Internazionalizzazione e strumenti per il superamento della crisi d'impresa
La brandizzazione del marchio
1. La brandizzazione del marchio
Gli strumenti a disposizione delle startup per comunicare e creare valore sul mercato di riferimento
Maurizio Maraglino Misciagna – Dottore Commercialista & Founder PugliaStartup
2. Sono Maurizio Maraglino Advisor & Founder di Puglia Startup!
Sono Dottore Commercialista e seguo le startup partendo prima dalla fase di costituzione normativo/giuridica/fiscale per poi seguirli nella comunicazione e nella fase di lancio del prodotto/servizio! PugliaStartup è una piattaforma di consulenza online che fa da BOOSTER alle idee di progetto affinché si materializzino in imprese.
Il sogno dei vostri clienti è una vita migliore e più felice. Non muovere prodotti, arricchisci le loro vite
3. •Il Marchio e gli incentivi alle pmi
•Dal Marchio al Brand
•Brand Identity
•L’evoluzione del Brand nelle Startup
•Il personal Branding
Gli argomenti del Seminario :
4. •Il Marchio e gli incentivi alle pmi
Gli argomenti del Seminario :
5.
6. La visione delle cose e la comunicazione delle stesse è cambiata
Viviamo in un mondo interconnesso
7. MARCHIO
MARCA
BRAND
La marca è un concetto complesso, astratto, intangibile. Possiamo immaginarla come una scatola che contiene si il marchio, ma anche, la notorietà, la storia dell’azienda, la reputazione, gli investimenti,i valori, etc.
È lo strumento legale con il quale le imprese tutelano giuridicamente la propria marca
Immagine distintiva di un prodotto o azienda per distinguersi dai concorrenti
9. Il marchio è un “segno” usato per distinguere i propri prodotti/servizi da quelli della concorrenza. Rappresenta uno dei principali elementi dell’immagine dell’azienda e fornisce, agli occhi della clientela, garanzie di qualità e affidabilità. È quindi una risorsa preziosa da tutelare e valorizzare.
10. Secondo l'art. 7 del Codice della Proprietà Industriale (CPI), possono costituire oggetto di registrazione come marchio d'impresa tutti i segni rappresentabili graficamente: parole (compresi i nomi di persone), disegni, lettere, cifre, suoni, forma del prodotto o della confezione di esso, combinazioni o tonalità cromatiche. Così, un suono può essere registrato come marchio, riportando su un pentagramma le note musicali che lo compongono.
Il marchio è un segno che permette di distinguere i prodotti o i servizi, realizzati o distribuiti da un'impresa, da quelli delle altre aziende.
11. Anche le combinazioni o tonalità cromatiche possono costituire un valido marchio; sono esclusi ovviamente i colori puri, in quanto l'uso degli stessi non può essere riservato esclusivamente a un titolare. Inoltre, sebbene l'art. 7 CPI non li citi espressamente, fanno parte dei segni suscettibili di costituire un valido marchio gli slogan pubblicitari, a condizione, tuttavia, che presentino un carattere distintivo, vale a dire che si tratti di un segno che possa essere percepito dal pubblico dei consumatori come uno strumento d'identificazione dell'origine commerciale dei prodotti o dei servizi considerati, così consentendone, senza possibilità di confusione, la distinzione da quelli dei concorrenti
12. Depositato come marchio d'impresa lo slogan pubblicitario della famosa catena di arredamento Mondo Convenienza "La nostra forza è il prezzo", depositato anche come brano musicale «jingle»
Un esempio di marchio d’impresa
Non è attivabile la registrazione di marchi olfattivi – non rappresentabili graficamente – in quanto non esiste a oggi una classificazione internazionale degli odori tale da consentire una precisa e inequivocabile indicazione.
13. Registrare il marchio presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM)
Perché registrare un marchio
maggiore protezione
contestazioni o conflitti con altri soggetti
14. Gli incentivi costituiscono un indispensabile strumento per le imprese, agevolando e incentivando i loro investimenti in innovazione, sviluppo, nuove tecnologie e in generale in titoli di Proprietà Industriale, risultato finale proprio dell'attività inventiva e di ricerca.
Incentivi alle imprese per la registrazione del marchio
Marchi+ è un programma di agevolazioni realizzato dalla DGLC- UIBM per favorire la registrazione all'estero di marchi nazionali da parte di micro, piccole e medie imprese, con l’obiettivo di sostenerne la capacità innovativa e competitiva.
