivo anche i tempi di realizzazione sono
maggiori.
In considerazione del fatto che l’opera in progetto potrà essere difficilmente manutenuta, in quanto
tale operazione comporterà la deviazione provvisoria degli scarichi di ben 5 impianti di
depurazione, la scelta è ricaduta sulle tubazioni metalliche che assicurano caratteristiche di
resistenza alle azioni esterne ben superiori a quelle di qualunque altro tipo di tubazioni anche in
caso di accidentale errata posa delle condotte.




                                               pag.5 di 11
•         Illustrazione delle condizioni istituzionali, amministrative, tecniche.
Il progetto sarà gestito da AQP S.p.A. che provvederà ad attivare tutte le procedure necessarie
all’esecuzione dell’intervento, promuovendo, ove necessario l’indizione di apposite conferenze di
servizi ai sensi della L. 241/90 per l’acquisizione di tutti gli atti di assenso, nulla osta e
autorizzazione necessari per la corretta esecuzione delle opere.
I tratti di collettore in progetto saranno realizzati e posati su strade comunali, su Strade Provinciali
e in alcuni tratti in sede propria. Per questa ragione, l’intervento determina la necessità dell’avvio
delle procedure espropriative con la conseguente necessità di riapposizione dei vincoli preordinati
all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità dell’opera, da effettuarsi contestualmente
all’approvazione delle progettazioni definitive da parte dei competenti organi comunali.
Inoltre, presso la Provincia di Bari è stata già inoltrata la domanda di nulla-osta di massima per il
fiancheggiamento delle strade provinciali di competenza, previo esame delle prescrizioni richieste
da detta Amministrazione per la posa sulle proprie strade.
Occorrerà in ogni caso verificare, in fase di progettazione definitiva, eventuali interferenze con altre
infrastrutture viarie, ferroviarie o tecnologiche onde acquisire i relativi nulla-osta degli enti gestori.
•         Planimetria e cartografia dell’area interessata
Cfr. punto 4 “localizzazione dell’intervento”
•         Elenchi catastali delle aree e degli immobili
Per quanto concerne la disponibilità delle aree, dalla documentazione già disponibile in atti si stima
un importo complessivo di € 1.400.000 quali somme necessarie per completare la procedura
espropriativa. Tale somma, compresa tra le somme a disposizione dell’Amministrazione, dovrà
essere oggetto di verifica ai fini di una sua più puntuale identificazione in relazione alla precisa
individuazione delle aree da espropriare. La stima sopra riportata ancorché sommaria è stata
desunta dal piano particellare di esproprio, già disponibile in quanto parte integrante del progetto
definitivo, attualmente in fase di aggiornamento per tenere conto delle variazioni al tracciato
successivamente intervenute.
•         Stima parametrica del costo di costruzione e di realizzazione
Il costo complessivo dell’opera, così come da stima sommaria che segue, resa alla luce dei
parametri tecnico economici attualmente correnti, ammonta a € 17.700.000,00, valutato
ipotizzando un’incidenza unitaria pari a 300 €/m e una lunghezza complessiva del collettore pari a
59Km.

    11.    Stato della progettazione tecnica
 Studio di Fattibilità
 Progetto preliminare
 Progetto definitivo (in fase di modifica per tenere conto della realizzazione di un ulteriore tratto di
                          connessione con l’emissario dell’impianto di Bari Ovest)
 Progetto esecutivo

    12.    Compatibilità urbanistica, ambientale e paesaggistica




•         Indicazione della compatibilità urbanistica dell’intervento



                                                pag.6 di 11
Trattandosi di infrastrutture a rete, assimilabili a tutti gli effetti ad opere di urbanizzazione primaria,
queste risultano, nelle linee generali, compatibili con qualsiasi destinazione urbanistica. In ogni
caso, eventuali puntuali difformità e/o contrasti con la norma urbanistica generale sono stati già
affrontati e risolti nella fase istruttoria propedeutica all’approvazione del progetto definitivo da parte
del Consiglio Comunale.
•         Indicazione della compatibilità ambientale dell’intervento
L’intervento, prevedendo la realizzazione di condotte interrate, al di sotto del manto stradale
esistente ovvero al di sotto del piano campagna con successivo ripristino dello status quo ante,
non induce variazioni significative per l’ambiente circostante, viceversa la realizzazione dell’opera
determinerà il miglioramento delle condizioni ambientali generali in quanto il principale effetto
atteso consiste nell’abbandono di pratiche e sistemi obsoleti di scarico dei reflui prodotti dalle
abitazioni attualmente non servite dalla rete di fognatura nera.
•         Descrizione degli eventuali impatti paesaggistici dovuti all’intervento e misure
           compensative da prevedersi.
Le soluzioni tecniche adottate nella progettazione già disponibile per le opere di cui trattasi
dovranno essere integrate con tutti gli accorgimenti tecnici utili a minimizzare gli impatti sul
paesaggio. Detti accorgimenti saranno peraltro oggetto di istruttoria da parte dei competenti uffici
tecnici comunali e regionali, al fine di garantire il corretto insediamento dell’infrastruttura nel
territorio e il conseguente rilascio delle autorizzazioni e dei nulla osta previsti per legge
(D.Lgs.42/04 e DGR 1748 del 15/12/2000).



    13.    Quadro economico dell’intervento e sostenibilità finanziaria
•         Indicazione dei costi di realizzazione
               A1   Totale lavori esclusi gli oneri per la sicurezza             € 17.080.500,00
               A2   Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso                €    619.500,00
               A                             Totale lavori a base d’ appalto     € 17.700.000,00
                    Lavori in economia, previsti in progetto ed esclusi dall’
               B1                                                                €    540.000,00
                    appalto
               B2   Rilievi, accertamenti, indagini                              €     180.000,00
               B3   Allacciamenti a pubblici servizi                             €      5.000,00
               B4   Imprevisti ed arrotondamenti                                 €     917.000,00
               B5   Spese per espropri                                           €   1.400.000,00
               B6   Spese tecniche relative ai servizi attinenti l’ ingegneria   €   1.770.000,00
               B7   Spese necessarie per attività preliminare                    €          -
                    Spese per conferenze di servizi, acquisizione pareri,
               B8                                                                €      5.000,00
                    ecc.
                    Spese per accertamenti di laboratorio e verifiche
                    tecniche previste dal capitolato speciale d’ appalto,
               B9                                                         €           180.000,00
                    collaudo tecnico amministrativo, collaudo statico ed
                    altri eventuali collaudi specialistici
               B10 Spese per attività di consulenza e supporto                   €      5.000,00
               B11 Spese per pubblicità, ecc.                                    €      5.000,00
                   Oneri derivati dalla applicazione di leggi (DLgs
               B12                                                               €    177.000,00
                   163/2006, ecc.)

               B13 IVA sui lavori                                                €   1.824.000,00




                                                   pag.7 di 11
B14 IVA sulle spese generali                                €       392.000,00
                                         Totale somme a disposizione dell’
                   B                                                       €       7.400.000,00
                                                        Amministrazione
                                                             Totale generale € 25.100.000,00


•         Descrizione e quantificazione dei costi per la manutenzione straordinaria relativi
           all’intervento proposto
I costi di manutenzione straordinaria sono nulli per i primi 5 anni e successivamente possono
essere calcolati in un importo pari al 3% del valore dell’opera.
•         Stima dei costi di gestione e/o di erogazione del servizio
    La gestione dell’opera in oggetto e la sua manutenzione ordinaria rientra tra gli oneri di AQP, in
    forza della “Convenzione per la Gestione del Servizio Idrico Integrato in Puglia, stipulata nel
    settembre 2002 tra il Commissario Delegato per l’Emergenza Ambientale in Puglia e la stessa
    AQP.
    La tariffa corrisposta dall’utenza (Tariffa del S.I.I.) costituisce il corrispettivo del servizio e la sua
    articolazione è determinata in base al Metodo Normalizzato emanato con D.M. LL.PP. del
    01708/1996, ai sensi dll’art.13 comma 3 della L.36/94
•         Breve indicazione della struttura istituzionale, organizzazione, competenze ed
           esperienze del soggetto che assumerà la gestione dell’opera
L’opera continuerà ad essere gestita da AQP S.p.A.., in qualità di Soggetto Gestore del Servizio
Idrico Integrato, secondo quanto previsto nella Convenzione di Gestione e nell’allegato Disciplinare
Tecnico, sino alla data di scadenza di detta Convenzione (31/12/2018).


•         Piano Finanziario
    Descrizione          2009        2010          2011           2012      2013         2014      2015
  Redazione PP
richiesta pareri e
  autorizzazioni
Approvazione PP
  redazione PD
richiesta pareri e
  autorizzazioni
approvazione PD
  redazione PE
richiesta pareri e
  autorizzazioni
approvazione PE
     espropri
     appalto
   esecuzione
      opere
    collaudo
gara per affidam
e gestione opere
    entrata in
    esercizio
                       2.600.000   5.000.000     5.000.000    5.000.000   5.000.000    2.500.000



                                                    pag.8 di 11
14.    Procedure amministrative e cronoprogramma
•         Indicazione dei meccanismi, delle procedure e dell’organizzazione del sistema di
           attuazione del progetto, con indicazione degli adempimenti tecnici, amministrativi e
           procedurali (Autorizzazioni, pareri, nulla osta preliminari ai quali è subordinato
           l’avvio dell’iniziativa e dei tempi previsti per il loro rilascio);
Il progetto sarà gestito da AQP S.p.A.. Negli affidamenti degli incarichi e nella gestione delle gare
d’appalto sarà rispettato il D.Lgs. 163/2006 (codice degli appalti pubblici), i Regolamenti
Comunitari ed altri regolamenti e leggi vigenti in materia di appalti.


•         Definizione del calendario e delle modalità che si intendono seguire per attivare
           l’insieme dei contenuti in cui il progetto si articola.
L’intervento ha una durata di 5 anni e 3 mesi a partire dal 2009 (1 anno lavorativo: 260 gg)
       Descrizione         gg        2009             2010       2011    2012   2013    2014   2015
Redazione PP
richiesta pareri e
autorizzazioni
Approvazione PP
redazione PD              30
richiesta pareri e
                          60
autorizzazioni
approvazione PD           60
redazione PE              30
richiesta pareri e
                          60
autorizzazioni
approvazione PE            60
espropri                   90
appalto                    90
esecuzione opere          720
collaudo                  180
gara per affidam e
                           -
gestione opere
entrata in esercizio       -
                         1380


    15.    Procedure di consultazione partenariale Forme di consultazione interistituzionale e
           del partenariato economico-sociale pubblico, privato eventualmente attivate
           (allegare breve relazione descrittiva con eventuali protocolli di intesa sottoscritti)
L’ideazione del programma è stata condivisa con il partenariato socio-economico nell’ambito delle
attività di partecipazione svolte nel piano strategico (cui si rimanda).
Non sono previste altre forme di consultazione parternariale.