La gestione è affidata a Unioncamere, che cura gli adempimenti tecnici e amministrativi riguardanti l’istruttoria delle domande
15. Incentivi alle imprese per la registrazione del marchio
• Misura A - Agevolazioni per favorire la registrazione di marchi comunitari presso UAMI (Ufficio per l'Armonizzazione nel Mercato Interno) attraverso l’acquisto di servizi specialistici
•Misura B - Agevolazioni per favorire la registrazione di marchi internazionali presso OMPI (Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale) attraverso l’acquisto di servizi specialistici.
16. •Dal Marchio al Brand
Gli argomenti del Seminario :
Pensa come se tu fossi il consumatore. (Paul Gillin)
19. I Marchi sono entrati a far parte della nostra quotidianità
20. Marca = Azienda = Famiglia
Le aziende decidono di gestire in modo differente i propri marchi come una madre farebbe come i propri figli
21. Il marchio non è altro che il principio, l’origine
Il marchio è il segno distintivo che caratterizza la produzione di una certa azienda.
22. Quando si parla di Brand non si fa solo riferimento al marchio in se quanto all’insieme di percezioni e significati che ciascuno di noi attribuisce spontaneamente al segno distintivo appena lo vede !
Quando utilizza il proprio marchio, l’impresa non pensa solo ai concorrenti ma soprattutto ai suoi consumatori.
Un simbolo, logo suscita ricordi emozioni, azioni e giudizi.
26. Il brand non appartiene solo alle marche affermate.
La marca serve inizialmente al consumatore per essere memorizzata per le successive occasioni di acquisto.
La notorietà è il primo obiettivo per la marca.
Brand top of Mind
28. La Kimberly-Clark Corporation è un gruppo multinazionale statunitense, leader a livello mondiale nel settore dei prodotti in carta. La sede principale è situata a Dallas, in Texas.
Cotton Fioc deriva dal nome commerciale di una marca per il mercato italiano, della Johnson e Johnson.
30. •Brand Identity
Brand è identità, primario strumento di differenziazione tra offerte in competizione sul mercato. Identità che si costruisce e mantiene nel tempo attraverso un sistema di coerenze. Ossia, la percezione che gli stakeholder hanno nei confronti del prodotto o impresa.
33. •Brand Identity
IL SUCCESSO DI UNA BRAND IDENTITY
•PRODOTTO
•IMMAGINE
IERI
•PROGETTO
•ESPRESSIONE
•ESPERIENZA
OGGI
34. •Brand Identity
IL SUCCESSO DI UNA BRAND IDENTITY
•PRODOTTO
•IMMAGINE
IERI
•PROGETTO
•ESPRESSIONE
•ESPERIENZA
OGGI
35. •Brand Identity
I BRAND PIU’ PREZIOSI AL MONDO
In un periodo di importante crescita della tecnologia mobile, grazie ai molti consumatori che si affidano allo shopping online, le marche come Mastercard e Visa raccolgono i frutti dei metodi di pagamento online.
Brand Value: $27.8 MILIARDI
36. •Brand Identity
I BRAND PIU’ PREZIOSI AL MONDO
Vodafone è uno dei più grandi operatori di telefonia mobile nel Regno Unito.
Brand Value: $39.7 MILIARDI
37. •Brand Identity
I BRAND PIU’ PREZIOSI AL MONDO
Circa il 25% della popolazione mondiale ha il vizio del fumo, una spesa che supera quella legata al consumo quotidiano di bottiglie di acqua.
Brand Value: $69.4 MILIARDI
38. •Brand Identity
I BRAND PIU’ PREZIOSI AL MONDO
Forbes ha analizzato il fenomeno della società che si classifica in pole position tra le marche più potenti al mondo tenendo conto della combinazione tra il valore finanziario e l’attaccamento emotivo che i clienti hanno nei confronti dell’azienda.
Brand Value: $185 MILIARDI
40. Dal digital branding ormai non ci si può più chiamare fuori se si è una PMI e soprattutto una startup che inizia il suo percorso di penetramento nel mercato di riferimento
Internet ha ormai raggiunto 2,5 miliardi di utenti attivi nel mondo e 28 milioni solo in Italia.
Il brand viene veicolato per l’85% dei casi dalla rete.