    16.    Raccordo e coerenza con strumenti urbanistici e di programmazione

Per ogni punto allegare breve relazione:
    •     Raccordo e coerenza con Piano Territoriale Coordinamento Provinciale ( PTCP)
La finalità del PTCP, strumento peraltro non ancora adottato, consiste nel promuovere processi di
trasformazione territoriale coerenti con la programmazione regionale, compatibili con i caratteri



                                             pag.9 di 11
paesistico-ambientali del territorio provinciale, e soprattutto sostenibili dal punto di vista
 ambientale. Proprio nell’ottica della sostenibilità, l’intervento in oggetto appare completamente in
 linea con il PTCP.
    •    Raccordo e coerenza con Piano Assetto Idrogeologico (PAI)
 Non si rileva alcuna interferenza con il Piano di Assetto Idrogeologico a stralcio del Piano di
 Bacino.
    •    Raccordo e coerenza con Documento Regionale Assetto Generale (DRAG)
Per quanto riguarda la pianificazione delle infrastrutture di approvvigionamento idrico, di
smaltimento e di depurazione dei reflui, il DRAG, rimanda al Progetto di Piano di Tutela delle Acque
della Regione Puglia (PTA), adottato con D.G.R. 883, del 19 giugno 2007. Non si rileva alcuna
incoerenza tra il Piano di Tutela delle Acque, che ai sensi del D.Lgs. 152/2006 dovrà essere
definitivamente approvato entro il 31 dicembre 2008, e l’intervento in oggetto. Al contrario nel Piano
di Tutela, tra le misure da adottare sono indicate le azioni mirate alla salvaguardia quali-quantitativa
dei corpi idrici.
    •    Raccordo e coerenza con Piano Regionale Trasporti (PRT)
    Non si rileva alcuna interferenza con il Piano Regionale dei Trasporti.
        • Raccordo e coerenza con Proiezioni Territoriali del DSR:
 Si evidenzia la compatibilità dell’intervento in oggetto con il DSR , in particolare riguardo alla
 strategia ivi delineata in relazione a:
 - “scarichi e depurazione delle acque reflue”;
 - “risparmio e recupero delle risorse idriche”.
 ed ai seguenti obiettivi specifici:
        “completare il processo di costruzione di efficienti sistemi di gestione della risorsa al fine di
         tendere all’autosufficienza ed a rafforzare iniziative e sperimentazioni di risparmio idrico”;
        “prevenire, ridurre l’inquinamento e attuare il risanamento dei corpi idrici inquinanti”;
        “garantire la tutela quali-quantitativa dei corpi idrici, e perseguire usi sostenibili e durevoli
         delle risorse idriche integrando gli obiettivi di qualità nelle politiche settoriali, quali quella
         agricola, industriale e turistica”

        • Raccordo e coerenza con Programma Operativo Puglia FESR (2007/2013)
 Si evidenzia la compatibilità dell’intervento in oggetto con il FESR:
 ASSE II, “Uso sostenibile e efficiente delle risorse ambientali ed energetiche per lo sviluppo”

 Obiettivo specifico 1 Garantire le condizioni di sostenibilità ambientale dello sviluppo e livelli
 adeguati di servizi ambientali per la popolazione e le imprese

 Obiettivo operativo 1.a.: promuovere usi sostenibili e durevoli delle risorse idriche attraverso la
 tutela quali-quantitativa, il risanamento dei corpi idrici e il completamento del processo di
 costruzione di efficienti sistemi di gestione della risorsa

 Linea d’intervento 2.1. “Interventi per la tutela, l’uso sostenibile ed il risparmio delle risorse
 idriche”.
        • Raccordo e coerenza con Programma Operativo Puglia FSE 2007/2013
 Non pertinente
    •    Raccordo e coerenza con Programma Operativo Puglia FEASR 2007/2013
 Non pertinente



                                                pag.10 di 11
•    Raccordo e coerenza con altri Piani Regionali di settore e/o intersettoriali
  Non si rileva alcuna interferenza né con il Piano Regionale di Tutela delle Acque, né con il
  Piano d’Ambito. Va tuttavia osservato che questo ultimo strumento è attualmente in fase di
  rimodulazione
  •    Raccordo e coerenza con altri documenti di programmazione territoriali/ locali ( ad
        esempio PUG)
Cfr. paragrafo 12.
  •    Raccordo e coerenza con i Piani Paesaggistici
Cfr. paragrafo 12.
  •    Raccordo e coerenza con i Piani di Bacino
Non pertinente




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Acqua uu5 schema di collettamento dei reflui trattati ad acquaviva, casamassima, gioia del colle, sammichele, putignano

  • 1. TITOLO DEL PROGETTO: PROGETTO 3.1_1: SCHEMA DI COLLETTAMENTO DEI REFLUI TRATTATI DEGLI IMPIANTI DEPURATIVI DI SAMMICHELE DI BARI, GIOIA DEL COLLE, ACQUAVIVA DELLE FONTI, CASAMASSIMA 1. Titolo dell’intervento SCHEMA DI COLLETTAMENTO DEI REFLUI TRATTATI NEGLI IMPIANTI DEPURATIVI DI SAMMICHELE DI BARI, GIOIA DEL COLLE, ACQUAVIVA DELLE FONTI, CASAMASSIMA (e Putignano) 2. Soggetto proponente Ufficio Unico 3. Dati identificativi del soggetto proponente Ufficio Unico c/o Comune di Bari C.so Vittorio Emanuele, 84 70122 BARI 4. Localizzazione dell’intervento L’intervento si estende in agro di Gioia del Colle, Acquaviva delle Fonti, Sammichele di Bari, Casamassima, Bitritto e Bari. e interessa anche il comune di Putignano non ricadente in MTB. Di seguito è riportata una schematizzazione dell’intervento. pag.1 di 11
  • 2. 5. Area di realizzazione dell’intervento Comune  Provincia  Interprovinciale 6. Descrizione generale dell’intervento • Motivazioni alla base dell’intervento Pur intendendo privilegiare forme di recupero e di riuso delle acque reflue depurate che determineranno, in alcuni periodi dell’anno, una forte riduzione delle portate convogliate nei ricettori finali, non si può prescindere dalla realizzazione di recapiti che garantiscano l’allontanamento del refluo (quando non è necessario o non è possibile il suo riutilizzo) in condizioni tali da non pregiudicare la fruibilità dei luoghi in cui esso avviene. • Descrizione dettagliata dell’intervento L’intervento consiste nella realizzazione di un collettore intercomunale che raccolga i reflui depurati negli impianti di depurazione di Putignano, Gioia del Colle, Acquaviva delle Fonti, Casamassima e Sammichele di Bari, per convogliarli nella condotta sottomarina attraverso cui avviene attualmente l’allontanamento in mare dei soli reflui trattati nell’impianto di depurazione di Bari Ovest. L’opera consiste in un collettore principale che parte dall’impianto di depurazione di Putignano e si immette nell’emissario dell’impianto di depurazione di Bari Ovest. Il collettore avrà una lunghezza complessiva di circa 59 km, e in esso confluiranno, progressivamente, i collettori provenienti dall’impianto di depurazione di Gioia del Colle (progressiva pari a circa 15 km), dall’impianto di depurazione di Sammichele di Bari (progressiva pari a circa 25 km), dall’impianto di depurazione di Acquaviva delle Fonti (progressiva pari a circa 32.5 Km) e dall’impianto di depurazione di Casamassima (progressiva di circa 38 Km): In corrispondenza dell’intersezione tra il Canale Lamasinata e la S.S.16, il collettore proseguirà secondo un percorso che si accosta al tracciato del Canale per circa 6.400m per poi immettersi in strada (Lungomare IX maggio per 1600m) e raggiungere l’impianto di sollevamento “Balice di Spinta”, da cui parte la condotta sottomarina. Lo schema prevede la realizzazione di tronchi di tubazione in ghisa sferoidale la cui continuità idraulica è interrotta dalla presenza di torrini di disconnessione. • Struttura del progetto (specificare se si tratta di un singolo intervento o di un pacchetto di interventi) Il progetto è funzionalmente connesso a due ulteriori interventi:  il ripristino funzionale della condotta sottomarina di Bari Ovest. (ulteriore intervento inserito nel programma “ACQUA”)  la realizzazione di un impianto di affinamento per il riuso a fini irrigui delle acque convogliate nel collettore intercomunale. L’idea progettuale, riportata nel programma “ACQUA”, sarà dettagliata in un momento successivo. • In caso di pacchetti di interventi fornire una descrizione della comune strategia territoriale sotto il profilo funzionale, economico e finanziario La strategia alla base del presente intervento progettuale muove dalla necessità di garantire uno scarico certo ai reflui depurati negli impianti di depurazione degli abitati di Putignano, Gioia del pag.2 di 11
  • 3. Colle, Sammichele di Bari, Acquaviva delle Fonti, Casamassima. Questi impianti di depurazione sono infatti caratterizzati dal non avere nelle immediate vicinanze alcun corso d’acqua naturale significativo entro cui sversare i reflui depurati. Attualmente lo scarico dell’impianto di Gioia del Colle (e quello di Putignano) avviene su campi di spandimento, la cui efficienza è compromessa dal lungo esercizio e da una qualità del refluo non sempre ottimale, lo scarico di Sammichele e quello di Acquaviva sono in lama mentre l’impianto di depurazione di Casamassima non è ancora stato avviato all’ esercizio. La scelta del collettamento, rispetto a quella dello sversamento in lama, è dettata da considerazioni di carattere economico (legate ai costi di risagomatura degli alvei e di manutenzione degli stessi) e alla volontà di ridurre gli effetti dell’impatto antropico sulle lame, in virtù della volontà di valorizzare tali emergenze naturalistiche. La condotta sottomarina di Bari Ovest versa in pessime condizioni statiche, come evidenziato da un recente studio meteomarino, elaborato dal Politecnico di Bari. Per questo motivo si prevede il rifacimento dell’intera condotta, che sarà realizzata tenendo conto dell’incremento di portata in essa convogliata. Va anche sottolineato che tutti gli impianti di depurazione interessati dal progetto sono stati adeguati o saranno adeguati, attraverso lavori già appaltati o in corso di appalto, ai limiti di Tab.4 dell’All.5 del D.Lvo 152/99 che garantisce un livello qualitativo molto prossimo a quello necessario per il riuso in agricoltura. La realizzazione di un impianto di affinamento e di una rete irrigua, a monte dell’immissione nell’emissario di Bari Ovest, consentirà anche di riutilizzare l’acqua di scarico, nella zona costiera dove l’esigenza di fonti alternative di approvvigionamento idrico è più elevata. 