43. COSA E’ LO ZMOT
Significa Zero Moment of Truth, che precede il First Moment of Truth (quello dell’acquisto), è il momento in cui il consumatore sperimenta il prodotto o servizio cercando informazioni sul sito e sui social network, se l’impatto è negativo non procederà oltre.
termine coniato da Google
Quindi occorre esserci e con i contenuti giusti!
44. COSA E’ LO ZMOT
CURIOSITA’ Nel 2005 la Procter & Gamble teorizzò il Primo Momento della Verità (First Moment of Truth – FMOT), cioè quel lasso di tempo (dai 3 ai 7 secondi) in cui il consumatore si trova davanti allo scaffale e decide quale prodotto comprare tra le varie marche disponibili.
45. COSA E’ LO ZMOT
ZMOT (pronunciato “zee-mot”) è un nuovo momento del processo decisionale e d’acquisto che consiste nella ricerca di informazioni in rete prima di recarsi in negozio. Gli utenti, una volta ricevuto uno “stimolo”, prima di recarsi in un punto vendita (o su un sito e-commerce) si informano leggendo le recensioni, i commenti e i giudizi degli altri utenti, chiedendo agli amici oppure consultando i social network, facendo ricerche sui motori di ricerca, consultando siti web, guardando video, e così via.
46. COSA E’ LO ZMOT
•Una mamma in macchina che aspetta il figlio all’uscita di scuola che cerca informazioni tramite il suo smartphone.
•Un manager alla scrivania del suo ufficio che confronta in internet i prezzi delle stampanti a inchiostro che sta valutando di acquistare.
•Uno studente in un bar che legge le recensioni e le valutazioni degli altri utenti per scegliere un hotel a Barcellona per la sua vacanza.
può avvenire in vari momenti della giornata e in tante situazioni differenti.
47. COSA E’ LO ZMOT
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2010
2011
2012
2013
Average #
Sources
Used
fonti di informazione prima di prendere una decisione d’acquisto da 5 nel 2010 a 18 nel 2013
48. Caratteristiche dello ZMOT
BRAND A PROVA DI ZMOT
l momento zero della verità ha queste caratteristiche:
•Avviene online ed inizia solitamente con una ricerca sui motori (Google, Bing, Yahoo, Youtube, …).
•Avviene in tempo reale, in ogni momento della giornata.
•Il consumatore preferisce andare a cercare l’informazione quando vuole lui (pull) piuttosto che riceverla dagli altri (push).
•È emozionale: il consumatore ha un bisogno da soddisfare ed è coinvolto emotivamente nella ricerca della soluzione migliore.
•La conversazione è multipla e coinvolge amici, conoscenti, sconosciuti, esperti, uomini di marketing, siti web, social, …
51. Il brand personale serve per differenziarsi nel proprio mercato attraverso l’individuazione del talento e della specificità
52. Identificare i punti di forza e le competenze distintive per trovare insieme il modo migliore per comunicarli in modo efficace al mercato per sviluppare il loro business ed il loro network
53. Il personal Branding è semplicemente fare di noi stessi un marchio nell’epoca della rete
2005
2006
2009
2010
2012
2013
2014
54. Utilizzo Twitter come primo canale preferenziale social media per la brandizzazione di me stesso
55. La nostra immagine in rete è tanto importante quanto le nostre competenze
Molto spesso molti di noi hanno grandi competenze ma non vengono valorizzate quanto basta.
56. Studiarsi un immagine, un nuovo stile, non significa mascherarsi, ma svelarsi.
VALORIZZARE
57. CONTA DI PIU’ QUANTO SEI CAPACE O COMUNICARE QUANTO SEI CAPACE ?
Il 18% dei consumatori/clienti scelgono in base alla capacità di comunicare prodotti/servizi
Il 36% dei consumatori/clienti scelgono in base alla capacità dei prodotti/servizi
Il 46% dei consumatori/clienti scelgono prodotti/servizi capaci e comunicativi
58. COSTRUIRE UN BRAND SIGNIFICA
UNICI
RILEVANTI
CONVINCENTI
VERI
Immagine http://www.digital-coach.it
59. “Un marchio per un'azienda è come la reputazione per una persona. Ci si guadagna una reputazione cercando di fare bene le cose difficili.”
Jeff Bezos Ceo di Amazon
60. Grazie per l’attenzione
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