7. .Indicazione degli obiettivi strategici, dei risultati e degli effetti attesi Obiettivi strategici: L’intervento si inserisce in una strategia complessiva di riqualificazione ambientale dell’intera Metropoli Terra di Bari, da conseguire anche riducendo gli impatti antropici su aree a forte potenziale naturalistico e paesaggistico: è il caso delle “lame” che rappresentano un elemento identitario su cui MTB intende puntare ai fini di una promozione territoriale per lo sviluppo socioecomico dei territori. Risultati attesi:  Realizzazione di un collettore per l’allontanamento in mare dei reflui depurati negli impianti di Sammichele di Bari, Acquaviva delle Fonti, Gioia del Colle, Casamassima (e Putignano) Effetti attesi  Minori oneri di gestione del recapito finale, la cui titolarità non è sempre chiara.  Maggiore sicurezza in termini igienico-sanitari (senza il collettore eventuali disservizi del processo depurativo determinerebbero un impatto localizzato sul suolo)  Incremento della fruibilità e dell’attrattività delle “lame” 8. Congruenza con la programmazione delle OOPP in vigore L’intervento, ritenuto di primaria importanza per la corretta funzionalità dell’impianto e per garantire una flessibilità gestionale del processo sarà inserito nelle prossime programmazioni di AQP. Va all’uopo evidenziato che l’intervento era stato già ritenuto strategico nell’ambito della programmazione 2000-2006 della Regione Puglia. Nello specifico l’opera rientrava tra gli interventi pag.3 di 11
  • 4. strategici previsti nell’Accordo di Programma Quadro Risorse Idriche stipulato nel marzo 2003 e costituiva parte integrante del POT 2003-2005 di AQP. 9. Ruolo e coerenza del progetto rispetto al Piano Strategico di Area Vasta L’intervento in oggetto si inserisce in una strategia complessiva di riqualificazione ambientale di MTB e muove dalla consapevolezza dello stretto legame esistente tra la cura dell’ambiente nelle sue molteplici componenti e la fruibilità residenziale e turistica del territorio. Il fatto che “AMBIENTE e TERRITORIO” sia considerato uno dei cinque pilastri su cui si regge il Piano Strategico di MTB (gli altri quattro sono: TRASPORTI, CULTURA, ECONOMIA, SOCIALE) è un segnale forte del ruolo centrale rivestito dalle tematiche ambientali nell’intrapreso processo di pianificazione. A tali tematiche rimanda la stessa “visione di MTB al 2035”, in cui assumono grande rilievo i concetti di “sostenibilità ambientale” e di “integrazione tra città, paesaggio rurale e costiero”. Il processo di miglioramento della qualità ambientale di MTB deve necessariamente passare attraverso la definizione di nuovi modelli di gestione delle risorse naturali presenti e/o in uso nel territorio, nel tentativo di limitare/abbandonare pratiche di utilizzo non più sostenibili a favore di tecniche maggiormente ecocompatibili (ad es. maggiore ricorso a fonti di energia rinnovabile, riciclaggio, riuso delle acque reflue depurate), per tutelare l’ambiente dalle esternalità negative connesse all’uso improprio delle risorse (inquinamento dell’aria, dei suoli, delle acque superficiali, sottorranee e costiere). L’intervento in oggetto, nello specifico, costituisce parte integrante del piano complessivo dettagliato nel programma “una strategia per l’acqua di MTB”, programma in cui, a partire dall’analisi dello stato di fatto della gestione delle risorse idriche in MTB (e più in generale in tutta la Regione), sono individuati gli obiettivi che MTB intende perseguire per divenire nel medio periodo “un modello nazionale di gestione virtuosa della risorsa idrica”. Muovendosi in coerenza con quanto previsto dagli strumenti di pianificazione regionale (Documento Strategico Regionale, Piano Regionale di Tutela delle acque dall’inquinamento, Piano d’Ambito,…), sono state individuate, per quelle situazioni che possono essere affrontate in ambito metropolitano e il cui impatto a scala locale è rilevante, soluzioni progettuali in grado di soddisfare esigenze del territorio, in tema di tutela dei corpi idrici dall’inquinamento, riduzione del consumo di acqua pregiata per scopi diversi dal potabile, eliminazione dei fattori che costituiscono un ostacolo alla fruibilità e all’attrattività delle aree caratterizzate da un elevato potenziale naturalistico e/o paesaggistico. In particolare, le modalità individuate per rendere più fruibili e più attrattive le aree costiere e le aree caratterizzate da un elevato potenziale naturalistico e/o paesaggistico, mirano a ridurre l’impatto antropico sulle zone da valorizzare. Oltre agli evidenti vincoli di carattere igienico-sanitario basta pensare ad esempio all’impatto generato da uno scarico di reflui depurati in lama o alla perdita di attrattività di un tratto costiero in cui è presente uno scarico diretto sulla battigia. 10. Fattibilità tecnico amministrativa • Indicazione delle scelte tecniche di base La portata di progetto (portata di punta) convogliata nell’ultimo tratto del collettore è pari Q=401 l/s. e corrisponde alla somma delle portate raccolte lungo il percorso (129 l/s da Putignano, 104 l/s da Gioia del Colle, 20 l/s da Sammichele di Bari, 92 l/s da Acquaviva delle Fonti e 56l/s da Casamassima). pag.4 di 11
  • 5. La configurazione idraulica dello schema vede la presenza di tratti con funzionamento in pressione e di tratti con funzionamento a pelo libero: il passaggio tra queste due modalità è realizzato con opere di disconnessione idraulica. I tratti del collettore che presentano andamenti discendenti e progressivamente ascendenti hanno funzionamento in pressione, mentre nei tratti ove si ha la confluenza di due tratti in pressione è stata prevista la realizzazione di torrini o di pozzetti di disconnessione. La progettazione è avvenuta nel rispetto della normativa vigente e in particolare delle “Norme tecniche relative alle tubazioni” riportate nel D.M. del 12 dicembre 1985, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 61 del 14/03/86. Per quanto attiene gli attraversamenti delle grosse arterie viarie, Autostrade, Strade Statali, Strade Provinciali e Ferrovie, saranno realizzati con la tecnica costruttiva dello spingitubo, ottemperando a tutte le prescrizioni e alle verifiche previste nelle “Norme tecniche per gli attraversamenti e per i parallelismi di condotte e canali convoglianti liquidi e gas con ferrovie ed altre linee di trasporto” riportate nel D.M. 23 febbraio 1971. Per il fiancheggiamento di strade provinciali saranno adottate le prescrizioni previste dalla Provincia di Bari – Direzione Compartimento Infrastrutture. Per quanto attiene gli attraversamenti di condotte idriche e la giacitura reciproca tra condotta idrica e condotta fognaria si è fatto riferimento a quanto previsto dalla Circolare del Ministero LL.PP: n. 11633/74, dall’art. 4 del Regolamento Regionale n°3 del 1989 “Norme tecniche per l’installazione e l’esercizio degli impianti di fognatura e depurazione” e dall’art.56 delle “Norme Tecniche EAAP”in vigore dal 1° gennaio 1990. I tratti con funzionamento a pelo libero sono stati progettati nel rispetto della buona norma tecnica indicata dalla Circolare del Ministero dei LL.PP. n° 11633 del 07/01/1974, recante “istruzioni per la progettazione delle fognature e degli impianti di trattamento delle acque di rifiuto”. Pertanto, pur se in questo caso non si è in presenza di liquami bruti cui dette norme si riferiscono, i tratti a pelo libero sono stati dimensionati per garantire valori di velocità relativa alle portate medie non inferiori a 0,5 m/s, per valori di pendenze minime consentite non inferiori allo 0,5%, e velocità massime non superiori a 2,5 m/s. La scelta del materiale con cui realizzare la condotta è stata oggetto di numerose riflessioni e ripensamenti. Una attenta analisi tecnica ha portato ad escludere le tubazioni plastiche di qualsiasi tipo in considerazione della loro delicatezza nella posa in opera per diametri di medie dimensioni. Una errata posa in opera, anche accidentale, porterebbe alla loro ovalizzazione o, in situazioni estreme, alla rottura. Peraltro il loro costo, per i diametri in questione, non risulta particolarmente concorrenziale. Le tubazioni cementizie, in questa gamma di diametri, richiedono anch’esse condizioni di posa accurate, soprattutto per quanto attiene il letto di posa. Il loro difetto principale, inoltre, è la modestia della lunghezza dei tubi che comporta un numero maggiore di giunti e quindi aumenta il numero dei potenziali punti di perdita. Per lo stesso motivo anche i tempi di realizzazione sono maggiori. In considerazione del fatto che l’opera in progetto potrà essere difficilmente manutenuta, in quanto tale operazione comporterà la deviazione provvisoria degli scarichi di ben 5 impianti di depurazione, la scelta è ricaduta sulle tubazioni metalliche che assicurano caratteristiche di resistenza alle azioni esterne ben superiori a quelle di qualunque altro tipo di tubazioni anche in caso di accidentale errata posa delle condotte. pag.5 di 11
  • 6. Illustrazione delle condizioni istituzionali, amministrative, tecniche. Il progetto sarà gestito da AQP S.p.A. che provvederà ad attivare tutte le procedure necessarie all’esecuzione dell’intervento, promuovendo, ove necessario l’indizione di apposite conferenze di servizi ai sensi della L. 241/90 per l’acquisizione di tutti gli atti di assenso, nulla osta e autorizzazione necessari per la corretta esecuzione delle opere. I tratti di collettore in progetto saranno realizzati e posati su strade comunali, su Strade Provinciali e in alcuni tratti in sede propria. Per questa ragione, l’intervento determina la necessità dell’avvio delle procedure espropriative con la conseguente necessità di riapposizione dei vincoli preordinati all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità dell’opera, da effettuarsi contestualmente all’approvazione delle progettazioni definitive da parte dei competenti organi comunali. Inoltre, presso la Provincia di Bari è stata già inoltrata la domanda di nulla-osta di massima per il fiancheggiamento delle strade provinciali di competenza, previo esame delle prescrizioni richieste da detta Amministrazione per la posa sulle proprie strade. Occorrerà in ogni caso verificare, in fase di progettazione definitiva, eventuali interferenze con altre infrastrutture viarie, ferroviarie o tecnologiche onde acquisire i relativi nulla-osta degli enti gestori. • Planimetria e cartografia dell’area interessata Cfr. punto 4 “localizzazione dell’intervento” • Elenchi catastali delle aree e degli immobili Per quanto concerne la disponibilità delle aree, dalla documentazione già disponibile in atti si stima un importo complessivo di € 1.400.000 quali somme necessarie per completare la procedura espropriativa. Tale somma, compresa tra le somme a disposizione dell’Amministrazione, dovrà essere oggetto di verifica ai fini di una sua più puntuale identificazione in relazione alla precisa individuazione delle aree da espropriare. La stima sopra riportata ancorché sommaria è stata desunta dal piano particellare di esproprio, già disponibile in quanto parte integrante del progetto definitivo, attualmente in fase di aggiornamento per tenere conto delle variazioni al tracciato successivamente intervenute. • Stima parametrica del costo di costruzione e di realizzazione Il costo complessivo dell’opera, così come da stima sommaria che segue, resa alla luce dei parametri tecnico economici attualmente correnti, ammonta a € 17.700.000,00, valutato ipotizzando un’incidenza unitaria pari a 300 €/m e una lunghezza complessiva del collettore pari a 59Km. 11. Stato della progettazione tecnica  Studio di Fattibilità  Progetto preliminare  Progetto definitivo (in fase di modifica per tenere conto della realizzazione di un ulteriore tratto di connessione con l’emissario dell’impianto di Bari Ovest)  Progetto esecutivo 12. Compatibilità urbanistica, ambientale e paesaggistica • Indicazione della compatibilità urbanistica dell’intervento pag.6 di 11
  • 7. Trattandosi di infrastrutture a rete, assimilabili a tutti gli effetti ad opere di urbanizzazione primaria, queste risultano, nelle linee generali, compatibili con qualsiasi destinazione urbanistica. In ogni caso, eventuali puntuali difformità e/o contrasti con la norma urbanistica generale sono stati già affrontati e risolti nella fase istruttoria propedeutica all’approvazione del progetto definitivo da parte del Consiglio Comunale. • Indicazione della compatibilità ambientale dell’intervento L’intervento, prevedendo la realizzazione di condotte interrate, al di sotto del manto stradale esistente ovvero al di sotto del piano campagna con successivo ripristino dello status quo ante, non induce variazioni significative per l’ambiente circostante, viceversa la realizzazione dell’opera determinerà il miglioramento delle condizioni ambientali generali in quanto il principale effetto atteso consiste nell’abbandono di pratiche e sistemi obsoleti di scarico dei reflui prodotti dalle abitazioni attualmente non servite dalla rete di fognatura nera. • Descrizione degli eventuali impatti paesaggistici dovuti all’intervento e misure compensative da prevedersi. Le soluzioni tecniche adottate nella progettazione già disponibile per le opere di cui trattasi dovranno essere integrate con tutti gli accorgimenti tecnici utili a minimizzare gli impatti sul paesaggio. Detti accorgimenti saranno peraltro oggetto di istruttoria da parte dei competenti uffici tecnici comunali e regionali, al fine di garantire il corretto insediamento dell’infrastruttura nel territorio e il conseguente rilascio delle autorizzazioni e dei nulla osta previsti per legge (D.Lgs.42/04 e DGR 1748 del 15/12/2000). 13. Quadro economico dell’intervento e sostenibilità finanziaria • Indicazione dei costi di realizzazione A1 Totale lavori esclusi gli oneri per la sicurezza € 17.080.500,00 A2 Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso € 619.500,00 A Totale lavori a base d’ appalto € 17.700.000,00 Lavori in economia, previsti in progetto ed esclusi dall’ B1 € 540.000,00 appalto B2 Rilievi, accertamenti, indagini € 180.000,00 B3 Allacciamenti a pubblici servizi € 5.000,00 B4 Imprevisti ed arrotondamenti € 917.000,00 B5 Spese per espropri € 1.400.000,00 B6 Spese tecniche relative ai servizi attinenti l’ ingegneria € 1.770.000,00 B7 Spese necessarie per attività preliminare € - Spese per conferenze di servizi, acquisizione pareri, B8 € 5.000,00 ecc. Spese per accertamenti di laboratorio e verifiche tecniche previste dal capitolato speciale d’ appalto, B9 € 180.000,00 collaudo tecnico amministrativo, collaudo statico ed altri eventuali collaudi specialistici B10 Spese per attività di consulenza e supporto € 5.000,00 B11 Spese per pubblicità, ecc. € 5.000,00 Oneri derivati dalla applicazione di leggi (DLgs B12 € 177.000,00 163/2006, ecc.) B13 IVA sui lavori € 1.824.000,00 pag.7 di 11
  • 8. B14 IVA sulle spese generali € 392.000,00 Totale somme a disposizione dell’ B € 7.400.000,00 Amministrazione Totale generale € 25.100.000,00 • Descrizione e quantificazione dei costi per la manutenzione straordinaria relativi all’intervento proposto I costi di manutenzione straordinaria sono nulli per i primi 5 anni e successivamente possono essere calcolati in un importo pari al 3% del valore dell’opera. • Stima dei costi di gestione e/o di erogazione del servizio La gestione dell’opera in oggetto e la sua manutenzione ordinaria rientra tra gli oneri di AQP, in forza della “Convenzione per la Gestione del Servizio Idrico Integrato in Puglia, stipulata nel settembre 2002 tra il Commissario Delegato per l’Emergenza Ambientale in Puglia e la stessa AQP. La tariffa corrisposta dall’utenza (Tariffa del S.I.I.) costituisce il corrispettivo del servizio e la sua articolazione è determinata in base al Metodo Normalizzato emanato con D.M. LL.PP. del 01708/1996, ai sensi dll’art.13 comma 3 della L.36/94 • Breve indicazione della struttura istituzionale, organizzazione, competenze ed esperienze del soggetto che assumerà la gestione dell’opera L’opera continuerà ad essere gestita da AQP S.p.A.., in qualità di Soggetto Gestore del Servizio Idrico Integrato, secondo quanto previsto nella Convenzione di Gestione e nell’allegato Disciplinare Tecnico, sino alla data di scadenza di detta Convenzione (31/12/2018). • Piano Finanziario Descrizione 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Redazione PP richiesta pareri e autorizzazioni Approvazione PP redazione PD richiesta pareri e autorizzazioni approvazione PD redazione PE richiesta pareri e autorizzazioni approvazione PE espropri appalto esecuzione opere collaudo gara per affidam e gestione opere entrata in esercizio 2.600.000 5.000.000 5.000.000 5.000.000 5.000.000 2.500.000 pag.8 di 11
  • 9. 14. Procedure amministrative e cronoprogramma • Indicazione dei meccanismi, delle procedure e dell’organizzazione del sistema di attuazione del progetto, con indicazione degli adempimenti tecnici, amministrativi e procedurali (Autorizzazioni, pareri, nulla osta preliminari ai quali è subordinato l’avvio dell’iniziativa e dei tempi previsti per il loro rilascio); Il progetto sarà gestito da AQP S.p.A.. Negli affidamenti degli incarichi e nella gestione delle gare d’appalto sarà rispettato il D.Lgs. 163/2006 (codice degli appalti pubblici), i Regolamenti Comunitari ed altri regolamenti e leggi vigenti in materia di appalti. • Definizione del calendario e delle modalità che si intendono seguire per attivare l’insieme dei contenuti in cui il progetto si articola. L’intervento ha una durata di 5 anni e 3 mesi a partire dal 2009 (1 anno lavorativo: 260 gg) Descrizione gg 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Redazione PP richiesta pareri e autorizzazioni Approvazione PP redazione PD 30 richiesta pareri e 60 autorizzazioni approvazione PD 60 redazione PE 30 richiesta pareri e 60 autorizzazioni approvazione PE 60 espropri 90 appalto 90 esecuzione opere 720 collaudo 180 gara per affidam e - gestione opere entrata in esercizio - 1380 15. Procedure di consultazione partenariale Forme di consultazione interistituzionale e del partenariato economico-sociale pubblico, privato eventualmente attivate (allegare breve relazione descrittiva con eventuali protocolli di intesa sottoscritti) L’ideazione del programma è stata condivisa con il partenariato socio-economico nell’ambito delle attività di partecipazione svolte nel piano strategico (cui si rimanda). Non sono previste altre forme di consultazione parternariale. 16. Raccordo e coerenza con strumenti urbanistici e di programmazione Per ogni punto allegare breve relazione: • Raccordo e coerenza con Piano Territoriale Coordinamento Provinciale ( PTCP) La finalità del PTCP, strumento peraltro non ancora adottato, consiste nel promuovere processi di trasformazione territoriale coerenti con la programmazione regionale, compatibili con i caratteri pag.9 di 11
  • 10. paesistico-ambientali del territorio provinciale, e soprattutto sostenibili dal punto di vista ambientale. Proprio nell’ottica della sostenibilità, l’intervento in oggetto appare completamente in linea con il PTCP. • Raccordo e coerenza con Piano Assetto Idrogeologico (PAI) Non si rileva alcuna interferenza con il Piano di Assetto Idrogeologico a stralcio del Piano di Bacino. • Raccordo e coerenza con Documento Regionale Assetto Generale (DRAG) Per quanto riguarda la pianificazione delle infrastrutture di approvvigionamento idrico, di smaltimento e di depurazione dei reflui, il DRAG, rimanda al Progetto di Piano di Tutela delle Acque della Regione Puglia (PTA), adottato con D.G.R. 883, del 19 giugno 2007. Non si rileva alcuna incoerenza tra il Piano di Tutela delle Acque, che ai sensi del D.Lgs. 152/2006 dovrà essere definitivamente approvato entro il 31 dicembre 2008, e l’intervento in oggetto. Al contrario nel Piano di Tutela, tra le misure da adottare sono indicate le azioni mirate alla salvaguardia quali-quantitativa dei corpi idrici. • Raccordo e coerenza con Piano Regionale Trasporti (PRT) Non si rileva alcuna interferenza con il Piano Regionale dei Trasporti. • Raccordo e coerenza con Proiezioni Territoriali del DSR: Si evidenzia la compatibilità dell’intervento in oggetto con il DSR , in particolare riguardo alla strategia ivi delineata in relazione a: - “scarichi e depurazione delle acque reflue”; - “risparmio e recupero delle risorse idriche”. ed ai seguenti obiettivi specifici:  “completare il processo di costruzione di efficienti sistemi di gestione della risorsa al fine di tendere all’autosufficienza ed a rafforzare iniziative e sperimentazioni di risparmio idrico”;  “prevenire, ridurre l’inquinamento e attuare il risanamento dei corpi idrici inquinanti”;  “garantire la tutela quali-quantitativa dei corpi idrici, e perseguire usi sostenibili e durevoli delle risorse idriche integrando gli obiettivi di qualità nelle politiche settoriali, quali quella agricola, industriale e turistica” • Raccordo e coerenza con Programma Operativo Puglia FESR (2007/2013) Si evidenzia la compatibilità dell’intervento in oggetto con il FESR: ASSE II, “Uso sostenibile e efficiente delle risorse ambientali ed energetiche per lo sviluppo” Obiettivo specifico 1 Garantire le condizioni di sostenibilità ambientale dello sviluppo e livelli adeguati di servizi ambientali per la popolazione e le imprese Obiettivo operativo 1.a.: promuovere usi sostenibili e durevoli delle risorse idriche attraverso la tutela quali-quantitativa, il risanamento dei corpi idrici e il completamento del processo di costruzione di efficienti sistemi di gestione della risorsa Linea d’intervento 2.1. “Interventi per la tutela, l’uso sostenibile ed il risparmio delle risorse idriche”. • Raccordo e coerenza con Programma Operativo Puglia FSE 2007/2013 Non pertinente • Raccordo e coerenza con Programma Operativo Puglia FEASR 2007/2013 Non pertinente pag.10 di 11
  • 11. Raccordo e coerenza con altri Piani Regionali di settore e/o intersettoriali Non si rileva alcuna interferenza né con il Piano Regionale di Tutela delle Acque, né con il Piano d’Ambito. Va tuttavia osservato che questo ultimo strumento è attualmente in fase di rimodulazione • Raccordo e coerenza con altri documenti di programmazione territoriali/ locali ( ad esempio PUG) Cfr. paragrafo 12. • Raccordo e coerenza con i Piani Paesaggistici Cfr. paragrafo 12. • Raccordo e coerenza con i Piani di Bacino Non pertinente pag.11 di 11